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sabato 17 dicembre 2022

Natale: Il presepe nella chiesa di San Pietro


 

Navi ed aliscafi (58° puntata - 4 foto: Bridge (2); Lippi (2))

Nelle foto: 1 e 2 La Bridge; 3 e 4 Filippo Lippi

Il Pensiero del #giorno con Don Bernardino Giordano: Per andare avanti bisogna tagliare

Ultimo a Sanremo porterà "Alba": "L'ho scritta in un piccolo porto delle Eolie"

Sono passati pochi minuti dall'annuncio del titolo della canzone che Ultimo canterà a Sanremo. Si intitola "Alba" e darne notizia è stato lo stesso cantautore romano sul palco di Sanremo al fianco di Amadeus. Pochi istanti dopo su Instagram Ultimo annuncia l'origine di quella canzone. "Ho fatto questo video qualche attimo prima che Alba prendesse vita, in un piccolo porto delle Isole Eolie. Erano le 6:20 del 24 agosto… un mese esatto dalla chiusura del tour. Avevo in testa una strofa scritta qualche anno fa e ho come sentito che quello sarebbe stato il momento perfetto per scrivere tutto il resto. È stato un po’ come se la canzone fosse venuta a cercarmi. Alba è una canzone diversa dalle altre che ho scritto. È come fosse una mia lettera per chiunque voglia guardarsi dentro e provare a ricominciare. È rivolta all’essere umano, alle nostre fragilità che viviamo quotidianamente e al bisogno che sentiamo tutti di superare i nostri limiti".

Auguri di...

Buon Compleanno a Silvia Sarpi, Maria Alessi Salvaggio, Giovanni Locantro, Bartola Muleta, Tiziana Natoli, Simona Faralla, Maria Nunziatina Caliò, Carmine Santoro, Luana Mandarano, Tindaro Sgroi, Giusy Biviano, Sabina Zaia, Chiara La Grreca, Silvia Ziino 

Oggi : San Giovanni de Matha

Questo provenzale di Faucon, dove nasce nel 1154, docente di teologia all'università di Parigi, si fa prete tardi, sui quarant'anni. Poi lascia la cattedra, perché un "segno gli ha rivelato la sua vera missione": dedicarsi al riscatto degli schiavi cristiani in Africa. La pirateria mediterranea, negli assalti in mare e nelle scorrerie a terra, rastrella gente giovane e va a venderla sui mercati nordafricani. Giovanni de Matha si ritira per riflettere a Cerfroid, una campagna solitaria a settanta chilometri da Parigi, dove spiega l'idea a quattro eremiti, che l'accettano di colpo. In tre anni nasce la struttura. Ossia l'Ordine della Santissima Trinità (abito bianco con croce rossa e azzurra sul petto, cappa e cappuccio neri). Si basa su comunità piccole e agili, con regola austera e niente ambizioni estetiche per le chiese e i riti. L'elemosina raccolta da appositi collettori va per un terzo al mantenimento dei monaci, per un terzo all'assistenza di malati e pellegrini, e per un terzo al riscatto degli schiavi. Ottenuta l'approvazione del papa Innocenzo 111, nel 1199 parte la prima spedizione per il Marocco. I trinitari (così li chiamano) visitano mercati, prigioni, luoghi di lavoro, trattano con autorità i padroni, e liberano con regolare scrittura di riscatto i duecento schivi; un notaio registra tutto, e così si farà sempre. I marsigliesi si commuovono vedendo sbarcare quei duecento, con Giovanni de Matha che li accompagna alla cattedrale cantando il salmo In exitu Israél de Aegypto. Il problema degli schiavi è all'ordine del giorno: con una missione analoga nel 1218 san Pietro Nolasco fonderà a Barcellona i mercedari.
Nel 1209 l'Ordine avrà trenta case, e seicento verso il 1250, soprattutto in Francia e Spagna. Agli ex schiavi malati o senza famiglia dà accoglienza nei suoi ospizi. Tra il 1199 e il 1207 il fondatore si lancia in un attivismo frenetico, per aumentare i centri di accoglienza, trovare denaro da ricchi e da poveri, moltiplicare le spedizioni di riscatto. Papa Innocenzo gli dona a Roma la chiesa abbaziale di San Tommaso in Formis sul Celio, dove Giovanni crea un altro ospizio. E qui muore il 17 dicembre 1213. Nel 1665 due frati trinitari tolgono il suo corpo dalla chiesa (il convento ha cambiato proprietà) e lo portano a Madrid.
L'Ordine soccombe poi alle soppressioni regie e rivoluzionarie del SetteOttocento, ma rinasce nel XIX secolo, con case impegnate in Europa e in America nelle missioni, assistenza ospedaliera e ministero. Manca una storia completa dei riscatti: il religioso che vi lavorava, padre Domenico dell'Assunta, fu ucciso nella guerra civile spagnola (1936) e il materiale andò perduto. Ricordiamo tuttavia un nome: quello di Miguel de Cervantes, futuro autore di Don Chisciotte. Catturato da un pirata albanese e venduto sul mercato di Algeri nel 1575, sarà liberato cinque anni dopo dal trinitario spagnolo fra Juan Gil.

