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mercoledì 11 settembre 2024
Buon compleanno a...
Piano Regionale Faunistico Venatorio e richiesta di Introduzione della caccia al coniglio Salina: appello per la salvaguardia delle colture e delle tradizioni locali
COMUNICATO - L'isola di Salina si trova da anni a dover fronteggiare una grave proliferazione del coniglio selvatico, un problema che sta compromettendo seriamente le attività agricole dell'isola. In particolare, le coltivazioni vinicole, tra cui le rinomate uve malvasia, vanto del territorio eoliano, subiscono danni ingenti a causa della mancanza di un efficace controllo della fauna selvatica. Gli agricoltori locali, nonostante le numerose richieste di intervento, continuano a subire le conseguenze di un'inazione che mette a rischio la loro stessa sopravvivenza economica.
Le vigne sono costantemente
minacciate dalla distruzione provocata dai conigli selvatici, una specie che si
è moltiplicata in assenza di misure di contenimento. La situazione è
ulteriormente aggravata dal divieto di caccia imposto dal Piano Regionale
Faunistico Venatorio, che, sebbene artatamente motivato dalla necessità di
proteggere alcune specie, non tiene conto dell'impatto devastante che la
proliferazione incontrollata di altre, come il coniglio, sta avendo sul
territorio.
La caccia al coniglio,
storicamente praticata sull'isola di Salina, ha rappresentato in passato non
solo un mezzo di sussistenza per gli abitanti, ma anche un'importante attività
legata alla cultura e alla tradizione locale. Rappresentava un elemento di equilibrio
nella gestione della fauna selvatica, garantendo un controllo naturale della
popolazione di conigli. Il divieto totale imposto negli ultimi anni ha causato
la perdita di questo importante strumento di gestione, contribuendo all’attuale
emergenza.
"Gli agricoltori stanno
assistendo alla distruzione del loro lavoro, mentre una storica tradizione come
la caccia, che ha sempre contribuito a preservare l’equilibrio ambientale, è
stata ingiustamente soppressa" afferma il sindaco di Malfa Clara Rametta.
"La reintroduzione della caccia al coniglio sull'isola non è solo una
misura necessaria per proteggere le colture, ma anche un modo per recuperare
un'antica pratica che fa parte della nostra identità."
Le Amministrazioni di
Salina, gravemente inascoltate dalla Regione, chiedono da anni che il Piano
Regionale Faunistico Venatorio venga rivisto e che sia autorizzata la caccia
selettiva al coniglio sull'isola di Salina. Si tratta di una misura essenziale
non solo per limitare i danni alle colture, ma anche per ristabilire un
equilibrio tra tutela ambientale e necessità economiche. Inoltre, il ripristino
della caccia al coniglio rappresenterebbe un ritorno a una tradizione storica
che, per generazioni, ha aiutato gli abitanti dell'isola a gestire la fauna
selvatica in modo sostenibile. Il Comune di Malfa non è disposto a subire
più ritardi e dilazioni: si deve intervenire immediatamente, da quest’anno, con
un provvedimento derogatorio su misura.
"Non possiamo permettere che l’equilibrio
ecologico e culturale di Salina venga distrutto da una cattiva gestione della
fauna e nel silenzio dell’Amministrazione Regionale Siciliana, Salina ha una
storia profondamente legata alla natura e alla gestione attiva delle sue
risorse. La caccia, praticata nel rispetto dell’ambiente, è sempre stata un
elemento di questa tradizione, una pratica tramandata di generazione in
generazione. Oggi, più che mai, è necessario recuperare questa parte della
nostra identità per fronteggiare una minaccia che sta danneggiando l’isola”
Il sindaco Rametta, infine,
denuncia la miopia di alcune associazioni ambientaliste “Nonostante l’evidenza
del problema, alcune associazioni ambientaliste continuano ad opporsi con
ostinazione all'introduzione della caccia al coniglio, dimostrando una totale
incapacità di comprensione delle reali esigenze del territorio. Salina, a
seguito di anni di impegno profuso solo dalle Amministrazioni e dai cittadini,
è uno dei territori più all’avanguardia nelle politiche di tutela ambientale e
sviluppo sostenibile. Questi gruppi, spesso lontani dalla realtà quotidiana
dell’isola, non hanno nulla da insegnare agli isolani, che per generazioni
hanno custodito e protetto il loro patrimonio naturale con cura e rispetto”.
