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giovedì 27 giugno 2024

Oggi, 27 giugno: San Cirillo d'Alessandria

 Cirillo fu l'intrepido difensore della divina maternità di Maria, il trionfatore di quel concilio di Efeso che mise fine a un'insidiosa controversia teologica che aveva contrapposto per anni le due sedi più prestigiose dell'oriente: quella di Alessandria, in Egitto, della quale era vescovo Cirillo, e quella patriarcale di Costantinopoli, retta da Nestorio. Il patriarca Nestorio, intelligente e astuto la sua parte, si era fatto portavoce di un'idea che, di primo acchito, poteva apparire una sottigliezza bizantina, ma che in realtà smantellava uno dei dogmi chiave del cristianesimo: l'incarnazione.
Nestorio si era messo a contestare il titolo di Theotokos, cioè «madre di Dio», con il quale veniva onorata la Vergine Maria. «Tutt'al più affermava Nestorio la potremmo chiamare madre di Cristo, cioè Christotókos». Gli pareva assurdo che una donna potesse essere madre di Dio.

La realtà era che quel Gesù che Maria aveva dato alla luce nella grotta di Betlemme, era lo stesso Verbo vivente, generato dalla stessa sostanza del Padre e che nel tempo si era fatto carne. Era insomma Figlio di Dio. L'incarnazione non era una pura unità di relazione di due persone in Cristo, quella divina e quella umana, ma un'unione sostanziale, ipostatica come dicono i teologi. Quindi Maria è madre di Dio: questo insegnava da sempre la chiesa universale. Proclamando queste tesi, Cirillo si oppose alle novità di Nestorio: prendeva il via così una contesa aspra e serrata, nella quale si intromise anche l'imperatore di Costantinopoli, minacciando prima di esilio il vescovo di Alessandria e passando poi alle vie di fatto, che per Cirillo vollero dire qualche mese di duro carcere.

Ma il grande vescovo non si lasciò intimorire; per la difesa dell'integrità della fede cristiana egli era disposto a tutto: «Noi per la fede di Cristo fece sapere a Nestorio siamo disposti a subire tutto: le catene, il carcere, tutti gli incomodi della vita, e la stessa morte».

Battagliero più che mai, Cirillo diede fondo a tutto il suo coraggio, controbattendo con acume e con dovizia di motivi tutti i sofismi di Nestorio, il quale, a corto di argomenti, non trovò di meglio che aizzargli contro i suoi seguaci i quali gli affibbiarono per spregio l'appellativo di «faraone».

Allora Cirillo si appellò all'autorità del vescovo di Roma. «Degnateci di dirci scriveva a Celestino I se dobbiamo restare in comunione con Nestorio o se dobbiamo cessare ogni relazione».

Il papa gli rispose affidandogli la difesa dell'ortodossia. Intanto l'imperatore di Costantinopoli, sperando nella vittoria di Nestorio, decideva di convocare a Efeso un concilio per porre fine alle diatribe teologiche che minacciavano di esplodere cruentemente in altre sedi. Ma le cose non andarono come l'imperatore sperava e, nonostante il suo appoggio, il patriarca Nestorio uscì da Efeso sconfitto. Cirillo, dotato di profonda cultura teologica, fu abilissimo nel confutare le posizioni eretiche del suo avversario e nel far brillare in tutta la sua chiarezza la dottrina della chiesa cattolica, così come appariva dalla rivelazione.

«L'Emmanuele consta con certezza di due persone aveva spiegato all'assemblea attenta e desiderosa di essere illuminata: di quella divina e di quella umana. Tuttavia il Signore Gesù è uno, unico vero figlio naturale di Dio, insieme Dio e uomo; non un uomo deificato, simile a quelli che per grazia sono resi partecipi della natura divina, ma Dio vero che per la nostra salvezza apparve nella forma umana». Con questa illuminante sintesi di pensiero riuscì a convincere la quasi totalità dei padri conciliari a proclamare Maria madre di Dio, Theotokos. Ai legati, inviati del papa, non restò che sanzionare, e con grande gioia, i decreti dell'assemblea. Il concilio di Efeso si narra finì con una grande fiaccolata in nome di Maria, la vera trionfatrice dell'assise, e alla cui esaltazione Cirillo dedicò alcuni dei suoi più straordinari e appassionati sermoni.

Cirillo, teologo acuto e polemista indomito, fu anche un valido pastore d'anime. Usò infatti gran parte della sua intelligenza nello sminuzzare a uso dei semplici fedeli i concetti, non sempre accessibili, della dottrina cristiana. Accanto alle opere esclusivamente di speculazione teologica, ci sono state tramandate centocinquantasei Omelie sul Vangelo di Luca e le Lettere pastorali. I meriti del battagliero vescovo stanno comunque nella sua tenace fermezza posta alla difesa dell'ortodossia e nella santità di vita. Tali meriti, almeno in occidente, gli vennero però riconosciuti piuttosto tardi. Il suo culto venne infatti esteso a tutta la chiesa latina soltanto sotto il pontificato di Leone XIII (1882) e in tale data gli venne anche conferito il meritatissimo titolo di dottore della chiesa.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Cirillo, vescovo e dottore della Chiesa, che, eletto alla sede di Alessandria d’Egitto, mosso da singolare sollecitudine per l’integrità della fede cattolica, sostenne nel Concilio di Efeso i dogmi dell’unità e unicità della persona in Cristo e della divina maternità della Vergine Maria.

Buongiorno...così!


 


 

mercoledì 26 giugno 2024

Interruzione energia elettrica il 28 giugno a Porticello, Rocche ed Acquacalda


 

Michelle Hunziker, una sirena nel mare delle Eolie

 



Tre delle foto, pubblicate sul suo profilo fb, da dove le abbiamo riprese, sono state scattate, in questi giorni, alle ex cave di pomice

Reclutato personale per la stagione eoliana. L'articolo dalla Gazzetta del sud del 26 giugno 2024


 

Prosegue al Freeland il II Ludica Lipari Football Camp (foto e video)




 

Innalzato il livello di allerta sullo Stromboli. Dalla Gazzetta del sud del 26 giugno 2024


 

L'ex pilota di formula uno Jean Alesi a Vulcano, quest'oggi a pranzo alla Zammara


 

L’estate bollente di Elodie e Andrea Iannone al largo della Sicilia (da https://amp.tgcom24.mediaset.it/tgcom24-app/article/83933515)

 

Dopo le nozze di Diletta Leotta la coppia in barca con Elisabetta Canalis e il fidanzato

Tgcom24
Dopo le nozze di Diletta Leotta la coppia in barca con Elisabetta Canalis e il fidanzato

Elodie e Andrea Iannone navigano in un mare d’amore. La cantante, dopo aver ricoperto il ruolo di damigella d'onore al matrimonio di Diletta Leotta e Loris Karius, ha scelto di prolungare il suo soggiorno nelle incantevoli isole Eolie. Insieme al compagno Andrea Iannone, si sta godendo un meritato periodo di riposo, immergendosi nella tranquillità e nelle bellezze naturali al largo della Sicilia. Con loro in barca ci sono anche Elisabetta Canalis e Georgian Cimpeanu.

