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venerdì 12 aprile 2024

Oggi è il 12 aprile: San Giuseppe Moscati

 Settimo figlio di Francesco, magistrato, e di Rosa De Luca, Giuseppe nacque a Benevento il 25 luglio 1880. Ma era cresciuto a Napoli, dove la famiglia si era trasferita essendo il papà stato chiamato a svolgere la sua professione presso la Corte d'appello. Giuseppe era dotato di una vivace intelligenza, ma anche di una intensa sensibilità religiosa e umana che lo portava a essere vicino a chi si trovava nel disagio e nella sofferenza.
Per fare qualcosa di concreto per loro, decise di fare il medico. Con i rimedi offerti dalla medicina avrebbe portato anche il conforto della fede. Studiò con impegno, tanto da riuscire a laurearsi a soli ventidue anni. E con il massimo dei voti. Partecipò ad alcuni importanti concorsi, che vinse, aprendosi la strada per una brillante e comoda carriera. Ottenne l'abilitazione all'insegnamento universitario ed entrò nella prestigiosa Accademia partenopea di medicina e chirurgia. Ma poi mise tutte le sue doti di intelligenza e di cuore al servizio dei malati poveri scegliendo il posto di «medico ordinario» nell'Ospedale degli incurabili, il più antico della città. Ritenne quello il luogo ideale per poter svolgere la missione che s'era prefissato fin da ragazzino, così sintetizzata in un suo scritto: «Negli ospedali la missione dei medici è di collaborare all'infinita misericordia di Dio, aiutando, perdonando, sacrificandosi».
A questo programma ispirò la sua vita di medico, dedicandosi senza risparmio a lenire le sofferenze degli altri, sia nella quotidiana assistenza ai malati in ospedale o andandoli a visitare nei miseri tuguri dei quartieri più poveri della città, sia dedicandosi allo studio e alla ricerca per aggiornare le proprie conoscenze da porre al servizio dei malati.

Come diagnostico era bravissimo. In un tempo in cui gli strumenti di analisi e di ricerca erano quasi inesistenti, l'individuazione della malattia era affidata alla preparazione e all'intuizione del medico. E in questo la capacità di diagnosticare di Moscati sorprendeva gli stessi colleghi che vedevano nelle sue diagnosi qualcosa di miracoloso. Lui con molta umiltà rispondeva che aveva una fonte segreta cui attingeva a piene mani ed era l'eucaristia alla quale si accostava ogni giorno. Dio è l'artefice della vita, era solito dire, noi siamo suoi collaboratori, ma il più lo fa lui.

Una volta era riuscito a diagnosticare l'esatta malattia di un operaio che i suoi colleghi avevano inesorabilmente dichiarato tisico: si trattava invece di un ascesso polmonare che con una cura apposita si risolse. L'operaio, felice per la salute ritrovata, voleva a tutti i costi pagarlo. E Moscati: «Se proprio mi vuoi pagare, vatti a confessare perché è Dio che ti ha salvato».

Con i poveri si comportava sempre così, non accettava compensi. Caso mai, era lui a dare loro qualche soldo. Non faceva il medico per la carriera, e tanto meno per arricchirsi. Come Francesco d'Assisi aveva preso sul serio la povertà evangelica, a essa conformava la propria vita. Viveva da povero e con i poveri spartiva quello che aveva. Assisteva, ad esempio, un anziano signore che viveva in uno dei miserevoli tuguri della città, e non potendo andare a trovarlo ogni giorno, lo aveva invitato a recarsi tutte le mattine a fare colazione (avrebbe pagato lui) al bar di fronte all'entrata dell'ospedale. «Andando al lavoro — gli aveva detto — darò un'occhiata all'interno del caffè, se vi vedo vuol dire che tutto va bene, altrimenti verrò a farvi visita a casa».

La carità gli moltiplicava le forze, lo rendeva disponibile ai suoi malati, ai suoi poveri in qualsiasi ora del giorno e della notte e sempre in prima fila, quando calamità e tragedie colpivano la povera gente. Nel 1906 c'era stata un'eruzione del Vesuvio particolarmente violenta. Molti i danni e le vittime. A Torre del Greco, uno dei paesi più colpiti, l'ospedale dove erano ricoverati gli anziani minacciava di crollare sotto il peso di quintali di cenere: bisognava sgomberare in tutta fretta i reparti. Moscati, allora giovane medico, si era associato ai soccorritori lavorando duramente per trasferire malati e quant'altro era ritenuto utile: venti ore di lavoro, sotto la minaccia della lava che continuava ad avanzare lungo le pendici del vulcano. Avevano trasferito l'ultimo degente quando l'ospedale rovinava fragorosamente sui letti ormai vuoti.
Ma anche quando, nel 1911, Napoli fu colpita da una terribile epidemia di colera, il medico Moscati non risparmiò tempo ed energie: molti poveri se la cavarono, grazie alle sue cure, e altri morirono con il conforto della fede che lui aveva loro portato.

Moscati, medico buono e santo che aveva posto la sua intelligenza e il suo cuore al servizio dei poveri e dei sofferenti, moriva in età ancora giovane, a soli quarantasette anni, il pomeriggio del 12 aprile 1927. La mattina s'era recato come al solito all'ospedale a visitare i malati. Avrebbe dovuto proseguire le visite il pomeriggio, ma i suoi pazienti lo attesero invano. Verso le quindici avvertì un intenso malore. Ritiratosi nella camera, si accasciò sulla poltrona. «Sto male», disse ai fratelli che lo avevano visto impallidire. Furono le ultime parole. Un istante dopo cessava di vivere.

