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giovedì 28 marzo 2013

Auguri a...Alessandra, Salvatore e Moira

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Alessandra Falanga, Salvatore Spartà e Moira Biviano
N.B. A partire dal 1° di Aprile gli auguri (di qualunque genere) con o senza foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.

Che maggioranza ! (di Angelo Sidoti)

Che maggioranza a Lipari!!!
Se fossi al posto dei 3693 elettori che hanno votato questa amministrazione incomincerei a bussare alla porta di qualche consigliere eletto.
Tutto questo per un gioco di poltrone.
Il PD fa riunioni con questo fine e per rispolverare un senso di responsabilità (altre forze della maggioranza a dire il vero lo ignorano) che doveva invece essere assunto mesi fa. Non ora che ormai la frittata e' fatta.
L'UDC solo piantumazione di fiori e potature di alberi. Le lotte interne tra due fazioni del partito sono sempre più evidenti. La verità: decidere le poltrone da assegnare in Giunta ed in Lipari Porto (leggevo di un CDA tenutosi per approvazione progetto di bilancio la cui perdita ammonta a euro????)
Art.1 vuole dire la sua ma per gli altri sbaglia sempre candidature.
FLI non pervenuto ormai si può affermare defunto.
Dall'altra parte pochi superstiti nell'opposizione.
Ma con questo Consiglio dove dovete andare?? Ed intanto a Lipari si va avanti per forza di attrito.

Lipari: Oggi consiglio comunale

Oggi alle 10 riunione del consiglio comunale di Lipari.. All'ordine del giorno debiti fuori bilancio per oltre 65 mila euro e trasporti marittimi. La seduta era stata fissata per ieri ma, in entrambe le chiamate, è mancato il numero legale.

mercoledì 27 marzo 2013

ARS, DDL SU DOPPIA PREFERENZA TORNA IN PRIMA COMMISSIONE

i Chiara Billitteri -
È terminata la conferenza dei Capigruppo dell’Assemblea regionale siciliana, che si è riunita a Palazzo dei Normanni per decidere sulla data di approdo in Aula dellariforma elettorale che dovrebbe introdurre la doppia preferenza di genere per le prossime amministrative del 9 e 10 giugno. I presidenti dei gruppi parlamentari hanno deciso di far tornare il ddl in commissione Affari istituzionali, che ieri sera aveva esitato un testo che oltre alla doppia preferenza prevedeva anche l’abbassamento della soglia di sbarramento, dal 5 al 4%, e la riduzione dei rimborsi dei consiglieri. Il disegno di legge dovrà tornare in prima commissione per essere riesaminato, verrà data una nuova data di scadenza per la presentazione degli emendamenti e infine sarà discussa in Aula, con ogni probabilità, il 3 aprile prossimo. L’8, invece, Sala d’Ercole si riunirà per discutere il Bilancio.
Nonostante siano tempi di Bilancio, l’Assemblea regionale siciliana è stata chiamata, quindi, ad occuparsi anche di riforma elettorale. La doppia preferenza di genere darebbe agli elettori la possibilità di esprimere due preferenze nella scheda elettorale, ma solo se queste riguardano un uomo e una donna. Un modo, dice Crocetta, per far diventare davvero le donne “l’altra metà della terra” (e non solo del cielo), e favorirne il coinvolgimento in politica.
Con questo obbiettivo davanti agli occhi, il governo ha deciso di rimandare per la terza volta la data delle elezioni amministrative, previste per fine maggio, al 9 e 10 giugno: tutto per consentire al parlamento regionale di varare la riforma prima della convocazione dei comizi elettorali. E, a parte le critiche di chi sostiene che in sessione di bilancio l’Assemblea non possa occuparsi di altre leggi, sulla riforma elettorale si sta consumando una piccola battaglia, tutta tra le mura di Palazzo dei Normanni.
La Prima commissione dell’Ars è stata chiamata a incardinare il ddl in accordo con il governo, che avrebbe spinto per riaprire i lavori d’Aula prima dell’8 aprile e approvare la norma, e oggi pomeriggio, infatti, la conferenza dei capigruppo deciderà quando riaprire Sala d’Ercole. La commissione ha esitato un ddl che vede, però, anche l’abbassamento della soglia di sbarramento per le amministrative, dal 5 al 4%, e il taglio dei rimborsi ai consiglieri. In Aula, invece, potrebbero essere approvati alcuni emendamenti aggiuntivi che prevedono interventi sul premio di maggioranza e l’eliminazione dei simboli dalla scheda del sindaco, dove sarebbe riportato solo il nome e cognome.
Così, ieri in commissione si è rischiato di non raggiungere il numero legale per votare la riforma: a parte qualche assente, un gruppo di deputati dell’opposizione ha denunciato che tre donne del Partito Democratico avrebbero abbandonato la seduta prima del voto, “un atto da irresponsabili”, hanno commentato.
E l’opposizione rivendica il proprio ruolo, “fondamentale per fare approvare il ddl – ha detto Vincenzo Vinciullo (Pdl) – che senza di noi sarebbe stato accantonato”. ”Merito della minoranza dell’Ars – ha aggiunto Vincenzo Figuccia (Pds) -: la dimostrazione che si può fare un’opposizione costruttiva. Il Pd, invece, si è dimostrato un mostro a due facce, incurante e arrogante rispetto a quello che si stava facendo”.
Le tre democratiche in questione sono Marika Cirone Di Marco, Antonella Milazzo e Mariella Maggio, che con una delega sostituivano in commissione Affari istituzionali i colleghi Giovanni Panepinto e Mario Alloro. La quota rosa del Partito democratico, però, si difende dalle accuse: “Abbiamo chiesto una sospensione della seduta perché c’era un accordo per discutere unicamente la legge sulla doppia preferenza di genere”, ha spiegato Mariella Maggio, vicepresidente della commissione Lavoro. “Ma c’è stato – ha continuato – il tentativo furbo di chi ha fatto finta di sostenere il disegno di legge per poi operare uno stravolgimento della legge elettorale e fare un ‘colpo di mano’ per salvaguardare determinati interessi”.
Senza contare che, come ha spiegato anche Antonella Milazzo, “una riforma elettorale così articolata aprirebbe una discussione troppo lunga e che non permetterebbe di andare avanti con la sessione di bilancio, a meno che non si sacrifichi la qualità del lavoro”.
D’altro canto, il disegno di legge ha come prima firmataria Concetta Raia del Partito Democratico, e la battaglia per introdurre la doppia preferenza “appartiene storicamente proprio al Pd, che già nella scorsa legislatura aveva presentato una riforma in tal senso”. Tutte loro hanno affermato di avere sempre auspicato l’approvazione della legge in Aula prima della data delle amministrative, “perché la doppia preferenza di genere – ha detto la Cirone Di Marco – è uno strumento formidabile per dar voce alla rappresentanza femminile, e lo hanno dimostrato anche le ultime primarie per i parlamentari”. Ma una battaglia come questa, hanno aggiunto, non può diventare il “cavallo di troia dell’opposizione”: in sostanza, niente riforma elettorale, si approvi la doppia preferenza di genere e si torni al Bilancio.