Elodie e Iannone in barca con la Canalis Bagni di sole, tuffi in mare e grandi risate per Elodie e Andrea Iannone che si godono qualche giorno di relax in barca con l’amica Elisabetta Canalis e il fidanzato Georgian Cimpeanu. La ex velina si è resa protagonista di un siparietto con un pescatore e la cantante l’ha filmata. Ma ci sono anche momenti romantici e appassionati per Elodie da condividere con il suo pilota del cuore. Tra baci e coccole i due navigano felici. E chissà se dopo aver partecipato alle nozze di Diletta Leotta e Loris Karius pensano anche ai loro fiori d’arancio. Intanto nei pensieri di Elodie c'è quello di diventare mamma.

Elodie e Iannone si sposano? Elodie e Andrea Iannone stanno insieme da quasi due anni, hanno iniziato a convivere ma fino a poco tempo fa non sembravano pensare alle nozze. "Mi suona strano che due innamorati debbano firmare un contratto: dovrebbe essere sufficiente stare insieme per far valere i diritti di coppia" ha detto la cantante e anche il pilota pare condividere la stessa opinione. "Al momento sono concentrato sul rientro e il mio prossimo futuro: non faccio più programmi a lungo termine, in passato mi è crollato tutto e mi ha fatto male due volte. Ma sicuramente, nel mio futuro c’è anche una famiglia" ha dichiarato Iannone

Eolie: controlli straordinari dei carabinieri. Undici denunce e sedici giovani segnalati quali assuntrici di droghe.

Legione Carabinieri Sicilia

Comando Provinciale di Messina

Comunicato stampa del 26 giugno 2024

Compagnia Carabinieri Milazzo


I Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno predisposto straordinari servizi di controllo su tutto il territorio dell’arcipelago eoliano. Sono stati pertanto predisposti pattugliamenti e posti di controllo, attuati anche nelle ore notturne, volti alla prevenzione e contrasto dei reati, con riferimento ai delitti predatori, all’uso e allo spaccio di stupefacenti, alle violazioni al Codice della Strada e alle condotte illecite che possono pregiudicare la sicurezza dei cittadini.

Durante le verifiche stradali, i militari dell’Arma hanno controllato più di 360 persone e circa 250 veicoli con la contestazione di numerose violazioni al Codice della Strada, anche per infrazioni che mettono in pericolo l’incolumità di automobilisti e pedoni. Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale i Carabinieri di Vulcano hanno denunciato – a vario titolo – quattro persone, di cui due per guida sotto l’influenza di alcool, una per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e una per porto illegale di coltello. Inoltre a carico di due individui i Carabinieri di Vulcano e Stromboli hanno proceduto per ubriachezza molesta, in quanto trovati ubriachi ad infastidire turisti e passanti sulla pubblica via. A seguito delle violazioni accertate, i Carabinieri hanno sequestrato amministrativamente 14 veicoli e decurtato 70 punti dalle patenti di guida dei contravventori.

Nell’ambito dell’attività antidroga, i Carabinieri delle Stazioni di Lipari e Vulcano hanno denunciato due persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di droghe in parte suddivise in dosi pronte per la cessione. 17 giovani, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, sono stati trovati in possesso di modiche dosi di droga e, pertanto, segnalati alla Prefettura di Messina quali assuntori di sostanze stupefacenti.

Nel corso di ispezioni effettuate unitamente a personale dell’A.S.P. di Messina alle attività di ristorazione, i titolari di tre ristoranti sono stati denunciati per tentata frode in commercio. Nel corso delle verifiche, è stato accertato che i gestori dei locali avevano tentato di somministrare prodotti surgelati anziché freschi come constatato dalla disamina dei menù.

A Stromboli e Vulcano infine, sei turisti sono stati segnalati per aver violato l’ordinanza sindacale che interdice l’accesso in prossimità del cratere.

Festeggiano il compleanno...

... Salvo Giunta, Angela Cacace, Giovanni Rando, Robert Profilio, Ornella Cacace, Francesco Delle Donne, Chiara Giorgianni, Jona Favorito, Ornella Cincotta, Gianluca Re, Carmen Martelli, Claudio Maritano, Rossana Casamento  

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Salvare la sostanza

Oggi, 26 giugno: San Vigilio

Patrono del Trentino e dell'Alto Adige, Vigilio fu colui che maggiormente operò, con successo, per la conversione al cristianesimo di quelle popolazioni.

Nato a Trento da una famiglia romana, vissuta nell'Urbe a sufficienza per acquistare i diritti della cittadinanza, fu mandato a studiare ad Atene; ritornato a Trento fu consacrato vescovo in età così precoce da risultare inusuale anche per quei tempi. Costruì una chiesa che dedicò ai SS. Gervasio e Protasio (19 giu.), ricevendo da S. Ambrogio le reliquie.

È tuttora conservata una lettera di Ambrogio, metropolita della regione, a Vigilia, dove il vescovo di Milano invita quello di Trento a opporsi all'usura, a scoraggiare i matrimoni tra cristiani e pagani, a dare ospitalità agli stranieri, specialmente ai pellegrini. Nelle vallate trentine e dell'Alto Adige c'erano ancora molti pagani cui Vigilie predicava di persona; Ambrogio gli mandò in aiuto tre missionari — Sisinnio, Martirio e Alessandro (29 mag.) — che subirono il martirio nel 395. Dopo questo fatto Vigilie inviò una breve lettera a S. Simpliciano (16 ago.), vescovo di Milano succeduto ad Ambrogio, e una più dettagliata a S. Giovanni Crisostomo (13 set.), che forse aveva conosciuto ad Atene, in cui descriveva l'accaduto. In queste lettere diceva quanto egli invidiasse questi martiri e lamentava che la sua indegnità gli precludesse la condivisione di una simile sorte. Subì il martirio dieci anni più tardi: nel 405 stava predicando nella remota Val Rendena, quando abbatté una statua di Saturno, il dio dell'agricoltura; i contadini infuriati, timorosi di perdere il raccolto, lo lapidarono. Trento rivendica il possesso delle sue reliquie insieme a quelle di sua madre e dei suoi fratelli, ma è probabile che siano state traslate a Milano nel xv secolo.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Trento, san Vigilio, vescovo, che, ricevute da sant’Ambrogio di Milano le insegne del suo mandato e una istruzione pastorale, si adoperò per consolidare nel suo territorio l’opera di evangelizzazione ed estirpare a fondo i residui di idolatria; si tramanda poi che abbia subito il martirio per la fede in Cristo, colpito a morte da rozzi pagani.

