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martedì 31 marzo 2015
"La storia delle Eolie". Conosciamola attraverso lo storico G.La Greca. Oggi: Leonida Bongiorno
Leonida
Bongiorno
31 marzo 1977
Robespierre Docet (ricordi di Guerra)
Ho conosciuto il
professore Leonida nelle scuole medie a Lipari, “la Sorbona”, come la
chiamava Lui, ed oggi è per me un piacere poterlo ricordare attraverso alcuni
suoi scritti.
Il 31 marzo 1977
viene pubblicato il volume “Robespirre Docet” che racconta i
suoi ricordi di guerra.
Leonida rievoca i
giorni della sua permanenza in Francia, a Valence sur Rhone, all’indomani della
liberazione e dell’avanzare delle truppe. Nitidi i suoi ricordi su quei giorni
storici per la Francia e per l’intera Europa, rievoca con orrore l’esecuzione
di alcuni giovani: (…) Ma, bel al di là
dello spettacolo della folla e degli stessi carri armati, c’è qualcosa di assai
triste. Che pone gli uomini al di sotto delle belve. Dai bracci degli alti pali
dell’illuminazione della piazza, cappio al collo, pendon o otto dieci
giovanissimi. Sui diciotto vent’anni. Han tutti la stessa divisa. Della
Jeunesse Francaise.
Il racconto
diventa drammatico nel momento in cui, per un errore, viene arrestato insieme
alla sua amica francese, da lui chiamata “Butterfly”, scambiata per una
collaborazionista.
(…) dalla porta del corridoio buio, sbuca
Butterfly. Che singhiozza. E mi guarda smarrita. È sospita da due gendarmi
che la tengono stretta alle braccia mentre avanza barcollando. Ha i capelli
rapati a zero. A scale. Betterfly mi guarda ancora. Per qualche attimo.
Sconvolta. Mentre continua a singhiozzare disperatamente. Raggiuntas la soglia
del grande portone, uno di quei due loschi sggerri, con due pugni alle reni le
urla: - Vattene a casa tua, adesso!
Il calice è ormai colmo di veleno. Ed io sarei
costretto a berlo. Per questo, scatto in piedi come una furia. Gridando che
vergogne simili sono inammissibili.
E a questo punto ho la certezza che per me è veramente
la fine. Il capo della sbirraglia, dalla faccia di teschio vivente, dalla
fondina appesa al cinturone estrae la vecchia pistola a tamburo.
Vien verso di me urlando. Con l’arma spianata.
Ti uccido. Tu sei un italiano. Un vigliacco. Sei del
letame come tutti gli italiani. Una carogna da seppellire.
Tutti lo guardano spauriti. Temono stia per capitare
l’irreparabile. Mi è subito di fronte con la pistola spianata. Ed io con grande
sforzo faccio appena il tempo a mettermi in piedi. Nel vasto salone c’è solo
terrore. E silenzio. Mentre sono investito dalle raffiche dell’uragano. Col
calcio della pistola, questo straccio d’uomo comincia a colpirmi alle tempie
come un folle. Io, con le braccia immobilizzate dalla bestiale stretta delle
manette che mi torturano, non posso minimamente difendermi. E i colpi,
alternati e veloci, si abbattono sugli occhi. Sulla faccia. Sulla bocca. Sul
collo. E il sangue mi cola copioso.
Arrestato, picchiato,
torturato, teme ormai di essere ucciso, quando sopraggiungono i suoi amici
partigiani francesi, Kun, Lebouchard e Pierre.
Il volume è stato
stampato presso La Grafica di Messina dalle edizioni Spes di Milazzo. Una copia
è conservata presso la Biblioteca comunale di Lipari.
