L'Assemblea regionale siciliana, nella seduta pomeridiana di giovedì 19 dicembre 2012, presieduta dal Presidente Giovanni Ardizzone, ha eletto con 42 voti favorevoli, 4 contrari e 29 astenuti le Commissioni legislative permanenti e quella per l'esame delle questioni concernenti l'attività dell'Unione Europea. Ecco i componenti:I COMMISSIONE: Alloro, Panepinto, Rinaldi, Cappello, Siragusa, Troisi, Forzese, Micciché, D’Asero, Scoma, Figuccia, Savona, Malafarina, Formica, Anselmo.
II COMMISSIONE: Cracolici, Gucciardi, Lupo, Ciaccio, La Rocca, Dina, Leanza, Falcone, Vinciullo, Di Mauro, Savona, Di Giacinto, Currenti, Clemente, D’Agostino.
III COMMISSIONE: Arancio, Barbagallo, Marziano, Cancelleri, Mangiacavallo, Lentini, Nicotra, Sammartino, Caputo, Germanà, Lombardo, Coltraro, Ruggirello, Gianni, Di pasquale.
IV COMMISSIONE: Cirone, Ferrandelli, Raia, Foti, Palmeri, Trizzino, Sorbello, Turano, Assenza, Federico, Tamajo, Malafarina, Sudano, Vullo, Fazio.
V COMMISSIONE: Maggio, Milazzo, Panarello, Ciancio, Venturino, Zafarana, La Rocca Ruvolo, Sammartino, Cascio Francesco, Greco Giovanni, Lo Sciuto, Lantieri, Musumeci, Gianni, Greco Marcello.
VI COMMISSIONE: Alloro, Digiacomo, Laccoto, Ferreri, Zito, Firetto, Turano, Fontana, Fiorenza, Picciolo, Grasso, Oddo, Ioppolo, Cascio Salvatore, Lo Giudice.
COMMISSIONE UE: Maggio, Raia, Cappello, Siragusa, Lentini, Ragusa, Cascio Francesco, Fontana, Pogliese, Figuccia, Cimino, Coltraro, Musumeci, Cordaro, Anselmo.
Il Presidente Ardizzone ha comunicato che le Commissioni saranno insediate alle 19.30 di oggi ed ha invitato il deputato più anziano per Commissione, secondo quanto stabilito dal Regolamento, ad assumerne la presidenza provvisoria per procedere all’elezione dei rispettivi uffici di presidenza.
Il Presidente ha comunicato, inoltre, di avere avuto notizia informale dell’avvenuta approvazione in Giunta di Governo di due disegni di legge riguardanti proroghe, per precari e per ATO; pertanto, non appena perverranno agli uffici dell'Assemblea, saranno assegnati alle competenti Commissioni e, successivamente, inseriti all’ordine del giorno dell’Aula.
I lavori d'Aula sono stati rinviati a lunedì 24 dicembre 2012, alle ore 10.00 con all'ordine del giorno la comunicazione del programma di Governo da parte del Presidente della Regione.
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mercoledì 19 dicembre 2012
Auguri a tutti! (poesia con audio di Giovanni Giardina)
Auguri a
tutti quanti i paisani
a tutti
chiddi ca sunnu
luntani
Auguri a
tutti quanti i
benestanti
e a
tutti chiddi ca ‘un’hannu
nenti.
Auguri a tutti
chiddi ca sunnu malati
dutturi,
‘nfermieri , ca fannu i nuttati
Auguri a tutti
quanti li parrini
ca su
cuntenti, c’hannu i criesi chini.
Auguri ca
buttigghia di spumanti
a tutti
i militari e
ai naviganti
Auguri a quanti fannu sacrifici
e a ccu ci appizza a vita pi la pasci.
Auguri a
tutti quanti li
furnari
ca sempri
pani friscu fannu
manciari
Auguri a tutti chiddi senza famigghia
c’on sannu cu
ccu rapiri a buttigghia.
Auguri o
riccu, ca sempri
sordi cunta
e o
poviru ca uarda
u suli d’unni spunta
S’è veru ca
sta crisi annichilisci
c’è cu
apprufitta e ancora s’arricchisci.
E ‘un
nni scurdamu di
parlamentari
ca sunnu
stanchi e s’hannu
a ripusari
fascimucci nu’ brindisi
cu vinu
c’arriggittaru i
cunti e puru
u schinu!
‘Nto ringraziari a
Diu puru pi
st’annu
vi fazzu l’auguri di :…..BUON
ANNU !
A seguire l'audio della poesia dalla voce di Giovanni Giardina (cliccare sul play)
A seguire l'audio della poesia dalla voce di Giovanni Giardina (cliccare sul play)
AEROPORTO DELLO STRETTO: SCOPPIA IL “CASO” BLU EXPRESS Voli per Milano e Roma comunque garantiti mentre si aspettano i soldi della regione.
Un milione e
duecentomila euro. A tanto ammontano i debiti della compagnia aerea Blu
Panorama Express in favore della Società
di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto.
È lo stesso Presidente Sogas, dott. Carlo Alberto Porcino, che dopo
averlo fatto verbalizzare ufficialmente in occasione della ultima Assemblea dei
Soci a fornito questa notizia in occasione della conferenza stampa di fine anno
svoltasi in Aeroporto. Molti altri i temi trattati in una panoramica a 360°
offerta dal n.1 dell’Aeroporto dello Stretto ai giornalisti senza fare sconti a
nessuno a partire dalla ormai ex compagnia di Bandiera oggi nuova Alitalia –
CAI che a Reggio Calabria opera e continuerà ad operare pur penalizzando lo
scalo con ben 38 voli tagliati o cancellati in un solo anno. Ma procedendo per ordine.
LA “NUOVA” ALITALIA E L’AEROPORTO
DELLO STRETTO
“Analitica ed
impietosa”. Per come riportato dai giornali anche io ho avuto questa
l’impressione leggendo il testo dell’interpellanza urgente presentata dall’on.
Nino Foti e dall'on. Moffa e da altri parlamentari mediante la quale si chiede
al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché al Ministero dello
Sviluppo economico, nell’ambito delle rispettive competenze, di
intervenire nei confronti di Alitalia – Cai affinché la medesima compagnia
aerea: riveda il piano aziendale nell’ambito della riduzione delle rotte
aeree verso la Calabria, ripristini il numero dei collegamenti inizialmente
previsti ed, infine, riesamini le politiche tariffarie e di traffico praticate.
Così finalmente
arriva qualche buon segnale di attenzione dal parlamento per il nostro
aeroporto. – commenta inoltre Carlo Porcino - Come società di gestione ci
spacchiamo la schiena a lavorare duramente tutti i giorni per recuperare il
tempo perso e per pagare anche i debiti che altri hanno fatto e, sinceramente,
non si può tollerare che sistematicamente, ogni tot di tempo, ci ritroviamo
sempre a subire nel corso degli anni delle scelte penalizzanti come quelle
operate da Alitalia.