Finale Corrida 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte (foto Laura Lo Ricco)

Continua il nostro lungo viaggio fotografico e video in quella che è stata la finale della Corrida (III ed.) 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte. Viaggio che vi faremo compiere adesso attraverso le foto di Laura Lo Ricco e Piero Bertè e i video del nostro direttore. Foto e video riguardano non solo i "protagonisti" della Corrida ma anche il pubblico, gli ospiti, la giuria. Le foto della finale verranno pubblicate (di volta in volta) su un album creato appositamente su fb a questo indirizzo: www.facebook.com/media/set/?set=a.10200899554672813.1073741828.1283460370&type=3

“VI DAREMO FUOCO? ERA SOLO UN MODO DI DIRE”

“Vi daremo fuoco”, minaccia il sindacalista. E quando il destinatario della minaccia, il presidente della Regione Rosario Crocetta lo denuncia, spiega che è “un modo di dire”. Scherzando con il fuoco. Ora dovrà convincere i magistrati che le sue intenzioni non erano cattive. E se ci riuscirà, rimarranno le sue parole, nude e crude. Truci ed insopportabili.
“Avranno un secchio di gasolio”, promettono ai cronisti gli amici dell’ex sindaco di Pignataro Maggiore, detenuto con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
“Daremo fuoco alle tua chiesa”, annunciano a don Andrea Gallo, sacerdote della Comunità di San Benedetto, che si è fatto troppi amici.
Si è cercato di esorcizzare la terribilità del fuoco, accendendo falò in certi giorni dell’anno, per ballarvi intorno o saltarvi sopra. Si bruciavano gli eretici e i corpi delle anime dannate.
Ma le fiamme hanno ripreso il sopravvento. I kamikaze danno fuoco alle polveri per annientare gli infedeli. I mafiosi bruciano autovetture e negozi per punire o spaventare la gente. E in guerra si utilizzano i lanciafiamme. Mentre in pace si bruciano le bandiere, il Corano, la Bibbia. E le ambizioni altrui.

