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mercoledì 25 marzo 2009

Santo Mariano di PIERO ROUX

I "ruderi d'oro" eoliani Primi sequestri della Guardia di finanza. Due troller di documenti scottanti

(Peppe Paino-Gazzetta del sud) La pubblica denuncia del maggio scorso del consigliere comunale d'opposizione, Adolfo Sabatini, sulla razzia di terreni e ruderi in alcune isole delle Eolie, ai danni degli emigrati ha fatto scattare, su disposizione del pm Olindo Canali, della procura della Repubblica di Barcellona, l'intervento della fiamme gialle.
L'operazione è coperta dal massimo riserbo. Comunque, secondo alcune indiscrezioni, gli uomini della Guardia di Finanza di Milazzo, al comando del capitano Danilo Persano si sono presentati ieri mattina intorno alle 8 in un appartamento di via Cesare Battisti a Messina, preso in affitto da T.S. un sessantenne originario delle Eolie che, dopo una vita passata in Australia, è tornato a vivere nella sua terra. Dopo una mattinata di verifiche preliminari, i finanzieri hanno lasciato l'abitazione verso le 13. Avrebbero sequestrato e portato via il contenuto di due trolley. Pare in prevalenza documenti vari, tra denunce di successione, procure e visure catastali. Da oggi le indagini si spostano nelle Eolie e si preannunciano clamorosi sviluppi.
Nella denuncia di Sabatini, come si ricorderà, era stato evidenunziato che «molti emigrati si sono visti privare dei loro beni da alcuni personaggi i quali dichiarano davanti ad un notaio di aver posseduto quello stesso bene per molti anni e che lo rivendono ad amici o turisti compiacenti, all'insaputa dei legittimi proprietari». Ed ancora, il consigliere, geometra Sabatini (Civica Nuovo Giorno) professione, aveva rimarcato una vera e propria "stranezza": «Com'è possibile che due o tre personaggi possano aver dichiarato in questi anni di aver avuto l'uso di centinaia di terreni e decine di fabbricati, di averli coltivati e mantenuti indisturbatamente. Il tutto tra l'indifferenza dell'Ordine dei notai, del catasto di Messina e dell'ufficio successioni di Roma».
Ma i finanzieri di Milazzo oggi torneranno alle Eolie anche per altro. Nel mirino le aree artigianali di Canneto Dentro a Lipari, ancora nel nulla di fatto dopo anni di parole e il rilascio di alcune concessioni.

martedì 24 marzo 2009

La solita NGI....per fortuna

Più di centocinquanta eoliani bloccati a Milazzo e tra questi una ottantina di giovanissimi studenti(14 e 15 anni) del "Conti" e, come al solito, a riportarli a casa ci sta pensando la "solita" (per fortuna) NGI.
Siremar e Ustica Lines, infatti, hanno ritenuto nel tardo pomeriggio di non dover lasciare l'ormeggio di Milazzo giustificando la mancata partenza con le avverse condizioni meteomarine. Di lasciare l'ormeggio non s'è l'è sentita anche la nave "Isola di Stromboli" della Siremar.
Certo il giudizio dei comandanti è insindacabile, però ci sorge spontanea una riflessione che poi è anche un interrogativo: visto che l'annunciata tempesta tardava ad arrivare non si sarebbe potuta fare la traversata alle diciotto o alle diciotto e trenta e magari fare poi ritorno a Milazzo per porsi in sicurezza?
Al momento e sono le ventuno e venticinque, e a Lipari si può approdare tranquillamente. Problemi di navigazione? .... ma allora quelli della NGI sono dei pazzi!!
Sarà che noi ricordiamo i comandanti di un tempo che, con spirito di sacrificio, affrontavano con mezzi meno stabilizzati di quelli odierni il mare in tempesta per riportare la gente a casa, ma quando accaduto oggi ci sembra assurdo.
Per fortuna esistono l'NGI e responsabili imprenditori eoliani... che non solo stanno portando a casa gli eoliani ma, come ci segnala uno degli studenti che si trova a bordo, si sono attivati per rifocillare gratuitamente con della pizza i nostri ragazzi .
Se la memoria non ci inganna ci sembra che , tempo fà, su un altro mezzo (ci sembra Siremar) non sia accaduta la stessa cosa per degli studenti che non erano potuti sbarcare a Salina ed erano stati trasportati sino a Filicudi-Alicudi
NB) Da evidenziare che tutti coloro che sono sbarcati a Lipari dal mezzo della NGI(giovani studenti compresi) hanno affermato di aver fatto un viaggio tutto sommato tranquillo e che le condizioni del mare non erano certo proibitive.
Ma questa è un'altra storia..o forse è sempre la stessa..cioè quella che ci si trincera dietro un asfittico bollettino meteo e non si guarda a ciò che è la realtà in campo....pardon in mare

