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lunedì 28 novembre 2022
Oggi: San Giacomo della Marca
A vent'anni, preso dalla bellezza dell'ideale francescano, abbandonò il mondo ed entrò in religione. Il suo primo maestro fu S. Bernardino da Siena. E di tanto padre il nostro Giacomo (al secolo Domenico) sarà degno figlio. Come lui predicatore, lo imitò nello zelo e nella santità.
La sua vita, dal lato umano, è un romanzo d'avventure. Girò l'Europa e specialmente l'Italia, l'Ungheria, l'Austria, la Boemia e in alcuni paesi fondò pure dei conventi. Ovunque predicò e combattè eresie, sempre obbediente alla volontà del Pontefice, che lo spostava da una regione all'altra. Ma il suo principale campo di lotta fu l'Italia, dove combattè la setta dei « Fraticelli », predicò quaresime, illustrò concili e congressi con la sua presenza e l'airtorità della sua parola.
All'Aquila, dove era andato per venerare il suo amato maestro S. Bernardino, pregando nel nome di Gesù, ottenne sulla pubblica piazza una sessantina di miracoli. Rimase nascosto per ordine del Vescovo, il quale temeva gli eccessi della folla entusiasta. Andato a Napoli vi morì poco dopo, il 18 novembre 1476.
Per più di trent'anni girò per città e villaggi a predicare, mangiando solo un tozzo di pane, poche fave e qualche cipolla che portava sempre con sè nella bisaccia. S. Bernardino gli raccomandava spesso di nutrirsi e lo esortava a mangiare un poco di minestra, ma lui non se ne dava per inteso e continuava a digiunare ogni giorno. Dormiva pochissimo: un paio d'ore per sera e si levava sempre quando gli altri andavano a riposare. Per dieci anni portò il cilicio sulla nuda carne e ogni notte si batteva con la disciplina.
Durante tutta la sua vita di religioso osservò la castità in modo perfetto, tuttavia fu tormentato per ben trent'anni da forti tentazioni, dalle quali lo liberò la Vergine di Loreto.
Nelle sue molte peregrinazioni fu imprigionato varie volte, assalito e malmenato dagli eretici, ma non desistette mai dai suoi propositi; mai mostrò rancore verso i suoi nemici; sempre li perdonò, pur combattendo strenuamente i loro errori.
Nella vecchiaia fu travagliato da molti mali e acciacchi, tanto che per sei volte gli venne amministrata l'Estrema Unzione. Ma tutto sopportò con rassegnazione e quasi con gioia, per imitare Gesù anche sul Calvario. Edificava sempre chi lo assisteva con la sua umiltà e preghiera.
Nell'ultima malattia, sentendo ormai la morte vicina, chiese i sacramenti e si spense nel nome di Gesù invocando dai presenti il perdono dei suoi falli.
Fu beatificato da Urbano VIII nel 1624 e canonizzato nel 1726 da Benedetto XIII.
domenica 27 novembre 2022
Una domenica in "prima linea" per Protezione civile comunale, polizia municipale e volontari di PC
Vari interventi, oggi, sulla viabilità da parte della Protezione Civile Comunale e della Polizia Municipale, coadiuvati dal Gruppo Comunale dei Volontari di PC.
Canneto, Pianoconte, Quattropani: queste le località con più disagi. Interventi anche a Vulcano per un palo della telecom, caduto a causa del forte vento
E' deceduta Graziella Mirabito
Mareggiata a Filicudi, Porto delle Genti, Canneto e Vulcano. Frana a Lipari (8 foto)
Le foto di Filicudi sono di Alessandra Li Donni; quelle di Porto delle Genti di Tommaso Lo Schiavo.
Sulla frana, in località Due Vie, sta intervenendo la Protezione civile comunale
Eolie di nuovo isolate, mare in tempesta fa paura. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi
Auguri di...
A Roberto, ovviamente anche i nostri auguri di Buon Compleanno, unitamente a Cettina Pace, Rita raffiti, Dominga Monte, Ginevra Pantasilea Amerighi, Stefania Raffaele, Antonio Giorgi, Isabella Li Donni, Maria Ferrarese, Lilli Zangara, Marco Lo Schiavo, Sebastiano Blanco, Francesca C. Russo, Isabella Scarpaci
Arcipelago isolato e lungomare di Canneto invaso da marosi, sabbia e detriti
Il forte vento, che ha soffia per tutta la notte ed anche in questo momento (con punte di 70 km/k) ha ingrossato il mare e costretto allo stop tutti i mezzi di collegamento.