Nel corso di
alcune mie ricerche, infine, mi sono imbattuto in una sua lettera datata 1 gennaio 1957. La lettera è
indirizzata all’allora direttore del Notiziario delle Isole Eolie, Avvocato
Salvatore Saltalamacchia, nonché assessore ai Lavori Pubblici di una delle
diverse amministrazioni Vitale. Non è il Leonida (Alessandro Preziosi) che
abbiamo ammirato nella fiction, ma il Leonida, già assessore e consigliere
comunale di Lipari, esponente di una minoranza che ha fatto della difesa del
suo territorio, delle sue tradizioni, della propria autonomia, una battaglia di
vita.
Lettera al
Direttore
Caro, direttore,
in qualità di indigeno della nostra tribù indirizzo a te questa lettera per due
ragioni. La prima perché disponi di un quindicinale, la seconda perché fai
parte del governo dell’isola. Ecco lo scopo. Senza preamboli. Cosa fanno, anzi cosa strafanno a Marina
Lunga?
Si tratta certo di
un lavoro del Genio Civile, perché i robusti pilastri in cemento armato, ancora
freschi di getto e quindi incassati nella carpenteria, lasciano chiaramente
supporre una nuova costruzione che farà corpo con quella preesistente della
vecchia baracca in muratura in cui sono custoditi i motoscafi del citato ente.
Ma perché? Non
bastava già il fungo di prima? Perché aggiungerne un altro? Lì proprio sulla
spiaggia?
Nessun dubbio che
occorrerebbe un tifone intelligente per cominciare a spazzar via la quasi
totalità delle capanne, grandi e piccole di Marina Lunga. Ciò non toglie però
che il Genio Civile, invece di aumentarne la bruttura, avrebbe potuto pur
chiedere un modestissimo parere o consiglio e perché no, anche un permesso al
governo della tribù.
Come? Il Genio
civile chiedere permesso o consiglio ecc.?
Si. Certo. Nessuna
offesa. Una pura e semplice forma di cortesia. Che la risposta sarebbe stata altrettanto
semplice e cortesissima: signori del Genio Civile, per i ricoveri dei vostri
motoscafi, per i vostri uffici, per le vostre abitazioni quali egregi
funzionari, fate quel che volete. Vi mettiamo a disposizione i fronti su tutte
le spiagge dell’intero perimetro dell’isola, ma voi volete Marina Lunga. Vada
per Marina lunga. Ma lasciate la spiaggia e quindi libero l’orizzonte. Vi
offriamo braccia, mazze e picconi per smantellare la vecchia baracca in
muratura, ricovero dei vostri veloci mezzi marini, fino all’ultima pietra delle
fondazioni e vi diciamo, non avete che da scegliere. Vi aiutiamo, se
necessario, anche ad espropriare una dozzina di vecchie capanne. E in tutto
quel fronte e in tutta quella profondità costruite tutti i ricoveri, tutti i giardini,
tutti gli uffici e tutte le abitazioni che volete. Ma per favore. Anche voi
mettetevi in riga e allineatevi.
Ti dico Direttore
che ho fiducia nell’opera intelligente del nostro sindaco perché, se non se n’è
già occupato, si occupi urgentemente di questa piccola faccenda. Ed è bene che
lo faccia. E subito.
Il problema dei
lavori pubblici e privati, nel quadro dello sviluppo turistico e soprattutto
estetico della nostra tribù, dovrà esser preso di fronte a breve scadenza da
parte della commissione edilizia. E per favore, col massimo rispetto per tutti
gli egregi funzionari che ci degnano della loro attenzione, nessuno
cortesemente metta il naso nelle nostre bucce.
Siamo noi, senza
presunzione né immodestia, e solo noi, i modesti custodi della bellezza semplice
della terra nostra.
Caro Direttore, ho
detto. Come Chitarrella, quando giocava allo scopone scientifico. Se mi darai
ospitalità, ma per intero, ti ringrazio. Se per caso fossi spinto da estrema
diplomazia a fare il Catone, metti pure agli atti nel cestino questo foglio. Ho
la velina. Ma non ti ringrazio.
