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venerdì 8 gennaio 2010

L'anno scorso "Giornata di sciopero e protesta" e occupazione del traghetto "Laurana"

E' trascorso un anno dall'imponente manifestazione durante la quale circa tremila eoliani scesero in piazza per scongiurare i tagli nei servizi marittimi e la "sottrazione " del traghetto Laurana. Manifestazione conclusasi con l'occupazione dello stesso traghetto.
Riviviamo quell'otto gennaio 2009 attraverso alcune foto:































Le novità dallo sportello Epas di Lipari " Pensioni alle prese con conguaglie e coefficienti"

Le novità del 2010 creano qualche campanello d’allarme. La recessione economica ha portato l’inflazione ai minimi storici, e questo ha fatto sì che la scala mobile girasse in modo molto più lento del solito, con effetti negativi sulle pensioni. Ogni anno, infatti, gennaio è il mese del conguaglio fiscale, della trattenuta della prima rata dell’addizionale comunale e regionale e, molto spesso, degli errori di calcolo (ad esempio, molti pensionati non si sono visti riconoscere la detrazione per moglie a carico perché non avevano compilato lo specifico modulo, ormai obbligatorio). Ma se le trattenute, fino allo scorso anno, erano compensate dallo scatto di scala mobile e, quindi, le pensioni venivano adeguate all’inflazione in modo tale da conservare il loro potere d’acquisto, quest’anno le cose sono andate diversamente.
Se nel 2009 lo scatto in questione è stato del 3,3%, con un aumento di 15 euro mensili per le minime, il 2010 ha fatto registrare un misero +0,7% che, tradotto in denaro, significa 3 euro in più al mese per i pensionati al minimo, i titolari dell’assegno sociale e i beneficiari della rendita maggiorata fino al vecchio milione di lire. Inoltre, l’aumento del 2009 era stato calcolato al 3,3%, ma il tasso d’inflazione reale è stato pari al 3,2%, inferiore quindi dello 0,1%, percentuale che i pensionati hanno percepito per ogni mese del 2009 e che ora saranno costretti a restituire.
Le novità del 2010 però non si esauriscono qui: il decennio appena iniziato è stato indicato come quello dell’austerità previdenziale. Il nuovo corso non riguarda chi è già in pensione, ma chi ancora sta lavorando. Innanzitutto, scatta la revisione triennale dei coefficienti di calcolo della pensione contributiva, che verranno agganciati alle aspettative di vita: in tal modo, le pensioni verranno incassate per più tempo e saranno di minore importo. L’altra novità, forse quella che ha fatto più “rumore”, è relativa all’età pensionabile: questa verrà infatti elevata per adeguarla all’allungamento della vita media.
“In un Paese in cui le nascite sono sempre in diminuzione e l’età media cresce, bisogna necessariamente adeguare la normativa alla realtà sociale esistente- afferma Denis Nesci, Presidente Nazionale del patronato Epas- e l’innalzamento dell’età pensionabile è diretta conseguenza di questa realtà”. Nel settore pubblico, infine, le donne arriveranno ad andare in pensione alla stessa età degli uomini, vale a dire 65 anni: a questo risultato si arriverà gradualmente, raggiungendolo nel 2018.
Dal 2010, intanto, dai 60 anni attuali si passerà ai 61.
Per il 2010 rimangono invariati i requisiti per la pensione di anzianità. La quota che permette di andare in pensione è 95, numero che somma gli anni di contribuzione e l’età anagrafica: i paletti al riguardo sono 35 anni come periodo minimo di contribuzione e 59 anni come età. La quota per gli autonomi è leggermente più alta, poiché l’età minima per poter andare in pensione è 60 anni, e la quota diventa 96. Nel calcolo per raggiungere la quota valgono anche le frazioni di anno.

Eolie: Viaggiano anche gli aliscafi

Da qualche ora, seppure con una certa difficoltà, anche gli aliscafi hanno lasciato l'ormeggio di Milazzo per raggiungere l'arcipelago eoliano.
Potrebbe però trattarsi di un fatto momentaneo in quanto già dalla serata le previsioni meteo non lasciano ben sperare. Sono annunciati venti intorno ai 35km/h

Lipari: La maggioranza non ha i numeri. Salta il consiglio

Il consiglio comunale di Lipari dovrà essere riconvocato. E' saltata, infatti, stamane, per mancanza del numero legale (bastavano 8 consiglieri) la seduta del civico consesso che aveva all'ordine del giorno anche 535 mila euro di debiti fuori bilancio.

Alle nove in aula erano presenti Megna e Fonti (Il Faro), Finocchiaro, Guarino, Longo e Mirabito (PDL) e Giuffrè (MPA). Erano presenti anche il sindaco Bruno e l'assessore Giannò.

Prima che venisse chiamato l'appello i consiglieri di minoranza presenti, ritenendo che il numero legale dovesse essere garantito dalla maggioranza, hanno lasciato l'aula.

IL VIDEO DELL'APPELLO E DELLO SCIOGLIMENTO DELLA SEDUTA:

Regione. Castiglione porge un ramoscello d'ulivo. A Lombardo ma non a Miccichè.

