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mercoledì 23 marzo 2011

LIPARI&DEPURATORE: una precisazione di Aldo Natoli

Cari amici del Comitato “Per Canneto e Lami”. La cosa peggiore che esiste è voler parlare ad un sordo. Evidentemente le varie iniziative intraprese sino ad oggi vengono considerate dal Primo Cittadino e dal Commissario Pelaggi “aria fritta”. Dopo le dichiarazioni del Sindaco Bruno che continua ad ignorare la richiesta dei cittadini e che addirittura  li divide in buoni e cattivi, riservandosi di  interloquire solo con quelli a suo dire “buoni”, e l’invito del Commissario Pelaggi  a visionare il depuratore perfettamente funzionante a Genova (ignorando che le problematiche sollevate non sono sul tipo di depuratore ma bensì sulla sua localizzazione a Canneto Dentro ritenuta non idonea per la tutela ambientale del sito), giunge la  precisazione dell’Ing. Rodriquez, progettista del Megaporto, tesa a salvaguardare l’ambiente di Pignataro Dentro. Finalmente siamo  alla quadratura del cerchio: Bruno-Pelaggi-Rodriquez. A buon intenditor  poche parole. E’ chiaro che il Commissario Pelaggi insista per portare avanti un finanziamanto di oltre 40 milioni di euro. Ma non ha fatto i conti con noi eoliani. Ricordo che mio padre da vecchio marinaio spesso mi apostrofava dicendo: “ricordati che a Lipari anche i fessi acchiappano gli uccelli con le mani”. Orbene cliccando su:”Quinto depuratore-Genova si legge: “Depuratore Quinto. Proteste per i cattivi odori (1.10.2010)”. Ed il commentatore del Video, così ribadisce: “ doveva rappresentare una soluzione quel depuratore ma agli occhi degli abitanti di Quinto è diventato un problema. A marzo  l’entrata in funzione ed a Maggio inizia il calvario con cattivi odori avvertiti dai residenti di via Fabrizi e fastidi alla gola. Le riunioni si sono succedute senza una soluzione ed è partito un esposto per la Procura della Repubblica”. E’ questo il depuratore che il Commissario Pelaggi intende far visitare alla delegazione eoliana e vuole realizzare a Lipari? Mi auguro che l’Amministrazione ed i Consiglieri Comunali, sembra gli unici invitati al viaggio, abbiano un sussulto di orgoglio di essere eoliani e ci risparmino questa puerile “sceneggiata”.
Bando pubblico - PSR 2007/2013 - Misura 226 - Ricostruzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi - Azione B
Si comunica che nella GURS n. 6 del 04/02/2011 è stato pubblicato il bando del PSR Misura 226 relativo alla azione B: Rimboschimento di aree danneggiate da disastri naturali o da incendi con specie più resistenti a tali avversità.
Gli interventi attivabili in tutto il territorio regionale sono rivolti ai Comuni e ai Privati.
La misura attivata con bando "stop and go" ha una dotazione pari ad €.6.320.000,00.
La scadenza della prima sottofase è il 01/06/2011.  -  Maggiori info su: http://www.psrsicilia.it/

Trasporti, il sindaco di Ustica: sistema sia a regime entro Pasqua

"Non sono preoccupato dall'eventualità che, nei collegamenti con le isole minori siciliane, possa configurarsi una situazione di monopolio. La priorità è quella di mettere a regime il sistema dei trasporti entro Pasqua, in modo da evitare danni irrecuperabili per il nostro turismo. Va inoltre garantito un futuro ai 500 lavoratori della compagnia di navigazione, in buona parte isolani. Lo dice il sindaco di Ustica, Aldo Messina, a proposito degli sviluppi della vicenda Siremar. Secondo quanto si è appreso nei giorni scorsi, l'Ustica lines sarebbe l'unica società ad avere presentato una vera e propria offerta per l'acquisizione della compagnia attualmente in amministrazione straordinaria. Alla finestra resta sempre Mediterranea holding, che ha rinnovato la propria disponibilità, senza tuttavia avanzare una proposta concreta.
"A meno che non ci sia la precisa volontà del ministro Matteoli di avviare comunque una trattativa privata - continua - ritengo che la legittima aggiudicataria, stando a quanto emerge, dovrebbe essere l'Ustica lines, che ha formulato un'offerta economicamente completa e corredata da un piano di gestione. L'eventuale regime di monopolio che verrebbe a crearsi potrebbe ad ogni modo essere vincolato dalla pubblica amministrazione, attraverso l'imposizione di norme contrattuali che siano a vantaggio degli utenti".
"In futuro - conclude - la Regione dovrà prevedere sistemi di compensazione economica per il sostegno dei trasporti nelle isole minori. E' preoccupante, infine, il silenzio delle organizzazioni sindacali alle quali aderiscono i dipendenti della Siremar".