A terra la situazione più difficile è a Canneto con i marosi che invadono una larga parte del lungomare, trascinando sabbia e pietre.
Praticamente impraticabile per la circolazione la zona di Unci e a Calandra si circola con grande difficoltà
A Canneto in azione i volontari della Protezione civile comunale
Ventisette novembre: 1° Domenica di Avvento
Oggi siamo alla I domenica di Avvento. Ogni anno si ripete questo tempo che ci aiuta a prepararci a una cosa bella per tutti noi credenti. Mi piace sempre usare delle parole chiave che possiamo ricordarci facilmente. Questa prima domenica vi svelo la prima di queste: attendere.
Vi chiederei di riflettere su questa parola e di pensare a tutte le attese della nostra vita
(un matrimonio, una nascita, un party, un incontro galante, un colloquio di lavoro, una laurea ...) le emozioni vostre e della gente intorno a voi, dei vostri parenti.
Beh in questo periodo ovviamente ci viene più semplice associare questa attesa alle festività del Natale! soprattutto i bambini e i ragazzi che subito pensano ai regali, al videogioco o al cellulare figo appena uscito, alla felpa del cantante preferito o alle scarpe simili a quelle usate dal calciatore da loro seguito ... possiamo fare un elenco interminabile... chi ne ha più ne metta ????
Ma l’Avvento è solo attendere questo periodo chiamato Natale?
Come abbiamo detto nell'introduzione il significato della parola Avvento è "venuta" e troviamo la sua origine nella parola latina “adventus”.
Ma pensiamoci un attimo ... la cosa particolare e strana di questo momento è che attendiamo qualcuno che è già venuto: Gesù!
Allora sorge una domanda da milioni di dollari ????????????
Per quale motivo dobbiamo attendere prima del Natale? Perché ogni anno ripetiamo la stessa attesa? C'è un significato particolare?
A queste domande ci risponde il protagonista principale del vangelo di oggi: Gesù stesso. Con la sua testimonianza, l'evangelista Marco ci dice che Gesù è già venuto e che se n'è andato via. Come il padrone di casa che va in vacanza e lascia tutto in mano alla governante oppure a qualche familiare che controlli la casa o bagni le piante, così anche Gesù lascia la nostra vita nelle nostre mani.
Cavolo che responsabilità!
Se ci riflettiamo su ci vengono i brividi ... ci verrebbe da chiederci: se sbagliamo qualcosa che succede ? E iniziamo con i trip mentali "ecco mi è successo questo perché Dio se ne frega di me, è colpa di Dio!", "ah che fortuna che mi è capitata questa bella cosa è stato sicuramente un miracolo!". E quindi iniziamo ad accusare Dio quando ci capita qualcosa di brutto ma non lo ringraziamo mai, e addirittura attribuiamo tutto alla fortuna, quando ci capita qualcosa di bello.
Gesù non ci lascia soli ...
Gesù ci ha dato un tesoro tra le mani (la nostra vita) e ci mette sulle strade del mondo e ci dà le indicazioni: la Sua Parola (il nostro navigatore spirituale)
... se non ci avesse lasciato in eredità la sua parola sarebbe stato come viaggiare in un'autostrada senza indicazioni e cartelli stradali!
Il consiglio che oggi ci viene dato dal Vangelo è tenere le orecchie aperte alla Parola e ricordarsi di tutti i doni che il Signore ci elargisce tutti i giorni. Non addormentarsi, vigilare e reagire in difesa di questi doni proprio come un bambino fa con la macchinina che i genitori gli hanno appena comprato. Molte volte non siamo come quel bambino così ingenuo ma vigile sui doni che ha ricevuto ma siamo incuranti delle meraviglie davanti ai nostri occhi, delle belle relazioni con le altre persone, delle diversità che sono sempre un qualcosa in più che arricchisce sempre.