«Anche noi siamo per le riforme di Lombardo», ha dichiarato ieri il co-coordinatore regionale del Pdl Giuseppe Castiglione nel render noto che «l'ufficio politico nazionale del Pdl affronterà nei prossimi giorni la situazione della giunta regionale siciliana. Verrà definita la posizione che prenderemo nei confronti del governo guidato da Raffaele Lombardo, al quale assicuriamo il nostro sostegno sulle grandi riforme che saranno proposte e che noi attendiamo fiduciosi».
«Noi - ha aggiunto Castiglione - abbiamo a cuore la coalizione che sta governando il Paese. Siamo contrari a chi critica la scelta di candidare in due regioni esponenti della Lega. E non condividiamo le affermazioni del sottosegretario Micciché che sostiene che gli ex di Forza Italia sarebbero stati esclusi dalle candidature a presidenti delle regioni: significa non avere compreso il progetto del Pdl che non vede più ex Fi o An, ma la creazione di un soggetto unitario».
«Candidare Polverini, Formigoni, Zaia o Scopelliti - ha sottolineato, in polemica con Gianfranco Micciché, secondo cui per questo tipo di strategia politica il Pdl rischierebbe di dissolversi - fa parte del grande progetto politico di Berlusconi». Non solo Micciché, ma anche Lombardo, a giudizio di Castiglione, starebbe compiendo qualche errore. «Lombardo - ha detto in proposito - parte con il piede sbagliato nominando un dirigente esterno in più rispetto agli otto previsti dalla legge. Verifichi inoltre il possesso dei requisiti da parte dei manager nominati».
E, a quanto pare, è quello che sta facendo l'ufficio legale della Presidenza, che oggi dovrebbe fornire le risposte ai quesiti postigli nel merito dallo stesso Lombardo. Oltre all'invito di Castiglione a limitare il numero di dirigenti esterni, Lombardo ha, però, ieri ricevuto anche l'invito dal segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, che gli ha assicurato il sostegno sulle riforme, ad azzerare «la presenza di esterni negli uffici di gabinetto degli assessori, risparmiando così sei milioni di euro l'anno». «Dimostri subito - ha detto Lupo, rivolto a Lombardo, ma anche a quella parte del Pd che sta contestando la scelta di sostenere il Lombardo-ter, anche se per le sole riforme - di voler dare un vero segno di discontinuità con la precedente gestione di governo azzerando la presenza di persone esterne all'amministrazione negli uffici di gabinetto degli assessorati. È questa una proposta che abbiamo più volte avanzato in Assemblea regionale siciliana con specifici emendamenti. Credo inoltre che sia questo un modo concreto con cui Lombardo può dimostrare di voler avviare un serio processo di risanamento economico e di riforme per la Sicilia. Tale scelta - ha concluso Lupo, intercettando una sorta di richiamo all'ordine della deputata del Pd Alessandra Siragusa - eviterebbe inoltre la triste trattativa di basso profilo politico che si sta svolgendo in queste ore per la formazione degli uffici di gabinetto degli assessori».
Non sembra convinto di questa linea Enzo Bianco. «L'appello al Pd a non sostenere la Giunta Lombardo che ho firmato con Rita Borsellino è frutto di sollecitazioni provenienti da circoli del Pd di tutta la Sicilia, da numerosi simpatizzanti, da rappresentanti istituzionali e non è un gesto personale», precisa il senatore.
«Da oggi – aggiunge Bianco – l'appello è oggetto di una campagna di diffusione e di sottoscrizione rivolta a tutti, in modo da accrescerne la condivisione per dare modo, a chi ha responsabilità istituzionali e a chi no, di esprimere apertamente il loro dissenso all'ipotesi di un sostegno palese al governo della Regione».
«L'appello – spiega l'esponente del Pd – ricalca la linea politica del segretario regionale Lupo e il documento approvato dall'Assemblea regionale del partito; un mandato che non può essere oltrepassato con leggerezza, anche nel rispetto delle indicazioni del segretario nazionale Bersani».
«L'appello serve a dar voce alla gente del Pd e a chi è in disaccordo con l'idea di un sostegno strisciante alla Giunta regionale, che trapela da atteggiamenti e dichiarazioni apparse sulla stampa. – conclude Bianco – una posizione, quella sostenuta nell'appello, che rafforza la linea del segretario regionale».
D'accordo con Castiglione circa il sostegno a Lombardo sulle riforme s'è detto anche il capogruppo dell'Udc all'Ars Rudy Maira. «Sulle grandi riforme - ha detto, commentando l'intervento del co-coordinatore del Pdl - siamo tutti d'accordo, ci mancherebbe altro. Le riforme che ha annunciato Lombardo in aula e sui giornali sono tutte contenute nel programma elettorale della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni. Se le riforme sono per il bene della Sicilia, non le ostacoleremo in nessun modo. Anche noi, come abbiamo detto più volte, siamo pronti a votarle, ma ovviamente il governo dovrà essere disponibile ad accogliere nostri eventuali miglioramenti e proposte di modifica. Qui si parla degli interessi dei siciliani e i giochetti della politica devono essere messi da parte».
Maira, comunque, dubita che Lombardo riesca ad attuare il suo programma. «Conoscendo i meccanismi della politica, i deputati dell'Ars e le logiche di partito - ha spiegato - credo che questa giunta durerà poco. Perché se il Pd è organico al governo, allora il Pdl Sicilia dovrà chiedersi se potrà stare al governo col Pd. Quando ci saranno da votare i provvedimenti diversi dalle grandi riforme, inevitabilmente esploderanno le contraddizioni. L'inciucio non reggerà, perché si tratta di partiti con storie e progetti politici diversi». E, «con questi numeri - ha concluso Maira - è molto probabile che si torni a votare. Allora si vedrà».

Eolie: Verso l'arcipelago viaggiano solo i traghetti

Mezzi veloci in partenza da Milazzo per le Eolie fermi al palo. L'imperversare del vento di sud-est ed il mare in tempesta ha consigliato ai comandanti dei mezzi veloci di non raggiungere l'arcipelago. Viaggiano, invece, i traghetti NGI e Siremar.
Da Lipari per Milazzo ha mollato gli ormeggi alle 7,00 l'aliscafo Siremar. Quello dell'Ustica Lines è partito per Messina. Un aliscafo Siremar, rifugiatosi poi a Pignataro, ha trasportato a Lipari gli studenti di Salina.
Ovvie difficoltà negli uffici pubblici e nelle scuole.