Noi con
Alitalia intendiamo, se loro vorranno, andare a trovarli per sederci insieme a
ragionare così da poter programmare una intensa nuova stagione, vorremmo farlo
però senza correre il rischio del passato ad esempio con Airone (e i risultati
si vedono considerata come è andata a finire per i voli su Bologna e Pisa, non
più operati in attesa del contributo promesso dalla Regione) non vorremmo,
ribadisco, che una volta conclusa una intesa con noi poi loro si vada altrove
in cerca di promesse dal mantenimento delle quali dipende forse un offerta
completa o meno di voli e destinazioni. Non è così che deve funzionare. Se
Alitalia impiega le aeromobili giuste non Le garantiamo voli sempre pieni. E, cortesemente, non mi si venga a dire che
ad Alitalia non conviene investire sul traffico aereo al sud Italia! Già perché
gli aerei, quelli che ci sono, viaggiano pieni zeppi in questi periodi e,
oltretutto, il prezzo dei biglietti aerei praticato sempre da Alitalia è
altissimo. Perché accade tutto questo? C’è un chiaro intento penalizzante nei confronti
della Calabria e dell’Aeroporto dello Stretto in particolare. Sinceramente non
capisco i motivi di una simile policy aziendale. A queste difficoltà si
aggiunga poi che chi a costi altissimi e con orari estremamente penalizzanti
riesce a giungere via aerea in riva allo Stretto per trascorrere solo per
qualche giorno le vacanze di natale rischia di rimanere bloccato qui senza un
volo di ritorno a stretto giro di posta o comunque alla portata delle tasche di
qualsiasi normalissimo padre di famiglia italiano.
SUL “CASO” BLU EXPRESS
Non vorremmo –
ironizza Porcino - che oltre il danno si aggiungesse pure la beffa. Già perché
leggendo di recente la stampa locale abbiamo appreso, devo ammettere con non
poco stupore, che proprio Blu Express, paradossalmente, sarebbe una di quelle
compagnie aeree che godrebbe ancora di incentivi economici da parte della
Regione.
Anche se in
questi casi il condizionale è d’obbligo, questa situazione rischia di
presentarsi come il paradosso dei paradossi. Mentre la Sogas dichiara ai propri
soci, Regione compresa, l’esistenza di una situazione debitoria di Blu Express
per 1,2 milioni di euro, nello stesso giorno leggendo i giornali si apprende
che: “la Regione pare che abbia già accordato alla compagnia (appunto Blu
Express) le risorse finanziarie necessarie a garantirne la presenza” appunto
presso gli scali di Reggio e Crotone”.
Chiuse le
virgolette una riflessione è d’obbligo, soprattutto se si considera la risposta
che Blu Express fino a qualche tempo fa forniva ai nostri uffici: “siccome aspetto ancora i soldi dalla Regione
quindi non ti pago”. Ma, si badi bene, Blu Express i soldi che deve alla Sogas
li ha già incassati dai biglietti aerei che nel frattempo sono stati venduti.
È proprio su
quei soldi che dovrebbe riconoscere a Sogas i suoi diritti aeroportuali. In
altri casi tutto si potrebbe risolvere davanti ad un giudice se non fosse che
Blu Express è in concordato preventivo pre – fallimentare. In altre parole è
protetta dalla normativa in materia che inibisce azioni risarcitorie o altre
forme di ingiunzioni di pagamento a favore di eventuali creditori di Blu
Express, come Sogas appunto, consentendo
comunque al vettore di continuare ad operare purché lo faccia in assoluta correttezza
nei pagamenti.
Il conclamarsi
di questo ennesimo “caso” Blu Express – evidenzia Porcino – forse potrà
finalmente favorire un momento di riflessione su questa che rischia di
diventare ormai una “triste abitudine” per i calabresi che tengono a prendere
l’aereo...
Il sistema
aeroportuale regionale vede ripetersi, infatti, in modo frequente e quasi
ciclico casi di compagnie aeree che, ormai giunte sull’orlo del fallimento,
improvvisamente manifestano interesse per iniziare ad operare in Calabria.
Appare chiaro a tutti il motivo di questo loro interesse. Sanno benissimo che
ciò comporterà un incentivo economico da parte di qualche Ente Finanziatore.
Finiti i soldi però queste compagnie, se non sono già fallite prima,
sistematicamente vanno via scappando con il bottino. L’Aeroporto dello Stretto ha già vissuto
queste dannose circostanze molte volte. Air Malta, ad esempio, finiti i soldi
del Comune è andata via, sebbene il servizio che offriva fosse ottimo
incontrando ampiamente il gradimento da parte dell’utenza del Tito Minniti.. Che dire poi degli “incontri ravvicinati” con
Air Italy o con Alpi Eagle, entrambi capaci di creare degli spaventosi buchi
nei bilanci della Sogas… Per non parlare dei recenti casi legati alle note
vicende che interessano Wind Jet sul Fontanarossa o l’abbandono di Ryan Air in
molti scali dove faceva base fino a qualche tempo fa. Personalmente, sin da quando ci siamo
insediati, è nota a tutti la policy che abbiamo scelto di seguire – sottolinea
Porcino – a noi non interessa affatto se e quanto un ente finanziatore intenda
incentivare la presenza in uno o più scali aeroportuali di qualsivoglia
compagnia aerea. Alla Sogas non interessa sapere quanti danari pubblici vanno a
finire nelle tasche di questi imprenditori. All’Aeroporto dello Stretto
interessa però avere a che fare con compagnie aeree serie e credibili, che non
generano passività o debiti e, soprattutto, che aumentando i volumi di traffico
passeggeri per l’aeroporto, quindi con maggiori destinazioni e con voli più
frequenti a tariffe vantaggiose, si dimostrino capaci di generare così maggiori
ricavi anche per la nostra società di gestione. Certamente non è questo il caso
di Blu Express, almeno secondo quanto fin qui abbiamo potuto constatare
considerati i debiti poiché, se fosse confermato il perdurare dell’intervento
economico di un ente finanziatore oltre la naturale fase di start up, si sta
dimostrando un vettore capace solo di tendere la mano per mettersi in tasca i
soldi dei calabresi senza però poi onorare gli impegni e, soprattutto, pagare
quanto deve alle varie società di gestione nonostante i profitti maturati dalla
vendita dei biglietti per i voli operati dalla stessa compagnia aerea presso i
diversi scali aeroportuali calabresi.
Cosa che, ad esempio, non sta accadendo con Volotea, almeno per quanto
ci riguarda.
Forse questa
scelta di rigore e trasparenza non genererà un exploit nel traffico passeggeri.
Ma siamo sicuri che almeno non crei nuovi debiti, almeno per responsabilità
dirette dell’attuale management di Sogas.
Ci aspettiamo, dunque, che qualsiasi Ente Territoriale, Regione in
primis, intenda finanziare ancora Blu Panorama si accerti prima che tale azione
non finisca per recare danno non tanto e non solo alle casse di società di
gestione, appunto come già accaduto alla Sogas, ma quel che è peggio,
all’interesse pubblico generale della utenza dei vari scali aeroportuali. Una
utenza - conclude Porcino - che avrebbe
invece più bisogno di compagnie seriamente disposte a mettersi in gioco, a
credere nelle potenzialità turistiche della Calabria, che non vengano qui solo
in funzione di contributi ed incentivi bensì per entrare realmente in
competitività tra di loro, attraverso meccanismi di leale concorrenza di
mercato, a tutto ed esclusivo vantaggio della loro clientela poiché ciò
genererebbe di sicuro minori tariffe e maggiori voli.
SUI DATI DI NOVEMBRE
Sicuramente
positivi i segnali di ripresa per il traffico passeggeri dell’Aeroporto dello
Stretto. Buoni risultati che seguono, a dire il vero, la leggera flessione
negativa del mese di ottobre (-10%) in linea con il riepilogo di Assaeroporti
attestatosi al -4,7% su scala nazionale.
