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domenica 27 gennaio 2019
REGIONE: DOPO 10 ANNI RIPARTONO GLI SCAVI ARCHEOLOGICI IN SICILIA
Ripartono nell’Isola, dopo dieci anni, gli scavi archeologici e i loro restauri. La Regione Siciliana ha finanziato, infatti, otto cantieri nelle province di Palermo, Catania, Agrigento, Trapani, Enna, Ragusa e Messina, per un totale di 500mila euro.
«Il mio governo - evidenzia il presidente Nello Musumeci - ha posto tra i suoi obiettivi la ripresa delle attività di scavo e ricerca che tanto lustro hanno dato, in passato, alla Sicilia. Con questa prima attività, cui seguirà un prossimo corposo finanziamento già progettato, si apre una nuova stagione che consentirà alla nostra terra di ottenere un duplice risultato: arricchire l’offerta culturale del nostro patrimonio archeologico a turisti, studiosi e curiosi e riappropriarsi di una tradizione scientifica indispensabile per lo studio e la conservazione della nostra memoria».
Tutti i lavori - scavi, consolidamento, messa in sicurezza, restauro e creazione di percorsi di visita - prenderanno il via tra qualche settimana, quando le condizioni meteorologiche consentiranno l’avvio delle operazioni. Le attività riguarderanno, soprattutto, quelle zone della Sicilia che fino a ora hanno ricevuto meno attenzioni, sia in termini di finanziamento per la ricerca, sia per l’inclusione nei grandi circuiti. L’assessorato dei Beni culturali ritiene quest’azione messa in campo un’ulteriore iniziativa strategica per attuare la volontà di valorizzazione dei siti culturali a torto considerati minori, già priorità del Governo Musumeci.
«Negli ultimi anni - aggiunge l’assessore Sebastiano Tusa - le attività di ricerca e di scavo archeologico in Sicilia sono state condotte principalmente dalle Università italiane e straniere. Le professionalità e le capacità dell’assessorato dei Beni culturali sono state, a causa di una inaccettabile miopia politica, mortificate e relegate a un semplice esercizio di controllo e sorveglianza. Non è pensabile che le Soprintendenze siciliane, strutture dotate di eccellenti archeologi e tecnici, non avessero la possibilità di continuare attività che ci hanno reso famosi nel mondo».
Gli scavi previsti in Sicilia:
A Palermo, all'interno del complesso di età medievale di San Giovanni degli Eremiti, riprendono i lavori per lo studio e la comprensione dell’edificio preesistente e la realizzazione di nuove modalità di fruizione
A Ramacca, in provincia di Catania, parte la pulitura dei mosaici, il ripristino, restauro e la messa in sicurezza della Villa romana con le terme annesse di contrada Castellitto. Si tratta di un sito in aperta campagna soggetto a saccheggio e che quindi necessita di urgenti lavori di tutela. E sempre nel territorio etneo, in contrada Rocchicella-Palikè, riprendono i lavori di ripristino dopo le alluvioni delle ultime settimane con successive operazioni di scavo e rilievo.
A Sant’Angelo Muxaro - in località “Monte Mpisu” - nell’Agrigentino, si completerà lo scavo della necropoli e grazie all’utilizzo di droni verrà realizzato un documentario divulgativo. Si tratta di un sito dove negli anni ’70 ci sono state già ricerche che hanno portato alla luce il villaggio costituito da capanne circolari in uso per tutta l’età neolitica e una parte della necropoli composta da tombe a pozzetto. Ripresa dei lavori anche a “Monte Castello”, dove le strutture del castello medievale si sono impiantate su strati preistorici e greci, la cui straordinaria stratificazione archeologica è documentata dal Neolitico fino all’età rinascimentale, con una serie di preziosi materiali tra cui ori, pietre pregiate, monete, metalli, ceramiche a lustro.
A Pantelleria, in provincia di Trapani, partirà lo scavo, il rilievo e lo studio di Mursia, il villaggio preistorico costituito da capanne e con la necropoli costituita dai Sesi. E’ previsto il recupero degli inumati con eventuali corredi funerari, nonché la sistemazione dell’intera area archeologica per la fruizione da parte dei visitatori.
In contrada Gerace, nell’Ennese, all’interno della Villa romana scoperta venticinque anni fa e costituita da una dozzina di ambienti dotati di pregevoli pavimenti mosaicati, sono previsti, in questa prima fase, il restauro conservativo dei mosaici già messi in luce, la copertura provvisoria degli ambienti, la pulizia dell'intera area, nonché la realizzazione di percorsi di visita e supporti didattici. La Villa - costruita nel tardo IV secolo dopo Cristo da Philippianus, al cui nome si riferiscono i bolli rinvenuti su ben 99 laterizi - presenta mosaici policromi con tessere di colore rosso, viola, giallo, stilisticamente molto simili a quelli della Villa del Casale di Piazza Armerina. Presenti anche le terme che finiscono di essere usate dopo l’incendio del V secolo.
