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mercoledì 13 novembre 2024

Tanti auguri!

Buon compleanno a Gaetana Greco, Bartolomea Sarpi, Santina Mandarano, Giorgio De Luca, Maria Mercedes Scifo, Francesca Portelli, Giusy D'Amico,Taisia Famularo

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ALCUNI DEI LAVORI REALIZZATI DI RECENTE







Federalberghi Isole Minori Sicilia e DMO Islands of Sicily collaborano con il WTTC per promuovere la sostenibilità nel settore dell’ospitalità - oggi primo webinar

Federalberghi Isole Minori della Sicilia e la DMO Islands of Sicily annunciano una partnership strategica con il World Travel & Tourism Council (WTTC) per l’implementazione degli Hotel Sustainability Basics, criteri fondamentali di sostenibilità sviluppati dall'industria per l'industria. Questa collaborazione segna un passo decisivo verso l’adozione di pratiche sostenibili nel settore dell’ospitalità delle isole minori siciliane.

Il primo evento dell’iniziativa sarà un webinar, previsto per oggi 13 novembre, durante il quale gli operatori locali potranno approfondire gli obiettivi e i vantaggi dell’adesione agli Hotel Sustainability Basics. Questi criteri, pensati come livello minimo di sostenibilità per le strutture ricettive, consentono di migliorare la gestione ambientale, ridurre i costi operativi e accedere a opportunità di certificazione globale, posizionandosi come leader nel turismo responsabile.

Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia, ha dichiarato: “Questa collaborazione con il WTTC è un'opportunità chiave per le nostre isole, permettendo alle strutture ricettive di adottare le migliori pratiche globali di sostenibilità, sostenere le comunità locali e rafforzare la loro competitività nel panorama turistico internazionale.”

Laura Morello, Programme Manager del WTTC, che illustrerà il programma Hotel Sustainability Basics durante il webinar, ha espresso il suo entusiasmo per la collaborazione, sottolineando come le isole minori siano il contesto ideale per la diffusione di questa iniziativa.

Il WTTC, leader globale del settore privato nel turismo, promuove iniziative mirate a creare un turismo sostenibile e inclusivo, supportando lo sviluppo economico e la protezione ambientale in collaborazione con governi e comunità di tutto il mondo.

Per partecipare all'evento:

https://meet.google.com/jcm-kovv-dxg

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu: Tonino Tripi, Salvatore Cristiano, Maurizio Moretto


 

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Obbedienza

Per una vacanza di pieno relax a Lipari, in una zona tranquilla e a poche centinaia di metri dal centro storico dell'isola, HOTEL-ALBERGO "VILLA DIANA"
Villa Diana è in Via Edwin Hunziker (ex via Tufo) n°1
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LN Garden a Lipari - Marina Lunga (a 50 metri dal porto) con la qualità, la competenza e la professionalità di sempre

La competenza dell'agronomo Luigi e la professionalità del biologo naturalista Nuccio sono a vostra disposizione. Da noi troverete un vasto assortimento di piante ortive ornamentali e fiorite, alberi da frutta, mangimi per animali, concimi, prodotti per il giardinaggio e l'agricoltura e tanto altro ancora. 
Da noi troverai anche FIORI DA TAGLIO 

LN Garden, grazie alla professionalità e competenza del proprio team, è leader nella realizzazione di composizioni per battesimi, comunioni, matrimoni ecc.
Questi alcuni dei nostri lavori 






LN Garden dei fratelli Giorgianni è rivendita ufficiale mangimi Leocata e Mignini&Petrini . 
Venite a trovarci. Vi aspettiamo a Lipari - Marina Lunga ( a 50 metri dal porto). Oppure potete contattarci ai numeri 3393307932 3338918437
Da noi potete trovare anche croccantini e riso soffiato per cani. Lettiera e mangimi per conigli nani e criceti

Potete anche seguirci sulla pagina facebook  "Luigi Nuccio LN Garden"

Santo del giorno : Sant'Omobono di Cremona

Dopo il Mille, e per più di 4 secoli, l'Italia tornò ad essere nel mondo guida di civiltà e modello di benessere. Si ebbe infatti la rottura del sistema feudale, chiuso e accentrato, nel quale l'unico mestiere era quello delle armi, e le popolazioni erano costrette in servitù. E fu una vera, anche se lenta, rivoluzione, affidata, più che alle armi, all'opera di abili artigiani e di mercanti intraprendenti, efficacemente appoggiati dalla Chiesa.