Depuratore. L'articolo sulla Gazzetta del sud di oggi

Depuratore, ubicazione confermata e ricorso al Tar  
Salvatore Sarpi
Lipari
È stato presentato ieri il ricorso al TAR contro la localizzazione del depuratore di Lipari nella località di Canneto dentro e delle vasche dei liquami, ubicate ad Unci (Canneto) e a Sottomonastero.
Il ricorso, il primo, in quanto se ne preannunciano altri, è a firma di 222 cittadini. I ricorrenti, quali residenti nel comune di Lipari, proprietari di immobili, frequentatori del comune e consiglieri comunali, evidenziano di "essere costretti ad impugnare il decreto commissariale avendo interesse che, nel proprio comune, le decisioni inerenti la realizzazione, localizzazione e tutta la procedura relative alle infrastrutture che il Commissario Delegato Luigi Pelaggi vorrebbe realizzare siano conferite alle ordinarie autorità amministrative competenti che il legislatore nazionale e regionale ha individuato (Consiglio Comunale, Giunta, ATO idrico e Regione Siciliana) , in quanto le stesse rappresentano direttamente gli stessi cittadini".
I ricorrenti, inoltre "hanno interesse affinché nel territorio del comune di Lipari abbiano valore di legge le regole e le normali procedure previste per la realizzazione delle infrastrutture sopra indicate dal legislatore comunitario, nazionale e regionale ed applicabili nell'intero territorio della Repubblica Italiana e della Regione Siciliana e senza alcuna deroga, nonché che i propri diritti ed interessi legittimi, sia quali cittadini e residenti nel Comune nonché quali membri del Consiglio Comunale. La peculiarità ed unicità del territorio del Comune di Lipari, dovrebbe dunque costituire un motivo per erogare fondi speciali e straordinari e non motivo per dichiarare una perenne situazione emergenziale, con sospensione dei diritti della comunità".
Il ricorso al TAR arriva proprio nel giorno in cui si apprende che il commissario Luigi Pelaggi non intende assolutamente fare marcia indietro sulla localizzazione depuratore. Dopo alcune proposte avanzate dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno ha fatto chiaramente intendere, proprio nelle ultime ore, che l'area per la realizzazione dell'impianto resterà quella individuata.
Secondo il commissario non vi sarebbero, infatti, altre alternative e/o soluzioni. Lo stesso Pelaggi, da quanto abbiamo appreso, ha inviato una nota al sindaco Mariano Bruno e al presidente del consiglio Pino Longo per invitarli, unitamente ad amministratori e consiglieri comunali, a Genova per verificare l'efficacia e la funzionalità di un impianto similare.
Tra l'altro abbiamo appreso di una iniziativa che starebbe per porre in essere l'ing. Beppe Rodriquez, uno dei proprietari dell'area del Lazzaretto-Monte Rosa, atta a difendere i propri interessi su quel sito che, ricordiamolo, nel PRG di Lipari è stato individuato proprio per la realizzazione dell'impianto di depurazione. L'ing. Beppe Rodriquez ha fatto sapere che intende opporsi contro tale destinazione. Analoga iniziativa potrebbe essere presa dalla famiglia Siracusa, proprietaria di altre particelle in quella zona. I lavori legati al depuratore di Lipari prevedono un impegno di spesa di quaranta milioni di euro.

martedì 22 marzo 2011

I CONSULENTI EOLIANI CONTESTANO I DISSERVIZI INPS. INVIATA NOTA AL PRESIDENTE LIGA

COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI
DELLE ISOLE EOLIE
                           DOTT. ATTILIO LIGA
PRESIDENTE ORDINE
DOTTORI COMMERCIALISTI  
ED ESPERTI CONTABILI
VIA LUIGI STURZO, 24

          98051  BARCELLONA P.G.

E, p.c. :              DOTT.SSA GIUSEPPINA MALASPINA
                           DIRETTRICE GENERALE
                           SEDE PROVINCIALE INPS
                           VIA VITTORIO EMANUELE, 100
                          
                                                    98122  M E S SI N A


                           DOTT. MARIANO BRUNO
                           SINDACO DEL COMUNE DI

                                                    98055 L I P A R I


                           RAG. CARLO MALETTA
                           PRESIDENTE ALBO
                           CONSULENTI DEL LAVORO
                           VIA SICILIA, 14
                          
                                                    98124  M E S S I N A

Abbiamo letto la nota del 4 corrente con cui comunichi l’assestamento provvisorio dell’INPS per il mese di marzo 2011.
Il contenuto della stessa ci ha procurato stupore e rammarico perché, nella riorganizzazione dell’istituto, si è tenuto conto delle esigenze dei colleghi da Patti a Tusa e non si fa alcun cenno alle emarginate isole Eolie.
Gli iscritti all’ordine, che operiamo nell’arcipelago, per curare adempimenti professionali, fuori dalle isole, siamo costretti ad affrontare innumerevoli disagi per via dell’insularità e per la grave carenza dei collegamenti marittimi.
Il 24 giugno 2004 l’INPS ha stipulato, con il sindaco di Lipari, una convenzione per l’istituzione di un “Punto Cliente”a Lipari con la presenza di un funzionario, dell’agenzia di Milazzo, il mercoledì di ogni settimana, e di un funzionario, della sede di Messina, il venerdì di ogni due settimane.
Il servizio del venerdì, rivolto agli autonomi, aziende, ritiro di istanze di sgravio, sospensione cartelle di pagamento ecc, non soddisfa, assolutamente, le esigenze degli interessati.
Infatti, si registra, talvolta, l’assenza del funzionario e, quasi sempre, l’impossibilità del collegamento telematico con il server dell’INPS.
Ma vi è di più, le pratiche, consegnate a Lipari, non hanno alcun seguito per cui, dopo inutili solleciti via e-mail e decine di telefonate, tutte senza risposta, bisogna intraprendere il “calvario” degli onerosi viaggi per Messina e sciupare, così, giornate di lavoro per ottenere un riscontro.
Ciò posto, Ti preghiamo di intervenire presso i responsabili INPS perché, nell’assestamento definitivo dei servizi, vengano tenute in debito conto le esigenze degli assicurati, degli operatori economici e dei professionisti eoliani.
Nel ringraziarTi porgiamo i nostri cordiali saluti.
Lipari, 22/03/2011.