Pausa Caffè di Daniele Corrieri "Previsioni meteore – logiche"


Il gioco delle Meteore! Un posto al sole libero!
Lauria si dimette se viene nominato Assessore il Geometra Aldo Natoli, di conseguenza si libera un posto da Consigliere Assessore. Per accontentare i Daliani Sardella diventa Assessore. Di conseguenza Gaetano Orto (dipende cosa accade questa sera nella riunione del PD) prenderebbe il posto di Giacomo Biviano.
Assessore Berzioli ? Se entra Gaetano Orto come Assessore, probabilmente arriva un cambio della Berzioli con indicazione Biviano nella persona di Livio Sciacchitano?
A questo punto rimane solo un posto libero, ma deve essere ricoperto da una donna. A chi spetta il posto? Sulla carta a articolo 1. Riusciranno i nostri eroi e a prendere l’assessorato meritato?
E se per caso Nuccio Russo a prescindere cosa ne pensa articolo 1 venisse nominato Assessore in sgambetto a Livio Sciacchitano?
Manca sempre una donna . . . trovatemela! Grazie!
Riepilogo: Le meteore logiche della futura nuova giunta aggiornata al 27-03- sono: Lauria riconfermato, Aldo Natoli al posto di Lauria, Giacomo Biviano, Gaetano Orto al posto di Biviano,, Sardella, Nuccio Russo, Berzioli,Livio Sciacchitano. Andiamo per estrazione e la facciamo noi?
Dai per scaramanzia metto anche Alessandra Falanga. Non si sa mai!
Daniele Corrieri

Finale Corrida 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte (foto Laura Lo Ricco)

Continua il nostro lungo viaggio fotografico e video in quella che è stata la finale della Corrida (III ed.) 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte. Viaggio che vi faremo compiere adesso attraverso le foto di Laura Lo Ricco e Piero Bertè e i video del nostro direttore. Foto e video riguardano non solo i "protagonisti" della Corrida ma anche il pubblico, gli ospiti, la giuria. Le foto della finale verranno pubblicate (di volta in volta) su un album creato appositamente su fb a questo indirizzo www.facebook.com/media/set/?set=a.10200899554672813.1073741828.1283460370&type=3

La Messa del Crisma e la Chiesa di Lipari: fine di una antica celebrazione?

Ieri, probabilmente per la prima volta dalla costituzione della Diocesi di Lipari e cioè dal XIII secolo (infatti anche se probabilmente la Chiesa di Lipari risale al III secolo sicuramente nel IX secolo ebbe una interruzione, per via del sacco saraceno, che durò diversi secoli), alla Cattedrale di Lipari non si è celebrata la Messa del Crisma. Era stata annunciata ed inserita nei manifesti, ma improvvisamente il giorno prima è stata disdetta e i fedeli lo hanno appreso da un cartello affisso nella giornata di ieri sulla porta della Cattedrale.
Questa celebrazione è chiamata del crisma perché vi si consacra il crisma per il battesimo, la confermazione e l’ordine sacro e si benedicono gli oli degli infermi e dei catecumeni, ma è anche quella che sottolinea la stretta unione fra il vescovo e la sua chiesa locale, sacerdoti e fedeli. Una celebrazione importante, che è un po’ il simbolo della diocesi, e per questo si celebra nella Cattedrale e si richiede la presenza del vescovo o di un suo incaricato espressamente delegato.
Purtroppo nella serata del lunedì è giunta la notizia che l’arcivescovo mons. Calogero La Piana non era più disponibile. Era venuto a Lipari per la ricorrenza dei 400 anni della confraternita dell’Addolorata e, viste le condizione meteomarine pessime, forse non se la sarà sentita di ripetere la traversata dopo meno di una settimana. Era capitato già un’altra volta qualche decennio fa, al tempo di mons. Cannavò, che il vescovo non era potuto venire e non aveva potuto mandare un suo ausiliare ma quella volta fu delegato a celebrare la messa del crisma mons. Alfredo Adornato, vicario episcopale. Questa volta, questo arcivescovo, si è determinato diversamente.
E’ augurabile che si sia trattato solo di un caso di forza maggiore e che il prossimo anno la tradizione possa riprendere senza problemi. Sarebbe infatti un peccato che Lipari perdesse anche questo privilegio che si era voluto conservare – malgrado non fosse più sede di diocesi e la sua cattedrale fosse divenuta “co-cattedrale” -  per rispetto alla importanza di una diocesi fra le più antiche della Sicilia assieme a quelle di Siracusa, Lilibeo, Palermo, Taormina, Catania e Messina.
Michele Giacomantonio   

Non solo Battiato, Crocetta revoca l'incarico anche a Zichichi

(ANSA) - CATANIA, 27 MAR - Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha deciso di revocare l'incarico agli assessori al Turismo, il maestro Franco Battiato, e ai Beni culturali, lo scienziato Antonio Zichichi. ''Preso atto della loro disponibilita' a rinunciare al mandato'', il governatore ''ha revocato, a partire da oggi, l'incarico assessoriale'' che era stato loro conferito.