Il lavoro dei campi, riscattato, dette maggior frutto, e le città rette in liberi Comuni prosperarono per nuove e redditizie attività. Le zone di scambio si allargarono da città a città, da regione a regione, da nazione a nazione, diffondendo i prodotti che la crescente ricchezza richiedeva in crescente quantità. E gli artigiani italiani si dettero a conciar le pelli, a sbalzare il rame, a batter l'argento, a cesellare l'oro, a soffiare il vetro, a tinger le stoffe, a fucinar le armi. Soprattutto, a filare e tessere panni di seta e più che altro di lana, che i mercanti, lungo le rinnovate strade, dai ripristinati porti, commerciavano in tutti i paesi del mondo. 

La figura di Sant'Omobono, mercante di Cremona, per quanto Santo umile e commerciante modesto, diventa così l'espressione caratteristica, anzi ideale, di un'intera società, che rese l'Italia ricca di mezzi, di opere, di gloria, di arte e — come sempre accade — di frutti spirituali e tesori di santità. 

Nella seconda metà del XII secolo, anche Cremona, come tutte le città d'Italia, era un alveare di fervida attività. Per le viuzze medievali, accanto agli arcigni palazzi della vecchia nobiltà, ogni porta che non fosse una bottega artigiana, era il fondaco di un mercante o il « banco » di un banchiere. 

Uno di questi fondaci cremonesi apparteneva ad un mercante buono anche nel nome: Omobono. Un piccolo commerciante, che non avrebbe potuto rivaleggiare, per esempio, con il suo ricco contemporaneo Pietro Bernardone, padre di San Francesco, che da Assisi trafficava grosse partite di lana acquistata sui mercati di Francia, e detta perciò « francesca ». 

Omobono era un mercante scrupolosissimo, come se ne trovano pochi — dicono i maligni. — E la mercatura, che faceva ricca l'Italia, rendeva bene anche al mercante cremonese, nonostante la sua specchiata onestà negli affari; anzi, proprio per questa sua onestà. Egli rispettava gli Statuti delle Corporazioni cittadine, osservava le leggi civili, ma soprattutto seguiva quella legge della coscienza che la Chiesa insegnava — e insegna ancora — non solo ad Omobono e non solo a Cremona, ma a tutti i cristiani di tutto il mondo.

I proventi della mercatura, non dovevano però servire soltanto ad aumentare la ricchezza di Omobono. Dovevano soddisfare un altro insegnamento della religione cristiana, ancora più alto: quello della carità. Carità materiale, nell'assistenza generosa dei poveri e dei bisognosi; e carità spirituale verso gli afflitti, i tribolati, gl'ignoranti, i dubbiosi. Privo di figli, Omobono aveva una moglie, onesta e virtuosa sì, ma non al punto di approvare l'inesauribile generosità del marito e di non rimpiangere tutto ciò di cui egli si privava. Cosicché uno dei meriti di sant'Omobono fu quello di persuadere anche la moglie alla carità evangelica da lui praticata. 

Né aspettava, per recarsi in chiesa, di esser libero dai suoi affari. Anzi, si dedicava al lavoro solo quando era libero dalle pratiche di cristiana pietà. E un giorno del 1197, mentre era alla Messa, in ginocchio davanti all'altare, giunto al « Gloria in Excelsis », allargò le braccia e le richiuse come in un abbraccio. Al Vangelo, non fu veduto rialzarsi. Se ne era andato così, in pace e in silenzio, verso la gloria dei Cieli. 