Nel Ragusano, a Giarratana, in una villa romana del III secolo dopo Cristo, di notevole estensione con peristilio e di cui si conoscono già sette ambienti, sono previste attività di scavo su altri quattro aree per evidenziarne gli eventuali pavimenti musivi, la sistemazione e la realizzazione di passerelle e supporti didattici. In passato sono stati ritrovati pregevoli mosaici geometrici policromi con schemi decorativi simili a quelli di Piazza Armerina, di Patti e a quelli del nord Africa.
A Milazzo, in provincia di Messina, infine, partono i nuovi scavi archeologici nella necropoli greca dell’antica Mylai (VI-IV secolo avanti Cristo). I lavori saranno finalizzati all'esplorazione completa dell'area e al recupero accurato dei corredi per la musealizzazione dei reperti nell'Antiquarium archeologico. Lavori di sbancamento effettuati nel passato nella città mamertina, finalizzati alla realizzazione di un parcheggio, hanno riportato alla luce un lembo dell'ampia necropoli greca (VI-IV secolo avanti Cristo) dell'antica Mylai. Sono state messe in luce centinaia di sepolture databili dal VI al IV secolo avanti Cristo e vari segmenti della viabilità interna. Le sepolture hanno sempre restituito oggetti di corredo di eccezionale interesse, sia di fabbricazione locale che di importazione: ceramica attica a figure nere, con manufatti anche di pregio, ceramica calcidese a bande, ceramica da fuoco e da trasporto.
«Il mio governo - evidenzia il presidente Nello Musumeci - ha posto tra i suoi obiettivi la ripresa delle attività di scavo e ricerca che tanto lustro hanno dato, in passato, alla Sicilia. Con questa prima attività, cui seguirà un prossimo corposo finanziamento già progettato, si apre una nuova stagione che consentirà alla nostra terra di ottenere un duplice risultato: arricchire l’offerta culturale del nostro patrimonio archeologico a turisti, studiosi e curiosi e riappropriarsi di una tradizione scientifica indispensabile per lo studio e la conservazione della nostra memoria».
Tutti i lavori - scavi, consolidamento, messa in sicurezza, restauro e creazione di percorsi di visita - prenderanno il via tra qualche settimana, quando le condizioni meteorologiche consentiranno l’avvio delle operazioni. Le attività riguarderanno, soprattutto, quelle zone della Sicilia che fino a ora hanno ricevuto meno attenzioni, sia in termini di finanziamento per la ricerca, sia per l’inclusione nei grandi circuiti. L’assessorato dei Beni culturali ritiene quest’azione messa in campo un’ulteriore iniziativa strategica per attuare la volontà di valorizzazione dei siti culturali a torto considerati minori, già priorità del Governo Musumeci.
«Negli ultimi anni - aggiunge l’assessore Sebastiano Tusa - le attività di ricerca e di scavo archeologico in Sicilia sono state condotte principalmente dalle Università italiane e straniere. Le professionalità e le capacità dell’assessorato dei Beni culturali sono state, a causa di una inaccettabile miopia politica, mortificate e relegate a un semplice esercizio di controllo e sorveglianza. Non è pensabile che le Soprintendenze siciliane, strutture dotate di eccellenti archeologi e tecnici, non avessero la possibilità di continuare attività che ci hanno reso famosi nel mondo».
Gli scavi previsti in Sicilia:
A Palermo, all'interno del complesso di età medievale di San Giovanni degli Eremiti, riprendono i lavori per lo studio e la comprensione dell’edificio preesistente e la realizzazione di nuove modalità di fruizione
A Ramacca, in provincia di Catania, parte la pulitura dei mosaici, il ripristino, restauro e la messa in sicurezza della Villa romana con le terme annesse di contrada Castellitto. Si tratta di un sito in aperta campagna soggetto a saccheggio e che quindi necessita di urgenti lavori di tutela. E sempre nel territorio etneo, in contrada Rocchicella-Palikè, riprendono i lavori di ripristino dopo le alluvioni delle ultime settimane con successive operazioni di scavo e rilievo.
