Quest’anno Nesos festeggia venti anni di attività. Era il 2001, infatti, quando i tre soci fondatori – Giuseppe Allegrino, Christian Del Bono e Pietro Lo Cascio – ratificavano la costituzione dell’associazione nello studio dell’indimenticabile “magnifico” notaio Mimmo Scolarici.
Venti
anni rappresentano un traguardo importante, in un tempo segnato dalla crisi
dell’associazionismo e dal proliferare di esperienze che spesso si estinguono a
breve termine.
All’inizio,
il nostro statuto poteva apparire fin troppo ambizioso: sviluppo e
valorizzazione del turismo naturalistico e culturale, educazione ambientale,
ricerca e studio della biodiversità, guardando anche oltre i confini delle
Eolie, ad altri contesti insulari; in greco antico, infatti, “nesos” significa
“isola”, ovvero quello spazio circoscritto che – a dispetto dell’estensione spesso
modesta – ha esercitato da sempre una profonda suggestione nel pensiero e
nell’immaginario collettivo.
Sei
anni dopo, nel 2007, la commissione IUCN
in visita al Sito UNESCO Isole Eolie ha raccolto il nostro messaggio,
presentando Nesos come esempio positivo
di sviluppo sostenibile nel corso della 31a Sessione del World
Heritage Committee a Cristchurch (Nuova Zelanda).
Oggi ci sembra l’occasione giusta per trarre un bilancio complessivo e ripercorrere le tappe di due decenni di lavoro nelle isole e per le isole.
Sui sentieri delle Eolie
Quando
un territorio passa in modo repentino da una dimensione rurale a un’economia
quasi esclusivamente basata sul turismo, rischia di smarrire la propria
identità; si dimenticano rapidamente parole, abitudini, valori, e anche luoghi.
Partendo da questa considerazione, dal 2006 Nesos ha organizzato cicli di
escursioni domenicali, libere e gratuite, per riavvicinare gli isolani – e i
visitatori “fuori stagione” – ai sentieri e ai luoghi più espressivi dell’arcipelago.
In quattordici anni, gli appuntamenti di “Conosci
le tue isole?” hanno registrato numeri insperati: complessivamente più di
cinquecento partecipanti, tra cui molti ragazzi – allora studenti delle scuole
medie, oggi qualcuno all’università – che per seguire il calendario di Nesos
rinunciavano volentieri al pranzo domenicale, con un record di novanta adesioni
a un’escursione al chiaro di luna sul cratere di Vulcano, qualche anno fa; più
di sessanta percorsi diversi, praticamente tutti i sentieri (più o meno)
percorribili delle Eolie. Accanto all’emozione della scoperta di paesaggi
insospettabili a poca distanza da casa, allo spirito di comunità tipico delle
nostre passeggiate e che ha uno straordinario valore sociale, uno dei successi
dell’iniziativa è avere stimolato la nascita di altri gruppi di trekker isolani
e contribuito alla diffusione di una “cultura del camminare” a livello locale.
Un’altra
iniziativa di “recupero” di antiche conoscenze che ha riscosso molti
apprezzamenti è stata il corso di
fitoalimurgia, ciclo di lezioni teoriche e sul campo sulle piante
commestibili e sul loro utilizzo, ripetuto per quattro anni consecutivi grazie
alla preziosa collaborazione dell’Associazione SS. Cosma e Damiano, del Numero
Zero, del Ristorante ‘E Pulera, di Alessandra Dal Zotto e naturalmente alla
simpatia e alla competenza del docente, il botanico Alfonso “Fofò” La Rosa.
Tra
gli impegni professionali dei soci – guide naturalistiche affiliate all’AIGAE –
figura invece l’offerta di un calendario
di escursioni settimanali aperte agli individuali, che ha permesso anche a
visitatori italiani e stranieri non organizzati in gruppi di esplorare le isole
accompagnati in sicurezza lungo i loro sentieri.
Sempre
per i visitatori che scelgono formule autonome, Nesos ha realizzato nel 2009 in
collaborazione con Federalberghi la guida ai “15 migliori sentieri delle Eolie”, stampata in tre lingue
(italiano, inglese e tedesco), che ha ormai quasi esaurito l’originaria
tiratura di 3000 copie; presso la sede dell’associazione è inoltre disponibile
la “Carta dei sentieri di Lipari”,
mentre sullo stesso tema stiamo realizzando un prodotto innovativo e aggiornato
in collaborazione con Ragusi Editore.