Nel solo mese
di Novembre, secondo la stessa Società di Gestione, sono ben 46.986 i
passeggeri che hanno scelto di viaggiare dall’Aeroporto dello Stretto Tito
Minniti. Un dato significativo se confrontato ai 37.938 passeggeri del novembre
2011 e, soprattutto, se consideriamo la crisi economica che spinge verso il
basso il traffico di passeggeri. A Reggio Calabria, invece, sono quasi
diecimila le persone in più che hanno scelto l’Aeroporto dello Stretto. Il che
rappresenta un più che lusinghiero +23,85% aumento di passeggeri.
SULLA CLIENTELA DI MESSINA
Certamente –
dichiara il Presidente Sogas Carlo Alberto Porcino - la coincidenza della
avvenuta chiusura temporanea dello scalo di Fontanarossa avrà pure giovato a
questo incremento di passeggeri. Noi dal
canto nostro, come Aeroporto dello Stretto, con i mezzi di cui disponiamo ce
l’abbiamo messa tutta per informare i passeggeri di Messina e provincia sulla
offerta e sui servizi che offriamo alla clientela. La nostra scommessa - prosegue Porcino - sarà vinta se questa
importante clientela messinese continuerà a scegliere la comodità e la
vicinanza territoriale dell’Aeroporto dello Stretto.
SULL’ATTUALE OFFERTA VOLI
Molto c’è
ancora da fare. Infatti se guardiamo l’attuale offerta dei voli e delle
destinazioni esistenti sicuramente anche noi
di Sogas – ammette Porcino – riteniamo che le stesse meriterebbero di
essere maggiori e ben più variegate. Stiamo incalzando molte compagnie
invitandole ad investire sul nostro scalo indipendentemente da qualsivoglia
forma di incentivo economico. I fattori che spingono una compagnia aerea ad
operare presso uno scalo sono infatti molteplici. Il lavoro che stiamo facendo
volto al superamento delle limitazioni tecniche applicate allo scalo da Enac va
appunto nella direzione di creare tutte le condizioni affinché tutte le
compagnie aeree non abbiano più scuse da accampare ed inizino ad operare da
Reggio Calabria. L’Aeroporto dello Stretto ha dimostrato in questi mesi che ha
una clientela che risponde bene alle novità, che ha voglia di volare.
SULLA NUOVA OFFERTA DI VOLOTEA
Proprio per
questo accogliamo con particolare favore la scelta di Volotea che – come
peraltro comunicato dalla stessa compagnia low cost - a
partire dal 20 dicembre fino al 6
gennaio 2013 aumenterà l’offerta dei collegamenti disponibili dallo scalo
calabrese, in direzione di Venezia: partire sarà quindi ancora più facile,
comodo e conveniente per tutti coloro
che vogliono approfittare del break invernale per decollare alla scoperta di
una destinazione affascinante e suggestiva, come Venezia o per raggiungere facilmente rinomate località sciistiche
del Paese come Cortina o le Dolomiti. Nel dettaglio, da Reggio Calabria verso Venezia sono
previsti voli quotidiani dal 20 dicembre al 6 gennaio, ad eccezione
del 25, 28, 30 e 31 dicembre e del 2 gennaio, quando non sarà effettuato alcun collegamento
ALTRI VOLI
Presto,
anzi prestissimo, presenteremo nuovi collegamenti frutto esclusivamente di
trattative avviate da Sogas e senza alcun altro tipo di incentivo da parte di
alcun ente finanziatore. Stiamo per riproporre un collegamento da Reggio
Calabria a Malta con un breve scalo a Palermo.
E speriamo si possa prolungare fino a Napoli. Partirà poi quasi
sicuramente anche il volo per Genova.
Stiamo
ancora trattando per delle interessanti destinazione che colleghino l’Area
dello Stretto con le principali capitale dell’ Est - Europa, proprio laddove
oggi si ritrovano importanti investitori italiani nonché numerosi studenti
universitari.
IN CONCLUSIONE
Incentiveremo
altresì l’attenzione dedicata all’utenza messinese con corse e collegamenti bus
dedicati in coincidenza con i principali voli operati presso il nostro scalo.
Questo e molto altro ancora c’è da fare.
A
Marzo contiamo di essere pronti a presentarvi una stagione Summer esaltante,
nello stesso tempo non perderemo d’occhio i tmei nevralgici e centrali per il
futuro sviluppo dell’Aeroporto dello Stretto: il riappalto dei lavori per la
nuova aerostazione, il superamento delle limitazioni e la definizione concreta
della privatizzazione.
Tre
direttrici che intenderemo seguire anche per il 2013. Nel frattempo non ci
resta che augurarvi di trascorrere tutti quanti delle buone feste nella
speranza che qualche piccolo gesto di bontà e di solidarietà regali un sorriso
a chi ne ha davvero bisogno.
Lettera al sindaco per richiedere interventi sulla via Vitale (ex torrente Valle)
Preg.mo
Oggetto: via Vitale – Torrente Valle. Allaccio illuminazione pubblica. Istituzione sosta autobus. Pulizia strada ed area destinata a parco giochi.
Rag.
Marco Giorgianni
Sindaco di Lipari
SEDE
Oggetto: via Vitale – Torrente Valle. Allaccio illuminazione pubblica. Istituzione sosta autobus. Pulizia strada ed area destinata a parco giochi.
Preg.mo Sindaco,
lo scrivente è
residente in via Francesco Vitale (già Torrente Valle).
Nell’ottica di contribuire alla risoluzione di alcune problematiche che
interessano la predetta via, Le segnalo la necessità di eseguire alcuni
interventi utili a garantire la normale fruibilità della strada da parte dei
residenti della zona.
Preliminarmente, Le significo che l’illuminazione artistica istallata
circa tre anni orsono non risulta funzionante. Ciò determina la scarsa
illuminazione della strada nonché un inspiegabile inadempimento da parte della
pubblica amministrazione nei confronti dei cittadinanza (lo stesso problema è
presente sulla via Prof. Carnevale dove la prevista illuminazione artistica non
funziona).
Ancora, Le segnalo che la pulizia delle aiuole e lo spazzamento della
strada viene eseguito soltanto occasionalmente. Tant’è che le aiuole risultano
attualmente invase da erbacce.
La via, inoltre, è interessata dal servizio bus, tuttavia non è presente
alcuna segnaletica idonea ad indicare il luogo in cui insiste la fermata delle
vetture. A tal fine le suggerisco l’istituzione dell’area di sosta, con
l’apposizione di strisce gialle sul manto stradale, sia alla fine della
copertura del torrente (lato monte) nonché nei pressi del tribunale.
Di fronte al tribunale, inoltre, è stata prevista l’istituzione di un
parco giochi e nella speranza di vedere l’opera realizzata in tempi brevi, Le
segnalo la necessità di provvedere alla pulizia dell’area.
Certo del Suo impegno e di quello della Sua amministrazione per la
risoluzione delle problematiche segnalate, Le porgo cordiali saluti.
