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mercoledì 5 luglio 2023

Il giovane Dimitri Greco al sindaco Gullo: "Percorra la via della mediazione"

Caro Sindaco Riccardo Gullo, l’argomento all’ordine del giorno attiene al nutrito, divisivo ed anche polemico dibattito scatenatosi nel paese circa l’opportunità o meno dei provvedimenti che Lei ha ha deciso di emanare per ristabilire quelle regole, che certamente sono mancate per molti anni. Tanto avvertito tale dibattito, che ha contribuito a creare una spaccatura senza precedenti; è avvenuto tra gli imprenditori, cittadini, villeggianti, lavoratori, politici e perché no anche di soggetti che cavalcano la questione per ottenere “un posto al sole”. In effetti, come molti, anche io ho una idea sulla ‘’triade di provvedimenti” avverso la c.d. mala-movida sovente citata, ma con tutta umiltà penso che nessuno è detentore di una verità assoluta e non tutto si può ricondurre a mero mono-colore ideologico. Lei è il sindaco di tutti, Il mio sindaco, di chi lavora attorno al turismo, di chi esercita la libertà di iniziativa economica privata, di chi si vuole svagare responsabilmente, aggiungerei anche di chi ordina la granita caffè con panna e brioches o preferisce sorseggiare un analcolico alla frutta ma anche di chi vuole riposare la notte, di chi chiede sicurezza e il rispetto delle regole sulle strade. In questo quadro assai complesso un bilanciamento è più che necessario. Sig. Sindaco lei ha il dovere, in tutto ciò, di rimarginalizzare questa spaccatura, rispondere alle istanze di tutti e lo può ancora una volta fare mettendo a sedere intorno ad un tavolo tutte le persone di “buona volontà”, compreso chi non la pensa come lei. Lo può fare per trarre una nuova e più condivisa “sintesi” (terminologia che appartiene al suo vocabolario politico) perché la strada della mediazione, del confronto, del dibattito in contrapposizione alla rigidità degli atti già compiuti mi creda, secondo me è via maestra. Sig. Sindaco la funzione attribuita, Lei la conosce molto bene, non solo perché è la massima autorità di pubblica sicurezza sul territorio a cui compete emanare ordinanze ma esercita anche in latu sensu funzioni che gli sono attribuite da leggi, statuto e regolamenti, nulla togliendo ovviamente che i motivi posti a fondamento sono tutti legittimi. Nel suo ultimo comunicato più che bilanciamento di interessi contrapposti, le ordinanze sembrano avere il sapore di atti di “amministrazione difensiva”, che si celano dietro pareri non vincolanti di altre autorità e persino come affermato da lei da una sentenza della Corte di Cassazione. (ricordo che da noi non vige il principio stare decisis) Sig. Sindaco, si facciano pure controlli notturni, si chieda un rafforzamento degli organici, le multe quando servono, perché no anche i dovuti ammonimenti ma si rimetta in discussione quanto meno l’orario di chiusura delle attività di somministrazione e vendita di cibi e bevande e degli orari di chiusura delle discoteche. Sig. Sindaco, la stagione si presenta già abbastanza timida, se intende accogliere quanto prospettato, di sicuro renderà questo viaggio più sereno e sono certo che avrà tutta la collaborazione anche di chi le sue ordinanze le subisce. Sig. Sindaco, infine se vuole ragionare in maniera aggregata sul “progetto turistico ideale” da realizzare, la prossima volta lo faccia possibilmente non nel bel mezzo di una stagione estiva perché anche questo si identifica con un bilanciamento degli interessi “poco bilanciato” “Non rinchiuderti, [Sindaco], nelle tue stanze ma resta amico dei ragazzi di strada” Buon lavoro!

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