Forse meno spettacolare degli organismi complessi, la vita unicellulare ha da sempre modificato il pianeta, a partire dalla produzione dell'ossigeno che oggi respiriamo. “Non possiamo scindere il pianeta dalle forme di vita, sono due elementi in continua trasformazione e uno modifica l’altro. E' una co-evoluzione costante di cui però sappiamo ancora molto poco”, dice Giovannelli. Per capire più facilmente questa relazione, i luoghi ideali sono gli ambienti estremi, nei quali è possibile osservare dinamiche senza i disturbi dovuti alla presenza di altre forme di vita.
“Le Eolie, come in realtà altri siti in Italia, sono per noi un parco giochi perché sono ricche di micromondi estremi e finora studiati solo sotto il profilo geologico. Non sappiamo praticamente nulla delle comunità microbiche che vi vivono”, osserva il ricercatore. “Dimentichiamo l’importanza che hanno questi micromondi anche nel nostro quotidiano, ma sono fondamentali. Per esempio- conclude - per la ricerca medica e terapie anticancro o per la genetica, o ancora per la ricerca di bioplastiche o di nuove fonti di energia pulita”.
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