S’è risvegliato il Marsili, vulcano sommerso nel Tirreno: coste a rischio tsunami (di Ezio Alessio Gensini)

Il dottor Marco Saltalamacchia ci segnala questo articolo:
Il Marsili, uno dei vulcani sommersi nel mar Tirreno, s’è risvegliato: è alto il rischio di tsunami in tutto il Tirreno meridionale a causa di possibili eventi franosi lungo i versanti dello stesso vulcano.
L’allarme è lanciato dal prof. Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II. Ma non bisogna lasciarsi prendere dal panico, anzi, “bisogna al più presto organizzare sistemi di difesa dei litorali” come spiega lo stesso geologo in uno studio approfondito pubblicato sul MeteoPortale del Mediterraneo, http://www.meteoweb.it, con cui collabora.
La chiave di tutto sta nelle isole Eolie che potrebbero svolgere il ruolo di “sentinelle” e annunciare con netto anticipo l’arrivo dell’onda di maremoto: “Uno studio che ho avviato spiega Ortolanidopo il 0maremoto del 30 dicembre 2002 che interessò Stromboli, le isole vicine e la costa compresa tra Milazzo (Sicilia) e Marina di Camerota (Campania), ha evidenziato che, in base ai dati pubblicati (Tsunamis Research Team, Physics Dept – University of Bologna and National Institute of Geophysics and Volcanology (INGV) – Rome) negli ultimi 2000 anni vi sono stati 72 movimenti anomali del mare che hanno interessato le coste italiane. I risultati della ricerca eseguita con la collaborazione di Silvana Pagliuca del CNR, sono stati presentati al Congresso Internazionale di Geologia tenutosi a Firenze nell’agosto 2004. Il più recente maremoto italiano è stato quello che si è innescato poco dopo le ore 13 del giorno 30 dicembre 2002 nell’area di Stromboli, con conseguente inondazione della fascia costiera fino ad altezza di alcuni metri sul livello medio del mare. L’evento anomalo ha determinato seri danni ai manufatti più vicini al mare e ha provocato il ferimento di alcune persone; esso si è avvertito lungo la costa siciliana nella zona di Milazzo e in quella campana nel porto di Marina di Camerota. Il maremoto è stato innescato da una frana sottomarina. E’ evidente che se l’onda anomala del 30 dicembre 2002 si fosse verificata 4-5 mesi prima (o dopo), durante la stagione estiva, i danni lungo le coste frequentate da migliaia di bagnanti, specialmente alle persone, sarebbero stati molto gravi. Gli eventi, elencati nel catalogo dei maremoti italiani riportato sul sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sono stati analizzati per individuarne le cause, ricostruire le aree interessate dai vari movimenti anomali del mare al fine di delimitare le zone costiere a rischio da tsunami e analizzare le disposizioni attuali per prevenire i danni. Un dato preoccupante è rappresentato dalla evidenza che ben 18 tsunami del passato (di diversa importanza) sono avvenuti nei mesi estivi che oggi costituiscono il classico periodo balneare caratterizzato da centinaia di migliaia di persone distribuite lungo le coste e le spiagge. E’ evidente che l’attuale spinta urbanizzazione e frequentazione estiva delle aree costiere renderebbe notevolmente più grave l’impatto di eventi simili a quelli storici. Le aree interessate sono le seguenti: Liguria (14 eventi); Stretto di Messina- Sicilia Orientale-Calabria meridionale tirrenica- Isole Eolie (23 eventi); Adriatico (10 eventi); Golfo di Napoli (10 eventi); Toscana (3 eventi); Sicilia settentrionale (2 eventi); Sicilia meridionale (2 eventi); Calabria settentrionale ionica (1 evento); Lazio (1 evento). La massima altezza che l’acqua marina ha raggiunto invadendo l’area emersa (Runup) è stata valutata tra 6 e 15 m (si ricordi che lo tsunami del 26 dicembre 2004 verificatosi in Indonesia determino runup massimo di alcune decine di metri di altezza)”.
“La correlazione – prosegue Ortolanitra movimenti anomali del mare, eventi sismici, ubicazione delle strutture sismogenetiche ha consentito di individuare le seguenti cause dei maremoti italiani: terremoti generati da strutture sismogenetiche che interessano in parte l’area costiera emersa e sommersa (Calabria, Sicilia orientale, Gargano, Ancona); grandi e rapide frane sottomarine innescate prevalentemente da terremoti ed eruzioni; grandi frane costiere subaeree; accumulo antropogenico di terreno di riporto sul ciglio della scarpata continentale. La ricerca ha evidenziato che il maggior numero di eventi è stato provocato da grandi e rapide frane sottomarine innescate prevalentemente da terremoti avvenuti anche in aree distanti dalla costa. I fenomeni più gravi si sono verificati nel Tirreno Meridionale-Stretto di Messina-Sicilia Orientale. Il maremoto più disastroso, paragonabile per numero di vittime a quello avvenuto il 26 dicembre nel Sud Est Asiatico, nel Golfo del Bengala, è quello che si verificò circa 10 minuti dopo il sisma del 1908 che distrusse Reggio Calabria e Messina provocando decine di migliaia di morti. Lo studio aveva evidenziato fin dal 2005 che il maremoto del 1908 non fu provocato direttamente dal sisma, come si riteneva, ma da una grande frana sottomarina, verificatasi nello Stretto di Messina a sud di Reggio Calabria, che fu innescata dallo scuotimento sismico. Il dato preoccupante che si porge all’attenzione dei cittadini e dei rappresentanti delle istituzioni è che le aree costiere italiane a rischio da tsunami, già individuate con vari studi, ancora non sono tutelate da interventi strutturali preventivi né da attive misure di monitoraggio, di didattica e protezione civile. La ricerca espletata nelle aree più colpite dai maremoti del passato ha messo in luce che se si ripetesse oggi un evento simile durante il periodo balneare si registrerebbero scene drammatiche e luttuose simili a quelle verificatesi nel sud est asiatico durante il disastroso evento del 26 dicembre 2004. Il rischio da tsunami non è nemmeno preso in considerazione nei piani stralcio per la difesa dal rischio idrogeologico. E’ evidente che bisogna recuperare il tempo perso e attivare idonei interventi di prevenzione al fine di preparare le aree costiere e la popolazione ad affrontare il rischio ambientale derivante da potenziali maremoti. Alla luce dei risultati dello studio si evince l’importanza di elaborare linee guida per la valutazione del rischio da onda anomala delle aree costiere e dell’impatto ambientale sulle infrastrutture di notevole rilevanza (aereoporti, porti, centrali elettriche, impianti industriali, strade e ferrovie ecc.). Vanno altresì messi a punto e attivati adeguati sistemi di educazione ambientale (per es. come comportarsi qualora ci si trovi su una spiaggia d’estate e si avverta un terremoto, oppure si noti un improvviso e sensibile abbassamento del livello dell’acqua) monitoraggio marino e costiero ed elaborati i Piani di Protezione Civile Comunali tesi soprattutto a proteggere la popolazione durante il periodo balneare”.
“Temo – conclude amaramente il geologo napoletano – che per introdurre le necessarie “precauzioni” per stare più sicuri lungo le coste e le spiagge i rappresentanti delle istituzioni attenderanno il prossimo maremoto: speriamo che non sia disastroso
UN VIDEO PROPOSTO DURANTE LA TRASMISSIONE SUPERQUARK DI PIERO ANGELA