Vulcano, interdetto l'accesso alla pozza dei fanghi




 

Buongiorno... così!


 

Stromboli: Escursioni limitate ai soli 290 metri. Emessa ordinanza dopo innalzamento livello di allerta




martedì 25 giugno 2024

Si conclude con successo il Recruiting Day dei Centri per l’Impiego di Lipari e Milazzo, già partite le assunzioni

Si è concluso con esito positivo il Recruiting Day organizzato dai Centri per l’Impiego di Lipari e Milazzo, in collaborazione con Federalberghi Isole Eolie e l'Associazione Ristoratori Isole Eolie. L'evento, che ha avuto luogo l'11 giugno presso il Centro per l’Impiego di Milazzo, è stato un'importante occasione per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore turistico e alberghiero delle Isole Eolie.

Le posizioni last minute rilevate dalle Associazioni e messe a disposizione dei candidati, sono state circa 33. Tra queste figuravano opportunità come chef, aiuto cuochi/pasticceri, baristi, camerieri di sala, receptionist, addetti alle pulizie e autisti/tuttofare.

Durante la giornata, sono stati prenotati 36 colloqui, dei quali 20 candidati sono stati selezionati, e alcuni risultano già essere stati assunti. Questo risultato evidenzia l'efficacia dell'evento nel favorire l'occupazione e nel rispondere tempestivamente alle esigenze delle aziende locali.

I rappresentanti delle Associazioni si sono dichiarati soddisfatti del servizio offerto ai propri associati, sottolineando come l'iniziativa abbia contribuito a rispondere in modo concreto alle necessità di personale qualificato. Anche i referenti dei Centri per l’Impiego hanno espresso soddisfazione per il successo dell'evento, che ha permesso di potenziare ulteriormente la loro azione di matching tra domanda e offerta di lavoro.

"Il successo di questo Recruiting Day ci spinge a voler replicare il modello in vista della stagione turistica 2024 e a considerare l'esportazione dell'iniziativa su altri territori", hanno dichiarato gli organizzatori. "L'obiettivo è di continuare a supportare l'occupazione locale e valorizzare le competenze dei nostri residenti."

L'evento ha dimostrato come la collaborazione tra enti pubblici e associazioni di categoria possa generare risultati significativi, creando opportunità concrete per chi cerca lavoro e soddisfacendo le necessità di personale delle aziende locali.

 

Stromboli, arti nella natura con il Marosi Festival. Dalla Gazzetta del sud del 25 giugno 2024


 

Si è esaurito il trabocco lavico sullo Stromboli. L'articolo dalla Gazzetta del sud del 25 giugno 2024

Vulcano ringrazia Diletta Leotta

Cara Diletta Leotta,

Con grande gioia e riconoscenza desideriamo esprimerti il nostro più sincero ringraziamento per aver scelto la nostra amata isola di Vulcano come luogo per celebrare il tuo matrimonio.
La tua presenza e il tuo evento hanno portato una luce su questa terra meravigliosa, donandole una notorietà che speriamo possa contribuire a risollevarla dalla situazione di difficoltà in cui si trova.

Il tuo gesto non solo ha arricchito Vulcano con la bellezza della tua celebrazione, ma ha anche acceso i riflettori sulle sue bellezze naturali e sulle sue potenzialità, permettendo a molte persone di scoprire e apprezzare il suo unico fascino.
Grazie a te, tanti occhi di tutto il mondo si sono posati su questa perla del Mediterraneo, infondendo speranza e ottimismo nella comunità locale.

Speriamo che Vulcano possa restare nel tuo cuore come un luogo di felicità e che il tuo esempio possa ispirare altri a scoprire e sostenere la nostra amata isola.
Con affetto e gratitudine,

La Fucina di Efesto - Proloco Vivivulcano e tutta la Popolazione di Vulcano

Festeggiano il compleanno...

... Maria Sarpi, Mariangela De Mariano, Tommaso Riggi, Giovanni Capone, Alessandra Garippa, Katia Fichera, Eva Lombardo, Maria De Salvo, Simone Patti, Vanessa Giuffrè, Giusi Contraffatto, Marco Basile, Alessandro Merlino, Orazio Morabito, Vittorio Falanga, Fatima Sabihi, Giacomo Macchione, Angela Biviano, Roberta Mollica  


Stromboli: Innalzato ad arancione il livello di allerta. Il vulcano in stato di disequilibrio

Il Dipartimento di Protezione civile nazionale ha disposto il passaggio del livello di allerta per quanto concerne lo Stromboli da giallo ad arancione. La decisione è stata adottata a seguito della riunione tecnica del 24 giugno, durante la quale i Centri di Competenza hanno evidenziato che molti dei parametri del monitoraggio vulcanico si attestano su valori alti e, talvolta, molto alti. per l'attività vulcanica dello Stromboli. In pratica, al di là delle varie rilevazioni che avvengono praticamente costantemente e che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano.  La riunione, presenti anche esponenti del Dipartimento della Protezione civile regionale e il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, era stata convocata in seguito alle attività del vulcano, ovvero una fase eruttiva iniziata nella giornata di domenica con un trabocco lavico sulla Sciara del Fuoco, poi rientrata, frequenti esplosioni nell’area craterica sud e un aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. Il passaggio del livello di allerta, infatti, è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza, che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino. L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali. Il sindaco del Comune di Lipari sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione. Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano.

