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sabato 4 ottobre 2014

Anche da Lipari a Roma al Convegno Pellegrinaggio “Cantare la Fede” (di Franco Ficarra)

Si è svolto a Roma dal 26 al 28 settembre 2014, il Convegno Pellegrinaggio “Cantare la Fede” Musica a servizio della Liturgia e dell’Evangelizzazione.
A 50 anni dalla Costituzione Conciliare “Sacrosanctum Concilium” e nel 30° anniversario di fondazione del Coro della Diocesi di Roma.
 Il convegno, organizzato dal Coro della Diocesi di Roma, diretto da Mons. Marco Frisina, ha visto la partecipazione di 1.400 persone, rappresentanti Direttori degli uffici liturgici, Parroci, Cappelle musicali, Corali diocesane e parrocchiali, Animatori musicali e liturgici, Esperti di musica e liturgia, provenienti dalle diverse regioni italiane e da paesi europei ed extraeuropei.
Anche le Isole Eolie (Arcidiocesi di Messina – Lipari - S. Lucia del Mela), erano presenti con una rappresentanza della Schola Cantorum Basilica San Cristoforo di Canneto.
Un momento particolarmente emozionante a livello canoro e musicale, è stato partecipare fattivamente al concerto tenutosi nella Basilica di San Giovanni in Laterano, dove i convegnisti-coristi, insieme con il Coro della Diocesi di Roma e l’orchestra, sono stati diretti dallo stesso Mons. Frisina.
Il Convegno Pellegrinaggio si è concluso in Piazza San Pietro, con la partecipazione dei convegnisti alla Santa Messa presieduta da Papa Francesco, in occasione dell’Incontro degli anziani.

Queste le parole del Papa prima della preghiera dell’Angelus:
Prima di concludere questa celebrazione, desidero salutare tutti i pellegrini …
Rivolgo un cordiale saluto ai partecipanti al convegno-pellegrinaggio “Cantare la fede”, promosso in occasione del trentesimo anniversario del coro della diocesi di Roma. Grazie per la vostra presenza, e grazie per avere animato con il canto questa celebrazione,  affiancandovi alla Cappella Sistina. Continuate a svolgere con gioia e generosità il servizio liturgico nelle vostre comunità!

Le Eolie e le preoccupazioni sul polo industriale milazzese. Merlino (PD) scrive al Ministro dell'Ambiente e a quello della Salute

AL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
AL  MINISTRO DELLA SALUTE
 e p.c.
AL PRESIDENTE DELLA VIII COMMISSIONE (AMBIENTE E TERRITORIO) CAMERA DEI DEPUTATI; AL PRESIDENTE DELLA XIII COMMISSIONE (TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI); SENATO DELLA REPUBBLICA; AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA; ALL’ASSESSORE REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE REGIONE SICILIANA; AL PRESIDENTE DELLA IV COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO REGIONE SICILIANA; AL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI MESSINA; AL COMMISSARIO DELLA PROVINCIA DI MESSINA; AL SINDACO DI LIPARI; AL SINDACO DI SANTA MARINA SALINA; AL SINDACO DI LENI; AL SINDACO DI MALFA
 
La situazione e gli eventuali pericoli provenienti dalla Raffineria Mediterranea di Milazzo e dal Polo industriale del Mela, da molti erroneamente considerato un aspetto secondario per il territorio delle Isole Eolie, ultimamente non sono più sottovalutabili.
Sempre più spesso le presenze industriali di tale zona sono causa principale di malcontento e di lamentele da parte delle comunità circostanti per i rischi legati alle emissioni.
Le Isole Eolie, collocate di rimpetto all’area industriale milazzese, hanno sopportato, da sempre e in silenzio, questi rischi che da quella realtà potrebbero arrivare da un momento all’altro (i venti che interessano la località di Milazzo sono il Maestrale e lo Scirocco. Il primo porta eventuali inquinanti nei paesi della Valle del Mela, il secondo invece sulle Isole Eolie). 
L’incendio di vaste proporzioni che si è sviluppato nella notte del 27 settembre u.s. ha rinfocolato le paure degli abitanti del circondario e anche degli Eoliani.
Le emissioni di derivazione petrolchimica hanno un impatto ambientale che potrebbe compromettere e modificare lo stato di salute, non solo degli abitanti di Milazzo e del comprensorio del Mela ma anche delle Isole Eolie (diversi sono gli organismi che stanno eseguendo studi e analisi e ricerche in merito).
Giacché, se non dovesse essere salutare, inconfutabilmente anche noi “isolani” respiriamo quell’aria, è necessaria pure per questo nostro Arcipelago un’azione immediata di tutela inibitoria per le possibili conseguenze moleste e inquinanti., che saranno dannose sotto diversi aspetti anche biologico, agroalimentare, abitativo, economico e turistico.
Pertanto, viste le considerazioni sin qui espresse,
poiché il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, d’intesa con la Regione, con proprio decreto, in data 11.8.2006, ha istituito come sito d’interesse nazionale anche l’Area industriale di Milazzo - Valle del Mela, che deve essere sottoposta a interventi di caratterizzazione, di messa in sicurezza, di emergenza, di bonifica, ripristino ambientale e attività di monitoraggio, tutela di beni assoluti e primari quali sono la salute, la salubrità dell’ambiente, l’incolumità pubblica, etc.;
          poiché il Polo industriale Milazzo - Valle del Mela è annoverato come “area a elevato rischio di crisi ambientale” quindi dotato di “ un piano di risanamento teso a individuare in via prioritaria le misure urgenti atte a rimuovere le situazioni di rischio e ad attuare il ripristino ambientale”;
          poiché il Prefetto della Provincia di Messina ha convocato un comitato di emergenza tenutosi il 2 ottobre u.s.;
          poiché è previsto un tavolo tecnico per il giorno 7 ottobre p.v., convocato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, proprio sulle suddette questioni;
          poiché la IV Commissione Ambiente e Territorio dell’ARS ha convocato sui medesimi temi un’audizione per il giorno 10 ottobre p.v.;
si chiede
-      che gli amministratori dei comuni eoliani siano tempestivamente messi a conoscenza del Piano esistente e coinvolti attivamente nelle suddette convocazioni in cui dovrà essere urgentemente discussa la redazione e approvazione di un nuovo e aggiornato strumento di pianificazione ambientale del territorio in questione (Milazzo - Valle del Mela - Eolie);
-      di conoscere se sono state adottate dalle Istituzioni e dagli Organi preposti tutte le misure e prescrizioni atte a prevenire o impedire il pericolo o il danno per la salute pubblica per gli abitanti della zona.
-      che Codesti Ministeri, di concerto con la Regione Sicilia, le Amministrazioni e i Consigli comunali delle aree interessate (Eolie comprese - penso al mare e alle coste di questo Arcipelago), organizzi, entro poco tempo, un pubblico incontro al fine di adottare una politica comune per difendere l’ambiente e la salute dei cittadini, i quali vivono le preoccupazioni e le paure di chi abita nell’area della Raffineria di Milazzo e del Polo Industriale del Mela.
 Lipari, 04 ottobre 2014
 Saverio Merlino (Segretario PD Lipari-Eolie)