Allora, solo allora, i cittadini di Cremona, gli artigiani indaffarati, i mercanti preoccupati, si resero conto che era vissuto tra di loro, nel fondaco oscuro e modesto, un vero Santo, un Santo di nuovo tipo. E con professionale decisione e rapidità, presentarono al Papa la causa di canonizzazione. 

Così, appena due anni dopo, nel 1199, Omobono era Santo, le sue reliquie riposte nel Duomo di Cremona, centro di devozione e di prodigi. Egli è invocato come protettore dei mercanti, subito dopo il grande figlio di Pietro Bernardone, mercante di lana francesca. E i sarti l'hanno preso come loro Patrono, non perché Sant'Omobono fosse sarto, ma perché visse in mezzo alle pezze di panno, nel fondaco dove esercitò la mercatura e al tempo stesso la santità.

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martedì 12 novembre 2024

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”La “Ferdinando Morace” pronta per la navigazione. Stamane la presentazione


COMUNICATO STAMPA

Lipari, 12 novembre 2024 – Si è tenuta questa mattina la presentazione della  “Ferdinando Morace”. La nuova nave ibrida entrerà in linea giovedì 14 novembre nella tratta che collegherà Milazzo alle Isole Eolie.

L’incontro ha visto la presenza di autorità e istituzioni. Per la Liberty Lines presenti invece, il presidente della compagnia Andrea Maralla,  il Direttore Nunzio Formica, Carlo Cotella, amministratore delegato e l’ingegnere Ferdinando Morace, direttore tecnico della Liberty Lines da cui la nave prende il nome.

 L’imbarcazione è la quarta unità della serie di 9 navi ibride veloci che saranno consegnate entro la prima metà del 2026, capaci di navigare in modalità totalmente elettrica ad una velocità di 10 nodi per circa 30 minuti in prossimità della costa e successivamente ricaricare le batterie durante la navigazione in mare aperto quando grazie alla alimentazione proveniente dai motori termici, raggiunge velocità superiori ai 30 nodi.

 “Siamo molto orgogliosi di aver presentato stamattina la nuova nave ibrida ad istituzioni e autorità in rappresentanza di cittadini e turisti che utilizzeranno l’imbarcazione in questa tratta” – ha dichiarato il presidente della Liberty Lines Andrea Maralla – “Abbiamo voluto quest’incontro come occasione per rinsaldare il legame tra la nostra compagnia e il territorio, che da domani potrà usufruire di un mezzo all’avanguardia e rispettoso dell’ambiente”.

 “La nuova nave ibrida “Ferdinando Morace” risponde perfettamente alle linee guida che la Liberty Lines si è data da tempo – ha aggiunto l’a.d. Carlo Cotella -  Essere competitivi, anzi, precursori, nella realizzazione di navi che viaggiano anche in modalità elettrica e avere chiara come linea guida la salvaguardia del territorio, sono dei fattori essenziali per il futuro della nostra azienda, non trascurando le esigenze dei passeggeri e dei pendolari che potranno viaggiare su mezzi che rappresentano l’eccellenza del settore”






GIROTONDO di Profilio Patrizia
è in Via Vittorio Emanuele, 148 - 98055 Lipari - Isole Eolie (Me)
tel/fax: 090 9880050
whatsapp: 3338159745
mail: info@girotondolipari.it
facebook: GIROTONDO LIPARI
web: www.girotondolipari.it

Stromboli ancora ferita dalla pioggia. Gli abitanti di Ginostra: si rischia la vita. Dalla Gazzetta del sud del 12 novembre 2024


Accadde il 12 novembre 2008: La statua di Padre Pio arriva nella Chiesa al pozzo (Lipari)

Una foto dei torrenti che incombono su Ginostra

 

