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lunedì 15 febbraio 2021
Al via stamane la consegna gratuita delle mascherine chirurgiche da parte dei volontari del Gruppo di Protezione Civile Comunale
I dispositivi vengono consegnati dai volontari del Gruppo di Protezione Civile Comunale, presso la sede del Centro Operativo Comunale di Via Falcone e Borsellino (piano terra del Palazzo dei Congressi), ad un componente per ogni nucleo familiare, previa esibizione di carta di identità e codice fiscale.
Il calendario con orari e giorni in cui sarà possibile recarsi a ritirare le mascherine.
- Martedì 16 febbraio dalle ore 16:00 alle ore 19:00
- Mercoledì 17 febbraio dalle ore 9:00 alle ore 12:00
- Giovedì 18 febbraio dalle ore 16:00 alle ore 19:00
- Venerdì 19 febbraio dalle ore 9:00 alle ore 12:00
- Sabato 20 febbraio dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00
Salina: Innevate le montagne dell'isola. L'arcipelago è isolato (foto e video)
Qualche fiocco è caduto anche a Quattropani e Pianoconte nell'isola di Lipari.
Oltre al freddo pungente l'arcipelago deve fare i conti con le avverse condizioni meteomarine e, di conseguenza, con l'isolamento. Lipari, Vulcano e Salina sono isolate dal tardo pomeriggio di domenica, mentre le altre isole e la frazione di Ginostra da sabato.
I marosi hanno colpito con una certa intensità nelle zone più esposte, in particolare nella zona di Calandra a Canneto hanno invaso la carreggiata, limitrofa alla spiaggia, facendo saltare un ampio tratto del manto stradale. Sempre a Canneto sulla Marina Garibaldi, dove sono in corso i lavori per l'ampliamento della sede stradale, con contestuale demolizione e ricostruzione del muraglione protettivo, il mare ha depositato pietre, sabbia e detriti vari, rendendo difficoltosa la circolazione in alcuni tratti
N.B. Foto e video sono di Elio Bennati che ringraziamo
Oggi è il 15 Febbraio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
domenica 14 febbraio 2021
Coronavirus in Sicilia, 24 i morti ma calano i positivi
Il plauso di un eoliano al comandante Tesoriero
Riceviamo e pubblichiamo: Oggi sono rientrato a Lipari con l’aliscafo Platone partito da Milazzo alle ore 12:15.
Al comando c’era il nostro paesano Andrea Tesoriero che ha dimostrato ancora una volta la grande professionalità della marineria Eoliana. Bravo. Grazie
Fabio Merlino
IL PARCO DI EOLO di Roberto Sauerborn
E sulle tracce artificiali, specialmente quelle recenti, che è in corso un forte dibattito nelle e sulle Eolie.
Nelle Eolie vivono, in maniera stanziale, circa 12.000 abitanti mentre la presenza di popolazione fluttuante raggiunge d’estate punte di 200.000 unità al giorno, con un carico ambientale e sociale incontrollato.
Le isole diventano, così, teatro di modelli di vita estranei che ne alterano l’equilibrio naturale.
Come è noto, con la legge finanziaria nazionale del 2008 sono stati fondati quattro nuovi parchi nel Mediterraneo tra i quali il Parco delle Eolie. I quattro parchi, di cui da anni si sentiva parlare, sono stati istituiti nel 2007. Oggi, finalmente, prende corpo la possibilità di dare un nuovo afflato al tema della gestione eco-sostenibile delle isole minori del mediterraneo.
Per gli addetti ai lavori e, in particolare, per coloro che ritengono fondamentale un approccio eco-sostenibile con il tema dello sviluppo, il Parco rappresenta un’occasione unica per “inventare” un nuovo processo di gestione del territorio.
Le Eolie proprio perché isole e, specificatamente, arcipelago rappresentano un esempio unico di realtà territoriale complessa e articolata in cui, innanzitutto, vi è la necessità di una più attiva e consapevole partecipazione della popolazione locale alla problematica della gestione eco-sostenibile del territorio.
Tale profonda lacuna, si è fatta maggiormente sentire, per la prima volta, proprio in occasione della approvazione del Piano Paesistico delle Isole Eolie.
Gli eoliani, non adeguatamente informati sul significato e sulla portata dell’esistenza di un vincolo paesistico su tutto il territorio comunale ex L.1497/39 già dal 1967, reagirono, anche con veemenza, ritenendo “il vincolo” una limitazione innanzitutto alla proprietà privata e, quindi alla possibilità di trasformare il territorio secondo le esigenze/richieste dettate da uno sviluppo turistico di massa incontrollato.
La fondazione del Parco e, dunque, la gestione sostenibile delle isole, dovrà consentire, innanzitutto, di risolvere il conflitto sociale esistente tra la varie fazioni, indigene e non, tra chi ritiene lo sviluppo solo legato al depauperamento del territorio ed ad un suo uso commerciale e chi lo ritiene un bene culturale.
A tale proposito, di grande aiuto possono essere i nuovi strumenti di partecipazione democratica per un approccio sostenibile alla gestione del territorio quale, ad esempio il processo di Agenda 21 locale oppure, o inoltre, l’implementazione di un processo di certificazione ambientale secondo il Regolamento Comunitario EMAS.