Claudio
Sgroi
Componente
PD Sez. Lipari
ELEZIONI: NAPOLITANO, NON PROLUNGARE INCERTEZZA ISTITUZIONALE
(AGENPARL) - Roma, 19 dic - "Le ipotesi di data per lo scioglimento delle Camere all’esame del Presidente della Repubblica, che ne ha la prerogativa esclusiva sentiti i Presidenti delle due Assemblee, non sono dettate da alcuna forzatura o frettolosità. Come è noto, il Presidente Napolitano ha ripetutamente auspicato che le elezioni si svolgessero alla scadenza naturale entro la prima metà di aprile; altrettanto noti sono i fatti politici che hanno vanificato questa possibilità. Già prima di quei fatti nuovi, la Conferenza dei Capigruppo del Senato aveva calendarizzato la discussione in Aula della legge di stabilità per il 18 dicembre. Avendo il Presidente del Consiglio preannunciato la formalizzazione delle sue irrevocabili dimissioni all’indomani dell’approvazione di questa legge, è interesse del paese evitare un prolungamento di siffatta condizione di incertezza istituzionale. In quanto alla conseguente indizione delle elezioni politiche, corrisponde alla prassi costante la fissazione della data in un momento intermedio tra il minimo di 45 giorni previsto dalla legge e il massimo di 70 fissato in Costituzione. E’ egualmente interesse del paese che ci si attenga a tale prassi e non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinché possa ristabilirsi al più presto la piena funzionalità delle Assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per l’Italia". E' la nota che arriva dal Quirinale, all'indomani dello slittamento del voto al Senato sulla legge di stabilità per volere del Pdl. Una nota che contiene indirettamente anche una risposta alle parole di Silvio Berlusconi che ieri aveva detto "questa fretta di andare alle urne è una forzatura inutile".
CARCERI: PANNELLA ACCETTA TERAPIA, IL SOLLIEVO DI NAPOLITANO
(AGENPARL) - Roma, 19 dic - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha appreso con sollievo che l’on. Marco Pannella ha accettato una terapia endovenosa indispensabile per metterlo al riparo da rischi estremi e si augura che accolga le ulteriori sollecitazioni dei medici. Il Capo dello Stato conferma l’attenzione, la sensibilità e il rispetto, personalmente espressi a Marco Pannella in più occasioni, per le sue battaglie civili “perché siano affrontate con forza le questioni del sovraffollamento delle carceri, della condizione dei detenuti e di una giustizia amministrata con scrupolosa attenzione per tutti i valori in giuoco”. Nell’occasione, al di là di particolari incomprensioni con l’on. Pannella sulle condizioni politiche e parlamentari per l’adozione di provvedimenti clemenziali, il Presidente Napolitano ribadisce l’esigenza che non sia vanificato almeno il lavoro compiuto dal Parlamento sul provvedimento per l’introduzione di pene alternative alla detenzione in carcere, e sente di dover richiamare nuovamente l’attenzione delle istituzioni, delle forze politiche e dell’opinione pubblica sull’urgente necessità di affrontare con “senso di responsabilità, di umanità e di civiltà costituzionale” la “vergognosa realtà carceraria che marchia l’Italia”.
UE: LEGA PESCA FA CHIAREZZA SU FERRETTARE
(AGENPARL) - Roma, 19 dic - "La Commissione Europea, sulla base di irregolarità nei controlli sulla pesca emerse nel 2010 e nel 2011, anche relativamente alla detenzione e uso illegale di reti derivanti, ha formalmente richiesto al Governo italiano l'avvio di una indagine amministrativa come primo passo per l'approvazione entro il prossimo anno di un Piano d'Azione in grado di garantire nel lungo periodo e su basi permanenti l'effettivo controllo delle attività di pesca". Così Lega Pesca in una nota. "Nell'apprendere la notizia, diramata sul sito della Commissaria UE alla pesca, Maria Damanaki, Lega Pesca ricorda che dal 2002 è in vigore il bando totale contro le reti derivanti, cosiddette spadare e sottolinea l'importanza di contrastare fermamente le attività illegali delle cosiddette "spadare fantasma". E' una vera e propria piaga per la filiera ittica del nostro Paese, dichiara Ettore Ianì, presidente dell'Associazione, che danneggia fortemente l'immagine del settore e che espone l'intera categoria alle pesantissime sanzioni finanziarie di una eventuale procedura di infrazione, che colpirebbe indiscriminatamente tutti gli operatori. Nello stesso tempo, precisa l'Associazione, occorre fare chiarezza, perchè, in materia di reti derivanti, si trascina da anni, con ripercussioni socio-economiche pesantissime, il problema lasciato aperto dalla successiva normativa che, dopo la messa al bando delle spadare, ha regolato l'utilizzo delle reti derivanti cosiddette "ferrettare", concesso agli ex spadaroti come opportunità di riconversione per fronteggiare il tracollo dei livelli occupazionali. La normativa europea ha previsto una lunghezza massima delle reti di 2,5 km e il divieto di pesca di tutte le specie dell'Allegato 8 del Reg. 894/97: un elenco in cui figura una grande varietà di specie, dalle meno remunerative costardelle, calamari e totani, lampughe, palamite, squali, tombarelli, aguglie imperiali, fino alle specie economicamente più importanti come i tonni (rosso, alalunga) e tonnetti e pesci spada. A questa si è aggiunta una normativa italiana, molto più restrittiva di quella europea che ha introdotto nel tempo ulteriori limitazioni: sulla dimensione delle maglie, fino a 10 cm e sulla distanza dalla costa, non oltre le 3 miglia. Dal 2011 è, inoltre, vietata la contemporanea detenzione a bordo di ferrettare e palangari. Questa progressiva ed inesorabile restrizione dell'uso dell'attrezzo, perseguita con un accanimento di cui bisogna ringraziare la devianza che opera nella totale illegalità, ha reso di fatto antieconomica l'attività degli operatori che, invece, intendono esercitare il proprio lavoro nel pieno rispetto delle regole. In numerose realtà di pesca, nel Tirreno, così come nelle Regioni del Mezzogiorno, siamo ormai alla vera e propria emergenza socioeconomica e - torna a sottolineare Lega Pesca - non è ulteriormente rinviabile la ricerca di una soluzione in grado di dare legittima risposta agli operatori di questo segmento. Per Lega Pesca rimane urgente aprire un confronto, senza pregiudizi e lontano da egoismi settoriali o particolari, sulle diverse strategie di intervento utili ad offrire possibili alternative agli operatori delle ferrettare. Una soluzione che - puntualizza il presidente Ianì - non può essere basata esclusivamente sui criteri punitivi della "legge e ordine", ma che deve tener conto della sostenibilità socioeconomica, accanto a quella ambientale. Condividendo la posizione espressa dall'On. Milana, vicepresidente Commissione Pesca del Parlamento europeo, riteniamo meriti di essere vagliata l'ipotesi di destinare alla riconversione volontaria di ferrettare ai palangari la maggiore quota nazionale di tonno rosso in arrivo. Sarà comunque necessario mettere in campo interventi nazionali e regionali, in forma integrata e complementare. Tra quelli ipotizzati: un piano nazionale per la compensazione economica della restituzione volontaria dell'attrezzo, o per la concessione di un attrezzo sostitutivo; l'attivazione, da parte delle Regioni, di misure socioeconomiche da definire nell'ambito dei Piani di Gestione Locali finanziabili dal FEP, di un binario privilegiato negli interventi per il miglioramento della selettività degli attrezzi, di interventi emergenziali volte all'integrazione del reddito per attività di salvaguardia e monitoraggio ambientale".
L'Europa vuole una pesca più sostenibile
La Commissione pesca del Parlamento europeo ha votato a favore di una maggiore sostenibilità dell'attività ittica nelle acque dei Paesi membri dell'Unione. Un netto no all'overfishing, la pesca eccessiva che depreda i nostri mari. Oggi, infatti, oltre l'80 per cento degli stock ittici europei è sfruttato a un livello superiore rispetto alla capacità naturale di rigenerarsi.