Crocetta si scusa per le affermazioni di Battiato. E lo solleva dall'incarico

''Battiato ha fatto affermazioni gravi e inaccettabili''. Così il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha inviato le scuse del governo siciliano per le affermazioni ''certamente non istituzionali ed offensive'', di Franco Battiato, assessore regionale al Turismo, nei confronti dei parlamentari italiani. Il cantautore ieri aveva detto: ''Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa''. Poi aveva spiegato che si riferiva alla precedente legislatura.
Battiato-comunque- è stato dal Crocetta sollevato dall'incarico di assessore

Capitaneria di porto: Operazione di polizia demaniale ed ambientale nel comune di Milazzo.

Nella giornata di ieri 26 marzo personale militare della Capitaneria di Porto di Milazzo, congiuntamente con funzionari dell’Autorità Portuale di Messina e Milazzo e tecnici dell’A.R.P.A. di Messina in località Acqueviole del Comune di Milazzo nell’ambito di un programma di attività di controllo del territorio hanno effettuato una serie di verifiche all’interno di un’area demaniale già assentita in concessione dall’Autorità Portuale di Messina e Milazzo allo scopo di esercitare l’attività di alaggio e varo.
Giunti sui luoghi gli ufficiali accertatori hanno potuto constatare l’esistenza di alcune difformità nella realizzazione delle opere assentite in concessione.
In particolare, in luogo di una struttura prefabbricata tipo box risultava collocata una struttura in legno chiusa su quattro lati con antistante tettoia con piano di calpestio costituito da un massetto in calcestruzzo e pavimentazione in piastrelle.
Inoltre, al posto dei due manufatti adibiti a bagno e deposito previsti da realizzarsi in struttura prefabbricata, gli stessi sono stati costruiti con dimensioni maggiori ed utilizzando strutture lignee.
Limitrofa alla struttura adibita ad officina è stata, poi, constata la realizzazione di una tettoia in legno non prevista in progetto.
Infine, lungo l’intero fronte mare della concessione sono stati collocati dei massi di cava in assenza di alcuna autorizzazione.
I responsabili di tali abusi demaniali sono stati, pertanto, deferiti all’Autorità giudiziaria per violazione degli artt. 54 e 1161 del codice della navigazione.
 L’attività di controllo congiunta, alfine di accertare l’occupazione non autorizzata di aree demaniali marittime ed il rispetto delle normative sulla tutela ambientale, continuerà nelle prossime settimane sull’intero territorio di giurisdizione.

Consiglio comunale di Lipari. Se ne riparlerà domani

Il consiglio comunale di Lipari che doveva riunirsi oggi alle dieci è slittato a domani. Alla prima chiamata otto i consiglieri presenti.
Alle undici solo in cinque.
Il civico consesso è stato aggiornato a domani.

Da Partylandia auguri a Gioconda Cincotta

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a
Gioconda Cincotta
che oggi compie dieci anni

Finale Corrida 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte (foto Laura Lo Ricco)

Continua il nostro lungo viaggio fotografico e video in quella che è stata la finale della Corrida (III ed.) 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte. Viaggio che vi faremo compiere adesso attraverso le foto di Laura Lo Ricco e Piero Bertè e i video del nostro direttore. Foto e video riguardano non solo i "protagonisti" della Corrida ma anche il pubblico, gli ospiti, la giuria. Le foto della finale verranno pubblicate (di volta in volta) su un album creato appositamente su fb a questo indirizz www.facebook.com/media/set/?set=a.10200899554672813.1073741828.1283460370&type=3

E' il giorno dell'addio a RUCCIO. I ragazzi della V A del 2007 hanno voluto ricordarlo così

Una foto (quella che da ieri gira, oltre che sul nostro sito, ovunque su fb) e un foglio scritto al computer affisso all'ingresso dell'Istituto Conti. Un foglio che non serve commentare, con parole che sgorgano dal cuore, che portano la firma dei ragazzi della V A del 2007 ma che potrebbero tranquillamente essere le parole di tutti i nostri ragazzi che, in questi anni, hanno apprezzato e amato RUCCIO.
Oggi è il giorno dell'addio per Ruccio ma i "suoi ragazzi", insieme ai suoi cari e agli amici, non lo dimenticheranno mai.
CIAO RUCCIO, TI SIA LIEVE LA TERRA. R.I.P.

