Cerca nel blog

venerdì 27 gennaio 2017

Onde elettromagnetiche dei cellulari: gravissimi rischi per l’uomo

Tumori, elettro sensibilità e persino infertilità: ecco alcuni dei rischi che si corrono se si utilizza troppo il cellulare! Esso è il dispositivo tecnologico ritenuto più inquinante, nonché il più pericoloso! Sempre più diffuso, sempre più presente nelle case degli italiani, il cellulare nel corso degli anni si è evoluto in funzionalità e design. Si è diffuso così tanto da diventare un oggetto a portata di bambino! Già, perché a quanto pare il telefonino sembra essere uno degli oggetti più desiderati da bambini e ragazzini al punto da essere diventato oggetto da regalare in occasioni come compleanni, festività, ma anche comunioni e cresime. Nessuno ne discute l’utilità, ma molti si chiedono: quali sono i rischi che si corrono?
Meningioma e glioma: secondo un recente studio pubblicato dai ricercatori francesi dell’Università di Bordeaux parlare troppo al cellulare può causare danni cerebralipermanenti. Meningioma e glioma, ad esempio: la correlazione tra l’uso del cellulare e la comparsa dei tumori sembra essere provata da un monitoraggio effettuato su alcuni pazienti. E’ sufficiente quindi una telefonata di mezz’ora al cellulare per aumentare i rischi di danni gravi al cervello.
Sterilità: come se i tumori non fossero abbastanza, l’abuso di telefoni cellulari può provocare infertilità! In base ad una ricerca della canadese Queen University le onde emesse dai telefoni cellulari possono portare ad una bassa qualità dello sperma. Poca motilità, scarsa concentrazione , conseguente probabile infertilità e poco importa se tra i “vantaggi” c’è l’aumento del testosterone! Ma anche le donne corrono rischi: le onde elettromagnetiche dei cellulari sembra causino una riduzione nell‘ovaio del numero di ovociti.
Elettrosensibilità: le onde elettromagnetiche dei cellulari possono poi provocare una malattia che rende il corpo sensibile all’esposizione ai campi magnetici, nonché intollerante alle sostanze chimiche. Questa malattia ha un nome: elettrosensibilità. Malattia poco nota ed altrettanto poco riconosciuta che rientra nelle patologie da sensibilità chimica multipla. Ed i bambini? Uno studio svolto in Spagna, a Marbella, dall’Istituto di Ricerca Neuro-diagnostica e pubblicato dal Sunday Mirror spiega come le onde elettromagnetiche dei telefoni cellulari interferiscano con l’attività cerebrale dei bambini. Lo studio condotto su “cavie umane” (due ragazzini di 11 e 13 anni) mostra come le onde emanate dai cellulari disturbino l’attività cerebrale dei ragazzini anche a distanza di un’ora dal loro utilizzo. Le radiazioni dei cellulari influirebbero anche su umore, concentrazione e capacità di apprendimento.
Consigli utili: è ormai quasi impossibile rinunciare all’uso dei cellulari! Alcuni consigli però possono rivelarsi utili a ridurre l’assorbimento di onde e radiazioni da parte del corpo umano. Tenere i cellulari ad una distanza di circa 40 cm dal corpo, evitare di tenerli in tasca anche se in standby e poi si consiglia di spegnere i cellulari durante le ore notturne per permettere alle cellule del corpo di lavorare su eventuali danni al DNA riparandoli.

Gucciardi: In Sicilia vaccini necessari sono gratuiti

(ANSA) – PALERMO, 27 GEN – “Con il calendario vaccinale per la vita adottato con il decreto assessoriale del 2015 la Regione Sicilia ha garantito ai nuovi nati la disponibilità, in forma attiva e gratuita, di tutti i vaccini disponibili e ritenuti necessari dalle Società scientifiche nazionali ed internazionali, previsti nel nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017 – 2019 recentemente approvato in conferenza Stato Regioni, quali l’anti-Rotavirus e l’anti-Meningococco B, nel primo anno di vita, mentre nel secondo anno di vita oltre al vaccino anti morbillo rosolia e varicella è stata introdotta la possibilità, nei casi a rischio, di sostituire il vaccino anti-meningococco C con l’anti-Meningococco tetravalente (A,W,C,Y)”. Lo dice l’assessore regionale della Salute, Baldo Gucciardi.
”In età adolescenziale (11 – 18 anni) oltre alla vaccinazione contro il morbillo, rosolia, parotite e varicella è stata prevista la vaccinazione anti difterite, tetano e polio ed anche la vaccinazione con l’anti-meningococco tetravalente in sostituzione del monovalente C ed ampliata l’offerta del vaccino anti-HPV anche ai soggetti di sesso maschile” aggiunge.
“Sulla base della progressiva riduzione dei dati di copertura vaccinale, registrate negli ultimi anni, con il reale rischio del ritorno di alcune gravi malattie infettive ormai dimenticate,in attesa di specifici provvedimenti adottati dal Ministero della Salute – dice – si è provveduto a proporre un Disegno di Legge che prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni, previste nel calendario vaccinale per la vita, per l’inserimento dei bambini in comunità ( Asili Nido e Scuola di Infanzia)”.