Calcio a 5. Prima vittoria stagionale per la Ludica Lipari. Cade il Salina contro la Peloritana

Prima vittoria stagionale per la Ludica Lipari di calcio a 5 che, nell'odierno turno del campionato di C2, si è imposta per 8-4, tra le mura amiche del Freeland, al Nicolosi
Battuta d'arresto in trasferta per il Salina che è stato superato per 4-1 dallo Sport club Peloritana con il quale, prima di questa gara, condivideva il primo posto in classifica, unitamente al Sicily Gym

Dall'archivio di Eolienews: Il video della festa a Lipari per l'Inter Campione d'Italia 2009-10

Ex Pumex. Il sindaco Giorgianni: "Non sussiste alcun atteggiamento ostativo al trasferimento all'Assessorato ai BB.CC. purchè......"

COMUNICATO STAMPA
Le notizie riportate su alcuni quotidiani online del messinese e della stampa locale in ordine alla posizione assunta dall’Amministrazione Comunale circa presunte trattative bloccate inerenti i lavoratori ex Pumex, inducono a replicare, anche con una voluta nota polemica.
Emerge l’esigenza ed il dovere, anche morale, di ristabilire la verità dei fatti. Se “sforzi” sono stati profusi questi non possono essere vantati da altri se non da questa Amministrazione. Ricostruzioni fattuali affrettate e prive di fondamento, per addebitare “atteggiamenti irresponsabili”- come dichiarato da alcuni sindacalisti - perdono fondamento laddove è manifestamente riscontrabile dai fatti e dagli atti prodotti quale sia stata ed è l’effettiva azione di governo condotta strenuamente per assicurare un futuro occupazionale ai  lavoratori in argomento.
La prosecuzione del progetto obiettivo varato dal Comune di Lipari per il corrente anno, è stato frutto di costante e intensa attività di concertazione tra il Sindaco di Lipari e l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, segnatamente nella persona dell’Assessore Patrizia Valenti. Mai questa Amministrazione ha condiviso il percorso seguito, né lo ha considerato definitivo o sufficiente, ma ne ha chiesto ed ottenuto il rinnovo per  fronteggiare l’emergenza occupazionale, senza riscontrare, in tale contesto, alcuna utilità o sprono da parte dei sindacati. Non manca da parte del Sindaco l’azione di ricerca di soluzioni definitive, non ancora raggiunte allo stato attuale, per i ben noti limiti di legge. Senza addentrarsi in un lungo excursus della vicenda che interessa i lavoratori in questione,  va ancora sottolineato che il raggiungimento di tale obiettivo  è stato possibile solo grazie all’azione incisiva della Civica Amministrazione che concretamente ha sortito un decisivo intervento sul fondo perequativo delle autonomie locali a carico del quale, con la previsione di un articolo di legge ad hoc, è stata posta, per l’esercizio 2014, la somma di 600 migliaia di euro per garantire la prosecuzione del progetto di che trattasi.
Nei giorni scorsi l’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ha emanato il decreto che dispone l’impegno delle suddette risorse a favore del Comune di Lipari il quale ha individuato una soluzione per l’anticipazione di quelle necessarie, anche in assenza di bilancio, onde garantire le retribuzioni dovute ai lavoratori. Ad oggi nessuna concreta proposta è stata fatta all’Amministrazione per la stabilizzazione dei lavoratori neanche da parte dell’Assessore ai Beni Culturali, se non attraverso un incontro tenutosi a Lipari (cui, tra l’altro, il Sindaco non era presente, né del quale era stato informato) nel corso del quale sono state ventilate solo“ipotesi” come si evince dalle dichiarazioni fuorvianti dei sindacati, riportate dalla stampa, nella parte in cui si legge “il sindacato è venuto a conoscenza  che  lo scorso lunedì, durante un incontro tecnico […] è stata valutata l’ipotesi di utilizzare i lavoratori ex Pumex per attività presso l’Assessorato Beni Culturali […]. Inizialmente questa sistemazione sarebbe coperta economicamente dalle risorse del progetto[…] e, successivamente […] con un’ipotesi di inserimento dei lavoratori nel bacino del precariato siciliano”.
Da parte del Sindaco di Lipari non sussiste alcun atteggiamento ostativo al trasferimento di detto personale all’Assessorato Regionale ai BB.CC., purché tale proposta abbia i necessari contenuti di tutela dei lavoratori specie con riferimento alla loro stabilizzazione, posto che ad oggi rispetto a tali esigenze, fortemente sostenute dal Sindaco di Lipari, sono state espresse solo manifestazioni d’intenti.
Ci si chiede quali garanzie possano discendere da ipotesi di utilizzo dei lavoratori in esame presso altra Amministrazione, ma utilizzando “inizialmente” gli stessi fondi destinati al progetto finanziato per lo svolgimento di attività presso il Comune di Lipari. Non si possono che sollevare dubbi e perplessità circa l’attuazione della prima ipotesi, ricorrendo, per una iniziale copertura economica, alle risorse di cui al progetto finanziato dalla Regione Siciliana, trattandosi di risorse del fondo perequativo delle autonomie locali e, in quanto tali, si ribadisce, destinate ad attività presso questo Comune e non presso altri enti; ciò si porrebbe in chiaro dispregio alle disposizioni all’uopo emanate. L’ipotizzato inserimento nel bacino del precariato siciliano vedrebbe il Sindaco di Lipari felice e favorevole all’accoglimento, a condizione che venga chiarito come ciò possano trovare applicazione, conformemente alle norme di legge.
Si ritiene che le perplessità manifestate dal Sindaco non siano assolutamente fuori luogo, anche alla luce dell’esperienza maturata in questi anni che ha visto l’inerzia delle istituzioni riguardo alla vertenza dei lavoratori, perplessità che vanno tradotte in espressione di tutela dei medesimi. Tuttavia, non manca l’interrogativo - vista la nota dei sindacati - su quale sia il grado di interesse degli stessi lavoratori, o parte di essi, a tale azione di tutela.
IL SINDACO
 (Marco Giorgianni)