Piero Roux illustra con una vignetta il "convegno autocelebrativo" e manda un invito al sindaco Bruno

Il reiterato disinteresse da parte dell'esecutivo liparese e regionale al futuro dei trasporti marittimi ha permesso la privatizzazione -in atto- della Tirrenia e della collegata Siremar.
Il sindaco Bruno è colpevole quanto il Ministro Matteoli (ieri AN ed oggi PDL) ed il leader massimo del suo partito: Berlusconi.
Abbiamo perso il servizio pubblico con il connesso diritto alla mobilità, allo studio, allo sviluppo socio economico ma in un convegno sul tema- vuoto di contenuti e di proposte- apprendiamo il raggiungimento di un grosso traguardo: la nomina del sindaco Bruno a Commissario straordinario all’emergenza” vulcanica e turistica siglato nientepopodimeno che dallo stesso Berlusconi.
Che il sindaco Bruno si erga- oggi- a paladino dei diritti negati agli eoliani, sembra tanto ad un escamotage per riacquistare la verginità perduta.
Gli chiederei di dimettersi a remissione del suo fallimento politico ma sò che - in genere- "i politici non sono coerenti e non tengono vergogna".
Dimostri di essere veramente dalla parte della sua gente rinnegando- almeno- la sua provenienza politica.
Piero Roux

No a nuove licenze per taxi nel comune di lIpari

(lipari biz) No a nuove licenze taxi. Lo ha reso noto l'amministrazione comunale che stamane ha incontrato i tassisti isolani, allarmati, da indiscrezioni su iniziative politiche avviate in tal senso presso la Provincia Regionale di Messina, ente che ha la competenza territoriale per la concessione delle autorizzazioni per l'esercizio dell'attività. " Siamo già oltre il numero consentito. Altre licenze ci metterebbero in un periodo di forte crisi in grossa difficoltà" hanno esclamato alcuni dei tassisti che hanno incontrato l'assessore Giannò. Discussa anche la possibilità di nuovi stalli.

Potrebbe essere finlandese l'uomo ritrovato impiccato a Lipari

Potrebbe essere un finlandese l'uomo ritrovato, la settimana scorsa, impiccato in un rudere di contrada San Nicola a Lipari. A questa ipotesi porterebbero le indagini esplicate dai carabinieri della locale stazione dell'Arma.
Accertamenti per arrivare all'identificazione dell'uomo, il cui decesso risale a circa tre mesi fa, sono in corso attraverso gli organismi internazionali di polizia.

Lo Schiavo chiede l'abolizione del sovrapprezzo "bunker"

Con una lettera inviata al Dipartimento regionale ai Trasporti il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo ha chiesto all'organismo regionale "di voler prendere in considerazione la possibilità di imporre alla ditta aggiudicatrice dell’appalto di collegamento da e per la Sicilia(USTICA LINES), l’abolizione del costo aggiuntivo del bunker, essendo questi costi già previsti dall’art. 8 del capitolato d’appalto, senza ulteriori aggravi per i cittadini delle Isole Eolie, nonché peri turisti che scelgono queste magnifiche terre per trascorrervi le proprie vacanze".