SCILABRA: “NON COMPRENDO RAGIONI MANIFESTAZIONE CISL”

Non comprendo le ragioni della vostra manifestazione – ha detto Nelli Scilabra ai rappresentanti sindacali della CISL – Il Governo ha annunciato una riforma radicale del settore della formazione professionale in Sicilia e ha ribadito in più occasioni che intende tutelare i lavoratori. I provvedimenti di revoca del l’accreditamento per alcuni enti sono mossi dalla nostra forte volontà di ristabilire trasparenza, legalità e dignità al settore”.
“Come ho già detto pubblicamente in conferenza stampa, è mia intenzione condividere con tutte le parti il percorso di riforma.Difenderemo i diritti dei lavoratori e consegneremo alla Sicilia un sistema nuovo, attento ai giovani e al loro inserimento nel mercato del lavoro”.
“La linea è abbastanza chiara, dobbiamo ripulire un sistema e voltare pagina definitivamente, lo chiedono i lavoratori e le nuove generazioni. In questo percorso – ha detto Nelli  Scilabra – saranno coinvolte tutte le forze sane che intendono spezzare il legame evidente tra interessi clientelari ed economici e la vecchia formazione professionale. Si è conclusa quella stagione, sia chiaro a tutti”

Finale Corrida 2013 ai Tre Delfini. L'ospite Rossano Giorgi esegue "U' purtuni e Ossidiana"

Auguri a...Peppe

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Peppe Munafò
N.B. A partire dal 1° di Aprile gli auguri (di qualunque genere) con o senza foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.

FORMAZIONE, INCENDIO IN ASSESSORATO CROCETTA: “E’ DOLOSO”

Scoppia un incendio negli scantinati dell’assessorato regionale alla Formazione a Palermo, in via Ausonia. Ignote le cause, ma il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, teme che sia un incendio doloso e ha gia’ avvertito la Procura. Il rogo si è propagato poco prima delle 14.
Appena sabato il governatore Crocetta si era recato in Procura a Palermo per denunciare di aver subito minacce insieme con l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, dopo la chiusura di alcuni enti di formazione.
Sul luogo si sono precipitati subito i vigili del Fuoco, che hanno preceduto di poco l’arrivo di Crocetta. In realtà sembra che l’incendio (a fuoco una caldaia) non sia doloso. Secondo i vigili del fuoco a fare scattare la scintilla sarebbe stato un “sovraccarico di tensione di una cabina di trasformazione Enel, ubicata all’interno dell’edificio dove ha sede l’ufficio della Regione, che ha prodotto una sfiammata”. Sul posto ci sono ancora i vigili del fuoco che stanno operando ulteriori accertamenti

martedì 26 marzo 2013

SICILIA 2013. LA FORMAZIONE DEL MALAFFARE. È FINITA LA FESTA?