PTE: ragionare, poi tagliare. Novità in vista per le strutture urbane e per Taormina, Patti e Ucria. Sarà "rivista" la mobilità per i medici

Non si ferma l'opera riformatrice dell'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, nel lungo e delicato percorso di completa attuazione del piano di rientro della spesa sanitaria. Mentre sono in corso di valutazione le proposte formulate dalle aziende ospedaliere e sanitarie sul riordino della rete ospedaliera, a breve si assisterà ad un'altra importante operazione. Un provvedimento da attuare con lo strumento del "taglio", ma che dovrà incrementare e non impoverire l'offerta sanitaria. Questa, almeno, la speranza sia della Regione che dell'Azienda sanitaria provinciale, alla quale tocca nuovamente il non facile compito di confrontarsi con il territorio sull'ennesimo atto di ridimensionamento.
Stavolta, tocca ai Pte, i presidi territoriali d'emergenza, che almeno secondo l'attuale previsione dovranno essere ridotti da 14 a 5. Un taglio notevole, che – in tale configurazione – non potrà non avere ripercussioni sull'assetto dei servizi locali, specie su un territorio geograficamente infelice come quello della provincia messinese. I Pte tecnicamente rientrano nel novero delle postazioni di 118 e, almeno nella concezione originaria, dovevano essere dei presidi avanzati, per affrontare le emergenze più semplici senza ospedalizzarle. Nei fatti, però, l'unico elemento in più rispetto alle postazioni dotate di ambulanza era la presenza di un medico fisso: in sostanza, il Pte è una guardia medica stabile associata all'ambulanza mobile, anch'essa dotata di medico a bordo. E secondo la Regione che ce ne siano 15 sul territorio messinese è troppo.
Entro la fine dello scorso anno, l'Asp avrebbe dovuto individuare le postazioni da sopprimere, ma il provvedimento non è stato ancora esitato, e non lo sarà a breve. Numerose infatti le criticità nel frattempo emerse e per la cui risoluzione, come sottolineano il direttore generale dell'Azienda Salvatore Giufrfida e il direttore sanitario Santo Conti, si attendono ulteriori delucidazioni. Tra l'altro, alla luce di tale prospettiva nei giorni scorsi l'azienda ha pubblicato una delibera con un bando di mobilità per i medici, vista la rimodulazione del personale per la soppressione di 9 Pte. Bando che, però, con ogni probabilità sarà modificato: non è infatti indicata alcuna nuova destinazione, visto che non sono state ufficializzate le postazioni da abolire. Sull'argomento, tra l'altro, nei giorni scorsi è stata proposta un'articolata interrogazione da parte dell'on. Giuseppe Picciolo, che invitava l'assessore regionale a predisporre un piano di riordino globale, concordandolo con i sindaci e i sindacati e individuando criteri oggettivi per la soppressione delle postazioni in eccesso (come già fatto per le guardie mediche, ndc). Il deputato messinese, inoltre chiedeva lumi sulle risorse con le quali sarebbero stati assunti i nuovi infermieri professionali previsti dal riordino e quale sarebbe stato il destino dei 600 autisti soccorritori "appiedati" su base regionale dalle ambulanze. «Tutti quesiti legittimi – osserva il manager dell'Asp Giuffrida – e infatti attendiamo l'emanazione di nuove direttive da parte della Regione. Di certo, il riordino non può non passare dalla condivisione con i sindaci e il territorio e dall'assegnazione di specifiche risorse, che al momento non abbiamo».
Attualmente le postazioni di 118 sono 41 su tutto il territorio provinciale – e già lo scorso anno l'attività è stata rimodulata con la riduzione oraria di attività – e di esse 14 sono organizzate in Pte: quelle di Messina città (all'ex Mandalari e in via dei Mille), Scaletta, Brolo, Capo d'Orlando, Falcone, Francavilla, Fiumedinisi, Novara, S. Piero Patti, S. Teresa Riva, Salina, Tortorici e Torregrotta. Alcune modifiche sono state delineate nel corso di un incontro tenutosi a Palermo alla presenza del Comitato per l'emergenza di cui fa parte il responsabile regionale del 118 Dino Alagna. Si è proposto, in particolare, di trasferire la postazione di Antillo a Taormina, e quella di Taormina a Giardini Naxos, dove già si trova dislocata l'ambulanza taorminese. La postazione di Malvagna dovrebbe trasferirsi ad Ucria, dove verrebbe ripristinato il servizio h24, mentre quella di Patti passerebbe all'esterno dell'ospedale, ad esempio a Patti Marina o a S. Giorgio di Gioiosa Marea. Anche la postazione di S. Agata dovrebbe allontanarsi dall'ospedale, mentre le postazioni 118 di Malvagna, Montalbano e Gazzi potrebbero essere abolite. A Messina città la postazione Pte di via dei Mille (troppo vicina al Piemonte) dovrebbe trasferirsi al Distretto sud di Pistunina, mentre l'ambulanza del Policlinico si sposterebbe a Fondo Fucile; la postazione di Castanea, infine, dovrebbe trasferirsi nell'area di emergenza del Papardo, con utilizzo stagionale, ad esempio a Spartà nel periodo estivo. Valutazioni queste, non definitive e legate specificamente ai Pte, ma riferite in genere alle postazioni di 118: da vedere, ovviamente, quale tipo di servizio (solo l'ambulanza, o la guardia medica, o nessuno?) lasciare nelle località in cui i Pte vengono soppressi, in base alle esigenze della popolazione e alla vicinanza degli ospedali.
Si apre, dunque, un'accesa stagione di confronto, dopo quello sulle guardie mediche, in attesa delle linee guida della Regione e senza dimenticare che la tutela della salute dei cittadini è importante quanto e più del risparmio economico.

giovedì 7 gennaio 2010

Calcio. Inarrestabile la juniores della Ludica Lipari

Ancora una vittoria per gli juniores della Ludica Lipari che guidano il proprio girone con 27 punti. Ieri si sono imposti per sei a uno sul campo del Saponara.
La gara è stata sospesa prima della fine dei 90 minuti poichè i padroni di casa sono rimasti sul terreno di gioco con un numero di calciatori inferiore al minimo consentito.