Come dicevamo prima se siamo in un'autostrada andiamo alla ricerca delle indicazioni stradali ma soprattutto prima di partire impostiamo il navigatore che ci dà di solito 3 opzioni: percorso breve, intermedio e lungo. Scegliamo sempre quella più breve guarda caso ma non è detto che questa scelta sia la migliore ????
E se sbagliamo strada perché facciamo di testa nostra? Beh semplice abbiamo le uscite e le entrate come in autostrada ???? abbiamo sempre la possibilità di recuperare.
Il Signore é come il navigatore gps che se sbagli strada ti ricalcola il percorso, ti indica la strada ... basta solo sedersi sulla poltrona, aprire il Vangelo e liberare mente e cuore ... E il gioco è fatto!
Quindi questo tempo di attesa ci ricorda che Gesù è già venuto e che ci ha dato le indicazioni per vivere. Allora prendiamoci questo tempo per gustare e prenderci cura della nostra vita, guardiamo chi abbiamo vicino come un dono prezioso da custodire, curare, a cui prestare attenzione... da accogliere incondizionatamente dalla religione, dalla razza, dal sesso.... siamo tutti figli di quel Dio che è amore, uguaglianza, libertà ...
Solo in questo modo, di anno in anno, saremo sempre più pronti a rivivere la venuta del Cristo.
Tutte le volte che riconosciamo Gesù in tutte le cose belle e soprattutto nelle persone allora abbiamo imparato anche ad accoglierlo.
Buon cammino di preparazione al Natale!
Approfondimento
L’avvento è il periodo che inizia dai primi vespri del 3 dicembre fino ai primi vespri di Natale (esclusi) e che fa cominciare il nuovo anno liturgico. È il tempo di preparazione alla solennità di Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio, ma è anche il tempo in cui ci prepariamo all’attesa della seconda venuta del Cristo.
Significato del termine: La parola avvento significa "venuta" (dal latino "adventus" e dal greco "parousía" o "epipháneia") e si riferisce alla venuta del Cristo. Nel paganesimo il termine significava la venuta annuale della divinità nel suo tempio per visitare i suoi fedeli mentre nel Cronografo Romano con la formula "Adventus Divi" ci si riferiva all'anniversario dell'ascesa al trono di Costantino.
La storia: In Oriente l'avvento ebbe origine con la festa dell'Immacolata concezione che si celebrava molto probabilmente la domenica precedente al Natale. Con il concilio di Efeso del 431 divenne una festa ufficiale in tutto l'Oriente e vennero riconosciuti il richiamo allo stato primitivo dell'uomo nel paradiso terrestre e della sua caduta originale, l’Incarnazione e la Redenzione come piani divini, la visione di Maria come la nuova Eva, la maternità divina di Maria profetizzata, annunciata dall'Angelo e manifestata nel Natale e riconosciuta dai Magi.
A metà del V secolo s'inizio a ricordare anche il Battista, il precursore del Cristo, colui che apri la strada alla venuta di nostro Signore. Questa ricorrenza fu inserita proprio la domenica prima a quella dedicata a Maria.
Dopo il V secolo le ricorrenze vennero ordinate secondo un criterio cronologico e non più cristologico
(= Cristo al centro dell'Anno Liturgico). A seguito di questo cambiamento la festa dell'Annunciazione si è spostata al 25 marzo e la domenica e i giorni precedenti al natale furono dedicati ai personaggi biblici che hanno prefigurato e profetizzato il Cristo.
Nell'VIII secolo l'Avvento orientale, immune dal carattere penitenziale, ebbe l'influenza del mondo occidentale con la pratica del digiuno.
In occidente per gli autori latini che si occuparono della cristianità, la parola "adventus" indicava la venuta del Figlio di Dio in mezzo agli uomini e la manifestazione con la sua nascita.
Negli antichi Sacramentari romani il termine veniva usato per indicare sia la venuta del Figlio di Dio nella carne (“Adventus secundum carnem”), sia il suo ritorno alla fine dei tempi (“in secundo cum venerit in maiestate sua”). I termini Adventus, Natale, Epiphania esprimevano la stessa realtà fondamentale per poi designare con solo la parola Adventus il periodo liturgico di preparazione al Natale.
Si susseguirono più pensieri sulla durata dell'evento fino al compromesso di far durare universalmente questo periodo quattro settimane.
