Cerca nel blog

sabato 8 luglio 2023

Si venerano oggi i Santi Aquila e Priscilla

Questi due sposi (Aquila era giudeo originario del Ponto trapiantato a Roma, mentre Prisca detta anche Priscilla era romana) convertiti al cristianesimo, erano molto legati a San Paolo apostolo e furono suoi collaboratori nella diffusione del Vangelo. Erano stati scacciati da Roma da un editto dell'imperatore Claudio che espelleva i giudei, ed erano venuti a stabilirsi a Corinto. Qui Paolo li incontrò al suo arrivo nella città, nel 50: "si stabilì nella loro casa e lavorava"; di mestiere facevano i tessitori di tende. Quando Paolo andò a Efeso, verso l'anno 54, tutti e due lo accompagnarono. Nella loro casa si riunivano i cristiano, come precisa l'Apostolo stesso: "Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca, con le comunità che si raduna nella loro casa". E sempre loro, a Efeso, completarono l'istruzione cristiana di Apollo . Verso il 57 tornarono a Roma, come attesta ancora Paolo: "Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù". Egli aggiunge, alludendo ad avvenimenti per altro sconosciuti "per salvarmi la vita, essi hanno rischiato la loro testa, ed ad essi non io soltanto sono grato, ma tutte le chiese dei gentili". Verso la fine della sua vita Paolo prega Timoteo di salutare "Prisca e Aquila", i quali si erano recati evidentemente di nuova a Efeso, dove risiedeva Timoteo. Le reliquie di Aquila sono a Roma, dove la tradizione sostiene sia morto; lo hanno rivendicato come patrono i fabbricanti di tele per tende, naturalmente, ma anche gli architetti.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione dei santi Aquila e Prisca o Priscilla, coniugi, che, collaboratori di san Paolo, accoglievano in casa loro la Chiesa e per salvare l’Apostolo rischiarono la loro stessa vita.

Oggi è l'8 Luglio. Buongiorno con questa foto di Francesca Falconieri

Il sole tramonta alle spalle di Salina - 

venerdì 7 luglio 2023

Domenica a Canneto

Non portò droga alle Eolie, assolto un 51enne. Articolo dalla Gazzetta del sud

 

Maria SS. di Porto Salvo: Il programma dei festeggiamenti


 

Istituto Comprensivo "Isole Eolie". Corsi estivi PON - Campus estate Lipari

Regione, soppressione "enti inutili": C'è anche l'AST delle Eolie

Via libera alla definitiva liquidazione di altre dieci delle vecchie Aziende autonome soggiorno e turismo (Aast) della Regione, inattive da decenni. La giunta Schifani, su proposta dell’assessore all’Economia Marco Falcone, ha approvato i bilanci finali di liquidazione dell’Azienda del capoluogo Palermo e di quelle dei centri di Acireale, Agrigento, Enna, Gela, Monreale, Piazza Armerina, Sciacca, Taormina, nonché dell’Azienda delle Isole Eolie. Servirà adesso, come per le altre dieci Aast liquidate dalla giunta lo scorso giugno, un passaggio finale in Assemblea regionale siciliana per chiudere l’iter.

«Il nostro obiettivo – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – è raggiungere la piena certezza delle azioni di snellimento avviate dalla Regione, archiviando per sempre le tante vicende di iter amministrativi che partono senza mai avere un’effettiva conclusione. Il taglio degli enti inutili rappresenta uno dei principali banchi di prova e su questo stiamo mantenendo gli impegni con un nuovo impulso al riordino dell’amministrazione regionale».

«Era stata, da ultimo, la legge regionale 15 del 2005 a decretare la soppressione di tali enti – aggiunge l’assessore all’Economia Marco Falcone – ma gli iter di liquidazione si sono prolungati per anni, senza alcuna utilità per la Regione. Il Governo Schifani ha dato priorità a tale intervento di razionalizzazione della nostra macchina amministrativa. Abbiamo dunque accelerato sulla chiusura dei bilanci di questi e di tanti altri enti inutili, per giungere speditamente all’effettivo taglio dei rami secchi della Regione».

Schillaci (Movimento 5stelle): "Governo regionale lavori per riapertura pozza dei fanghi di Vulcano"

“Il governo regionale lavori strenuamente per consentire la riapertura della pozza dei fanghi di Vulcano, attrazione delle Eolie di cui da tempo è stata disposta la chiusura da parte della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto per presunti illeciti edilizi e per i quali è aperto un procedimento dinanzi al tribunale della città del Messinese. Ci sono molti aspetti che vanno chiariti, ma non ne facciano le spese i residenti ed i turisti”.

A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci che, dopo una minuziosa operazione di ricostruzione dei fatti, ed una audizione in III Commissione all’Ars, incalza attraverso una interrogazione il governo Schifani ad un impegno concreto per consentire la riapertura del sito.
“La vicenda – spiega Schillaci – prende le mosse dalla seconda metà degli anni ‘90 quando l’area, aperta da anni immemorabili all’uso pubblico, viene acquisita dalla Società Geoterme Srl che ottiene dalla Regione Siciliana un permesso di ricerca per delle trivellazioni e successivamente una concessione mineraria subordinata alla realizzazione di un impianto termale. Impianto termale mai realizzato dalla società che invece finisce con il recintare l’intero fondo nonostante le prescrizioni del Comune di Lipari, che acconsentiva alla recinzione ‘a condizione che l’accesso pedonale alla spiaggia delle acque calde e della pozza dei fanghi fosse lasciato libero nella collocazione in atto esistente’ e che fosse applicata una contribuzione volontaria, frutto di un parere tecnico legale richiesto dall’ente locale stesso.

La società Geoterme, nonostante le intimazioni e diffide da parte del Comune di Lipari, ha continuato per anni ad imporre un biglietto di ingresso a residenti e turisti che hanno negli anni hanno puntualmente denunciato le limitazioni dei propri diritti. Tale lesione, sembrerebbe confermata dagli atti del distretto minerario Servizio 6 del Dipartimento Energia, che a seguito di verifiche avvenute soltanto nel 2018, ha accertato che la Geoterme Vulcano s.r.l., negli anni, abbia violato il diritto di uso civico esistente ed abbia progressivamente ostacolato l’accesso e la fruizione del sito. Inoltre, pare che la società anziché sfruttare le risorse minerarie indicate nel titolo concessorio, di fatto abbia indebitamente sfruttato, a fini commerciali, i fanghi della pozza non oggetto di concessione.