"Eoliani che non ci sono più" ( Riproposizione 15° video - durata 4 minuti circa)

1) Bartola Schibeci; 2) Giuseppe Maiorana, 3) Concettina Pantò in Zaia; 4) Alfonsino Aiello; 5) Pino Mandarano; 6) Dario Subba; 7) Pietro Caprara; 8) Antonio Barbera; 9) Arturo "Bartolino" Turcarelli; 10) Pippo Guerrera e Caterina Capone; 11) Mario Natoli; 12) Tindara Costanzo; 13) Franco Zaia; 14) ? La Rosa; 15) Giuseppina Natoli; 16) Caterina Biviano; 17) Elena Virgona; 18) Gaetanina Raffaele, 19) Gaetano Saltalamacchia, 20) Angelino Sardella; 21) Iole Denaro; 22) Margherita Virgona; 23) Marisa Natoli; 24) Olimpia Marraffa; 25) Mina De Salvo; 26) Massimo Mezzapica; 27) Michele La Torre; 28) Natale Famà; 29) ? Lo Surdo; 30) Domenico Quinti; 31) Rosa Caruso; 32) Rosa Palino; 33) Francesco Bonfante; 34) Sandra Casali, 35) Santoro Biviano; 36) Sarino Pergolizzi; 37) Sandro Casali; 38) Simone Giardina; 39) Stefana Mazza, 40) Stefano Oliva; 41) Tisbe Franzoglio; 42) Salvatore (Turi) Profilio; 43) Valentino Amato; 44) Salvatore (Totò) D'Alia; 45) ?;    

Beni culturali, siti archeologici subacquei anche per i non vedenti. Scarpinato: «Rendere il mare accessibile a tutti è una priorità»

I siti archeologici sommersi della Sicilia saranno accessibili anche ai subacquei non vedenti. Lo prevede l’accordo siglato tra la Soprintendenza del Mare e l'associazione pugliese "Albatros Progetto Paolo Pinto". Il progetto, che si svilupperà nei prossimi tre anni, contempla numerose iniziative per lo sviluppo di un’accessibilità completa e indipendente dei siti.

«L’adeguamento degli itinerari archeologici subacquei, creati dalla Soprintendenza del Mare nei fondali siciliani, anche per le persone con disabilità visiva è una delle nostre priorità – dichiara l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato -. È in cantiere anche un progetto per formare istruttori e guide presso i centri di immersione siciliani, in modo da favorire questo particolare settore turistico. Una realtà già esistente in altre parti d’Italia e che la Sicilia vuole accogliere adeguando parte dei suoi percorsi culturali, sia nella tipologia di fruizione sia con la partecipazione attiva di guide adeguatamente formate».

L’associazione "Albatros Progetto Paolo Pinto" vanta un'esperienza ventennale nel campo delle immersioni per subacquei non vedenti e ha progettato e standardizzato la didattica Asbi, fondata sull’autonomia consapevole e sulla conoscenza dell’ambiente marino. Il metodo elaborato da Manrico Volpi, trainer dell’associazione, è utilizzato dagli istruttori durante le immersioni e si avvale di sussidi e supporti come un riconoscitore che permette di individuare 114 specie subacquee endemiche e numerose tipologie di reperti archeologici.

«Sarà l’occasione per standardizzare alcune delle procedure già sperimentate in alcune esperienze effettuate nei fondali pugliesi e nel lago di Bolsena – dice il Soprintendente del Mare Ferdinando Maurici -. Per la fruizione degli itinerari sommersi siciliani è in programma la realizzazione della stampa in 3D di modelli dei siti subacquei, da utilizzare nel corso dei briefing pre-immersione al fine di consentire ai subacquei non vedenti di toccare con mano i reperti che troveranno sott’acqua».