Depuratore di Canneto Dentro. Presentato ricorso al TAR del Lazio

COMUNICATO STAMPA
In merito alla localizzazione del depuratore dell’isola di Lipari nella località di Canneto dentro e delle vasche dei liquami, ubicate sempre a Canneto nella zona di Unci ed a Lipari nell’area portuale di Sotto Monastero, in data odierna, è stato notificato, al Tar del Lazio, il primo ricorso, a firma di 222 cittadini, nel quale sono state esposte le motivazioni inerenti la delega data, al Commissario Pelaggi, senza alcuna indicazione di cosa deve realizzare, delega che viene  continuamente modificata ed inoltre viene contestata la mancanza di una previsione di ritorno alla normalità per uscire dallo stato di emergenza.
Nel ricorso, i ricorrenti, quali residenti nel Comune di Lipari, proprietari di immobili, frequentatori del Comune di Lipari e alcuni quali Consiglieri Comunali, sono costretti ad impugnare il decreto, in epigrafe indicato, avendo interesse che nel proprio Comune le decisioni inerenti la realizzazione, localizzazione e tutta la procedura relative alle infrastrutture che il Commissario Delegato vorrebbe realizzare, siano conferite alle ordinarie Autorità Amministrative competenti che il legislatore nazionale e regionale ha individuato (Consiglio Comunale, Giunta, ATO idrico e Regione Siciliana) , in quanto le stesse rappresentano direttamente gli stessi cittadini e/o delle quali alcuni ricorrenti sono componenti (Consiglio Comunale). I ricorrenti, inoltre, hanno interesse affinché nel territorio del Comune di Lipari abbiano valore di legge le regole e le normali procedure previste per la realizzazione delle infrastrutture sovra indicate dal legislatore comunitario, nazionale e regionale ed applicabili nell’intero territorio della Repubblica Italiana e della Regione Siciliana e senza alcuna deroga, nonché che i propri diritti ed interessi legittimi, sia quali cittadini e residenti nel Comune nonché quali membri del Consiglio Comunale, non siano “sospesi”  e compressi in forza del decreto impugnato e delle ordinanze connesse, presupposte, conseguenti e successive, ma che, quali cittadini, residenti, titolari di diritti ed interessi legittimi nel territorio, nonché alcuni quali  consiglieri comunali  abbiano gli stessi diritti ed interessi legittimi nonché le stesse possibilità di decisione, partecipazione e tutela garantiti a tutti i cittadini/residenti/consiglieri comunali  della Repubblica Italiana.
La peculiarità ed unicità del territorio del Comune di Lipari, dovrebbe dunque costituire un motivo per erogare fondi speciali e straordinari e non motivo per dichiarare una perenne situazione emergenziale, con sospensione dei diritti della comunità.
Antonio Giardina (Presidente Associazione Per Canneto)

Sondaggi in corso sulla Via Tenente Mariano Amendola. Il problema potrebbe essere di ampia portata

Sondaggi in corso sulla via Tenente Mariano Amendola di Lipari nella quale domenica scorsa si è verificato uno "scardinamento", con contestuale sollevamento, di alcune delle basole che costituiscono la sede stradale. In aggiunta ad un parziale cedimento del marciapiede limitrofo.
Il sondaggio, come visibile dalle foto realizzate pochi minuti fa, lo sta effettuando la ditta di Angelino Biviano.
Il cedimento, oltre che dall'infiltrazione d'acqua salmastra, potrebbe avere come causa principale l'azione delle acque meteoriche che scorrono nel condotto realizzato a suo tempo sotto la sede stradale. Un condotto che non versa proprio nelle migliori condizioni e dove la carpentieria installata a suo tempo è praticamente marcia. Il sondaggio potrebbe essere esteso a tutta l'area poichè non si esclude che la problematica interessi una vasta zona.