A distanza di 14 anni, l’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, nonostante le numerose e ripetute segnalazioni ed esposti formalizzati dai cittadini nel tempo , ha avviato un procedimento di revoca della concessione che è stato successivamente archiviato, nonostante l’accertamento di numerose irregolarità. Ci chiediamo come mai il distretto minerario e il dipartimento energia abbiano aspettato così tanto tempo per avviare i controlli e le verifiche necessarie sul rispetto della concessione ai sensi della l.r. n. 35/60, art.2. Oggi, il sequestro del sito sta privando la pubblica fruizione di un bene davvero strategico per un intero territorio.

Occorre, quindi, dipanare la complicata vicenda e trovare soluzioni, anche attraverso un diverso affidamento, per poter finalmente restituire il bene alla collettività, bene che, se adeguatamente e correttamente valorizzato, rappresenta uno strumento di sviluppo economico non solo dell’Isola di Vulcano ma dell’intero Arcipelago Eoliano” – conclude la deputata.

E' deceduto Aldo Saltalamacchia. Messa in suffragio a Rinella


 

Le Eolie nelle stampe d'epoca (287° puntata)

Vulcanello e Lipari sullo sfondo

Riserva Naturale Orientata “Le Montagne delle Felci e dei Porri”: disposta chiusura al transito, in caso di avverse condizioni e/o previsioni meteo, di un tratto del percorso

La VI Direzione "Ambiente" della Città Metropolitana di Messina, diretta dall'ing. Giovanni Lentini, ha disposto, in caso di avverse condizioni e/o previsioni meteo, l’interdizione al transito del tratto iniziale a valle del sentiero 4 Santa Marina - Monte Fossa delle Felci nella Riserva Naturale Orientata “Le Montagne delle Felci e dei Porri”, ricadente nel Comune di Santa Marina Salina. Inoltre, è stato prescritto lo spostamento della cartellonistica di inizio sentiero nella parte a monte più prossima al di fuori delle sezioni idrauliche degli impluvi.
La Polizia Metropolitana, la Polizia Municipale dei Comuni interessati e il servizio di sorveglianza delle aree protette effettueranno il controllo dell'osservanza delle disposizioni contenute nell'ordinanza emanata dal Dirigente reggente ing. Giovanni Lentini.
Nei tratti di alveo in cui persistono situazioni di rischio per la pubblica incolumità, compete, tra l’altro, al Sindaco, quale Ufficiale di Governo, la vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico e l’adozione di provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini.

"La storia delle Eolie" conosciamola attraverso lo storico Giuseppe La Greca. 7 Luglio 1876: La Lipari di D'Albertis

7 luglio 1876
La Lipari di D’Albertis



Enrico Alberto d'Albertis (Voltri, 23 marzo 1846 – Genova, 3 marzo 1932) è stato navigatore, scrittore, etnologo e filantropo. Il suo spirito avventuroso e curioso lo portò a legare la sua vita al mare e ai viaggi e a farne un modello della cultura scientifica sviluppata specialmente sulla base dei suoi viaggi transoceanici verso rotte esotiche e, al tempo in cui visse, assai spesso poco conosciute. Fu il fondatore del primo Yacht Club d'Italia
Il suo nome è legato ad un castello che porta il suo nome - il Castello d'Albertis - oggi sede del Museo delle Culture del Mondo. All'interno delle pagine che riguardano le Eolie troviamo degli interessanti riferimenti sulla vita delle nostre isole, sulle condizioni di vita degli operai addetti all'estrazione delle zolfo, alle condizioni di vita dei coatti e sull'Arciduca Luigi Salvatore d'Austria con la sua eccentricità.
Il viaggio del cutter Violante inizia a Genova il 7 luglio 1876, dopo diversi giorni di navigazione durante i quali approda nelle isole toscane e nell'arcipelago delle Maddalena il 18 luglio entra nelle acque delle Isole Eolie. Il giorno successivo visita Malfa e Santa Marina Salina.
Giovedì 20 – verso le 5 antim. Si dichiara una leggera brezza di Maestrale, la quale gradatamente rinfrescando ci porta all'ancoraggio di Lipari; ivi troviamo libera la boa destinata al vapore e vi ormeggiamo il cutter. Quest'isola detta dagli antichi Meligunis e Lipara è la più vasta e la più importante dell'arcipelago eolio. Ha un circuito di miglia 18, il suo aspetto eminentemente vulcanico le è impartito principalmente dai suoi crateri, dei quali il più alto, detto S. Angelo, si eleva sul livello del mare 595 m. a tramontata di questo s'innalza il cratere della Castagna alto m. 370, tutto coperto di pomice, che illuminato dal sole ci sembrava nell'avvicinarci all'isola, uno strato di neve. Tale cratere con altri monticelli tutti coperti di pomice diconsi con denominazione complessiva Capo Bianco. A Greco della città s'innalza il monte Rosa alto 230 m. di un color rossastro e anch'esso apparentemente vulcanico. A mezzogiorno sorge il monte della guardia, tutto formato di lave vetrose e ossidiane. La città omonima e capo luogo di tutto l'arcipelago si presenta scaglionata lungo il versante del lido orientale dell'isola. Una gran cittadella innalzata sopra una roccia torreggiante sul mare la domina. Questa fortezza, detta dagli isolani Civita, era per lo passato e propriamente nel tempo delle incursioni dei pirati barbareschi il solo punto abitato dell'isola. Molti liparoti hanno tuttavia colà le loro antiche case, ma vivono al presente fuori della cinta della Civita nella Lipari moderna. Serve quella fortezza al presente per ricovero ai condannati a domicilio coatto, I quali vi sono in numero di 200. Presso il palazzo vescovile esistono gli avanzi di un bagno antico di cui fa parola lo storico greco Polibio.