L’avvio di questi processi potrebbe consentire di definire, unitamente alla popolazione locale, una politica ambientale veramente sostenibile.
Infatti, è opportuno ricordare come la sostenibilità presupponga una condivisione degli obiettivi con chi li deve perseguire che è, nella fattispecie, la popolazione locale e che, quindi, deve essere convinta e consapevole del percorso avviato.
Si capisce così, come l’interesse per queste isole, oggi, non possa e non debba più essere solo di carattere turistico ma investe altri aspetti di carattere antropologico e geografico.
Si rende necessaria una sensibilità nuova innanzitutto da parte delle istituzioni vocate al governo e alla gestione del territorio anche al fine di avviare una ricerca utile ad individuare, con esattezza, nuovi indicatori ambientali congruenti con le realtà microinsulari.
AMORE E/O PASSIONE. Per San Valentino la prefazione di Armando Riitano del volume collettaneo di realizzazioni artistiche sul tema dell'eros, di prossima pubblicazione.
Come abbia potuto Dante Alighieri sbagliare cosí grossolanamente, facendo dire a Francesca da Rimini ― personaggio di una delle storie d’amore e di passione piú struggenti e tragiche trattate dalla letteratura ― che chi sia amato non possa non ricambiare l’amore, in quanto l'amore non permette alla persona amata di non riamare (amor, ch’a nullo amato amar perdona - Inferno, V, 103, in cui si palesa in verità la suggestione delle teorie intorno all’amore elaborate dal protostilnovista Guido Guinizelli), è un arcano talmente impenetrabile da far ipotizzare che altra debba essere l’interpretazione del celebre verso ― come talora qualcuno tenta di azzardare ― o addirittura che esso ci sia giunto alterato.
Ci è noto per sapienza comune che la realtà coincide con l’esatto opposto; all’infuori delle volte ― mai davvero tantissime ― in cui il sentimento sia istintivamente reciproco (una casuale attrazione “incrociata”), assistiamo da un lato a colui/colei che ama, il/la quale soffre penosamente, dall’altro, specularmente, all’amato/a il/la quale non soltanto s’infastidisce per le attenzioni che non sente di poter ricambiare, ma quanto piú comprende che il/la pretendente è ebbro/a d’amore, tanto piú lo/la fugge.
Perché l’universo sentimentale è organizzato secondo tale crudele schema? Gli abitatori di questi luoghi al tempo aureo della Magna Grecia non avrebbero dovuto scervellarsi per individuarne l’origine; per loro ogni umano patimento era causato dal divino; e non soltanto, genericamente, perché, da ente superiore, determina l’esistenza degli uomini, bensí in quanto appartenenti ad una temperie culturale ― quella greca ― la quale aveva in suo seno concepito il concetto di “invidia degli dèi”. «Perché l’umana stirpe è infelice?» «Perché gli dèi sono invidiosi della felicità degli uomini.» Ecco ben condensata la forma mentis del glorioso Uomo ellenico d’un tempo. Cosí quando Odisseo (meglio noto come Ulisse) e Penelope si interrogano del perché il loro amore abbia dovuto rinunciare agli anni migliori, trovano la risposta pronta e confezionata: ‘perché gli dèi sono invidiosi di noi’, tanto per rinunciare alla chiarezza.
(Un’altra galassia quindi rispetto alla morale ― moda ideologica ― d’oggidí, la quale riesce pur a dettare la linea di condotta a coloro i quali risultano sprovvisti di anticorpi culturali.)