La Cucinotta a Panarea incontra il sindaco Bruno. Per ora solo foto ma si pensa ad un film.

Un servizio fotografico per la rivista di viaggi "Marco Polo" sulle isole Eolie, su Panarea in particolare, è stata l'occasione per un incontro nella piccola isola eoliana tra l'attrice messinese Mariagrazia Cucinotta e il sindaco di Lipari, Mariano Bruno.
All'incontro, oltre allo staff dell'attrice di origini peloritane, erano presenti anche gli ispettori di polizia municipale Giacomo Marino e Franco Cataliotti.
La Cucinotta si è dilungata sulla bellezza delle Eolie che ha ribadito "sono da sempre nel mio cuore" e sull'esperienza indimenticabile del film "Il Postino" girato a Salina con il povero Massimo Troisi.






La Cucinotta- secondo quanto ci ha riferito il sindaco Mariano Bruno- sarebbe intenzionata a girare un nuovo film nell'arcipelago eoliano. Potrebbe essere una produzione italo-brasiliana o italo-cinese. Contatti sarebbero stati avviati in tal senso.

Depuratore. Il commissario Pelaggi non ci ripensa e l'ingegnere Rodriquez insorge a tutela della sua proprietà

Il commissario Luigi Pelaggi non fa marcia indietro sulla localizzazione del depuratore che si intende realizzare a Canneto Dentro. Dopo alcune proposte avanzate dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno ha fatto chiaramente intendere che l'area per la realizzazione dell'impianto resterà quella individuata. Secondo il commissario non vi sarebbero, infatti, altre alternative e/o soluzioni.
Lo stesso Pelaggi, da quanto abbiamo appreso, ha inviato una nota al sindaco Bruno e al presidente del consiglio Pino Longo per invitarli, unitamente ad amministratori e consiglieri comunali, a Genova per verificare l'efficacia e la funzionalità di un impianto similare.
Tra l'altro abbiamo appreso di una iniziativa che starebbe per porre in essere l'ing. Beppe Rodriquez, uno dei proprietari dell'area del Lazzaretto-Monte Rosa, atta a difendere i propri interessi su quel sito che, ricordiamolo, nel PRG di Lipari è stato individuato proprio per la realizzazione dell'impianto di depurazione. L'ing. Rodriquez ha fatto sapere che intende opporsi contro tale destinazione. Analoga iniziativa potrebbe essere presa dalla famiglia Siracusa, propietaria di altre particelle in quella zona.

I sarcofagi abusivi di via XXIV Maggio a Lipari e la disposta rimozione non eseguita


LETTERA APERTA
AL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ILLECITI DEL COMUNE
di Aldo Natoli
 A seguito della segnalazione del sottoscritto la Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina in data 03.01.2008 con soprintendenziale prot. n° 4105 ha rigettato la richiesta di compatibilità paesaggistica delle panchine e fioriere (sarcofagi) realizzate dal Comune lungo la via XXIV Maggio di Lipari disponendone la loro rimozione. Ma a distanza di anni tutto tace, e non mi risulta che ci sia stato un ripensamento da parte del Servizio dei Beni Paesistici della Soprintendenza BB.CC.AA.. Poiché la gestione del Servizio Illeciti in questi anni è stata condotta dalla S.S. con professionalità, correttezza, e soprattutto con molto equilibrio, ho motivo di ritenere  che il provvedimento dell’Istituto messinese, del quale invio copia,  non sia  stato trasmesso al Suo Servizio dall’ufficio che lo detiene opportunamente.
Le chiedo pertanto di voler effettuare le dovute verifiche per dare con urgenza esecuzione a quanto disposto dalla Soprintendenza BB.CC.AA.
Sono convinto che la S.S. condividerà che, così come vengono abbattute le case dei cittadini che non rispettano la Legge, altrettanto debba essere fatto, e direi principalmente,  per i lavori eseguiti abusivamente dal Comune.
Naturalmente, e di questo mi farò carico di informare la Corte dei Conti, le spese delle opere abusive realizzate e della rispettiva demolizione dovranno essere poste a carico dei responsabili dei lavori. Altrimenti i cittadini verrebbero “beffeggiati” due volte.
In attesa Le invio distinti saluti. 
Aldo Natoli