I poveri di Napoli accolsero la notizia con dolore e costernazione. Perdendo lui, perdevano un amico, un fratello. Ma guadagnavano un santo in cielo. E tale lo ritennero da subito.

Paolo VI confermò la loro certezza elevandolo nel 1975 all'onore degli altari con il titolo di beato. Fu proclamato santo nel 1987 da Giovanni Paolo Il, al termine del sinodo dei vescovi «Sulla vocazione e missione dei laici nella chiesa».

MARTIROLOGIO ROMANO. A Napoli, san Giuseppe Moscati, che, medico, mai venne meno al suo servizio di quotidiana e infaticabile opera di assistenza ai malati, per la quale non chiedeva alcun compenso ai più poveri, e nel prendersi cura dei corpi accudiva al tempo stesso con grande amore anche le anime.

giovedì 11 aprile 2024

Domani a Lipari la "Giornata nazionale del mare"


Pescando nel nostro archivio: Video inaugurazione molo sud Marina Corta (anno 2010)

Coordinamento Eolie Sanità APS organizza nuovo incontro sulla sanità eoliana

COMUNICATO -
Come annunciato durante il presidio di domenica scorsa, il Coordinamento Eolie Sanità APS organizza un nuovo incontro sulla sanità eoliana per sabato 13 aprile alle 15.30. All’appuntamento, fissato presso la Pizzeria Vulcanica (ex Latteria) sul corso principale, sono stati invitati anche i Sindaci eoliani oltre ai consiglieri e agli assessori del Comune di Lipari.

Tra gli obiettivi, quello di condividere e approfondire le istanze tracciate nel volantino distribuito durante i picchetti tenutisi in parallelo a Lipari, Milazzo e Barcellona domenica scorsa, in occasione della giornata mondiale della sanità, e di continuare a costruire insieme alla cittadinanza, associazioni e istituzioni il percorso verso la manifestazione del 17 Maggio.

Tra le rivendicazioni di sintesi, individuate a livello locale, si segnalano: il rispetto e il potenziamento dell’attuale pianta organica del P.O. di Lipari; l’adeguamento dei servizi sanitari alle reali esigenze dell’arcipelago; il potenziamento dei presidi di continuità assistenziale nelle altre isole; il potenziamento del Percorso Parto e la riapertura del Punto Nascita.

Queste iniziative nascono a seguito della recente istituzione dell’Assemblea permanente in favore del potenziamento dei distretti socio-sanitari di Barcellona, Lipari e Milazzo.

Coordinamento Eolie Sanità - APS

Milazzo: Tragedia sul posto di lavoro, muore operaio

Archivio
A Milazzo, un operaio di 72 anni, residente a Fondachelli Fantina, è morto, sembrerebbe, in seguito alla caduta da un'impalcatura, durante dei lavori di ristrutturazione in un condominio di via Giorgio Rizzo. 
Sul posto sono intervenuti un'ambulanza del 118, i carabinieri, coordinati dal comandante Andrea Maria Ortolani, per gli accertamenti di legge, e il magistrato di turno presso la Procura di Barcellona

Caronte & Tourist Isole Minori su ripresa collegamenti integrativi. E arriva l'annuncio: "Nerea presto alle Eolie"


 

A Stromboli i vertici di Rai Fiction incontreranno il sindaco. L'ANSA DA LIPARI



 

LA GIUNTA GULLO APPROVA LE DIRETTIVE PER IL PIANO REGOLATORE DEI PORTI

COMUNICATO STAMPA

I porti delle isole del Comune di Lipari, sia regionali che comunali, saranno programmati direttamente dall’Amministrazione Comunale tramite la redazione del Piano Regolatore Portuale. E da oggi, con l’approvazione delle direttive, inizia l’iter amministrativo finalizzato a dotare il Comune di questo fondamentale strumento di programmazione.

Un risultato storico importante, che l’Amministrazione Gullo ha ottenuto con una specifica legge regionale, la n. 3 del 31/01/2024, che finalmente ha fatto uscire il Comune da una paralisi durata circa 40 anni. Immobilità che non consentiva all’Amministrazione di intervenire sui porti in maniera organica, strutturata e incisiva. In questi anni, infatti, sono stati possibili solo interventi sporadici, poco efficaci e non coordinati, perché il Comune non possedeva l’adeguato strumento amministrativo di pianificazione portuale: la Delega della Regione a intervenire sul Piano Regolatore dei Porti, cioè alla redazione e progettazione di uno strumento unico, efficace, organico e comprendente tutte le isole del Comune.

L’impegno del Sindaco Riccardo Gullo, su un tema così importante per la comunità eoliana, legato al suo sviluppo turistico, commerciale, diportistico e soprattutto alla qualità della vita dei suoi abitanti attraverso la garanzia degli approdi e il miglioramento dei collegamenti, ha dovuto superare una ferma (e incomprensibile) opposizione sia nell’ambito del Consiglio Comunale, sia della Regione a causa di varie pressioni di forze locali sempre poco propense ad ogni forma di pianificazione.

Le Direttive approvate dalla Giunta Comunale avviano, finalmente, il percorso previsto dalla nuova procedura urbanistica e da quella specifica del settore: si fondano su una visione organica basata su un percorso trasparente, da realizzare con la massima partecipazione delle comunità locali. E’ prevista, infatti, una fase di ascolto con uno o più incontri per ciascuna delle sei isole, da concludersi entro il 30 giugno.