Il Wwf ha visto approvare tutti i punti proposti tramite una petizione di 150 mila firme presentata a novembre. Un segnale positivo ma che dovrà essere confermato in assemblea plenaria e, in seguito, dal Consiglio europeo.
Per approfondire quali parametri ambientali sono necessari per frenare sprechi, illegalità e sovrasfruttamento, Tgcom24 ha intervistato Marco Costantini, responsabile mare del Wwf Italia.
Per approfondire quali parametri ambientali sono necessari per frenare sprechi, illegalità e sovrasfruttamento, Tgcom24 ha intervistato Marco Costantini, responsabile mare del Wwf Italia.
Quali misure possono essere adottate per limitare la pesca eccessiva?
"Entro il 2020 si dovrebbe giungere a un rendimento massimo sostenibile. Ciò risponde a un principio logico: la quantità pescata non può essere superiore a quella che lo stock ittico è in grado di generare. Inoltre, bisognerebbe pescare gli esemplari che si sono già riprodotti".
Che modalità di gestione è stata approvata dalla Commissione europea?
"A lungo termine, con piani pluriennali basati su valutazioni scientifiche. Finora, invece, si era data priorità ad aspetti socio economici piuttosto che a parametri biologici. Per esempio, ci sono stati studi condotti da alcune università che hanno mostrato che alcuni stock ittici erano sovrasfruttati. Veniva comunque consentita la pesca di queste specie per accontentare la richiesta del mercato e per salvaguardare gli interessi dei lavoratori del settore. Queste pressioni contemporanee determinavano un non rispetto del parere scientifico".
Può fare un esempio?
"Sì, il caso del tonno rosso. Sono stati dati fondi pubblici in favore dei pescherecci destinati alla sua pesca sebbene fosse già noto che lo stock non era in condizioni ottimali".
Cos'è stato deciso, invece, per evitare che i pesci indesiderati che finiscono nelle reti vengano rigettati in mare morti?
"Aumentare la selettività delle reti per evitare che sistemi come la pesca a strascico trattengano specie ittiche non gradite dal pescatore e dal mercato. Inoltre, per legge, il pescatore dovrebbe essere obbligato a portare a terra tutto ciò che pesca. A tal fine, la Commissione ha pensato all'istituzione di organi di controllo e all'installazione di telecamere sulle imbarcazioni".
Queste misure potrebbero essere vissute come costrizioni da parte dei pescatori?
"Il rischio c'è ma proprio per questo un punto chiave approvato dalla Commissione pesca riguarda la regionalizzazione nella prospettiva di una maggiore condivisione della gestione dell'attività ittica. Finora, la legislazione europea in questo settore è stata spesso percepita come imposta dall'alto e i pescatori non si sono sentiti coinvolti. L'obiettivo è, invece, la cogestione: è positivo che i pescatori siedano ai tavoli dove si prendono le decisioni. In particolare, gli Stati membri dovrebbero intervenire nell'ambito dei piani di gestione"
"Entro il 2020 si dovrebbe giungere a un rendimento massimo sostenibile. Ciò risponde a un principio logico: la quantità pescata non può essere superiore a quella che lo stock ittico è in grado di generare. Inoltre, bisognerebbe pescare gli esemplari che si sono già riprodotti".
Che modalità di gestione è stata approvata dalla Commissione europea?
"A lungo termine, con piani pluriennali basati su valutazioni scientifiche. Finora, invece, si era data priorità ad aspetti socio economici piuttosto che a parametri biologici. Per esempio, ci sono stati studi condotti da alcune università che hanno mostrato che alcuni stock ittici erano sovrasfruttati. Veniva comunque consentita la pesca di queste specie per accontentare la richiesta del mercato e per salvaguardare gli interessi dei lavoratori del settore. Queste pressioni contemporanee determinavano un non rispetto del parere scientifico".
Può fare un esempio?
"Sì, il caso del tonno rosso. Sono stati dati fondi pubblici in favore dei pescherecci destinati alla sua pesca sebbene fosse già noto che lo stock non era in condizioni ottimali".
Cos'è stato deciso, invece, per evitare che i pesci indesiderati che finiscono nelle reti vengano rigettati in mare morti?
"Aumentare la selettività delle reti per evitare che sistemi come la pesca a strascico trattengano specie ittiche non gradite dal pescatore e dal mercato. Inoltre, per legge, il pescatore dovrebbe essere obbligato a portare a terra tutto ciò che pesca. A tal fine, la Commissione ha pensato all'istituzione di organi di controllo e all'installazione di telecamere sulle imbarcazioni".
Queste misure potrebbero essere vissute come costrizioni da parte dei pescatori?
"Il rischio c'è ma proprio per questo un punto chiave approvato dalla Commissione pesca riguarda la regionalizzazione nella prospettiva di una maggiore condivisione della gestione dell'attività ittica. Finora, la legislazione europea in questo settore è stata spesso percepita come imposta dall'alto e i pescatori non si sono sentiti coinvolti. L'obiettivo è, invece, la cogestione: è positivo che i pescatori siedano ai tavoli dove si prendono le decisioni. In particolare, gli Stati membri dovrebbero intervenire nell'ambito dei piani di gestione"
Maria Rosa Pavia
Lipari. Si prepara la fiaccolata della legalità
Venerdì 21 dicembre, alle ore 20:00, presso la Sala delle Lettere (circolo pensionati "Gisabella") si terrà un incontro preliminare per l'organizzazione della "Fiaccolata della Legalità" che si terrà il 29 o il 30 dicembre (decideremo tutti insieme il giorno, l'orario ed il percorso).
Anche quest'anno ritengo giusto che la nostra comunità si conceda un momento di riflessione sul tema, sempre attuale, della legalità. L'iniziativa sarà portata avanti esclusivamente dalla società civile (persone fisiche ed associazioni). Vi sollecito ad estendere l'invito a conoscenti ed amici.
Peppe Cincotta
Anche quest'anno ritengo giusto che la nostra comunità si conceda un momento di riflessione sul tema, sempre attuale, della legalità. L'iniziativa sarà portata avanti esclusivamente dalla società civile (persone fisiche ed associazioni). Vi sollecito ad estendere l'invito a conoscenti ed amici.
Peppe Cincotta
Proroga in arrivo per i precari in Sicilia
Palermo, 19 dic.- (Adnkronos) - La Giunta regionale siciliana presieduta da Rosario Crocetta ha approvato nella tarda serata di ieri la delibera per la proroga degli oltre 20.000 precari della Regione, degli Enti locali e gli ex Pip. La delibera deve passare adesso al vaglio dell'Assemblea regionale siciliana, dove approdera' alla vigilia di Natale, come conferma all'Adnkronos l'assessore all'Economia, Luca Bianchi. Sempre ieri la Giunta ha approvato la delibera sugli Ato rifiuti.
Il dirigente Fanti di "Lipari 1" ; "Solo polemiche"
Riceviamo e pubblichiamoRISPOSTA AI GENITORI DI “LIPARI 1”
In risposta alla lettera di alcuni genitori dell’IC “Lipari1” apparsa su Eolienews in data 18.12.2012, lettera che denota una scarsissima conoscenza della configurazione del nostro Istituto, si precisa quanto segue:
- L’istituto Comprensivo “Lipari 1” è composto dalla scuola dell’infanzia e primaria del plesso di Lipari Centro e scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Canneto. NON comprende le isole minori (Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea) le quali appartengono all’Istituto Comprensivo “Isole Salina” con sede centrale a Salina, il cui Consiglio di Istituto è ancora in carica per il triennio 2010-2013.