Che cosa sarebbe oggi la Sicilia se la Regione avesse investito le risorse della formazione nelle innovazioni tecnologiche e nella ricerca scientifica? Se invece che “formare” parrucchieri, per anni, avesse formato informatici? Se avesse “scelto” quale formazione e non quanta formazione?
La risposta non c’è, escludiamo tuttavia che l’immagine della formazione professionale, altrove trainante e decisiva ai fini dello sviluppo, in Sicilia potesse essere associata alla clientela, allo spreco, alle ruberie, alle malandrinate, e trasformarsi in sinonimo di apparati famelici ed insaziabili idrovore delle risorse pubbliche.
Ora è stato scoperchiato il vaso di Pandora. Sono stati depennati ben 235 enti accreditati e in 43 sono state riscontrate irregolarità tali da giustificare la rescissione dei contrati ed il rimborso dei pagamenti effettuati. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha detto che i conti sono stati gonfiati.
Il governo vuole mettere a riposo le idrovore, l’intenzione non può che essere salutata con favore. Gli annunci del presidente della Regione, Rosario Crocetta, riferiscono di centinaia di centri di formazione decapitabili per inutilità, spreco, insipienza, costi ingiustificati. Queste intenzioni non sono piaciute, ed è inevitabile, ed in qualche caso hanno provocato anche reazioni accese e intimidazioni, oggi al vaglio dell’autorità giudiziaria
Ci sono state manifestazioni di protesta nelle piazze siciliane, e altre sono previste da oggi. Ci sta anche questo. Depurato il campo semantico del governatore, unico per la sua radicalità, bisogna convenire che gli affondi nel cuore della formazione non sono campati in aria: talvolta, peraltro, è più conveniente demolire l’edificio e ricostruirlo più solido e funzionale che ristrutturarlo e tenerlo in piedi.
Sarebbe, tuttavia, ingiusto e dannoso, tagliare teste alla cieca, perché la formazione professionale, pur con la sua montagna di peccati mortali che si trascina da mezzo secolo, non è fatta solo di infingardi e profittatori, né di acconciatori parrucchieri, per i quali la Sicilia si guadagnò subito la fama di una regione di insulsi spreconi, ma anche – per fare un esempio di cui abbiamo contezza, quindi non unico – di operai specializzati formati dalla scuola salesiana di Gela conosciuti in ogni parte del mondo grazie alla loro eccellenza.
Ci sono docenti e gestori che hanno usato utilmente il denaro pubblico con sobrietà, diligenza e profitto, pur non costituendo la maggioranza. Salvaguardare quel che di buono c’è, dunque, è importante quanto smantellare centri di formazione che divorano denaro dei contribuenti, creando aspettative irrealizzabili per il loro interesse e tornaconto. Nel migliore dei casi una fabbrica delle illusioni e una sorta di pensionamento anticipato sia per i docenti quanto per i discenti, considerati dei privilegiati perché occupati o sulla soglia dell’occupazione, in realtà vittime magari inconsapevoli di un sistema iniquo.
Nei primi quattro mesi di governo, Crocetta ha affrontato con il machete fra i denti, i santuari del sistema Sicilia, e non si è fatto certo amici, dai trasferimenti del personale all’abolizione delle Province, per citare alcuni casi. Promettendo il benservito a centinaia di centri di formazione, a cominciare dal Ciapi, erogatore di denari pubblici per la promozione piuttosto che per la formazione, si è scontrato con partiti e sindacati. La politica e il sindacato non sono certo estranei alla nascita, alla crescita e alle escrescenze della formazione professionale.
Era inevitabile che Crocetta si scontrasse anche con i vicini di casa, uomini del suo stesso partito, il Pd, e che alle resistenze iniziali, il fronte della formazione si difendesse con le unghia e con i denti. Siccome non si può fare di tutta l’erba un fascio, come prima si ricordava, le reazioni – politiche e sindacali – non vanno criminalizzate, né devono essere considerate lesa maestà. Si deve “disturbare” il manovratore, quando chi governa pianifica la vita di centinaia di migliaia di persone. Ma una cosa è il confronto, che pretende un’analisi, e un’altra la pretesa degli “intoccabili”.
È cambiato tutto, sarà bene che lo capiscano. I santuari del sistema devono essere violati, altrimenti non resterà in piedi niente, santuari compresi. La sanità, la formazione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la finanza regionale (mutui e prestiti con banche nazionali ed estere, fondi immobiliari, fondi equity, ecc.), e le società partecipate (regionali, provinciali, comunali) hanno dissanguato la Sicilia. Non solo l’esercito di parrucchieri, dunque.
Gli impegni assunti dal governo, con toni definitivi e radicali, dovranno essere onorati, perché non permettono di tornare indietro. Crocetta ha minato i ponti dietro, non può che andare avanti. Dovrebbero averlo compreso quanti, in queste ore, si mettono di traverso. C’è il rischio che si torni alle urne, se la maggioranza “spariglia”.

Novita' nelle scuole isolane (di Bartolo Pavone)

Carissimi genitori, docenti, personale scolastico, in data 21/03/2013 il Miur ha emanato la C.M. n.10 sugli organici per l'A.S. 2013/2014.
Per evitare, eventuale, lamentele all'inizio del prossimo anno scolastico, si ritiene precisare  visto le novità previste dalla Circolare stessa. Ecco, alcuni punti salienti  per la composizione delle classi  funzionanti in piccole isole. 
Una novita’ saliente  riguarda il rispetto delle disposizioni concernenti il numero di alunni per classe, in caso di limitate dimensioni delle aule, e il rispetto delle norme di sicurezza,espressamente richiamate nella circolare. I Dirigenti dell'amministrazione scolastica e i Dirigenti scolastici sono responsabili del rispetto dei parametri.
Nella scuola dell'infanzia il numero di alunni per sezione non deve superare ventisei e non devono essere inferiore a diciotto, come linea generale. Per le piccole isole i parametri scendono a un minimo di dieci.
Nella scuola primaria, le classi saranno costituite, in ciascun plesso da non meno di quindici e non più di ventisei, elevabili a ventisette alla presenza di resti.
Per le piccole isole il numero scende da quindici a dieci.
Nella scuola media di uno grado le classi prime saranno costituite, di norma da non più di ventisette alunni e non meno di diciotto.
Si costituisce una sola classe qualora il numero degli iscritti non superi le trenta unità. Nelle piccole isole il numero minimo da rispettare scende da diciotto a dieci. Idem, nella scuola media di due gradi, con alcune precisazioni:
Deroghe: in situazioni particolari (aule piccole, laboratori complessi,ecc...) è possibile costituire classi con meno di ventisette alunni;
Classi intermedie: si procede alla loro ricomposizione se il numero medio per classe scende sotto i ventidue;
Classi terminali: sono costituite in numero pari alla penultima classi a condizione che siano costituite, di norma, da almeno dieci alunni.
Nelle piccole isole è possibile costituire classi uniche per ciascun anno con un numero di alunni inferiore ai parametri normali. Per quanto riguarda il sostegno, è stato confermato lo stesso organico pari a 90.469.Questa impostazione, nei fatti, comporta una concreta attuazione di quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale ( e cioè che sono illegittimi tetti predefiniti per ragioni contabili)potrà trovare effettivo riscontro solo in organico di fatto. Nella successiva circolare sull'organico di fatto saranno fornite altre indicazioni specifiche. Le classi con alunni disabili non possono superare la quota 20.