Malfa, 10 settembre 2024
L’Amministrazione Comunale di Malfa
E' deceduta la signora Clio Bittoni, moglie del Presidente emerito Giorgio Napolitano
A distanza di poco meno di un anno dalla morte del marito, il Presidente emerito della Repubblica della Repubblica Giorgio Napolitano, è deceduta a Roma, la moglie Clio Bittoni Napolitano.
L'ex "first lady", avrebbe compiuto 90 anni a novembre.
La signora Clio è stata sposata con l'ex capo dello Stato per 64 anni. Dalla loro unione sono nati due figli, Giovanni e Giulio.
Insieme al marito è stata per lungo tempo una habitué di Stromboli
Oggi, 11 settembre: Santi Proto e Giacinto
Leggendario è invece il racconto della loro vita: sarebbero stati due fratelli eunuchi, schiavi della nobile Eugenia, figlia di Filippo il nobile prefetto di Alessandria di Egitto, che convertirono al cristianesimo.
Eugenia avrebbe ceduto i due giovani alla nobile Bassilla, convertitasi a sua volta grazie ai loro insegnamenti. Operarono altre conversioni, finché vennero arrestati e imprigionati costretti all'adorazione degli Dei. Furono infine bastonati a sangue e poi condannati alla decapitazione.
Le ossa di Proto sono venerate nel Collegio di Propaganda Fide, quelle di Giacinto nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma nel cimitero di Basilla sulla via Salaria antica, deposizione dei santi martiri Proto e Giacinto, che il papa san Damaso celebrò nei suoi versi, recuperando i loro tumuli nascosti sotto terra. In questo luogo, circa quindici secoli dopo sono stati nuovamente ritrovati il sepolcro intatto di san Giacinto e il suo corpo consumato dal fuoco.
martedì 10 settembre 2024
Da domenica su Rai 1 la fiction ” Sempre al tuo fianco” sul cui set si sviluppo l'incendio di Stromboli
I dodici episodi ruotano intorno alla figura di Sara Nobili (Ambra Angiolini), responsabile del Rischio Vulcani a Stromboli.
Non si può non ricordare che sul set il 25 maggio del 2022 si sviluppò l’incendio che carbonizzò la montagna di Stromboli. Non a caso nelle scorse settimane ha suscitato polemiche la decisione della Rai di mandare in onda la serie
Per l'incendio, che devastò Stromboli, la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal procuratore Giuseppe Verzera, ha chiesto il rinvio a giudizio per sei indagati, coinvolti nella vicenda, tra cui quattro persone fisiche e due società con personalità giuridica per le responsabilità amministrative. Per tutti gli indagati l’ipotesi di accusa contestata è quella di disastro ambientale colposo in concorso tra loro.
Tra gli indagati figurano Matteo Levi 63 anni, Roberto Ricci 68 anni, Elio Terribili 63 anni, tutti romani e Luca Palmentieri, 40 anni di Napoli, tutti professionisti noti nel settore degli effetti speciali e della produzione cinematografica. Le società coinvolte sono la "11 Marzo Films srl" e la "Best Sfx srls", entrambe con sede a Roma, note per la loro esperienza nel campo degli effetti speciali per il cinema.
Ricordando...Annamaria Rinaldi in Chiofalo
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
MILAZZO – Il Distretto attiva 36 tirocini di inclusione sociale per le persone titolari di ADI
L’assessore alle Politiche sociali del comune di Milazzo Natascia Fazzeri ha spiegato che la finalità dell’intervento è quella di favorire l’inclusione sociale delle persone in condizioni di vulnerabilità favorendo opportunità d’inserimento nel mercato del lavoro o ricollocazione nell’ambito lavorativo.
I tirocini verranno effettuati presso aziende private e del Terzo settore, studi professionali e/o altri operatori economici
Il Distretto Socio Sanitario n. 27 Comune capofila Milazzo ha pubblicato l’avviso per l’attivazione di n. 36 Tirocini di Inclusione sociale per le persone titolari di ADI e per i nuclei familiari e/o soggetti che si trovino in simili condizioni economiche, in possesso di attestazione ISEE non superiore a € 9.360,00, che risultino inoccupati e/o disoccupati e/o inseriti nel circuito di assistenza da parte dei Servizi Sociali o del Centro per l’Impiego competente per territorio,.
Il Tirocinio di Inclusione Sociale è un percorso di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzato all’inclusione sociale e lavorativa.