- Le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Istituto di “Lipari 1” (triennio 2012-2015) non si sono svolte in maniera “anonima” e “molto amichevole”, ma sono state indette regolarmente e comunicate tramite circolari, avvisi e comunicazioni affisse all’albo, ben visibili nell’atrio e sulle porte delle rispettive sedi, pubblicate nei tempi e modi previsti dalla normativa vigente.
- Per quanto riguarda la propaganda e la pubblicità per la votazione delle liste dei genitori, sono i diretti interessati che si occupano della divulgazione dei nomi dei candidati.
- Le espressioni usate nella lettera dai genitori (“omertà”, “non-democrazia”) risultano offensive per la nostra Istituzione e per l’impegno quotidiano che il personale scolastico (docenti, personale di segreteria, collaboratori scolastici) dedica al buon funzionamento della scuola, per offrire agli studenti e alle famiglie un servizio formativo di qualità.
- L’invito rivolto ai genitori non eletti di partecipare comunque alle riunioni del Consiglio di Istituto per formulare suggerimenti, proposte e idee da sottoporre ai genitori eletti era stato accolto positivamente al termine del nostro colloquio come rimedio costruttivo ad una istanza di partecipazione.
- La lettera del giorno dopo è apparsa infatti come un voltafaccia da parte dei “genitori indignati”, i quali evidentemente preferiscono coltivare le polemiche invece della collaborazione e del dialogo.
- Per completezza di informazione, si ricorda che il Consiglio di Istituto è Organo Collegiale del governo della scuola, la quale non può funzionare in sua assenza: è quindi dovere del dirigente scolastico convocarlo all’atto dell’insediamento e promuovere il suo regolare funzionamento.Confidando che le vacanze di Natale possano essere momento di riflessione e di pacificazione,
IL DIRIGENTE SCOLASTICO AUGURA A TUTTE LE FAMIGLIE DELLE NOSTRE ISOLE UN SERENO NATALE E UN MIGLIORE ANNO NUOVO 2013.
Prof.ssa Mirella Fanti
DS IC “Lipari 1” e IC “Isole Salina”
In risposta alla lettera di alcuni genitori dell’IC “Lipari1” apparsa su Eolienews in data 18.12.2012, lettera che denota una scarsissima conoscenza della configurazione del nostro Istituto, si precisa quanto segue:
- L’istituto Comprensivo “Lipari 1” è composto dalla scuola dell’infanzia e primaria del plesso di Lipari Centro e scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Canneto. NON comprende le isole minori (Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea) le quali appartengono all’Istituto Comprensivo “Isole Salina” con sede centrale a Salina, il cui Consiglio di Istituto è ancora in carica per il triennio 2010-2013.
- Le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Istituto di “Lipari 1” (triennio 2012-2015) non si sono svolte in maniera “anonima” e “molto amichevole”, ma sono state indette regolarmente e comunicate tramite circolari, avvisi e comunicazioni affisse all’albo, ben visibili nell’atrio e sulle porte delle rispettive sedi, pubblicate nei tempi e modi previsti dalla normativa vigente.
- Per quanto riguarda la propaganda e la pubblicità per la votazione delle liste dei genitori, sono i diretti interessati che si occupano della divulgazione dei nomi dei candidati.
- Le espressioni usate nella lettera dai genitori (“omertà”, “non-democrazia”) risultano offensive per la nostra Istituzione e per l’impegno quotidiano che il personale scolastico (docenti, personale di segreteria, collaboratori scolastici) dedica al buon funzionamento della scuola, per offrire agli studenti e alle famiglie un servizio formativo di qualità.
- L’invito rivolto ai genitori non eletti di partecipare comunque alle riunioni del Consiglio di Istituto per formulare suggerimenti, proposte e idee da sottoporre ai genitori eletti era stato accolto positivamente al termine del nostro colloquio come rimedio costruttivo ad una istanza di partecipazione.
- La lettera del giorno dopo è apparsa infatti come un voltafaccia da parte dei “genitori indignati”, i quali evidentemente preferiscono coltivare le polemiche invece della collaborazione e del dialogo.
- Per completezza di informazione, si ricorda che il Consiglio di Istituto è Organo Collegiale del governo della scuola, la quale non può funzionare in sua assenza: è quindi dovere del dirigente scolastico convocarlo all’atto dell’insediamento e promuovere il suo regolare funzionamento.Confidando che le vacanze di Natale possano essere momento di riflessione e di pacificazione,
IL DIRIGENTE SCOLASTICO AUGURA A TUTTE LE FAMIGLIE DELLE NOSTRE ISOLE UN SERENO NATALE E UN MIGLIORE ANNO NUOVO 2013.
Prof.ssa Mirella Fanti
DS IC “Lipari 1” e IC “Isole Salina”
LA SCOMMESSA DI LA RUSSA: ARRIVA IL NUOVO PARTITO
di Giuseppe Bianca -
Ignazio La Russa si prende uno o due giorni di tempo per “aspettare” Giorgia Meloni e tutto il suo mondo parallelo pronto a dare vita ad un unico soggetto, Centrodestra nazionale o altro nome che sia, pronto a dar battaglia alle prossime elezioni politiche,distinguendosi sottilmente da Berlusconi, ma puntando a quell’area di destra asfissiata dal governo Monti e delusa dal Cavaliere. E’ questa la scommessa del nuovo partito, pronto a nascere. Ieri Maurizio Gasparri, che non sarà della partita, ma rimane nel PDL, ha chiamato molti di quelli che non lo seguiranno in questa scelta, per spiegare che lui nel partito unico al di là di Berlusconi, ha creduto per primo e oggi si sentirebbe” sconfessato” a tornare indietro.
L’uomo “forte” di La Russa in Sicilia sarà Giampiero Cannella, l’ultimo Presidente Provinciale di Palermo di AN, più volte assessore comunale a provinciale a Palermo, un passato ai vertici nazionali giovanili della destra e deputato nazionale.
“Il Nostro partito nasce dopo il governo Monti, che tra i suoi effetti ha avuto quello di narcotizzare la politica, dietro l’imperativo del governo tecnico di emergenza, ha dovuto usare il bisturi, ma nel suo approccio specifico, non ha posseduto la “vision”, la sintesi necessaria, prerogativa peculiare della politica verso cui si deve tornare quanto prima. Non c’è abiura su Berlusconi, ma modi diversi di intendere le cose si. Per questo ci proponiamo al popolo della Destra con un nostro modello.”
Già i contatti fervono e si registrano le prime adesioni al partito nascente come quella di Carmelo Caruso, direttore del Conservatorio di Palermo, il prof Manlio Corselli e molti altri che sono in piena transizione verso il nuovo gruppo di riferimento come spiega Cannella:
“La base non sarà composta solo dagli ex AN. Sarebbe riduttivo e soprattutto non spiega a pieno il senso di una scelta di questo tipo. Oggi , nonostante la corsa verso il centro e la parola magica”moderati”, la fascia tra le più colpite dalla misura di rigore del Governo coincide proprio con quel tipo di blocco sociale. In realtà è un paradosso solo apparente, dal momento che la contraddizione in termini scaturisce proprio dal disorientamento al quale si è pervenuto per effetto del commissariamento della politica e delle delusione verso le aspettative eccessive su Berlusconi”
All’Ars il gruppo che punta a crescere ed a recuperare deputati, conta già su tre componenti, Caputo, Falcone e Vinciullo e farà un’opposizione responsabile al governo Crocetta, ma il vero obiettivo è intercettare risorse nel territorio,ripartendo magari da quella struttura di partito che era andata vanificata nell’assorbimento del PDL.