EX PUMEX: PROROGATO IL PROGETTO CON IL COMUNE PER I LAVORATORI. LA CISL E LA FILCA CHIEDONO SOLUZIONE DEFINITIVA ALLA VERTENZA

“La soluzione adottata dal Comune di Lipari per gli ex lavoratori della pomice tampona l’emergenza ma non è quella definitiva”. Così Enzo Cambria, componente della segreteria provinciale della Cisl e Giuseppe Famiano, segretario generale della Filca Cisl di Messina, chiedono immediatamente al Presidente della Regione Raffaele Lombardo la convocazione di un tavolo con il sindacato e tutti i soggetti istituzionali interessati per trovare una soluzione definitiva al problema. Con una delibera della Giunta del Comune di Lipari dello scorso 22 dicembre è stato, infatti, prorogato il progetto per l’utilizzo degli ex lavoratori della Pumex in attività socialmente utili per il 2010.
I rappresentanti della Cisl di Messina, che hanno tenuto diverse assemblee con i lavoratori e hanno anche incontrato il sindaco di Lipari Mariano Bruno, ritengono che debba essere affrontata la vertenza prima che si ritorni all’emergenza e valutando anche la proposta per la messa in sicurezza del sito.
“Grazie alla concessione della proroga e con l’integrazione con gli ammortizzatori in deroga – affermano Cambria e Famiano – i lavoratori potranno ottenere un salario per il 2010. Ma, se non affrontato in tempo, il problema si ripresenterà tra dodici mesi. Chiediamo al Presidente della Regione Lombardo di attivare da subito un tavolo tra le parti interessate coinvolgendo il sindacato e l’amministrazione comunale di Lipari”.

Ringraziamenti

Il presidente, a nome proprio e in rappresentanza di tutti i soci del Club, ringrazia vivamente il direttivo, in particolare Mimmo Parisi, Davide Belletti, Carmelo Sparacino e il responsabile della sede Ninì Tesoriero per il grande impegno e la mole di lavoro eseguito per la realizzazione della sede.
A questi vanno aggiunti il super Giovanni Cortese, estremamente paziente alle nostre continue richieste, l'elettricista Saltalamacchia Giovanni, per il rinnovo dell'impianto elettrico in tutta la sala, il socio Moretto Maurizio e Bartolo (rosticceria Take Away) per la pizza e i rustici offerti per l'inaugurazione del club.
Un grazie anche a tutti i soci!!!!
Il Presidente
Tesoriero Andrea

Lipari: Consiglio comunale manca il numero legale

Così come previsto è saltato stamane la seduta del consiglio comunale di Lipari per mancanza del numero legale. In prima chiamata presenti solo otto consiglieri: il presidente Pino Longo, Lelio Finocchiaro, Gesuele Fonti e Francesco Megna, Nunziatina D'Alia e Bartolo Lauria, Adolfo Sabatini e Giacomo Biviano.
Il consiglio dovrebbe, a questo punto, tornare in aula domani. Sono da approvare, tra l'altro, debiti fuori bilancio per circa 535 mila euro.

2 Gran Gala' 2009 " Premiazione Atleti FIJLKAM SICILIA JUDO 2009

Sabato 9 gennaio ci sarà la cerimonia di premiazione degli atleti che, per la stagione agonistica 2009, hanno ottenuto risultati nelle seguenti gare:
1) Premiazione atleti medagliati ai Campionati Italiani di categoria
2) Premiazione atleti che hanno fatto parte della Rappresentativa Sicilia nel corso del 2009
3) Premiazione atleti vincitori del “ Gran Premio Sicilia 2009 “ ES, CA, JU
4) 4° premio SJO ( Sicily Judo Organitation)
La premiazione si svolgerà a Santa Venerina ( Giarre) presso la Sala del Vendemmiatore con inizio alle ore 16:30.
Per lo Sporting Club Judo Lipari riceveranno il premio:
Cassandra Finocchiaro (Rappresentativa Sicilia e Gran Premio Sicilia 2009 Cadette kg 63 )
Federica Finocchiaro (Trofeo Italia 2009 e Gran Premio Sicilia 2009 Esordiente kg 44 )
Francesca Cecilia Russo (Gran Premio Sicilia 2009 kg +70).

Nuove regole per l'invalidità civile: provvedimenti entro quattro mesi invece degli attuali due anni

Si schiude finalmente una nuova e diversa prospettiva per il tortuoso iter di declaratoria dell'invalidità civile, nel quale purtroppo si assiste ad una duplice offesa verso persone che da un lato lottano contro la malattia e dall'altro contro le lungaggini burocratiche. La nuova normativa, però, ha abolito diversi passaggi offrendo la concreta opportunità di ridurre i tempi. In precedenza (e ciò continua a valere per tutte le domande presentate entro il 31 dicembre 2009: circa 40.000) l'iter prevedeva che la domanda fosse presentata all'Ausl, la quale avviava il controllo medico sul quale si pronunciava poi una commissione di verifica dell'Inps, che poi restituiva la pratica all'Ausl la quale trasmetteva tutto alla prefettura, competente per l'emissione del decreto sul trattamento economico. Il risultato di tutto ciò era un tempo medio di due anni per ottenere un provvedimento nella nostra provincia. Le nuove direttive rese note dall'Inps, invece, impongono di concludere entro 120 giorni (30 per le patologie oncologiche) rendendo soprattutto tracciabile informaticamente la procedura, così da poter individuare i responsabili di eventuali ritardi, assicurando, si afferma dall'Istituto di previdenza, «un'assistenza certa, puntuale e tempestiva».
La nuova procedura (operativa per le domande presentate dal 1. gennaio 2010) dunque, prevede che la domanda sia inoltrara all'Inps tramite i patronati, accompagnata dal certificato di un medico certificatore che dovrà essersi dotato di codice Pin. Il documento infatti verrà trasmesso all'Inps telematicamente, con la contestuale indicazione della data della visita medica da parte della commissione dell'Asp (che dunque dovrà raccordarsi con l'Inps fornendo il calendario delle riunioni). Commissione Asp della quale farà parte anche un medico dell'Inps, evitando dunque il successivo passaggio dalla commissione di verifica Inps, che sarà richiesto solo in caso di procedura dubbia. La pratica tornerà quindi all'Inps che direttamente provvederà a liquidare il trattamento pensionistico: è stata infatti bypassata la competenza della prefettura, grazie ad una convenzione tra la Regione e il Ministero dell'Interno che solo in Sicilia ritardava. Dunque, adesso gli strumenti operativi ci sono: con l'auspicio che Inps e Asp dispongano delle risorse umane ed economiche per poterli impiegare al meglio, senza vanificare l'importante riforma.
Intanto, proseguono le verifiche straordinarie su alcune delle posizioni di invalidità civile della provincia: 4963 gli utenti soggetti a controllo da parte della commissione dell'Inps