I tirocini verranno effettuati presso aziende private e del Terzo settore, studi professionali e/o altri operatori economici (di seguito denominati soggetti ospitanti), selezionati dall’APL affidataria, tramite apposito Avviso pubbli
Potranno presentare domanda di ammissione i cittadini residenti nei Comuni del Distretto Socio Sanitario n. 27 beneficiari delle misure di contrasto alla povertà, che siano in possesso dei seguenti requisiti:
- Far parte di nucleo familiare beneficiario della misura ADI preso in carico dall’Equipe multidisciplinare;
- Essere residenti nei Comuni del Distretto Socio Sanitario n. 27: Milazzo- capofila, S. Filippo del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò, Monforte S. Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, S. Lucia del Mela, S. Pier Niceto, Spadafora, Torregrotta, Valdina, Venetico;
- Aver sottoscritto apposito Patto di inclusione sociale;
- Non essere inseriti in altri progetti lavorativi e/o formativi remunerati o percorsi di formazione in corso di svolgimento nell’ambito del SFL;
- Non beneficiare di altre misure di sostegno al reddito oltre alla misura ADI.
Buon compleanno a...
Successo per la terza edizione della Stromboli Aerial Week: un incontro di atleti e artisti da tutto il mondo dal 4 all'8 settembre 2024
Comunicato Stampa Stromboli ha ospitato dal 4 all'8 settembre la terza edizione della *Stromboli Aerial Week*, un evento che ha portato sull'isola oltre 100 partecipanti tra atleti, insegnanti e tecnici provenienti da ogni angolo del mondo. In questi cinque giorni intensivi, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di studiare con alcuni dei più rinomati artisti internazionali delle discipline aeree, tra cui *Alan Franco* (Messico), *Tamia Šeme* (Slovenia), *Karin Ödermatt* (Svezia), *Isabella Sutto* (Italia) e *Lydia Kollia* (Grecia). Le discipline praticate durante l'evento hanno incluso la *pole dance*, le *arti aeree*, lo *yoga* e la suggestiva *sospensione capillare*, tutte curate con estrema professionalità e dedizione. Stromboli Aerial Week si è affermata non solo come un importante momento di formazione, ma anche come un punto d'incontro per atleti e artisti desiderosi di sperimentare e condividere le loro tecniche. *Ludovica Capodanno Curatolo*, organizzatrice ed ideatrice dell'evento, ha espresso grande soddisfazione per la fantastica edizione 2024: "Per il terzo anno consecutivo è stato un successo sotto tutti i punti di vista, il risultato ha superato ogni aspettativa. Sono entusiasta e non vedo l'ora di iniziare a pianificare l'edizione 2025 insieme ai miei colleghi *Jennifer Spina* e *Salvo Guagliardo*." Il culmine dell'evento è stato la *cerimonia di chiusura* con lo spettacolo aperto al pubblico “la leggenda di Colapesce” che ha incantato oltre 400 spettatori, tra residenti e turisti. La performance finale ha riconfermato Stromboli Aerial Week come un appuntamento attesissimo, che ogni anno richiama una comunità sempre più numerosa e appassionata. L'edizione 2024 non solo ha celebrato la bellezza delle discipline aeree, ma ha anche rafforzato il legame tra l'isola di Stromboli e il mondo dell'arte e del movimento, consolidando l'importanza di questo evento nel panorama internazionale. L’evento è inoltre patrocinato da : comune di Lipari, assessorato del turismo,assemblea regionale siciliana, pro loco amo Stromboli ed unione nazionale delle proloco d’Italia.
Oggi, 10 settembre: San Nicola da Tolentino
Fin dai primi anni ebbero cura di infondergli sentimenti cristiani, e Nicola crebbe buono, ubbidiente, mortificato: lo Spirito Santo lavorava in quell'anima innocente; più volte occorse ritrarlo dalla preghiera e frenarlo nella mortificazione e nella liberalità verso i poveri.
Assisteva e serviva volentieri la S. Messa; ascoltava la parola di Dio e studiava le cose sacre.
Quando incominciò a studiare fece rapidi progressi nella scienza, onde i genitori gli provvidero un canonicato nella chiesa del SS. Salvatore a Tolentino. Un giorno nella chiesa, udì un religioso di S. Agostino che predicava sulla vanità del mondo e ripeteva quel passo del Vangelo: « Cosa giova all'uomo guadagnare tutto il mondo se poi perde l'anima sua? » e l'altro: « Chi vuol essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua ». Nicola non attese altro: subito fece domanda di essere ammesso tra i figli di S. Agostino in quella città. Fu accettato, prese l'abito religioso, e dopo un anno di noviziato si consacrò al Signore mediante i santi voti religiosi: aveva 18 anni. Nel convento riconfermò il proposito che fin da piccolo si era prefisso: rinnegare se stesso. Perciò si stimava l'ultimo dei fratelli e cercava sempre gli uffici più umili, contento quando poteva eseguire la volontà altrui, e rinunziare alla sua, Durante gli studi fu mandato in vari conventi del suo Ordine e a Cingoli fu ordinato sacerdote.