Odore nauseabondo nell'ultimo ripiano del cimitero di Lipari centro

Un odore nauseabondo si avverte intensamente nell'ultimo ripiano del cimitero di Lipari centro. 
La situazione si registra ormai da diversi giorni, come ci segnalano i nostri lettori.
Il fortissimo lezzo rende impossibile la permanenza, anche per pochi minuti,  a coloro che vanno a visitare i propri cari defunti creando, presumibilmente, anche dei problemi di carattere igienico-sanitario.
I cittadini, attraverso Eolienews, auspicano un intervento da parte di chi ha competenza per risolvere tale stato di cose.

Basole "ballerine" sulla via Garibaldi a Lipari.


Basole "ballerine" sulla via Garibaldi a Lipari.
Ce lo segnalano i  lettori che ci hanno anche inviato la foto.
Viene auspicato un  intervento anche perchè vi è un potenziale pericolo per chi attraversa quell'arteria a piedi. 
Oltre, ovviamente, al fastidioso rumore causato dai mezzi in transito che, passando sulle basole, rende invivibile la permanenza di chi risiede in zona

Come eravamo : CS. Lipari - Una formazione degli anni 80


In piedi da sx a dx : Rigano', Germana', Lo Schiavo, Cristiano, Sampieri, Luca, Accetta, Presidente: Lo Re
In basso da sx a dx :Mister Ferro, Bottari, Aricò, De Salvo, Torino, Mässaggiatore U. Zanca, Sciacchitano

Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Bartolo Famularo canta "Ierà" di Bartoluzzo Ruggiero

Centodiciassettesima puntata.

27 Gennaio: Giornata della memoria...per non dimenticare e riflettere

Oggi 27 gennaio si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria in commemorazione delle vittime del nazi-fascismo. Uomini e donne, ebrei e rom, omosessuali e oppositori politici: una fila infinita di fantasmi dallo sguardo scavato e dalla sagoma scheletrica che segna lo spartiacque della storia europea perché – ci è stato ripetuto – dopo Auschwitz il mondo non sarà più lo stesso.
Pubblichiamo queste poche righe e questa foto per invitare tutti a riflettere in un momento in cui l'odio, la "guerra" tra religioni e l'estremismo tornano, purtroppo, a percorrere le nostre vite.

giovedì 26 gennaio 2017

L'Aeroporto del Mela, occasione di lavoro e sviluppo (Italpress)

"Una holding indiana, la multinazionale 'Panchavaktra Group' sarebbe interessata ad investire risorse per la realizzazione di un aeroporto nella valle del Mela. Registriamo, con non poche perplessità, la dichiarazione dell’Enac, che, per tutta risposta, ha affermato che 'nel piano nazionale degli aeroporti non sono previste nuove strutture'. Affermazione, questa, che potrebbe allontanare la holding indiana facendo perdere alla Sicilia e in particolare alla provincia di Messina, questa reale occasione di crescita economica e occupazionale". Lo rende noto Confintesa in un comunicato.
"L’aeroporto del Mela, una struttura interamente realizzata con risorse private e ad impatto zero - prosegue la nota - , in un territorio in crisi e senza valide alternativa, potrebbe assorbire, con il suo indotto, buona parte del notevole tasso di disoccupazione esistente nell’intera aerea metropolitana, che attualmente ha effetti devastanti aggirandosi intorno al 40/45% della forza lavoro, diventando un contribuito notevole e decisamente produttivo, che la regione e la provincia metropolitana di Messina non possono sottovalutare".
Confintesa Messina "lancia un appello al Presidente della Regione Siciliana e ai 108 sindaci dell’area metropolitana affinché prendano posizione e si schierino apertamente dalla parte dello sviluppo, rendendo possibile un’opera, che senza dubbio apporterà ricchezza e lavoro in un territorio da tempo abbandonato dalla politica e dalle istituzioni".
"Riteniamo, inoltre, doveroso - conclude la nota - , sollecitare il Sindaco metropolitano di Messina ad abbandonare la posizione personale del 'no a prescindere' ed assumere una posizione istituzionale costruttiva. Chiediamo, quindi, l’attivazione di un tavolo di concertazione che possa valutare, con il coinvolgimento delle parti sociali, tutte le possibili iniziative da mettere in campo affinché questo progetto possa essere compiutamente realizzato". (Italpress)