Ad ogni buon
conto, stasera 1 gennaio 1957, ugualmente e idealmente alzo il calice e bevo
alla prosperità tua personale, del tuo quindicinale (quando non sa di cera) e
dell’intera nostra tribù.
Tuo Leonida
Buongiorno
Canneto: Al via i lavori di scarificazione e bitumazione della Marina Garibaldi
A breve pulizia e diserbamento parco giochi di Diana. Comunicato assessori Sardella e Centurrino
COMUNICATO STAMPA
In merito alla richiesta da parte di alcuni cittadini di un intervento urgente di diserba mento dell’area del Parco Giochi di contrada Diana, si comunica che nei prossimi giorni si darà avvio ai lavori di pulizia e diserbamento della suddetta area a tutela dell’ambiente e della sicurezza di quanti usufruiscono del Parco.
L’Assessore all’Ecologia
Sardella Giovanni
L’Assessore all’Ambiente e alla Sostenibilità Territoriale
Centurrino Fabiola
In merito alla richiesta da parte di alcuni cittadini di un intervento urgente di diserba mento dell’area del Parco Giochi di contrada Diana, si comunica che nei prossimi giorni si darà avvio ai lavori di pulizia e diserbamento della suddetta area a tutela dell’ambiente e della sicurezza di quanti usufruiscono del Parco.
L’Assessore all’Ecologia
Sardella Giovanni
L’Assessore all’Ambiente e alla Sostenibilità Territoriale
Centurrino Fabiola
Salina: Arrestato il sindaco Lo Schiavo
Nella serata di ieri, in Santa Marina Salina (Isole Eolie - ME), i Carabinieri della Compagnia di Milazzo (ME), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del tribunale di Barcellona P.G., traevano in arresto LO SCHIAVO MASSIMO per il reato di peculato, attuale sindaco del comune di Santa Marina Salina (ME).
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa organizzata per le ore 11.00 di oggi 31 Marzo 2015 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina.
NDD - Una notizia che è arrivata come un "fulmine a ciel sereno" che non avremmo mai voluto dare (ma purtroppo questo è il nostro lavoro) e che ci lascia senza parole. In ogni caso, sino a condanna definitiva, ognuno non può essere giudicato colpevole. Conosciamo Massimo e siamo certi saprà mostrare la sua estraneità ai fatti contestategli.
Per dj Fonti...consacrazione a Miami
La consacrazione di Giuseppe Fonti dj è passata per la Florida.
Oltre ad aver vissuto come protagonista al Massive come guest, il dj liparota ha frequentato i party più esclusivi di Miami.
Al priveé del Juicy Beach, ospite di Federico Scavo, ha conosciuto i più grandi dj, tra cui Bob Sinclar, Robby Rivera, Junior Black e tanti altri.
Nonostante una caviglia gonfia, che non gli ha consentito di suonare a un party dove era previsto il suo dj set, Giuseppe non ha voluto privarsi di assistere all’Ultra Music Festival.
Tra riunioni lavorative e rapporti stretti con i migliori dj al mondo, oggi Giuseppe Fonti ha le idee sempre più chiare sul suo progetto musicale e sull’opportunità di portare al Sealight di Lipari, in estate, la sua esperienza californiana, per provare a mixare la follia di Miami…con la magia dell’isola più bella delle Eolie.
" Stay tuned…"
Per visualizzare tutte le foto di Giuseppe a Miamihttp://www.giuseppefonti.com/la-fontimania-riparte-da-miami/
Portualità nel comune di Lipari la replica del sindaco Marco Giorgianni all'interrogazione del consigliere Lo Cascio
Portualità nel comune di Lipari la replica del sindaco Marco Giorgianni all'interrogazione del consigliere Lo Cascio
Premesso che stupisce come un consigliere di grande esperienza amministrativa, quale è il Sig. Lo Cascio, non si soffermi sul fatto che degli interventi di cui si chiede, solo in parte sono di competenza del Comune di Lipari. I lavori di dragaggio e livellamento non rientrano tra questi, essendo gli stessi di competenza della Regione. Ciò nonostante, questa Amministrazione non è certo mancata in quanto ad interventi di pettinatura dei fondali.