OSPEDALE PIEMONTE, CISL E UIL CHIAMANO IN CAUSA L’ASSESSORE BORSELLINO

“Sia l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, a prendere in mano la questione Piemonte per ripristinare il confronto e il dialogo su una vicenda che rischia di degenerare e di vedere offuscato il vero obiettivo, quello del mantenimento della struttura ospedaliera”. Così Cisl e Uil, con le Federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici, chiamano in causa l’assessore Borsellino nel giorno delle dichiarazioni del direttore generale Vullo secondo il quale “gli unici titolati a decidere le sorti del Piemonte sono “i direttori generali di Asp e Policlinico, il Commissario e il direttore dell’Irccs, il presidente dell’Ordine dei medici, il responsabile del 118, il responsabile della protezione civile, Marcello Minasi, presidente del Comitato “Salviamo l’Ospedale Piemonte e il presidente del Comitato Consultivo Aziendale del Papardo Piemonte, Vincenzo Terzi”.
“Il direttore generale – affermano – continua a buttare benzina sul fuoco, ricercando strumentalmente ogni occasione e accadimento per gettare discredito sul Piemonte. Non si può calpestare la dignità e professionalità di operatori sanitari seri né si può disconoscere la volontà popolare che è stata espressa lunedì scorso nella partecipatissima assemblea cittadina. Le sorti dell’Ospedale Piemonte non possono essere decise nel chiuso di una stanza, in una pseudo riunione tecnica con soggetti scelti dal direttore generale. Riteniamo che in qualsivoglia riunione-incontro-confronto sull’Ospedale Piemonte debbano essere coinvolte le parti sociali. Perché comprendiamo l’inserimento del Comitato, che sicuramente ha titolo e ruolo – spiegano – ma non comprendiamo come non possa non considerare le forze sociali e sindacali che, come lui sa bene da ex sindacalista, sono espressione dei lavoratori e rappresentanti di portatori d’interesse. Così facendo il direttore Vullo continua nella strategia distruttiva e dismissiva dell'Ospedale Piemonte, discreditando e denigrando lavoratori e cittadini”.
Quindi l’attacco di Cisl e Uil: “Vediamo arroganza, senza guardare all'interesse generale e collettivo. La conferma è che tutto viene deciso da pochi intimi. Riteniamo quindi che per competenza e responsabilità l’unico soggetto a prendere una decisione in merito è l’Assessore alla Sanità al quale chiediamo di prendere in mano la situazione e assumere tutte le iniziative tecniche e politiche per arrivare a un punto fermo sul Piemonte, per il quale ribadiamo la richiesta di mantenere gli impegni assunti e quindi il mantenimento dell’Ospedale. Invieremo tutta la rassegna stampa sulla vicenda all'assessore Borsellino proprio perché temiamo ci sia un difetto di comunicazione, anzi una disinformazione voluta”.