L'isola è quasi tutta coltivata a vigneti d'onde gli isolani traggono la dolcissima malvasia e la passolina, oggetto, come dissi, di importante commercio. La popolazione è anche dedita alla navigazione e fornisce valenti marinai. Noi vi giungemmo alle ore 6 del mattino. Era una bellissima giornata; la città colle sue bianche case, il severo castello, le verdeggianti colline e il mare tranquillo tutto contribuiva a presentarci quest'isola sotto il più grazioso aspetto.
Vennero subito al nostro bordo gli agenti della dogana e alcuni barcaioli; rimandammo i primi e fissammo due giovanotti colla loro barca per tragittarci alla vicina Vulcano. Mentre questi allestivano la barca scesi in terra co' miei compagni e ci recammo alla sanità, seguiti da una turba di curiosi, che volevano ad ogni costo regalarci nazionalità inglese. Uno spedizioniere, il quale “more solito” era bellamente riuscito ad alleggerirmi del peso delle carte di bordo, andava cercando di convincerli che eravamo italiani e genovesi.
Aspettando la barca assistemmo ad una graziosa scena che aveva luogo tra un sudicissimo frate dei monaci riformati ed un negoziante di cipolle, il quale stava assistendo al discarico della sua mercanzia da un piccolo bastimento.
Era il primo un vecchietto magro dal viso arcigno e color di carta pecora, dal naso aquilino, dal mento aguzzo, dall'occhio grifagno; una lacera e bisunta tonaca vestiva il buon servo di Dio. Il secondo era il tipo della floridezza e dalla salute, piccolo di statura e grasso, il sangue gli affluiva alle guance e gl'imporprava il naso allorché rivolgeva la parola al frate, il quale sembrava pretendesse una decima sul carico; il veemente litigio si aggirava principalmente sopra pesi e misure come oncie, cantara e rotoli ed era fiorito da certi intercalari proprii ai vernacoli del mezzogiorno d'Italia, che avrebbero fatto arrossire un mussulmano. Il paffuto negoziante teneva duro, ma non saprei come finisse la questione perché giunta la barca che ci doveva trasportare a Vulcano, vi feci saltar dentro I miei compagni, agguantai il timone, e issata la vela diressi per Vulcano. 
(…) Alle 3 p.m., preso commiato dal sig. Narlean, riguadagnammo la rada di Lipari. Si pranzò a bordo e la sera scendemmo in terra, ove si fece conoscenza col signor Palamara farmacista del paese e appaltatore delle provviste alla Famiglia dei coatti.
(…) Nella sera il Palamara ci fece visitare una bellissima palazzina foggiata sullo stile moresco, ma abbandonata per paura degli spiriti... molte altre di queste case ci furono insegnate pur esse abbandonate per tale motivo; che sentano esse la vicinanza del Purgatorio di Stromboli? Prima di separarci combinammo pel domani col nostro amico liparoto, una gita ai bagni di San Calogero.
Venerdi 21 – alle 6 del mattino del 21, fummo allegramente in marcia per S. Calogero; tutto lo stato maggiore del Violante a piedi per meglio attendere alle collezioni d'insetti, ragni e lucertole; unico il Palamara, sotto un immenso cappello di foggia araba, cavalcava uno scieco (asinello) di puro sangue liparese. Ritornammo al paese per la stessa strada e prima d'imbarcarci presi la fotografia della città di Lipari da una bella posizione. A un'ora e mezza il Violante era in rotta per Messina, spinto da una leggera brezza di ponente.

Per approfondimenti
Giuseppe La Greca, “Nel Regno di Efesto”, edizioni del Centro Studi Eoliano, 2009

Auguri di...

Buon Compleanno a Tiziano Benenati, Claudia Quadara, Cristian Sgroi, Paola Rifici, Giuseppe Palino, Antonello Cincotta, Maria Grazia Favaloro, Maria De Salvo, Sonia Siino, Chiara Biviano, Ilary Marrazzo, Ugo Bertè


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Rimandare

Si venera oggi il Beato Benedetto XI

Niccolò di Bocassio nacque probabilmente nel 1240 a Treviso da una famiglia assai modesta; ma lo zio, prete presso la chiesa di S. Andrea della città natale, può aver influenzato le sue scelte successive. Pare sia entrato nel 1257 nell'Ordine domenicano, dove acquisì la normale cultura dei membri dell'Ordine, completando poi gli studi teologici e divenendo lector, cioè insegnante di teologia, nelle scuole conventuali di Venezia e Genova, senza per questo interrompere i suoi legami con la sua città (come è provato dalla sua menzione in testamenti trevigiani di quegli anni). Della sua attività di insegnante è sopravvissuto solo un Commento al Vangelo di Matteo, pubblicato nel 1603.

Nel 1286 veniva eletto provinciale di Lombardia, la più potente e prestigiosa delle province domenicane e, dieci anni più tardi, nel 1296, ministro generale dei Predicatori. Erano gli anni difficili seguiti all'abdicazione di Celestino V e all'elezione di Bonifacio VIII. Quando, nel 1297, scoppiò il conflitto aperto tra papa Caetani e i cardinali Colonna, che contestavano la sua elezione, il generale domenicano si schierò nettamente a favore di Bonifacio, assicurandogli la fedeltà del suo Ordine. Venne scelto dal papa, insieme al generale dei francescani, per negoziare la pace tra i re di Francia e di Inghilterra, in guerra ormai da anni. La missione ebbe buon esito e nel 1298 fu conclusa una tregua.

La sua personale fedeltà e l'abilità diplomatica gli valsero la nomina a cardinaldiacono di S. Sabina (1298) e, nel 1300, la promozione a cardinalvescovo di Ostia e Velletri, con la conseguente funzione di decano del Sacro Collegio. Nel 1301 Bonifacio lo scelse quale legato in Ungheria, dove il Caetani favoriva l'elezione a re di Cariberto d'Angiò; ma questa volta non ebbe successo e gli ungheresi ratificarono la scelta, già compiuta al momento del suo arrivo, in favore di Venceslao di Boemia.

Rientrato in Italia, Niccolò era ad Anagni nel settembre del 1303, al momento dell'attentato contro Bonifacio, ma non pare essersi esposto in alcun modo. Morto poco dopo Bonifacio, il generale domenicano venne eletto papa il 22 ottobre 1303 con il nome di Benedetto XI, in omaggio a Benedetto Caetani/Bonifacio VIII.

La sua elezione, più che premiare meriti speciali, si poneva come scelta di compromesso, essendo egli cardinale bonifaciano ma molto legato agli Angioini di Napoli, cugini del re di Francia.

Privo di appoggi in Curia, Benedetto XI cercò un qualche sostegno nelle grandi famiglie aristocratiche della sua terra di origine, il Veneto, nominando alcuni grandi esponenti della nobiltà alle più alte cariche dello Stato pontificio: il suo «nepotismo», cioè il favorire politicamente e finanziariamente un determinato gruppo di persone, inizialmente i nipoti del papa regnante, rappresenta una variante regionale, ed originale, di un fenomeno inizialmente legato alla più stretta parentela.

La sua debolezza si rivelò nella sua politica nei confronti della Francia; fedele a Bonifacio, non accettò di reintegrare i cardinali Colonna nelle loro cariche, ma li assolse dalla scomunica, così come assolse, per venire incontro ai desideri di Filippo il Bello, tutti i colpevoli francesi dell'attentato di Anagni, ad esclusione di Nogaret. Sul piano diplomatico continuò ad appoggiare gli Angioini in Ungheria; con un clamoroso insuccesso si concluse il tentativo del suo legato, il domenicano cardinale Niccolò Albertini da Prato, di far richiamare a Firenze Bianchi e Ghibellini banditi dai Neri.