La Delibera approvata, con le Direttive in oggetto, è consultabile a questo link

http://213.82.226.212/lipari/mc/mc_p_dettaglio.php?id_pubbl=42848

Accusati di violenza privata su un undicenne, tre giovani eoliani sono stati assolti in Appello

Tre giovani eoliani, accusati di aver seviziato un undicenne, sono stati assolti con formula piena dalla Corte d’Appello di Messina perché il fatto non sussiste. 
In primo grado, il 16 gennaio del 2023, i tre (A.M.B., C.S. e M.T.) erano stati condannati ad un anno di reclusione presso il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.

A suo tempo la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per violenza sessuale, ma il tribunale aveva riqualificato il fatto in violenza privata. Come premesso, adesso, la Corte d’Appello ha, invece, ritenuto che il fatto non sussiste.

I tre sono stati difesi dagli avvocati, Elena Montalbano, Giovanni Cicala e Salvatore Papa

"Cartolina virtuale" dalle Eolie


 

Rinasce il Faro dell'isola di Salina: sei suite e un museo botanico tra lusso discreto e memoria locale (fonte: www.archiportale.com)

 MAB Aquitectura firma il restauro del complesso ottocentesco nelle isole Eolie, per conservare e valorizzare il patrimonio storico-culturale del sito

Punto di riferimento dell'isola di Salina, nelle Eolie, il complesso ottocentesco del Faro di Capodifaro rinasce con il progetto di restauro a cura di MAB Arquitectura, lo studio guidato dagli architetti Floriana Marotta e Massimo Basile. Con un approccio filologico, il progetto mira a rifunzionalizzare, conservare e valorizzare un patrimonio pubblico di grande valore paesaggistico, storico e culturale, riconnettendolo alla natura e alla memoria del sito.


Immerso nel territorio unico dell’isola, in un promontorio a strapiombo sul mare, l’iconico Faro è parte di un più ampio complesso ricettivo circondato da filari di vigneti dai quali si produce il tipico vino di Salina: la Malvasia. Il progetto prevede la realizzazione di un museo botanico diffuso, di un MicroMuseo della Malvasia e di sei suite d’hotel, ricavate nel corpo del faro originariamente occupato dall'alloggio del guardiano.
 

Gli interni: le suite e la poetica della sottrazione

Le suite costituiscono l’estensione dell’adiacente "Capofaro Locanda e Malvasia Resort", un antico vigneto di Malvasia trasformato in un wine resort dalla famiglia Tasca D’Almerita e oggi parte della collezione Relais&Châteaux.

Con un'area tra i 30 e i 50 mq, ciascuna camera è dotata un giardino privato e un ingresso indipendente, mentre la suite più grande, di 80 mq, al centro del complesso, si estende su due livelli con doppio affaccio doppio e una terrazza panoramica sul mare, i vigneti, gli orti e i giardini.   

Un design essenziale e un lusso discreto definiscono la ridistribuzione e il restyling degli interni. Conservando alcuni elementi storici come i soffitti con le volte a botte e la scala a spirale che conduceva alla Lanterna, il restauro privilegia il carattere sobrio e funzionale dell'architettura tradizionale locale.

La palette cromatica richiama la natura circostante: toni caldi e rassicuranti della terra, come il marrone, il sabbia, il bianco e il beige, sono accostati a tocchi di blu del mare. Una serie di elementi definiscono un concetto di lusso colto, non artefatto, che rispecchia la tradizione siciliana, tra cui pavimenti in micro-cemento, pareti in calce bianca, arredi in muratura e in legno, lavabi in pietra calcarea e cementine artigianali nei bagni, realizzate manualmente da una storica azienda di Santa Flavia su disegno degli stessi architetti.

“Trovandoci davanti a una natura così potente e a un luogo così ricco di suggestioni", spiega la progettista Floriana Marotta, "negli interni abbiamo agito seguendo una poetica della sottrazione: abbiamo disegnato ogni dettaglio, con grande cura ma senza aggiungere orpelli, per definire in ogni ambiente un’eleganza e un’essenzialità che restituisse l’idea di un lusso raffinato e sobrio: quello del tempo che passa lento, nella bellezza delle cose semplici”.
 

Gli esterni: connettersi con la ricchezza locale

Anche per gli spazi esterni, MAB Arquitectura ha sviluppato un progetto nel rispetto della memoria del luogo, prevedendo il consolidamento strutturale delle volte, il recupero dei conci di tufo di facciata deteriorati dalle intemperie e dalla salsedine, poi il restauro delle cornici e delle soglie e il rifacimento della facciata con intonaco a calce, secondo la tradizione eoliana. 

Il progetto dell’area paesaggistica di pertinenza del Faro attinge alla ricchezza dell’isola: muretti a secco, vialetti in brecciolino vulcanico locale, cannicciati sorretti da esili strutture che ombreggiano i giardini privati delle suite emergono dal contesto locale. 

Parte del progetto, il museo botanico diffuso propone le principali essenze della macchia mediterranea e delle specie autoctone presenti sull’isola di Salina, per offrire un’esperienza emozionale e conoscitiva agli ospiti dell’hotel. Percorsi sinuosi nel verde accompagnano alla scoperta di isole tematiche di piante di cappero, mirto, ginestra, lavanda e corbezzolo, alberi di olivo, siepi di alloro e lentisco, oltre a piante di fico d’India, rosmarino, agave, bouganville.

Un piccolo volume adiacente è stato adibito a Micro Museo della Malvasia, uno spazio multimediale che, attraverso proiezioni e pannelli di infografica, illustra una serie di temi strettamente legati al territorio e alla storia dell’isola.