FIT CISL MESSINA SU BLUFERRIES

Da cittadini messinesi e siciliani, non possiamo accettare che il porto storico della nostra città, sia rimasto senza l’unica nave ormai operante: quella di Bluferries.
L’ultimo collegamento che garantiva, dopo le 20 e nei sabati e festivi, ai cittadini delle due sponde il collegamento.
Questo è il grido di allarme lanciato dalla FIT CISL, che nelle settimane precedenti a livello Provinciale, Confederale  e Regionale congiuntamente alla Cgil e la Uil ha posto il problema  investendo le Istituzioni a livello Nazionale.
Adesso la Fit Cisl si rivolge direttamente al Sindaco Accorinti, chiedendo di trovare una soluzione che l’ordinanza Anti-Tir ha sollevato, allargando le stringenti maglie del provvedimento, affinché ai cittadini venga  garantito il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale.
Ciò toglierebbe ogni alibi alla dirigenza di Bluferries, che lamentando l’antieconomicità di mantenere la “zattera” al porto storico, ha spostato il proprio business esclusivamente al  porto di Tremestieri e solo per il traffico pesante. 
Il confronto sindacale, dei  giorni scorsi intrapreso con la direzione di Bluferries, che aveva in un primo momento annunciato tagli al personale del 30%, ha portato al ritiro del piano di esuberi, ma come cittadini non possiamo essere contenti del risultato, che vedrebbe in ogni caso penalizzati i pendolari dello Stretto e tutta la cittadinanza.
La Fit Cisl chiede alla amministrazione comunale la convocazione di un tavolo urgente, al fine di ricercare una possibile soluzione che contemperi gli interessi di tutti gli attori coinvolti, fermamente convinti che l’arroccamento su posizioni ideologiche precostituite non porta benefici alla collettività in generale.

venerdì 3 ottobre 2014

Nata a Lipari con il parto a domicilio grazie a FB. (da www.siciliainrosa.it)

Oggi Lipari ha un piccolo grande evento da celebrare. Si chiama Giada, pesa tre chili e mezzo ed è nata in casa poco dopo le 14.30 grazie a un’ostetrica di Catania, arrivata appositamente sull’isola per far partorire mamma Laura. Merito anche di Facebook, dove le due donne si sono conosciute su un gruppo il cui nome dice già tutto: “Voglio nascere a Lipari, ma forse non potrò più farlo”.
Da qualche anno, infatti, a Lipari non nascono quasi più bambini neanche in ospedale: da quando è stato chiuso il punto nascita nell’isola, le mamme sono costrette a trasferirsi almeno una settimana prima della data presunta del parto a Milazzo o a Messina se non vogliono correre il rischio di essere trasportate in ospedale in elicottero al momento del travaglio, visto che la normativa vigente prevede che solo in caso di urgenza si possa partorire nell’ospedale dell’isola. Una situazione che determina disagi fisici, emotivi ed economici non indifferenti.
Laura Zaia, la mamma di Giada, ci era già passata qualche anno fa: per far nascere Anna, la sua primogenita, si era dovuta trasferire «sulla terraferma – come lei stessa racconta – ben due settimane prima. Ho avuto la fortuna di essere ospitata da una parente, l’albergo sarebbe stato troppo costoso». «In questa seconda gravidanza, però – continua – la mia situazione era molto diversa: ho una bambina piccola, avrei dovuto separarmene per un numero imprecisato di giorni e tra l’altro non avrei nemmeno saputo a chi affidarla a Lipari».
Nove mesi che Laura ha passato «in un perenne stato d’ansia, con la paura che da un momento all’altro potesse succedere qualcosa, che dovessero portarmi  via con l’elisoccorso. E’ successo a mia sorella e a mia cugina: essere trasportate in elicottero in un momento di tensione, in cui hai paura e sei in preda ai dolori non è una bella esperienza».
Qualche anno fa su Facebook aveva fatto la sua comparsa il gruppo del comitato spontaneo “Voglio nascere a Lipari” fondato da Saverio Merlino, segretario Pd Lipari-Eolie che sin dal 2011 ha messo su una serie di iniziative per la riapertura del punto nascita di riferimento per l’arcipelago.
A gravidanza inoltrata, Laura ha notato sulla bacheca del gruppo (che oggi conta più di 1500 iscritti) i commenti dell’ostetrica Antonina Giunta, che si era proposta di dare assistenza alle donne eoliane per il parto in casa. «All’inizio avevo paura e poi avevo amici e parenti contro – ammette Laura -. Anche mio marito Andrea era molto perplesso; il parto in casa non fa più parte della nostra cultura, ma una volta era la normalità: mia nonna ha partorito dieci figli nella sua camera da letto. Ho scritto dei messaggi su Facebook alla signora Giunta, le ho esposto i miei dubbi e lei mi ha rassicurato. Del resto – continua – qui non avevo alternative: i nostri medici, che pure sono bravissimi, hanno le mani legate, devono attenersi alle direttive».
L'ostetrica Antonina Giunta
L’ostetrica Antonina Giunta
Da lì la decisione di partorire in casa con l’ostetrica catanese, che si è offerta di darle assistenza gratuitamente. Stamattina Antonina Giunta, un’esperienza quarantennale negli ospedali e nelle case di cura di Catania e centinaia di parti a domicilio, è arrivata a Lipari.
«Io amo l’ostetricia ed è per questo che ho deciso di venire oggi – spiega Antonina Giunta –. Il parto è un evento naturale, ma viene fatto vivere alle mamme come una malattia. Le donne di Lipari sono state abbandonate e vivono la gravidanza malissimo; alcune di loro, pur di evitare l’elicottero, provano a presentarsi in ospedale all’ultimo momento, e a quel punto i medici non possono negare il soccorso, ma così facendo i rischi aumentano. Molto meglio il parto in casa, senza stress e in un ambiente tranquillo e familiare».
Poche ore fa, dunque, la nascita di Giada; il pediatra ha confermato lo stato di buona salute della bambina, subito circondata dall’affetto dei parenti. Felicissima la mamma, che a caldo ha commentato: «Ho realizzato il mio sogno. Ho partorito a Lipari a casa della mia nonna, e stiamo bene. Farei di nuovo la stessa scelta? Sicuramente».
Resta irrisolta, intanto, la situazione del punto nascite di Lipari: chiuso insieme agli altri centri con meno di 500 parti l’anno, ne è stata annunciata e smentita più volte l’apertura. Una vicenda giocata a colpi di sentenze e ricorsi, annunci e promesse di decreti mai arrivati.
Saverio Merlino
Saverio Merlino
«La decisione di razionalizzare i punti nascita sulla base del numero di parti effettuati in un anno – sottolinea Saverio Merlino – può avere un senso sulla terraferma, dove in pochi minuti d’automobile si può raggiungere un altro ospedale. Per alcuni paesi di montagna e per le isole come la nostra, però, questa regola non può essere applicata. I tagli alla Salute non si possono fare senza tenere conto delle priorità, e poi se l’Asp di Messina organizzasse meglio le proprie risorse sono certo che il servizio sull’isola potrebbe essere garantito senza oneri eccessivi».
Nel 2011 il comitato guidato da Merlino aveva fatto recapitare al presidente della Repubblica 1500 cartoline con la scritta “Non posso nascere a Lipari” per chiedere la riapertura del punto nascite. «Più volte ci è sembrato di essere a una svolta, e invece niente.Abbiamo incontrato l’ex assessore regionale alla Salute Russo, abbiamo parlato con Crocetta; il Governatore qualche mese fa aveva pure parlato di rimborsi per le madri costrette a partorire fuori . Non che fosse la soluzione, ma almeno avrebbe aiutato le famiglie a sostenere i costi della trasferta forzata. E invece non hanno avuto neanche questo. In ogni caso – conclude Merlino – noi non molliamo. Abbiamo molti motivi per andare avanti, motivi di sicurezza, economici ma anche, mi si permetta, di legame con l’isola. Noi eoliani siamo attaccati allo scoglio come le patelle, e poter dire “sono nato a Lipari” per noi non è cosa di poco conto».