Ed il nume del complesso pantheon greco deputato alla turbinosa sfera sentimental-passionale era accentuatamente irriguardoso e dispettoso; si chiamava Eros (il Cupido dei Romani). Secondo una versione dell’ingarbugliato racconto mitologico, egli fu il primo degli dèi, in quanto senza di lui, principio animatore dell’universo, nessuna delle altre divinità sarebbe potuta nascere (poveri Antichi, ignari di clonazione e provette; N. d. A.); assumendo un’altra fonte ― quella olimpia, la quale è anche la piú nota, almeno ai giorni nostri ―, Eros fu il frutto di un adulterio (tanto per intendere dove si va a parare) di Afrodite (Venere per i Romani) con il dio della guerra Ares (identificato a Roma con Marte). Consuetamente rappresentato come un fanciullo, sovente alato, era un terribile arciere, nella cui faretra venivano custoditi due differenti tipi di dardi: uno d’oro, l’altro di piombo (per precisione ― ricalcando il poeta latino Ovidio ―: «… sotto l’asta cela il piombo.»); chi veniva colpito dal primo s’infiammava d’amore come una torcia, per il/la primo/a che incontrava; chi, per contro, dalla seconda freccia, fuggiva con irrefrenabile disgusto chiunque avesse la mala ventura di comparirgli/le innanzi. Per quanto poi testé richiamato circa l’assunto di ‘invidia degli dèi’, ci appare tutt’altro che sorprendente la circostanza ― ne è viceversa una attuazione ― che ciò ― il saettamento ― avvenisse in assenza della benché minima parvenza di razionalità o, figuriamoci ― sarebbe come la pioggia da sotto in su ―, coscienza. La peculiarità che non ci aspetteremmo, però, è che perfino gli altri dèi ― superi o inferi che fossero ― erano soggetti agli arbítri del capriccioso imberbe figlio di Afrodite; lo constatò anche il nostro Apollo (“nostro” in quanto venerato nella Lipari greca), la cui vicenda è meritevole di una pur succinta narrazione: Apollo, Arciere per antonomasia, scorgendo un dí Eros mentre questi si esercitava con arco e frecce, gli si rivolse con tono canzonatorio, ignaro evidentemente del rischio che correva: «Che fai, ragazzetto, con quell’arnese in mano? Lascia le armi a chi è davvero in grado di usarle. Io con le mie saette ho sterminato i miei nemici!» «Attento, o Divino Apollo,» ribatté l’impertinente dio, «tu puoi colpire tutti, ma io sono in grado di colpire anche Apollo.» Ciò detto estrasse dalla faretra due dardi provocanti gli opposti effetti sopra descritti, e scagliò quello d’oro sul dio il quale lo aveva deriso, l’altro su una ninfa di nome Dafne, proprio nell’istante in cui i due si trovarono di fronte. Il dio smarrí issofatto la tramontana e per nulla vi fu posto nella sua mente, satura della disfrenata smania di far sua la ninfa; Dafne per converso se la diede a gambe, correndo piú velocemente che poté, pervasa da ripugnanza per la vista di Apollo. Va aggiunto che a prescindere dalla freccia maledetta che l’aveva ferita, ella si avvicinava caratterialmente non poco a quelle donne le quali pur dichiarandosi eterosessuali, non vogliono saperne del sesso maschile; ecco infatti come ce la descrive Ovidio nelle Metamorfosi (cosí come dalle Metamorfosi sono tratte le parole del poeta in precedenza riportate, e sull’opera medesima sono basate le frasi del dialogo suesposto e quelle che seguono dei due protagonisti): «… sdegnosa verso i pretendenti, intollerante e ignara del maschio, si aggirava per inaccessibili selve, né si domandava cosa fosse Imene, né si domandava cosa fosse Amore.» Ciò nonostante Apollo tentò ogni via per convincerla, dicendole dapprima: «Tu mi fuggi soltanto perché non sai chi fuggi!» In seguito le si rivolse teneramente: «Chi ti insegue non è un nemico, è l’amore. Attenta piuttosto a non cadere, sfigurandoti il candido viso, e le tue gambe non meritano di essere graffiate dai rovi. Se fuggirai piú lentamente, io ti prometto d’inseguirti a mia volta piú lentamente.» Tutto risultò vano; una volta raggiunta dal dio invocò l’ausilio del padre Peneo ― il quale era nientemeno che un fiume ―: «Soccorrimi, o padre, e voi, fiumi, se lo potete, mutate il mio aspetto, essendo questo che mi rende desiderabile.» Ciò implorando, si sentí pian piano intorpidire le membra, il suo corpo fu avvolto da delicata corteccia, i capelli si trasformarono in foglie, le braccia in rami, i piedi si infissero nel terreno come radici: Dafne era divenuta un albero di alloro (dáphnē in greco ― δάφνη ― vuol dire proprio ‘alloro’), il quale da quel giorno divenne la pianta cara al dio. Eppure… perfino in queste sembianze, Apollo continuava ad amarla…
Non questo costituisce tuttavia, si badi, il solo portato degli Elleni, né il principale; ne è però il presupposto necessario: movendo difatti dall’asserto che ‘gli dèi sono invidiosi degli uomini’, l’Uomo ellenico si trova posto innanzi all’ineludibile corollario sentenziante che egli può e deve contare soltanto su sé stesso: niente può sperare da un qualcuno a cui dare la Q maiuscola posto in Alto Loco, che non può anzi che individuare come oscuro nemico sul quale prevalere, intraprendendo quel percorso il quale lo conduce ad una meta priva di precedenti storici: la filosofia, vale a dire l’indagine razionale di ciò che è e dei motivi di quello che accade, sottraendo in tal modo la materia cerebrale alla funzione di contrappeso nell’ambito dei movimenti corporali fin lí svolta. È una mutazione decisiva: l’homo sapiens per la prima volta fa pace con il cervello. Da qui il