 

Vasta operazione antidroga nel messinese 112 arresti su disposizione e indagini dirette dalla DDA di Messina. Sequestrati beni per oltre 4 miliono di euro


Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina Direzione Distrettuale Antimafia
Comunicato stampa

In data odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione, in Sicilia, Calabria, in altre località del territorio nazionale e in Spagna, a ordinanze di custodia cautelare nei confronti di oltre 110 persone (85 destinatarie della custodia cautelare in carcere e 27 agli arresti domiciliari), di cui 4 a cura della Polizia Penitenziaria, emesse dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica. Tra i destinatari delle misure cautelari, 16 sono già detenuti in carcere.
L'esecuzione dei provvedimenti restrittivi si pone a valle di tre distinte indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, a partire dal gennaio 2021 all'attualità; delle quali, una eseguita dai CC della Compagnia di Messina Sud, le altre due dalla Compagnia CC di Barcellona Pozzo di Gotto. Le articolate e complesse investigazioni hanno disvelato l'esistenza e la operatività di diverse organizzazioni criminali della città di Messina e del barcellonese, attive nel narcotraffico, con collegamenti con strutture criminali calabresi e soggetti attivi anche in Campania, Lombardia e all'estero. Nell'ambito delle tre attività investigative, sono stati, infatti, documentati diversi, stabili, canali di approvvigionamento della droga, con la Calabria, per la cocaina; con alcuni soggetti attivi nelle province di Napoli e Milano, nonché con la Spagna, per hashish; e con soggetti attivi nei Paesi Bassi, con riferimento allo spice, cannabinoide sintetico con effetto psicotropo estremamente dannoso per la salute. Le indagini articolate e complesse, si sono strutturate, utilizzando i tradizionali strumenti delle intercettazioni, telefoniche e ambientali; di servizi di osservazione e pedinamento con arresti e sequestri di sostanze stupefacente; delle dichiarazioni di soggetti che hanno avviato la collaborazione con l'autorità giudiziaria. Gli elementi raccolti, dunque, hanno disvelato l'organigramma di 4 tra le principali organizzazioni criminali operanti, dal 2020, nel traffico di stupefacenti e nella gestione di piazze di spaccio nei quartieri messinesi di Giostra, Santa Lucia Sopra Contesse, Villaggio CEP e Villaggio Aldisio, nonché nelle zone di Barcellona P.G. e  di Milazzo. 

In particolare, l'indagine delegata alla Compagnia Carabinieri di Messina Sud ha riguardato l'esecuzione di misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari a carico di 49 persone, gravemente indiziate -a vario titolo- per i delitti di "associazione finalizzata al narco traffico", "detenzione, coltivazione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti", "autoriciclaggio" e "porto e detenzione di armi clandestine". Sono stati delineati i ruoli e gli assetti di un gruppo criminale, ritenuto fra i più attivi nel narcotraffico nell'area peloritana, con significativi rapporti con organizzazioni criminali di altre regioni, riorganizzatosi e riaffermatosi sul territorio dopo una pregressa indagine sempre di questa Procura distrettuale e delegata ai CC di Messina che, il 19 luglio 2022 aveva portato all'arresto di 18 persone. Il sodalizio, con base operativa nel quartiere popolare messinese "Giostra" e con la disponibilità di armi, avrebbe smerciato, nel tempo, ingenti quantitativi di stupefacente, rifornendo plurime piazze di spaccio nei diversi quartieri nelle aree a Nord e à Sud del capoluogo e delle zone nebroidea e tirrenica della provincia, in particolare a Tortorici. Lo stupefacente sarebbe stato stoccato e custodito nelle abitazioni di alcuni sodali, strategicamente protette da impianti di videosorveglianza, inferriate e porte blindate, volti a ritardare i tempi di accesso delle Forze di Polizia durante le perquisizioni e consentire, nel frattempo, l'occultamento della droga e delle armi, realizzando veri e propri "fortini" di difficile, se non impossibile, accesso. Infatti, nel corso delle indagini sull'articolazione operante in Messina, nel gennaio 2021, abbiamo registrato il ferimento di un carabiniere, che, nel tentativo di entrare in una abitazione da perquisire, rimaneva ferito al piede, per effetto della improvvisa e volontaria chiusura, contro di lui, di una porta blindata a protezione dell'appartamento. L'organizzazione, anche attraverso la considerevole disponibilità economica acquisita e le sperimentate capacità criminali, si sarebbe accreditata sul mercato illecito della droga, potendo contare su numerosi canali di approvvigionamento, individuati nelle aree di San Luca e Rosarno (RC), nonché in soggetti operanti nel napoletano e a Milano; ovvero, ancora, avvalendosi, in caso di difficoltà, di altri gruppi messinesi attivi nello spaccio degli stupefacenti. Sulla base di quanto emerso dalle indagini, il sodalizio avrebbe reimpiegato parte dei consistenti profitti del narcotraffico -che si stima essere pari a ca. €500.000 mensili, confluenti in una cassa comune- in un'attività commerciale nel settore dell'abbigliamento di Messina, destinando un'altra parte alle famiglie dei sodali detenuti. Dall'indagine è emersa anche una seconda consorteria criminale, che si riforniva di stupefacente dal sodalizio principale, qualificandosi quale gruppo acquirente privilegiato, per, poi, metterlo in vendita nel quartiere popolare denominato "Villaggio Aldisio".

Sul versante barcellonese, delle due attività di indagine, la prima è culminata nell'arresto di 28 persone, delle quali 24 a cura della Compagnia CC di Barcellona P.G.; le restanti 4 a cura della Polizia Penitenziaria del Provveditorato di Palermo dell'Amministrazione penitenziaria; in particolare, 23 destinatarie della custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari, gravemente indiziate -a vario titolo- dei delitti di "associazione finalizzata al narco traffico", "detenzione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti", "associazione per delinquere finalizzata all'indebita introduzione di telefoni cellulari in Istituti penitenziari", "porto abusivo di armi" e "trasferimento fraudolento di valori". Anche su questo versante, le indagini sono state coordinate dalla D.D.A. della Procura di Messina e delegate ai CC della Compagnia di Barcellona P.G.; un segmento delle medesime investigazioni è stato delegato al personale del Nucleo Investigativo Regionale Sicilia della Polizia Penitenziaria, per i delitti che si assumono essere stati commessi all'interno del carcere di Barcellona P.G.