Così come da Determina n.64 del 26/04/2014, nell’anno precedente sono stati effettuati lavori urgenti di livellamento dei fondali nel porto di Alicudi, Panarea e Stromboli, ad opera della ditta EDILPANAREA s.r.l..
L’Amministrazione, inoltre, si è attivata per un intervento immediato ed attualmente in corso con mezzo da terra nel porto di Alicudi per la rimozione del masso segnalato dalla Capitaneria di Porto. E’ stato già programmato un intervento più consistente con un pontone ma si è in attesa della disponibilità del mezzo nautico per la realizzazione dello stesso.
Per quanto riguarda il lato Sud del pontile di Stromboli, si rammenta che l’Amministrazione al di là dei lavori effettuati nell’anno 2014 per il ripristino e l’apertura del lato Sud, chiuso per anni, ha una perizia aperta di Euro 68.000 con successivo incremento di Euro 15.000 per i lavori in fase di realizzazione che interessano in particolare le strutture portuali di Stromboli e Vulcano, oltre che gli altri ormeggi, condizioni meteo-marine permettendo.
Per la realizzazione dell’intervento di prolungamento della banchina di Alicudi, si riferisce che l’Amministrazione ha avviato il percorso di recessione dal contratto per inadempienze della ditta vincitrice dell’appalto purtroppo con i tempi necessari ad un iter complesso ed a tutela degli interessi dell’Ente.
Per quanto riguarda l’opera di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi, lo stesso consigliere Lo Cascio ricorderà che l’Amministrazione, al suo insediamento, ha trovato lo scalo non operativo e ha provveduto agli interventi necessari per il ripristino. Non è stato possibile completare i lavori di messa in sicurezza dello scalo a causa di un contenzioso, conclusosi in questi giorni con conseguente determinazione degli apporti da addebitare alla ditta e quelli dovuti a cause di forza maggiore a cura della direzione dei lavori (Genio Civile OO.MM.). In seguito alla costante azione dell’Amministrazione, si è oggi in grado di riprendere i lavori e si conta sulla veloce conclusione degli interventi da eseguire nei porti di Alicudi e Filicudi.
Riguardo agli interventi necessari alla banchina di Sottomonastero, che va precisato non rientrano nelle competenze dell’Amministrazione Comunale, la stessa ha sollecitato l’Assessorato competente per l’affidamento della progettazione dell’intervento al Genio Civile di Messina che ha redatto il progetto ed è in attesa dei pareri necessari per la richiesta di finanziamento.
Per quanto riguarda l’opera di Sottomonastero, così come annunciato, l’Amministrazione ha ottenuto in conferenza di servizi i pareri favorevoli alla variante proposta.
Nel caso del parere della Soprintendenza del Mare, lo stesso era condizionato all’effettuazione di specifici sondaggi. I primi sondaggi sono stati realizzati con esito positivo lo scorso anno mentre altri più approfonditi, richiesti allo stesso modo dalla Soprintendenza del Mare, saranno affidati a giorni considerando che per l’affidamento è stato necessario impegnare una considerevole cifra, ca. 80.000 Euro, la cui disponibilità si è concretizzata solo dopo l’approvazione del bilancio che, come lei saprà, è avvenuta solo da qualche settimana.
Per cui, anche in questo caso non è mancata da parte dell’Amministrazione una concreta attività purtroppo condizionata dai tempi necessari per gli atti amministrativi e dalle disponibilità finanziarie dell’Ente.