In
un sentiero abbandonato è però difficile camminare: per questo motivo, insieme
ai volontari di Legambiente e del Magazzino di Mutuo Soccorso, negli ultimi
anni i soci di Nesos hanno partecipato a iniziative di pulizia dei sentieri che rappresentano una grande risorsa per il
turismo e che tuttavia giacciono in uno stato di perdurante abbandono,
nonostante decine di appelli accorati.
Divulgare
l’importanza del patrimonio naturalistico dell’arcipelago
Soci
di Nesos sono autori delle più importanti pubblicazioni divulgative sulla
natura delle Eolie apparse negli ultimi venti anni: la “Guida naturalistica alle Isole Eolie”
di P. Lo Cascio ed E. Navarra (L’Epos, Palermo, 2003), il capitolo
sull’arcipelago in “L’Italia dei vulcani”
(Touring Club Italiano, Milano, 2007), la “Guida
ai vulcani e alla natura delle Isole Eolie” di N. Calanchi, P. Lo Cascio,
F. Lucchi, P.L. Rossi e C.A. Tranne (LAC, Firenze, 2007) e il primo volume dedicato
all’arcipelago di “Luoghi e natura di
Sicilia” di P. Lo Cascio (Danaus, Palermo, 2017), per citare le principali.
Nesos
ha inoltre collaborato attivamente nella stesura della recente guida sulle
Eolie pubblicata da Lonely Planet,
che nel 2018 ha indicato l’arcipelago tra le 30 mete imperdibili a livello
globale.
Nel
2012, l’associazione ha curato l’allestimento e i tabelloni della parte
dedicata alla paleontologia delle Eolie nella sezione Territorio Uomo Ambiente del Museo Archeologico
Regionale “L. Bernabò Brea”. Entro la prossima estate prevediamo invece di
aprire al pubblico l’Erbario Eoliano,
un piccolo museo botanico allestito a Salina in collaborazione con il Comune di
Malfa e con la Città Metropolitana di Messina, che gestisce la Riserva naturale
orientata “Montagne delle Felci e dei Porri”.
In
questi anni abbiamo collaborato con molte riviste specializzate (come “Trekking & Outdoor”, “Traveller”, “Dove”, “Bell’Italia”, “Gardenia”, “In Viaggio”, per citarne solo alcune) e con programmi televisivi
come “Linea Verde”, “TG Leonardo”, “Geo & Geo”, “Sereno
Variabile”, “Ambiente Italia”, “Atlantide”, fino alle recenti puntate
di “Linea Blu” realizzate nel 2020;
abbiamo inoltre collaborato alla realizzazione dei documentari della serie Wild
Italy “L’uccello delle tempeste” e “Le Galapagos del Mediterraneo” di Francesco Petretti, andate in onda su
Rai5.
Il
sito web dell’associazione (www.nesos.org),
dove oltre alla descrizione degli itinerari si trova una sezione dedicata alla
storia geologica, alla flora e alla fauna dell’arcipelago, è diventato un
indispensabile riferimento per una vasta utenza alla ricerca di informazioni
naturalistiche aggiornate e rigorosamente attendibili sulle Eolie, ed è stato
citato tra le reference in
prestigiose riviste internazionali, come “Journal of Biogeography”.
Vogliamo
ancora ricordare l’attività di educazione
ambientale svolta sul territorio – nell’ambito di diverse iniziative
organizzate con le scuole di vario ordine e grado di Lipari – e in una
proiezione più ampia, grazie a rapporti di collaborazione pluriennali
instaurati con il Liceo “Monti” di Chieri, con Tour Operator specializzati nel
settore del turismo scolastico (Rayburn Tours, Gigatour) e, dal 2015, come
partner dell’Institut Méditerranéen de Biodiversité et d’Ecologie dell’Università di Aix-Marseille per esperienze formative di ricerca sul campo
(école de terrain) degli studenti del Master in Biodiversità, Ecologia ed
Evoluzione.
Infine, e con un certo sforzo – non beneficiando di alcun contributo pubblico – l’associazione ha allestito una biblioteca che comprende oltre un migliaio di pubblicazioni scientifiche e non sulle Isole Eolie e più di 3000 testi dedicati ad altri ambienti insulari e ad argomenti scientifici; la nostra biblioteca, in continuo aggiornamento, è sempre aperta alla consultazione da parte di ricercatori o semplici curiosi.
