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venerdì 20 gennaio 2017

Condizioni meteo avverse da domani. Previsioni meteomarine a cura di Giuseppe La Cava

AVVISO DI CONDIZIONI METEO AVVERSE
Dalla mattinata di Sabato 21 si prevede un rinforzo della ventilazione che soffierà tra levante e scirocco con raffiche che potranno raggiungere 80 km/h, rendendo il moto ondoso molto mosso.
La forte ventilazione sarà presente anche nella giornata di Domenica 22 quando ,dal pomeriggio , si potranno verificare dei rovesci intermittenti di moderata intensità.
Le precipitazioni tenderanno ad intensificarsi e presentarsi intense e abbondanti , specie durante i temporali, nella notte seguente fin tutta la mattinata di Lunedi 23 , con accumuli di pioggia che durante la giornata potranno raggiungere i 30-40 mm alle Eolie , mentre la ventilazione tenderà ad indebolirsi
Ma Il forte maltempo si concentrerà in particolare nelle zone ioniche messinesi . 
Le precipitazioni potranno presentarsi a carattere di nubifragio a partire dalla serata di Domenica investendo la zona sud della città di Messina e le coste ioniche tra Tremestieri e Giardini Naxos le quali durante il week-end verranno flagellate da mareggiate generate da burrascosi venti sciroccali.
( SI PREVEDONO TRA DOMENICA E LUNEDI A SUD DELLO STRETTO, PIOGGIA CUMULATA TRA I 50-80 mm !)
Si prevede un'attenuazione dei fenomeni in tutta la provincia di Messina dalla serata di Lunedi
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Accadde oggi...alle Eolie

20/1/2013
Vergogna! Furto-sacrilego nella chiesetta di S. Margherita a Lipari
http://eolienews.blogspot.it/2013/01/vergogna-furto-sacrilego-nella.html

Prosciolti il sindaco Giorgianni e l’ispettore di polizia municipale Belfiore

Il gup del Tribunale di Barcellona, Fabio Gugliotta, ha prosciolto per una singolare vicenda dall’accusa di omissione di atti d’ufficio il sindaco di Lipari Marco Giorgianni e l’ispettore della polizia municipale Francesco Belfiore, perché il fatto contestato «non sussiste».
Sindaco e vigile erano stati indagati a seguito di un rapporto dei carabinieri della Stazione di Vulcano in cui si sosteneva che entrambi, in concorso, avevano rifiutato di dare corso ad un Tso nei confronti di un soggetto che necessitava di ricovero coatto per motivi psichiatrici. 
Secondo l’accusa sostenuta dal pm Alessandro Liprino, l’ispettore Belfiore non avrebbe tempestivamente consegnato una busta al sindaco, a lui rimessa dal comandante della Stazione di Vulcano, contenete la richiesta di Tso da eseguirsi nei confronti di un uomo di Vulcano. Ovviamente del contenuto del plico, come emerso in udienza, l’ispettore Belfiore nulla sapeva. La busta indirizzata al sindaco, infatti, venne protocollata giorni dopo ma non per volontà del Belfiore che correttamente la depositò al protocollo dell’ente negli orari di apertura degli uffici. La responsabilità contestata al vigile sarebbe stata quella di aver omesso un atto del suo ufficio che avrebbe dovuto eseguire senza ritardo. Infatti quella richiesta di Tso fu esitata entro le successive 48 ore perchè il sindaco Giorgianni ebbe contezza di quella richiesta l’8 luglio 2016, ben 9 giorni dopo dal certificato medico inviato dai militari dell’Arma.
I difensori degli imputati, avv. Rosario Venuto ed Emilio Belfiore, hanno evidenziato che all’ispettore nulla poteva essere imputato in quanto lo stesso si è limitato a consegnare una busta al protocollo del Comune di Lipari e che la procedura successiva di protocollo e di smistamento non è a lui imputabile. Quanto al sindaco Giorgianni, la difesa ha sostenuto che la richiesta di Tso va eseguita entro 48 ore, decorsi i quali il procedimento si perime ed in ogni caso nella condotta del sindaco non vi era stata nessuna omissione in quanto i ritardi nella ricezione della richiesta non sono a lui ascrivibili. (l.o.) (gazzetta del sud)

giovedì 19 gennaio 2017

La "Nacatola doc". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Eoliani che non ci sono più: Giovannino Medorini (foto di Francesco Coscione)

Operazione "Doppia sponda" dei Carabinieri di Messina. 17 arrestati per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
__________