Le attività investigative hanno consentito di ricostruire le componenti soggettive ed oggettive di un'organizzazione criminale, attiva a Barcellona P.G. nel narco traffico di ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hashish. Gli indagati avrebbero posto in essere un'intensa attività di spaccio, in modo sistematico, attraverso un'organizzazione criminale strutturata; con la disponibilità di armi; composta, tra vertici e affiliati, anche da soggetti legati da vincoli di parentela, che avrebbe distribuito la droga in favore di una rete di spacciatori nel territorio di Barcellona e nei paesi limitrofi, cedendola anche ad altri narcotrafficanti della provincia di Catania. La droga, in particolare Yhashlsh, sarebbe stata, in parte, approvvigionata dalla Spagna, tramite un sodale ivi dimorante e poi stoccata e occultata nelle abitazioni di altri affiliati alla consorteria, che utilizzava un'autoconcessionaria di Barcellona P.G., fittiziamente intestata ad alcuni indagati, sebbene riconducibile a uno dei capi del sodalizio, quale base operativa del narcotraffico nonché quale attività commerciale ove indirizzare parte dei proventi dell'illecita attività di spaccio. Dagli accertamenti svolti dai militari dell'Arma, insieme al Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria, è emerso che, al fine di incrementare i propri introiti, il sodalizio criminale avrebbe, addirittura, introdotto la droga nel carcere di Barcellona P.G., dove uno dei promotori, lì detenuto, dirigeva e coordinava la distribuzione delle dosi e telefoni cellulari, anch'essi illecitamente introdotti, ad altri reclusi. L'attività investigativa ha altresì consentito di raccogliere indizi circa l'esistenza di un ulteriore gruppo criminale, collegato al primo sodalizio, finalizzato all'illecita introduzione nel carcere di Barcellona P.G. di telefoni cellulari, composto da detenuti e da una donna la quale, dall'esterno dell'istituto, avrebbe introdotto i dispositivi occultati all'interno di pacchi destinati ai detenuti. Tra i destinatari della misura cautelare in carcere figurano un Agente della Polizia Penitenziaria e un infermiere dell'ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Messina, all'epoca entrambi in servizio presso la citata Casa Circondariale. Il primo avrebbe coadiuvato uno dei capi della consorteria -sottoposto a detenzione-consegnandogli stupefacente, poi, distribuito nel carcere; il secondo avrebbe introdotto la droga nel carcere, ceduta poi ad alcuni reclusi.

Contestualmente, all'esecuzione delle misure cautelari, i militari dell'Arma hanno anche eseguito il sequestro preventivo del capitale sociale e del compendio aziendale di 5 società, compresa una concessionaria di autovetture, ubicate a Barcellona P.G., Milazzo e in Spagna, nonché di 7 beni immobili (fabbricati e terreni), autovetture, polizze assicurative e conti correnti, tra cui uno relativo a un istituto di credito spagnolo, intestati o nella disponibilità degli indagati, del valore complessivo di 4 milioni di euro, essendo stati acquisiti consistenti elementi indiziari per ritenere che tali attività fossero il reimpiego dei profitti illecitamente acquisiti.

Sempre sul versante barcellonese, il secondo segmento dell'indagine fa, oggi, registrare l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 35 persone, delle quali 20 destinatarie della misura in carcere e 15 agli arresti domiciliari, di cui 10 già detenute; allo stato, gravemente indiziate -a vario titolo- di "associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti", "detenzione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti", "estorsione", "detenzione e porto abusivo di armi", nonché "indebita introduzione di telefoni cellulari in istituti penitenziari". L'attività investigativa ha permesso di ricostruire le coordinate di riferimento di un'organizzazione criminale, con basi operative a Barcellona P.G e Milazzo (ME), dedita al traffico di ingenti quantitativi della droga sintetica denominata spice, nonché di cocaina e marijuana. In particolare, il gruppo criminale avrebbe importato lo spice dal mercato olandese -in considerevoli quantitativi, tramite siti web riguardanti, apparentemente, il commercio di prodotti leciti- per il successivo smercio, per un volume d'affari di circa 50.000 euro al mese. Sono emerse anche le forti pressioni, esercitate dagli affiliati nei confronti di alcuni spacciatori, loro acquirenti, per costringerli ad onorare i debiti di droga assunti nei confronti della consorteria. Dagli accertamenti condotti, anche questa organizzazione criminale avrebbe avuto la disponibilità di armi e la sua forza criminale sarebbe emersa dalla circostanza di essere in grado di operare nel narcotraffico, senza subire interferenze da parte di sodalizi concorrenti del territorio di Barcellona P.G.

Pur essendo 3 distinte indagini, sono emersi elementi di collegamento tra i territori coinvolti, come documentato per il traffico di spice, che dal gruppo di Barcellona P.G., oltre a pusher della zona, veniva smerciato in favore di spacciatori messinesi, raggiunti dall'odierno provvedimento, che provvedevano a distribuire la sostanza ai consumatori del capoluogo.

Quanto sopra, ai fini dell'esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell'attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell'assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati e restituzione dei beni sequestrati.

Messina, il 25 giugno 2024.

Andrea Saltalamacchia si conferma pluricampione italiano

Andrea Saltalamacchia anche quest'anno si è confermato pluricampione italiano, vincendo tutte le tappe di K1 light (under 14 -65kg) e della kick light (under 17 -65 kg)

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Sguardo sul futuro

A Patti "pioggia" di medaglie d'oro e d'argento e di attestati per le atlete dell' ASD TWIRLING LIPARI




Grandi soddisfazioni per le atlete dell' ASD TWIRLING LIPARI che DOMENICA 23 hanno gareggiato a Patti ottenendo ottimi risultati.
Le atlete infatti hanno conseguito medaglie d'oro e d'argento, nelle varie categorie, e attestati da zero cadute bastone .
Orgogliosa dei risultati ottenuti l' associazione si prepara adesso al saggio di fine anno "Viaggio nel tempo - Il jukebox della vita" che si terrà DOMENICA, 30 GIUGNO, AL CASTELLO DI LIPARI

Oggi, 25 giugno: San Guglielmo

 Nel secolo XI nasceva a Vercelli, da nobili genitori, un fanciullo destinato dal Signore a fondare un numeroso ordine religioso. Al fonte battesimale ricevette il nome di Guglielmo.


Ancora fanciullo amava la solitudine e cominciò ad esercitarsi in ogni pratica di pietà. All'età di 14 anni, spinto dal fervore, iniziò un pellegrinaggio. A piedi, vestito di una sola tunica e cinto di cilicio, si recò a Campostela nella Spagna, al celebre santuario di S. Giacomo. Il freddo, la fame, la pioggia, le privazioni e perfino il pericolo della vita non riuscirono a smuoverlo dalla sua santa impresa. Aveva progettato anche un viaggio in Palestina, al S. Sepolcro di Cristo, ma gravissimi ostacoli non gli permisero di adempiere il suo desiderio.

Pertanto, assecondando la sua tendenza alla vita religiosa ed eremitica, salì sul Monte Solicchio. Quivi passò due anni in continua preghiera, digiunando e dormendo sulla nuda terra.