Tutti salvi i sette ospedali dell'Asp . Ma verranno attuati importanti provvedimenti di riorganizzazione, soprattutto fra Barcellona e Milazzo

(Natalia La Rosa- Gazzetta del sud) Una "rivoluzione" tutto sommato pacifica, accettata in maniera sostanzialmente serena dalle comunità locali, anche se non senza alcuni distinguo. La nuova configurazione dei servizi ospedalieri in provincia, contenuta nel piano di rimodulazione presentato nei giorni scorsi dall'Asp alla Regione dal direttore generale Salvatore Giuffrida, pone le basi del futuro sviluppo di un servizio delicato e indispensabile, come l'offerta di salute e cura in un territorio, come quello messinese, logisticamente disagiato e certo non servito in maniera capillare. Per questo, un primo essenziale risultato è quello che ha portato a mantenere tutti i sette ospedali della provincia divisi nei distretti Messina 1, con gli ospedali di Patti (152 posti letto), S. Agata Militello (86) e Mistretta (32), e Messina 2, con Taormina (222), Barcellona (110), Milazzo (160) e Lipari (32). Importante è stato anche il mantenimento del totale di 824 posti letto, che, però, sono stati rimodulati fra i singoli presidi come emerge dalla tabelle che pubblichiamo a fianco, e che sono tratte dal documento distribuito ai sindaci dei Comuni interessati durante l'assemblea tenutasi a Palazzo Zanca lo scorso 21 dicembre, al termine della quale il documento è stato approvato all'unanimità dei presenti.
Le novità di maggiore rilievo riguardano soprattutto gli ospedali di Barcellona e Milazzo, i due più vicini geograficamente, che vengono entrambi mantenuti, ma con profondi cambiamenti destinati ad evitare duplicazioni non in linea con le previsioni del piano sanitario. Per quanto riguarda il "Cutroni Zodda" di Barcellona, l'ospedale perderà l'unità operativa di Urologia che verrà trasferita a Milazzo, l'Unità di Nefrologia e Dialisi viene invece soppressa, con l'attivazione di un centro assistenza decentrata con otto posti afferente all'analoga Unità dell'ospedale di Milazzo, cui viene dunque accorpata. Dal nosocomio mamertino viene invece trasferita a Barcellona l'Unità di Neurologia, e sempre al Cutroni-Zodda vengono previsti due posti letto di Oncologia dipendenti dall'Oncologia medica dell'ospedale di Taormina. Da evidenziare che, ad esempio, nessun posto letto è previsto a Barcellona in Ortopedia e Traumatologia: per un ricovero bisognerà rivolgersi all'ospedale di Milazzo. Al contrario, nel nosocomio mamertino non è previsto alcun posto letto in Ginecologia e Ostetricia, salvo i due posti del reparto di Fisiopatologia della Riproduzione umana (FRU), attinente alla branca generale, ma certamente non sovrapponibile. Per il parto programmato, dunque, le gestanti dovranno recarsi a Barcellona nel cui ospedale, tra l'altro viene trasferita da Milazzo anche la Pediatria. Un altro aspetto rilevante riguarda l'ospedale di Taormina, il più grande fra quelli afferenti all'Asp: una delle contestazioni più accese ha recentemente riguardato l'ipotizzata abolizione di una delle due chirurgie generali. La soluzione trovata dall'azienda prevede il mantenimento di tutti i posti letto (16 per la generale, 18 per la generale ad indirizzo oncologico), ma la soppressione di uno dei due posti di primario. «Con i soldi risparmiati – sottolinea il manager – incrementeremo l'organico pagando altri chirurghi e migliorando i servizi all'utenza». Da notare poi come in tutti i presidi siano assegnati ai pronto soccorso posti letto di osservazione breve (in gergo OBI), necessari per valutare la gravità delle patologie ed evitare ricoveri impropri nei reparti ospedalieri.
Il piano non è ancora materialmente operativo, in quanto si attende la definitiva autorizzazione da parte dell'assessorato regionale, ma molte scelte dell'amministrazione sanitaria sono ormai indirizzate sulla strada già tracciata: tra esse ad esempio, quella di prorogare l'incarico a 69 medici assunti a tempo determinato nel settore dell'emergenza-urgenza, opzione sulla quale il management aziendale ha chiesto un parere alla Funzione pubblica.
Intanto, dopo il riordino della rete ospedaliera è ora imminente quello dei servizi di cure primarie con i Pta, i Presidi territoriali di assistenza. Novità dirompente, sotto il profilo organizzativo, ma anche territoriale, per la localizzazione delle nuove entità, sulle quali il dibattito è già aperto

Il "Bambinello" di casa in casa. Grande festa per le strade di Malfa

(Michele Merenda-Gazzetta del sud) Anche quest'anno nel comune di Malfa è stata perpetuata la storica "Uscita del Bambinello", tradizione secolare che trova le prime testimonianze addirittura nel XVII secolo. Si tratta, in linea generale, di una ricorrenza ripetuta durante l'Epifania in buona parte delle Eolie, con modalità di volta in volta diverse. L'evento ricorda l'inziativa di un Vescovo, il quale, durante una dura carestia, pensò di far girare in ogni casa la statua del Bambino Gesù per ingraziarsi la benevolenza Celeste. A Salina, addirittura, ogni comune ed ogni borgata presenta una tradizione con parametri differenti. La tradizione del comune di Malfa sembra però non avere paragoni nelle Eolie, se non in parte con quella di Alicudi; a Malfa, infatti, la statuetta è accompagnata da tanta gente, soprattutto giovani, e da suonatori di fisarmonica, chitarra e tamburello. Una volta c'erano anche strumenti poco convenzionali come il mandolino, il banjo ed il violino. Alla testa di tutte queste persone ci sono gli esponenti delle Confraternite di S. Lorenzo (patrono locale) e S. Giuseppe (il cui culto è anche molto sentito), che portano sul petto, rispettivamente, le distintive fasce rosse e gialle. Il nutrito gruppo gira per devozione di casa in casa ed ogni famiglia offre dolci, malvasia ed altre bevande. Ad un certo orario, dopo l'imbrunire, si sente suonare la campana della chiesa patronale, segnale che bisogna rientrare. Come ogni anno, dopo il giorno dell'Epifania, questi novelli Re Magi attendono la domenica successiva per completare il proprio giro. Tra le novità da registrare, la presenza di diverse donne nella Confraternita di S. Lorenzo.

