Cerca nel blog

martedì 2 maggio 2023

Due maggio 2020: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi


 

Raccolta rifiuti ad Acquacalda, Quattropani e Pianoconte. Cittadini Palamara e Giardina chiedono cambio "metodo"

Spett.le Assessore

Dott. Gianni Iacolino


Oggetto : difficoltà in merito ai rifiuti nelle frazioni di Acquacalda, Quattropani e Pianoconte

I sottoscritti Domenico Palamara e Giovanni Giardina, cittadini dell’isola di Lipari ci tengono a sottolineare il malcontento dei paesani in merito alla situazione dei rifiuti nelle frazioni indicate. Nonostante il massimo impegno profuso da inizio mandato la problematica non è ancora stata risolta, anche dopo gli incontri insieme al primo cittadino nulla è cambiato. Si chiede di cambiare ‘’metodo’’ con l’approssimarsi della stagione estiva, nella speranza che ci sia un cambiamento radicale anche con la complicità dei cittadini. Le sanzioni servono per educare il cittadino ma non risolvono il problema. Questa nota non vuole essere un polemica ma un consiglio che possa portare una soluzione ragionata e ponderata anche con la stessa società che si occupa dei rifiuti. Consapevoli che avremo una risposta il prima possibile le auguriamo buon lavoro.

Data 02-05-2023

Firma
Domenico Palamara
Giovanni Giardina

 

Le Eolie nelle stampe d'epoca (255° puntata : Rinella)


Ricordando... Tindaro Natoli


Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)

Suolo pubblico. Associazioni di categoria "Non è un braccio di ferro ma un confronto e basta poco per raggiungere intesa"

COMUNICATO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA 

Diversamente da quanto riportato dal Quotidiano di Sicilia che il 29 aprile scorso ha intervistato il Sindaco di Lipari Riccardo Gullo, quello con le Associazioni sul tema del suolo pubblico non è un braccio di ferro ma un confronto che parte da lontano e che ha dato vita a un tavolo tecnico voluto da ambo le parti; l’auspicio è che questo presto produca degli atti concreti.

Non si tratta di una contesa: si vince nell’interesse del territorio o si perde tutti insieme.

Ridurre questioni complesse a mere diatribe da bar o da social media non giova a risolvere criticità che impattano fragorosamente sul nostro tessuto socio-economico e interessano a cascata molte più persone di quanto non si pensi.

Si rischia, inoltre, nel più ampio confronto con le associazioni, oggi più che mai necessario su vari temi ancora in itinere, di creare un rapporto dualistico, adottando un approccio basato sull’errato assunto di fondo “noi-voi” che molto difficilmente assolverebbe in modo corretto e credibile alle esigenze e ai principi alla base di una regolare concertazione e programmazione negoziata in favore del territorio.

Così come avrebbe davvero poco senso creare o alimentare distanze tra piccoli imprenditori e fasce fragili della popolazione, laddove l’interesse comune non può che essere quello del progressivo miglioramento della qualità della vita della comunità puntando quindi alla necessità di ridurre le occasioni di disgregazione sociale. Va, per altro, ricordato che le Associazioni si sono anche rese disponibili a trovare soluzioni congiunte proprio in favore delle persone con difficoltà motoria, visto per altro che molte aree del centro storico di Lipari sono addirittura prive di marciapiedi.

Atteso che nel caso di specie le Associazioni rappresentano centinaia di aziende, composte da altrettante famiglie e posti di lavoro e sgombrato il campo dall’equivoco di fondo che le vorrebbe in contrapposizione con l’Amministrazione locale, occorre mantenere la questione sui binari di ciò che è possibile e auspicabile fare nell’interesse del territorio.

Il tavolo nasce (in gennaio), dall’esigenza condivisa di lavorare alla ricerca di proposte e soluzioni al tema del suolo pubblico con il duplice obiettivo di garantire tanto le esigenze di decoro, viabilità e ordine pubblico del territorio quanto quelle di erogare importanti servizi di accoglienza e di ristoro proprio a vantaggio della comunità e dei turisti che in centinaia di migliaia ogni anno visitano le Isole Eolie.

Va da sé che in contesti urbani come quelli micro-insulari - dove nei centri storici non è possibile creare nuovi volumi e dove la funzione produttiva si concentra quasi totalmente nei mesi estivi - l’impiego del suolo pubblico e l’impiego dei dehors non possa che costituire elemento imprescindibile per lo sviluppo e il sostentamento delle piccole aziende di famiglia del territorio, molte delle quali negli anni hanno organizzato gli spazi interni proprio in funzione di quelli esterni.