Oggi è il 17 dicembre 2022: Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie


 

venerdì 16 dicembre 2022

“Natale per Desireé" il 26 dicembre alle 15 e non alle 11

Riceviamo e pubblichiamo:
La manifestazione dedicata ai bambini a Canneto denominata “Natale per Desireé’” che si svolgerà il giorno 26 alle 15.00 e non alle 11.00 come erroneamente riportato in cartellone .

Rete elettrica, Lipari resta disconnessa. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 16 dicembre 2022

Lipari, DUP e Bilancio in consiglio alla vigilia di Natale

Riprendiamoci il Natale. (30° puntata: Natale 2018 alla Primaria di Lipari centro - 2 foto)


Scossa di terremoto di magnitudo 2.7. Avvertita nettamente in diverse zone di Lipari e Vulcano

Un terremoto di magnitudo 2.7 è stato registrato alle 16 e 25 al largo di Vulcano, nella zona occidentale. Ha avuto l'ipocentro a 7 chilometri di profondità, in mare, in un'area diversa rispetto al forte sisma di domenica 4 dicembre.

E' stato nettamente avvertito in diverse zone di Lipari e a Vulcano.

Al momento non si registrano danni a persone e/o cose. Stiamo verificando se è stato avvertito in altre isole,

Sedici dicembre 2016: Le Eolie sulla Gazzetta del sud

Lipari, gruppo di opposizione : “Evitata approvazione Bilancio con procedura illegittima, maggioranza faccia bagno d’umiltà”

 

Dopo la nota del segretario generale del Comune di Lipari che riscontra positivamente le osservazioni del consigliere Gaetano Orto e che potete leggere a questo link https://eolienews.blogspot.com/2022/12/lipari-bilancio-di-previsione-giuste-le.html arriva questo comunicato stampa dei 5 consiglieri comunali d'opposizione:

Questa nota è l'esempio di una opposizione costruttiva. Grazie al nostro intervento abbiamo evitato che il prossimo Bilancio di Previsione 2022-2024 potesse essere approvato attraverso una procedura illegittima. Il Segretario Comunale, in preda alla confusione tra il vecchio e il nuovo regolamento di contabilità approvato dall'Ente, che evidentemente disconosceva, fatto di per sé abbastanza grave, ha rischiato di portare in Consiglio Comunale una proposta viziata da illegittima procedurale con tutte le conseguenze connesse. Peccato che lo stesso Segretario comunale non ci abbia ascoltato anche per l'approvazione del Rendiconto di Gestione 2021, avvenuta circa una settimana fa, passibile, a nostro avviso, di gravi irregolarità procedurali fatte notare anzitempo dai Consiglieri d'opposizione. Un bagno di umiltà, così come fatto in quest'occasione dal Segretario Comunale, riconoscendo i propri errori, farebbe bene anche a questa maggioranza che continua a escludere l'intero consiglio comunale, ma anche i cittadini tutti, dai processi decisionali più importanti, se non a cose fatte e tra l'altro, spesso, sbagliate.
I Consiglieri Comunali
Gaetano Orto
Adolfo Sabatini
Cristina Dante
Raffaele Rifici
Giorgia Santamaria