mercoledì 6 gennaio 2010

MATTARELLA: LOMBARDO, LE RIFORME STRADA PER BATTERE LA MAFIA

Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha deposto una corona di fiori in occasione del 30° anniversario dell’uccisione di Pier Santi Mattarella.
La commemorazione è avvenuta in via Libertà, dove l’ex presidente della Regione fu ucciso il 6 gennaio del 1980. In rappresentanza del governo regionale, erano presenti anche gli assessori alle Autonomie locali e Funzione pubblica, Caterina Chinnici e alla Salute, Massimo Russo.
“Mattarella - ha detto Lombardo - perse la vita perché si schierò in maniera netta, ferma e determinata e lo fece ispirato dalla fede. Dopo trent’anni, credo che sia ancora inderogabile questo dovere morale di lottare perché la Sicilia sia normale e si possa definitivamente battere Cosa Nostra. Le regole, la trasparenza, l’efficienza dell’amministrazione pubblica, le riforme, il taglio degli sprechi e degli sperperi, l’eliminazione di privilegi - ha concluso - sono obiettivi che, anche per noi, sono importanti e attuali e ora dobbiamo avere il coraggio, la forza e la generosità per raggiungerli dopo trent’anni”.
IL VIDEO:

Lipari: Incendio nel deposito Edilcisa. "Prova" sul campo di carabinieri e vigili del fuoco

Proseguono le indagini dei carabinieri di Lipari dopo l'incendio sviluppatosi domenica scorsa nel deposito Edilcisa di Cassarà sulla via Maggiore e dopo i danneggiamenti nel deposito di Canneto. Stamattina i carabinieri, al comando del luogotenente Francesco Villari, hanno effettuato un sopralluogo, con contestuali verifiche, nel deposito dove si sono sviluppate le fiamme. Presenti anche i titolari dell'impresa. Nell'operazione sono stati supportati dai vigili del fuoco poichè si è proceduto a fare esplodere un petardo simile a quelli che sarebbero stati ritrovati nell'area nell'immediatezza dell'evento incendiario. Non si esclude che a generare l'incendio possa essere stata l'esplosione di uno di questi petardi che avrebbe, in qualche modo, interessato un qualcosa dal quale poi si sono propagate le fiamme.
E' ovvio che questa è una delle ipotesi e che le indagini si svolgono a trecentosessanta gradi. E' chiaro che se dovesse essere confermata la suddetta ipotesi bisogna accertare se si è trattato di un atto doloso o di una casualità. Cambierebbe, ovviamente, anche la lettura di quanto accaduto nel deposito Edilcisa di Canneto dentro.
Nel video e nella foto una fase del sopralluogo di stamani:

Lipari: Scatta l'allarme all'ufficio postale. Ma è solo un falso contatto

Falso allarme stamattina, intorno alle dieci e trenta, all'ufficio postale di Lipari centro. Probabilmente per un falso contatto è scattato l'allarme.
Sul posto è immediatamente arrivata una pattuglia dei carabinieri che ha provveduto ad una perlustrazione(nella foto) dei luoghi non riscontrando nulla di anomalo.
L'allarme è quindi rientrato.

Calcio. Lascia Merlo

Lascia per motivi personali e di salute Nicola Merlo, l'allenatore che ha guidato la formazione del Canneto in questa prima parte del campionato di terza categoria.
Intanto oggi la formazione cannetara che doveva affrontare una trasferta non è partita. Non si sarebbe riuscito a raggiungere il minino di giocatori indispensabile per scendere in campo.

Privatizzazione di Tirrenia, si prepara una cordata (di Peppuccio Subba)