È stato, infatti, calcolato che a seguito dell’adozione del nuovo Regolamento Edilizio l’impatto su alcune aziende comporterà una contrazione della capacità produttiva pari a circa il 30%. Questa, in alcuni casi, determinerà una riduzione di circa il 25% della forza lavoro e in altri, addirittura, la mancata apertura del locale.

Nel lavoro di verifica della normativa ed elaborazione di proposte amministrativamente e tecnicamente applicabili, le Associazioni si sono mosse nel solco di dover comunque garantire un centro storico organizzato e ordinato, fruibile piacevolmente e in serenità da tutte le categorie di utenza. In quest’ottica, proprio rifacendosi ai dettami del codice della strada, si è avuto modo di dimostrare come il recente Regolamento Edilizio - approvato, “frettolosamente” e in totale assenza di confronto con le parti sociali, dal Consiglio Comunale lo scorso 29 settembre – risulti inutilmente ben più restrittivo rispetto alle stesse previsioni del codice della strada.

In buona sostanza – nel convincimento di poter così ottenere un centro storico più ordinato, avendo come riferimento principale gli eccessi verificatisi in passato sul Corso V. Emanuele di Lipari e dintorni - si è inteso utilizzare impropriamente la scure del Regolamento edilizio per ridurre ulteriormente la cornice operativa del vigente regolamento di Suolo pubblico, senza rendersi ben conto che tali eccessi non dipendono dall’assenza di regole più restrittive bensì dall’impossibilità (visti i pochi vigili disponibili) di riuscire ad effettuare tutti i controlli necessari per far rispettare quelle esistenti. Veniva, altresì, sottovalutato il fatto che imporre regole economicamente e socialmente insostenibili aumenta notevolmente il rischio che queste non siano rispettate oltre a rendere ancora più impegnativi i controlli.

Attraverso il Regolamento edilizio sono, quindi, stati superati in negativo alcuni parametri del Regolamento di suolo pubblico (approvato nel 2021 e emendato solo nel luglio 2022a) andando ad inserire dei distanziamenti maggiori per il passaggio dei pedoni oltre a ulteriori quanto sterili e iniqui parametri per l’assegnazione degli spazi: da un minimo di 35 mq ad un massimo del 75% dell’area interna di somministrazione. L’evidente iniquità di tali parametri risiede nel fatto che, per il primo parametro, a prescindere dalla superficie interna di somministrazione, di fatto fino a 47 mq, la quantità di suolo pubblico concedibile rimanga invariata (sempre 35 mq). Ma anche e soprattutto perché paradossalmente, con una limitazione così rigida (massimo 75%), applicata in maniera orizzontale, si penalizzano anche quelle attività che occupano suolo pubblico senza contravvenire alle norme del codice della strada né creare intralcio a pedoni, disabili e mezzi di soccorso.

Si è quindi avuto modo di far rilevare come anche il Regolamento di Suolo pubblico in vigore necessiti di alcune modifiche. Questo, infatti, prevede un divieto tout court al rilascio di autorizzazioni o concessioni per l'occupazione della sede stradale o di marciapiedi nelle isole di Panarea, Stromboli e Alicudi. Così come prevede che le gastronomie, gli esercizi di vicinato/asporto siano esclusi da ogni possibilità che venga loro concesso il suolo pubblico. È stato, infatti, rimarcato come per legge questi esercizi non possano essere discriminati rispetto alla concessione di suolo pubblico il cui utilizzo va, comunque, fatto escludendo il servizio assistito di somministrazione e la possibilità di abbinare ripiani e sedute. 

Adesso si assiste a un inspiegabile quanto inopportuna fase di stallo del confronto, visto che la stagione turistica è avviata e che ormai da tempo le Associazioni hanno prima elaborato e poi ulteriormente revisionato le loro proposte anche a seguito degli utili confronti con gli uffici comunali.

L’ultimo incontro risale al 27 marzo dopodiché, a detta del Sindaco, ci si sarebbe dovuti rincontrare a distanza di dieci giorni, ma ad oggi, nonostante i solleciti, tutto tace. Aumenta così il timore di dover affrontare la parte centrale della stagione turistica con regolamenti inadeguati che rischiano di risultare inutilmente dannosi per diverse piccole aziende del territorio (già in difficoltà a causa di un’economia asfittica e concentrata in soli pochi mesi l’anno) ma anche per i visitatori che in alcuni periodi rischieranno di non riuscire a trovare luoghi di ristoro adeguati e di dover utilizzare – loro sì – gli spazi pubblici in modo incontrollato e privo di servizi.