Alla luce di quanto riferito, pur coscienti del fatto che anche a seguito di un inverno caratterizzato da particolari condizioni meteo-marine avverse che hanno causato non poche difficoltà negli ormeggi, non si può negare che l’Ente al di là delle specifiche competenze si sia prodigato anche in via sostitutiva per limitare i disagi ed effettuare gli interventi necessari ad assicurare la funzionalità degli scali.
IL SINDACO
Marco Giorgianni
Così come da Determina n.64 del 26/04/2014, nell’anno precedente sono stati effettuati lavori urgenti di livellamento dei fondali nel porto di Alicudi, Panarea e Stromboli, ad opera della ditta EDILPANAREA s.r.l..
L’Amministrazione, inoltre, si è attivata per un intervento immediato ed attualmente in corso con mezzo da terra nel porto di Alicudi per la rimozione del masso segnalato dalla Capitaneria di Porto. E’ stato già programmato un intervento più consistente con un pontone ma si è in attesa della disponibilità del mezzo nautico per la realizzazione dello stesso.
Per quanto riguarda il lato Sud del pontile di Stromboli, si rammenta che l’Amministrazione al di là dei lavori effettuati nell’anno 2014 per il ripristino e l’apertura del lato Sud, chiuso per anni, ha una perizia aperta di Euro 68.000 con successivo incremento di Euro 15.000 per i lavori in fase di realizzazione che interessano in particolare le strutture portuali di Stromboli e Vulcano, oltre che gli altri ormeggi, condizioni meteo-marine permettendo.
Per la realizzazione dell’intervento di prolungamento della banchina di Alicudi, si riferisce che l’Amministrazione ha avviato il percorso di recessione dal contratto per inadempienze della ditta vincitrice dell’appalto purtroppo con i tempi necessari ad un iter complesso ed a tutela degli interessi dell’Ente.
Per quanto riguarda l’opera di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi, lo stesso consigliere Lo Cascio ricorderà che l’Amministrazione, al suo insediamento, ha trovato lo scalo non operativo e ha provveduto agli interventi necessari per il ripristino. Non è stato possibile completare i lavori di messa in sicurezza dello scalo a causa di un contenzioso, conclusosi in questi giorni con conseguente determinazione degli apporti da addebitare alla ditta e quelli dovuti a cause di forza maggiore a cura della direzione dei lavori (Genio Civile OO.MM.). In seguito alla costante azione dell’Amministrazione, si è oggi in grado di riprendere i lavori e si conta sulla veloce conclusione degli interventi da eseguire nei porti di Alicudi e Filicudi.
Riguardo agli interventi necessari alla banchina di Sottomonastero, che va precisato non rientrano nelle competenze dell’Amministrazione Comunale, la stessa ha sollecitato l’Assessorato competente per l’affidamento della progettazione dell’intervento al Genio Civile di Messina che ha redatto il progetto ed è in attesa dei pareri necessari per la richiesta di finanziamento.
Per quanto riguarda l’opera di Sottomonastero, così come annunciato, l’Amministrazione ha ottenuto in conferenza di servizi i pareri favorevoli alla variante proposta.
Nel caso del parere della Soprintendenza del Mare, lo stesso era condizionato all’effettuazione di specifici sondaggi. I primi sondaggi sono stati realizzati con esito positivo lo scorso anno mentre altri più approfonditi, richiesti allo stesso modo dalla Soprintendenza del Mare, saranno affidati a giorni considerando che per l’affidamento è stato necessario impegnare una considerevole cifra, ca. 80.000 Euro, la cui disponibilità si è concretizzata solo dopo l’approvazione del bilancio che, come lei saprà, è avvenuta solo da qualche settimana.
Per cui, anche in questo caso non è mancata da parte dell’Amministrazione una concreta attività purtroppo condizionata dai tempi necessari per gli atti amministrativi e dalle disponibilità finanziarie dell’Ente.
