(di Marianna Barone) Ha preso il via con i saluti del sindaco di Lipari, dott. Mariano Bruno; dell’ing. Gaetano Merlino, presidente della “Filippo La Rosa Onlus”; e del direttore del Presidio ospedaliero di Lipari dott. Mario Pajno, l’incontro “Integrazione e tolleranza”, organizzato dal Cenacolo culturale “Il Pensiero Libero” – moderato dal presidente, avv. Lucio Castagna e svoltosi questa mattina al Gran Hotel Arciduca di Lipari. "Questo convegno è la naturale prosecuzione di quello tenuto a Messina in occasione della “Giornata della Memoria” – ha affermato l’avv. Giancarlo Niutta, dirigente nell’Unità operativa complessa Avvocatura dell’Asp di Messina e membro del coordinamento dell’area Giuridica del Cenacolo - riteniamo che cittadini migliori, una società civile e il recupero delle tradizioni, non siano utopia, ma un sogno possibile da realizzare. Partendo dalla base. Iniziando dalla scuola, che necessariamente "faccia sistema" con la famiglia e le istituzioni".
“Oggi più che mai, i temi dell'integrazione e della tolleranza – ha aggiunto il dirigente scolastico Renato Candia – sono materia di approfondimento e sensibilizzazione nel contesto formativo della
scuola, con particolare riferimento alla scuola di base. Si è fornito un quadro complessivo delle nuove relazioni e delle prospettive che la scuola promuove in questa direzione”. Subito dopo, la dott. Marilena Scanu, consigliere della Corte d’Appello di Messina, ha relazionato su “Diversità culturali e reati penali”: “Il problema dell’integrazione si pone oggi con particolare attualità. Da un po’ di tempo, infatti, l’Europa si trova di fronte a flussi costanti di immigrati. Ma anche noi lo siamo stati, portatori di una cultura più arretrata rispetto al Nuovo Mondo. In Italia si segue un orientamento ben preciso: anche qui, come in Inghilterra, la diversità culturale funge da mitigazione della pena, sempre però che non sia in contrasto con i nostri valori costituzionali inviolabili”.
scuola, con particolare riferimento alla scuola di base. Si è fornito un quadro complessivo delle nuove relazioni e delle prospettive che la scuola promuove in questa direzione”. Subito dopo, la dott. Marilena Scanu, consigliere della Corte d’Appello di Messina, ha relazionato su “Diversità culturali e reati penali”: “Il problema dell’integrazione si pone oggi con particolare attualità. Da un po’ di tempo, infatti, l’Europa si trova di fronte a flussi costanti di immigrati. Ma anche noi lo siamo stati, portatori di una cultura più arretrata rispetto al Nuovo Mondo. In Italia si segue un orientamento ben preciso: anche qui, come in Inghilterra, la diversità culturale funge da mitigazione della pena, sempre però che non sia in contrasto con i nostri valori costituzionali inviolabili”.
Di seguito, la relazione del prof. Giuseppe Caristi, titolare della cattedra Metodi matematici per le scienze economiche e finanziarie della facoltà di Economia di Messina: “L’intensificarsi dei fenomeni migratori verso il Vecchio Continente ha scompaginato i piani di quanti, in Europa, credevano di poter entrare trionfalmente e tranquillamente nel XXI secolo, il secolo che avrebbe dovuto essere contraddistinto dalla fine delle tensioni sociali e da un progressivo allargamento del benessere. Non è stato così, non è così. Le fluttuazioni economiche minacciano gli stili di vita di quasi tutte le fasce sociali nell'Europa multietnica”.
Ad intervenire, poi, il prof. Luigi D’Andrea, ordinario di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza di Messina: "Il sistema giuridico è per sua natura riconducibile alla rete delle relazioni che strutturano il tessuto comunitario: si presenta, infatti, come forma della convivenza organizzata e, dunque, come prodotto e garanzia ad un tempo dei processi di integrazione sociale. Il diritto costituzionale è ad un tempo condizione dei processi di integrazione ed anche di tali processi promotore incessante”. Infine, l’intervento del prof. Giuseppe Gambardella, neurochirurgo che, sulla base di una visione storicistica dell’argomento, ha analizzato i concetti di integrazione e tolleranza nella storia dell’uomo, evidenziando come alla base dell’intolleranza e della mancanza d’integrazione vi siano state e vi siano tutt’oggi ragioni economiche.
Nel corso del convegno sono state proiettate alcune photos di Betty Riganò, fotografo amatoriale, che successivamente saranno inserite in un volume edito dal cenacolo culturale e dalla”Filippo La Rosa Onlus ” per la raccolta fondi in favore del reparto di Pediatria dell'Ospedale di Lipari.
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