Eppure, concludono le associazioni, in attesa di una nuova convocazione, basta davvero poco per raggiungere un’intesa che getti le basi per un regolamento unico in grado di contemperare le esigenze di tutti.

D’altronde, ci si chiede, a cosa sarebbe servito all’Amministrazione avviare e portare avanti un confronto con le associazioni di categoria se non a produrre un risultato ottimale e opportunamente calibrato e condiviso rispetto alle posizioni di partenza?

Auguri di...

Buon Compleanno a Giuseppe Natoli, Marina Addamo, Simona Natoli, Giorgio Saltalamacchia, Ciccino Lo Balbo, Lucia Cincotta, Elena De Gregorio, Moira Casella, Giulio Biviano, Tony Saltalamacchia,  Andrea Godel, Stefano Falghera, Francesca Bertè, Alina D'Amodio

Chiese, Santi e Processioni nelle Eolie (99° PUNTATA: 11 foto del Venerdì Santo del passato a Lipari)


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Non sprecare il tempo

Oggi è il 2 maggio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno

Alba ad Acquacalda 
Si era alla fine del II secolo: ormai anche la decima ed ultima persecuzione volgeva al termine, quando un nuovo uragano stava per scatenarsi contro la Chiesa.

Ma Dio, sempre vigile e provvido, già preparava il vincitore di questa battaglia nella persona del grande dottore S. Atanasio. Nacque egli nel 296 da nobili e cristiani genitori. Giovane ancora, ebbe sotto i suoi occhi l'austero e grande spettacolo delle penitenze dei monaci d'Egitto; strinse pure relazione coll'eremita S. Antonio, alla cui scuola apprese l'esercizio della virtù e una magnanima fortezza d'animo, che sarà il suo baluardo contro le molteplici persecuzioni dei suoi nemici ariani.
Intanto S. Alessandro, patriarca di Alessandria, ammirato della santità e della scienza del giovane Atanasio, lo volle con sè; e dopo non molto tempo, vedendo i di lui mirabili progressi nell'interpretazione delle Sacre Scritture, lo ordinò sacerdote. Fu allora che il grande Dottore, conscio della sua grave responsabilità, si diede con maggior slancio agli studi sacri, divenendo, in breve, celebre per i suoi scritti. Intanto l'uragano che minacciava la Chiesa era scoppiato. Ario, uomo turbolento, negava pubblicamente l'unione con sostanziale di Gesù Cristo col Padre; per lui il mistero adorabile di un Dio fatto uomo e morto per noi non era che un sogno vano!

Certo, nulla di più deleterio poteva esservi di queste empie dottrine, che ben presto si estesero tra fedeli. A scongiurare un sì grave pericolo si convocò il Concilio di Nicea. Atanasio vi andò col vescovo Alessandro. Egli aveva pregato e studiato a lungo, e quando, giunto a Nicea, per invito del suo vescovo salì la cattedra, cominciò con tale ardore la confutazione dell'empia eresia, e fu Così limpido e così efficace il suo discorso, che appena ebbe finito, tutti i vescovi che presiedevano al concilio, in numero di 300, si alzarono e unanimi firmarono la condanna di Ario, proclamando Gesù Cristo consostanziale al Padre cioè figlio di Dio, perciò Dio anche Lui.

La vittoria era completa, ma questa per il grande Atanasio fu l'inizio di lotte continue, che non avrebbero avuto fine che con la sua morte.

Le persecuzioni di ogni sorta non smossero il grande Dottore dall'opera intrapresa, che divenne anzi più attiva quando alla morte di S. Alessandro dovette, per volontà di tutto il popolo, occuparne la sede episcopale.

Da quel giorno tutte le forze del nuovo Vescovo furono dirette contro l'Arianesimo. Cinque volte fu esiliato dalla sua sede, ma nulla mai potè vincerlo; troppo forte era il suo amore a Gesù Cristo per il quale avrebbe dato volentieri tutto il suo sangue.