In una foto come incombono i torrenti sull'abitato di Stromboli


 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Nunzio Nunnari, Rosaria Taranto, Marina Zagami, Giovanni Agnosto, Luana Saltalamacchia, Aurelia Famularo, Angelo Casano, Sabrina Stella, Elisa Giovenco, Mimma Gallo, Sonia Sarpi, Alessia Donato, Giovanni Martella, Angelo Iacono, Carmelo Roux, Grazia De Pasquale, Cristiana Salanitro   


E' arrivata a Lipari per la presentazione la nuova nave di Liberty Lines, Ferdinando Morace

A causa delle avverse condizioni meteo è approdata a Punta Scaliddi

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu



Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Dare o donare

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu: Il "mitico" S. Lucia.

Grazie ad Enzino Sampieri, calciatore del glorioso C.S. Lipari, pubblichiamo due foto del mitico comunale "S. Lucia" di Lipari. Il campo sorgeva nell'area dove oggi sorge il megaparcheggio.
Da notare l'area circostante il campo sportivo completamente diversa da come si presenta oggi. Non erano state ancora realizzate, tra l'altro, le palazzine  che adesso si trovano ai margini della strada.
Le immagini (sbiadite dal tempo) si riferiscono ad una gara interna del Centro Sportivo Lipari.

Santo del giorno : San Giosafat Kuncewycz

Il divin Maestro disse che il buon pastore dà la vita per le sue pecorelle: e noi oggi ne vediamo un'illustre conferma in S. Giosafatte, vescovo di Polvez e martire.
Nato a Vladimir in Polonia dalla nobile e cattolica famiglia Kuncewizio, mentre fanciullo ascoltava la madre parlare della passione di Cristo, un dardo partì dal costato del Crocifisso e andò a ferirgli il cuore. Infiammato di amor di Dio e desideroso di perfezione, entrò nell'ordine di S. Basilio, di cui a venti anni professò la regola. Andava a piedi nudi nonostante l'eccessivo rigore dell'inverno in Polonia, non mangiava mai carne, non prendeva mai vino se non per ubbidienza; mortificò le sue membra con un asprissimo cilicio fino alla morte. Per questo meritò di custodire illibato il giglio della purezza che ancor fanciullo aveva consacrato alla Vergine delle Vergini: Maria SS.
In pochi anni di vita religiosa la fama della sua virtù e della sua dottrina crebbe talmente, che, sebbene giovane, fu eletto abate del monastero di Vilna, e poscia fu designato dal popolo come degno di reggere la sede arcivescovile di Polvez.
Innalzato a questa onerosa dignità, senza cambiare nulla del tenore della vita precedente, non pensò che al culto divino e alla salvezza delle pecorelle affidategli. Energico difensore della unità e verità cattolica, si adoperò con tutte le forze per ricondurre alla sede di Pietro eretici e scismatici. Non cessò mai di difendere il Papa e la pienezza della sua autorità dalle ingiurie impudentissime e dagli errori degli empi. Fu il più zelante promotore dell'unione della Chiesa Greca con la Latina. Erogò tutte le sue rendite nella costruzione di templi, conventi ed altre opere pie: e fu tanta la sua liberalità verso i poveri, che non avendo un giorno più nulla per soccorrere una vedova, impegnò il suo pallio episcopale.
I Progressi della fede cattolica eccitarono l'odio di certi scismatici ostinati, i quali ordirono una congiura per assassinare l'atleta di Cristo.
Recatosi il Santo a Vitebsk per la visita pastorale, i cospiratori invasero il palazzo vescovile, ferendo e massacrando quanti incontrarono.
Allora il pastore mitissimo si fece spontaneamente incontro a quei lupi, e rivolgendo loro la parola: « Figliuoli, disse, perchè maltrattate i miei familiari? Se avete qualcosa contro di me, eccomi ». E quelli, precipitandosi su di lui, lo colpirono con bastonate ed uccisolo, lo gettarono nel fiume. Era il 12 Novembre 1623: contava 43 anni. Il suo corpo segnalato da una luce meravigliosa fu tratto dal fondo del fiume ed esposto alla venerazione dei fedeli.
I primi a sperimentarne l'efficacia protettiva furono i suoi stessi assassini che, condannati quasi tutti alla decapitazione, abiurarono lo scisma e si pentirono del loro misfatto.
Pio IX il 29 giugno 1877 l'ascrisse solennemente nell'albo dei Santi, e Leone XIII ne estese il culto a tutta la Chiesa cattolica.