“Ci rivolgiamo al nostro elettorato che forse è pure andato in passato in crisi di identità, e molta gente- conclude Cannella, da tempo ci invitava a fare questo passo. Adesso l’abbiamo fatto.”
NATALE E CAPODANNO DEPUTATI AL LAVORO IN ASSEMBLEA
Natale e Capodanno a Palazzo dei Normanni per i deputati regionali. Si lavorerà il 24 dicembre e il 31 dicembre. Non è mai avvenuto nel Parlamento siciliano sin dalla sua istituzione, nel 1947. Il Presidente dell’Assemblea, Giovanni Ardizzone, aveva anticipato questa intenzione, che ha trovato accoglienza anche in sede di conferenza dei Presidenti dei Gruppi èparlamentari. Il calendario dei lavori è stato diffuso nella mattinata di martedì.
Saltare le feste ed impiegare più tempo nell’attività parlamentare non vuol dire, di per sé, far meglio che in passato. Il tempo così come il luogo delle decisioni sono dei contenitori, la qualità del lavoro è altra cosa, ma sarebbe sbagliato snobbare questa scelta, è segno che qualcosa è cambiato e che c’è, questo sì, una diversa valutazione delle urgenze. Finora, infatti, le vacanze tradizionali – quelle natalizie prima di ogni altro – sono state un tabù: intoccabili.
Ha giocato un ruolo importante sia l’attivitsmo del governo derlla Regione quanto l’affollata agenda delle scadenze che affidano all’Assemblea regionale responsabilità enormi: dall’abbattimento dei costi, con la spending review, richiesta dal Decreto Monti, quanto il bilancio (Dpf e provvisorio), il disegno di legge sulle incompatibilità e la proroga dei precari entro la fine dell’anno.
L’iter dei disegni di legge dovrà iniziare, naturalmente, nelle Commissioni legislative di merito per poi essere sottoposti al vaglio della Commissione Bilancio e Finanza, prima di arrivare in Aula.
La composizione delle Commissioni è stata definita con le designazioni da parte dei gruppi e la conseguente nomina da parte del Presidente dell’Assemblea.
70° anniversario dell'affondamento del Santamarina. L'iniziativa del comune di Santa Marina Salina
COMUNICATO
STAMPA
È
intenzione dell’Amministrazione Comunale di Santa Marina Salina rendere omaggio
alle vittime dell’affondamento del piroscafo “Santamarina”, avvenuto il 9 maggio
del 1943 a largo di Vulcano ad opera di un sommergibile inglese, con la
realizzazione di un monumento ai caduti della tragedia, nel 70° anniversario
dell’affondamento.
Il
ricordo delle vittime di questa immane tragedia” afferma l’Assessore Sidoti “avrà
nel nostro paese finalmente un segno tangibile grazie anche all’interessamento
della Professoressa Maria Rosaria Leanza, figlia di una delle vittime dell’affondamento, che si è offerta di
sostenere economicamente la realizzazione dell’opera”. “ A tal fine” continua
l’Assessore “ è necessario rintracciare tutti i parenti delle vittime
dell’affondamento del Santamarina affinché insieme si possa commemorare i
caduti.”
Si
prega chiunque abbia notizie o contatti dei parenti delle vittime( come da
elenco allegato) di volersi mettere in contatto con il Comune di Santa Marina
Salina:
tel. 0909843522
ELENCO DELLE VITTIME DELL'AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO
SANTAMARINA IL 09 MAGGIO 1943
EQUIPAGGIO MERCANTILE
1 BASILE ONOFRIO MESSINA 1888
2 ORTESE EMILIO MESSINA 1888
3 DI MEGLIO GENNARO TORRE DEL GRECO 1893
4 MILANI VINCENZO
5 CUZZOCREA PAOLO MOTTA S. GIOVANNI 1897
6 CALVO DOMENICO MESSINA 1890
7 SACCHETTINO GIUSEPPE NAPOLI 1885
8 FORMICA GIUSEPPE MESSINA 1908
9 FLORIO PASQUALE TORRE FARO 1909
10 ALFONSETTI MICHELANGELO SCILLA 1888
11 FOTI VINCENZO MILAZZO 06-12- 1884
12 ANDALORO GIUSEPPE MILAZZO 12-10-1895
13 BITTO VINCENZO MESSINA 1885
EQUIPAGGIO MILITARE
14 PORRETTO GIUSEPPE PALERMO 27-05-1891
15 GALLAZZI ARNALDO MILANO 14-06-1912
16 FIORENTINO NATALE GIOVINAZZO 19-01-1917
PASSEGGERI MILITARI
17 D'ALESSANDRO ALFONSO NAPOLI 20-01-1918
18 STRAMANDINO ANTONIO S.FILIPPO DEL MELA 02-02-1916
19 BENINATI GIOVANNI LIPARI 09-01-1919
20 BARCA DOMENICO LIPARI ( PIANOCONTE) 01-11-1915
21 CURRO' ANTONINO LIPARI DI ANNI 22
22 SCUDERI ANTONINO ACICASTELLO 20-09-1905
23 MANTELLO FRANCESCO GRAMMICHELE 14-03-1909
24 CASELLA SALVATORE S.ANGELO DI BROLO 20-06-1912
25 PAVONE SEBASTIANO ACIREALE 02-02-1896
26 PORTELLI GIUSEPPE LIPARI (CANNETO) 24-11-1899
27 LEANZA EDOARDO CESARO' 18-04-1898
28 COSTA GIUSEPPE LIPARI 17-01-1900
29 D'ANIERI ANTONINO LIPARI 10-01-1908
30 MARTINIS ANTONINO CROTONE 23-06-1902
31 NATOLI FELICE SANTA MARINA SALINA 25-04-1919
32 MIANO NICOLA CASTROREALE 01-02 1912
PASSEGGERI CIVILI
33 PICONE ANTONINO LIPARI (PIANOCONTE) 09-06-1926
34 ACUNTO STEFANO LIPARI 16-05-1909
35 MARTURANO GIUSEPPE LIPARI (PIANOCONTE) 09-10-1910
36 RUSSO GRAZIA LIPARI 1878
37 BONINO BARTOLOMEO QUATTROPANI 23-05-1903
38 BASILE GIOVANNI LIPARI 25-01-1915
39 MOLLICA ROSARIO LIPARI (CANNETO) 08-10-1917
40 BIVIANO ROSINA NEW YORK 20-07-1922
41 RUSSO FRANCESCO CARINI 09-01-1891
42 TAURO GIUSEPPE LIPARI 19-06-1930
43 CURRO' IOLANDA LIPARI (ACQUACALDA) 15-01-1930
44 MAGGIORE GIACOMO LIPARI 19-04-1874
45 MANNELLO TOMMASO LIPARI 24-05-1914
46 SPANO' ANTONINO LIPARI ( CANNETO) 01-08-1924
47 BONGIORNO MARINO SANTA MARINA SALINA 14-07-1884
48 SGRO' SALVATORE S.LUCIA DEL MELA 20-12-1896
49 GERMANO EDEL ROMA 29-10-1909
50 GERMANO CLARA PALERMO 08-05-1907
51 PISTORESI GIULIA LIPARI 15-06-1891
52 DI MENTO GIUSEPPE SPADAFORA 04-09-1891
53 GRECO GIUSEPPE MILAZZO 28-08-1897
54 CASELLA MICHELE S.ANGELO DI BROLO 05-08-1926
55 ROMAGNOLO ROSARIO MILAZZO 24-02-1923
56 GITTO LORENZO MILAZZO 13-05-1890
57 PENTOLA ANTONINO S.AGATA MILITELLO 07-11-1919
58 VINCENTI LUIGI MESSINA 06-09-1921
59 CASSATA LUIGI MONTALBANO ELICONA 12-05-1915
60 IMBESE FRANCESCO S.LUCIA DEL MELA 01-10-1880
61 MAIURANA GIUSEPPE LIPARI 07-10-1901
62 LIBERATORE ANGELA LIPARI 08-09-1905
TOTALE 62 DI CUI 13 EQUIPAGGIO MERCANTILE, 3 EQUIPAGGIO CIVILE, 16 MILITARI
PASS.E 30 CIVILI PASS.