Circomare Lipari: Intensa attività in mare e a terra

Intensa attività negli ultimi giorni da parte degli uomini del Circomare Lipari, coordinati dal comandante Luca Politi e dal luogotenente Mario Guarnuto.
Sono stati effettuati numerosi controlli, in particolare a Lipari, Vulcano e Panarea, contro l'abusivismo demaniale, sulla filiera della pesca, circolazione, sosta e attività varie in ambito portuale. Sono stati eseguiti anche numerosi accertamenti in mare.
Sono stati denunciati due titolari di concessioni per abusivismo demaniale e una persona per violazione all'art. 1095 del codice della navigazione. Sono stati inoltre elevati 15 verbali amministrativi per sosta non autorizzata in ambito portuale, 2 verbali amministrativi per infrazione al codice del diporto, 1 verbale amministrativo per inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione e 1 verbale amministrativo al titolare di un supermercato di Lipari per inosservanza delle norme relative alla tracciabilità dei prodotti ittici. L'ammontare dei verbali è di euro 3.300. Sopralluoghi sono stati effettuati, unitamente ad organi tenici, al fine di verificare la stabilità dei pontili di Acquacalda e Porticello, nonchè accertare l'avanzamento dei lavori in corso nei tre approdi dell'isola di Vulcano. L'attività nei prossimi giorni interesserà anche le altre isole del'arcipelago.

Megna e Fonti (Il Faro) interrogazioni su bilancio e Corte dei Conti

Due interrogazioni sono state presentate dai consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna riguardano il bilancio e la Corte dei Conti. A seguire il testo integrale delle due iniziative:
INTERROGAZIONE N°1
SIGNOR SINDACO COMUNE DI LIPARI, ASSESSORE AL BILANCIO, PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNE DI LIPARI, SEGRETARIO GENERALE e p.c. PRESIDENTE COLLEGIO REVISORI DEI CONTI Dott. Antonino Italiano, DIRIGENTE II° SETTORE
INTERROGAZIONE: Bilancio di Previsione anno 2009 e pluriennale 2009/2011;
CON RIFERIMENTO ai molteplici e reiterati solleciti del Dirigente del Settore Economia e Finanze, Dott. Francesco Subba di cui alle note, di pari oggetto
prot. n. 32364 del 10 Ottobre 2008;
prot. n. 36564 del 11 Novembre 2008:
prot.n. 40508 del 2 Dicembre 2008;
prot. n. 3644 del 3 Febbraio 2009;
prot. n. 54114 del 16 Febbraio 2009;
prot. n. 9247 del 17 Marzo 2009;
con le quali si sottolineava la mancata approvazione da parte degli organi competenti di una serie importante di allegati obbligatori al Bilancio di Previsione, né risultavano inoltrate dai servizi operativi e/o di supporto dell’Ente, le proposte di intervento e di stanziamento per la formazione dei Bilanci di cui in oggetto.
APPRESO che le carenze ripetutamente evidenziate dal Ragioniere Generale nelle predette note, non permetteranno l’approvazione del Bilancio di Previsione entro i termini di legge fissati per il 31 Marzo 2009 e che contestualmente veniva declinata dal Dirigente del Settore Finanze, ogni responsabilità derivante dalla mancata o ritardata approvazione del principale strumento di pianificazione e programmazione finanziaria dell’Ente.
Per le ragioni fin qui espresse
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI
Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
INTERROGANO le SS.LL. per conoscere
Quali sono le motivazioni per le quali, nonostante i ripetuti reiterati solleciti, addirittura dal mese di Ottobre 2008, non sia stato ancora approvato dalla Giunta Comunale, il Bilancio di Previsione 2009;
Quali le motivazioni e a quali soggetti sono ascrivibili eventuali responsabilità per il mancato inoltro delle proposte di intervento e di stanziamento, e per la mancata o ritardata redazione/approvazione degli atti propedeutici e degli allegati obbligatori al Bilancio di Previsione;
Quali sono gli indirizzi politici che l’Amministrazione Comunale intende formalizzare per far fronte allo scompenso entrate/spese pari ad Euro 300.000,00 circa, annunciato dal Ragioniere Generale con nota prot. n. 9247 del 17 Marzo 2009.
Si rappresenta inoltre che per la mancata approvazione del bilancio di previsione entro i termini di legge, il Comune di Lipari sarà ritenuto inadempiente e ciò comporterà inevitabilmente l’azione sostitutiva dell’Assessorato agli Enti Locali, con la nomina di un commissario ad acta ed il conseguente avvio delle procedure relative all’applicazione delle sanzioni.
Si resta in attesa di urgente riscontro alla presente interrogazione e si declina, sin d’ora, ogni responsabilità per eventuali ingiustificati ritardi, certamente non ascrivibili al Consiglio Comunale, che produrranno sanzioni ed ulteriori spese aggiuntive, per le quali si sollecita opportuna azione di responsabilità.
Con osservanza
Lipari lì 23/03/2009