processo si rivela ― continuando tuttora ad esserlo ― inarrestabile, manifestandosi in quelle conquiste scientifiche inimmaginabili per i mirabili Elleni che le determinarono; tra queste ― cruciali per il nostro tema ― le neuroscienze. Ebbene, benché taluno potrebbe palesare scetticismo, stentando a crederci ― scoperta meritevole del Nobel ― le neuroscienze hanno dimostrato che Eros non è mai esistito. Innamoramento, eros (con la e minuscola, beninteso), disquassante passione, non sono altro che un particolare stato biochimico dell’organismo, differente da quello usuale, al punto di essere definito ‘alterazione’: press’a poco una patologia, tanto per non girarci intorno; sommariamente: surplus dell’ormone oxitocina — particolarmente importante ché iperattivatore dell’amigdala, avente come conseguenza l’inibizione della corteccia (non la cute di Dafne…) sede dell’io razionale —, del neurotrasmettitore dopamina, deficit per contro di un altro neurotrasmettitore, ossia la serotonina, intervento dei ferormoni, tutta una serie di sostanze aventi effetto specifico per quello che inerisce alla sfera sessuale: sono coloro che ‘ci agiscono’ (per dirla con Freud) o ― piú icasticamente ― i marionettisti impersonali che si beffano di noi. E le aree encefaliche le quali immediatamente ne subiscono l’azione ― tenendo sempre ben presente che di inevitabile schematica supersemplificazione si tratta ― sono quelle identificabili con il cosiddetto ‘cervello arcaico’: il rettiliano ― sede degli istinti e delle pulsioni primarie, tra i quali quelli sessuali, accompagnati o meno che siano dal sentimento d’amore ― ed il sistema limbico il quale presiede ad emozioni e sentimenti, in seno ai quali, ciascuno può testimoniare, spicca quello amoroso prescindente o includente la libido. Ora, se è constatabile che la pretta appetizione erotica, pur entro certi limiti, accetta la fungibilità dell’oggetto desiderato, l’amore, oppostamente, prevede nel proprio statuto la cecità per qualsivoglia persona diversa da quella amata; ma il sentimento amoroso integralmente ricambiato è una rarità, in quanto a quello rifiutato sic et simpliciter, si accosta subdolamente la circostanza in cui esso non appare simmetricamente corrisposto (l’attrazione sentimentale ‘incrociata’ di cui ho fatto parola all’inizio), evento questo meno infrequente di quanto talora ci illudiamo di credere; quante volte una delle due parti investe ogni micron di sé in una storia d’amore, mentre l’altra si limita, all’incirca, a non dire no?
Si scorge, semicelato, un paio di manette tra i lavori del catalogo (visibile nella foto in alto) — ideatore e realizzatore il fine esteta Nino Allegrino — ; di là da patenti richiami a giochi erotici e figurae veneris piú o meno trasgressive, il suggerimento che mi piace cogliere ― senza volere in alcun modo forzare ed alterare l’intendimento dell’autore ― è che un totalizzante amore richiedente ed impegnante ogni energia di chi ne sia ‘vittima’, potrebbe trovare realizzazione ove fosse tangibilmente catturabile e imprigionabile: giammai.
Il sentimento d’amore si risolve il piú delle volte in un sentire unilaterale, accentuabile dalla chimera di una corresponsione esistente esclusivamente nello specchio interiore del patito tormento.
E poi, l’amore è forse altro rispetto all’esacerbazione dell’egoismo? Chi mai asserendo bollentemente di amare una donna o un uomo sopra e piú di qualsiasi altro essere, si dichiarerebbe felice, qualora l’amata/o gli/le comunicasse di essere a sua volta felice tra le braccia di un'altra donna o uomo che prediligesse? Se l’amore fosse per davvero ― secondo la piú mendace delle vulgate ― sentimento di altruismo, ciò dovrebbe provocare balzi di gioia sfrenata. Invece? All’inverso, sconcertantemente, dati ufficiali dell’OMS (la speranza che siano falsi ci viene proprio dal fatto che sono ufficiali) ci informano che tra le maggiori cause di suicidio sono annoverate le delusioni sentimentali. Quale il rimedio? Forse non proprio la totalità dei lettori, ma è plausibile ritenere verosimile che una percentuale tutt'altro che trascurabile di costoro non ignori come il perseguimento e la pratica di un’attività sessuale assidua ― che le manette peraltro ben si prestano a simboleggiare ― possano costituire idoneo succedaneo dell’amore frustrato: un succedaneo però, non certo l’esatto omologo né la soluzione guarente. Ed allora? Nota la causa, scovato il riparo; come primo, non invasivo, approccio, somministrazione di antagonisti della biochimica sopra compendiosamente menzionata: antidopaminergici, serotoninergici e atosiban (maestoso neutralizzatore dell’esiziale oxitocina). Se ciò non si rivelasse risolutivo? L’origine dell’innamoramento ― abbiamo visto ― è stata individuata nel sistema limbico; in particolare, precisiamo, in una porzione di esso denominata ‘corteccia cingolare anteriore’, la quale, si ipotizza, si sia evoluta negli animali superiori, per consentire il legame e le attenzioni della madre verso il neonato, il quale di quelli necessita e da questa è dipendente; pertanto (riporto la parte conclusiva di una mia rubrica di qualche anno fa, la quale trattò l’argomento) è dalla neurochirurgia che va preteso il rimedio: un bisturi che interrompa il pathway (via di comunicazione nervosa) verso quella terrifica area cerebrale, fino a giungere, quando necessario, alla drastica cingolectomia (ablazione della corteccia cingolare anteriore).