A Sant’Angelo Muxaro - in località “Monte Mpisu” - nell’Agrigentino, si completerà lo scavo della necropoli e grazie all’utilizzo di droni verrà realizzato un documentario divulgativo. Si tratta di un sito dove negli anni ’70 ci sono state già ricerche che hanno portato alla luce il villaggio costituito da capanne circolari in uso per tutta l’età neolitica e una parte della necropoli composta da tombe a pozzetto. Ripresa dei lavori anche a “Monte Castello”, dove le strutture del castello medievale si sono impiantate su strati preistorici e greci, la cui straordinaria stratificazione archeologica è documentata dal Neolitico fino all’età rinascimentale, con una serie di preziosi materiali tra cui ori, pietre pregiate, monete, metalli, ceramiche a lustro.
A Pantelleria, in provincia di Trapani, partirà lo scavo, il rilievo e lo studio di Mursia, il villaggio preistorico costituito da capanne e con la necropoli costituita dai Sesi. E’ previsto il recupero degli inumati con eventuali corredi funerari, nonché la sistemazione dell’intera area archeologica per la fruizione da parte dei visitatori.
In contrada Gerace, nell’Ennese, all’interno della Villa romana scoperta venticinque anni fa e costituita da una dozzina di ambienti dotati di pregevoli pavimenti mosaicati, sono previsti, in questa prima fase, il restauro conservativo dei mosaici già messi in luce, la copertura provvisoria degli ambienti, la pulizia dell'intera area, nonché la realizzazione di percorsi di visita e supporti didattici. La Villa - costruita nel tardo IV secolo dopo Cristo da Philippianus, al cui nome si riferiscono i bolli rinvenuti su ben 99 laterizi - presenta mosaici policromi con tessere di colore rosso, viola, giallo, stilisticamente molto simili a quelli della Villa del Casale di Piazza Armerina. Presenti anche le terme che finiscono di essere usate dopo l’incendio del V secolo.
Nel Ragusano, a Giarratana, in una villa romana del III secolo dopo Cristo, di notevole estensione con peristilio e di cui si conoscono già sette ambienti, sono previste attività di scavo su altri quattro aree per evidenziarne gli eventuali pavimenti musivi, la sistemazione e la realizzazione di passerelle e supporti didattici. In passato sono stati ritrovati pregevoli mosaici geometrici policromi con schemi decorativi simili a quelli di Piazza Armerina, di Patti e a quelli del nord Africa.
A Milazzo, in provincia di Messina, infine, partono i nuovi scavi archeologici nella necropoli greca dell’antica Mylai (VI-IV secolo avanti Cristo). I lavori saranno finalizzati all'esplorazione completa dell'area e al recupero accurato dei corredi per la musealizzazione dei reperti nell'Antiquarium archeologico. Lavori di sbancamento effettuati nel passato nella città mamertina, finalizzati alla realizzazione di un parcheggio, hanno riportato alla luce un lembo dell'ampia necropoli greca (VI-IV secolo avanti Cristo) dell'antica Mylai. Sono state messe in luce centinaia di sepolture databili dal VI al IV secolo avanti Cristo e vari segmenti della viabilità interna. Le sepolture hanno sempre restituito oggetti di corredo di eccezionale interesse, sia di fabbricazione locale che di importazione: ceramica attica a figure nere, con manufatti anche di pregio, ceramica calcidese a bande, ceramica da fuoco e da trasporto.
Vendesi cuccioli
Vendesi 2 cuccioli volpini maschi (nella foto), nati il 26 novembre, già sverminati con 2 vaccini. Per info contattare il 3393567220
Judo. Non è andata bene per i judoka liparesi il torneo di Lignano.
(Comunicato) Non è andata bene ad Antonio Agrip e Andrea De Salvo nella gara che si è svolta a Lignano, valida per il 24° torneo internazionale Alpe Adria.
In entrambe le categorie vi erano 72 atleti, anche molto forti.
Per di piu' vi è stato un sorteggio poco fortunato e questo, nonostante i nostri ragazzi abbiano disputato un buon incontro, non gli ha permesso di andare oltre il primo combattimento.
Dis - servizi postali. Se Filicudi "piange", Alicudi non "ride". L'intervento di Francesco Scaldati
Caro direttore,
l'Odissea postale continua senza nessun pudore da parte dei responsabili.
l'Odissea postale continua senza nessun pudore da parte dei responsabili.
Giovedì ad Alicudi apre l'ufficio ma, per la maggior parte del tempo, tutto bloccato a causa di problemi tecnici. Venerdì l'aliscafo arriva regolarmente ma la posta di Alicudi resta ugualmente chiusa.
Ieri sabato la nave arriva ma dell'operatore nessun segno. La situazione è paradossale.
Vi prego di rendere noto questo continuo disagio che le comunità di Filicudi e Alicudi devono vivere
Vi prego di rendere noto questo continuo disagio che le comunità di Filicudi e Alicudi devono vivere
Francesco Scaldati.