Stromboli, cessata attività effusiva

La foto è di Stromboli stati d'animo by
Sebastiano Cannavò
Dopo quindici giorni di eruzione, l'attività dello Stromboli è rientrata nei normali parametri e la colata lavica, fuoriuscita dalle tre bocche poste nella parte superiore della Sciara del fuoco, è in raffreddamento.

Lo rende noto l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, uno dei Centri di competenza che monitorano il vulcano eoliano.

Progetto per conservazione della lucertola delle Eolie, modello da seguire. Articolo di rivista spagnola


Una importante rivista spagnola dedica un articolo al progetto SAVE THE AEOLIAN LIZARD dell'Associazione Nesos per la conservazione della lucertola delle Eolie, indicandolo come modello da seguire per interventi analoghi da realizzare nel Mediterraneo.

Natale a Canneto


Traguardo o Nastro di Partenza? L'Accademia Karate di Lipari festeggia le sue prime cinture nere


Comunicato
Giorno 8 Dicembre cinque atleti praticanti dell'Accademia Karate di Lipari hanno sostenuto di fronte una commissione Federale formata da tecnici di spicco nel panorama nazionale, superando le prove prescritte e conseguendo il Diploma di "Cintura Nera - Primo Dan", rilasciato direttamente dalla Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM).
Ilaria Basile, Gianpiero Profilio, Giuliano Pavone, Oscar Manti e Francesco Finocchiaro sono le prime cinture nere della scuola di karate eoliana. La sobria cerimonia di consegna dei diplomi e delle nuove cinture si è svolta in presenza di alcuni degli allievi di ogni età che frequentano con passione la scuola di Karate liparese. La cintura nera è il coronamento del sogno di ogni praticante di arti marziali e segna il netto divario tra praticanti "principianti" ed "esperti". Come ogni cosa nel mondo marziale, tuttavia, non è un punto di arrivo, bensì una nuova partenza. Sono previsti ulteriori nove gradi di cintura nera (dan) che possono essere conseguiti solo dopo tantissimi anni di pratica e dietro riconoscimento di benemerenze sportive. Questa è una importantissima lezione: non si arriva mai "alla fine", ma bisogna sempre essere pronti a perfezionarsi ulteriormente. Perchè, in fondo, lo scopo di chi pratica una disciplina marziale come il Karate è quello di essere la versione migliore del "se stessi del giorno prima". L'augurio del Sensei Bartolo Profilio è che questo non sia per loro un traguardo ma un nuovo nastro di partenza. "Avere conseguito il grado significa avere le basi per iniziare una nuova pratica, per conoscere un nuovo mondo e un nuovo modo di esprimere il proprio corpo. Acquisire il grado di cintura nera, significa continuare a praticare, senza mai fermarsi, senza mai arrendersi! Da qui inizia la vera avventura di cintura nera!

Gli insegnamenti de “La stranezza” dal Centro Studi in "dono" agli studenti del Conti

COMUNICATO STAMPA

La Sicilianità, che ci identifica e che ha contraddistinto storia e letteratura del nostro ‘900, si pone al centro quest’anno dell’augurio di un Santo Natale che il Centro Studi Eoliano, come da consuetudine, rivolgerà ai soci, ai sostenitori e agli amanti della cultura eoliana, i quali si sono avvicendati in questa ricca stagione culturale, promossa dall’associazione, e che rappresentano l’anima sociale di un popolo insulare che attraverso i libri, le pellicole cinematografiche e valorosi autori si nutre e con generosità condivide.