Cordialmente.
Ins Bartolo Pavone.

Interrogatorio di garanzia nell'ambito dell'indagine "Ghost mission" a Lipari

Interrogatorio di garanzia quest'oggi a Barcellona davanti al Gip Rosaria D'Addea per cinque dei sei indagati sottoposti all' obbligo di dimora nell'ambito dell'operazione "Ghost mission", scattata per ex amministratori, ex dipendenti e dipendenti del comune di Lipari.
L'unico a non essere sottoposto ad interrogatorio di garanzia è stato l'ex amministratore comunale che sarà sentito domani. 
Da quanto trapela soltanto uno dei cinque comparsi davanti al giudice si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Si tratterebbe di un responsabile dei servizi comunali.
Gli altri hanno risposto a tutte le domande formulate dal gip, presentando, tra l'altro, una copiosa documentazione a discolpa di quanto contestatogli. Non si sarebbero, inoltre, limitati a rispondere ma avrebbero illustrato nei minimi dettagli le varie situazioni che gli vengono contestate.
Abbiamo sentito telefonicamente uno dei legali, che rappresenta due dei sottoposti alla misura dell'obbligo di dimora, il quale nel ribadire che i propri rappresentati hanno risposto a tutte le domande formulate dal GIP, si è detto convinto di ottenere a breve (presumibilmente subito dopo Pasqua) la revoca del provvedimento restrittivo.
Revoca del provvedimento è stata anche presentata dal legale dell'ex dipendente comunale che-sin dall'inizio di questa storia- ha sempre affermato di essere stato "tirato in ballo" solo ed esclusivamente per errore.
Presumiamo- ma non lo diamo per certo perchè non abbiamo potuto sentire i legali o i diretti interessati- che analoga istanza di revoca venga presentata da tutti.

Finale Corrida 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte (foto Laura Lo Ricco)



Continua il nostro lungo viaggio fotografico e video in quella che è stata la finale della Corrida (III ed.) 2013 ai Tre Delfini di Pianoconte. Viaggio che vi faremo compiere adesso attraverso le foto di Laura Lo Ricco e Piero Bertè e i video del nostro direttore. Foto e video riguardano non solo i "protagonisti" della Corrida ma anche il pubblico, gli ospiti, la giuria. Le foto della finale verranno pubblicate (di volta in volta) su un album creato appositamente su fb a questo indirizzo www.facebook.com/media/set/?set=a.10200899554672813.1073741828.1283460370&type=3

PROVINCE O CONSORZI DI COMUNI: COSA PREFERIRE?