Con l'intervento di recupero di Capofaro, un patrimonio di pochi diventa patrimonio collettivo, favorendo la crescita turistica dei territori. L'iniziativa fa parte del piano di valorizzazione promosso dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa “Valore Paese Italia Fari” che vede l’affidamento dei locali dei Fari in concessione a privati, per garantirne la tutela e il recupero e al contempo favorire l’economia locale



 CAPOFARO LOCANDA & MALVASIA RESORT
da “Le isole Lipari – Salina”, Arciduca Luigi Salvatore d’Austria, 1893, a cura di Pino Paino, Lipari - 1986
Vedi Scheda Progetto
da “Le isole Lipari – Salina”, Arciduca Luigi Salvatore d’Austria, 1893, a cura di Pino Paino, Lipari - 1986
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Benedetto Tarantino
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MAB arquitectura
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MAB arquitectura
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MAB arquitectura
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Benedetto Tarantino
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Alberto Moncada
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Alberto Moncada
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Alberto Moncada

Ricordando... Maria Bartola Paino


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Vivi a pieno questa giornata

E' deceduta Rita Landen in Ziino

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Oggi, 11 aprile: Santa Gemma Galgani

 Gemma Galgani nacque a Camigliano di Lucca il 12 marzo 1878 da Enrico Galgani e da Aurelia Landi, ambedue ferventi cristiani. La buona madre sembrava che presentisse la sua vicina morte e perciò quando poteva stare con la cara bimba, le spiegava le verità della fede, i pregi dell'anima, la bruttezza del peccato, e la vanità delle cose del mondo. Più spesso, mostrandole il Crocifisso, le diceva: « Vedi, Gemma, questo caro Gesù è morto per noi in croce ». A quella vista la fanciullina profondamente commossa piangeva. Questo piissimo sentimento di amore verso Gesù appassionato fu la caratteristica della sua vita: vita di amore e di sacrificio.
Gesù difatti l'aveva prescelta e la voleva santificare attraverso vie straordinarie, facendola partecipe dei suoi dolori ed attirandola a sè mediante vincoli di amore ineffabili.

Il 17 giugno 1887, festa del Sacro Cuore di Gesù, fece la sua prima Comunione con angelico fervore, contando nove anni di età.

Non entrò in religione quantunque lo desiderasse ma guidata prodigiosamente dalla Provvidenza Divina, dopo dolorosissime prove fu ricevuta dalla famiglia Giannini nella città di Lucca, e quivi visse fino alla morte.

Non è possibile dire in poche righe tutte le meraviglie che il Signore operò in lei : Soffrire per Gesù, con Gesù, amare soltanto Gesù, era il suo altissimo ideale. « Vada, diceva, vada chi vuole sul Monte Tabor, io me ne voglio stare con Gesù sul Calvario ». E sul Calvario Gemma sbocciò come mistico fiore.

Già fin dalla fanciullezza ebbe a soffrire: la malattia e la morte della madre; una dolorosissima operazione ad un piede; lo spogliamento di tutti gli averi della famiglia Galgani per cui si trovò nell'estrema miseria, ed un'altra penosissima malattia, da cui fu miracolosamente guarita. Per tanta eroica rassegnazione, Gesù le apparve e le disse: « Figlia, alla grazia che ti ho fatta stamattina (cioè la guarigione), ne seguiranno ancora molte altre maggiori. Io sarò sempre con te, io ti farò da padre, e la mamma tua sarà l'Addolorata ».

A Lucca cominciò la lunga serie delle grazie. Gesù non si lasciò vincere in generosità. Tutti i venerdì Gemma soffriva i dolori della passione del Signore, e nel 1899, due anni dopo la sua offerta col voto di perpetua verginità, fu favorita del dono delle stimmate. Con questo, resa più partecipe dei dolori di Gesù, .raggiunse in breve il più alto grado della mistica. Diceva con S. Paolo: « Oggi non sono più in me, sono col mio Dio, tutta per lui ed egli è tutto in me e per me ».

Godette anche la confidenza del suo Angelo Custode, il quale la liberò da molte tentazioni e portò perfino la sua corrispondenza al padre Germano, suo direttore spirituale.

Il demonio la perseguitò sotto svariatissime forme, persino apparendole nella persona di Gesù appassionato. La grazia però di cui era favorita, le fece sempre discernere i moti del maligno da quelli dello spirito buono. Consumata più dalle fiamme del divino amore che dalla malattia, se ne volava al suo celeste Sposo 1'11 Aprile 1903, vigilia di Pasqua.

PRATICA. — Non stiamo mai in peccato mortale, ma purifichiamo prontamente la nostra anima.

PREGHIERA. — O Signore Gesù che nella vita della tua serva Gemma, hai mostrato come prediligi i semplici e gli umili, fa' che imitandola possiamo attirare anche su di noi le tue benedizioni.


PREGHIERA A S. GEMMA PER CHIEDERE GRAZIE
O cara santa Gemma, che ti sei lasciata plasmare da Cristo crocifisso, ricevendone nel tuo corpo verginale i segni della sua gloriosa Passione, per la salvezza di tutti, ottienici di vivere con generosa dedizione il nostro impegno battesimale e intercedi per noi presso il Signore affinché ci conceda le grazie desiderate.