Comunicato stampa del 19 gennaio 2017
Operazione “doppia sponda
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, nel territorio di questa provincia e in quello di Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina su richiesta della competente Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nei confronti di 19 soggetti (13 dei quali ristretti in carcere, 4 sottoposti agli arresti domiciliari e 2 all’obbligo di presentazione alla p.g.), ritenuti responsabili – a vario titolo – di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e altro.
Si tratta di:
1.BARBUSCIA ANTONIO, nato a Messina il 30.05.1988;
2.CALABRO’ MAURIZIO, nato a Messina il 22.12.1979;
3.CALABRO’ SANTINO, nato a Messina il 27.09.1972;
4.CRUPI FRANCESCO, nato a Messina il 07.07.1992;
5.D’ANGELO MARCO, nato a Messina il 20.1.1988;
6.DI MENTO SALVATORE, nato a Messina l’8.7.1979, già detenuto per altra causa;
7.IANNELLI FILIPPO, nato a Messina il 27.07.1983;
8.LANFRANCHI ROCCO, nato a Messina il 30.09.1989;
9.MICELI GIANLUCA, nato a Messina il 15.03.1994;
10.NERONI DOMENICO GIOVANNI, nato a Messina il 15.12.1988;
11.MICALI SALVATORE, nato a Messina il 12.10.1994;   
12.PANDOLFINO ANTONINO, nato a Messina il 15.01.1993;
13.PANTO’ PAOLO, nato a Messina l’11.01.1983, già detenuto per altra causa;
14.RAFFA LADDEA MASSIMO, nato a Messina l’11.01.1993;
15.SARDO SEBASTIANO, nato a Catania il 21.04.1986;
16.VALENTE ROCCO, nato a Messina il 26.03.1964, già detenuto per altra causa;
17. VALENTI GIUSEPPE, nato a Messina il 16.08.1986.

Al momento i due irreperibili sono attivamente ricercati dai Carabinieri.
Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa attività d’indagine sviluppata sin dal marzo del 2013 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, i cui esiti hanno permesso di comprovare l’operatività di due gruppi criminali attivi nel territorio del capoluogo peloritano e riconducibili a Marco D’ANGELO ed a Maurizio CALABRO’, quest’ultimo in grado di impartire anche dal carcere le disposizioni per la gestione delle attività di narcotraffico, facilitate dai suoi stretti collegamenti con esponenti di vertice di alcuni sodalizi mafiosi catanesi.
In particolare, l’attività investigativa ha consentito di delineare gli assetti interni delle consorterie indagate e le responsabilità dei singoli associati in ordine all’approvvigionamento e alla commercializzazione di ingenti “partite” di cocaina e marijuana, destinate alle principali “piazze di spaccio” del messinese.
Le indagini hanno preso l’avvio dall’arresto in flagranza di uno spacciatore messinese l’8 marzo 2013, quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile lo hanno trovato in possesso di 1,2 kg di marijuana suddivisa in 12 involucri.
La quantità della sostanza rinvenuta era tale (come accertato dalle successive analisi del R.I.S.. che evidenziarono come dalla sostanza si sarebbero potute ricavare oltre 5500 dosi) da rendere evidente come intorno ad essa ruotasse un circuito di spaccio e non certo un singolo individuo.
Veniva così individuata un’organizzazione criminale che si muoveva intorno alla figura di CALABRO’ Maurizio - ritenuto l’organizzatore del gruppo - e di VALENTI Giuseppe divenuto elemento apicale dopo l’arresto del CALABRÒ.  Il gruppo operava prevalentemente nello smercio di marijuana e cocaina provenienti dalle province di Reggio Calabria e Catania, ma non disdegnava la consumazione di reati contro il patrimonio e in materia di armi.
Il capo originario era certamente Maurizio CALABRÒ (inteso “Militto”, soprannome ereditato dal padre Carmelo, nel periodo in cui questi militava tra le file della criminalità messinese tra gli anni 70  e 90) : era lui a dare ordini, a indicare ruoli e attività, nonché a curare il reperimento dello stupefacente attraverso contatti personali con elementi calabresi rimasti ignoti e il catanese SARDO Sebastiano. Il CALABRÒ era legato da uno strettissimo rapporto di amicizia con il SARDO, tanto da essersi tatuato su un braccio il nome di battesimo di Sardo, divenuto - poi - un componente essenziale del gruppo con CUCINOTTA Giuseppe, PANDOLFINO Antonino, RUSSO Letterio e ZOCCO Samuele.
Il CALABRÒ è stato poi arrestato il 6 luglio 2013, perché trovato in possesso di 4, 8 Kg di marijuana. Con l’arresto del CALABRÒ la direzione della congrega è stata assunta dal VALENTI che come il CALABRÒ si è occupato di organizzare il trasporto della droga dai luoghi di acquisto (soprattutto Gioia Tauro e Catania) alla piazza messinese.
Sul finire dell’estate 2013 si è cominciata a delineare una nuova struttura delinquenziale capeggiata da D’ANGELO Marco, desideroso di recidere la collaborazione con il VALENTI e di assumere un ruolo da protagonista sul mercato messinese dello spaccio anche alla luce del fatto che all’epoca il D’ANGELO era il futuro genero di TRISCHITTA Giuseppe, uno degli storici reggenti del clan di Mangialupi, con la cui figlia era fidanzato.
Rispetto alla prima associazione, quella del D’ANGELO aveva mutato il metodo di spaccio, affidandosi per la commercializzazione dello stupefacente ad un ristretto numero di complici, ai quali era affidato il compito di vendere la droga e rimettere a lui le somme illecite ricavate. Tra i più stretti collaboratori del D’ANGELO emergono DI MENTO Salvatore, MICELI Gianluca. Il D’ANGELO si è sempre attenuto a precise regole nella gestione dei suoi affari: il luogo degli incontri con i pusher era sempre la sua abitazione, in orario notturno, adottando e facendo adottare ogni cautela per eludere i possibili controlli delle forze dell’ordine; il venerdì era il giorno scelto per la riscossione degli introiti dell’attività di spaccio. Il D’ANGELO, peraltro,  provvedeva ad annotare in un registro le somme che i singoli associati gli dovevano per le partite di droga di volta in volta consegnate loro. Dal “libro mastro”, sequestrato dagli investigatori, sono emerse transazioni di importi rilevantissimi, come quando il D’ANGELO ha ceduto stupefacente a due acquirenti per 23.800 euro.
Anche le comunicazioni avvenivano utilizzando parole di comodo per indicare lo stupefacente, menzionato come “rose rosse” o “prezzemolo
Che ci si trovasse innanzi a soggetti estremamente spregiudicati, trovava conferma il 23 agosto 2013, quando il RUSSO Letterio non esitava ad incendiare l’auto della fidanzata, di cui aveva scoperto la relazione parallela con il socio ZOCCO Samuele.
Diversi poi i furti consumati da alcuni del sodali tra ottobre e novembre 2013, in danno di Smart e di cittadini.
L’organizzazione aveva inoltre la disponibilità di armi. Durante le indagini, il 26 novembre 2013, i Carabinieri hanno sequestrato un fucile cal. 12, occultato in un bar di Via La Farina, con il quale alcuni degli indagati avevano intenzione di commettere reati contro il patrimonio.
Nel corso dell’operazione veniva tratto in arresto, in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di droga MICALI Giuseppe, messinese cl. 1980,  fratello di MICALI Salvatore, in quanto, durante la perquisizione domiciliare veniva trovato in possesso di sostanze stupefacenti.