Il Centro Studi Eoliano, nell’ambito del centenario della morte di Giovanni Verga e grazie ad una rete che in 41 anni di attività culturale ha prodotto un circolo virtuoso di rapporti umani e sociali, ci regalano la visione di una pellicola che sta riscuotendo ancora oggi, seppur l’uscita nelle sale cinematografiche sia datata 27 ottobre, un successo straordinario di pubblico:

“La stranezza “ di Roberto Andò, regista, e sceneggiatore insieme a Massimo Gaudioso e Ugo Chiti, con Toni Servillo ( L.Pirandello), Ficarra e Picone, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Galatea Ranzi, Tuccio Musumeci e la partecipazione di Renato Carpentieri.

Nel ringraziare lo stesso regista Roberto Andò e il produttore Angelo Barbagallo, BIBI Film, che hanno raccolto con entusiasmo l’invito a voler proiettare a Lipari questa pellicola, ci incuriosisce dapprima la trama, che esordisce con il ritorno di Pirandello in Sicilia nel 1920 per il compleanno dell’amico Giovanni Verga e poi si srotola in eventi tragicomici attraverso l’incontro con i due protagonisti “ becchini e teatranti “, e che ci mostra il genio di Girgenti senza presentarlo direttamente e ci conduce alla prima in teatro a Roma nel 1921 di Sei personaggi in cerca d’autore, che gli varrà il Premio Nobel per la Letteratura nel 1923.

Ci fa sorridere poi “la stranezza” del dipanarsi di intuitivi intrecci con le nostre isole se ripensiamo ai Fratelli Taviani, a Kaos, tratto da Novelle per un anno dello stesso Pirandello, alla scena girata alle Eolie in cui il drammaturgo siciliano, trasposta la casa natale della contrada agrigentina di Caos a Lipari, parla con il fantasma della madre e si affaccia dalla finestra ad osservare l’ormai famosa tartana dalla vela rossa che si staglia nel mare del nostro arcipelago e all’ultimo lavoro di Paolo Taviani, presentato al Festival di Berlino 2022, “Leonora addio” sul lungo viaggio delle ceneri di Pirandello fino alla sua terra natìa.

Celebreremo così l’approssimarsi del 2023, all’insegna di una “memoria di futuro” in cui “La stranezza” ci insegna che l’ignoto va accolto e costruito con scelte consapevoli ed inclusive.

Lunedì 19 dicembre, ci sarà la proiezione del film all’Istituto superiore “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari, grazie alla collaborazione della Dirigente scolastica Prof.ssa Tommasa Basile.

Promuovere la cultura significa orientare il pensiero e l’azione dell’uomo verso un futuro di vita, di luce e di speranza e così la pace, troppo sospesa ed impedita, può avere una chance di tramutarsi da desiderabile e auspicabile ad umanamente realizzabile.

Domenica 18 dicembre 2022 alle ore 18,30 nella sala convegni dell’Hotel Tritone si terrà il tradizionale incontro per lo scambio degli auguri natalizi dei soci e simpatizzanti del Centro Studi.

Lipari, 14.12.2022

Tiziana De Luca ( socia Centro Studi Eoliano )

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Fatiche e dolori

Lipari, Bilancio di previsione: Giuste le rimostranze dell'opposizione. Il segretario ne prende atto


Nota del segretario generale del Comune di Lipari, Giuseppe Torre, ai consiglieri comunali e per conoscenza al Sindaco, al Collegio dei Revisori dei Conti, al dirigente del settore economico finanziario, all’Assessorato Autonomie locali, al Commissario ad acta 


Oggetto: Comunicazione ai sensi dell’art. 12 del vigente Regolamento Comunale di Contabilità approvato con deliberazione CC n° 85 del 31/08/2021 – Avvenuto deposito dello schema di deliberazione, degli allegati e del parere del Collegio dei Revisori dei Conti – Bilancio di previsione anno 2022


La presente, in relazione alle fondate osservazioni ed al richiamo alle vigenti norme regolamentari fatte pervenire dal Consigliere Gaetano Orto, per comunicare, ai sensi e per gli effetti di legge, nonché, per quelli ulteriori scaturenti dal citato art. 12 del Regolamento di Contabilità approvato con deliberazione C.C. n° 85 del 31/08/2021, che il Comune di Lipari ha provveduto alla deliberazione dello schema del Bilancio di previsione – Anno 2022 – e che lo stesso, unitamente ai relativi allegati, ed al parere del Collegio dei Revisori dei conti, risulta depositato presso l’Area Economico-Finanziaria, laddove ognuno dei Consiglieri Comunali potrà quindi prenderne diretta visione.