Oltre che con la parola, difese la fede cattolica anche con gli scritti che sono numerosi. Morì pieno di meriti nel 373 a 76 anni di età, 46 dei quali trascorsi nella sede episcopale.



lunedì 1 maggio 2023

Allerta meteo per domani: Rovesci e temporali anche di forte intensità, anche sulle Eolie


IL BOLLETTINO METEO, DIFFUSO DALLA PROTEZIONE CIVILE:
DALLE PRIME ORE DI DOMANI, MARTEDÌ 02 MAGGIO 2023, E PER LE SUCCESSIVE 18-24 ORE, SI PREVEDONO PRECIPITAZIONI DA SPARSE A DIFFUSE, A PREVALENTE CARATTERE DI ROVESCIO O TEMPORALE, SULLA SICILIA ORIENTALE. I FENOMENI SARANNO ACCOMPAGNATI DA ROVESCI DI FORTE INTENSITÀ, FREQUENTE ATTIVITÀ ELETTRICA, POSSIBILI GRANDINATE E FORTI RAFFICHE DI VENTO

Aperta la stagione croceristica alle Eolie la nave "The World" attracca a Lipari. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 1° maggio 2023


 

Servizio sui "Gatti felici di Lipari" a Linea Verde (Rai uno) (video)



 

Accadde alle Eolie, 1° maggio 2006: La "tavuliata di San Giuseppe" a Leni, la Sacra famiglia


 

Quadaro di San Giuseppe a Canneto: dalla preparazione, alla benedizione, alla distribuzione (2° gruppo da 6 foto di Marina Centorrino)







 

Suolo pubblico a Lipari: Gullo in una intervista ribadisce "Nessun passo indietro, ci rifacciamo al codice della strada"

Per visualizzare l'intervista di Qds al sindaco di Lipari che, a nostro avviso, lascia poco spazio ad equivoci e ripensamenti, cliccare su questo link https://qds.it/suolo-pubblico-battaglia-sindaco-lipari/

Quadaro di San Giuseppe a Canneto: dalla preparazione, alla benedizione, alla distribuzione (1° gruppo da 6 foto di Marina Centorrino)

Tornato nel Santuario a Quattropani il simulacro di Maria SS. della Catena, dopo un importante restauro (Foto: Gianluca Zanca)


Arcivescovo Accolla nominerà il 1° luglio sei nuovi presbiteri


 

Concluso a Lipari il corso dei muretti a secco


Scrive sulla sua pagina fb il Magazzino di Mutuo Soccorso Eolie: "Si è concluso il corso dei muretti a secco all'Orto sociale di Lipari. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e, soprattutto, Alessandro da Alicudi, per queste conoscenze pratiche che vengono conservate e tramandate nelle comunità rurali".

Auguri di...

Buon Compleanno a Katia Calenda, Raoul Raccuia, Mohamed Sammoudi, Veronica Gugliotta, Elisa Profilio, Melissa Stramandino, Pietro Giordano

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Mese mariano

Ristorante "Al Pirata" a Lipari


📍Ci troviamo a Lipari, in Piazza di Marina Corta.

Per prenotazioni 

➡️ https://forms.pienissimo.com

➡️ +39 347 735 3722

#ristorantealpirata #lipari

Oggi è il 1° maggio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno

 
Nel Vangelo S. Giuseppe viene chiamato fabbro. Quando i Nazaretani udirono Gesù insegnare nella loro sinagoga, dissero di lui: « Non è Egli il figlio del legnaiuolo? ». E altra volta con stupore e disprezzo: « Non è costui il falegname? ».

Nessun dubbio quindi che S. Giuseppe non fosse un operaio vero, un lavoratore, un uomo di fatica. Si ritiene che sia stato falegname, e all'occasione anche fabbro, carpentiere, carradore. Maneggiava la pialla, la scure, la sega, il martello. Così tutti i giorni, dal mattino alla sera, per tutta la vita, faticando, sudando, consumando le forze.

Una delle raffigurazioni più frequenti del Santo Patriarca è quella in cui viene ritratto al banco con la pialla in mano e la sega accanto.

Uomo giusto, sapeva che il lavoro è legge per tutti. Non si ribellò, non si lamentò del suo mestiere, nè della fatica. Lavorò con assiduità, non di malavoglia, eseguendo bene, disimpegnando onestamente gli obblighi e i contratti.

Amò il lavoro. Nella sua umiltà non badò a tutte quelle ragioni che potevano parer buone e che avrebbero potuto indurlo a non occuparsi in cose materiali: l'essere discendente del grande Re Davide, l'essere sposo della Madre di Dio, il Padre putativo del Verbo Incarnato e la di lui guida. L'umiltà gli insegnò a conciliare la sua dignità con l'esercizio di un mestiere molto ordinario e faticoso.