Alla luce di quanto riferito, pur coscienti del fatto che anche a seguito di un inverno caratterizzato da particolari condizioni meteo-marine avverse che hanno causato non poche difficoltà negli ormeggi, non si può negare che l’Ente al di là delle specifiche competenze si sia prodigato anche in via sostitutiva per limitare i disagi ed effettuare gli interventi necessari ad assicurare la funzionalità degli scali.
IL SINDACO
Marco Giorgianni
lunedì 30 marzo 2015
Non viaggia l'aliscafo ex Siremar per Filicudi e Alicudi. Ed è protesta
Riceviamo da Monica Blasi e pubblichiamo:
E ancora una volta causa "maltempo " l'aliscafo per Filicudi non viaggia e lascia una decina di isolani bloccati sull'isola di Lipari, per non parlare di quelli bloccati a Milazzo. Vorrei sapere perché alla stessa ora i mezzi per Stromboli e Panarea sono partiti regolari...
Credo che questa storia debba finire... Se la Siremar non è in grado di garantire gli stessi servizi a tutti i cittadini del comune di Lipari dovrebbero essere presi provvedimenti. Gia è stato annunciato che domani mattina tutto viaggerà regolare..
Vorrei ricordare al Comune di Lipari che noi di Filicudi e Alicudi facciamo parte di questo comune e vorremmo garantiti i nostri diritti.
Ora, come accade sempre, cercheremo una stanza per dormire a nostre spese...Non credo sia giusto considerando che le previsioni meteo sono assolutamente compatibili con l'attacco di un aliscafo al orto di Filicudi
Monica Blasi
E ancora una volta causa "maltempo " l'aliscafo per Filicudi non viaggia e lascia una decina di isolani bloccati sull'isola di Lipari, per non parlare di quelli bloccati a Milazzo. Vorrei sapere perché alla stessa ora i mezzi per Stromboli e Panarea sono partiti regolari...
Credo che questa storia debba finire... Se la Siremar non è in grado di garantire gli stessi servizi a tutti i cittadini del comune di Lipari dovrebbero essere presi provvedimenti. Gia è stato annunciato che domani mattina tutto viaggerà regolare..
Vorrei ricordare al Comune di Lipari che noi di Filicudi e Alicudi facciamo parte di questo comune e vorremmo garantiti i nostri diritti.
Ora, come accade sempre, cercheremo una stanza per dormire a nostre spese...Non credo sia giusto considerando che le previsioni meteo sono assolutamente compatibili con l'attacco di un aliscafo al orto di Filicudi
Monica Blasi
Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie: Dietro le quinte (3° parte)
La terza parte del "Dietro le quinte" è ancora dedicata al Cristo. Seguiranno altre foto dei vari "momenti pubblici" della Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie
E' deceduto il collega Gino Mauro
Stroncato da un infarto è deceduto il collega Gino Mauro. Aveva 67 anni.
Gino è stato, per tanti di noi, un maestro.
Ha diretto, tra l'altro, l’ufficio stampa della Provincia regionale di Messina e la redazione messinese de ” La Sicilia ” di Catania.
Alla famiglia le condoglianze di Eolienews
Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie: Dietro le quinte (2° parte)
La seconda parte del "Dietro le quinte" è dedicata al Cristo. Dalla microfonatura al trucco.
Dopo queste foto vi proporremo un altro "Dietro le quinte" (dedicato al Cristo) poi le foto dei "momenti pubblici" della Via Crucis dei Cantori
Dopo queste foto vi proporremo un altro "Dietro le quinte" (dedicato al Cristo) poi le foto dei "momenti pubblici" della Via Crucis dei Cantori
Occupazione giovanile: via libera ai tirocini retribuiti. Comunicazione della Consulta giovanile del comune di Lipari
Riceviamo dalla Consulta Giovanile del comune di Lipari e pubblichiamo:
Dopo mesi di attesa,
la Regione Sicilia
da il via libera alla Misura più attesa del Programma Garanzia Giovani: i
Tirocini extracurriculari.