Amen

Santa Gemma Galgani, prega per noi.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria

MARTIROLOGIO ROMANO. A Lucca, santa Gemma Galgani, vergine, che, insigne nella contemplazione della Passione del Signore e nella paziente sopportazione dei dolori, a venticinque anni nel Sabato Santo concluse la sua angelica esistenza.

mercoledì 10 aprile 2024

In Sicilia test antidroga per i deputati dell'Assemblea Sarà volontario, 35 su 70 lo fecero l'anno scorso

(ANSA) Anche quest'anno i deputati regionali dell'Assemblea regionale siciliana potranno sottoporsi al test antidroga.
Chi vorrà potrà recarsi martedì prossimo nell'infermeria di Palazzo dei Normanni, dalle 11 alle 18.
Lo ha annunciato in apertura della seduta parlamentare il presidente dell'Ars, Gaetano Galvagno.
"Sono felice di sapere che il presidente Galvagno, ha deciso di ripetere il test antidroga che io stesso ho voluto lo scorso anno - dice il vice presidente della commissione regionale Antimafia, Ismaele La Vardera - La politica deve essere trasparenza e come l'anno scorso anche io, come il presidente, non avrò problemi a fare il test davanti ai giornalisti per poi condividere con loro anche il risultato. Chissà se questo Palazzo ha imparato dopo quanto accaduto l'anno scorso, per fortuna lo scopriremo fra una settimana. Il mio auspicio è che lo facciano tutti e 70 deputati e non come l'anno scorso solo 35. Per primi noi dobbiamo essere esempio per le giovani generazioni essendo al di sopra di ogni sospetto. Complimenti al presidente per l'iniziativa che dovrebbe essere estesa anche a tutti gli amministratori locali. La gente è sfiduciata dai politici, soprattutto quando questi sono 'stupefacenti'".

Pescando nel nostro archivio: Video del Ministro Stefania Prestigiacomo a Lipari (anno 2010)

Beni culturali, avviata campagna di prevenzione incendi in tutti i siti. Scarpinato: «Attività fondamentale per ridurre i rischi»

L'assessorato dei Beni culturali e dell'identità siciliana, in vista dell'approssimarsi della stagione estiva, ha predisposto l'avvio della campagna di prevenzione e salvaguardia dagli incendi nei luoghi della cultura. L'assessore Francesco Paolo Scarpinato ha dato mandato al dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, a tutti i soprintendenti e ai direttori dei parchi archeologici, dei musei, delle gallerie, dei centri e delle biblioteche regionali, di mettere in atto tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza dei siti soggetti a rischio incendio.

«Considerando gli eventi critici dello scorso anno, caratterizzati da temperature elevate e incendi devastanti, stiamo avviando una serie di misure preventive per garantire l’integrità del nostro patrimonio storico e artistico – afferma Scarpinato –. La tutela dei beni culturali deve essere una priorità fondamentale per tutti, per questo confidiamo anche nell’impegno e nella sensibilità di ogni singolo individuo».

Domani, sciopero nazionale dei trasporti. Caronte & Tourist ha predisposto servizi minimi da assicurare nello Stretto e tra la Sicilia e le isole minori.


 

In corso svuotamento vasche di calma a Canneto e Vulcano

COMUNICATO - Già avviati da alcuni giorni i lavori per la pulizia delle vasche di calma dei torrenti Gabellotto nell'isola di Lipari Frazione di Canneto, e del Cono di La Fossa nell'isola di Vulcano. 

I due interventi, finanziati dal Comune di Lipari, scongiureranno il pericolo che i detriti alluvionali compromettano la viabilità e invadano gli immobili dei rispettivi centri abitati.

Appaltati nel mese  di dicembre, i lavori sono stati avviati dopo la consegna delle aree demaniali da parte della Struttura Tecnica Ambientale di Messina, e affidati rispettivamente alla Ditta Casella Giuseppe (per Lipari) e Eolotrasporti (Vulcano).

Prevedono lo svuotamento delle vasche di calma dei detriti alluvionali ed il loro versamento alla foce, come indicato dai provvedimenti ambientali ottenuti. La conclusione degli interventi è prevista per l’inizio del mese di maggio.

Presentato al Comprensivo "Isole Eolie" il libro "Di Qua e di Là"

 

Comunicato - Si è tenuto,  lunedì 8 aprile ,a Lipari l’evento di presentazione del libro “Di Qua e di Là” presso l’Istituto comprensivo ISOLE EOLIE. In un’Aula Magna gremita di studenti, docenti e genitori l’autrice Elisabetta Mancuso ha presentato la sua romantica fiaba insieme alla illustratrice Beatrice Buccheri. In videoconferenza era presente la Scuola di Valona (Albania) gemellata con la nostra. Inserito nel percorso del Progetto e-Twinning “Sapori Mediterranei” del nostro Istituto, l’evento è stato presentato dalla DS Mirella Fanti, poi brillantemente introdotto dalla prof.ssa Daniela Culò (Ambasciatrice Erasmus USR Sicilia), ed arricchito dagli interventi degli esperti invitati per l’occasione: Lucy Iacono (Comune di Lipari e FIDAPA) ha elencato i principi di una sana alimentazione; Biagio Rantuccio (SLOWFood) ha illustrato il lavoro nei nostri Orti Didattici; Rosario Vilardo (Museo Archeologico di Lipari) ha ricordato la nostra storia e preistoria alimentare depositata nelle anfore e negli otri; Angelo Paino (ARIE) ha sottolineato il contributo della ristorazione delle Eolie nella cura dei sapori locali; Anna Spadaro ha parlato del ruolo delle associazioni nel nostro territorio (Soroptimist) .

