Il convegno tenutosi oggi a Lipari sull´ormai sempre più inquietante tema dei collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue Isole Minori, pur non avendo fornito le rassicurazioni che cittadini, studenti ed operatori economici ormai da troppo tempo richiedono, ritengo abbia definitivamente chiarito le idee su alcuni aspetti ormai difficilmente confutabili.
1. Liberalizzare il cabotaggio marittimo italiano, privatizzando il 100% di Tirrenia, non è un´esigenza tecnica dettata dall´UE bensì una scelta politica ben precisa e programmata da tempo dal Governo nazionale, avallata da quello Regionale e non tempestivamente colta ed opposta dalle amministrazioni delle isole minori della Sicilia.
2. La scelta del modello di privatizzare era già stata compiuta da tempo, tanto che il 6 novembre 2008 (2 giorni prima dell´incontro di Roma tra Matteoli e i Sindaci delle Isole Minori della Sicilia), il Consiglio dei Ministri deliberava i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero dell´economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di Navigazione s.p.a. Delibera che veniva quindi sottoposta al parere delle Commissioni parlamentari per poi scaturire nel decreto del Presidente del Consiglio dello scorso 13 marzo.
3. La scarsa rappresentatività e relativa incapacità di incidere sulle scelte del Governo nazionale da parte della Regione Sicilia in tema di trasporti marittimi.
Risulta, oggi, davvero impegnativo non pensare alle numerose riunioni tenutesi all´ARS e all´Assessorato Regionale ai Turismo e ai Trasporti della Regione Sicilia come a dei meri esercizi di stile, il cui unico risultato sia stato quello di far perdere tempo, soldi ed energie a sindaci, parlamentari, esponenti del governo regionale, rappresentanti di categoria ecc. a dibattere su questioni già definite. Risulta davvero difficile non pensare che gli incontri e i tavoli tecnici (convocati e non) dal Ministro Matteoli siano stati degli zuccherini con i quali tenere buoni quattro isolani speranzosi di veder garantiti i propri diritti.
Passando, poi, rapidamente in rassegna gli interventi del convegno di oggi, registriamo uno spaesato Nino Strano, al quale più per esigenze partitiche che per dirette competenze è stato affidato l´ingrato compito di rappresentare il Ministro Matteoli. Il suo intervento, giunto alla fine della giornata, a palacongressi ormai vuoto, ha avuto se non altro il merito di riuscire a non scatenare le invettive dei partecipanti al convegno.
Per la Commissione trasporti della Camera, era presente l´On. Garofalo che oltre a fornirci un utile excursus tecnico su come si è giunti al decreto del 13 marzo, sempre a seguito dei presunti moniti della UE e dell´assunta esigenza di privatizzare, non ci ha però illuminati su cosa ne sarà dei servizi attualmente garantititi dalla Siremar a partire dal 01.01.2010.
Apprezzabile l´intervento dell´On. Mantini che ancora una volta - era presente anche a Palazzo Sammacuto lo scorso novembre - ha dimostrato la propria vicinanza ed assonanza di idee con le popolazioni insulari.
Sul fronte del Governo Regionale, l´ormai nota puntualità e competenza tecnica della Dott.ssa Severino è stata sicuramente penalizzata dall´assenza dell´Assessore Bufardeci. È mancato, infatti, un esponente del governo regionale in grado di dirci quale strategia la Regione - ammesso che questa possa ancora ritenersi credibile - intende porre in essere a salvaguardia dei nostri interessi.
Per quel che concerne il parlamento regionale, è sicuramente da ammirare - alla luce dei non proprio ragguardevoli risultati ottenuti - il coraggio dell´On. Corona che, forse anche perché non sufficientemente addentro al problema, ha ritenuto di ribadire l´appoggio delle commissioni parlamentari dell´ARS e ia vicinanza dei novanta deputati regionali. Non abbiamo, invece, avuto il piacere di rivedere altri componenti delle Commissioni Attività produttive e Trasporti che tanto si erano dati da fare per promuovere le riunioni all´ARS, la stesura di ordini del giorno ecc.
Accorati, dovuti e in alcuni casi anche, correttamente, provocatori nei confronti del Ministero, gli interventi dei sindaci delle isole minori, ai quali si è aggiunto quello del Presidente del Consiglio del Comune di Lipari che ha riproposto l´ipotesi di analizzare la questione da una prospettiva alternativa: quella di dare vita ad una sorta di nuova compagnia delle Eolie.
Rimangono, ovviamente, come prima e più di prima tutti i problemi già sollevati.
Non risulta, ad oggi, ancora stanziata l´intera somma necessaria a garantire tutti i servizi per il 2009, tanto che le prenotazioni sono aperte solo fino al 30 settembre e che gli importi ad oggi stanziati sono pari € 109 milioni oltre ai € 65 prelevati dai FAS per un totale di € 174 m., a fronte dei 220 m. spesi l´anno scorso e dei € 250 m. che sarebbero necessari (vista anche la perdita dell´anno precedente).
Non ci è dato sapere né quando uscirà il bando per la privatizzazione, né se di questo faranno parte anche le nuove convenzioni che definiscono i contratti di servizio pubblico (come si immagina debba essere), né quale sarà la durata delle convenzioni, né soprattutto se attraverso tali convenzioni saranno garantite la quantità (il numero di linee) e la qualità (frequenza, mezzi ecc.) dei nostri collegamenti né di che fine faranno tutti gli impiegati della oggi in carico alla Siremar,
Christian Del Bono