INTERROGAZIONE N° 2
SIGNOR SINDACO COMUNE DI LIPARI, ASSESSORE al Contenzioso, ASSESSORE ai Servizi Idrici e Fognari, ASSESSORE al Bilancio, SEGRETARIO GENERALE, DIRIGENTE I° SETTORE
DIRIGENTE IV° SETTORE, PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNE DI LIPARI e p.c. CORTE DEI CONTI Sez. di controllo per la Regione Siciliana, PRESIDENTE COLLEGIO REVISORI DEI CONTI Dott. Antonino Italiano, DIRIGENTE II° SETTORE
INTERROGAZIONE: Delibera di Consiglio Comunale n. 54/2008 in risposta ai rilievi della Corte dei Conti sez. Regionale;
Con l’Ordinanza n. 42/2008 della sezione Regionale della Corte dei Conti, la magistratura contabile aveva individuato una serie di criticità e violazioni a carico del Comune di Lipari ed aveva ordinato al Consiglio Comunale di adottare, entro 90 giorni, le “necessarie misure correttive”.
La Corte dei Conti aveva evidenziato:
la violazione delle regole in materia di patto di stabilità per l’anno 2006;
la presenza di debiti fuori bilancio per importi considerevoli nel triennio 2004/2006;
un considerevole volume di residui attivi al 31-12-2006 relativamente anche alle entrate correnti;
Il Consiglio Comunale riunitosi il 20 Ottobre 2008 per discutere della problematica e per fornire gli indirizzi politici all’Amministrazione Comunale, al fine di ottemperare alle richieste formulate dall’Organo di Controllo, deliberava precise iniziative per fronteggiare le anomalie individuate ed impegnava l’Amministrazione individuando le priorità di intervento.
Tra le altre cose, nello specifico, si dava mandato all’Amministrazione:
di fornire, unitamente all’Ufficio Contenzioso del Comune di Lipari, una dettagliata relazione sullo “stato del contenzioso” con valutazione evolutiva e prospettica, al fine delle consequenziali scelte programmatiche degli organi politici;
di individuare e rimuovere, con priorità assoluta, le disfunzioni e/o carenze degli uffici idrico e fognario, oggetto delle osservazione della Corte dei Conti, relazionando sulle ragioni che hanno determinato l’attuale stato di cose, tra cui la mancata fatturazione per diversi anni delle bollette del servizio idrico integrato.
di accertare, quantificare e recuperare i crediti vantati nei confronti dell’EAS per canoni fognari e di depurazione dei reflui;
Alla data odierna non è dato conoscere agli scriventi di atti e/o iniziative dell’Amministrazione, coerenti con il mandato della Deliberazione di Consiglio Comunale n. 54/2008, pertanto, i sottoscritti Consiglieri Comunali
Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
interrogano le SS.LL. per conoscere
nel dettaglio, quali atti e “misure correttive”, sono stati posti in essere dall’Amministrazione e dagli Uffici competenti con riferimento al Deliberato del C.C. n. 54/2008, relativamente alle materie Contenzioso, debiti fuori bilancio per atti e/o sentenze esecutive, debiti per incarichi legali, Servizio Idrico e Fognario, accertamento e recupero crediti EAS per mancato riversamento del canone fognario e di depurazione.
Si sollecitano con estrema urgenza, la redazione e produzione degli atti consequenziali al predetto Deliberato, con particolare riferimento
alla relazione sullo “stato del contenzioso” con valutazione evolutiva e prospettica, in virtù della preoccupante mole di debiti fuori bilancio presenti e futuri, per lo più generati da Contenziosi e spese per incarichi legali, attraverso i quali si rischiano irreparabili dissesti nel Bilancio Comunale e si limitano concretamente le possibilità di intervento e programmazione sul territorio. A tal fine si rammenta che negli anni decorsi la Corte dei Conti aveva formalmente definito il metodo di affidamento degli incarichi del Comune di Lipari “foriero della produzione di debiti fuori bilancio”;
alla relazione sulle ragioni che hanno determinato le gravissime disfunzioni e/o carenze nella gestione del servizio idrico comunale, anche alla luce della futura gestione unitaria del servizio e degli attuali gravi ritardi negli adeguamenti regolamentari e nell’individuazione dei criteri gestionali..
Con osservanza
Lipari lì 23/03/2009
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Francesco MEGNA Gesuele FONTI