lunedì 21 marzo 2011

Tirrenia, Uiltrasporti vuole un confronto col governo

Il sindacato Uiltrasporti chiede un confronto diretto con il governo su Tirrenia. Un tavolo parallelo alla “trattativa privata” per l’acquisizione della compagnia. 
Il segretario Giuseppe Caronia giudica “oscure” le recenti rassicurazioni fatte dal ministro dei Trasporti Altero Matteoli al vicepresidente della Commissione Europea e responsabile della concorrenza Joaquin Almunia di una conclusione entro i tempi stabiliti dall’Europa del processo di privatizzazione. Secondo Caronia dal vincitore della gara «è lecito supporre una riorganizzazione e una rimodulazione delle attività  che superi ogni esistente duplicazione ed ogni surplus di offerta dei servizi. Così come è altrettanto logico aspettarsi che richiederanno al sindacato un'omogeneità del costo del lavoro attraverso l’unificazione contrattuale e temo che quello di riferimento non sarà quello dell’armamento pubblico». Una prospettiva lecita dal punto di vista aziendale, ma «in totale conflitto con quanto concordato e rappresenterebbe la totale violazione degli impegni assunti dal governo circa il mantenimento dei livelli occupazionali e la continuità contrattuale». «Occorre pertanto – prosegue Caronia - far partire da subito un confronto a Palazzo Chigi, parallelo e indipendente dalla “trattativa privata” con alcuni offerenti a cui il commissario straordinario dovrà necessariamente ricorrere per evitare il fallimento di Tirrenia e Siremar, al fine di concordare col governo i necessari ammortizzatori sociali, nelle stesse forme e qualità di quelli utilizzati per Alitalia, per il personale che dovesse risultare in esubero e che dovrebbe pertanto conseguentemente rimanere in forza alla procedura o per i quali in sub-ordine si dovranno prevedere adeguati incentivi per eventuali dimissioni volontarie. Si dovrà altresì individuare il modo con cui integrare i salari di tutti i lavoratori, quelli assunti dai nuovi eventuali acquirenti e quelli che dovessero rimanere con la vecchia Tirrenia in liquidazione, per garantirne gli attuali livelli».

Le Eolie al MITT di Mosca

Dopo Rimini (TTI), Milano (BIT), Monaco (F.RE.E.) e Berlino (ITB) è stata la volta di Mosca.
Si è conclusa sabato la missione promozionale della delegazione eoliana al MITT, la fiera internazionale del turismo, principalmente indirizzata ai paesi dell’Europa dell’est.
Federalberghi Isole Eolie, dopo l’organizzazione di educational e workshop indirizzati al mercato russo, continua la propria azione di promozione con uno spazio espositivo prenotato, attraverso la Regione Sicilia, presso lo stand dell’ENIT. Tradotta e distribuita in lingua russa, la nuova guida di Federalberghi Isole Eolie che oltre a presentare le principali attrazioni del territorio eoliano e il come arrivare, elenca le 68 strutture associate.
Dal MITT si registra un feedback decisamente positivo, per l’alta affluenza alla fiera e agli stand dell’area ENIT, i cui dati confermano che nel corso degli ultimi anni vi è stato un graduale aumento delle presenze di turisti russi in Italia. Per quanto riguarda la Sicilia, il trend in crescita è confermato anche dall’istituzione del volo diretto Mosca-Catania

Carnevale eoliano. Il sorteggio dei biglietti venduti si terrà giovedì. La nota dei carristi

In relazione al sorteggio relativo alla manifestazione “Carnevale Eoliano 2011”, organizzato da noi carristi, così come avevamo già detto attraverso il presentatore dell’ultima serata di Martedì 8 Marzo u.s.,  rendiamo noto, attraverso i siti on-line, data e luogo in cui questo si svolgerà. Ovvero: Giovedì 24 p.v. alle ore 15.00 c/o il Centro Comunale per Anziani di Via Mons. Bernardino Re a Lipari.
            Con il presente comunicato desideriamo inoltre precisare che nulla , contrariamente a quanto invece asserito da qualcuno, hanno a che vedere con lo stesso l’Amministrazione Comunale di Lipari ed in particolare l’Assessore al ramo Rag. Corrado Giannò.

domenica 20 marzo 2011

Calcio. Ludica sconfitta sul campo del Pistunina

Sconfitta di misura per la Ludica Lipari sul campo del Pistunina. Gli eoliani sono stati superati per 2 a 1.
La rete dei ragazzi di mister Li Castro è stato messa a segno da Fonti ed aveva sancito il momentaneo uno ad uno.

Saltano le basole sulla via Amendola. In attesa delle verifiche strada chiusa al traffico veicolare

Risveglio con "sorpresa" per i residenti nella via Tenente Mariano Amendola. Durante la notte sono saltate alcune delle "basole" della pavimentazione e nel limitrofo marciapiede si notano segni di cedimento.
I vigili del fuoco, intervenuti al comando del caposquadra Cafeo, hanno provveduto in via precauzionale a chiudere l'accesso all'arteria stradale. Un sopralluogo è stato effettuato anche da altri organismi.
Si potrebbe trattare di un problema causato da danni alla rete idrica o fognaria oppure di un dissesto idrogeologico. In questo ultimo caso la continua infiltrazione di acqua salmastra (che ormai sempre più spesso invade quella sede stradale) potrebbe avere avuto la sua influenza.
E' scontato che per accertare cosa ha fatto verificare il problema bisognerà procedere allo smantellamento quanto meno della parte interessata.