Lipari. "Ritorno al passato". Giovane donna partorisce in casa

Una volta il parto in casa era la normalità. Oggi è una eccezione.
Una bellissima..emozionante..eccezione. che oggi si è concretizzata a Lipari, intorno alle 14 e 30, per volere di una giovane e tenace donna isolana e di suo marito.
In casa, con l'assistenza del'ostetrica di fiducia e di un pediatra in servizio a Lipari, la giovane donna ha portato a compimento una tranquilla gravidanza e ha dato alla luce una dolce bimba (la loro secondogenita) al quale è stato dato il nome di Giada. 
Mamma e bimba stanno bene
Alla mamma, al papà le nostre felicitazioni. Alla piccola Giada l'augurio di una vita serena.

Consiglio comunale di Lipari approva debiti fuori bilancio (tranne uno). No al registro delle Unioni Civili

Il consiglio comunale di Lipari approva i debiti fuori bilancio all’ordine del giorno tranne uno (quello al punto 9 ” Riconoscimento della legittimità di debito fuori bilancio di 83 mila euro alla ditta Giovanni Ficarra, quale somma dovuta a titolo di indennità di espropriazione di una porzione di terreno in Canneto occupata per la realizzazione dell’acquedotto e per la servitù di passaggio della condotta idrica, comprensiva spese legali, ai sensi dell’art. 194 del Decreto Legislativo n. 267/2000″) ritirato dall'amministrazione in attesa di approfondimenti.
Non passato il registro delle Unioni Civili : 3 voti a favore (Biviano, Lo Cascio e Portelli); 4 contrari (Fonti, Profilio, Sabarini e Orifici); 1 astenuto (Nuccio Russo) i voti a favore, 4 quelli contro).

Filicudi e la sua cucina tipica su DPIU TV

Eolie ancora sulla stampa. 
Stavolta tocca a Filicudi. Per la precisione alla cucina dell'isola. 
DPIU TV di questa settimana ha, infatti, dedicato due pagine alla sua cucina tipica



MILAZZO: UDC NOMINA NUOVO COORDINAMENTO


Il segretario provinciale dell'Udc di Messina, Chiara Giorgianni, ha nominato il nuovo coordinamento del partito a Milazzo, affidato a Davide la Malfa, mentre il vice coordinatore sarà Gianpaolo Piccolo.
Gli altri componenti dell'organo territoriale Udc sono: Giuseppe Crisafulli; Antonino De Pasquale; Rosaria De Luca; Rosa Simona Costa Giorgiano; Antonino Geraci; Stefano La Malfa; Paolo Liotta; Domenico Nitopi; Giuseppe Renda; Massimo Russo e Antonino Schepis.
"Puntiamo ad un coordinamento giovane nell'importante comprensorio milazzese - spiega il segretario provinciale centrista Giorgianni - che si occuperà del rilancio dell'azione politica dell'Udc nella zona, della programmazione delle attività di partito e del nuovo tesseramento".