NDD - Scaldati, nei giorni scorsi, aveva evidenziato anche i problemi inerenti l'ufficio postale a Filicudi.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Bartolo Locantro, Domenica Parisi, Antonio Lotronto, Rosy Giuffrè, Giacomo Biviano, Mariella Giardina, Nino Bellino, Francesca Bonci, Liliana Fotea
Via Conti....quando il segnale di pericolo è più pericoloso del pericolo stesso. E non è tutto (2 foto)
"Sprofondamento" stradale sulla via Isa Conti di Lipari che, qualcuno, ovviamente, in buona fede, ha ritenuto di segnalare così (foto in alto). Un "segnale", comunque, pericoloso, specie durante le ore notturne, quando diventa, praticamente, invisibile.
Nelle more di un intervento della pubblica amministrazione vi invitiamo alla massima attenzione anche perchè, meno di un metro più avanti, vi è un ulteriore "sprofondamento", anch'esso notevole e pericoloso.
Detti e proverbi. Siciliani ed Eoliani (4° puntata)
Il modo di dire di oggi: Cu di spiranza campa , dispiratu mori . (Chi di speranza vive, disperato muore)
Invito tutti i lettori che volessero contribuire alla rubrica con detti, frasi, proverbi ad effettuare l'invio a s.sarpi@libero.it o su messenger del nostro direttore.
Ritrovata chiave a Piazza Mazzini
Questa chiave con telecomando è stata ritrovata a Piazza Mazzini (Lipari). Il proprietario può ritirarla presso il centralino del Comune di Lipari.
Oggi è il "Giorno della memoria" : PER NON DIMENTICARE !
L'entrata del campo di concentramento di Auschwitz con la tristemente celebre scritta Arbeit macht frei
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell'Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria[1]. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l'Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto[2].
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella grande offensiva oltre la Vistola in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il 27 gennaio 1945 furono le truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" del maresciallo Ivan Konev che arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Ad Auschwitz, circa 10-15 giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.
L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati dentro a quel lager nazista.
In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi come quello di Chełmno e quello di Bełżec ma questi, essendo di sterminio e non di concentramento, erano vere e proprie fabbriche di morte dove i deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo poche unità speciali.
La data del 27 gennaio in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, è indicata quale data ufficiale agli stati membri dell'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1º novembre 2005.
Il Giorno della Memoria in Italia
L'Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nel medesimo giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell'Olocausto e delle leggi razziali e coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.
Prima di arrivare a definire il disegno di legge, si era a lungo discusso su quale dovesse essere considerata la data simbolica di riferimento: si trattava di decidere su quali eventi fondare la riflessione pubblica sulla memoria. Erano emerse in particolare due opzioni alternative. Il deputato Furio Colombo aveva proposto il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma (il 16 ottobre 1943 oltre mille ebrei furono catturati e deportati dall'Italia ad Auschwitz): questa ricorrenza avrebbe permesso di focalizzare l'attenzione sulle deportazioni razziali e di sottolineare le responsabilità anche italiane nello sterminio. Dall'altra parte vi era chi sosteneva (in particolare l'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) che la data prescelta dovesse essere il 5 maggio, anniversario della liberazione di Mauthausen, per sottolineare la centralità della storia dell'antifascismo e delle deportazioni politiche in Italia. Infine, anche in ragione della portata evocativa che Auschwitz – oramai simbolo universale delle tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale – da anni rappresenta per tutta l'Europa, si è optato per adottare il giorno della sua liberazione, avvenuta il 27 gennaio.
Gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere. »
I Giusti tra le Nazioni
Fino a gennaio 2015, l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah Yad Vashem di Gerusalemme, riconosceva 25.685 persone come "Giusti tra le Nazioni", cioè non ebrei che durante l'olocausto si sono impegnati, a rischio della vita e senza nessun interesse economico, a soccorrere gli ebrei perseguitati
Paese d'origine
Numero di giusti tra le nazioni
Polonia 6.532
Paesi Bassi 5.415
Francia 3.853
Ucraina 2.515
Belgio 1.690
Lituania 877
Ungheria 823
Italia 634
Bielorussia 608
Slovacchia 546
Germania 569
Grecia 321
Russia 197
Serbia 135
Lettonia 134
Repubblica Ceca 115
Croazia 111
Austria 104
Moldavia 79
Albania 73
Romania 60
Norvegia 59
Svizzera 45
Bosnia 42
Danimarca 22
Armenia 24
Gran Bretagna 21
Bulgaria 20
Svezia 10
Repubblica di Macedonia 10
Slovenia 7
Spagna 7
Stati Uniti d'America 4
Estonia 3
Portogallo 3
Brasile 2
Cina 2
Cile 1
Giappone 1
Lussemburgo 1
Montenegro 1
Turchia 1
Vietnam 1
Cuba 1
Ecuador 1
El Salvador 1
Perù 1
Georgia 1
Irlanda 1
Egitto 1
Totale 25.685
Esiste anche una Giornata europea dei Giusti che, sull'esempio del riconoscimento dato da Yad Vashem ai non ebrei che salvarono gli ebrei durante la Shoah, ricorda le figure esemplari che si sono battute e si battono contro tutte le persecuzioni e in difesa dei diritti umani. Il 10 maggio 2012 il Parlamento europeo ha istituito, su proposta di Gariwo la foresta dei Giusti, la Giornata europea dei Giusti per il 6 marzo, anniversario della morte di Moshe Bejski, che per 25 anni è stato presidente della Commissione dei Giusti di Yad Vashem.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell'Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria[1]. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l'Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto[2].
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella grande offensiva oltre la Vistola in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il 27 gennaio 1945 furono le truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" del maresciallo Ivan Konev che arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Ad Auschwitz, circa 10-15 giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.
L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati dentro a quel lager nazista.
In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi come quello di Chełmno e quello di Bełżec ma questi, essendo di sterminio e non di concentramento, erano vere e proprie fabbriche di morte dove i deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo poche unità speciali.
La data del 27 gennaio in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, è indicata quale data ufficiale agli stati membri dell'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1º novembre 2005.
Il Giorno della Memoria in Italia
L'Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nel medesimo giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell'Olocausto e delle leggi razziali e coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.
Prima di arrivare a definire il disegno di legge, si era a lungo discusso su quale dovesse essere considerata la data simbolica di riferimento: si trattava di decidere su quali eventi fondare la riflessione pubblica sulla memoria. Erano emerse in particolare due opzioni alternative. Il deputato Furio Colombo aveva proposto il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma (il 16 ottobre 1943 oltre mille ebrei furono catturati e deportati dall'Italia ad Auschwitz): questa ricorrenza avrebbe permesso di focalizzare l'attenzione sulle deportazioni razziali e di sottolineare le responsabilità anche italiane nello sterminio. Dall'altra parte vi era chi sosteneva (in particolare l'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) che la data prescelta dovesse essere il 5 maggio, anniversario della liberazione di Mauthausen, per sottolineare la centralità della storia dell'antifascismo e delle deportazioni politiche in Italia. Infine, anche in ragione della portata evocativa che Auschwitz – oramai simbolo universale delle tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale – da anni rappresenta per tutta l'Europa, si è optato per adottare il giorno della sua liberazione, avvenuta il 27 gennaio.
Gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere. »
I Giusti tra le Nazioni
Fino a gennaio 2015, l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah Yad Vashem di Gerusalemme, riconosceva 25.685 persone come "Giusti tra le Nazioni", cioè non ebrei che durante l'olocausto si sono impegnati, a rischio della vita e senza nessun interesse economico, a soccorrere gli ebrei perseguitati
Paese d'origine
Numero di giusti tra le nazioni
Polonia 6.532
Paesi Bassi 5.415
Francia 3.853
Ucraina 2.515
Belgio 1.690
Lituania 877
Ungheria 823
Italia 634
Bielorussia 608
Slovacchia 546
Germania 569
Grecia 321
Russia 197
Serbia 135
Lettonia 134
Repubblica Ceca 115
Croazia 111
Austria 104
Moldavia 79
Albania 73
Romania 60
Norvegia 59
Svizzera 45
Bosnia 42
Danimarca 22
Armenia 24
Gran Bretagna 21
Bulgaria 20
Svezia 10
Repubblica di Macedonia 10
Slovenia 7
Spagna 7
Stati Uniti d'America 4
Estonia 3
Portogallo 3
Brasile 2
Cina 2
Cile 1
Giappone 1
Lussemburgo 1
Montenegro 1
Turchia 1
Vietnam 1
Cuba 1
Ecuador 1
El Salvador 1
Perù 1
Georgia 1
Irlanda 1
Egitto 1
Totale 25.685
Esiste anche una Giornata europea dei Giusti che, sull'esempio del riconoscimento dato da Yad Vashem ai non ebrei che salvarono gli ebrei durante la Shoah, ricorda le figure esemplari che si sono battute e si battono contro tutte le persecuzioni e in difesa dei diritti umani. Il 10 maggio 2012 il Parlamento europeo ha istituito, su proposta di Gariwo la foresta dei Giusti, la Giornata europea dei Giusti per il 6 marzo, anniversario della morte di Moshe Bejski, che per 25 anni è stato presidente della Commissione dei Giusti di Yad Vashem.
sabato 26 gennaio 2019
LIBERA - UNA SCELTA SENZA SCELTA (per non dimenticare)
Vi proponiamo il video musicale "Libera - Una scelta senza scelta (per non dimenticare)" del gruppo eoliano Quart@eccedente.