Lipari. Oggi riunione per il Carnevale eoliano
COMUNICATO
L’Amministrazione e il Comitato organizzativo ricordano che oggi, mercoledì 19 dicembre p.v., alle ore 17.00, presso la sede comunale di Piazza Mazzini, si terrà un incontro con i rappresentanti dei carri e gruppi mascherati che intendano concorrere all’edizione del “Carnevale Eoliano 2013” prevista per il prossimo mese di febbraio.
Gli interessati sono invitati a partecipare.
Dalla Residenza Municipale, 19/12/2012
Assessore Affari Generali ed Eventi
Dott. Giacomo Biviano
Eolie. Viaggiano solo i traghetti
Ancora una giornata ostica per i trasporti marittimi da e per le Eolie a causa del vento che soffia da nord-ovest.
Fermi gli aliscafi della Siremar- Compagnia delle Isole e della Ustica Lines. Da Lipari alle 6,30 è partito il traghetto della Siremar- Compagnia delle Isole. Da Milazzo alle 7 è partito il traghetto della stessa società.
Isolate le isole minori
Fermi gli aliscafi della Siremar- Compagnia delle Isole e della Ustica Lines. Da Lipari alle 6,30 è partito il traghetto della Siremar- Compagnia delle Isole. Da Milazzo alle 7 è partito il traghetto della stessa società.
Isolate le isole minori
IL MISTERO DEGLI STABILIZZATI, MERCENARI DELLA POLITICA
In queste ore c’è chi cambia casacca, chi viene confermato e chi, invece, resta in parcheggio e fa tapezzeria nel gruppo misto, in attesa di ingaggio. Lo start–up di ogni legislatura, ormai da più di un decennio, mette in scena l’ammuina nei Palazzi delle assemblee legislative. Chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppae chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso:e chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à”.
L’ammuina è organizzata in modo inappuntabile, come solo la politica sa fare, quando gioca in casa, nelle sedi istituzionali. La subiscono, in qualche modo, gli stabilizzati, una categoria di lavoratori che non ha eguali in Italia ed in alcuna parte del mondo. Gli stabilizzati sono i dipendenti, ma non troppo, dei gruppi parlamentari: un passo avanti rispetto ai precari, i portaborse, i centunisti, gli articolisti, i trattoristi senza trattori siciliani, ecc – ma molti passi indietro rispetto ai dipendenti delle assemblee legislative, per reddito e status symbol. Sono gli unici dipendenti pubbblici assegnati ad associazioni private – i gruppi parlamentari – e pagati da una pubblica amministrazione attraverso dazioni mensili consegnate a datori di lavoro privati. Sono altresì gli unici raccomandati che non sanno mai dove sbattere la testa, gli unici privilegiati trattati a pesci in faccia. Sono donne e uomini entrati nel mondo del lavoro al seguito di un partito, ideologizzati fino al midollo, che dovono indossare la divisa del “nemico”. “Mercenari” senza vocazione. Una cosa unica. Fra loro si annidano scansafatiche e incompetenti, ma anche fior di professionisti, stakanovisti, uomini e donne diligenti. C’è chi timbra il cartellino e chi riceve il bonifico in banca senza bisogno di raggiungere il posto di lavoro. C’è chi ha tanto e chi ha poco. Rappresentano, nel loro piccolo – sono appena 78 a Palazzo dei Normanni (parecchie centinaia nel Parlamento nazionale) – la metafora del Bel Paese. Una categoria dello spirito, secondo qualcuno; i paria della casta, secondo altri.
Di loro si è parlato poco e niente fino a che due gruppi parlamentari – l’Udc due anni or sono, il Pdl nei giorni scorsi – non hanno fatto outing, confessando di essere in bolletta, di dovere chiedere un congruo prestito all’Assemblea regionale siciliana e tagliare gli stipendi.
Com’è possibile?
I gruppi parlamentari ricevono contributi ordinari e straordinari ed i partiti che li hanno fatti nasceredispongono di lauti rimborsi elettorali forfettari, non dovrebbero avere conti in rosso. In più, al di là dello Stretto spendono e spandono – dalle munizioni per la carabina allo champagne, i viaggi e i videogiochi, com’è stato scoperto in Lazio e Lombardia – mentre a Palazzo dei Normanni si piange miseria. Fa più scandalo scialacquare o consumare il budget senza sapere come e perché?
Palazzo dei Normanni vive questo enigma, mentre il ricordo delle visite delle Fiamme Gialle, disposte dalla procura della Repubblica di Palermo, in piena estate, non è affatto sopito. Se questo ricordo non è stato rimosso c’è più di una ragione: l’indagine conoscitiva della Procura è in corso, l’ammanco dei soldi per pagare gli oneri previdenziali non è cosa da niente.
C’è chi si domanda perciò se il buco di bilancio sia fisiologico, trattandosi di partiti e di politica arriffona, una tempesta in un bicchiere d’acqua dunque, o una cosa terribilmente seria, risultato di una maldestra tenuta dei conti, elargizioni non dovute, che può finire sulla scrivania del Procuratore della Repubblica.
I pareri sono discordi. Certo è che il buco di bilancio denunciato dal capogruppo parlamentare del Pdl, Francesco Scoma, appena preso possesso della cassa, ha messo in circolo tossine che non potranno essere eliminate in quattro e quattro otto. L “crisi” di risorse inciderà sugli stipendi e c’è chi ha retribuzioni molto “risicate” e non ha voglia di subire gli eventi.
Gli stabilizzati, è bene ricordarlo, ricevono la retribuzione principale dall’Assemblea attraverso i gruppi, e una integrazione, molto variabile, da parte del gruppo di appartenenza. Questa doppia “fonte” di approvigionamento crea una giungla retributiva che è stata causa tensioni.
Il vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino (M5S), ha affrontato la questione, avventurandosi in un’area finora inesplorata o quasi, attraverso un censimento del personale stabilizzato. Non basta, ma è già tanto rispetto al passato.
Se siamo pagati attraverso il gruppo parlamentare con le risorse elargite dall’Ars sotto forma di contributo ad personam, sostengono alcuni stabilizzati, se ne deve dedurre che le risorse appartengono al dipendente. Siccome gli oneri fiscali e previdenziali devono essere pagati in parte dai lavoratori e in parte dai datori di lavoro, significa che i gruppi non possono omettere di pagare la propria parte e, quindi, potrà utilizzare, per pagarla, soldi che sono già stati destinati al lavoratore (ad personam).
Si cammina sul filo di lana, trattandosi di denaro pubblico. Il rischio di incorrere in irregolarità o, addirittura, in reati c’è, eccome: dalla truffa al peculato, dall’appropriazione indebilia alla distrazione di somme.
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