Albergatori di Panarea compatti alla TTG di Rimini

La Delegazione Confindustria Alberghi di Panarea parteciperà compatta alla 51° edizione di TTG Rimini, fiera internazionale del Turismo, che si svolgerà dal 9 all’11 ottobre. 
Si tratta della prima volta in assoluto che tutti gli albergatori di Panarea si uniscono per promuovere l’isola,  ed è anche la prima volta che il prodotto Panarea partecipa  in autonomia, con il coordinamento della Delegazione Alberghi Eolie di Confindustria Messina, ad una manifestazione fieristica internazionale.
TTG Rimini è l’evento clou dell’anno per il settore, la fiera in cui tutta l’industria dei viaggi, nazionale e internazionale, si riunisce per presentarsi,  contrattare, attivare nuovi business, confrontarsi.
“L’iniziativa di presentarsi uniti a questo importante appuntamento si è concretizzata grazie alla volontà e capacità di aggregazione degli Albergatori dell’Isola – dichiara il Presidente della Delegazione Eolie di Confindustria Messina, avv. Eduardo Omero – e si tratta solo un piccolo tassello nelle opportunità che possono nascere dal fare rete; perché la cooperazione, nelle sue varie forme, consente, soprattutto alle imprese di ridotte dimensioni, di ottimizzare le risorse, elevando la competitività”.
 “Dopo il supporto dato all’Amministrazione del Museo Eoliano per agevolare la riapertura dell’Antiquarium di Panarea, la presenza dalla Delegazione Confindustria Alberghi di Panarea, con tutti gli albergatori dell’isola, alla fiera internazionale conferma – dichiara il Presidente di Confindustria Messina, Alfredo Schipani - l’attenzione dell’Associazione verso la stretta correlazione tra industria turistica e territorio, che è il principale fattore di attrattività per le imprese che operano nel settore”. 

Linea Blu a Salina

In corso a Lipari il consiglio comunale - L'ordine del giorno

E' in corso al comune di Lipari il consiglio comunale. Dieci i consiglieri in atto presenti. 
Questi gli argomenti da trattare:
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio di € 8.159,76 derivanti da sentenze ed atti esecutivi.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio di € 118.987,74 derivanti da sentenze ed atti esecutivi.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio derivanti da pagamento parcelle avvocati incaricati dall’Ente in anni precedenti e per procedimenti continuativi per un importo di € 57.134,00.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio di € 20.882,46 derivanti da sentenze ed atti esecutivi.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio di € 31.152,00 derivanti da sentenze ed atti esecutivi.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio di € 3.889,68 derivanti da sentenze ed atti esecutivi.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio di € 55.148,50 derivanti da rimborso spese processuali a dipendenti comunali.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio di € 81.210,56 derivante dalla sentenza della Corte di Appello di Messinan. 485/13 ditta La Rosa Generosa.
Riconoscimento della legittimità di debito fuori bilancio quale somma dovuta a titolo di indennità di espropriazione di una porzione di terreno in Canneto occupata per la realizzazione dell’acquedotto e per la servitù di passaggio della condotta idrica, comprensiva spese legali, ai sensi dell’art. 194 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio di € 23.128,95 derivanti da sentenze ed atti esecutivi.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio derivanti da modelli F23 emessi a seguito di sentenze ed atti esecutivi negativi per l’Ente.
Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio di € 3.512,17 sentenza Corte di Appello di Messina n. 470/12 – Sig. Palamara Luigi.
Modifica Regolamento per l’alienazione degli immobili di proprietà comunale approvato con delibera consiliare n. 05 del 22.01.2014 ( già registrata al n. 11 in data 14.4.2014 e ritirata dall’Amministrazione durante la seduta consiliare del 26 giugno 2014, giusto atto n. 29/2014 ).
Richiesta finanziamento art. 13 L.R. 17/90. Piano di miglioramento efficienza servizi del Corpo di Polizia Municipale triennio 2014/2016.
Ripascimento e messa in protezione spiaggia Sabbie Nere di Vulcano. (Richiesta autoconvocazione consigliere Gugliotta + 5).
Istituzione del Registro delle Unioni Civili ( auto convocazione cons. Lo Cascio + 5 ).
Immobili abusivamente realizzati – Applicazione dell’art. 31 comma 5 del DPR n. 380/2001, dichiarazione di prevalente interesse pubblico al mantenimento delle opere.
Immobili abusivamente realizzati – Applicazione dell’art. 31 comma 5 del DPR n. 380/2001, dichiarazione di assenza di prevalente interesse pubblico al mantenimento delle opere.
Immobili abusivamente realizzati – Applicazione dell’art. 31 comma 5 del DPR n. 380/2001, dichiarazione di prevalente interesse pubblico al mantenimento delle opere.
Immobili abusivamente realizzati – Applicazione dell’art. 31 comma 5 del DPR n. 380/2001, dichiarazione di prevalente interesse pubblico al mantenimento delle opere.
Immobili abusivamente realizzati – Applicazione dell’art. 31 comma 5 del DPR n. 380/2001, dichiarazione di prevalente interesse pubblico al mantenimento delle opere.
Interpellanze.