Anno liturgico:
Prima si è data la definizione di avvento e si è detto che questo periodo coincide con l'inizio di un nuovo anno liturgico. Cos'è l'anno liturgico? Come mai sentiamo parlare di anno A B C ?
In realtà non esistono tanti anni liturgici, ma una dimensione temporale che si distende di anno in anno e in cui possiamo ricordare i vari misteri della vita, della morte e della risurrezione del Signore Gesù attraverso la celebrazione liturgica che viene scandita in tre cicli definiti anni A, B, C.
L’anno liturgico prende inizio con il tempo di Avvento (dalla sera della prima domenica di Avvento alla sera del 24 dicembre) a cui segue il tempo di Natale (dal 24 sera fino alla sera della domenica in cui su celebra il Battesimo di Gesù), un primo periodo del tempo Ordinario (dal lunedì seguente il Battesimo di Gesù fino al martedì sera che precede il mercoledì delle Ceneri), il tempo di Quaresima (dal mercoledì delle Ceneri al sabato santo incluso), il tempo di Pasqua (dalla Veglia Pasquale alla sera di Pentecoste), il secondo periodo del tempo Ordinario (dal lunedì successivo alla Pentecoste fino alla sera del sabato che precede l'avvento) in cui ci sono alcune solennità del Signore: la Santissima Trinità, il Corpus Domini, il Sacro Cuore di Gesù, Cristo Re dell’universo (l’ultima domenica del tempo Ordinario).
In Italia, per offrire una maggiore abbondanza dei testi della Sacra Scrittura, si è voluto caratterizzare l’anno liturgico del tempo Ordinario in un ciclo biennale per il tempo feriale e triennale per le domeniche e le festività: gli anni A, B e C sono quindi caratterizzati dalla proclamazione del vangelo secondo la testimonianza di Matteo (A), Marco (B) e Luca (C) lasciando prevalentemente il vangelo secondo la testimonianza di Giovanni al tempo di Natale e di Pasqua.
sabato 26 novembre 2022
Calcio. Buon pari del Lipari sull'ostico campo di Monforte
MONFORTE SAN GIORGIO - LIPARI 1 - 1
Primo tempo buono per la formazione eoliana che concretizza la mole di gioco al minuto 37° con una bella azione di Puglisi Felice.
Il Monforte pareggia allo scadere del primo tempo su calcio di rigore.
Secondo tempo da combattenti su un campo reso molto pesante dall’ incessante pioggia.
Il Monforte rimane in 9 il Lipari termina il mach in 10.
Un punto in un campo ostico: Lipari a quota 17 con una partita in meno.
Milazzo, tragedia in autostrada e il maledetto destino: Calogero Giglio morto come il fratello Dario
L'uomo, alla guida di una Lancia Y che, per cause in corso d'accertamento, è finita contro il guardarail, è stata sbalzato fuori dal mezzo e sarebbe deceduto sul colpo. Giglio era molto stimato e benvoluto. Sempre sorridente e affettuoso, lavorava presso un Supermercato Sigma a Barcellona. Era papà di una bimba.
Il tragico destino lo ha unito al fratello Dario che perse la vita, nella notte del 19 giugno 2008, a soli vent’anni, in un tragico incidente stradale avvenuto sulla SS113 a Terme Vigliatore, mentre viaggiava in sella a una moto assieme ad un amico.
Lipari, seconda edizione di “Pink Belt”: Accrescere la cultura del rispetto e dell’amore verso chi ci sta vicino
Ieri sera presso il Gattopardo Park Hotel si è tenuta la seconda edizione di “Pink Belt”, in occasione della giornata mondiale contro la violenza di genere. L’argomento è stato trattato sotto diversi aspetti: quello legale, quello socio-culturale e infine sono state dimostrate dal Maestro Bartolo Profilio delle tecniche di autodifesa. È di fondamentale importanza capire che la violenza può essere sia di tipo fisico che psicologico e che chi la subisce merita l’aiuto di tutti.