Esisterebbe invero una soluzione incruenta, teoricamente di non disagevole implementazione: la persona amata e non ricambiante o corrispondente in maniera inadeguata, in luogo di irridere ed evitare a mo’ d’appestato/a lo/a spasimante, dovrebbe assumere la conoscenza delle seguenti espressioni: empatia, partecipazione emotiva, sentimento di partecipazione, adesione umana, solidarietà; praticamente: «Io non ti amo, tuttavia so bene che non puoi importi di non pensarmi e di non soffrire per me; credimi ti comprendo e farò di tutto per aiutarti, soprattutto non lesinandoti la mia presenza e prodigandomi in parole di conforto affinché tu possa ― lentamente, impercettibilmente, ma inesorabilmente ― disintossicarti dallo squilibrio biochimico che ti affligge a causa del nobile sentimento ― che purtroppo non riesco a ricambiare ― che provi per me. Del resto navighiamo a bordo del medesimo natante, e potrebbe capitare a me di patire le tue pene, ed in quel caso invocherei anch’io sostegno morale e conforto; abbandonarti al tuo dolore sarebbe, alla luce di ciò, davvero poco saggio oltre che abietto e disumano. Sarò tuo/a alleato/a e complice nell’impari lotta contro quello sconquasso biochimico, profanamente appellato innamoramento.
Collaboriamo: insieme riusciremo a restituirti la voglia di esistere.»
Ho contezza di una persona ― la conosco ― che si comporta sistematicamente cosí: pare si tratti dell’unica eccezione nota in seno all’umano consorzio.
Buon Compleanno al nostro direttore e a Maria Marino, Sergio Li Volsi, Simona Zagami, Linda Restuccia, Antonino Acquaro, Isabella Merlino, Carlotta Pavone, Giuseppe Giandinoto, Vincenzo Giuffrè, Katia Bonfiglio, Valentina Gallo, Giunta Clelia, Alex Pellegrino, Margherita Cafarella, Valentina Bartolone
sabato 13 febbraio 2021
Coronavirus, in Sicilia 543 casi e 20 morti. Negli ospedali continuano a diminuire i ricoveri anche in terapia intensiva
Covid, nella Sicilia in zona gialla non cambia nulla per la scuola
Politiche sociali, via libera fino al primo marzo alle richieste dei contributi ai privati per l’abbattimento delle barriere architettoniche
Lo comunica l’assessore regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, Antonio Scavone: «Nei giorni scorsi abbiamo mandato una nota a tutti i Comuni dell’Isola al fine di quantificare le somme necessarie per soddisfare le istanze presentate dai privati e ancora non liquidate. Abbiamo ad oggi una disponibilità di circa 600 mila euro, ma nella Finanziaria approvata dal governo Musumeci abbiamo inserito una norma che stanzia ulteriori 10 milioni sia per i contributi richiesti dai privati, sia per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici».
Le istanze dei privati che verranno prese in considerazione riguarderanno i contributi richiesti dallo scorso giugno e che saranno presentate fino al prossimo primo marzo.
Sull’abbattimento delle barriere architettoniche l'assessore Scavone ricorda che l'assessorato nei mesi scorsi, grazie ad una intensa e proficua interlocuzione con il ministero delle Infrastrutture portata avanti in questi mesi, è riuscito a soddisfare le istanze richieste dai privati dal 2007 fino al giugno scorso e che erano ferme proprio a causa del blocco dei trasferimenti dallo Stato alla Regione.
«Siamo riusciti a recuperare somme bloccate da anni - afferma Scavone - e finalmente siamo stati messi nelle condizioni di soddisfare tutte le istanze pervenute in assessorato. Si tratta di piccole somme che vanno dai 2 mila ai 6 mila euro ma di un'importanza assoluta, perché hanno dato a centinaia di disabili le condizioni per uscire da casa in maniera indipendente. Sono molto soddisfatto di questo risultato per il valore sociale che rappresenta perché, grazie a queste risorse – continua l’assessore - sono stati consentiti lavori come la realizzazione di scivoli, montascale o ascensori, che costituiscono per le persone con disabilità la possibilità di relazionarsi con l'esterno senza necessariamente dovere aspettare l'aiuto di familiari o volontari».
Ospedale, fermento e malcontento tra gli anestesisti
C’è grande fermento e malcontento tra gli anestesisti in turnazione presso l’ospedale di Lipari. L’anestesista (al momento unico, rispetto ai due previsti), resta, sempre più spesso, per assenza di cambio, bloccato sull’isola, in servizio permanente, ben oltre i giorni previsti: si sono toccate anche punte di 2 settimane.
Sarebbe bene si prendesse coscienza del fatto che se dovesse “saltare” la presenza anche del solo anestesista in servizio, non potrà essere neppure assicurata l’emergenza - urgenza al Pronto soccorso.
Una soluzione va trovata, tentando, magari, la via della convenzione con strutture private presenti sul territorio, visto che i progetti dell'ASP Messina non sembrano trovare "partecipazione"
Occorre, però, attivarsi, politica in testa, rispondendo, almeno in questo, alla domanda di sanità di una popolazione che non ha visto concretizzarsi nulla di quanto promesso.