Fedralberghi replica alla nota del sindaco di Lipari su piano finanziario SRR

COMUNE DI LIPARI
Sindaco e Presidente SRR, Marco Giorgianni
e p.c.
COMUNE DI LIPARI
Assessore al ramo, Tiziana De Luca
CONSIGLIO COMUNALE
Presidente, Adolfo Sabatini
Lipari, 02 ottobre 2014
Oggetto: risposta sua nota del 30 settembre 2014.
Egregio Sig. Sindaco,
la ringraziamo per la sua nota del 30 settembre 2014 perché, in questa occasione, ha ritenuto di dare seguito alla nostra comunicazione, specificatamente quella datata 28 settembre 2014. Comunicazione nella quale non riusciamo però a ravvisare quei toni “inaccettabili” e “poco rispettosi” ai quali lei fa riferimento.
A seguito della riunione di assemblea dei soci di Federalberghi Isole Eolie, tenutasi quest’oggi in Lipari, abbiamo deciso di rispondere alla sua nota – i cui toni e contenuti ci lasciano comunque basiti e rammaricati – preferendo non seguirla sulla strada della polemica.
Riteniamo, comunque, fondamentale rivendicare il nostro ruolo di semplici cittadini e, ancora di più, quello di sindacato datoriale e associazione di categoria che oltre a rappresentare circa 70 imprese, rappresenta anche il lavoro di oltre mille addetti. Riteniamo che questa abbia il diritto e il dovere di evidenziare, liberamente, eventuali perplessità o insoddisfazione o delusione anche su aspetti che riguardano l’operato dell’amministrazione e o del consiglio comunale.
Fatta questa doverosa premessa, prendiamo positivamente atto del fatto che abbia dato mandato alla competente Commissione Consiliare per modificare il regolamento, appena approvato, inerente lo schema di tariffe relativo all’imposta unica comunale tassa sui rifiuti (TARI).  Auspichiamo che questo - nonostante il piano finanziario della SRR approvato sia privo di dettagli in merito – nelle modifiche che seguiranno riesca comunque a prevedere dei meccanismi davvero premianti per gli utenti che si dimostrino virtuosi. Auspichiamo, altresì, che questo possa prevedere una più equa suddivisione del costo del servizio, modalità certe e flessibili per il riconoscimento della stagionalità e una tassazione dettata il più possibile dalla reale quantità e qualità dei rifiuti prodotti dall’utente piuttosto che dalle dimensioni delle superfici possedute.
Attendiamo, quindi, di poter essere ascoltati quanto prima dall’Amministrazione o nell’ambito della Commissione da lei delegata al fine di poter evidenziare le nostre osservazioni, nell’interesse degli operatori che rappresentiamo come dell’intera collettività. Siamo, infatti, convinti che dare maggiore evidenza a quei meccanismi che consentono di premiare l’utenza virtuosa non possa che stimolare una maggiore sensibilità in tutti noi e favorire quei comportamenti che contraddistinguono una comunità civile e una destinazione turistica “verde” e quindi al passo con i tempi.
Fiduciosi di un prossimo fattivo coinvolgimento, nella convinzione che pubblico e privato debbano procedere insieme sui grandi temi dello sviluppo locale – nel reiterare i contenuti delle nostre note del 31 gennaio e 28 settembre 2014 - porgiamo i nostri migliori saluti.
Christian Del Bono (Presidente Federalberghi Eolie)



giovedì 2 ottobre 2014

Proroga ordinanza che disciplina il traffico nel centro urbano di Lipari. La richiesta dell'assessore Sardella

Come da noi anticipato è stata prorogata all'11 Ottobre la validità dell'ordinanza che ha disciplinato, durante la stagione estiva, il traffico nel centro urbano di Lipari. La richiesta di proroga, come evidenziato nella nota a lato, è stata avanzata dall'assessore Giovanni Sardella.

Riunione oggi del consiglio di Circoscrizione di Filicudi/Alicudi. Slitta la discussione sul pontile galleggiante

COMUNICATO
Si è riunito stamane il consiglio di circoscrizione di Filicudi/Alicudi. 
Fra i punti all' O.D.G. ancora la questione del pontile galleggiante. La discussione sull'argomento è stata rinviata , perchè il Presidente non ha ritenuto di poter votare alcuna determinazione in merito, intendendo dotare il Consiglio del parere degli Enti Europei interessati al fine di comprendere quale sia il reale impatto ambientale di tale opera su un'isola appartenente al patrimonio Unesco, e se la stessa opera autorizzata abbia rispettato ,nel suo lungo iter burocratico, i parametri richiesti dalla normativa europea vigente in tutte le zone SIC e ZPS.
Fra le priorità anche la richiesta urgente al Provveditore agli Studi di Messina  e alla Preside dell'Istituto Comprensivo Lipari 1 di provvedere alla nomina immediata degli insegnanti a tutt'oggi mancanti nei vari gradi di istruzione nella scuola di Filicudi.

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Pioggia in vista.

Da stasera, Giovedi 2 Ottobre, rovesci in arrivo accompagnati in nottata da temporali che saranno presenti anche nella mattinata di Venerdi 3. 
I venti spireranno tra il debole e il moderato da scirocco ed il mare sarà poco mosso. Gli accumuli precipitativi piu' abbondanti sono previsti tra il pomeriggio -sera di Sabato 4 quando le nubi temporalesche potranno apportare moderati apporti pluviometrici con accumuli tra i 10 e i 20 mm di pioggia durante i temporali.
I venti spireranno moderatamente dai quadranti occidentali ed il mare sarà mosso. 
Per Domenica 5 si prevede ancora pioggia con locali abbondanti precipitazioni nel pomeriggio ( da confermare nei prossimi giorni) 
Nel complesso quindi ci attendono da stasera, e per tutto il week.end, delle giornate piovose, e con modo ondoso generalmente poco mosso. http://www.biasimeteo.altervista.org/riassunto.html http://www.meteoindiretta.it/grafici-meteo-lipari.html

I risultati dell'operazione "Il Padrino" posta in essere dai carabinieri del Compagnia di Milazzo. Alle indagini hanno preso parte anche i carabinieri di Salina