Dunque diventa imperativo, non solo sensibilizzare e crescere i nostri ragazzi affinché non diventino violenti, ma anche e soprattutto abbandonare gli atteggiamenti omertosi che contraddistinguono la nostra società e aiutare chi sappiamo essere in difficoltà. La violenza è un problema sociale estremamente diffuso e per questo è di vitale importanza portare alla luce e stroncare tutti gli atteggiamenti violenti che finora sono stati perpetrati nell’assoluta indifferenza e nel silenzio. Spesso la persona che subisce violenze non ha il coraggio di chiedere aiuto e dunque è nostro compito tendergli la mano e portarla in salvo.
Le vittime di violenza, con la recente legislazione, sono tutelate. Rimane però un problema di stampo sociale che vede la moltitudine delle persone non intervenire in caso di violenza. Questa rotta va invertita e possiamo farlo diffondendo, soprattutto tra i giovani, la cultura del rispetto e dell’amore verso chi ci sta vicino. Questo è uno dei pilastri fondanti del karate, e noi sul tatami cerchiamo di farne comprendere l’importanza a tutti i nostri allievi. Sono intervenuti l’avvocato Antonella Longo, la professoressa Renate Rodriguez e il Comandante Luciano Le Donne.
Sindaci riuniti ad Ustica, nascerà in Sicilia l’associazione degli otto Comuni delle isole minori
Gruppo "Giovani eoliani" posiziona piccolo alberello di Natale presso il porto di Lipari.
Salta collegamento con Alicudi e Filicudi. La protesta di un residente
Riceviamo da Alessandro Saltalamacchia, che ci allega anche delle foto, e pubblichiamo:
Siamo alle solite: tutte le isole collegate e Filicudi e Alicudi, no!
Anche Stromboli, notoriamente in difficoltà per il porto troppo esposto, collegata, e noi no.
Domani sarà di nuovo brutto e i "poveri disgraziati" , costretti a fare i viandanti a Milazzo.
Qualche giorno fa, una barca di 12 mt ha sfidato onde veramente alte, per portare gli operai dell 'Enel ad Alicudi.
Lo stesso mare che oggi sarà, evidentemente, diventato "Oceano", l'Oceano Atlantico che si sarà spostato oltre Gibilterra, tra Salina ed Alicudi. ..
Complimenti a tutti. Società e Amministrazione.
Basket Eolie, inaugurato stamane l'anno sportivo (post con foto e video)
Si è tenuto stamane, presso il Palasport di Lipari, l'Open Day, organizzato dalla ASD Basket Eolie, ovvero l'inaugurazione dell'anno sportivo. Per l'amministrazione ha presenziato l'assessore Gianni Iacolino.
Nel corso dell'evento è stato presentato il programma sportivo della società eoliana per la stagione sportiva 2022/2023. Presentati anche i gruppi Minibasket ed i gruppi Basket del Settore Giovanile, oltre allo staff tecnico che segue gli atleti dal punto di vista fisico e tecnico.
L'Associazione Sportiva che si appresta a vivere una stagione ricca di impegni che la vedrà impegnata in ben quattro campionati giovanili: Under 17 maschile e Under 14 maschile, Under 15 femminile e Under 13 femminile, oltre la partecipazione ai Trofei Minibasket Esordienti, Aquilotti e Pulcini.
Auguri di...
Caro bollette : dalla Regione 22 mln per Comuni e Province. Alle Eolie circa 61 mila euro
Venti milioni di euro sono destinati ai Comuni e verranno ripartiti in base alla popolazione. Gli altri due milioni (divisi per il 40% in base alla popolazione e per il 60% in base al numero delle classi scolastiche) andranno alle ex Province, ai sei Liberi consorzi di Comuni e alle tre Città metropolitane.
«L’emergenza legata al caro bollette – evidenzia il presidente Schifani – sta affliggendo anche gli enti locali siciliani, il governo della Regione ha ritenuto di dover intervenire con questo stanziamento per far in modo che possano garantire la continuità dei servizi erogati ai cittadini». «Abbiamo raggiunto – sottolinea l’assessore alle Autonomie locali Andrea Barbaro Messina – un traguardo importante, dando così la possibilità ai Comuni di alleviare il pesante fardello del pagamento delle bollette dell’energia elettrica. In questo momento è l’importo massimo che potevamo corrispondere. Le somme non sono state sottratte al fondo delle Autonomie locali, si tratta di risorse aggiuntive. Questo contributo straordinario permetterà di evitare ai Comuni il dissesto finanziario».