Violenza sessuale su una ragazzina di Vulcano. Arriva il primo rinvio a giudizio

(Gazzetta del sud) L'accusa è delle più gravi, violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazzina di appena 14 anni di Vulcano, costretta a subire gli abusi sessuali che sarebbero stati compiuti congiuntamente dall'ex fidanzatino e da un adulto che si era offerto come "mediatore" per chiarire i dissidi sorti tra i due giovani.
Il Gup Maria Rita Gregorio, su richiesta del Procuratore Salvatore De Luca, ha disposto il rinvio a giudizio per l'udienza del prossimo 6 maggio di un uomo di Messina, Francesco Assenzio, 37 anni, accusato di aver violentato, con il concorso e la partecipazione di un sedicenne, all'epoca fidanzato con la giovane, una minorenne che da poco aveva compiuto 14 anni. L'adulto e il ragazzo – secondo l'accusa –, avevano convinto la quattordicenne a recarsi all'interno della tensostruttura geodetica polifunzionale denominata i "Palloni", che si trova sull'isola di Vulcano. Una volta all'interno il minore si sarebbe appartato con la ragazzina all'interno di un bagno. Poco dopo la coppia sarebbe stata raggiunta dall'adulto che è riuscito a superare le resistenze della ragazza e con la complicità del minore, si sarebbe poi consumata la violenza sessuale. L'episodio si è verificato il 3 aprile dello scorso anno e nell'immediatezza dei fatti fu arrestato dai carabinieri il maggiorenne che fino a ieri si trovava rinchiuso in carcere. Al termine dell'udienza, il giudice ha accolto l'istanza di scarcerazione presentata dall'avv. Massimiliano Spitaleri del foro di Catania e ieri stesso l'indagato è tornato in libertà perché sono cessate le esigenze cautelari. Anche il minore, che oltre ad essere stato il fidanzatino della vittima pare fosse suo lontano parente, era stato raggiunto da una misura cautelare e la sua posizione dovrà essere vagliata per le stesse accuse di violenza di gruppo prossimamente dal Tribunale per i minori. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con l'avv. Piero Bertolone. (l.o.)

sabato 19 marzo 2011

Libero orizzonte. Il dottor La Greca "ripesca" una nota di Leonida Bongiorno su Marina Lunga

Libero orizzonte

(Pino La Greca) Ieri nel corso di alcune mie ricerche mi sono imbattuto in una lettera datata 1 gennaio 1957 e nel leggerla non ho potuto fare a meno di notare come i problemi evidenziati allora, per Marina Lunga, sono gli stessi di oggi, soprattutto alla luce dei diversi progetti che hanno come finalità ultima la totale distruzione e scomparsa della nostra bellissima spiaggia.
La lettera è scritta da Leonida Bongiorno, indirizzata all’allora direttore del Notiziario delle Isole Eolie, Avvocato Salvatore Saltalamacchia, nonché assessore ai Lavori Pubblici di una delle diverse amministrazioni Vitale. Non è il Leonida (Alessandro Preziosi) che abbiamo ammirato nella recente fiction, ma il Leonida, già assessore e consigliere comunale di Lipari, esponente di una minoranza che ha fatto della difesa del suo territorio, delle sue tradizioni, della propria autonomia, una battaglia di vita. Mi auguro che ai lettori eoliani e non faccia piacere leggere la sua nota integrale ad oltre cinquant’anni di distanza, nella certezza che la storia è indispensabile per dare identità a una comunità viva; quando un popolo, o un gruppo dirigente, rifiutano la storia, vuol dire che non si sentono più parte di una comunità in cammino. Vuol dire che hanno perso la speranza, lo slancio, l’ideale. Vuol dire che hanno perso il futuro. “Un popolo senza passato, non ha futuro”

Lettera al Direttore
Caro, direttore, in qualità di indigeno della nostra tribù indirizzo a te questa lettera per due ragioni. La prima perché disponi di un quindicinale, la seconda perché fai parte del governo dell’isola.
Ecco lo scopo. Senza preamboli. Cosa fanno, anzi cosa strafanno a Marina Lunga?
Si tratta certo di un lavoro del Genio Civile, perché i robusti pilastri in cemento armato, ancora freschi di getto e quindi incassati nella carpenteria, lasciano chiaramente supporre una nuova costruzione che farà corpo con quella preesistente della vecchia baracca in muratura in cui sono custoditi i motoscafi del citato ente.
Ma perché? Non bastava già il fungo di prima? Perché aggiungerne un altro? Lì proprio sulla spiaggia?
Nessun dubbio che occorrerebbe un tifone intelligente per cominciare a spazzar via la quasi totalità delle capanne, grandi e piccole di Marina Lunga. Ciò non toglie però che il Genio Civile, invece di aumentarne la bruttura, avrebbe potuto pur chiedere un modestissimo parere o consiglio e perché no, anche un permesso al governo della tribù.
Come? Il Genio civile chiedere permesso o consiglio ecc.?
Si. Certo. Nessuna offesa. Una pura e semplice forma di cortesia. Che la risposta sarebbe stata altrettanto semplice e cortesissima: signori del Genio Civile, per i ricoveri dei vostri motoscafi, per i vostri uffici, per le vostre abitazioni quali egregi funzionari, fate quel che volete. Vi mettiamo a disposizione i fronti su tutte le spiagge dell’intero perimetro dell’isola, ma voi volete Marina Lunga. Vada per Marina lunga. Ma lasciate la spiaggia e quindi libero l’orizzonte. Vi offriamo braccia, mazze e picconi per smantellare la vecchia baracca in muratura, ricovero dei vostri veloci mezzi marini, fino all’ultima pietra delle fondazioni e vi diciamo, non avete che da scegliere. Vi aiutiamo, se necessario, anche ad espropriare una dozzina di vecchie capanne. E in tutto quel fronte e in tutta quella profondità costruite tutti i ricoveri, tutti i giardini, tutti gli uffici e tutte le abitazioni che volete. Ma per favore. Anche voi mettetevi in riga e allineatevi.
Ti dico Direttore che ho fiducia nell’opera intelligente del nostro sindaco perché, se non se n’è già occupato, si occupi urgentemente di questa piccola faccenda. Ed è bene che lo faccia. E subito.
Il problema dei lavori pubblici e privati, nel quadro dello sviluppo turistico e soprattutto estetico della nostra tribù, dovrà esser preso di fronte a breve scadenza da parte della commissione edilizia. E per favore, col massimo rispetto per tutti gli egregi funzionari che ci degnano della loro attenzione, nessuno cortesemente metta il naso nelle nostre bucce.
Siamo noi, senza presunzione né immodestia, e solo noi, i modesti custodi della bellezza semplice della terra nostra.
Caro Direttore, ho detto. Come Chitarrella, quando giocava allo scopone scientifico. Se mi darai ospitalità, ma per intero, ti ringrazio. Se per caso fossi spinto da estrema diplomazia a fare il Catone, metti pure agli atti nel cestino questo foglio. Ho la velina. Ma non ti ringrazio.
Ad ogni buon conto, stasera 1 gennaio 1957, ugualmente e idealmente alzo il calice e bevo alla prosperità tua personale, del tuo quindicinale (quando non sa di cera) e dell’intera nostra tribù.
Tuo Leonida Buongiorno