PRATICA. Oggi compiamo bene le pratiche di pietà. 

PREGHIERA. Signore, suscita nella tua Chiesa lo spirito onde il tuo beato martire e vescovo Giosafatte fu ripieno fino a dare la vita per le pecorelle, affinchè per sua intercessione, animati e fortificati anche noi nel medesimo spirito, non temiamo di sacrificarci peri fratelli. 

Buongiorno così!


 

E' deceduto Rosario Giordano

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Le onoranze funebri sono a cura della ditta 
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

lunedì 11 novembre 2024

STROMBOLI E GINOSTRA: INTERVENTI IMMEDIATI PER MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO. SI E' CONCLUSA RIUNIONE DI COORDINAMENTO

COMUNICATO -  Si è appena conclusa, in videoconferenza, una riunione di coordinamento urgente voluta e convocata dal Sindaco Gullo con tutti gli enti coinvolti nella gestione del territorio e dell’emergenza in corso a Stromboli e Ginostra in conseguenza degli eventi alluvionali del 18, 19, 20 ottobre e successivi.

I vertici di tutte le istituzioni (Presidenza della Regione, Commissario per l’emergenza, Prefettura, Protezione Civile Regionale e Provinciale, Autorità di Bacino Regionale e Provinciale, Dipartimento Sviluppo Rurale Regionale e Provinciale, Genio Civile, Invitalia, Carabinieri di Stromboli, ecc.) si sono riuniti per decidere gli interventi di somma urgenza da effettuare immediatamente a protezione degli abitati delle due frazioni, duramente colpite in questo periodo dagli eventi alluvionali ravvicinati.

Come rilevato da tutti i partecipanti, l’osservazione dei fenomeni delle ultime settimane indica modificazione nel sistema idrogeologico dell’isola cha andranno prese in considerazione per meglio finalizzare gli interventi necessari. 

Tutti i partecipanti hanno convenuto sulla necessità di introdurre ulteriori interventi di messa in sicurezza dei torrenti (quasi tutti ormai pieni) che hanno manifestato particolari criticità, avendo ottenuto dal Capo di Gabinetto del Presidente della Regione la disponibilità a reperire le ulteriori risorse necessarie, in quanto quelle messe a disposizione del Commissario, ing. Duilio Alongi, sono state tutte impegnate.

In merito, le decisioni condivise, urgenti e indifferibili, sono le seguenti:

- Immediata stima dei costi e progettazione degli interventi nelle aste torrentizie interessate dai fenomeni alluvionali, già in via di stesura, che consentiranno di mitigare il rischio alluvionale sempre più evidente. Per questi interventi sia l’Autorità di Bacino che il Genio Civile si sono impegnati e sono attualmente a lavoro, e domani si avrà la loro programmazione degli interventi necessari ad aumentare la sicurezza e la resilienza delle aste torrentizie interessate. Oltre alla pulizia delle strade, quindi, si provvederà allo svuotamento dei torrenti e alla realizzazione di opere per il contenimento del deflusso dei detriti.

- Contestuale e immediato affidamento dei lavori da effettuare a una o più ditte, continuando a fornire informazione alla popolazione sulle previsioni meteo e le norme di comportamento per il rischio idrogeologico conseguenti.

- Allo stesso tempo, e per ciò che concerne gli appalti per le opere strutturali definitive su tutti i torrenti di Stromboli, previsti a seguito dell’alluvione del 2022, e affidate per le procedure di affidamento a Invitalia, con la quale era stata già programmata una video conferenza per il prossimo giovedì, sono stati auspicati accorgimenti per lo snellimento delle già menzionate procedure stante la loro natura di somma urgenza. Gli stessi interventi, inoltre, dovranno essere adattati alle mutate condizioni del territorio e all’aumentata portata del trasporto di detriti solidi a valle. 