In un solo caso si distinse dalla politica del suo predecessore, quando, nel luglio 1304, abolì le restrizioni all'attività pastorale degli ordini mendicanti, voluta da Bonifacio. Morì a Perugia, dove si era rifugiato perché Roma era agitata da tumulti fomentati dai Colonna, il 7 luglio 1304 e fu sepolto nella chiesa di S. Domenico. L'austerità personale di Benedetto e il suo desiderio di pace, nonché, forse, l'iniziativa del suo Ordine, fecero diffondere la fama di miracoli avvenuti sulla sua tomba, cosa che portò alla sua tardiva beatificazione nel 1736.

Benedetto XI è generalmente raffigurato nell'abito bianco e nero dei domenicani, spesso recante gli attributi pontificali (il triregno e le chiavi).

Al via oggi "Spartiti per le Eolie": a disposizione per raggiungere/lasciare il castello di Liparri

Nell’intento di facilitare l’accesso alla chiesa dell’Addolorata dove si svolgeranno i due concerti di “Spartiti per le Eolie” ad ingresso gratuito il 7 e 8 luglio l’Associazione Euterpe ha provveduto ad un servizio navetta dalle ore 19.00 alle 19.45 per la tratta Sala delle lettere – Chiesa dell’Addolorata e dalle ore 21.15 alle 22.00 per la tratta di ritorno Chiesa dell’Addolorata – Sala delle lettere.

Oggi è il 7 Luglio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

I Faraglioni tra Lipari e Vulcano

giovedì 6 luglio 2023

Lipari, rinviata la resa dei conti sulla presidenza. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 luglio 2023

 

Istruzione, via a progetti di promozione della musica tradizionale siciliana nelle scuole medie e superiori a indirizzo musicale

Percorsi sperimentali per valorizzare studi e ricerche sulla musica tradizionale siciliana. Li promuove la Regione Siciliana, tramite il dipartimento regionale dell’Istruzione, con una circolare rivolta alle scuole medie ad indirizzo musicale e ai licei ad indirizzo musicale e coreutico, con sede nell'isola. L'iniziativa a sostegno della cultura musicale siciliana coincide con la ricorrenza del centesimo anniversario della morte di Alberto Favara, compositore e docente, figura di primo piano nella nascita della moderna etnomusicologia europea.
«L’esperienza musicale è una delle porte d’accesso alla nostra straordinaria eredità culturale. Con questa iniziativa intendiamo agevolare il compito irrinunciabile della scuola a fornire ai giovani gli strumenti basilari di comprensione e di analisi di questa eredità», dice l'assessore regionale all'Istruzione, Mimmo Turano.
I progetti proposti dovranno riguardare percorsi di promozione dell’etnomusicologia, con riferimento alla tradizione e cultura siciliana, anche nell’ottica della valorizzazione della figura culturale di Alberto Favara, e potranno comprendere una o più attività tra quelle elencate: percorsi formativi e di approfondimento sul canto popolare siciliano; incontri e giornate studio sull’etnomusicologia e relativi studi e ricerche, organizzati anche in forma aggregata tra scuole, volte all’analisi del linguaggio musicale quale espressione della cultura e tradizione popolare nonché strumento di trasferimento nella società contemporanea dei valori identitari della cultura siciliana; laboratori di promozione della cultura, del canto, della musica e danza popolare rivolti agli allievi con rappresentazione finale in una delle forme interpretative/espressive coerenti con il percorso realizzato; partecipazione a concorsi e manifestazioni.
Ciascuna istituzione scolastica può presentare una solo progetto coerente con le finalità dell'intervento di sperimentazione. L’importo del contributo per ciascuna proposta non potrà essere superiore a 5 mila euro. I progetti istruiti positivamente e rispondenti ai criteri previsti saranno ammessi a contributo nell’ordine di arrivo in funzione della disponibilità delle risorse finanziarie disponibili e dovranno concludersi entro e non oltre il 30 novembre 2023.

I ringraziamenti della famiglia Cullotta

Tappa liparese per la leggenda NBA Michael Jordan

E' arrivato a Lipari, nel porto di Marina Corta, e dopo aver  pranzato "Al Pirata", Michael Jordan, leggenda della NBA, ha fatto ritorno, con lo stesso mezzo, sullo yacht che lo ospita. Accompagnato, tra il ristorante e il porto da piccoli e grandi fan.  


Lipari, Il gruppo di minoranza: "In scena San Giovanni decollato...con decapitato il presidente Russo"


Riceviamo dai consiglieri del gruppo di minoranza e pubblichiamo:


Appare singolare come la maggioranza consiliare, amministrazione compresa, abbia disertato due consigli comunali per due giorni consecutivi senza dare alcuna motivazione e giustificazione. Un Consiglio Comunale, già mortificato e mutilato dal regolamento approvato da questa maggioranza, che si rivela sempre di più succube del suo Tiranno.
Vorremmo sbagliarci, ma abbiamo l'impressione che la maggioranza abbia voluto anticipare la rassegna teatrale estiva con la famosa commedia in tre atti di Nino Martoglio dal titolo "San Giuvanni Decullatu" dove pare si vorrebbe assegnare la parte di San Giovanni "decapitato" al nostro Presidente del Consiglio Comunale, Nuccio Russo. A questo punto aspettiamo che vada in scena il terzo e ultimo atto.
A tal proposito riteniamo doveroso rendere pubblica la lettera del Presidente del Consiglio comunale, indirizzata al Sindaco di Lipari e per conoscenza a tutti i Consiglieri Comunali, con la quale vengono poste delle domande su un eventuale sfiducia della maggioranza nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale.
NDD. di Eolienews - La lettera in questione è riportata integralmente nel post dda noi pubblicato circa trenta minuti fa e si può leggere cliccando sul titolo in azzurro

Lipari, consiglio comunale ancora disertato dalla maggioranza. Russo e Gullo si parlano per via epistolare.

Lipari, consiglio comunale ancora disertato dalla maggioranza. Russo e Gullo si parlano per via epistolare.

Rinviata ancora la “resa dei conti” tra il sindaco di Lipari Riccardo Gullo e la sua maggioranza consiliare con il presidente del consiglio Nuccio Russo, anch’esso facente parte del movimento Rinascita eoliana. 

Anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, i consiglieri di maggioranza hanno disertato l’aula e questa volta non c’è l’alibi, messo in campo il giorno prima, dell’assenza del segretario generale Giuuseppe Torre impegnato in procedure concorsuali. 

Presenti, invece, i consiglieri di minoranza Adolfo Sabatini, Gaetano Orto, Cristina Dante e, da remoto Giorgia Santamaria e Raffaele Rifici. 