11 dei nominati (CALABRO’ MAURIZIO, D’ANGELO MARCO, DI MENTO SALVATORE, IANNELLI FILIPPO, MICELI GIANLUCA, NERONI DOMENICO GIOVANNI, PANDOLFINO ANTONINO, PANTO’ PAOLO, RAFFA LADDEA MASSIMO, SARDO SEBASTIANO e VALENTI GIUSEPPE) sono stati tradotti in carcere, 4 (BARBUSCIA ANTONIO, CALABRO’ SANTINO, CRUPI FRANCESCO e VALENTE ROCCO) agli arresti domiciliari, 2 (LANFRANCHI ROCCO e MICALI SALVATORE) agli obblighi di presentazione alla P.G.   
IL VIDEO DIFFUSO DALL'ARMA:

Ticket di sbarco 2016 nel comune di Lipari. Incassati oltre 750mila euro. Ecco come sono stati ripartiti

Mentre sono ben poche le speranze che arrivi dal Governo nazionale una deroga al blocco degli aumenti dei tributi locali e delle addizionali locali, per consentire l’innalzamento del ticket di sbarco nelle isole del Comune di Lipari, è ufficiale la cifra incassata nel 2016. Nelle casse comunali, con il balzello di 1,50 euro applicato ai non residenti che hanno raggiunto le Eolie (ad eccezione di Salina), sono entrati 750.171,80 euro, una somma leggermente superiore a quella incassata nel 2015. 
La cifra incassata, così come previsto dalle norme di riferimento, è stata destinata ai settori: turismo, cultura, ambiente, polizia locale, raccolta rifiuti e mobilità. 
Nel dettaglio è stata così ripartita: 
Servizi per la tutela dell'ambiente e del territorio € 1.647,00; 
Manutenzione aree a verde e fioriere comunali € 550,00; 
 Interventi di derattizzazione e disinfestazione (Tutela ambientale) € 427,00; 
Noleggio foto riproduttore per Servizio tutela ambientale € 600,00; 
 Spese connesse al protocollo d'intesa con la Procura della Repubblica per interventi di demolizione immobili abusivi € 75.750,00; 
 Diserbamento strade e sentieri a rilevanza turistica € 3.500,00; 
Livellamento litorali e pulizia spiagge € 5.000,00; 
Manutenzione di giardini, parchi e passeggiate € 5.000,00; 
Spese per arredo urbano € 3.000,00; 
 Spese per campagna contro il randagismo (Servizio tutela ambientale) € 30.000,00; 
Spese per il funzionamento degli immobili adibiti ad iniziative varie nel campo dello spettacolo € 5.000,00; 
Spese per spettacoli e manifestazioni comprese festività natalizie € 5.000,00; 
Spese per Carnevale Eoliano e altri eventi a valenza turistica € 22.000,00; 
Costi per il personale del Servizio illeciti che si occupa di abusi edilizi, salvaguardia e ripristino ambientale € 146.869,50; 
Costi per il personale della Polizia locale (solo il 25% circa dei costi complessivi) € 200.000,00;
Costi per il personale della Biblioteca comunale (Servizio cultura) € 69.230,38;  
Costi per il personale che si occupa di arredo urbano, parchi e giardini che sono compresi nel servizio turistico € 102.079,99; 
Costi per il personale dell' Ufficio spettacolo € 34.625,00;
 Costi per il personale dell' Ufficio turismo € 39.892,93. 
I costi del personale si riferiscono solo agli stipendi.