Uma Thurman sarà la Bergman nel film "Le amanti del vulcano". Sarà girato tra Stromboli e Vulcano

(ANSA) Uma Thurman, sara' la star internazionale protagonista del film ''Le amanti del vulcano'', dedicato al triangolo sentimentale tra Ingrid Bergman, Anna Magnani e Roberto Rossellini. Lo ha detto a Lipari il giornalista-scrittore Marcello Sorgi, che lo scorso anno pubblico' l'omonimo volume da cui sara' tratta la pellicola.
Luca Barbareschi sta lavorando con la sua societa', la Casanova Entertainment, all'adattamento del libro dell'ex direttore de La Stampa.

A 150 anni dall’Unità d’Italia, a che punto siamo? Si è svolto oggi a Lipari il convegno “Integrazione e tolleranza” del Cenacolo culturale “Il Pensiero Libero”

(di Marianna Barone) Ha preso il via con i saluti del sindaco di Lipari, dott. Mariano Bruno; dell’ing. Gaetano Merlino, presidente della “Filippo La Rosa Onlus”; e del direttore del Presidio ospedaliero di Lipari dott. Mario Pajno, l’incontro “Integrazione e tolleranza”, organizzato dal Cenacolo culturale “Il Pensiero Libero” – moderato dal presidente, avv. Lucio Castagna e svoltosi questa mattina al Gran Hotel Arciduca di Lipari. "Questo convegno è la naturale prosecuzione di quello tenuto a Messina in occasione della “Giornata della Memoria” – ha affermato l’avv. Giancarlo Niutta, dirigente nell’Unità operativa complessa Avvocatura dell’Asp di Messina e membro del coordinamento dell’area Giuridica del Cenacolo - riteniamo che cittadini migliori, una società civile e il recupero delle tradizioni, non siano utopia, ma un sogno possibile da realizzare. Partendo dalla base. Iniziando dalla scuola, che necessariamente "faccia sistema" con la famiglia e le istituzioni".  
“Oggi più che mai, i temi dell'integrazione e della tolleranza – ha aggiunto il dirigente scolastico Renato Candia – sono materia di approfondimento e sensibilizzazione nel contesto formativo della
scuola, con particolare riferimento alla scuola di base. Si è fornito un quadro complessivo delle nuove relazioni e delle prospettive che la scuola promuove in questa direzione”. Subito dopo, la dott. Marilena Scanu, consigliere della Corte d’Appello di Messina, ha relazionato su “Diversità culturali e reati penali”: “Il problema dell’integrazione si pone oggi con particolare attualità. Da un po’ di tempo, infatti, l’Europa si trova di fronte a flussi costanti di immigrati. Ma anche noi lo siamo stati, portatori di una cultura più arretrata rispetto al Nuovo Mondo. In Italia si segue un orientamento ben preciso: anche qui, come in Inghilterra, la diversità culturale funge da mitigazione della pena, sempre però che non sia in contrasto con i nostri valori costituzionali inviolabili”.
Di seguito, la relazione del prof. Giuseppe Caristi, titolare della cattedra Metodi matematici per le scienze economiche e finanziarie della facoltà di Economia di Messina: “L’intensificarsi dei fenomeni migratori verso il Vecchio Continente ha scompaginato i piani di quanti, in Europa, credevano di poter entrare trionfalmente e tranquillamente nel XXI secolo, il secolo che avrebbe dovuto essere contraddistinto dalla fine delle tensioni sociali e da un progressivo allargamento del benessere. Non è stato così, non è così. Le fluttuazioni economiche minacciano gli stili di vita di quasi tutte le fasce sociali nell'Europa multietnica”.
Ad intervenire, poi, il prof. Luigi D’Andrea, ordinario di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza di Messina: "Il sistema giuridico è per sua natura riconducibile alla rete delle relazioni che strutturano il tessuto comunitario: si presenta, infatti, come forma della convivenza organizzata e, dunque, come prodotto e garanzia ad un tempo dei processi di integrazione sociale. Il diritto costituzionale è ad un tempo condizione dei processi di integrazione ed anche di tali processi promotore incessante”. Infine, l’intervento del prof. Giuseppe Gambardella, neurochirurgo che, sulla base di una visione storicistica dell’argomento, ha analizzato i concetti di integrazione e tolleranza nella storia dell’uomo, evidenziando come alla base dell’intolleranza e della mancanza d’integrazione vi siano state e vi siano tutt’oggi ragioni economiche.
Nel corso del convegno sono state proiettate alcune photos di Betty Riganò, fotografo amatoriale, che successivamente saranno inserite in un volume edito dal cenacolo culturale e dalla”Filippo La Rosa Onlus” per la raccolta fondi in favore del reparto di Pediatria dell'Ospedale di Lipari.