(Peppuccio Subba- Gazzetta del sud) Il 23 dicembre scorso è stato pubblicato il bando per la manifestazione d'interesse all'acquisto di n. 108.360 azioni, rappresentanti l'intero capitale sociale di Tirrenia spa. Si avvia così, concretamente, il processo di privatizzazione di Tirrenia che dovrà essere concluso entro il 30 settembre 2010.
Nella proceduta rientra anche la Siremar il cui pacchetto azionario è detenuto dalla società madre Tirrenia.Restano escluse le altre tre società minori del gruppo: Caremar, Saremar, Toremar, perché il loro capitale è stato trasferito, gratuitamente, dalla Tirrenia alle regioni interessate (Campania, Sardegna e Toscana), con effetto dal 21 novembre 2009. La Siremar è rimasta nelle maglie della privatizzazione per una decisione assunta dalla regione Sicilia che punta a partecipare al bando per l'acquisto di Tirrenia e della stessa Siremar.
A spiegare la posizione della Sicilia è stato l'assessore regionale ai trasporti, Nino Strano, dopo la decisione della giunta regionale (opposta a quelle delle altre regioni interessate) di rifiutare l'acquisizione gratuita di Siremar. Il rappresentante del governo regionale in un'intervista al Sole 24 Ore, ha dichiarato: «L'acquisizione gratuita è stata respinta perché a fronte della richiesta di assicurare alla Siremar una dotazione di 75 milioni di euro l'anno, ce ne hanno offerti 50. Non avremmo neanche potuto coprire i costi». Ha poi puntualizzato: «Con il governatore Lombardo, abbiamo pensato di essere in grado di competere per Tirrenia e Siremar insieme. Forti anche della disponibilità finanziaria tratta dai fondi Fesr e Fas». L'obiettivo, prosegue, «è partecipare a un'ipotesi in cui la regione diventi anche un elemento di gestione. Saremo noi a determinare le linee: non le subiremo ma le inventeremo, le organizzeremo, saremo noi a integrare il traffico sociale sovvenzionato col traffico turistico».
La regione per manifestare l'interesse all'acquisizione del pacchetto azionario Tirrenia deve optare tra due possibili soluzioni: costituire una società con privati o concorrere da sola. I probabili partners privati siciliani sono: Ustica Lines, Caronte & Tourist (del gruppo Franza) e Traghetti delle Isole.
Per garantire il livello dei servizi, svolti dalle società del gruppo Tirrenia, il governo italiano erogherà, annualmente, risorse finanziarie per complessivi 184,94 milioni di euro per un periodo fino a 8 anni per Tirrenia e fino a 12 per le quattro società regionali, così ripartiti: Tirrenia 72,685 milioni, Siremar 55,695 milioni, Saremar 13,686 milioni, Toremar 13 milioni e Caremar 29,869 milioni (ramo Campania 19,839 e ramo Lazio 10,030). La Regione siciliana deve affrettare i tempi in quanto la manifestazione di interesse deve essere presentata entro le ore 12 del 19 febbraio.
La commissione trasporti della Ue ha dato l'ok al riassetto del gruppo Tirrenia, progettato dal governo italiano, ma detta numerose condizioni e non lesina critiche all'impianto, tanto da annunciare già la richiesta della messa in mora dell'Italia. In particolare, tra le varie condizioni, Bruxelles stabilisce che le autorità italiane non devono imporre ai potenziali acquirenti condizioni di "natura pubblica", come il mantenimento dei livelli occupazionali, e che le società dovranno essere vendute a condizioni di mercato.
Il vicepresidente della Commissione trasporti della Ue, Antonio Tajani, in merito alla procedura, ha dichiarato: «Si è riusciti a raggiungere un accordo tra Roma e Bruxelles perché la privatizzazione proposta dall'Italia è in sintonia con le regole europee».La Regione siciliana deve stabilire le modalità di partecipazione. La via più sicura è quella di presentarsi con una "cordata" o di costituire una "new co" con armatori aventi sede sociale in Sicilia. E' molto probabile che parteciperanno, all'acquisto di Tirrenia e Siremar, anche armatori nazionali che già esercitano linee in concorrenza con quelle svolte da Tirrenia e che, a suo tempo, hanno sollecitato, presso l'Ue, la procedura di infrazione nei confronti della società di stato.
Intanto i lavoratori dipendenti di Tirrenia e Siremar e gli amministratori delle 14 piccole isole siciliane seguono con apprensione la vicenda delle due società. Gli operatori economici della Sicilia e, in particolare, quelli delle piccole isole sperano che la liberalizzazione delle linee Tirrenia e una migliore riorganizzazione di quelle Siremar, da parte di società miste o private, possano ridare nuovo impulso ai trasporti marittimi, per soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, nonché quelle dei servizi postali e commerciali e contribuire, così, a promuovere lo sviluppo socio-economico di ciascuna isola.

Fondi del ticket. Marevivo " Nessun centesimo speso a Ginostra"

Una lettera è stata inviata dal prof. Riccardo Lo Schiavo (Delegato Generale Associazione Ambientalista MAREVIVO - Sezione di Ginostra-Sromboli) al sindaco del comune di Lipari
e p.c. al dott. Guido Bertolaso (Capo Dip. Protezione Civile - Commissario Emergenza Stromboli ) e a S.E. il Prefetto di Messina.
Oggetto: lavori messa in sicurezza stradina Timpone del fuoco a Ginostra con fondi Ticket.
Egregio signor Sindaco,
in riferimento alla nostra intercorsa corrispondenza in riferimento alla problematica di cui in oggetto, ed in particolare alla sua nota prot. 33695, del 31/08/2009, nonché alla Sua successiva del 14/10/2009 prot. 39842, inviata per conoscenza anche alle Istituzioni in indirizzo, in cui viene ribadita la volontà dell’Amministrazione di “ porre in essere idonei interventi per i lavori in oggetto”, mi spiace ribadire che:
1. I lavori certamente non sono iniziati;
2. l’appalto probabilmente non è stato affidato – a differenza di molteplici analoghi interventi sulle isole “maggiori”;
3. non risulta addirittura che alcun tecnico del Comune di Lipari abbia svolto alcun sopralluogo e pertanto si suppone alcuna perizia;
Nella speranza di essere smentito da fatti concreti, non posso esimermi dall’esprimere profondo rammarico nel constatare, signor Sindaco, che in tutti questi anni dei svariarti milioni di euro introitati dal Comune con i ticket nessun centesimo sia stato speso a Ginostra.
Cordiali saluti.
Riccardo Lo Schiavo

Pontile di Ginostra: "Solo lievi danni ma...". Lo Schiavo (Marevivo) scrive a Bertolaso

Il prof. Riccardo Lo Schiavo (Delegato Generale Associazione Ambientalista MAREVIVO- Sezione di Ginostra-Sromboli) ha scritto al Dott. Guido Bertolaso (Capo Dip. Protezione Civile- Commissario Emergenza Stromboli) e p.c. a S.E. il Prefetto di Messina, al sindaco del comune di Lipari e al giornale La Repubblica (redazione di Palermo)
Oggetto: pontile di Ginostra, lievi danni.
Egregio dott. Bertolaso,
ritengo fortemente necessario “correggere” quanto pubblicato dal quotidiano la Repubblica la scorsa domenica 03 c.m.
Nell’articolo in questione difatti è affermato che “ il mare… ha letteralmente spezzato la stradella che congiunge il vecchio con il nuovo molo, entrambi crollati, enormi massi…”
Viceversa, forse per la bontà del progetto, forse per la perizia e la professionalità della ditta che ha eseguito parte dei lavori di messa in sicurezza, o forse ancora per un “miracolo”, nonostante le devastanti – gigantesche onde, montagne di mare, che per oltre quarantott’ore hanno letteralmente assediato e bombardato la vitale opera e la relativa stradina di accesso, entrambe le infrastrutture hanno perfettamente retto alla furia della natura riportando danni assolutamente lievi (che non è neppure necessario menzionare) e riparabili in poche ore e con la minima spesa.
Anche il vecchio scalo “Pertuso”, il porto naturale più piccolo del mondo, monumento storico della nostra frazione risulta assolutamente intatto.
Resta comunque assolutamente urgente e improcrastinabile che vengano ripresi ed ultimati al più presto i lavori di messa in sicurezza purtroppo interrotti lo scorso settembre.
Confidando come sempre nel Suo intervento, porgo cordiali saluti.
Ricccardo Lo Schiavo

martedì 5 gennaio 2010

DA EOLNET E EOLIENEWS
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C O L O R I