I datori di lavoro
interessati (siano essi ditte individuali, liberi professionisti, associazioni,
società, anche senza dipendenti assunti) potranno ospitare presso la propria
sede di lavoro giovani disoccupati.
La retribuzione del
giovane tirocinante - pari ad euro 500,00 lordi mensili - è a totale carico del
Programma Europeo.
Per aderire
all’iniziativa basta compilare la modulistica, scaricabile al seguente link: http://consultagiovanilelipari.it/garanzia%20giovani%20eolie.html
Infine, nei mesi
scorsi si è proposto all’Amministrazione di accreditarsi come Soggetto
Ospitante. Previo parere degli uffici della Regione, prossimamente, il Comune
di Lipari, potrebbe accogliere giovani
tirocinanti, incrementando sulle nostre isole le possibilità di inserimento in
percorsi di orientamento al lavoro e di formazione.
Invitiamo, quindi,
tutti giovani in possesso dei requisiti,
ad iscriversi al portale Garanzia Giovani: http://www.garanziagiovani.gov.it
Per qualsiasi
informazione e per recapitare la modulistica compilata:
- SportelloGiovani (sabato mattina dalle 10:30
alle 12:30 – Palazzo Comunale, di fianco ufficio anagrafe);
- e-mail info@consultagiovanilelipari.it
- pagina fb https://www.facebook.com/pages/Consulta-Giovanile-del-Comune-di-ipari/171701729689005?fref=ts
- cel 339 86 54 129
- Centro per
l’Impiego di Lipari
Fabrizio Giuffrè
Presidente Consulta Giovani del Comune di
Lipari
"La storia delle Eolie". Conosciamola attraverso lo storico G.La Greca. Oggi: Roger Lambelin
30
marzo 1894
Roger Lambelin
Roger Lambelin
(Laval 13 ottobre 1857 - Parigi il 16 maggio 1929) è stato uno scrittore,
giornalista ed uomo politico francese.
Lambelin visitò le Eolie probabilmente nella
primavera del 1894. Il suo viaggio era iniziato da Palermo il 12 febbraio
scegliendo l'itinerario classico del Grand Tour (da Napoli a Palermo, via mare,
poi Girgenti, Selinunte, Marsala, Trapani, Segesta, Siracusa, Catania, l'Etna,
Taormina, Messina e le Isole Eolie). La sua breve cronaca ci fa conoscere come
le Eolie "accoglievano" i turisti sul finire dell'800. Questa la
cronaca del suo viaggio: (…) Quando
spunta il sole, siamo in vista delle isole Eolie, "piccoli vulcani nati
all'ombra dell'Etna", secondo l'espressione di Elisée Reclus. Benchè
separate dalla Sicilia da una larga fossa profonda 600 metri , esse infatti
appartengono alla stessa formazione geologica e ad un medesimo epicentro
sottomarino "che ha provocato tre fenditure a stella" nel fondo del
Mediterraneo.
Lipari,
l'antica Meligunis, è la più grande isola dell'arcipelago, la più popolosa e
l'unica che sia fertile; una città di circa 10.000 abitanti sorge ad anfiteatro
sui due versanti del promontorio basaltico, sul quale dominano le rovine di un
vecchio castello. Pochissimi stranieri vengono a visitare le sue vie
pittoresche o salgono sulle aride montagne che la circondano. D'altronde, gli
abitanti non dimostrano uno sfrenato desiderio di attirare i turisti, né li
agevolano nella visita del loro rifugio.
La guida
Baedeker vi avverte fortunatamente che il vapore che fa servizio tra Messina e
le isole non si preoccupa affatto dell'appetito dei passeggeri (no refreshments
on board) per cui chi dimentica di portare con sé qualche provvista rischia di
morire di fame se un guasto alle macchine prolunga la normale durata della
traversata.