Avendo ridata la vista ad un cieco, si sparse la fama della sua santità, e gran numero di persone andava a trovarlo. Disturbato così nella sua solitudine, pensò di fare un pellegrinaggio a Gerusalemme e tutto contento si mise in viaggio; ma Dio che aveva su di lui altri disegni, gli apparve durante il viaggio e gli manifestò quanto voleva da lui. Permatosi nel regno di Napoli, si nascose in una selva e ricominciò di nuovo la sua vita eremitica. Alcuni boscaioli recandosi a far legna nelle vicinanze della sua grotta, lo trovarono, e di ritorno alle loro abitazioni, avendo raccontate meraviglie di lui, moltissimi accorsero per vederlo e per udirlo.

Importunato da quelle visite, si recò in un luogo aspro e quasi inaccessibile, chiamato Monte Vergine. Anche qui fu di nuovo scoperto e fra i visitatori vi furono anche numerosi giovani, desiderosi di fare vita santa con lui. Spinto dalla necessità, dovette pensare a dar ricovero a tanti postulanti e si pose a tracciar linee, a scavar fondamenta e a portare il materiale. Aiutato da coloro che volevano seguirlo, innalzò il monastero di Monte Vergine. Aumentando sempre più il numero dei postulanti, diede loro mi genere di vita secondo i consigli evangelici, con regole tratte in gran parte da quelle di S. Benedetto. Quindi, con la parola e con gli esempi di una vita santissima, attirò altri giovani, fondando nuovi monasteri.

Numerosi furono i miracoli da lui operati. Per sua intercessione i muti parlavano, i ciechi vedevano, i sordi sentivano e gli ammalati che a lui ricorrevano si vedevano liberati da ogni genere di malattie. Cambiò anche l'acqua in vino, e un giorno che una perfida persona volle tentarlo sulla castità, per vincere la tentazione si ravvoltolò nudo su carboni ardenti. Ruggero, re di Napoli, all'udire le meraviglie operate per mezzo di Guglielmo, concepì una grande venerazione per il Santo e raccomandò se stesso, la sua famiglia e tutto il regno alle sue preghiere.

Dopo aver predetto al re e ad altri il giorno della loro morte, e benedetti i suoi religiosi, si addormentò nel Signore, illustre per virtù e miracoli, il 25 giugno dell'anno 1142.

PRATICA. Fare sempre con giubilo la volontà del Signore, ricorrendo a lui nei pericoli.

PREGHIERA. O Signore, concedi, per intercessione del tuo servo S. Guglielmo, di compiere nella nostra vita la tua santissima e amabilissima volontà, affinchè possiamo riportare vittoria sui nemici della nostra salvezza.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Goleto presso Nusco in Campania, san Guglielmo, abate, che, pellegrino dalla città di Vercelli, fattosi povero per amore di Cristo, fondò su invito di san Giovanni da Matera il monastero di Montevergine, in cui accolse con sé dei compagni che istruì nella sua profonda dottrina spirituale, e aprì molti altri monasteri sia di monaci sia di monache nelle regioni dell’Italia meridionale.

Consulta, illegittima la proroga delle concessioni balneari in Sicilia Viola la direttiva Bolkestein. Accolto il ricorso del governo

La proroga del termine per la presentazione delle domande di rinnovo delle concessioni balneari della Regione Sicilia è illegittima. Lo ha deciso con una sentenza la Corte costituzionale. La questione era stata posta dal governo, che rimproverava al legislatore siciliano di aver ecceduto dalle competenze violando la direttiva Bolkestein. Il differimento al 30 aprile 2023 del termine, secondo il governo, «corrobora la proroga delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2033», nonostante la legge statale avesse abrogato nel 2022 la proroga fino a quella data. La Corte ha quindi rilevato che rinnovare anche la possibilità di presentazione delle domande «finisce con l’incidere sul regime di durata dei rapporti in corso», perpetuandone il mantenimento e quindi rafforzando «la barriera in entrata per nuovi operatori economici».

Buongiorno...così!


 

lunedì 24 giugno 2024

Microrganismi. Ricercatori al lavoro nelle Eolie in venti siti "estremi". Dalla Gazzetta del sud del 24 giugno 2024


 

Gruppo Caronte & Tourist lancia canale informativo per clienti con disabilità uditiva


 

Al via al Freeland il II Ludica Lipari Football Camp (video e foto)

 




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Domani per "Racconti d'estate - Cinema in piazza" del MMS proiezione de "Gli oceani sono i veri continenti"

Film d’apertura alla ventesima edizione delle Giornate degli Autori nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, “Gli oceani sono i veri continenti” è l’opera prima poetica, fatta di amore per Cuba e per il cinema, di Tommaso Santambrogio che verrà a trovarci per l'occasione.
In un paesino dell'entroterra cubano dove sembra che il tempo si sia fermato, personaggi vivi e mai rassegnati si muovono nel vuoto in una realtà inerte, dove “tutto cambia perché nulla cambi” come recita il celebre passaggio de “Il Gattopardo” ricordato qui da uno dei protagonisti.
Un continente di segni, di sentimenti, che si riempie del “Mai più” e dove ogni intento comunicativo sembra passare attraverso l’immagine della fuga, perché come scrisse John Berger nelle sue lettere “L’opposto dell’amore non è l’odio, ma la separazione”.
Dolce e crudele allo stesso tempo, “Gli oceani sono i veri continenti” sarà il film in programma martedì 25 Giugno ed è uno di quegli esordi semplicemente da non perdere.

Judo : Okay la giornata della solidarietà sportiva ma il maestro Bisazza "non ha peli sulla lingua"

 

Queste le dichiarazioni del maestro Gaetano Bisazza a conclusione dell'evento e non ha certo "peli sulla lingua"
"Anche per quest’anno abbiamo portato a termine la giornata della solidarietà sportiva. Un doveroso ringraziamento va a tutti i partecipanti . Ai ragazzi di Sport 21 di Palermo, al maestro Patania di Messina e responsabile Csen e a tutti i nostri ragazzi presenti. Certo, parecchi erano gli assenti e questo mi è dispiaciuto molto perché chi aveva problemi seri o esami scolastici va capito ma gli altri no, a parte la mancanza di rispetto nei miei confronti. La mancanza di rispetto nei confronti dei figli è palese: dopo aver lavorato tanto in palestra meritavano il confronto con gli altri per acquisire la sicurezza necessaria che solo il confronto con gli altri può dare .
Inoltre questo qualcuno di Palermo aveva telefonato al maestro Patania intimandogli di non venire a fare la manifestazione di Lipari. Io dico a questi individui (perché di persona hanno ben poco) che lo sport è dei ragazzi che lo fanno e si devono divertire a esercitarlo. Tutto il resto non conta . Nonostante tutto sono contento di com’è andata la manifestazione; la felicità dei ragazzi presenti mi ha ripagato di tutto.