Di qui comincia una nuova era per il nostro Santo. Quando si trovava all'altare, la sua faccia si infiammava d'amore e abbondanti lacrime sgorgavano dai suoi occhi. Le segrete comunicazioni della sua anima con Dio all'altare ed al confessionale gli facevano gustare anticipatamente le delizie della beatitudine celeste. Più tardi si recò a Tolentino ove passò i suoi ultimi anni. Predicava quasi tutti i giorni e le sue prediche producevano frutti meravigliosi. Nessuno poteva resistere alla forza e alla dolcezza dei suoi discorsi sia pubblici che privati. L'amore che portava a Dio infiammava talmente il suo cuore che sovente fu visto piangere sul pulpito.
Fu favorito di doni celesti ed operò molti miracoli. Nel 1305, il 10 settembre, dopo essere stato tribolato da una lunga malattia, morì all'età di 60 anni, pieno di virtù e di meriti.
PRATICA. Facciamo bene oggi i nostri doveri religiosi.
PREGHIERA. O Signore, che vi degnaste chiamare alla santità il vostro servo Nicola, fate che anche noi, obbedendo alla vostra volontà, possiamo entrare nella gloria del Paradiso.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Tolentino nelle Marche, san Nicola, sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino, che, dedito a una severa astinenza e assiduo nella preghiera, fu severo con se stesso, ma clemente con gli altri, e spesso imponeva a sé le penitenze altrui.
I PANI BENEDETTI DI SAN NICOLA
Fin dal principio delle lotte col demonio San Nicola fu. soggetto a numerose malattie; era, a poco a poco, consumato da infermità ch'esso attribuiva alle malignità e agli inganni di Satana. In una di questa malattie, la Vergine gli apparve e gli ordinò di prendere del pane fresco e di intingerlo nell'acqua, se voleva riacquistare la salute. Tale è l'istituzione dei pani di San Nicola. I miracoli che furono compiuti per mezzo del pane benedetto si moltiplicarono talmente, dopo la morte del Santo, che Papa Eugenio IV prescrisse, per la benedizione, una formula speciale. Più tardi, nel 1622 la Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari dichiarò che soltanto gli Eremiti di Sant'Agostino godessero il privilegio di benedire e distribuire ai fedeli il pane miracoloso.Per mostrare quante grazie sono da ciò derivate è opportuno conoscere uno dei fatti più importanti, che riempì di ammirazione tutta la cristianità. Negli anni 1601 e 1602 una peste violenta devastava la città di Cordova. Dopo tredici mesi il flagello era divenuto sterminatore. Fu allora che Giacomo di Vargas y Caravajal, governatore di Cordova, decretò di portare solennemente la statua di San Nicola all'Ospedale di San Lazzaro, dove giacevano, infermi di peste, migliaia di persone. La cerimonia ebbe luogo il 7 giugno: il governatore, il Senato, ventiquattro deputati, si recarono ad ascoltare la Santa Messa all'altare del Taumaturgo nella chiesa degli Agostiniani, e, quando ebbe termine il Santo Sacrifizio, con la torcia in mano, seguirono processionalmente la statua di San Nicola. Ai due fianchi di essa erano portate ceste di pane benedetto, destinato agli ammalati. Il Priore del convento e tutti i religiosi presero parte all'imponente corteo che si fermò dinanzi al Monastero di Nostra Signora del Carmelo. Il Padre Giovanni di Navas, dell'Ordine di San Francesco, confessore dell'ospizio, rivestito dei paramenti sacri, e sorreggendo un Crocefisso, stava sulla porta per riceverlo. Tutti gli ammalati che avevano potuto alzarsi, facevano corona, ad una certa distanza dal popolo per causa del contagio. Il corteo si fermò: un padre agostiniano presa la statua del Santo, andò ad inginocchiarsi davanti al francescano che reggeva il Crocefisso, mentre tutti i fedeli, in ginocchio, imploravano soccorso. Allora il religioso Agostiniano innalzò l'immagine di San Nicola. Nel momento che il volto del Santo arrivò all'altezza dei piedi del Crocefisso, alla presenza di tutto il popolo, fu operato il prodigio: la statua sì animò e baciò i piedi del Salvatore, mentre la grande folla commossa fino alle lagrime, invocava ad alta voce l'aiuto del 'auto. La statua fu di nuovo avvicinata al Crocefisso, ed allora apparve una meraviglia ancor più sublime; si vide il Salvatore staccare le braccia dalla Croce ed abbracciare, con infinita tenerezza, il volto del suo Servo glorioso. L'entusiasmo fu al colmo; si distribuì a tutti il pane benedetto, ed il protettore di Cordova fece tornare nell'animo di ognuno la più viva speranza. La moria cominciò a decrescere e, in meno di un mese, scomparve del tutto; le guarigioni si succedevano numerose, mangiando od applicando i piccoli pani benedetti. Tutti questi miracoli, e mille e mille altri, diffusero prodigiosamente la devozione al pane benedetto dì San Nicola; ed ancor oggi continua la potenza data da Dio al grande Taumaturgo, quella potenza per la quale: Tutte le genti Te cantan Nicola, l'innalzan le città carmi devoti, — scioglie il fanciullo in sua dolce parola — E lodi e voti.