Infine – in un silenzio sospeso di ascolto e concentrazione – l’Autrice ha letto dei brani della fiaba che racchiude l’Amore per la Natura e avverte dei pericoli che tutti noi corriamo se non la a seguiamo. La proiezione delle bellissime illustrazioni ha fatto sognare grandi e piccoli. Al termine dell’evento sono state distribuite le copie del libro agli ospiti presenti e agli alunni delle classi 3^. Nella seconda parte della mattinata il team di docenti ed autrici ha organizzato un Laboratorio di disegno per le tre classi.

Una mattinata davvero speciale !!!!

LA DIRIGENTE SCOLASTICA
IC ISOLE EOLIE
prof.ssa Mirella Fanti

Ricordando... Antonio Spanò


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Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: La persona non è il suo limite.

"Cartolina virtuale" dalle Eolie


 

Oggi, 10 aprile: Santa Maddalena di Canossa

Maddalena nacque a Verona il l° marzo 1774 da nobile e ricca famiglia, terzogenita di sei fratelli. La sua vita fu subito segnata da tristi episodi, come la morte del padre, le seconde nozze della madre, la malattia e l'incomprensione, ma il Signore la guida verso strade imprevedibili che Maddalena tenta con fatica di percorrere.
Attratta dall'amore di Dio, a 17 anni desidera consacrare la propria vita a Lui e per due volte tenta l'esperienza del Carmelo, ma lo Spirito la sollecita interiormente a percorrere una via nuova: lasciarsi amare da Gesù per essere disponibile totalmente ai fratelli afflitti da varie povertà. Ritorna in famiglia e, costretta nuovamente da avvenimenti dolorosi e da tragiche situazioni storiche di fine Settecento, racchiude nel segreto del cuore la sua chiamata e si inserisce nella vita di palazzo Canossa, accettando l'amministrazione del vasto patrimonio familiare.

Con impegno e dedizione, Maddalena assolve i suoi doveri quotidiani e allarga la cerchia delle sue amicizie, rimanendo aperta all'azione misteriosa dello Spirito che gradualmente plasma il suo cuore e la rende partecipe dell'amore del Padre per l'uomo sull'esempio di Maria, la Vergine Madre Addolorata.

Accesa da questa carità, Maddalena si apre al grido dei poveri affamati di pane, di istruzione, di comprensione, della Parola di Dio. Li scopre nei quartieri periferici di Verona, dove i riflessi della Rivoluzione francese, le alterne dominazioni di Imperatori stranieri, le Pasque veronesi, avevano lasciato segni di evidenti devastazioni e di umane sofferenze.

Nel 1808, superate le ultime resistenze della sua famiglia, Maddalena lascia definitivamente il palazzo Canossa per dare inizio, nel quartiere più povero di Verona, a quella che interiormente riconosce essere la volontà del Signore: servire gli uomini più bisognosi con il cuore di Cristo!

La Carità è un fuoco che si dilata! Maddalena si rende disponibile allo Spirito che la guida anche tra i poveri di altre città: Venezia, Milano, Bergamo, Trento. In pochi decenni le fondazioni della Canossa si moltiplicano.

L'amore del Crocifisso Risorto arde nel cuore di Maddalena Che con le compagne diviene testimone dello stesso amore in cinque ambiti specifici: la scuola di carità per la promozione integrale della persona; la catechesi a tutte le categorie, privilegiando i lontani; l'assistenza rivolta soprattutto alle inferme degli ospedali; seminari residenziali per formare giovani maestre di campagna e preziose collaboratrici dei parroci nelle attività pastorali; corsi di Esercizi spirituali annuali per le dame dell'alta nobiltà, allo scopo di animarle spiritualmente e coinvolgerle nelle varie opere caritative.

L'Istituzione delle Figlie della Carità tra il 1819 e il 1820 ottiene l'approvazione ecclesiastica nelle varie Diocesi dove le Comunità sono presenti. Papa Leone XII approva la Regola dell'Istituto, con il Breve Si Nobis, il 23 dicembre 1828. Verso

la fine della vita, dopo ripetuti falliti tentativi con don Antonio Rosmini e don Antonio Provolo, Maddalena riesce a dare avvio anche all'Istituto maschile da lei progettato sin dal 1799.

Il 23 maggio 1831 a Venezia apre il primo Oratorio dei Figli della Carità per la formazione cristiana dei ragazzi e degli uomini, affidandolo al sacerdote veneziano don Francesco Luzzo, coadiuvato da due laici bergamaschi: Giuseppe Carsana e Benedetto Belloni.

Maddalena torna alla Casa del Padre a soli 61 anni. Muore a Verona assistita dalle sue Figlie il 10 aprile 1835, venerdì di Passione!

MARTIROLOGIO ROMANO. A Verona, santa Maddalena di Canossa, vergine, che di sua volontà rigettò tutte le ricchezze del suo patrimonio per seguire Cristo e fondò i due Istituti dei Figli e delle Figlie della Carità per promuovere la formazione cristiana della gioventù.

UNA STANZA TUTTA PER SÉ: INCONTRO A LIPARI. Soroptimist e Carabinieri insieme contro la violenza sule donne

 

Comunicato stampa

 

UNA STANZA TUTTA PER SÉ: INCONTRO A LIPARI

Soroptimist e Carabinieri insieme contro la violenza sule donne

 

Si è svolto a Lipari il 18 marzo 2024 l’incontro-dibattito dal titolo “Una stanza tutta per sé: come e quando possiamo fare di più per aiutare le vittime di violenza?” realizzato in collaborazione tra il Soroptimist Club Lipari Isole Eolie e l’Arma dei Carabinieri.