Brontola lo Stromboli Immediato divieto di accesso ai crateri

(Gianluca Giuffrè-Gazzetta del sud) Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, con apposita ordinanza, ha interdetto l'accesso ai crateri dello Stromboli in seguito all'intensificarsi dell'attività eruttiva del vulcano. Gli strumenti di monitoraggio hanno registrato anomalie e il vice capo Dipartimento della Protezione Civile - Area Tecnico Operativa -, prof. Bernardo De Bernardinis, ha informato il sindaco con una nota dell'Ufficio previsione, valutazione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali. De Bernardinis ha segnalato una situazione di forte criticità dell'attività dello Stromboli.
Sono state quindi subito sospese tutte le attività escursionistiche fino a nuove e comunicazioni del Dipartimento di Protezione civile.
Da ieri pomeriggio, per far rispettare l'ordinanza, sono stati istituiti posti di blocco dei carabinieri, lungo i sentieri d'accesso ai crateri. Il Dipartimento della Protezione civile ha comunque rassicurato abitanti e turisti che il divieto d'accesso ai crateri sommitali è a scopo precauzionale.
Numerosi gli escursionisti che ieri sera non hanno potuto scalare il vulcano, in particolare si tratta di gruppi organizzati di tedeschi e francesi. L'alternativa, per tutti, guide comprese, è stata di vedere le spettacolari eruzioni dall'osservatorio di Punta La Bronzo.
Un po' di preoccupazione si è registrata sul versante di Ginostra ( il più colpito dalle recenti esplosioni) dove dallo scorso novembre, a causa dei danni riportati in seguito a una mareggiata, è fuori uso il pontile.
"L'approdo non è efficiente e le luci notturne così come il faro sono guaste - ha affermato Riccardo Lo Schiavo, delegato dell'associazione Marevivo di Stromboli - come potrebbero mai essere evacuati gli abitanti di Ginostra in caso di emergenza ?"
Intanto, questa mattina, sull'isola, giungeranno vulcanologi ed esperti dell'Ingv per studiare meglio i fenomeni eruttivi del vulcano.