lunedì 9 settembre 2024
Inaugurazione di "Emozioni in scena": Il comunicato
Scrive Domenico Palamara:
Finalmente dopo mesi di duro lavoro ho avuto l'onore di inaugurare le sagome di 5 personaggi storici che hanno dato un contributo significativo al nostro paese. Davanti al bar Papisca, con decine di persone presenti e i parenti più intimi, abbiamo esposto queste figure che presto faranno parte della nostra quotidianità.
Ringrazio il Sindaco Riccardo Gullo per la sua presenza, Corrado Giannò per aver sposato subito l'iniziativa, Ermanno Ziino e Mario Turcarelli per il supporto tecnico, le famiglie dei personaggi e tutti quelli che erano presenti.
I personaggi:MONS. GENNARO DIVOLA
IL DOTT. GINO SPADARO CON LA MOGLIE ROSANNA LO RIZIO
DOTT. GIUSEPPE DI PERRI
CAV. PINO ZIINO.
Malfa : si presenta la Guida Naturalistica della RNO. Della guida ne aveva già parlato la Gazzetta del sud il 31 agosto scorso
L’incontro, programmato in occasione del quarantesimo anniversario dell’istituzione dell’area protetta gestita dall’ex Provincia, sarà aperto dai saluti istituzionali del Sindaco della Città Metropolitana di Messina Federico Basile, dell’Assessore regionale Territorio ed Ambiente Giusi Savarino, del Direttore generale Dipartimento “Ambiente” dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente Patrizia Valenti, dei Sindaci di Malfa Clara Rametta, di Lipari Riccardo Gullo, di Santa Marina Salina Domenico Arabia e di Leni Ireneo Giardinello.
Seguiranno gli interventi introduttivi del Direttore generale della Città Metropolitana di Messina Salvo Puccio, del Dirigente Aree Naturali Protette della Regione Siciliana Francesco Picciotto, del Docente di Botanica dell’Università degli Studi di Messina Alessandro Crisafulli, della Naturalista Anna Giordano, del Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Isole Eolie” Mirella Fanti, del Dirigente scolastico del Liceo “Emilio Ainis” di Messina Alessandra Minniti, del Presidente dell’Associazione culturale “U Marruggiu.it” di Malfa Michele Merenda, del Presidente ANISN Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali sezione di Messina Domenica Lucchesi e degli autori della guida: Pietro Lo Cascio, Biologo della Conservazione; Palmiro Mannino, Geologo e Luana La Fauci, Archeologo.
Le conclusioni saranno affidate al Dirigente della VI Direzione Ambiente della Città Metropolitana di Messina Giovanni Lentini, al Responsabile dell’Ufficio Piani Gestione e Tutela Aree Protette della Città Metropolitana di Messina Salvatore Galletta, al Direttore delle Riserve Naturali della Città Metropolitana di Messina Maria Letizia Molino.
L’incontro sarà moderato dalla giornalista Valeria Brancato.
Associazione Euterpe festeggia il X Anniversario della fondazione con un concerto speciale all'Addolorata di Lipari
Protagonista sarà la musica di Johann Sebastian Bach, di cui verranno proposte le celebri Variazioni Goldberg BWV 988 nella trascrizione per trio d’archi di Sitkovetsky. Gli esecutori musicisti di livello internazionale: David Haroutunian al violino, Sarah Chenaf alla viola e Louis Rodde al violoncello.
