Non sono d'accordo con il criminalizzare i ragazzi e le ragazze che in questi giorni si sono lasciati prendere dal fenomeno della neck nomination. Ho letto tanti insulti e cattiverie nei loro confronti. Dimostriamo ancora una volta che, soprattutto noi adulti, non abbiamo occhi attenti per vedere oltre le apparenze, orecchi e cuore aperti per cercare di comprendere ciò che sta dietro...e che certamente é più importante. Non siamo capaci, spesso, di vivere accanto a questi adolescenti...a vedere la persona e non il gesto. Noi non abbiamo mai fatto azioni e gesti di cui vergognarci!? Beh, credo che nessuno sia nella posizione di scagliare la prima pietra. É giusto però porre l'accento sulle responsabilità educative degli adulti...ma ancora una volta non per giudicare, per dividere da una parte i bravi genitori, educatori...dall'altra i cattivi. No! Questo non serve a niente. Occorre tutti insieme riprendere in mano le redini di questa comunità eoliana che poi altro non é che lo specchio della società odierna. Occorre riprendere una pedagogia dei genitori, fermarsi un istante a riflettere, a confrontarsi, a ripensarci, mettendoci in discussione tutti. Parlo anche per me, perché anche nel mio lavoro...a volte é facile giungere a conclusioni sbagliate o comunque affrettate.
Parlando con alcuni ragazzi, in questi giorni, é emersa la necessità di andare oltre il gioco dei video su FB, di scendere più in profondità nei problemi. Occorre recuperare un dialogo tra le generazioni che ormai é quasi del tutto interrotto.
Il mio messaggio é rivolto ai tanti adolescenti: io non vi giudico perché avete fatto un video su FB, che comunque reputo una cosa da evitare perché può essere davvero pericolosa, non vi giudico se bevete o fumate...so che dietro tutto questo...ci siete come persone! Esistete! Avete tanto da dare e spesso non siete messi nelle condizioni di poterlo fare. So che avete un mondo dentro, fatto di sogni e paure. Non é giusto che veniate criminalizzati per un gesto...perché voi non siete quel gesto...voi siete molto, ma molto di più!
Un conto é denunciare un fenomeno, altra cosa é ergerci a giudici... Ecco perché, d'accordo con molti di voi...ho deciso di non parlare più di questo argomento.
Agli adulti dico, non possiamo accorgerci che i ragazzi esistono solo quando fanno qualcosa di forte, che ci chiama in causa, dobbiamo accorgerci di loro tutti i giorni, partendo dalle nostre case, dalle scuole, recuperando un rapporto che sia di fiducia.
Samuele Amendola