Il disguido nasce essenzialmente in conseguenza della mancata pubblicazione, nella raccolta online dei Regolamenti inseriti nel sito istituzionale dell’Ente, della più recente versione del Regolamento di Contabilità approvata nell’estate 2021, sicchè la precedente comunicazione risultava ancorata alle
disposizioni del testo regolamentare del 2001 che, sebbene non più vigente campeggia ancora sul sito
on-line ingenerando conseguente confusione circa la sua effettiva cogenza.


Ai fini del nuovo deposito da disporre specifico che la deliberazione di approvazione dello schema di Bilancio Es. 2022, corrispondente all’Atto di G.M. n° 133 del 29/11/2022, si trova già pubblicata all’Albo Pretorio on-line del Comune ed è, quindi, immediatamente visionabile e scaricabile in formato pdf, unitamente a tutti gli allegati, anche dal sito istituzionale dell’Ente, mentre la relazione/parere del Collegio dei Revisori, a compendio, viene comunque inviata in uno alla presente comunicazione.

Chiunque tra i Consiglieri potrà concordare direttamente e, e, preventivamente, con il Dirigente
del Settore Economico-Finanziario eventuali appuntamenti per chiarimenti o maggiori specificazioni in
merito al contenuto degli atti depositati e posti in visione.

Lipari, lì 15/12/2022
Il Segretario Generale
dr Giuseppe TORRE

Auguri di...

Buon Compleanno a Irene Fusco, Giuseppina Rapisarda, Adil Aboulouafa, Catalin Miky Bocancea, Angela Utano, Giovanni Minutoli, Giuseppe Maniscalco, Giulia Merlino, Adele Barbuto, Angelo Merlino, Francesca Di Nicolò, Maria Spanò, Aurora Biviano, Francesco Mazzeo.




Oggi : Sant'Adelaide

«È dovere dei ricchi usare misericordia verso i poveri». Ripeteva spesso questa massima, e soprattutto si sforzava di tradurla in pratica Adelaide di Borgogna, moglie di Ottone I e imperatrice. 

Nata nel 931, fin da bambina Adelaide si trovò ad essere una importante pedina della politica europea. Donna di elevate doti intellettuali, dimostrò innata capacità politica e grande pietà cristiana. Sposò a sedici anni Lotario Il di Provenza, ma ben presto restò vedova. 

Berengario di Ivrea, l'uomo forte del regno d'Italia, la vuole moglie di suo figlio, ma ella rifiuta decisamente e viene tenuta in ostaggio in un castello su le rive del lago di Garda. Riesce a fuggire, forse con l'aiuto di Ottone I, che vuole estendere la sua influenza sull'Italia. I due si sposarono a Pavia il giorno di Natale del 951. 

Il matrimonio consolidò il potere del sovrano sassone che nel 962 fu incoronato imperatore. Al suo fianco Adelaide non fu certo inerte. Partecipa attivamente agli affari di Statc ed è generosa verso le mete di pellegrinaggi. Favorisce la riforma cluniacense nelle abbazie imperiali e, come scrivono i contemporanei, è una regina «litteratissima». 

Alla morte del marito nel 973 si ritira a Vienne presso suo fratello, ma presto la sua presenza è nuovamente richiesta a corte corre tutrice del nipote, Ottone III, ancora minorenne. Per diversi anni Adelaide resse l'impero con rara saggezza, avvalendosi dei consigli di Sant'Adalberto di Magdeburgo, Maiolo e Odilone di Ciuny. Ritiratasi infine nel monastero di Selz, in Alsazia, morì santamente il 16 dicembre 999. La sua vita fu scritta da Sant'Odilone di Cluny.