Anche se non vi sono conferme ufficiali è chiaro che, a fronte della “crisi” tra il sindaco Riccardo Gullo e il presidente del consiglio comunale Nuccio Russo, si sta prendendo tempo per formalizzare e portare in consiglio comunale la mozione di sfiducia al presidente, così come avrebbe chiesto ai suoi il sindaco, durante una riunione tenutasi la scorsa settimana. 

Intanto il presidente Russo ha scritto al sindaco, ai dirigenti interessati, al RUP, al segretario generale, ai revisori contabili e per conoscenza all’Assessorato regionale delle Autonomie locali e ai consiglieri comunali, per sollecitare un riscontro alla nota di chiarimenti che aveva inoltrato a proposito della proposta da trattare in consiglio per la richiesta di delega all’Assessorato Territorio ed Ambiente per la redazione del Piano regolatore del porto di Lipari. 

Russo, declinando eventuali responsabilità ha evidenziato come il ritardo al riscontro della sua richiesta di chiarimenti “comporta, inevitabilmente, il superamento dei venti giorni concessi per la convocazione del civico consesso. Convocazione che è già avvenuta irritualmente a firma del dottor Giuseppe Torre, segretario generale, e del dottor Francesco Subba, dirigente del 1° settore (ndd di Eolienews il riferimento è a quella che anche oggi è andata a vuoto). Questo sollecito – continua – è ritenuto doveroso per cercare di rimanere nei termini dei venti giorni fissati per la convocazione del consiglio la cui scadenza è calcolata al 09/07/2023”

Nuccio Russo, nella stessa nota si rivolge direttamente al sindaco Gullo: “Con l’occasione – scrive - sarei ipocrita, se non facessi espressa richiesta, esclusivamente al signor sindaco su cosa c’è di vero su una attività per la sfiducia al sottoscritto per la mancata convocazione del consiglio comunale per il punto indicato in oggetto (ndd. di Eolienews: richiesta di delega all’Assessorato Territorio ed Ambiente per la redazione del Piano regolatore del porto di Lipari).

Si tiene ad evidenziare – conclude il presidente Russo – che lo scrivente ha sempre operato in modo attento, trasparente ed equanime nell’interesse di tutto il civico consesso e nel rispetto del ruolo istituzionale ricoperto".

Auguri di...

Buon Compleanno a Antonino Giardina, Mario Trimboli, Agostino Portelli, Maria Giuffrè, Cristina Paterniti Barbino, Agostino Portelli, Giulia Parisse, Lucrezia Galletta, Gabriele Fazio, Margherita Cacace, Daniela Giardina, Martina Cincotta, Ester Amendola 



Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Santa Maria Goretti

Si venera oggi Santa Maria Goretti

Il 16 ottobre 1890 a Corinaldo la terzogenita Maria veniva a rallegrare con i suoi vagiti la povera e laboriosa famiglia dei coniugi Goretti.
Ebbe una buona e cristiana educazione dai genitori esemplari. Divenuta orfana di padre ancora in tenera età, aiutò la mamma, fu custode vigile dei fratellini, contribuì alla loro educazione cristiana, si applicò a sbrigare la maggior parte delle faccende domestiche, affinché la mamma potesse dedicarsi al lavoro per guadagnare il pane.
Prendeva tutto con rassegnazione e con filiale abbandono nel Signore.
Il 16 giugno 1901 Mar:letta, con una gioia indescrivibile, si accostò per la prima volta alla Mensa dell'Agnello Immacolato. A soli dodici anni, per il precoce sviluppo, era divenuta una giovanetta che si distingueva per la sua semplicità e per una purezza angelica. Coi Goretti coabitava un giovane, Alessandro Serenelli. Costui, divenuto orfano di madre quando ne aveva maggiormente bisogno, era di carattere chiuso, solitario. Il vizio dell'impurità, fomentato dalla lettura di stampe pornografiche, aveva guastato il suo cuore. Per due volte ebbe l'ardire di tentare Marietta. La fanciulla si rifiutò energicamente, anzi racchiudendosi in un'amara angoscia, pregò sempre di più Gesù affinché le desse la forza di combattere e di vincere. Ma, mentre la giovanetta confidava nell'aiuto divino, Alessandro macchinava un orrendo delitto, se, non fosse riuscito nel suo intento.
Il 5 luglio 1902 nell'aia adiacente al caseggiato, il lavoro agricolo ferveva come sempre. Alessandro montò su un carro; era serio e preoccupato: ad un certo punto con un pretesto qualsiasi lasciò la guida del carro a mamma Assunta, salì in fretta le scale ed entrò in casa; sul pianerottolo Marietta stava rammendando una camicia; passati alcuni istanti, riapparve sull'uscio e fissatala con occhio infuocato le intimò: « Maria, vieni dentro ».
Marietta non si mosse; il suo cuore innocente presagiva e tremava. Alessandro allora, invaso da satanico furore, la prese per un braccio e trascinatala brutalmente dentro, chiuse la porta con un calcio. La giovanetta si trasformò in lottatrice coraggiosa e intrepida. Al seduttore gridò: « No! No! Dio non vuole!... Che fai Alessandro?... Non mi toccare, è peccato; tu vai all'inferno! ». A nulla valsero queste sante parole, anzi la passione si tramutò in odio, e impugnato un coltello la trapassò quattordici volte, lasciando a terra la martire tramortita. L'ultimo grido della martire fece accorrere i vicini. Quale lo strazio di mamma Assunta nel vedere la sua Marietta così ridotta! Vane furono le cure dei medici: ormai le rimanevano poche ore di vita.
Non un lamento uscì dalle labbra della santa martire nelle lunghe venti ore di agonia, ma solo preghiere, e negli ultimi istanti di vita anche parole di perdono per il suo uccisore: « Sì, lo perdono; lo Perdono di cuore e spero che anche Dio lo perdoni, perché lo voglio con me in Paradiso ».
PRATICA. — Chi ama veramente la purezza rinuncia a tutto, anche alla vita.
PREGHIERA. — Ascoltaci, o Dio nostro Salvatore, e fa' che impariamo ad imitare S. Maria Goretti, tua vergine e martire, nelle molte tentazioni di questa misera vita, per poi conseguire l'eterna beatitudine in Cielo.