Del Bono (Federalberghi) "Riflessioni" sul convegno sui trasporti marittimi

Il convegno tenutosi oggi a Lipari sull´ormai sempre più inquietante tema dei collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue Isole Minori, pur non avendo fornito le rassicurazioni che cittadini, studenti ed operatori economici ormai da troppo tempo richiedono, ritengo abbia definitivamente chiarito le idee su alcuni aspetti ormai difficilmente confutabili.
1. Liberalizzare il cabotaggio marittimo italiano, privatizzando il 100% di Tirrenia, non è un´esigenza tecnica dettata dall´UE bensì una scelta politica ben precisa e programmata da tempo dal Governo nazionale, avallata da quello Regionale e non tempestivamente colta ed opposta dalle amministrazioni delle isole minori della Sicilia.
2. La scelta del modello di privatizzare era già stata compiuta da tempo, tanto che il 6 novembre 2008 (2 giorni prima dell´incontro di Roma tra Matteoli e i Sindaci delle Isole Minori della Sicilia), il Consiglio dei Ministri deliberava i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero dell´economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di Navigazione s.p.a. Delibera che veniva quindi sottoposta al parere delle Commissioni parlamentari per poi scaturire nel decreto del Presidente del Consiglio dello scorso 13 marzo.
3. La scarsa rappresentatività e relativa incapacità di incidere sulle scelte del Governo nazionale da parte della Regione Sicilia in tema di trasporti marittimi.
Risulta, oggi, davvero impegnativo non pensare alle numerose riunioni tenutesi all´ARS e all´Assessorato Regionale ai Turismo e ai Trasporti della Regione Sicilia come a dei meri esercizi di stile, il cui unico risultato sia stato quello di far perdere tempo, soldi ed energie a sindaci, parlamentari, esponenti del governo regionale, rappresentanti di categoria ecc. a dibattere su questioni già definite. Risulta davvero difficile non pensare che gli incontri e i tavoli tecnici (convocati e non) dal Ministro Matteoli siano stati degli zuccherini con i quali tenere buoni quattro isolani speranzosi di veder garantiti i propri diritti.
Passando, poi, rapidamente in rassegna gli interventi del convegno di oggi, registriamo uno spaesato Nino Strano, al quale più per esigenze partitiche che per dirette competenze è stato affidato l´ingrato compito di rappresentare il Ministro Matteoli. Il suo intervento, giunto alla fine della giornata, a palacongressi ormai vuoto, ha avuto se non altro il merito di riuscire a non scatenare le invettive dei partecipanti al convegno.
Per la Commissione trasporti della Camera, era presente l´On. Garofalo che oltre a fornirci un utile excursus tecnico su come si è giunti al decreto del 13 marzo, sempre a seguito dei presunti moniti della UE e dell´assunta esigenza di privatizzare, non ci ha però illuminati su cosa ne sarà dei servizi attualmente garantititi dalla Siremar a partire dal 01.01.2010.
Apprezzabile l´intervento dell´On. Mantini che ancora una volta - era presente anche a Palazzo Sammacuto lo scorso novembre - ha dimostrato la propria vicinanza ed assonanza di idee con le popolazioni insulari.
Sul fronte del Governo Regionale, l´ormai nota puntualità e competenza tecnica della Dott.ssa Severino è stata sicuramente penalizzata dall´assenza dell´Assessore Bufardeci. È mancato, infatti, un esponente del governo regionale in grado di dirci quale strategia la Regione - ammesso che questa possa ancora ritenersi credibile - intende porre in essere a salvaguardia dei nostri interessi.
Per quel che concerne il parlamento regionale, è sicuramente da ammirare - alla luce dei non proprio ragguardevoli risultati ottenuti - il coraggio dell´On. Corona che, forse anche perché non sufficientemente addentro al problema, ha ritenuto di ribadire l´appoggio delle commissioni parlamentari dell´ARS e ia vicinanza dei novanta deputati regionali. Non abbiamo, invece, avuto il piacere di rivedere altri componenti delle Commissioni Attività produttive e Trasporti che tanto si erano dati da fare per promuovere le riunioni all´ARS, la stesura di ordini del giorno ecc.
Accorati, dovuti e in alcuni casi anche, correttamente, provocatori nei confronti del Ministero, gli interventi dei sindaci delle isole minori, ai quali si è aggiunto quello del Presidente del Consiglio del Comune di Lipari che ha riproposto l´ipotesi di analizzare la questione da una prospettiva alternativa: quella di dare vita ad una sorta di nuova compagnia delle Eolie.
Rimangono, ovviamente, come prima e più di prima tutti i problemi già sollevati.
Non risulta, ad oggi, ancora stanziata l´intera somma necessaria a garantire tutti i servizi per il 2009, tanto che le prenotazioni sono aperte solo fino al 30 settembre e che gli importi ad oggi stanziati sono pari € 109 milioni oltre ai € 65 prelevati dai FAS per un totale di € 174 m., a fronte dei 220 m. spesi l´anno scorso e dei € 250 m. che sarebbero necessari (vista anche la perdita dell´anno precedente).
Non ci è dato sapere né quando uscirà il bando per la privatizzazione, né se di questo faranno parte anche le nuove convenzioni che definiscono i contratti di servizio pubblico (come si immagina debba essere), né quale sarà la durata delle convenzioni, né soprattutto se attraverso tali convenzioni saranno garantite la quantità (il numero di linee) e la qualità (frequenza, mezzi ecc.) dei nostri collegamenti né di che fine faranno tutti gli impiegati della oggi in carico alla Siremar,
Christian Del Bono