 

La sala convegni del Gattopardo Park Hotel (v. immagine allegata) era gremita di persone che sono intervenute per ascoltare gli esperti, condividere esperienze su questo importante tema d’attualità e confrontarsi sulle azioni concrete di contrasto alle violenze di genere. Erano presenti in sala anche il vicesindaco Saverio Merlino, il T.V. (CP) Mario De Bellis, comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, e il Luogotenente Luciano Massimo Le Donne, comandante della Stazione dei Carabinieri di Lipari.

 

Dopo i saluti del sindaco Dott. Riccardo Gullo, ha aperto i lavori la Presidente del Soroptimist Club Lipari Isole Eolie – Ing. Anna Spadaro (v. immagine allegata) – che ha illustrato il progetto già realizzato di una stanza presso la stazione dei carabinieri di Lipari dedicata alla denuncia di violenze da parte delle donne, al fine di agevolare questo difficile e doloroso momento, che è stata dotata anche di una valigetta portatile contenente un notebook con sistema di registrazione audio-video speciale, appositamente pensato per questo scopo.

 

Successivamente sono stati proiettati i video della campagna Soroptimist “Orange the world” per prevenire le violenze domestiche mediante il riconoscimento in anticipo dei segnali di una cosiddetta relazione “tossica”.

 

Giada Maria Catena Ainis, Vice-Presidente del Rotaract Club di Lipari Arcipelago Eoliano, ha illustrato le iniziative realizzate il 25 Novembre u.s. – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – presso le scuole di Lipari per sensibilizzare gli studenti su questo argomento.

 

Molto interessanti sono stati gli interventi dell’avvocato Erika Paino, che ha parlato della normativa e delle misure di sostegno dopo la denuncia, e della d.ssa Moira Casella, psicologa psicoterapeuta che ha affrontato il delicato tema della violenza psicologica e degli strumenti per contrastarla e ha letto una poesia di Gio Evan "Ogni tanto pensa a te…”.

 

L’avvocato Francesco Pellizzeri, docente di diritto, ha affrontato quindi lo spinoso argomento della violenza economica, una tipologia poco nota ma molto subdola di violenza di genere con il supporto di un video della canzone di Tracy Chapman “Behind the Wall”.

 

Ha concluso i lavori il capitano Andrea Maria Ortolani, comandante della compagnia dei carabinieri di Milazzo, che ha effettuato un intervento sulle iniziative poste in essere dall’Arma dei Carabinieri per il contrasto alla violenza di genere. A conclusione del suo intervento la proiezione del cortometraggio “Piccole cose di valore non quantificabile” di Paolo Genovese e Luca Miniero ha dato all’assemblea ulteriori spunti di riflessione.

 

La giornata di lavori è stata anche l’occasione per evocare la campagna nazionale di sensibilizzazione “Posto occupato”: un posto in sala è stato lasciato vuoto per evocare le vittime della violenza di genere e invitare tutti i presenti a non dimenticare.

Trasporti: I consiglieri di minoranza di Lipari ringraziano la Regione

 COMUNICATO - Ringraziamo il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e l' Assessore Aricó per il tempestivo intervento messo in campo in risposta alla sospensione dei collegamenti integrativi a mezzo nave al fine di scongiurare una crisi che rischiava di compromettere seriamente l'economia delle isole minori siciliane, e quindi anche delle isole Eolie. Ci auguriamo adesso che il Sindaco  di Lipari, nella qualità di coordinatore delle isole siciliane, mantenga fede ai proclami fatti prima di Natale, tralasci gli spettri del passato e si rechi a Roma per convincere il governo nazionale ad intervenire contro l'aumento del 20% dei biglietti delle navi perpetrato da ormai quasi 4 mesi che ha visto impennare i prezzi delle materie prime.

I consiglieri di minoranza.

martedì 9 aprile 2024

Lipari: Importante convegno del Rotary Lipari - Arcipelago eoliano con attenzione ai giovani e al mondo del lavoro

 

L'evento  vedrà a Lipari : presidenti dell'albo dei Consulenti del Lavoro; presidenti dei Dottori Commercialisti, degli Agronomi ed una presenza istituzionale come il Procuratore della Repubblica Giuseppe Verzera.

A.R.I.E. "squisita" la prima. Con il "Convivio di Eolo" parte la stagione estiva 2024

(Comunicato) Tanta partecipazione ed eccezionale gradimento per il pranzo/evento promosso dagli associati di A.R.I.E al Ristorante Filippino di Lipari che ha aperto la stagione estiva 2024 e ha segnato l’avvio di una serie di progetti di promozione della cultura eoliana del buon cibo.

Presenti i sindaci eoliani e l’assessora regionale al turismo On. Elvira Amata.

“Il Convivio di Eolo è il nostro primo evento e vuole diventare un appuntamento da ripetere negli anni per simboleggiare l’inaugurazione della stagione turistica e promuovere la ristorazione eoliana ed il nostro arcipelago in un percorso itinerante del gusto che cancella i confini locali e si mescola nel territorio nazionale ed internazionale.”

Con queste parole davanti ad un pubblico numerosissimo composto da istituzioni, giornalisti ospiti provenienti da tutte le isole Eolie, siciliani e  nazionali il presidente di A.R.I.E. Angelo Paino ha aperto ieri al Ristorante Filippino di Lipari “Il Convivio di Eolo”, il pranzo/evento che ha inaugurato con grande successo l’attività dell’associazione dei ristoratori eoliani.