Un altro doveroso ringraziamento va all’assessore dei servizi sociali di Lipari. la dottoressa Cristina Roccella, sempre presente alle manifestazioni e al vicesindaco di Lipari, Saverio Merlino, impegnato in attività istituzionali . Inoltre volevo ringraziare tutti gli sponsor che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione .

Salina, Malfa e UniMe insieme per la biodiversità: al via il progetto "Flora Eoliana in Ambiente Urbano" con l’Orto Botanico. Inaugurato con Maria Grazia Cucinotta

Il Comune di Malfa ha inaugurato il progetto "Flora Eoliana in Ambiente Urbano" in collaborazione con l’Orto Botanico “Pietro Castelli” dell’Università di Messina, diretto dalla Prof.ssa Rosa Maria Picone. All’inaugurazione hanno partecipato il prof. Alessandro Crisafulli e l’attrice Maria Grazia Cucinotta, che ha elogiato il progetto e scoperto la targa commemorativa collocata nella piazza principale di Malfa.
Il comune di Malfa, nell’ambito di un progetto di riqualificazione del centro storico, grazie ad una collaborazione con l’Orto Botanico universitario “Pietro Castelli”, ha scelto di inserire nelle fioriere pubbliche piante autoctone delle Isole Eolie. Specie tipiche della macchia mediterranea, specie più rare ed endemismi di queste isole, proposte non solo per la loro valenza naturalistica ma anche per il loro valore ornamentale.

L'ambiente urbano diviene quindi luogo di conservazione della biodiversità e preservazione dell’identità locale attraverso elementi, le piante spontanee, tra i più peculiari e caratterizzanti delle isole. Corbezzoli, lentischi, mirti e ginestre, l’endemico Fiordaliso delle Eolie (Centaurea aeolica), la rara Vedovina delle scogliere (Lomelosia cretica) dalle affascinanti fioriture primaverili e l’Assenzio arbustivo (Artemisia arborescens) possono essere osservate da vicino, opportunamente etichettate, lungo le strade di Malfa: uno stimolo per ritrovarle poi lungo i sentieri.

Questo progetto testimonia l'impegno concreto del Comune di Malfa e dell’Orto Botanico “Pietro Castelli” nella salvaguardia dell'ambiente e nella promozione della sostenibilità. È un'opportunità unica per celebrare e preservare il ricco patrimonio naturalistico delle Isole Eolie.

Il Vice Sindaco di Malfa, Giuseppe Siracusano, ideatore e promotore del progetto con la prof.ssa Picone, ha espresso la sua soddisfazione: "Questa iniziativa rappresenta un passo importante per valorizzare il nostro patrimonio naturale e sensibilizzare la comunità sull'importanza della biodiversità. Ringraziamo l’Orto Botanico dell'Università di Messina per la preziosa collaborazione e invitiamo tutti i cittadini a partecipare attivamente nella tutela delle nostre risorse naturali."

Stromboli: Cessato il trabocco lavico sulla Sciara del fuoco. Di nuovo in funzione il sistema allerta maremoti

 COMUNICATO - L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica durante la notte, il trabocco lavico sulla Sciara del Fuoco si è gradualmente esaurito, e i piccoli flussi lavici generati durante la giornata di ieri sono fermi ed in raffreddamento. Persiste invece una modesta attività di spattering alle bocche nell'area craterica nord della terrazza craterica, mentre nell'area craterica sud le esplosioni avvengono ad intervalli di circa 5-10 minuti. Rispetto al precedente comunicato l'ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato oscillazioni tra il livello alto e quello molto alto; attualmente permane sul livello alto. I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni GNSS (HF) e clinometrica non mostrano variazioni significative rispetto all'ultimo comunicato.


NDD di Eolienews - Intanto - come comunicato dall'Università degli Studi di Firenze - sono stati risolti i problemi, registrati nei giorni scorsi, alla Meda PLB (boa ondametrica) e il sistema di allerta tsunami è nuovamente operativo

Festeggiano il compleanno...

 ... Ivana Caccetta, Rossella Mirabito, Ella Di Benedetto, Jessica Greco, Giovanna Mandarano, Loredana Natoli, Vincenzo Lo Schiavo. 

Ricordando...Angelo Biviano


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

In cerca della forza invisibile che plasma il pianeta. Iniziati da Stromboli i campionamenti di microorganismi alle Eolie

Ha preso il via da Stromboli per concludersi, mercoledì prossimo, il progetto, finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca e coordinato da Donato Giovannelli dell’Università Federico II di Napoli, che vede impegnata la squadra di ricercatori di Erc CoEvolve, che analizzerà nelle Eolie circa venti siti estremi, come camini idrotermali e crateri vulcanici, per catalogare i microrganismi che vi sono ospitati, capaci di vivere in condizioni impossibili per gli esseri umani. La scelta delle Eolie non è casuale sono, infatti, a detta dei ricercatori, uno dei luoghi in cui le forme di vita estreme sono di casa   “Quando parliamo di biodiversità pensiamo solitamente alla varietà degli animali e i colori delle piante, ma la più grande biodiversità - osserva Giovannelli – è quella dei microrganismi: un mondo che conosciamo ancora molto poco e che costituisce il cuore della forza geologica che cambia il pianeta”.

Forse meno spettacolare degli organismi complessi, la vita unicellulare ha da sempre modificato il pianeta, a partire dalla produzione dell'ossigeno che oggi respiriamo. “Non possiamo scindere il pianeta dalle forme di vita, sono due elementi in continua trasformazione e uno modifica l’altro. E' una co-evoluzione costante di cui però sappiamo ancora molto poco”, dice Giovannelli. Per capire più facilmente questa relazione, i luoghi ideali sono gli ambienti estremi, nei quali è possibile osservare dinamiche senza i disturbi dovuti alla presenza di altre forme di vita.

“Le Eolie, come in realtà altri siti in Italia, sono per noi un parco giochi perché sono ricche di micromondi estremi e finora studiati solo sotto il profilo geologico. Non sappiamo praticamente nulla delle comunità microbiche che vi vivono”, osserva il ricercatore. “Dimentichiamo l’importanza che hanno questi micromondi anche nel nostro quotidiano, ma sono fondamentali. Per esempio- conclude - per la ricerca medica e terapie anticancro o per la genetica, o ancora per la ricerca di bioplastiche o di nuove fonti di energia pulita”.

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Capire e capirsi

Oggi, 24 giugno: Natività San Giovanni Battista

 Il culto e l'alto onore tributato dalla Chiesa al grande Battista col celebrarne la natività è certo un segno della grandezza di questo uomo santificato prima ancora della sua nascita.


