Palermo (Adnkronos) – Un danno erariale di 4 milioni di euro. E’ quello che la Corte dei conti contesta ad ex assessori e dirigenti del settore della Formazione professionale in Sicilia. I magistrati contabili, così hanno condannato l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, tre ex assessori e cinque burocrati regionali, tra i quali l’attuale segretario generale, Patrizia Monterosso. Sotto la lente di ingrandimento della Corte dei conti sono finite le integrazioni finanziarie sul Piano regionale dell’offerta formativa 2007, concesse nel 2008 e nel 2009 agli enti della formazione professionale nell’Isola.
Sulla vicenda interviene il gruppo del M5S all’Assemblea regionale siciliana, chiedendo la rimozione “al più presto” di Monterosso. “Crocetta non può ignorare pure la sentenza della Corte dei Conti, che è il sigillo su una una gestione fallimentare del mondo della Formazione, caratterizzato da conduzioni allegre, clientelari e dalla totale assenza di controlli” dicono i parlamentari grillini.
“La notizia di oggi – proseguono i deputati – fa il paio con quella altrettanto grave” riferita giovedì ”in quinta commissione all’Ars dalla dottoressa Corsello, che ha ammesso la totale mancanza di controlli nei rendiconti degli enti negli anni passati. I quali, a dire la verità, erano già stati denunciati e segnalati dalla dirigente in relazioni mandate al governo precedente. L’assenza di controlli avrebbe, infatti, favorito, oltre alle gestioni truffaldine, anche il proliferare di contratti, consentendo agli enti, da un lato di mettere in mobilità o in cassa integrazione il personale, dall’altro di continuare ad assumere personale con contratti atipici”.
“Le irregolarità avrebbero rallentato anche la macchina dei finanziamenti - spiegano i parlamentari a Cinque Stelle -. La percentuale delle somme non erogate agli enti per le annualità pregresse, secondo quanto riferito dalla dirigente, sarebbe il frutto del rifiuto da parte di alcuni enti di presentarsi in assessorato per chiarire le irregolarità emerse in questi mesi. Un fatto, questo – concludono -, che potrebbe esporre gli stessi enti alla restituzione delle somme già percepite”.
Sulla vicenda interviene il gruppo del M5S all’Assemblea regionale siciliana, chiedendo la rimozione “al più presto” di Monterosso. “Crocetta non può ignorare pure la sentenza della Corte dei Conti, che è il sigillo su una una gestione fallimentare del mondo della Formazione, caratterizzato da conduzioni allegre, clientelari e dalla totale assenza di controlli” dicono i parlamentari grillini.
“La notizia di oggi – proseguono i deputati – fa il paio con quella altrettanto grave” riferita giovedì ”in quinta commissione all’Ars dalla dottoressa Corsello, che ha ammesso la totale mancanza di controlli nei rendiconti degli enti negli anni passati. I quali, a dire la verità, erano già stati denunciati e segnalati dalla dirigente in relazioni mandate al governo precedente. L’assenza di controlli avrebbe, infatti, favorito, oltre alle gestioni truffaldine, anche il proliferare di contratti, consentendo agli enti, da un lato di mettere in mobilità o in cassa integrazione il personale, dall’altro di continuare ad assumere personale con contratti atipici”.
“Le irregolarità avrebbero rallentato anche la macchina dei finanziamenti - spiegano i parlamentari a Cinque Stelle -. La percentuale delle somme non erogate agli enti per le annualità pregresse, secondo quanto riferito dalla dirigente, sarebbe il frutto del rifiuto da parte di alcuni enti di presentarsi in assessorato per chiarire le irregolarità emerse in questi mesi. Un fatto, questo – concludono -, che potrebbe esporre gli stessi enti alla restituzione delle somme già percepite”.
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