di Enzo Coniglio -
In queste settimane i media sicilani hanno molto pane per i loro denti grazie alla nuova legge sulla abolizione delle Province e la nascita dei Consorzi dei Comuni.
Grande vittoria tutta mia, annuncia Rosario Crocetta; Macchè, la vittoria è tutta nostra, precisano puntigliosamente i 15 eletti nelle liste del Movimento 5 Stelle. L’abolizione e la nascita facevano parte dei nostri obiettivi ricordati in campagna elettorale e che ora stiamo coerentemente realizzando. Ma di che vittoria parliamo, precisano i Partiti e i Movimenti di centro – destra. E’ una pseudo rivoluzione, inopportuna e del tutto negativa.
Un dibattito destinato ad alimentarsi in aula dopo la sessione dedicata al Bilancio e naturalmente sui media che avranno tanto da dire a proposito. Intanto però gli analisti hanno iniziato a sviluppare le loro analisi e ad esaminare la piattaforma su cui si basano gli abolizionisti delle Province e i riformisti. C’è comunque un nocciolo duro da cui non si può prescindere e che bisogna sempre tenere in evidenza e che possiamo sintetizzare nel modo seguente:
1. La politica regionale ha come obiettivo primario la gestione delle risorse di un territorio sul quale operano diverse autorità, prima tra tutte i cittadini riuniti in Comuni e in organismi che fanno riferimento all’Ente Regione, allo Stato centrale e all’Unione Europea.
2. E’ evidente che una coerente ed efficiente gestione del territorio deve essere il risultato di un “ascolto costante” dei bisogni locali e degli interventi organici che non possono certo esaurirsi nei bisogni limitati dei singoli Comuni che in Sicilia sono 390, soprattutto quando operano su territori omogenei, come potrebbe essere, ad esempio, la zona etnea, l’area dei Nebrodi, ecc. Troppe le differenze tra dimensioni del teritorio, numero di abitanti, reddito pro-capite, infrastrutture disponibili. Un esempio:108 i Comuni della Provincia di Messina contro i 12 della Provincia di Ragusa con un territorio e un numero di abitanti, la metà della Provincia di Messina. Per non parlare delle aree metropolitane di Palermo e di Catania che da sole hanno una popolazione pari a quasi il 50% della popolazione siciliana residente e 1/3 del territorio. Per non parlare della differenza del reddito pro-capite e della vocazionalità delle aree e delle loro poiezioni sui mercati nazionali ed internazionali.
3. E’ quindi evidente che qualunque decisione politica, deve tener conto di queste differene strutturali e ricercare l’ efficacia e l’ efficienza della gestione dei cittadini che operano sul territorio ricercando la massima sinergia possibile tra le varie esigenze concorrenti. Se consideriamo i possibili tipi di intervento, concludiamo che , possono essere inefficienti sia le Province che i nuovi consorzi.
4. Ogni sforzo pertanto deve essere fatto per approfondire l’analisi dei bisogni delle persone e dei territori, e per imamginare le ipotesi di intervento con i relativi punti di forza e di debolezza.
5. Suonare le singole trombe o i singoli megafoni invece di unire tutte le forze locali per realizzare una nuova realtà ben getita, dimostra quanto poco intelligente e poco accorta sia la vecchia e la nuova dirigenza politica.
I problemi sul tappeto e le metodologie di piattaforma da adottare sono talmente numerose e complesse da poter dire senza tema di essere smentiti, che siamo ancora distanti anni luce da una legge organica ed efficiente sulla gestione allargata dei territori comunali. Questa annotazione vale in particolare se ragioniamo in termini di risparmio reale e di riduzione del personale e delle influenze politiche. La prima impressione è che non ci sarà un notevole risparmio di risorse, mantenuti costanti i bisogni a cui dare delle risposte.
Un vantaggio certamente ci potrà essere in termini di accrescimento di coscienza politica e gestionale dei singoli cittadini se accetteranno di approfondire responsabilmente la realtà delle loro comunità e dei rispettivi territori adottando un atteggiamento glocalista che risponda ai bisogni locali ma in un contesto regionale, nazionale ed internazionale. Il termine glo-cale ‘ è composto infatti dai due componenti: globale e locale. Porre l’accento eccessivamente sul locale o sul globale costituisce già un grave squilibrio gestionale. Le Province e i Consorzi dei Comuni sono ambedue delle strutture glocali.
La presenza del Movimento 5 Stelle con la propria tendenza ad agire da primi della classe senza realizzare una costante informazione e formazione dei cittadini, è altrettanto deleteria quanto la tendenza dei precedenti partiti politici. In ambedue i casi, il focus non risiede sui cittadini ma sui partiti prima e sul Movimento ora.
Rflettiamoci quindi insieme senza complessi e dipendenze psicologiche, senza dimenticare che, mentre noi riflettiano, il 45% della nostra popolazione si avvia inesorabilmente verso la soglia della povertà e i nosri giovani hanno raggiunto la soglia del non ritorno in termini di mancato sviluppo!

Ci lascia prematuramente Cristoforo (Ruccio) Portelli. Il nostro direttore lo ricorda così

Con la prematura dipartita di Ruccio (così mi piace continuare a chiamarlo) ci lascia una persona a modo... educata e gentile. Con il sorriso sulle labbra anche quando, forse, dentro lo spirito non corrispondeva all'aspetto. Io l'ho conosciuto quando eravamo ragazzi; l'ho ritrovato qualche anno fa quando Silvia frequentava il liceo. Come sempre pronto e disponibile. 
"Complice" discreto dei nostri ragazzi dei quali tra un sorriso...una battuta.. nascondeva qualche piccola marachella...una sigaretta fumata tra una lezione e l'altra.
Quando andavo a scuola, per un motivo o per un altro, mon l'ho mai sentito alzare la voce E credo che, se mai lo ha fatto...lo ha fatto sempre con il sorriso sulle labbra...con quella luce che brillava sempre nei suoi occhi.
Nello stringermi vicino ai tuoi cari, in particolare alla sempre squisita ed educatissima consorte, ti dico : Ciao Ruccio, non addio ! 
E credo che insieme a me, con un leggero velo che scende sugli occhi, te lo diranno decine e decine di ragazzi e ragazze che ti hanno conosciuto e che hanno perso un "complice"..un "amico" oltre che un bidello
Salvatore Sarpi