Le
Eolie in una proiezione nazionale e internazionale
Nel
2004 Nesos ha organizzato il 5th
International Symposium on the Lacertids of the Mediterranean Basin,
tenuto a Lipari dal 7 all’11 maggio, che ha riunito un centinaio di zoologi
provenienti da una ventina di diversi Paesi. Gli atti del simposio sono stati
pubblicati con il titolo “Mainland and
Insular Lizards: a Mediterranean Perspective” dalla Firenze University
Press nel 2006.
Nel
2020 avremmo dovuto organizzare il XIII
Congresso nazionale della Societas Herpetologica Italica, una delle più
importanti società scientifiche nazionali che riunisce esperti di anfibi e
rettili; a causa della pandemia, l’appuntamento è stato rimandato al settembre 2021 e si prevede l’adesione
di oltre 150 studiosi, tra i quali alcuni relatori stranieri.
Nel
2009 l’associazione ha aderito al progetto
PIM Petit îles de Mediterranee,
iniziativa dedicata alla conservazione delle piccole isole del Mediterraneo,
originariamente avviata dal Conservatoire du Littoral e oggi trasformata in un’associazione
internazionale, dove Nesos ha un rappresentante nel consiglio direttivo. Siamo
infatti convinti che piccole realtà accomunate da una peculiare geografia, come
le isole, possano acquisire una maggiore forza e visibilità solo facendo rete
tra loro. In quest’ottica, abbiamo più volte aderito alla manifestazione “Celebrate Islands” promossa da PIM e
SMILO con incontri e conferenze su temi insulari.
Nel
2013 e 2014 siamo stati anche partner del progetto internazionale MED-JELLYRISK, fornendo supporto
logistico a esperienze-pilota di mitigazione del rischio meduse e organizzando
incontri divulgativi.
Ricerche
sulla biodiversità delle isole
Nesos
ha dato un forte impulso alla conoscenza della biodiversità delle Eolie: i censimenti dell’avifauna stanziale e
migratoria condotti tra il 2007 e il 2008 su incarico della Ripartizione
Faunistico-venatoria e ambientale di Messina, e proseguiti con la pubblicazione
di “Gli uccelli delle isole
circumsiciliane” sulla rivista “Il Naturalista siciliano” (2015); il monitoraggio del falco della regina e degli
uccelli marini, che hanno portato alla scoperta delle colonie eoliane di
uccello delle tempeste, i cui risultati sono stati presentati al convegno
internazionale “Conservation of marine and coastal bird of Mediterranean” ad
Hammamet (2015); gli studi sulla
lucertola delle Eolie, specie endemica rara e minacciata, che hanno
permesso di conoscere a fondo la consistenza delle popolazioni, la biologia e i
problemi di conservazione; le indagini faunistiche sugli invertebrati
dell’arcipelago, in particolare sugli insetti, che hanno portato alla scoperta di sei specie nuove per la scienza
che vivono esclusivamente alle Eolie; le ricerche botaniche, iniziate con la
collaborazione al progetto LIFE NATURA
“Eolife99” e proseguite con l’aggiornamento delle banche-dati floristiche,
il monitoraggio di specie endemiche e minacciate, la “riscoperta” della rarissima Anthemis aeolica, la pubblicazione della flora di tutti gli isolotti minori dell’arcipelago, la segnalazione
di specie aliene e invasive;
inoltre, in collaborazione con l’ISPRA e la Facoltà di Agraria dell’Università
di Palermo è stato avviato un progetto per l’identificazione e la catalogazione
di varietà locali di alberi fruttiferi
delle Eolie, i cui primi risultati sono apparsi nei “Quaderni Natura e
Biodiversità” con il titolo “Frutti
dimenticati e biodiversità recuperata. Il germoplasma frutticolo e viticolo
delle agricolture tradizionali italiane” (ISPRA, 2013).
Ma
oltre a “giocare in casa”, i soci di Nesos hanno partecipato a progetti di
ricerca e missioni in tantissime altre isole: lo studio e conservazione dell’erpetofauna della Riserva naturale
orientata di Lampedusa (2005-2006), il monitoraggio
delle colonie di uccello delle tempeste a Marettimo gestito dalla Stazione
di Inanellamento dell’Università di Palermo (2008 e 2011), le ricerche sull’erpetofauna di Lavezzi
(2010, 2012) e del Parco Nazionale Arcipelago della Maddalena (2011-2012), in
collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, le missioni PIM per il biodiversity assessment delle isole
tunisine Kuriate (2014), Djerba e Kneiss (2015) e di quelle dell’Albania
meridionale (2017); a queste si aggiungono missioni organizzate in forma
autonoma, come quelle nell’isola di Socotra nello Yemen, e nelle isole São Tomé
e Principe nel Golfo di Guinea, che
hanno permesso la scoperta di decine di specie nuove per la scienza e di
altre interessanti novità.