Non si rammaricava di lasciare le sante conversazioni e la preghiera assieme a Gesù e Maria, che tanto consolavano ed elevavano il suo cuore, per attendere per lunghe ore ai lavori dell'officina.

Non ebbe mai la preoccupazione che gli mancasse il necessario. Non ebbe l'ansia e l'assillo di chi non ha fede in quella Provvidenza che sfama i passeri. Perciò, da uomo giusto, osservava esattamente il riposo settimanale del sabato prescritto da Dio agli Ebrei. Lasciava l'officina quando i doveri delle celebrazioni religiose glielo imponevano, o quando speciali voleri di Dio lo ispiravano a intraprendere dei viaggi.

S. Giuseppe non cercò nel lavoro il mezzo di soddisfare la cupidigia di guadagno o di ricchezza. Non fu un operaio incontentabile, pur essendo previdente. Non volle essere ricco, e non invidiò i ricchi. Sapeva essere sempre contento. Da uomo di fede trasformò la fatica quotidiana in un grande mezzo di elevazione, di merito, di esercizio di virtù.

Nutrire e crescere il Fanciullo Divino che si preparava a essere la vittima per la redenzione del mondo: questo era il motivo che rendeva sante e sommamente meritorie le fatiche di S. Giuseppe.

« Chi lo crederebbe? Un uomo acquista col sudore della sua fronte vestiario, nutrimento e sostentamento per il suo Dio! Mani consacrate, destinate a mantenere una vita così bella, quanto è glorioso il vostro ministero, e quanto mi sembra degna degli angeli la vostra sorte! Sudori veramente preziosi! » (Huguet). Col canto nel cuore e la preghiera sulle labbra, S. Giuseppe fu il più fortunato di tutti i lavoratori.

PRATICA. Stimiamo il lavoro. Lavoriamo con onestà, con diligenza, con pazienza, di buona voglia. Amiamo il lavoro. Santifichiamolo e rendiamolo meritorio vivendo abitualmente in grazia e offrendolo ogni giorno al Signore.

PREGHIERA. O Dio, Creatore delle cose, che hai stabilito la legge del lavoro al genere umano, concedici propizio che, sull'esempio e col patrocinio di S. Giuseppe, facciamo bene le opere che ci comandi e raggiungiamo il premio che prometti.

MARTIROLOGIO ROMANI. Solennità di san Giuseppe Lavoratore, Sposo della beata Vergine Maria, Confessore, Patrono dei lavoratori
.





Eureka le soluzioni giuste per le tue comunicazioni

Per info o contatti 0909811535 eurekalipari@gmail.com             

Seguici su Facebook

oppure vieni a trovarci in via Vittorio Emanuele 287 Lipari 

(di fronte al porto degli aliscafi) 


domenica 30 aprile 2023

Costituito a Milazzo il Comitato di Italia Viva

Abbandono di rifiuti, giro di vite contro gli incivili. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 30 aprile 2023


Primo "semaforo rosso" per le escursioni al cratere. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 30 aprile 2023

 

In primavera "fioriscono" doni per l'IC Isole Eolie. Il grazie della dirigente Fanti

 


La Dirigente scolastica dell’IC ISOLE EOLIE ringrazia di cuore chi sta contribuendo in vari modi al benessere delle nostre “piccole scuole” regalando ai bambini momenti di gioia e di condivisione:
Il Comando dei Carabinieri di Filicudi e Milazzo che ha donato gadget in occasione dell’incontro sulla legalità;
L’Assessore Lucy Iacono e il delegato Stefano Rando che hanno portato alla Scuola di Filicudi gli “alberi per il futuro”;
L’associazione “Giovani Eoliani” con Domenico Palamara che ha incontrato i bambini di Filicudi per consegnare materiale didattico;
La famiglia Mollo che ha donato alla Scuola di Panarea 10 computer perfettamente funzionanti.

Queste iniziative ben rappresentano il carattere virtuoso dei nostri territori in cui singoli ed Associazioni collaborano con le Scuole per arricchire l’offerta formativa ed implementare le dotazioni didattiche, portando a studenti e docenti i gesti concreti di una comunità educante che crede nel valore della cultura e della formazione da costruire insieme.


GRAZIE !!!

LA DIRIGENTE SCOLASTICA

IC ISOLE EOLIE

prof.ssa Mirella Fanti