 ’importante iniziativa è stata sostenuta dalla Regione Siciliana e dal presidente dell’ Ars Gaetano Galvagno ed in rappresentanza del governo siciliano è intervenuta l’assessora regionale al turismo Elvira Amata.

“Possiamo lavorare insieme” ha assicurato agli associati di A.R.I.E l’onorevole Amata. “Dobbiamo fare sistema da soli non si possono raggiungere i giusti obiettivi e ringrazio vivamente gli associati per aver unito le forze. In Sicilia abbiamo un’offerta turistica  unica e speciale e l’enogastronomia, in questo caso quella delle Isole Eolie, è da sempre un voce importante e trainante anche in chiave di scelta delle vacanze.”

Alla prima iniziativa di A.R.I.E. sono intervenuti anche i sindaci Riccardo Gullo di Lipari, Domenico Arabia di Santa Marina Salina e Giacomo Montecristo di Leni. Tutti, insieme anche a  Clara Rametta di Malfa (assente solo per motivi familiari) hanno  sottolineato l’importanza della nascita della nuova associazione per contribuire a sostenere la promozione del comparto turistico eoliano ed hanno assicurato il proprio sostegno agli associati di A.R.I.E  conferendogli il ruolo di ambasciatori del gusto e dei sapori delle Isole Eolie

Presente  all’incontro anche il presidente di Federalberghi Isole Eolie Christian del Bono che ha assicurato il sostegno della categoria, importante quest’ultimo  in termini di accoglienza.

Nel corso del  pranzo/evento introdotto dal componente direttivo Massimo Lo Schiavo  ed arricchito per la presentazione dei vini dal segretario Danilo Conti i  componenti di A.R.I.E hanno sensibilizzato le istituzioni eoliane e regionali sull’importanza di partecipare  alle più importanti  fiere sul turismo per presentare davanti ad un pubblico di settore non solo i prodotti locali noti in tutto il mondo come la malvasia, i capperi, i vini ma più in particolare un’offerta turistica a 360 gradi, offerta che non può prescindere  -hanno detto- dal miglioramento dei collegamenti delle Eolie con la Sicilia ed i porti italiani.

L’ attività dei soci di A.R.I.E  ha  fra i suoi scopi principali quello di contribuire a rafforzare i grandi punti di forza delle Isole Eolie, dal 2000 Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e che hanno costituito il loro successo facendone una delle mete più importanti del turismo internazionale; fra questi  spiccano il Cappero di Salina presidio slow food, i Capperi delle Isole Eolie Dop, la Malvasia DOC, i vini delle cantine eoliane IGP,  i pregiati grani antichi,  i prodotti dell’agricoltura ed i rinomati formaggi, le tante attività che si possono compiere nel territorio, dal trekking a quelle sul mare, la storia antica dei territori ricchi  di monumenti da scoprire, i meravigliosi paesaggi naturali, il verde incontaminato.

Tanti di questi elementi sono emersi ieri nel corso de “Il Convivio di Eolo” dove protagoniste sono state  letradizioni esaltate e rivisitate dagli chef locali che annoverano eccellenze della ristorazione italiana  come Martina Caruso, la più giovane stella Michelin d’Italia.

Un  autentico ed apprezzatissimo tripudio  di gusti, sapori  ed emozioni accompagnato dagli straordinari  vini delle cantine eoliane e culminato dopo antipasti, primi e secondi con i dolci eoliani preparati dalle sapienti mani di alcune donne del territorio; un percorso  unico e  speciale che ha messo in luce le straordinarie materie prime locali e la capacità di tutti i ristoratori di lavorare insieme in modo creativo.

Entusiasmo e passione che da oggi proseguirà ogni giorno nelle cucine di tutti i ristoratori di A.R.I.E. per promuovere in modo creativo il turismo nelle Eolie attraverso il grande patrimonio dell’enogastronomia.

“Il Convivio di Eolo “ è formato da  Angelo Paino presidente,  il direttivo è composto dai  vice presidente vicari,  Lucio Bernardi delegato di Lipari, Fabio Giuffrè delegato per Salina, Federica Sulfaro delegata per Panarea, segretario Danilo Conti, tesoriere Francesco Fonti ed ancora Gilberto Iacono delegato per Vulcano, Antonino Zaccone delegato per Stromboli, Giuseppe Santamaria delegato per Filicudi, componenti del direttivo sono  Antonino Alaimo, Francesco Basile, Emanuele Carnevale, Nunzia Cincotta, Giuseppe Finocchiaro, Rosy Gallo, Massimo Lo Schiavo.

 

LIPARI: DENUNCIATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE DEGLI INCENDI IL LOCALITÀ LAMI

COMUNICATO - I Carabinieri della Stazione di Lipari, a conclusione di attività investigativa, hanno denunciato – in stato di libertà – un 56enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine, quale presunto responsabile di alcuni incendi boschivi che si sono sviluppati, in località Lami di Lipari, nei mesi di settembre 2022, luglio 2023 e gennaio 2024.

Le investigazioni, portate avanti attraverso sopralluoghi, puntualmente effettuati nelle aree interessate dagli incendi, laddove sono stati individuati i punti d’innesco, sostenute anche dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni, hanno permesso ai Carabinieri di risalire all’identità del 56enne, quale presunto responsabile, che pertanto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati plurimi di incendio boschivo.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, è da presumersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati.


Collegamenti integrativi. I sindaci delle isole minori: "Si torna a navigare" e ribadiscono necessità tavolo tecnico permanente