AGE: Preoccupati dei fantasmagorici colori che si danno alle case eoliane

A.G.E. ASSOCIAZIONE GEOMETRI DELLE ISOLE EOLIE
Oggetto: "Tutti i colori delle mie isole........"
Siamo molto preoccupati per quanto succede attualmente nel territorio eoliano ed, in particolare, nel centro storico di Lipari e nei borghi delle varie isole minori, ambiti RCS, RNS, REP, etcc..,. ovvero ambiti da proteggere, recuperare, salvaguardare del Piano Territoriale Paesistico, per l’uso di fantasmagorici colori nelle facciate delle case, che provocano il progressivo abbandono dei colori originari ed un’inarrestabile trasformazione dell’ambiente. Assistiamo con rabbia ed impotenza, forse inconsci delle responsabilità che gravano su ognuno di noi, al depauperamento del contesto in cui viviamo, lasciatoci integro dai nostri antenati.
Tutto è affidato agli operatori del settore, non necessitando l’intervento di specifica autorizzazione amministrativa, che, con il proprio estro e gusto, utilizzano tinte estranee all’ambiente eoliano.
Ciò è anche possibile per una carenza normativa. Infatti, il P.T.P. rinvia la scelta dei colori da utilizzare nei prospetti dei fabbricati al R.E.C. annesso al P.R.G., già adottato dal Commissario Regionale, ma quest’ultimo strumento di pianificazione edilizia non affronta minimamente la problematica dei colori.
Tra l’altro, di un incarico per la redazione di un "Piano del colore" all’arch. Lo Cascio, da parte delle passate Amministrazioni, ad oggi non si ha alcuna contezza.
L’architettura eoliana è fatta di costruzioni e colori che rispecchiano l’esigenza dei suoi abitanti, la tradizione e la vocazione spontanea e le condizioni climatiche di questi luoghi. Ogni cosa, dai nostri avi, è stata realizzata in armonia con la natura. Tutto essi hanno basato sulla spontaneità e nel rispetto dell’ambiente e, guardando le vecchie case, troviamo infatti, inequivocabilmente, il chiaro riflesso delle usanze e del modo di vita dell’isolano.
Le trasformazioni avvenute si possono evidenziare attraverso il raffronto tra il quadro edilizio odierno e la rappresentazione iconografica che ci ha lasciato il più attento e scrupoloso descrittore delle Eolie, l’Arciduca Luigi Salvatore d’Austria nella sua rara e preziosa opera "Die Liparischen Inseln" – Praga 1896 (tradotta e rielaborata da Pino Paino – Edinixe Editrice).
L’opera di Luigi Salvatore ci consente di affermare che le case di Lipari fino al 1782 e, quelle delle isole minori, fino al 1804, venivano imbiancate a calce tutti gli anni, sia all’interno che all’esterno. Solo dopo quell’epoca invalse l’uso di intonacare i prospetti dei fabbricati con malta di calce e lapillo per restare più a lungo bianchi. Il colore bianco veniva usato anche per i monumenti, le chiese, i palazzi pubblici, ecc.
Infatti, nel volume IV (Panaria), a pag. 2 si legge: "Dappertutto piccole casette intonacate di bianco" .
Nel volume V (Filicuri), a pag. 4 si legge: "Le case della Fussedda sono tutte bianche con luoggi e pulèra " ; a pag. 11: "La chiesa di Santu Stefanu presenta un prospetto imbiancato a
calce"; a pag. 37: " Ancora bianche casette"; a pag. 4: "A criesia i San Vartulumeu è intonacata di bianco" ed ancora "Le case nei pressi della chiesa sono tutte bianche".