E' deceduto Antonino Casamento

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA DI LIPARI
A Renzo e ai familiari tutti le sentite condoglianze della famiglia Sarpi
e di Eolienews

Oggi è il 16 dicembre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Casa eoliana -


giovedì 15 dicembre 2022

... almeno fossero buche da golf... potremmo divertirci. Qui si rischia l'osso del collo e i mezzi

(di Laura Zaia) Buca di fronte al discount (enorme) poco più avanti, andando per lipari un'altra, venendo da Lipari uscendo dalla galleria tombino profondo, C'è già chi ha fatto danno e qualcuno potrebbe farsi male.
Per non parlare della via Balestrieri, dai vigili del fuoco al cimitero... un campo minato!!!
Continuiamo??
Via Isa conti piena di buche, ne scansi una ne prendi un altra.
Davanti alle scuole medie schifo totale, c'è ancora la terra dell'acquazzone.
Poi c'è la via scendendo dalla pensione Neri...
Usiamo Facebook per segnalare??
Si!!!
Visto che chi di dovere forse non passa da queste strade o magari vola
Ah ok avete fatto le strisce per carità servono pure quelle ma ci sono altre priorità.

Ecco i primi interventi previsti a Vulcano. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 15 dicembre 2022

Si apre un'altra bocca eruttiva. "Allerta arancione" confermata. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 15 dicembre 2022


 

Calcio: Ancora un pari casalingo per il Lipari IC

Lipari - Sfarandina = 1 - 1 

Ospiti in vantaggio dopo sei minuti su errore della difesa rossoblù. 

Il pari arriva sei minuti dopo con il rigore trasformato da Antonello Giunta.

Il risultato non si schioda dal pari nonostante le tante occasioni create dai padroni di casa, tra cui due traverse al 30° e al 32° della ripresa. 

Riprendiamoci il Natale. (29° puntata - Natale 2018 ad Acquacalda - 2 foto)


Un Babbo Natale "gigante" in piazza a Canneto

Il gruppo Giovani Eoliani ringrazia Valerio Sferrazza per aver donato un Babbo Natale gonfiabile di 240 cm posizionato nei pressi della piazza di Canneto dedicata a Desirèe Villani. Valerio Sferrazza è un amante delle Eolie e così ha deciso di sostenere l’iniziativa intrapresa dal gruppo Giovani Eoliani, quella di abbellire tutto l’arcipelago con piccoli segni natalizi.

Calcio a 5, serie D: Domenica Ludica Lipari - Pro Mende

Misericordie organizzano a Lipari raccolta straordinaria di alimenti per il 16/17/20 dicembre


 

Le Eolie nelle stampe d'epoca (162° puntata): Veduta da Monte Chirica (Lipari)


 


 

Natale nella chiesa di San Vincenzo a Stromboli

Navi ed aliscafi (57° puntata - 3 foto: Antonello da Messina (2); Bandiera Navisarma)

Nelle foto di oggi: 1) Antonello da Messina con la poppa tradizionale; 2) Antonello da Messina dopo la trasformazione in traghetto; 3) Bandiera Navisarma


Oggi al Monteleone, Lipari - Sfarandina

Quindici dicembre 2021: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Sbilanciarci

Auguri di...

Buon Compleanno a Anna Maria Mondello, Stefania Bertè, Marco Greco, Giancarlo Alfieri, Luca Gentile, Emanuela Angelini, Giordano Lumia, Ahmed Haggui, Massimiliano Cincotta, Ester Briguglio, Nancy Biviano, Graziella Mangano, Daniela Martello, Vincenzo Paino, Sonia Monte


Oggi: Santa Virginia Centurione Bracelli

Virginia Centurione nacque a Genova da Giorgio Centurione e Lelia Spinola il 2 aprile 1587. Il padre avrebbe poi ricoperto la carica di Doge Biennale. All'età di quindici anni Virginia venne data in sposa a Gaspare Braeelli dal quale ebbe due figlie Lelia e Isabella. La nostra rimasta vedova nel 1607 all'età di vent'anni, dopo aver deciso di non passare a seconde nozze si ritirò con le due figlie a casa della suocera, Maddalena Lomellini. La scelta di dedicarsi all'attività caritativa e poi ad una forma di vita religiosa non è in Virginia un dato spiegabile solo attraverso il suo cammino spirituale; si tratta della corrispondenza ad un elemento della cultura genovese del tempo. 