L’ingresso ai concerti è libero.
Per raggiungere il concerto l’Associazione Euterpe metterà a disposizione una navetta, con la richiesta di un piccolo contributo, per la tratta Sala delle Lettere (palma) – Castello nelle fasce orarie 19.15 - 20.00 e 21.30 – 22.00.
Buon Compleanno a..
Oggi, 9 settembre: San Pietro Claver
Di qui comincia la sua nuova vita feconda d'apostolato e di abnegazione per le anime.
Nella contagiosa pestilenza che poco dopo infierì in quelle regioni, Pietro mostrò la sua eroica carità. Ai piedi dei malati prestava loro i più umili servizi e assieme al pane materiale dava loro il pane spirituale, il pane della fede cristiana. Ma presto la fibra di questo coraggioso apostolo di Cristo venne a consumarsi.
Il suo corpo più non resse alle fatiche e cadde sfinito contraendo il terribile morbo che sopportò eroicamente per ben quattro anni.
Finalmente la sua corona era pronta: dopo un'agonia di un giorno, circondato dai suoi neri, il Santo Apostolo rendeva la bell'anima a Dio l'8 settembre 1654.
PRATICA. Preghiamo oggi e facciamo un'offerta per i missionari.
domenica 8 settembre 2024
Pianoconte: Dopo i lavori sulla sede stradale, "fioriscono" le buche e i pericoli. La segnalazione di Francesco Coscione
Francesco Coscione
Inaugurata a Canneto (di fronte a Papisca) "Emozioni in scena": esposizione sagome di personaggi storici di Lipari.
Lipari, inaugurata la "Casa di Frank" e intitolato il parco gioco delle elementari a Maria Grazia Rizzo
Torna il SalinaDocFest. Temi: giovani e libertà
8.09.2024: Solennità della Natività di Maria e Accensione della Lampada della Pace (diretta da Loreto)
Oggi, 8 settembre: Natività della Beata Vergine Maria
I fortunati genitori di Maria furono S. Gioachino e S. Anna.
La nascita della SS. Vergine fu preannunziata fin dall'inizio quando il Signore promise all'umanità decaduta un'altra donna che avrebbe schiacciato il capo a' serpente. E giunta la pienezza dei tempi, Maria apparve come stella mattutina nel mare tempestoso del mondo, pura, santa, piena di grazia.
Maria nacque santa, poiché fu concepita senza macchia originale e piena di ogni grazia. La grazia che ebbe la SS. Vergine sorpassò la grazia non solo di ciascun santo, ma di tutti gli Angeli ed i Beati del cielo, e questo ben a ragione perché Maria era destinata a divenire Madre di Dio. Ora se Maria fu eletta ad essere Madre di Dio, era necessario che Dio l'adornasse d'una grazie corrispondente alla dignità eccelsa cui l'aveva destinata. Inoltre Maria era destinata ad essere mediatrice d tutte le grazie e perciò ebbe una grazia superiore quella di tutte le altre creature.
La SS. Trinità concorse a gara per preparare h Madre di Dio. Concorse il Padre rendendo Maria immune dalla macchia originale, perché era la sua figlia e figlia primogenita: « Io uscii dalla bocca dell'Altissimo primogenita prima di tutte le creature »; perché la destinò a riparatrice del mondo e mediatrice di pace tra gli uomini e Dio, e infine perché la prescelse come Madre del suo Unigenito. Concorse il Figliuolo che aveva eletto Maria per sua Madre: Maria fu degna del divin Salvatore. Concorse lo Spirito Santo conservandola intatta perché doveva essere la sua sposa. E sappiamo che questo Sposo Divino amò Maria più che tutti gli altri Santi ed Angeli assieme.
E Maria corrispose a tutti i favori celesti: fin dal primo istante usò fedelmente delle grazie che le erano state concesse.
Ai piedi della culla di Maria diciamole con San Bernardo: Ricordati, o Maria, che non per te fosti fatta così grande, ma per noi poveri peccatori.
PRATICA. Facciamo un atto di fede nella grandezza di Maria e preghiamola affinché ci ottenga un grande odio al peccato.
PREGHIERA. Deh! Signore elargisci ai tuoi servi il dono della grazia celeste, affinché come la maternità della Vergine fu per essi il principio della salvezza, così la devota solennità della sua nascita aumenti la loro pace