Per quanto riguarda la richiesta di dichiarazione dell’emergenza nazionale, si stima che la Giunta Regionale potrebbe approvarla il prossimo mercoledì (13 c.m.) per poi trasmetterla al Dipartimento della Protezione Civile nazionale per la relativa istruttoria e la sua sottoposizione al Consiglio dei Ministri. La sua approvazione renderà possibile una progettazione di interventi strutturali più completa anche per Ginostra, che non rientrava nell’emergenza del 2022.

Giovedì 14 novembre interruzione energia elettrica a Porticello

Cosa sta succedendo a Stromboli?

In questi giorni, più che mai, la comunità degli abitanti di Stromboli e quanti amano l’isola sono preoccupati. Una pioggia di media intensità potrebbe creare danni irreversibili. Da due anni si aspettano degli interventi per scongiurare il peggio, ma niente si è mosso. Andiamo per ordine.

Il 25 maggio 2022 un incendio, probabilmente causato dalle riprese per una fiction della Rai, ha distrutto 240 ettari di macchia mediterranea, lasciando la montagna scoperta. Il 12 agosto dello stesso anno sono iniziati i guai: senza vegetazione, le piogge estive hanno fatto scendere in paese fango e detriti.

Da allora non è stato fatto alcun intervento significativo per consolidare la montagna e né alcuna piantumazione. Gli interventi - di manutenzione e messa in sicurezza dei torrenti non sono stati fatti

Sono stati stanziati dal ministero della Protezione Civile, fondi per la messa in sicurezza dei torrenti  ma anche se queste opere fossero eseguite domani non basterebbero a risolvere una situazione che ad ogni pioggia diventa sempre più grave e pericolosa per gli abitanti con precipitazione anche di massi enormi.

Il problema che sembra non riguardare solo i torrenti è serio. Il materiale eroso e portato giù non è solo fango. Ora il pericolo è aumentato in maniera esponenziale e bisogna agire subito, prima che accada qualche tragedia.

Gli episodi di fango e allagamenti sono ormai all’ordine di ogni pioggia, di qualunque intensità. Le piogge del 19 e 20 ottobre scorso hanno nuovamente generato nell’isola colate detritiche, franamenti e esondazioni delle linee di impluvio, coinvolgendo anche la frazione di Ginostra, che era finora rimasta indenne

La cittadinanza, che si sente ormai abbandonata, si sta mobilitando. La Pro Loco si sta facendo portavoce con invio di  PEC alle istituzioni.

Al momento sono in corso i primi interventi di somma urgenza per ripulire le strade ed il letto di due torrenti. La pulizia di terreni e case private è completamente a carico dei proprietari. Ma è necessario garantire l’esecuzione di interventi urgenti a protezione degli abitati delle due frazioni dell’isola.

Chiediamo di dare voce a questa grave situazione.

Qui alcune foto dell'alluvione del 19 ottobre 2024

https://drive.google.com/drive/folders/1gmt6fXWfvLG_-UGIltWIbLiktRkcALQz

I ringraziamenti della famiglia Maiorana

FINCANTIERI: TAGLIO LAMIERA PER IL NUOVO TRAGHETTO DELLA REGIONE SICILIANA

Trieste/Palermo, 11 novembre 2024 – Si è svolta, oggi, presso il cantiere di Palermo la cerimonia di taglio lamiera del nuovo traghetto che Fincantieri sta costruendo per la Regione Siciliana. All’evento hanno partecipato Biagio Mazzotta, Presidente di Fincantieri, Luigi Matarazzo, Direttore Generale della Divisione Navi Mercantili del Gruppo, e Marcello Giordano, Direttore del cantiere, che hanno accolto l’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, On. Alessandro Aricò, presente alla cerimonia su delega del Presidente della Regione Siciliana, Sen. Renato Schifani.