Parco eolico offshore, Scilla: prima gli interessi della pesca e dei pescatori siciliani
«Ad oggi il rischio paventato dagli operatori della pesca siciliana, che operano in quell’area del Mediterraneo particolarmente pescosa, è quello di essere privati di ampi spazi acquei dove esercitare la propria attività. La zona individuata per l’eventuale realizzazione del parco eolico offshore è per di più interessata da un intenso traffico navale che nel cambio di rotta metterebbe ulteriormente a repentaglio le attività di pesca - conclude Scilla -. Per indole sono sempre favorevole alle iniziative imprenditoriali in grado di creare economia per i territori, così come a quei processi innovativi che guardano allo sviluppo sostenibile, ma solo se nel rispetto del benessere socio economico di una comunità»
A.B.I.E.: Nuovo presidente è Luigi Sabatini. "Associazione continuerà ad essere apolitica e senza fine di lucro"
In data 08.02.2021 si sono svolte le elezioni del nuovo presidente e del consiglio direttivo dell’A.B.I.E. Associazione Balneare delle Isole Eolie nominando nuovo presidente il sig. Luigi Sabatini.
L’associazione, continuerà ad essere apolitica e senza fine di lucro, ed ha prefissarsi come obiettivo la tutela dei propri associati proponendosi quale interlocutore nei confronti dei diversi Enti, Autorità, Associazioni di categorie e Sindacati di categoria interessati alla disciplina legislativa e regolamentare del settore balneare.
Scopi primari saranno lo stimolare, potenziare e facilitare l’attività professionale degli associati e la promozione del territorio.
Il Consiglio Direttivo, augurandosi una fattiva e armoniosa collaborazione con i diversi Enti, Autorità e Sindacati di categoria, si dichiara disponibile e desideroso di partecipare a tutti gli incontri che si renderanno utili e necessari per la categoria dei “Concessionari” in rappresentanza dei propri associati.
Lipari 13.02.2021
Il presidente
Luigi Sabatini
Next Generation mette sul piatto cifre senza precedenti. Il Comune di Lipari che fa?. Comitato Eolie 20 - 30 scrive a Giorgianni
Lipari: Al via da lunedì la distribuzione gratuita di mascherine chirurgiche ad opera della Protezione civile comunale
COMUNICATO STAMPA
Da lunedì 15 febbraio inizierà la
distribuzione gratuita alla cittadinanza di mascherine di tipo chirurgico,
inviate dalla Protezione Civile Regionale su richiesta della Amministrazione
Comunale.
I dispositivi di protezione saranno
consegnati dai volontari del Gruppo di Protezione Civile Comunale, presso la
sede del Centro Operativo Comunale di Via Falcone e Borsellino (piano terra del
Palazzo dei Congressi), ad un componente per ogni nucleo familiare, previa
esibizione di carta di identità e codice fiscale.
Qui di seguito il calendario con
orari e giorni in cui sarà possibile recarsi a ritirare le mascherine.
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Lunedì 15 febbraio dalle ore 9:00 alle ore
12:00
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Martedì 16 febbraio dalle ore 16:00
alle ore 19:00
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Mercoledì 17 febbraio dalle ore 9:00
alle ore 12:00
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Giovedì 18 febbraio dalle ore 16:00
alle ore 19:00
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Venerdì 19 febbraio dalle ore 9:00
alle ore 12:00
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Sabato 20 febbraio dalle ore 9:00
alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00
E’ prevista la distribuzione nelle
altre isole nella settimana successiva con le modalità che saranno a breve
comunicate.
Si ringraziano l’Ufficio di
Protezione Civile del Comune di Lipari, il Coordinatore e i Volontari del
Gruppo di Protezione Civile Comunale.
L’Amministrazione
Comunale
IN ARRIVO BURRASCA DI TRAMONTANA E FORTE CALO TERMICO. Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava
E' deceduta la signora Rosaria Lo Presti in D' Ambra
E' deceduta la signora Maria Grazia Ziino ved. Mammana
Sicilia in giallo da lunedì mattina. Musumeci firma ordinanza
"In vista della decisione ho scritto al ministro della Salute per chiedere di anticipare la misura della zona gialla alla domenica, per restituire un po' di respiro in più ai ristoratori che in queste settimane sono rimasti chiusi", annuncia.
"Il ministro mi ha informato di non poter accedere alla nostra richiesta e la legge, purtroppo, consente solo ordinanze regionali che prevedano maggiori chiusure e non il contrario. - aggiunge - Da lunedì, tuttavia, si parte e avvieremo subito un confronto con il nuovo governo, anzitutto per dare certezze dei ristori agli operatori economici e per definire i nuovi protocolli sulle aperture delle attività ancora non consentite.
Vogliamo riprendere a vivere, ma dobbiamo farlo con prudenza e senza tornare indietro".
venerdì 12 febbraio 2021
L'ordinanza di Speranza: la Sicilia passa in zona gialla (ma dopo la scadenza dell'ordinanza in vigore)
Passa in zona gialla la Sicilia e diventano arancioni le regioni Abruzzo, Liguria, Toscana e la Provincia Autonoma di Trento. Ma attenzione: non c'è la "deroga di San Valentino" per la Sicilia (come aveva chiesto Musumeci) che invece passerà in zona gialla solo a scadenza della vigente ordinanza (che vale fino a lunedì 15 febbraio). In arancione restano l'Umbria e la provincia di Bolzano anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più restrittive.