Oggi è il sei luglio, buongiorno con questa cartolina dalle Eolie




mercoledì 5 luglio 2023

Il giovane Dimitri Greco al sindaco Gullo: "Percorra la via della mediazione"

Caro Sindaco Riccardo Gullo, l’argomento all’ordine del giorno attiene al nutrito, divisivo ed anche polemico dibattito scatenatosi nel paese circa l’opportunità o meno dei provvedimenti che Lei ha ha deciso di emanare per ristabilire quelle regole, che certamente sono mancate per molti anni. Tanto avvertito tale dibattito, che ha contribuito a creare una spaccatura senza precedenti; è avvenuto tra gli imprenditori, cittadini, villeggianti, lavoratori, politici e perché no anche di soggetti che cavalcano la questione per ottenere “un posto al sole”. In effetti, come molti, anche io ho una idea sulla ‘’triade di provvedimenti” avverso la c.d. mala-movida sovente citata, ma con tutta umiltà penso che nessuno è detentore di una verità assoluta e non tutto si può ricondurre a mero mono-colore ideologico. Lei è il sindaco di tutti, Il mio sindaco, di chi lavora attorno al turismo, di chi esercita la libertà di iniziativa economica privata, di chi si vuole svagare responsabilmente, aggiungerei anche di chi ordina la granita caffè con panna e brioches o preferisce sorseggiare un analcolico alla frutta ma anche di chi vuole riposare la notte, di chi chiede sicurezza e il rispetto delle regole sulle strade. In questo quadro assai complesso un bilanciamento è più che necessario. Sig. Sindaco lei ha il dovere, in tutto ciò, di rimarginalizzare questa spaccatura, rispondere alle istanze di tutti e lo può ancora una volta fare mettendo a sedere intorno ad un tavolo tutte le persone di “buona volontà”, compreso chi non la pensa come lei. Lo può fare per trarre una nuova e più condivisa “sintesi” (terminologia che appartiene al suo vocabolario politico) perché la strada della mediazione, del confronto, del dibattito in contrapposizione alla rigidità degli atti già compiuti mi creda, secondo me è via maestra. Sig. Sindaco la funzione attribuita, Lei la conosce molto bene, non solo perché è la massima autorità di pubblica sicurezza sul territorio a cui compete emanare ordinanze ma esercita anche in latu sensu funzioni che gli sono attribuite da leggi, statuto e regolamenti, nulla togliendo ovviamente che i motivi posti a fondamento sono tutti legittimi. Nel suo ultimo comunicato più che bilanciamento di interessi contrapposti, le ordinanze sembrano avere il sapore di atti di “amministrazione difensiva”, che si celano dietro pareri non vincolanti di altre autorità e persino come affermato da lei da una sentenza della Corte di Cassazione. (ricordo che da noi non vige il principio stare decisis) Sig. Sindaco, si facciano pure controlli notturni, si chieda un rafforzamento degli organici, le multe quando servono, perché no anche i dovuti ammonimenti ma si rimetta in discussione quanto meno l’orario di chiusura delle attività di somministrazione e vendita di cibi e bevande e degli orari di chiusura delle discoteche. Sig. Sindaco, la stagione si presenta già abbastanza timida, se intende accogliere quanto prospettato, di sicuro renderà questo viaggio più sereno e sono certo che avrà tutta la collaborazione anche di chi le sue ordinanze le subisce. Sig. Sindaco, infine se vuole ragionare in maniera aggregata sul “progetto turistico ideale” da realizzare, la prossima volta lo faccia possibilmente non nel bel mezzo di una stagione estiva perché anche questo si identifica con un bilanciamento degli interessi “poco bilanciato” “Non rinchiuderti, [Sindaco], nelle tue stanze ma resta amico dei ragazzi di strada” Buon lavoro!

Vulcano, sostegno dell'Università. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 5 luglio 2023

 

Piazza dedicata al cardiochirurgo padre del bypass. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 5 luglio 2023


 

Liceo scientifico: Si è diplomata con 100 e lode Suami Lo Schiavo. Congratulazioni!

Tavolo tecnico per la sanità alle Eolie. Il punto dopo la riunione del 30 giugno a Palermo

 


COMUNICATO STAMPA

Tavolo tecnico per la sanità alle Isole Eolie 

Il 30 giugno scorso il Sindaco ha partecipato insieme all’Assessore Roccella al tavolo tecnico per le Isole Eolie, convocato dal Dirigente Generale del Dipartimento Regionale per la Pianificazione Strategica dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, Dr. Salvatore Iacolino.

Al tavolo erano presenti il Commissario Straordinario della ASP di Messina Dr Alagna, i Dirigenti responsabili dei Servizi 4 (Programmazione ospedaliera) e 6 (Urgenza emergenza sanitaria - Isole minori e aree disagiate), Dr. Geraci e Ing. Lanza, e la Funzionaria Direttiva del Servizio 6, Dr.ssa Arianna Cusmà.

E’ stata affrontata la questione del servizio di 118 nelle isole minori, che a seguito di una lunga corrispondenza tra Comune e ASP ha individuato la soluzione più idonea per l’utilizzo delle ambulanze assegnate a Panarea, Filicudi e Lipari, sotto la piena responsabilità del servizio sanitario.

Sono state in seguito analizzate le ripetutamente segnalate carenze di personale dell’Ospedale di Lipari, in base alla pianta organica approvata. Il Dirigente Generale ha sollecitato il Dr Alagna a provvedere al rafforzamento della presenza delle figure essenziali per fare fronte ai bisogni sanitari di residenti e turisti soprattutto nel periodo estivo. In particolare, si è presa in considerazione la possibilità di aumentare, in base alla nuova convenzione definita con il Papardo, la presenza di cardiologi e anestesisti, e di almeno un ortopedico ospedaliero. 

Si è inoltre concordato di rendere operativa la camera iperbarica, dando seguito all’iter avviato da parte dell’ASP. 

In generale, l’impossibilità di riempire la pianta organica è attribuita alla mancanza di personale medico qualificato, un problema che sta mettendo in difficoltà le strutture sanitarie in tutta Italia.

Per quanto riguarda il punto nascite, sono state ribadite le direttive nazionali che impediscono tassativamente di attivare punti nascita in zone dove nascono pochi bambini. E’ stato inoltre confermato dai dirigenti regionali che, fino a quando non verranno modificate le direttive del Decreto Balduzzi a livello nazionale, rimane valido il decreto Assessoriale del 2019 che dispone la trasformazione dell’Ospedale di Lipari in Pronto Soccorso.

Il Sindaco si è detto soddisfatto della franca discussione avuta con il Dirigente Generale, in base alla quale confida verranno attivate in tempi brevi misure che, per quanto temporanee, potranno alleviare i disagi di residenti e turisti con bisogni sanitari. “Confido nella riattivazione immediata della camera iperbarica, nella aumentata presenza di cardiologi e ortopedici, e nella prosecuzione dei passi necessari al rafforzamento dei servizi di salute mentale. Rimangono i problemi relativi alla mancanza cronica di medici, e alla riorganizzazione della rete ospedaliera, che continueremo ad affrontare a tutti i livelli nel lungo periodo” ha dichiarato il Sindaco.