Nel volume VII (Stromboli), a pag. 4, a proposito dell’abitato di San Vincenzo si legge:
" Emergono in un meraviglioso contrasto inserendosi, col loro abbagliante bianco, nel ridente splendore delle pendici", ed ancora "Lungo la spiaggia di Scari sorgono, allineate, piccole case bianche"; a pag. 6 si legge: "In cima all’altura sorge la chiesa di San Vicienzu intonacata di un bianco accecante"; a pag. 27: "Ginostra appare distintamente con le sue bianche casette"; a pag. 38: "La contrada Lazzaru mostra bianche e isolate casette e proseguendo verso Ginostra si scoprono le sue case bianche anche da mare, sparse tra ulivi e vigneti".
Quindi fino agli anni ’80 del secolo scorso, dalla testimonianza riportata dall’illustre visitatore, si evince che il colore utilizzato nei prospetti dei fabbricati era il bianco e solo il bianco.
Solo alla fine dell’800, particolari situazioni storiche ed economiche, non ultimo l’imperversare della filossera che ha danneggiato la produzione vinicola, hanno provocato la prima grande emigrazione che ha determinato un continuo depauperamento demografico. Ma ogni risparmio del faticoso lavoro all’estero di molti eoliani è stato destinato a realizzare il sogno di una vita: una casa per sé e per i propri figli.
Con le rimesse fatte dal padre famiglia ed in sua assenza, vengono chiamati nelle isole, per costruire le case, delle maestranze siciliane, calabresi e napoletane che, abituati alla policromia più sconvolgente, introducono dei colori diversi dal bianco nelle case eoliane. Le facciate sono dipinte con terre coloranti ed i colori dominanti diventano il rosso, il giallo, l’azzurro ed il bianco.
Esistevano vari accostamenti di colorazione: il rosso per i fondi e il giallo o il bianco per i rilievi o viceversa.
Oggi, nei restauri dei vecchi edifici e nelle nuove costruzioni, purtroppo si assiste al progressivo abbandono del colore bianco e dei colori originari, utilizzando delle tonalità troppo sature e con materiali sintetici, alla ricerca di un improbabile Mediterranean style.
Questo fenomeno, che sta assumendo il carattere di un nuovo stile, contribuisce indubbiamente ad alterare in modo irreversibile il modello cromatico originario, banalizzando la stessa architettura.
Se questo processo non verrà arrestato, fra pochi anni non sarà più possibile renderci conto della tavolozza dei colori originari e dei criteri con cui essi erano combinati e del loro rapporto con l’architettura e con l’ambiente vegetale e minerale delle isole. Anche del candido bianco resterà un ricordo da ammirare nelle collezioni di vecchie cartoline.
Si impone quindi un immediato intervento che introduca nel R.E.C. una regolamentazione per l’impiego del colore secondo una precisa direttiva della Soprintendenza BB. CC. AA. ed un costante controllo sull’intero territorio comunale, al fine di evitarne l’uso indiscriminato.
L’AGE si rende disponibile per dibattere il problema sia con il Comune che con la Soprintendenza BB. CC .AA. al fine di definire il corretto impiego del colore nel centro storico di Lipari e nelle isole minori, tendente al recupero dell’ambiente originario.
L’Associazione Geometri delle isole Eolie
(Il Presidente )