Dipartimento della Protezione Civile Sicilia sensibilizza Amministrazioni locali a dotarsi di un piano di protezione civile o di aggiornare quelli esistenti

“Voglio ancora una volta richiamare all’attenzione dei Sindaci dei 390 comuni dell’Isola – dichiara Calogero Foti dirigente generale del DRPC Sicilia – su quanto stabilito dalla Legge n°225/92 (come modificata e integrata dalla Legge n°100 del 12 luglio 2012) che, istituendo il Servizio Nazionale di Protezione Civile, individua negli Enti locali/Comuni, i soggetti chiamati a svolgere sul territorio di rispettiva competenza le funzioni fondamentali dell’attività di protezione civile, quali l’attuazione degli interventi di prevenzione, sia di tipo passivo, sia di tipo attivo, delle varie ipotesi di rischio, la predisposizione dei piani comunali di emergenza, la gestione dei primi soccorsi e interventi urgenti, la predisposizione di strutture di emergenza, l’utilizzazione del volontariato.
Corre l’obbligo altresì ribadire – prosegue Foti – che i Sindaci costituiscono l’Autorità locale di protezione civile e, quindi, ricade su Essi la responsabilità di vigilare e affrontare con gli uomini e le risorse disponibili i primi momenti di difficoltà o le situazioni molto localizzate.
Per poter soddisfare queste necessità occorre innanzitutto che i Piani comunali di protezione civile, definiscano gli scenari di rischio sulla base della vulnerabilità della porzione di territorio interessata (aree, popolazione coinvolta, strutture danneggiabili, etc.), predisponendo un quadro globale e attendibile relativo all’evento atteso e dimensionando, preventivamente, la risposta operativa necessaria al superamento delle criticità territoriali/calamità con particolare attenzione alla salvaguardia delle vite umane (in termini di strutture di comando e controllo, di risorse umane, di volontari, di materiali e mezzi, di strade o itinerari di fuga, di edifici strategici, strutture di ricovero, aree sanitarie, aree di protezione civile, etc, …).
È di ogni evidenza che l’elemento fondamentale della predetta pianificazione è la conoscenza delle risorse disponibili, direttamente o indirettamente, in ambito comunale per intervenire in emergenza, nel presupposto che, non essendo possibile che tutti gli Enti locali dispongano di tutte le risorse e/o di tutti i mezzi e attrezzature necessarie, tali dati risultano indispensabili ai fini di una pianificazione più ampia che coinvolga i livelli intercomunale o regionale, anche ipotizzando una condivisione di mezzi e attrezzature tra i comuni limitrofi o con appositi accordi di area vasta.
Non si può altresì non rilevare che molto spesso gli stessi Comuni, non prendono nella giusta considerazione, in termini di risorse umane, di attrezzature e di mezzi, l’utilizzo delle Associazioni di volontariato di protezione civile della Regione siciliana, in grado di fornire un servizio organizzato, capillare, efficace e tempestivo e, in tal senso si auspica un maggiore interesse verso questo settore e un suo maggiore coinvolgimento in quanto il Volontariato rappresenta la porzione di cittadinanza attiva, solidale, gratuita e professionale che può accrescere la risposta del sistema locale di protezione civile.
Da parte nostra - conclude Foti - nel rappresentare l’importanza del piano di protezione civile per la definizione di procedure chiare e condivise che consentano la definizione di CHI DEVE FARE COSA COME E QUANDO, chiediamo con urgenza alle Amministrazioni locali che comunichino a questo Dipartimento, anche al fine di individuare le particolari criticità delle Amministrazioni stesse, a salvaguardia di tutto il sistema locale, intercomunale e regionale di protezione civile: 1) lo stato dei piani di protezione civile; 2) le risorse umane, di materiali, di mezzi adeguati e di attrezzature efficienti di cui ogni Comune dispone o può disporre direttamente o indirettamente anche tramite accordi con le realtà locali; 3) le modalità di impiego e attivazione, anche in convenzione, delle Organizzazioni di volontariato di protezione operanti nei rispettivi territori.”

Acquedolci: Acquista la bara e la conserva in casa per 18 anni

Vedi il servizio realizzato da ondatv cliccando sul link 
http://caosvideo.it/v/acquista-la-bara-e-la-conserva-in-casa-per-18-anni-29930?u=salvatoresarpi