I
risultati di questa intensa attività si sono concretizzati nella pubblicazione
di oltre un centinaio di articoli su
riviste scientifiche nazionali e
internazionali e diverse monografie, tra le quali un volume della
prestigiosa collana “Fauna d’Italia” (consultabili su
www.nesos.org/pubblicazioni.html).
Ribadire
il valore della scienza: il Darwin Day
Dal
2012 Nesos organizza annualmente il “Darwin
Day”, una giornata dedicata
all’evoluzione e alla scienza, che cade a febbraio a ridosso
dell’anniversario della nascita del grande naturalista inglese; la sala messa generosamente
a disposizione dall’Hotel Gattopardo è stata sempre piena di attenti spettatori
che hanno ascoltato decine di relatori sui temi più svariati, ma
immancabilmente collegati al mondo della natura. All’inizio, il Darwin Day di
Lipari era l’unico – o tra i pochi – ad essere organizzato nel Sud Italia; poi
ha stimolato la nascita di altri eventi analoghi, come quelli tenuti nel 2017 a
Catania e nel 2020 a Milazzo. Ciò rafforza la nostra convinzione che la scienza
debba valicare i ristretti confini degli “addetti ai lavori” e aprirsi a un
vasto pubblico.
Oltre
natura e scienza: promuovere la cultura e la socialità
Sono
tantissime le iniziative organizzate e promosse in sinergia con altre
associazioni: con EventiEolie, la prima rassegna di tango argentino “Lipartango” (2006); con Spazio Aperto,
la rassegna teatrale e musicale “Oradaria”
nel suggestivo spazio delle ex-carceri del Castello di Lipari (2012 e 2013);
con I.Dee, la presentazione del libro “I
padrini del Ponte” di Antonio Mazzeo (2011); con il Museo “L. Bernabò
Brea”, le “Letture Malapartiane” di
Pino La Greca e la mostra “Contaminazioni:
dall’età del Bronzo alle collezioni artistiche eoliane moderne e contemporanee”
presso la Chiesa di S. Caterina (2012); con l’Associazione Amici del Museo “L.
Bernabò Brea”, il ciclo di eventi “Serate
sulla Torre” e la mostra “Donne,
gioielli e profumi: una lunga storia d’amore” (2013); la conferenza “Imprevedibilità della natura: il vulcano
islandese Eyjafjallajokull” tenuta nel 2010 dal compianto professor Luigi
Rossi…
La
lista la interrompiamo qua; potrebbe continuare ancora, ma ciò che vuole
esprimere è un messaggio semplice: insieme si può e si deve fare tanto, perché
la cultura e la conoscenza sono indispensabili per fare crescere la coscienza e
la consapevolezza.
Questo
lungo elenco, in realtà, è breve se paragonato a venti anni di entusiasmo, di
passione, di impegno e lavoro quotidiano, di piccole e grandi sfide.
Abbiamo
operato “dal basso”, senza aiuti – gli unici finanziamenti finora ricevuti sono
quelli aggiudicati attraverso regolari bandi e selezioni e finalizzati a
progetti scientifici – puntando alla valorizzazione del patrimonio naturale e
ambientale dell’arcipelago, che rappresenta la prima e fondamentale risorsa per
la nostra realtà territoriale; a un turismo meno invasivo e diffuso nell’arco
di più stagioni, dal volto più “umano”; a ricostruire un rapporto tra gli
isolani e le isole, che innanzitutto sono la loro terra, ma anche Patrimonio
dell’Umanità per l’inestimabile valore che rivestono; a diffonderne la
conoscenza, strumento essenziale per una piena comprensione di questo valore e
per preservarlo nel tempo.
Crediamo
di avere raggiunto molti degli obiettivi prefissati venti anni fa, e per questo
vogliamo ringraziare sinceramente tutti gli amici che, in forme diverse, hanno
creduto e sostenuto le attività di Nesos.
Continueremo a lavorare in questa direzione, e magari tra altri venti anni ne riparliamo.