Cosa si può fare in zona gialla
Sono consentiti gli spostamenti per raggiungere le seconde case fuori regione, a prescindere dal colore della regione di provenienza e di quella di arrivo. È importante poter giustificare di avere il titolo per andare in quell'abitazione, verrà chiesto di compilare l'autocertificazione;
Saranno consentiti anche i ricongiungimenti tra partner o coniugi ma solo nella residenza, domicilio o abitazione;
Rimane sempre consentito il ritorno presso la propria residenza, a prescindere dal colore della regione;
Bar e ristoranti possono rimanere aperti fino alle 18 anche la domenica. Asporto potrà proseguire fino alle 22, mentre non ci sono limiti di orario per la consegna a domicilio. Il dpcm di gennaio ha introdotto regole più stringenti per l'asporto: i bar non potranno più effettuare questo servizio dopo le 18;
Riaprono i musei, ma solo nei giorni feriali, quindi dal lunedì al venerdì;
Aperti barbieri e parrucchieri;
Consentita l'attività motoria (es. jogging e passeggiate)
“
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“La terra ai giovani”, assegnati i primi 430 ettari: dodici i progetti per uso agricolo e zootecnico
«Il governo siciliano ha pensato di offrire ai giovani con la vocazione imprenditoriale in agricoltura la possibilità di utilizzare una parte dei terreni inutilizzati della Regione per farne una fonte di reddito - ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – dopo un monitoraggio attento del patrimonio da parte dei dipartimenti Agricoltura e Sviluppo rurale e delle Asp, per conoscere quanti ettari di terreni disponibili possono essere utilizzati dai giovani. Abbiamo dato così, dopo anni, piena e concreta attuazione ad una legge che istituiva la “Banca della terra”. Con questa iniziativa diamo la possibilità ai giovani di realizzare il loro sogno e insieme ridurre il tasso di terreni incolti complici del dissesto e della desertificazione del territorio».
«Si tratta di una importante occasione di connubio fra agricoltura e giovani, in linea con la politica agricola del governo Musumeci che insieme ad altre misure mette al centro i giovani e la valorizzazione delle eccellenze e dei territori. Dodici imprenditori avranno la terra per realizzare progetti per creare vera economia e posti di lavoro», dice Toni Scilla, assessore regionale dell’Agricoltura.
«I progetti dei nuovi imprenditori, valutati da una commissione tecnica, puntano ad un’agricoltura moderna con interessi di mercato, come le colture di mandorlo e pistacchio, con ampio spazio dedicato alla zootecnica nell’ottica della valorizzazione delle razze autoctone, con alcune specificità quali il Cirneco dell’Etna, l’ape nera di Sicilia fino alle piante officinali», sottolinea Dario Cartabellotta, direttore generale del dipartimento dell’Agricoltura.
Per affrontare le spese di interventi strutturali e avviare la nuova attività, l’Irfis metterà a disposizione dei giovani imprenditori un prestito di avvio e di esercizio a basso tasso d’interesse.
Sanità, proclami, dura realtà e prospettive. Interrogazione del consigliere Lorizio
Lorizio Giuseppina
Consigliere Comunale
Spett. Signor Sindaco
Comune di Lipari
Agli Assessori:
Tiziana De Luca
Taranto Massimo
E p.c. Presidente Commissione Sanità
Comune di Lipari
Erika Pajno
Interrogazione
Apprendiamo in questi giorni la felice
notizia della riduzione del numero dei contagi da Coronavirus in Sicilia tanto
che si determinerà presto il rientro in zona gialla; un sollievo per tutte le
attività che hanno visto sacrificato il loro lavoro in nome del contenimento
della pandemia.
Ciò ci porta a sperare e ci indica un
lieve barlume in fondo al tunnel, inducendo le Eolie, isole dell’accoglienza
per antonomasia, a pensare alla imminente stagione estiva e a come accogliere
in sicurezza gli eventuali turisti che si recheranno nei nostri lidi.
La speranza del ritornare a vivere si
scontra però ahimè con la difficile situazione sanitaria che giornalmente mi
viene portata all’attenzione dai cittadini che rappresento e che riscontrano in
me coerenza, attenzione, collaborazione e competenza in materia.
A tutt’oggi dopo le numerose
segnalazioni, proclami, denunce, promesse, poco o nulla è cambiato se non
addirittura peggiorato!
La difficile situazione pandemica ha
fatto venire fuori in modo preponderante, quella che era la morte annunciata di
un Servizio Sanitario Nazionale, figlia di politiche scellerate di
economicizzazione in termini di strutture e risorse.
Se la mancanza di 1-2 unità mediche
specialistiche nelle grosse città o nei centri sanitari di importante richiamo
determinano una situazione seria, la stessa carenza diventa drammatica nel
momento in cui si ripropone in un territorio disagevole come quello in cui
viviamo.