Lipari, 5 luglio 2023

L'Associazione Forense delle Eolie ringrazia le strutture ricettive

L' Associazione Forense delle Isole Eolie desidera porgere i più sentiti ringraziamenti alle strutture ricettive che hanno consentito il successo del convegno svoltosi a Lipari il 30 giugno u. s. al quale hanno partecipato insigni docenti universitari, avvocati specializzati in diritto di famiglia e con il pregevole intervento del Dott. Verzera, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G..
In particolare si ringrazia la gentilissima Eleonora Zagami, che ha messo a disposizione il giardino del Residence La Giara, per l' entusiasmo con il quale ha accolto l'iniziativa;
Pari entusiasmo e disponibilità è sono stati manifestati dalla famiglia Finocchiaro, proprietaria dello splendido Hotel Bouganville e dalla Sig.ra Sara Tomasello per quanto riguarda l' altrettanto eccellente Hotel Mea.
Si è trattato di una splendida sinergia che ci auguriamo possa ulteriormente svilupparsi in futuro nell'ottica di una sempre maggiore qualificazione della convegnistica nelle isole Eolie.
Il Presidente a.f.i.e.
Avv. Angelo Pajno

i ringraziamenti della famiglia Portelli


 

L'assessore Lucy Iacono: "Nel Comune di Lipari giornate di microchipattura gratuita". Il modulo per avanzare la richiesta




 

Stasera per "Racconti d'estate" del Magazzino Mutuo Soccorso Eolie proiezione del film "Piccolo corpo"

 

Ringraziamo UCCA per la proiezione di questa pellicola!

“Il mare va dappertutto e anche se sei lontano, ti arriva l’odore.” Quando Agata, la protagonista di “Piccolo Corpo”, parla del mare a chi il mare non l’ha mai visto, racconta anche di un miracolo che si esprime attraverso gli elementi della natura, l’aria, la terra, l’acqua e il fuoco. E forse è proprio il miracolo il termine più adeguato per parlare dell’opera prima di Laura Samani, l’esordio più sorprendente del cinema italiano degli ultimi anni.

“Piccolo corpo” è un viaggio d’amore di una madre che tenta di salvare l’anima della figlia. E’ un viaggio iniziatico attraverso il quale i sentimenti si fanno carne e la conoscenza ci fa diventare adulti; ci fa vedere i sentimenti attraverso gli sguardi e le parole di un percorso tra le montagne innevate dell’estremo nord del nostro paese. “Piccolo Corpo” è materia e spirito insieme e anche la prova di cosa può regalarci il cinema quando utilizza le immagini per fare poesia.

A stasera!

Coscione interviene sulle procedure in corso per mantenere ufficio postale a Pianoconte

Sono stato contattato riguardo alla lettera che ho scritto per sensibilizzare sull'ufficio postale di Pianoconte. La persona che mi ha parlato mi ha assicurato che sono stati già visionati tre luoghi da poter adibire ad ufficio. La decisione finale spetterà alla direzione generale di Palermo. Nel frattempo fino ad ottobre è stato prorogato il contratto e, nelle more dell'adeguamento dei locali, l'ufficio sarà posizionato in un container. Vi è stato un interessamento attivo di tutta l'amministrazione comunale, di alcuni consiglieri e di una persona di Pianoconte, che non vuole essere menzionata, alla quale va la mia particolare gratitudine per la modestia di lavorare spesso nell'ombra ma con importanti e positivi risultati nel sociale e nella solidarietà. In una società dove tutti suonano le trombe per niente c'è anche chi fa tanto senza cercare ringraziamenti.
Francesco Coscione

E' deceduto Bartolomeo Peluso

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le  nostre condoglianze

Auguri di...

Buon Compleanno a Lucia Gugliotta, Giovanni Gugliotta, Heshan Gunathilaka, Alberto Russo, Ylenia Pittorino, Cristina Giovenco, Maria Concetta Cracolici, Patrizia Russo, Antonio Pellegrino


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Bisogno di luce

LIPARI: DISASTRO AMBIENTALE, CARABINIERI DENUNCIANO DUE PERSONE E SEQUESTRANO AREA DI 8.000 MQ.


 Legione Carabinieri Sicilia

Comando Provinciale di Messina

 

Comunicato stampa del 5 luglio 2023

 

LIPARI: DISASTRO AMBIENTALE I CARABINIERI DENUNCIANO DUE PERSONE E SEQUESTRANO UN’AREA DI 8.000 MQ.

 

 

Ieri 4 luglio i Carabinieri della Stazione di Lipari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di un’area di circa 8.300 mq, sita a Lipari (Isole Eolie - ME) nella località Vallone Bianco, nei confronti di due indagati, ritenuti responsabili di aver cagionato un disastro ambientale, mediante l’esercizio non autorizzato di attività estrattiva di materiale pomiceo, con l’aggravante di aver commesso il fatto in un’area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.

Il provvedimento, emesso d’urgenza dall’Autorità Giudiziaria si è reso necessario per scongiurare l’imminente pericolo di crolli che avrebbero potuto arrecare danni irreparabili alla pubblica incolumità. Le indagini sono state condotte dalla Stazione dell’Arma fin dal 2019 e, mediante servizi di osservazione, controllo e accertamenti tecnici, hanno consentito di accertare come i due uomini, gestori di un impianto di recupero e messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi, in realtà svolgessero l'attività totalmente abusiva di estrazione illegale di pietra pomice dai costoni delle montagne presenti e, dopo averla raffinata e mescolata a materiale terroso e di risulta edile, la commercializzassero in favore di cantieri edili siti nell’Arcipelago Eoliano e di altre ditte esercenti nella provincia messinese.

Gli accertamenti hanno consentito di appurare che l'attività estrattiva, svolta senza alcuna autorizzazione nell'area sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, abbia prodotto il deturpamento della morfologia di quel territorio, configurando quindi il reato di disastro ambientale. Nel contesto agli indagati è stata contestata anche l'attività estrattiva di materiale pomiceo in assenza della prescritta autorizzazione paesaggistica, la modifica dello stato dei luoghi e la relativa destinazione d'uso in violazione delle norme urbanistiche e della pianificazione territoriale comunale, nonché la demolizione di costoni ed estrazione di oltre 40.000 mq di materiale pomiceo, alterando irreversibilmente la bellezza naturale di quei luoghi, sottoposti a speciale vincolo paesaggistico.
Anche nell’Arcipelago Eoliano la tutela ambientale è uno degli obiettivi prioritari perseguiti dall’Arma dei Carabinieri e, per questo, i controlli continueranno con il coordinamento della Procura di Barcellona di Pozzo di Gotto.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.