Dopo la presenza di Caterina Fieschi Adorno la scelta della vedovanza come stile di vita dedito alla pietà ed alla carità divenne a Genova una prassi comune nel richiamo alla figura della Fieschi. Vittoria de Fornari Strata che esercitò un profondo influsso sulla Centurione, avrebbe seguito lo stesso percorso fondando poi le monache «turchine»; l'agiografia locale, specie nella sua tradizione manoscritta, ci ha lasciato esempi di questo tipo fino al secolo XVIII. Ci troviamo pertanto di fronte alla rispondenza delle scelte individuali ad un modello divenuto riferimento sociale. All'insegna di una carità familiare ebbe inizio quindi l'attività della Centurione Bracelli che si diede al recupero e alla protezione delle ragazze orfane o in pericolo di essere avviate alla prostituzione. La questione si poneva in maniera urgente perché la situazione di crescente crisi economica assediava dall'interno le strutture della repubblica aristocratica. 

Con l'invasione piemontese del 1625 quello che era stato un flusso migratorio dalle campagne e dalle riviere verso la capitale divenne un'urgenza improrogabile, aggravata dal fatto che in una città portuale come Genova la situazione della prostituzione si caricava di una particolare urgenza. È in quest'epoca che prende forma su iniziativa della Centurione l'attività delle Cento Dame; si trattava di un' istituzione che si basava sull'aiuto economico dato da dame del patriziato genovese alle donne povere e in difficoltà. Questa realtà si veniva a trovare in concorrenza con altre strutture sia pubbliche che private della Genova del tempo: l'Ufficio dei Poveri, il Magistrato di Misericordia e le Dame di Misericordia, otto nobildonne quest'ultime, che si dividevano l'assistenza di altrettante zone della città con particolare attenzione per le fanciulle in pericolo. Con la Centurione si assiste ad una privatizzazione e familiarizzazione della carità in un ambiente, quello genovese, nel quale lo stato aveva strutture proprie e i privati si inserivano in forme di assistenza o già collaudate o che si sarebbero istituzionalizzate successivamente. Nel 1630, nel momento in cui i disordini interni (una serie di congiure dal 1627 al 1629) e la crisi economica mettevano in pericolo la stessa sopravvivenza della repubblica, la Centurione si dedicò con attività al sostegno delle donne povere. La sua azione, che si pone sotto il segno di una forte identificazione femminile, superava le strutture medioevali sopravvissute fino a metà cinquecento, come ad esempio le Maddalenine, monasterireclusori finalizzati a rieducare le ex prostitute ed altre forma di marginalità femminile. 

È nel 1631 che veniva dalla nostra preso in affitto un convento in località Monte Calvario. La struttura che raccoglieva donne e ragazze raccolte dalla Centurione venne presto sdoppiata in una seconda casa, dello S. Santo, che avrebbe accolto le più «ricuperabili» nella val Bisagno, fuori dalla città. In queste strutture le ricoverate conducevano una vita semimonastica con obbedienza, povertà, un abito uniforme, senza però emettere voti. Chi voleva poteva andarsene a patto che avesse un recapito e una fonte di sostentamento. Con un editto del 13 dicembre 1635 il Senato della repubblica di Genova riconosceva le due strutture come una sola opera di pubblica utilità. Nel 1641 aveva luogo il trasferimento delle assistite, arrivate ormai al numero di trecento, nella casa di Carignano dove sarebbe continuata l'opera.