In occasione della scomparsa del Prof. Domenico Russo (di Caterina Conti)

Ai figli Vito, Angela e Maddalena, alla nuora, al genero, ai nipoti e ai familiari tutti le più sentite e affettuose condoglianze da parte di Caterina, Gustavo Conti e di tutta la famiglia Conti e Zitelli.
Con la morte del Prof. Domenico Russo scompare l'ultimo esemplare di una generazione che ha lavorato silenziosamente portando le Eolie fuori dal dopoguerra.
Il prof. Domenico con la moglie sono stati dei grandi professionisti nell'attività alberghiera e hanno servito la loro isola educando nella scuola elementare le generazioni di Stromboli.
Il mio ultimo incontro con il carissimo Domenico è stato all'inaugurazione della mostra di mia Madre nella chiesa di Santa Caterina a Lipari. Egli ad un certo punto con le lacrime agli occhi mi chiamò e mi fece vedere il registro scritto di pugno da mia madre con il suo nome è quello di sua moglie indicati per la prima volta quali docenti della scuola elementare di Stromboli. ( Il colonnello Jeo, governatore inglese delle Eolie, aveva nominato mia madre responsabile anche delle scuole elementari delle Eolie).
Gentile, corretto, silenzioso e indistruttibile, malgrado le avversità di quegli anni e di questi, è stata e deve essere una persona indimenticabile.
Caterina Conti

Biviano (PD) : Amministrazione intervenga su situazione CRI di Lipari e Filicudi

È incredibile come ancora una volta si tenda a depotenziare un servizio nelle Eolie a vantaggio delle strutture presenti nella terraferma. La vicenda dei 43 volontari della Croce Rossa di Lipari e Filicudi è la palese dimostrazione del totale menefreghismo da parte di dirigenti e responsabili di ogni genere che non hanno a cuore la salute e i problemi degli eoliani. 
La Croce rossa di Lipari rappresenta spesso nelle isole minori l'unico servizio di trasporto dei malati nelle varie strutture sanitarie eoliane e della terraferma, oltre agli innumerevoli servizi di assistenza che forniscono alla popolazione in occasione di emergenze o di manifestazioni in generale. 
La dott.ssa Maria Elena Cutelli dovrebbe immediatamente ripristinare ciò che è stato tolto ai volontari, dotandoli di ampia autonomia, vista la particolarità del territorio in cui operano, e chiedere scusa agli stessi, a cui va la mia più ampia solidarietà. 
Ho già chiesto all'amministrazione di intervenire al più presto anche su questa vicenda che ha solo dell'incredibile.

Alicudi: consegna lavori allungamento molo. Dalla PC fondi per eliminare insabbiamento fondali

COMUNICATO STAMPA
Dopo un lungo procedimento amministrativo che questa Amministrazione ha attivato, anche con il recesso del contratto alla precedente ditta, giorno 23/01/2017 verrà effettuata la consegna dei lavori di allungamento del molo dell’isola di Alicudi all’impresa DICEARCO srl.
Allo stesso tempo per far fronte alle problematiche dovute alla difficoltà di ormeggio registrate nello stesso scalo, l’Amministrazione ha richiesto ed ottenuto dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile i fondi necessari per un intervento urgente nei fondali antistanti l’attracco degli aliscafi.
In attesa della conclusione dell’iter amministrativo per l’esecuzione dell’intervento con nota prot. 634 del 09/01/2017, ha richiesto e ottenuto presso l’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità che il collegamento per l’isola di Alicudi venisse svolto con unità navali con minore pescaggio.–
Il Sindaco
(Marco Giorgianni)