L'unità, che servirà le tratte tra la Sicilia e le isole di Lampedusa, Linosa e Pantelleria, sarà interamente costruita nel cantiere palermitano con consegna prevista per il 2026. L’avvio dei lavori arriva dopo la sottoscrizione del contratto tra la Regione Sicilia e Fincantieri avvenuta nel 2023, per un importo a base d’asta di quasi 120 milioni di euro. Il contratto include anche l’opzione per un secondo traghetto.


Con questo progetto, nato con l’obiettivo di potenziare i collegamenti con le isole minori della Sicilia, la Regione Siciliana sarà la prima in Italia ad essere totalmente proprietaria di un’unità di questo tipo.

Il nuovo traghetto, un Ropax Classe A, si distingue per le sue caratteristiche tecnologiche avanzate, specialmente in tema di sostenibilità ambientale. Con una lunghezza di circa 140 metri e una stazza lorda di circa 14.500 tonnellate, la nave potrà trasportare fino a 1.000 passeggeri e 200 automobili, raggiungendo una velocità massima di 19 nodi. La propulsione sarà assicurata da un motore dual fuel, ovvero alimentato a diesel e gas naturale liquefatto (LNG), il combustibile marino più ecologico al momento disponibile su larga scala. L’unità disporrà anche di un impianto fotovoltaico che, in combinazione con un gruppo batterie, permetterà la permanenza in porto a emissioni zero per circa quattro ore.

“La cerimonia di oggi segna l'avvio di un progetto di rilevanza strategica, che conferma il ruolo centrale dello stabilimento di Palermo” - ha dichiarato Biagio Mazzotta, Presidente di Fincantieri. “L’operazione testimonia la nostra capacità di coniugare l'eccellenza industriale con lo sviluppo del territorio, elemento che è parte fondamentale del nostro DNA. Con questo progetto, infatti, puntiamo sulle tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale che rispondono alle esigenze della transizione energetica per il trasporto marittimo del futuro. Siamo orgogliosi che la nuova unità venga costruita per intero nel cantiere di Palermo che, grazie alle sue maestranze altamente specializzate, coniuga tradizione e innovazione”.

“Oggi celebriamo un momento significativo per la Sicilia con l’inizio dei lavori per la costruzione del nuovo traghetto regionale, un'opera simbolo di progresso e attenzione alle esigenze della nostra comunità” – ha commentato Sen. Renato Schifani, Presidente della Regione Siciliana. “Questa nave rappresenta un impegno concreto per rafforzare i collegamenti e migliorare la qualità della vita dei cittadini delle isole minori, garantendo trasporti moderni, sicuri e rispettosi dell’ambiente. Siamo orgogliosi che Fincantieri, leader mondiale della navalmeccanica, costruisca interamente questa nave nel cantiere di Palermo, valorizzando le competenze locali e generando opportunità di lavoro per il nostro territorio. Con la sua realizzazione, saremo la prima Regione in Italia a possedere un traghetto di proprietà esclusiva, confermando il nostro impegno nel valorizzare e innovare il sistema di trasporti regionale”.

L’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, On. Alessandro Aricò, ha affermato: “Il governo Schifani è ancora una volta protagonista, siamo stati la prima Regione in Italia ad attivare i fondi del Pnrr sull'acquisto dei mezzi navali e oggi siamo in Fincantieri, dove assistiamo all'avvio dei lavori di questo imponente mezzo navale, il primo traghetto made in Sicily, realizzato interamente nello stabilimento di Palermo. Stiamo creando un indotto importante, con una commessa che vale quasi 120 milioni e prevediamo di esercitare il diritto di opzione per l'acquisizione di una seconda nave”.

I ringraziamenti delle famiglie Giardina e Raffaele