Il punto sugli interventi al Faro di Lingua


Comunicato stampa
In data odierna, grazie alle condizioni meteo marine favorevoli, è stato possibile per l’equipaggio del pontone St. George della Adormar di Palermo, posizionare una parte dei massi previsti dal progetto realizzato dal Provveditorato Opere Marittime( per un totale di circa tremila tonnellate), per la messa in sicurezza del Faro di Punta Lingua.
Alcuni interventi preliminari erano stati posti in essere, nei due giorni precedenti, da alcune ditte edili dell’isola, che su richiesta del Sindaco Massimo Lo Schiavo, hanno attivamente partecipato per cercare di salvare il salvabile, nonostante le condizioni meteo marine non fossero delle migliori.
Gli interventi eseguiti dagli isolani sono stati di due tipi: con il primo si è provveduto ad effettuare delle infiltrazioni di cemento a presa rapida sotto la base della torre di illuminazione, le cui fondamenta erano state completamente erose dai marosi, lavorando per ben otto ore consecutive anche dopo il tramonto, evitando così che la torre rimanesse letteralmente “appesa”ad un sottile solaio di cemento; con il secondo intervento si è provveduto al posizionamento di massi naturali da terra, usufruendo di un accesso creato ad hoc da ruspe ed escavatori, impegnando uomini e mezzi per oltre 15 ore di lavoro.
Tangibile la soddisfazione del Sindaco di Santa Marina Salina: “Il giorno in cui mi sono reso conto che il crollo della torre del faro non era più solo un’ipotesi ma una dura realtà, e la situazione peggiorava di minuto in minuto, ho attivato tutti gli uffici e tutti i dipendenti comunali per arginare questa emergenza, predisponendo, tra le tante altre azioni, subito un’Ordinanza Sindacale( n° 1 del 02/01/2010) per far operare in loco le ditte edili dell’Isola, con propri mezzi e uomini.”
“Ciò che è stato fatto è solo un piccolissimo intervento” continua il Sindaco “ in attesa di azioni necessarie, indifferibili ed urgenti di più ampio respiro che proteggano tutta la costa del laghetto sul versante sud-occidentale, quello maggiormente esposto ai venti e che crea maggiori problemi all’abitato e alle strutture turistiche, alcune delle quali hanno subito danni notevoli. Tra qualche giorno l’Ufficio Tecnico Comunale predisporrà un sopralluogo definitivo e una dettagliata relazione che sarà inoltrata agli organi preposti alla salvaguardia di cose e persone”.
Sono previsti ulteriori due viaggi del pontone St George nei prossimi giorni, con altrettanti carichi di massi da posizionare a completamento del progetto, confidando nelle buone condizioni meteo marine, anche se le previsioni per il fine settimana non sono delle più rassicuranti.
Domenico Arabia
Ufficio Staff del Sindaco

Salina: Il pontone al lavoro al Faro di Lingua

Come già riportato nel pomeriggio in altra notizia sono iniziati oggi a Lingua i lavori di protezione
e messa in sicurezza del Faro.
Nelle foto di Domenico Arabia il Faro e il pontone al lavoro:

Uglscuola Sicilia chiede tavolo di concertazione

Una richiesta di convocazione è stata avanzata dal prof. Bartolo Pavone, segretario regionale dell'UGL scuola Sicilia, alla dott.ssa Patrizia Monterosso (Dir. Generale Dip.REg.Pubblica Istruzione).
Il testo:
Gent.ma Dott.ssa Monterosso,
La scrivente organizzazione sindacale " Ugl Scuola Sicilia", a seguito del varo di alcune disposizioni governative p.v. e che entreranno in vigore nel'2010, CHIEDE, cortesemente, l'istituzione di un tavolo di concertazione per discutere i seguenti punti:
Nuovi tagli agli organici stabiliti dalla legge finanziarie 2009 e di razionalizzazione della spesa;
Dimensionamento degli istituti al di sotto dei 500 alunni o 300 per le zone disagiate;
La spinosa questione che riguarda il personale precario;
L'utilizzo corretto del personale in esubero;
Quello, che la nostra scuola in Sicilia si appresta a vivere nel 2010,rappresenta per tutti noi un momento di grande riflessione e,colgo l'occasione nella qualita' di Segretario Regionale dell'Ugl Scuola di ribadire che l'Ugl scuola sara' a fianco di chi adottera' iniziative per rilanciare e migliorare il sistema scolastico in Sicilia apprezzando moltissimo tutto cio' che e'stato fatto fino adesso dalla sua Amministrazione e non solo, e' in linea su quanto emerso nella 1 conferenza regionale della scuola organizzata a Giardini Naxos.
Grazie, anticipatamente, per la cortese attenzione, porgo cordiali saluti.
Palermo 05-01-2010
Il Segretario Regionale Ugl Scuola Sicilia
prof. Bartolo Pavone

Sportello informativo al Gal Eolie per finanziamenti nel settore agricolo e rurale

COMUNICATO
Il Gal Leader II Eolie Società Consortile s.r.l. informa che, a partire dal05/01/2010, sarà disponibile uno sportello informativo a cui potrà accedere tutta la cittadinanza al fine di reperire informazioni sulle opportunità di finanziamento nel settore agricolo e dello sviluppo rurale a livello comunitario, nazionale e regionale.
Si porta a conoscenza, inoltre, che il Gal Leader II Eolie, nell’ambito della propria attività di formazione ed aiuto all’occupazione, istituirà dei Corsi di Formazione per aspiranti Imprenditori Agricoli.
Si invitano gli interessati a presentare la propria candidatura presso lo stesso sportello informativo.
Ubicazione dello Sportello: C/o Gal Leader II Eolie Società Consortile s.r.l., Via Madre F. Profilio, 3 – 98055 Lipari Recapito telefonico: 090.9813510 – 090.9813511 Indirizzo di posta elettronica: leadereolie@email.it
Giorni ed orari di apertura: martedì e giovedì dalle ore 16.00 alle 19.00
Per particolari esigenze, Vi invitiamo a contattarci per concordare un appuntamento.
Il Presidente (Ing. Emanuele Carnevale)