"Il brano - come evidenzia il gruppo- è stato scritto per non dimenticare gli orrori della Shoah. Orrori visti con gli occhi di una deportata, attraverso il suo dolore...da qui il titolo Libera, perché l'agognata "libertà" le viene restituita solo con la morte e una scelta senza scelta per sottolineare la totale assenza di potere decisionale sulle vite dei deportati nei campi di sterminio". Un bel messaggio che arriva proprio nell'immediatezza di quello che è "Il giorno della memoria".
"Il brano - come evidenzia il gruppo- è stato scritto per non dimenticare gli orrori della Shoah. Orrori visti con gli occhi di una deportata, attraverso il suo dolore...da qui il titolo Libera, perché l'agognata "libertà" le viene restituita solo con la morte e una scelta senza scelta per sottolineare la totale assenza di potere decisionale sulle vite dei deportati nei campi di sterminio". Un bel messaggio che arriva proprio nell'immediatezza di quello che è "Il giorno della memoria".
Calcio a 5 - Serie C2. La capolista Meriense senza ostacoli a Lipari
"Batosta" casalinga per la formazione della Ludica Lipari opposta oggi pomeriggio alla capolista Meriense.
Gli ospiti si sono imposti per 9 a 2.
Per i padroni di casa a segno Re e Zanca.
Gli ospiti si sono imposti per 9 a 2.
Per i padroni di casa a segno Re e Zanca.
REGIONE: VIOLENZA SULLE DONNE, FINANZIATI 31 SPORTELLI D’ASCOLTO
In Sicilia stanno per nascere trentuno nuovi sportelli d’ascolto per donne vittime di violenza. Il dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha approvato la graduatoria provvisoria per la creazione di queste strutture che costituiranno su tutto il territorio dell’Isola il primo punto di riferimento in caso di violenze di natura fisica, psicologica o economica garantendo l’assoluto anonimato. L’importo massimo concedibile è di 12mila euro e, complessivamente, saranno impegnate risorse che ammontano a circa 350mila euro.
«Prende corpo - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - l’idea di creare una rete capillare in tutta l’Isola per aiutare tantissime donne a compiere un gesto, quello della denuncia, al quale troppo spesso rinunciano proprio per mancanza di strutture adeguate, in grado di raccogliere il loro profondo disagio. Dai centri d’ascolto potrà davvero cominciare un percorso che le affranchi per sempre da una vita insostenibile».
Così come previsto dal bando, sono state privilegiate nell’assegnazione dei punteggi, quelle zone in cui il distretto socio-sanitario non è attrezzato per raccogliere questo tipo di segnalazioni. Dopo avere ricevuto le denunce, gli sportelli d’ascolto potranno indirizzare le vittime delle violenze nei centri d’accoglienza che, in sinergia con i servizi sociali dei Comuni, disporranno il ricovero presso una struttura a indirizzo segreto che garantirà il necessario supporto psicologico per un pieno reinserimento in ambito sociale.
« Il governo regionale, per la prima volta - ricorda Musumeci - ha istituito e finanziato il “reddito di libertà” che agevola forme di auto impiego. Un progetto sperimentale che conferma il nostro impegno al fianco delle donne in difficoltà».
«Prende corpo - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - l’idea di creare una rete capillare in tutta l’Isola per aiutare tantissime donne a compiere un gesto, quello della denuncia, al quale troppo spesso rinunciano proprio per mancanza di strutture adeguate, in grado di raccogliere il loro profondo disagio. Dai centri d’ascolto potrà davvero cominciare un percorso che le affranchi per sempre da una vita insostenibile».
Così come previsto dal bando, sono state privilegiate nell’assegnazione dei punteggi, quelle zone in cui il distretto socio-sanitario non è attrezzato per raccogliere questo tipo di segnalazioni. Dopo avere ricevuto le denunce, gli sportelli d’ascolto potranno indirizzare le vittime delle violenze nei centri d’accoglienza che, in sinergia con i servizi sociali dei Comuni, disporranno il ricovero presso una struttura a indirizzo segreto che garantirà il necessario supporto psicologico per un pieno reinserimento in ambito sociale.