Zaccaria, suo padre, era della classe di Abia, e come sacerdote attendeva agli uffici del tempio. Elisabetta, sua consorte, era sterile e avanzata negli anni: ambedue però camminavano irreprensibili nella legge del Signore.
Or avvenne che mentre il bianco vegliardo Zaccaria, entrato nel tempio, vi offriva l'incenso, gli apparve l'Angelo del Signore. Egli si turbò alla vista del celeste messaggero, ma questi con voce dolce e soave: « Non temere, gli disse, o Zaccaria, perché le tue preghiere sono state esaudite e la tua moglie Elisabetta darà alla luce un figliuolo a cui porrai nome Giovanni. Egli sarà per te di allegrezza e di giubilo, e molti per la sua nascita si rallegreranno poichè sarà grande al cospetto dell'Altissimo... sarà ripieno dello Spirito Santo e precederà dinanzi al Signore con lo spirito e la potenza di Elia ». « Ma come avverrà questo, rispose tremante Zaccaria, se io e la mia moglie siamo vecchi? ». A cui l'inviato misterioso: « Io sono Gabriele chè sto al cospetto di Dio, e sono stato inviato ad annunciarti questa bella notizia, ma giacché hai esitato, rimarrai muto fino a tanto non sia compiuto quello che ti ho detto ».

Così dicendo l'Angelo scomparve.

Quando furono compiti i giorni del suo ministero se ne tornò a casa. Allora si compì la parola del Signore;

Un altro spettacolo ci si presenta. Gabriele lascia nuovamente il cielo; sorvola le montagne della Giudea e si porta a Nazareth ad una verginella in dolce contemplazione.

Ave grazia piena! A questo saluto Maria si turba ma rassicurata dall'Angelo, crede e diviene all'istante madre di Dio. Saputo poi che la cugina Elisabetta deve partorire, Maria si dirige frettolosa verso la città. L'abbraccio colla cugina, la purificazione di Giovanni, le parole ispirate di Elisabetta fanno proromper Maria in quel cantico di lode e di benedizione a Dio che è la più bella e la più sublime di tutte le poesie, il più dolce di tutti i canti: il Magnificat. Ecco i prodigi coi quali fu circondata la Natività del Battista, il Precursore di Cristo, l'ultimo e il più insigne tra i personaggi che nel corso di quaranta secoli preannunziarono il Salvatore. La sua vita mortificatissima trascorsa quasi tutta nel deserto e nella predicazione del regno messianico, fanno di S. Giovanni uno dei santi più grandi.


San Giovanni Battista
autore Tiziano anno 1540 circa
titolo San Giovanni Battista



Le sue relazioni con il Salvatore sono intime. È Giovanni che lo battezza nel Giordano: ancora lui che lo mostra ai discepoli con quelle parole: « ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati dal mondo ». E a chi, stupito della sua vita e della sua predicazione, domandava: « Sei tu il Messia? » rispondeva: « Io sono la voce di colui che grida nel deserto: raddrizzate le vie del Signore. Io non sono il Cristo: ma fui mandato innanzi a lui. Bisogna che Egli cresca e che io diminuisca ».

Battesimo di Gesù
autore Bartolomé Esteban Murillo
anno 1655 circa titolo Battesimo di Cristo



E Giovanni diminuì veramente. Dopo aver additato il Messia, insegnato ad ogni ceto di persone il modo di ricevere il Salvatore, è preso e decapitato in odio alla verità. Più splendido coronamento alla sua missione non poteva desiderare.

PRATICA. Impariamo dal Battista la fermezza nella fede, l'amore alla mortificazione e alla penitenza.

PREGHIERA. O Giovanni, che preparasti i sentieri, deh! fa che noi possiamo percorrere speditamente la via che ci separa dal cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità della Natività di san Giovanni Battista, precursore del Signore: già nel grembo della madre, ricolma di Spirito Santo, esultò di gioia alla venuta dell’umana salvezza; la sua stessa nascita fu profezia di Cristo Signore; in lui tanta grazia rifulse, che il Signore stesso disse a suo riguardo che nessuno dei nati da donna era più grande di Giovanni Battista.

Buongiorno...così!


 

domenica 23 giugno 2024

Salina, nuovo encomio al soprintendente capo. L'articolo dalla Gazzetta del sud del 23 giugno 2024

Lipari, off limits il mare all'ex Pumex. L'articolo dalla Gazzetta del sud del 23 giugno 2024


 

"Aria d'amore", sposi diletta Leotta e Loris Karius. Dalla Gazzetta del sud del 23 giugno 2024


 

Intensa attività dello Stromboli, attivate procedure operative interne. Lo comunica la Protezione civile regionale


Attivate a Stromboli le procedure operative interne, per intensa attività vulcanica di spattering. Le ha attivate il capo della Protezione Civile regionale, ingegner Salvo Cocina, che si è messo in contatto con il responsabile delle emergenze del Dipartimento nazionale, con il prefetto di Messina e con il sindaco di Lipari. 

Tali procedure prevedono un costante rapporto con i Centri di Competenza che svolgono attività di monitoraggio del vulcano eoliano. 

Cocina ha, altresì, invitato il sindaco a informare, a fini precauzionali e preventivi, la popolazione e soprattutto le guide che devono adottare precauzione massima e, se è il caso, sospendere le escursioni. L’attivazione segue quella che è stata, nella giornata di oggi, l’intensificazione dell’attività vulcanica, così come evidenziato dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo. 

A partire dalle quattordici circa - così come abbiamo già riportato in altro articolo -  dalla bocca 1 di nord – est, si verifica una intensa attività di spattering che alimenta modeste tracimazioni di lava che, al momento, sono confinate nella parte alta della Sciara e la cui lunghezza non supera i cento metri. Contestualmente si osserva un rotolamento di blocchi lavici che raggiungono la linea di costa, attraverso la stessa Sciara. L’attività, iniziata alle quattordici, è stata preceduta, a partire dalle cinque e venti, da un incremento dei valori dell'ampiezza media del tremore vulcanico che rapidamente si è portata dal livello alto a quello molto alto. Il valore massimo è stato raggiunto alle dodici e trenta. Le reti di monitoraggio delle deformazioni e clinometriche non mostrano variazioni significative. 

Ricordiamo che, al momento, il sistema di rilevazione dei maremoti, che culmina nella boa ondametrica, installata al largo di Stromboli, sviluppato e gestito dall’Università di Firenze UniFI, è da ieri, fuori uso, per un problema tecnico. Nelle prossime ore sarà effettuato un intervento d’urgenza al fine di poterlo riattivare.