Nel 1632 l'Ufficio dei Poveri aveva affidato, come da lei richiesto, a Virginia la cura del Lazzaretto di Genova che, se all'epoca non aveva più una funzione direttamente collegata alla lebbra, rimaneva con i suoi seicento internati un elemento basilare delle strategie di controllo e di assistenza della repubblica. Da un lato i conservatori che recuperavano le donne e le ragazze, dall'altra il Lazzaretto costituiscono due momenti portanti dell'opera della Centurione con la coesistenza di selettività sessuale e internamento di massa. La Centurione avrebbe esercitato una forte influenza sulle costituzioni riformate del Lazzaretto riorganizzandolo dal punto di vista dell'ascesi e del lavoro, insistendo in particolare sulla separazione delle età e dei sessi dei ricoverati. È qui da rilevare come sia proprio con la morte della Centurione che il Magistrato di Sanità deciderà lo sgombero del Lazzaretto, primo passo verso la costruzione dell'Albergo dei Poveri. 

L'attività della Centurione per il suo interesse sociale venne posta sotto la protezione della repubblica, in particolare, quando nel 1641 Virginia venne colpita da una grave malattia i protettori dell'istituto presero definitivamente in mano le redini dell'attività dell'opera del Rifugio, come era stata chiamata dalla fondatrice. A fianco di Virginia si trovò così a collaborare Emanuele Brignole, membro dell'Ufficio dei Poveri che divenuto anche protettore dell'opera poté, nella sua duplice veste, coordinarla con le altre attività caritative cittadine. La situazione della Genova della prima metà del seicento era segnata da un reticolo di conflitti: quelli interni al patriziato tra nobili vecchi e nuovi, le ripetute congiure contro l'assetto stesso repubblicano dello stato, le pressioni militari sabaude. Tutto ciò poneva l'antica repubblica in una situazione di stallo conflittuale. Con l'elezione all'episcopato di Stefano Durazzo si ebbe un'epoca di duro scontro tra chiesa e senato, significativo in una città che non aveva mostrato una specifica insofferenza verso l'autorità ecclesiastica. 

Quando nel 1642 il senato tolse il contributo governativo al seminario, Virginia Centurione si prodigò in un'opera di pacificazione tra cattedra episcopale e autorità civile; la sua situazione di nobile, figlia di doge, la metteva in una posizione di privilegio per essere ascoltata. Una riconciliazione tra il Durazzo e il senato si ebbe tra il 1645 e il 1648, poi i conflitti ripresero. Nella sua opera di riforma il Dura7zo aveva trovato forti ostacoli non solo nello stato ma nel clero che mal sopportava le sue richieste di denaro; è in questo quadro che si iscrive l'azione della Centurione nel sostegno alla riforma della chiesa oltre che nell'assistenza alla povertà. Va qui segnalato l'impegno per favorire la diffusione della celebrazione delle Quarantore che Virginia sostenne attivamente. È da rilevare peraltro che fu il Durazzo ad erigere canonicamente la compagnia a questa devozione consacrata. Questa pratica di pietà, del resto, è attestata a Genova già nel 1496 ed ebbe fin dal cinquecento un forte sviluppo. 

Un dato interessante è che sarebbe stato proprio Emanuele Brignole, protettore dell'opera della Centurione, a sviluppare a partire dal 1655-1656 la costruzione dell'Albergo dei Poveri, gigantesca struttura AssistenziaLeReclusiva che nell'intento di radunare e recuperare tutti i diseredati della città si poneva su di una linea di compimento e alternativa rispetto alle realizzazioni settoriali della Centurione. L'ideologia centralizzatrice del Brignole, apparsa già nel suo protettorato dell'opera del Rifugio, si sviluppava nell'Albergo dei Poveri che realizzava in una sola struttura quella segregazione educativa, rivolta con particolare attenzione ai fanciulli e alle donne, tentata in strutture meno totalizzanti da Virginia Centurione Bracelli. 

L'azione della Centurione si può qui iscrivere in una fase di passaggio dalla carità privata come scelta scaturita da relazioni familiari (vedovanza, utilizzo della casa della suocera come rifugio per ragazze sbandate) all'assistenza come magnificenza patrizia.