« Il governo regionale, per la prima volta - ricorda Musumeci - ha istituito e finanziato il “reddito di libertà” che agevola forme di auto impiego. Un progetto sperimentale che conferma il nostro impegno al fianco delle donne in difficoltà».
Alternanza scuola - lavoro. Progetto "UMANA-MENTE" sottoscritta convenzione tra il "Conti" e la Parrocchia Maria S.S. del Terzito, Valdichiesa Leni.
(Comunicato) Il giorno 29 novembre 2018 è stata firmata la Convenzione tra l’I.S.S. Isa Conti Eller Vainicher di Lipari e la Parrocchia Maria S.S. del Terzito, Valdichiesa Leni, per la realizzazione del progetto denominato “UMANA-MENTE”.
Il progetto “UMANA-MENTE” si inserisce nei percorsi di formazione della c.d. “Alternanza Scuola Lavoro” previsti per il triennio degli Istituti di Istruzione Superiore, nel rispetto della normativa vigente in materia.
Il progetto intende ampliare il ventaglio di competenze, acquisibili individualmente, attivando un rapporto collaborativo con la Casa di riposo di Valdichiesa, per promuovere la socializzazione dei Residenti nella Struttura attraverso attività socio-culturali e ludico-ricreative. Con la realizzazione di iniziative stimolanti, si vuole migliorare la qualità della vita degli Ospiti sia favorendone i processi di integrazione e socializzazione, sia promuovendo l’invecchiamento attivo: mediante il mantenimento e potenziamento delle capacità e delle autonomie psicofisiche individuali e della memoria.
L’iniziativa, inoltre, si propone di arricchire la formazione degli Studenti dell’IIS “Isa Conti Eller Vainicher” con l’acquisizione di competenze utili all’ingresso del mondo del lavoro:
· potenziare le proprie abilità educative, relazionali e comunicative;
· acquisire competenze nelle relazioni interpersonali in un ambito estraneo e diverso da quello familiare e scolastico;
· pensare e realizzare iniziative ricreative, ludiche, culturali idonee a coinvolgere gli Ospiti della Casa di riposo;
· stimolare, raccogliere, razionalizzare e trascrivere i ricordi degli Ospiti della Casa di riposo;
· fare una concreta esperienza di guida e motivazione, individuale e di gruppo.
Hanno aderito all’iniziativa 30 Studenti, 29 di Salina e una di Lipari:
Amicarella Giorgia - Broccio Fabiana – Cappadona Milena – Caravaglio Aldo – Costantino Salvatore – De Grazia Giuseppe Roberto – Di Losa Tiziano – Galletta Graziano – Garito Jacqueline Solange – La Mancusa Desiree – La Mancusa Michael – Lopes Alex Francesco – Mazzeo Mattia Emanuele – Mirenda Anthea – Montecristo Mattia – Najouani Mohammed – Osvaldo Luca – Pantò Samantha – Paratore Alice – Paratore Manuel – Patanè Asia – Rando Antonino Giuseppe – Rando Gaia – Rando Giuseppe - Rando Miriana – Taranto Marta – Taranto Sofia Terzita – Taranto Vittoria Tindara – Virgona Enrico – Virvareanu Ionut Razvan.
La convenzione prevede due Tutor didattici (interni): il Professor Giacomo Montecristo e la Professoressa Maria Antonietta Drago; e un Tutor aziendale (esterno): il Signor Alberto Mazzoni.
Giovedì 24 e venerdì 25 si sono svolti i primi due incontri per la presentazione del progetto e Padre Giuseppe Brancato ha accompagnato gli Studenti a conoscere gli Ospiti e la struttura della Casa di riposo.
Erano presenti agli incontri: il Sindaco di Leni Dottor Riccardo Gullo, che ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa; e il Signor Antonio Brundu che ha dato la sua disponibilità a mettere a disposizione il suo ricco archivio fotografico e a collaborare con le iniziative che saranno concordate.
Complimenti a tutti, grazie e buon lavoro.
Padre Giuseppe Brancato
Parrocchia Maria SS. del Terzito
Il cordoglio delle famiglie Conti e Zitelli per la dipartita di Emilio Castorino
Alla carissima signora Maria ed al figlio Bartolo le più sentite condoglianze da parte di tutta la famiglia Conti e Zitelli per la scomparsa del carissimo Emilio.
Siete stati straordinari ad accudirlo con tanto affetto e tanta dedizione, silenziosa, permettendogli di vivere per tanti anni malgrado le sue malattie.
Il carissimo Emilio è stato uomo buono e tanto fortunato ad avervi come consorte e figlio amorevole.