Si venera oggi Sant'Antonio Maria Zaccaria

S. Antonio Maria Zaccaria nacque a Cremona sulla fine dell'anno 1502. Compi i primi studi nella sua città, poi si recò a Padova per studiare filosofia e medicina. La sua scienza fu pari alla sua santità. Ritornò in famiglia colla laurea dottorale dopo aver superato tutti i pericoli comuni agli studenti e conservata intatta la stola battesimale. Avendo capito che Dio lo voleva piuttosto medico delle anime che dei corpi, si diede allo studio della teologia. Frattanto visitava spesso gli ammalati, insegnava il catechismo ai fanciulli, incitava i giovani e gli adulti ad una vita più cristiana. Divenuto sacerdote, mentre celebrava la prima Messa fu veduto dal popolo col capo cinto da una aureola celeste. La pia contessa Lodovica Torelli, signora di Guastalla, conosciuto Antonio a Cremona lo volle come suo cappellano e consigliere. Dopo due mesi trascorsi a Guastalla, accompagnando la contessa, il Santo venne a Milano dove, impressionato dalla grande corruzione che regnava nel popolo, pensò a porvi rimedio. A tale scopo, unitosi con Bartolomeo Ferrari e Giacomo Moriggia, fondò la congregazione dei Chierici Regolari detti di S. Paolo, per la speciale devozione che il Santo portava al grande Apostolo. Ora sono detti Barnahai dalla chiesa di San Barnaba che officiavano in Milano. La nuova famiglia religiosa fu approvata da Clemente VII e Paolo III; in breve tempo si estese in molte regioni e diede alla Chiesa numerosi santi. Fondò pure una congregazione di religiose dette Angeliche di S. Paolo, delle quali fu prima benefattrice ed insigne protettrice la contessa Torelli.

Oggi è il 5 luglio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Stromboli

martedì 4 luglio 2023

Le Eolie non sono discoteche, rispetto per tutti i turisti. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 4 luglio 2023


L'articolo diventa leggibile cliccandoci sopra

Lipari, borsa in memoria del cavaliere Roncaglia. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 4 luglio 2023

L'indignato speciale di Canale 5 ha acceso ieri i fari su Stromboli: "Disagi e chiusure" (video)

Per visualizzare il video cliccare sulla foto
 


Città Metropolitana di Messina, dieci milioni e seicentomila euro per manutenzione stradale ordinaria. Banditi cinque appalti che interessano tutto il territorio provinciale

 Comunicato

Procede senza sosta l’attività della Città Metropolitana di Messina per la risoluzione delle attuali criticità presenti sulle arterie stradali di propria competenza. 

La III Direzione “Viabilità Metropolitana”, diretta dall’ing. Anna Chiofalo, anticipando i tempi dell’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti ha bandito cinque appalti il cui finanziamento totale ammonta a euro 10.612.390. 

“Ho proceduto ad attivare le procedure del caso – ha dichiarato il Sindaco Metropolitano Basile – per affrontare le urgenze evidenziate dai Sindaci dei Comuni in modo da garantire la sicurezza della viabilità provinciale. Oltre dieci milioni e mezzo di euro saranno garantiti per la manutenzione ordinaria attraverso un accordo quadro che ci permetterà di supplire alle attuali carenze di organico”. 

In dettaglio gli appalti banditi da palazzo dei Leoni: 

1) Lavori PO FESR 2014/2020 – OT 7.4.1 – Strategia D'Area Sperimentale - Aree Interne SNAI Nebrodi – AINEB 16 - “Itinerario Stradale strada provinciale 161 Alcara li Fusi”, il cui importo è di euro 3.127.270. Gli interventi prevedono il consolidamento dei tratti dissestati, le esecuzioni di tiranti di ancoraggio dei muri, il rifacimento delle sedi stradali con le relative barriere di protezione e della segnaletica orizzontale e verticale, la risagomatura delle cunette e delle caditoie e il drenaggio delle acque di falda; 

2) Accordo Quadro quadriennale, con un solo operatore economico, per l'affidamento dei Lavori di manutenzione straordinaria delle strade comunali e provinciali ricadenti nei territori Comunali dell’Area Interna Nebrodi – D.L. n. 394 del 13/10/2021- Lotti 1 – 2 - 3, il cui importo è di euro 4.485.120; 

3) Accordo quadro di cui all’art. 54 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. per la manutenzione ordinaria/straordinaria/pronto intervento delle strade provinciali e delle strade a penetrazione agricola per la risoluzione di criticità lungo le strade provinciali della Zona Omogenea Tirrenica Centrale – Eolie, il cui importo è di euro 1.000.000; 

4) Accordo quadro di cui all’art. 54 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. per la manutenzione ordinaria/straordinaria/pronto intervento delle strade provinciali e delle strade a penetrazione agricola per la risoluzione di criticità lungo le strade provinciali della Zona Omogenea Messina – Ionica Alcantara, il cui importo è di euro 1.000.000; 

5) Accordo Quadro di cui all’art. 54 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. per la manutenzione ordinaria/pronto intervento delle strade provinciali e delle strade a penetrazione agricola per la risoluzione di criticità lungo le strade provinciali della Zona Omogenea Nebrodi, il cui importo è di euro 1.000.000.

 Gli ultimi tre appalti riguardano progetti, redatti su indirizzo del Sindaco Metropolitano Federico Basile, che mirano ad assicurare la manutenzione ordinaria del piano viabile e delle sue pertinenze nei gruppi stradali ricadenti in tutto il territorio provinciale; il ricorso agli appalti permetterà di fronteggiare le esigenze più urgenti che gli attuali operatori stradali riescono a garantire solo in zone circoscritte, a causa del loro numero esiguo e dei limiti fisici legati all’età. 

Gli interventi, non predeterminati nel numero, verranno eseguiti secondo la tempistica e le necessità per garantire la sicurezza della viabilità delle strade provinciali e a penetrazione agricola, secondo le priorità che verranno stabilite dalla Direzione dei Lavori. 

Le tipologie delle lavorazioni che si renderanno necessarie, durante il periodo di valenza dell’accordo quadro, verranno richieste con Ordini di Intervento, ad insindacabile giudizio del Direttore dei Lavori. In particolare, si tratterà di pulizia e scerbatura dei cigli stradali, lavori di ripristino e/o regolarizzazione della pavimentazione stradale, di messa in sicurezza delle scarpate e potenziamento delle protezioni a valle, miglioramento e/o potenziamento della funzionalità idraulica delle opere esistenti (cunette, pozzetti, tombini).