Se la mancanza dei cardiologi, dei
medici, infermieri, degli operatori sanitari ha operato una drastica riduzione
dei servizi essenziali ad oggi, associando a queste, anche quella degli
anestesisti, viene a mancare l’essenzialità dell’assistenza sanitaria.
Non bisogna andare lontano o essere
esperti del settore per capire quanto la carenza delle risorse umane in Sanità
innalzi in modo esponenziale il Rischio Clinico e la sicurezza di tutti gli
abitanti delle isole.
A tutto ciò si aggiunge un aspetto tutt’altro che trascurabile, che si rinviene nella probabile perdita economica per un territorio che vive “di mare” dalla temporanea sospensione dell’attività della Camera iperbarica. Eccellenza per la sanità Eoliana, da sempre è fonte di richiamo e tranquillità per i numerosi diving presenti sulle isole e per i numerosi gruppi di Sub che periodicamente affollano le Eolie d’estate e che spesso hanno destagionalizzato il turismo Eoliano.
Considerando ciò la scrivente Consigliere Comunale chiede di sapere, anche in previsione del prossimo Consiglio Comunale di cui al terzo punto viene trattata la situazione Sanitaria, se chiarimenti in merito sono arrivati da parte delle Istituzioni Sanitarie Provinciali e Regionali riguardo al futuro immediato del nostro presidio e di tutta la Sanità eoliana, e se nel frattempo in un ottica di collaborazione, si è pensato ad attività, anche incentivanti, da promuovere da parte dall’Amministrazione stessa e/o dei numerosi gruppi spontanei popolari che hanno a cuore il futuro sanitario, turistico ed economico delle nostre Isole!
Lipari 12/02/202
In fede
Giuseppina Lorizio
Ricordando... Giovanni D'Ambra
Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito
Arabia non si ferma più. Il sindaco di Santa Marina Salina torna alla carica sulla S.R.R.
Al Presidente della S.R.R. Messina – Isole Eolie S.C.R.L. Rag. Marco Giorgianni
Ass.to Reg.le dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti
e p.c. Al Sindaco del Comune di Lipari, Rag. Marco Giorgianni
Al Sindaco del Comune di Leni, Prof. Giacomo Montecristo
Al Sindaco del Comune di Malfa, Dott.ssa Clara Rametta
Provincia Regionale di Messina
OGGETTO: Richiesta informazioni e rilascio copia atti. ULTERIORE SEGUITO.
A seguito delle mie due precedenti note riguardanti
“Richiesta informazioni e rilascio copia atti.”, rimaste entrambe a tutt’oggi
senza riscontro, e in relazione alla convocazione dell’Assemblea dei Soci della
S.R.R. Messina – Isole Eolie S.C.R.L. - per giorno 15 c.m. (questa volta
convocata conformemente alle previsioni del Codice Civile!), noto ancora con
maggiore disappunto che piuttosto che provvedere a fornire le informazioni e a
rilasciare gli atti richiesti la S.V. ha provveduto a riconvocare l’Assemblea
per l’approvazione del Bilancio d’Esercizio 2019 e del Bilancio di Previsioni
del 2020, senza aver fornito né le informazioni né la documentazione richieste,
non consentendo, di fatto, una mia partecipazione con l’esatta conoscenza dei
fatti che hanno portato un Disavanzo di Amministrazione nell’esercizio del
2019, punto da trattare in detta Assemblea.
Dall’ultima mia nota ad oggi è intervenuto un fatto grave e negativo per le nostre isole che riguarda la dichiarazione di fallimento della “Società Sviluppo Eolie” che mi induce ad essere ancora più attento e rigoroso nell’affrontare il mio ruolo nelle Società partecipate di cui il Comune che rappresento fa parte.
Tale attenzione mi porta a segnalarLe
che nella S.R.R. gli organi non sono stati ancora integrati, in quanto a
seguito delle ultime elezioni amministrative nel Comune di Leni, la nomina del
nuovo vice Presidente non è stata ancora portata all’ordine del giorno
dell’Assemblea.
Per le predette ragioni ribadisco di non
poter partecipare alla seduta dell’Assemblea convocata per il 15 del c.m. non
avendo ricevuto né le informazioni né la documentazione richiesta e avendo
ancora una volta constatato una gestione non attenta della S.R.R.
Ancora per dovere di trasparenza e
rispetto per i contribuenti, comunico che la presente, diretta, come
preannunciato, anche all’Assessorato Regionale dell’energia e dei Servizi di
Pubblica Utilità con allegate le due precedenti note, sarà portata a conoscenza
della stampa locale, sempre fiducioso che a conclusione di questa mia azione si
possa confutare ogni eventuale dubbio sul buon funzionamento della S.R.R. e che
la perdita d’esercizio evidenziata non crei dubbi sulla equa e oculata gestione
delle somme versate dai contribuenti e trasferiti a codesta spett.le Società.
Chiedo che la presente nota che motiva
la mia non partecipazione all’assemblea del 15 c.m., nel caso in cui
l’Assemblea si dovesse tenere, sia menzionata nel relativo verbale sia allegata
allo stesso.
Con i miei migliori saluti.
Dott. Domenico Arabia