Con grandissimo affetto
Fam. Conti e Zitelli
Il carissimo Emilio è stato uomo buono e tanto fortunato ad avervi come consorte e figlio amorevole.
Con grandissimo affetto
Fam. Conti e Zitelli
Rapina alla filiale del Monte dei Paschi di Lipari. Condannato uno dei tre rapinatori. Gli altri a giudizio il 5 marzo.
E' stato condannato a 4 anni, presso il tribunale di Barcellona, Salvatore Galati, 31 anni, di Caltagirone, uno dei tre rapinatori che, il 16 agosto scorso, compirono una rapina presso la filiale di Lipari del Monte dei Paschi di Siena. La sentenza, arrivata a seguito di patteggiamento, è stata emessa dal Gup, Salvatore Pugliese. Il Galati è stato difeso dall'avvocato Decimo Lo Presti.
Gli altri due rapinatori i catanesi, Francesco Nicotra, 26 anni e Giuseppe Aiello, 56 anni, difesi dagli avvocati Pietro Venuti e Vittorio La Torre, che hanno optato per il rito abbreviato, compariranno davanti ai giudici del tribunale di Barcellona il prossimo 5 marzo.
Come si ricorderà i tre, armati di due pistole (rivelatesi, poi, armi giocattolo, prive del tappo rosso) e con il volto parzialmente travisato da un berretto effettuarono la rapina alle 15 del 16 agosto, riuscendo a portare via 16 mila euro dalla cassa, più altri 7 mila euro, sottratti ad un cliente che stava per effettuare un versamento. Scattato l'allarme i carabinieri della stazione liparese, coordinati dal dottor Emanuele Crescenti della Procura della Repubblica di Barcellona, bloccarono l'isola e, anche grazie ad informazioni che permisero di tracciare l'identikit dei tre, riuscirono, nel giro di cinque ore, ad individuare ed arrestare i malviventi, recuperando l'intera refurtiva. Gli arresti vennero effettuati nella frazione di Canneto dove i tre avevano cercato rifugio, tentando di confondersi tra i tanti turisti. I malviventi, alla vista dei militari, si diedero alla fuga. Ne scaturì un inseguimento a piedi, nel corso del quale vennero bloccati due dei tre rapinatori : Salvatore Galati e Francesco Nicotra. Nella perquisizione vennero trovati in possesso dell’intera refurtiva, occultata in uno zaino, nonché di una pistola giocattolo. Il terzo rapinatore, Giuseppe Aiello, venne individuato e catturato, sempre a Canneto, intorno alle venti e questo nonostante avesse provveduto a tagliarsi la barba e fornire un documento con false generalità. La perquisizione, a suo carico, consentiva di recuperare anche una seconda pistola, priva di tappo rosso, utilizzata durante la rapina.
Gli altri due rapinatori i catanesi, Francesco Nicotra, 26 anni e Giuseppe Aiello, 56 anni, difesi dagli avvocati Pietro Venuti e Vittorio La Torre, che hanno optato per il rito abbreviato, compariranno davanti ai giudici del tribunale di Barcellona il prossimo 5 marzo.
Come si ricorderà i tre, armati di due pistole (rivelatesi, poi, armi giocattolo, prive del tappo rosso) e con il volto parzialmente travisato da un berretto effettuarono la rapina alle 15 del 16 agosto, riuscendo a portare via 16 mila euro dalla cassa, più altri 7 mila euro, sottratti ad un cliente che stava per effettuare un versamento. Scattato l'allarme i carabinieri della stazione liparese, coordinati dal dottor Emanuele Crescenti della Procura della Repubblica di Barcellona, bloccarono l'isola e, anche grazie ad informazioni che permisero di tracciare l'identikit dei tre, riuscirono, nel giro di cinque ore, ad individuare ed arrestare i malviventi, recuperando l'intera refurtiva. Gli arresti vennero effettuati nella frazione di Canneto dove i tre avevano cercato rifugio, tentando di confondersi tra i tanti turisti. I malviventi, alla vista dei militari, si diedero alla fuga. Ne scaturì un inseguimento a piedi, nel corso del quale vennero bloccati due dei tre rapinatori : Salvatore Galati e Francesco Nicotra. Nella perquisizione vennero trovati in possesso dell’intera refurtiva, occultata in uno zaino, nonché di una pistola giocattolo. Il terzo rapinatore, Giuseppe Aiello, venne individuato e catturato, sempre a Canneto, intorno alle venti e questo nonostante avesse provveduto a tagliarsi la barba e fornire un documento con false generalità. La perquisizione, a suo carico, consentiva di recuperare anche una seconda pistola, priva di tappo rosso, utilizzata durante la rapina.
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