A Lipari,
una sola locanda di modesto aspetto e di igiene improbabile. Nella pianura, ai
piedi del monte Sant'Angelo, c'erano una volta delle acque termali che
possedevano veramente delle proprietà curative, ma il vescovo Todaro, temendo
l'invasione di un esercito di bagnanti e di ammalati, fece murare le sorgenti
che le alimentavano.
Nella
valle di San Calogero si trovano ancora delle acque sulfuree che hanno una
temperatura di cento gradi, e verso Nord si scorge una strana collina, il monte
Bianco, che si direbbe coperto di grossi fiocchi di neve e che invece è
costituito da un gran cumulo di pietra pomice.
Lipari
dovrebbe essere il paradiso dei geologi: delle colate vulcaniche hanno
ricoperto i dirupi con strati diversi che caratterizzano le principali epoche
della sua formazione globale; un intero mammellone è completamente costituito
di ossidiana, ma i viaggiatori che pongono in secondo piano le osservazioni
scientifiche abbandoneranno presto l'isola maggiore coltivata e la sua città
relativamente civilizzata, per andare a visitare i crateri vulcani di Stromboli
e di Vulcano.
Gli
antichi consideravano Stromboli (“Strongyle”) come dimora di Eolo, dio
dei venti. Le fiamme, le nuvole di fumo che si sprigionano dai suoi fianchi
forniscono ai marittimi delle indicazioni sui venti che spirano nella zona, e
Plinio sostiene che si potrebbe prevedere, anche tre giorni prima, il tempo che
farà. Dall'ampio cratere salgono degli sbuffi di vapore sulfureo; se ci si
avvicina alla voragine dalla parte opposta al vento, si nota che la lava,
fluttuando come un'onda bituminosa, forma a tratti delle grosse bolle che si
gonfiano lentamente e scoppiano con un sordo crepitìo. Le pietre proiettate
producono, ricadendo nell'imbuto, un sibilo sinistro.
Quando I
crociati rasentarono il vulcano per raggiungere le coste francesi, credettero
di udire, negli abissi di fuoco, dei gemiti umani; al ritorno, richiesero ai
monaci di Cluny delle preghiere per le anime del Purgatorio.
Vulcano, a sud
di Lipari, ne è separata da un braccio di mare largo appena un chilometro:
ormai non è un vulcano ma un opificio. Un industrioso inglese si è costruito
una dimora sul suo terreno bruciato, ha addomesticato il mostro dalle fauci
infuocate e dai boati minacciosi ma inoffensivi, e ne utilizza i residui, le
scorie, gli acidi, i composti ed i miscugli solforosi: insomma, tutto ciò che
esso rigetta.
Non lontano da questa strana isola, dove la
paziente industriosità del proprietario è riuscita a far crescere qualche albero,
si trova Salina, che produce il vino dolciastro e solforoso di Malvasia,
oggi poco ricercato dai buongustai.
Prima di
lasciare l'arcipelago, faccio un giro su una barca intorno al piccolo gruppo di
Panarea. Strabone riferisce che in questa zona si vedevano spesso delle
fiammelle simili a dei fuochi fatui, che si agitavano sulla cresta delle onde.
Probabilmente vi erano degli scogli vulcanici a fior d'acqua, in attività
eruttiva. Dolomieu e Spallanzani ritengono che in epoca successiva un'isola vulcanica
molto vasta occupava l'area circolare di cui gli isolotti disegnavano un arco.
Quest'isola è sprofondata parzialmente in seguito a terremoto; qualche
ribollimento e delle sorgenti calde che scaturiscono dalle rocce sono oggi le
sole tracce dell'esistenza di questo vulcano sprofondato nel mar tirreno.
Per approfondimenti:
Roger Lambelin - La Sicilia 1894 -
traduzione di Raimondo A. Cannizzo - Ediprint srl - Siracusa 1990
Giuseppe La Greca, Nel regno di Efesto, Edizioni
del Centro Studi Eoliano, Lipari, 2009.
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