COMUNICATO STAMPA DEL 2 OTTOBRE 2014
Nella mattinata odierna, in diverse località della fascia tirrenica della provincia di Messina e in Villa San Giovanni (R.C.), i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 indagati per associazione mafiosa, estorsione, rapina, furto in abitazione, incendio boschivo, porto e detenzione illegale di armi e munizionamento ed altri delitti aggravati dalle finalità mafiose.
I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa nata a seguito di un atto intimidatorio subito da un esercizio commerciale di “barbiere”, ai danni del quale furono esplosi alcuni colpi di pistola che danneggiarono una saracinesca nel novembre del 2011. 
Le indagini, iniziate nel novembre 2011 e concluse nell’ottobre 2013,  condotte in sinergia dai Carabinieri delle Stazioni di Rometta, San Pier Niceto, Roccavaldina, Monforte San Giorgio, Salina e del Nucleo Operativo di Milazzo hanno permesso di disarticolare un nuovo clan emergente che tentava di prendere il controllo della fascia tirrenica a ridosso di Messina e in particolare dei territori di Rometta, Spadafora, Villafranca e Saponara. Nel tentativo di “appropriarsi” del controllo del territorio i sodali pianificavano ed eseguivano diversi atti intimidatori, esplodendo colpi d’arma da fuoco alle saracinesche di esercizi commerciali, bruciando diverse autovetture o zone boschive, minacciando di morte, in alcuni casi, personalmente la vittima. Il gruppo criminale non disdegnava di perpetrare talvolta anche furti in abitazione e rapine. Una rapina ai danni di una anziana donna in particolare è stata connotata da particolare violenza. In questo caso la vittima è stata imbavagliata, legata e percossa prima di essere derubata. L’organizzazione criminale, che i sodali spesso chiamano “Famiglia”, benché ancora emergente, presentava già le caratteristiche tipiche di una struttura gerarchica tipicamente mafiosa. A capo di questo nuovo sodalizio c’era Santamaria Francesco, classe 1971 di Rometta, pregiudicato, che gli appartenenti al clan usavano chiamare il “padrino”. Al Santamaria, infatti, viene riconosciuta dagli altri membri una “carismatica” autorità, mediante la quale, in più occasioni, riporta “l’ordine” mettendo fine a faide interne ed esterne al gruppo criminale. “Il Padrino” si comporta come tale, convocando riunioni degli appartenenti, nel corso delle quali da ordini e disposizioni sia di natura “operativa” (attentati, danneggiamenti) sia di natura “strategica”(organizzare e pagare la difesa legale di uno dei membri arrestati).
L’autorità intimidatoria diretta ed indiretta del Santamaria è dimostrata anche dal fatto che egli pretenda e ottenga dai commercianti della zona prestazioni gratuite, sia per se e per i suoi familiari, che per tutti i sodali. Gli altri membri della “consorteria” : Smedile Domenico, classe1967, di Spadafora, pregiudicato, Mavilia Sergio, classe 1986 di Rometta ma di fatto domiciliato in Villafranca Tirrena, pregiudicato, Talarico Tindaro, classe 1976 di Spadafora, pregiudicato, Corrado Pasquale, classe 1976 di Augusta di fatto domiciliato in Villa San Giovanni, pregiudicato, operavano di massima su disposizione del “Padrino”, commettendo diversi reati di natura intimidatoria e predatoria, con il secondo fine di mettersi in mostra agli occhi del loro capo. Gli spari contro le saracinesche, gli incendi di autovetture e altri reati rappresentano spesso “avvertimenti” o “ripicche” per comportamenti reputati “sbagliati”, in una dinamica di acquisizione del controllo del territorio. Nell’organizzazione esistevano anche compiti specifici, ad esempio il Talarico si occupava di detenere e nascondere le armi da fuoco. Quest’ultimo, infatti, in data 9 giugno 2012 veniva tratto in arresto dai Carabinieri poiché trovato in possesso di due pistole cal. 7,65 di cui una con matricola abrasa e diverse munizioni. Sebbene dalle indagini non sia emerso in maniera diretta, si desume che l’organizzazione sia stata operativa anche nel settore delle estorsioni, che avrebbero rappresentato un’importante fonte di approvvigionamento economico. Benché non sia stato possibile accertare l’esistenza di un preciso collegamento con la mafia barcellonese, non mancano i contatti tra i elementi di spicco. In particolare, in un episodio sintomatico, il Santamaria, per il tramite di Smedile riceve un “imbasciata” da parte di Foti Salvatore, figlio di Foti Carmelo Vito, personalità di spicco dell’area barcellonese. Un approfondimento meritano gli incendi boschivi divampati negli anni scorsi nel Comune di Rometta. Attraverso complesse attività di indagine è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del Mavilia. Quest’ultimo, che più volte si proclamava piromane, è stato l’autore di diversi incendi boschivi di ampie dimensioni, tra i quali uno verificatosi il 17 maggio del 2008 in località Umbro di Rometta, che si estese a tal punto da lambire l’abitato delle frazioni di Sant’Andrea e Sottocastello, distruggendo più di 60 ettari di macchia mediterranea.
Nell’operazione di oggi è stata tratta in arresto anche Fassi Elvira, classe 1993, di Villafranca Tirrena, fidanzata del Mavilia, a fianco del quale, ha commesso alcuni incendi e perpetrato alcuni furti. Nonostante la ragazza, sotto la guida e l’influenza del Mavilia, è risultata essere avvezza al crimine, non è stata considerata organica al clan. Per lei sono stati disposti gli arresti domiciliari con “obbligo di braccialetto elettronico”.
L’elenco degli arrestati:
1.                 Santamaria Francesco, classe 1971 di Rometta, pregiudicato, promotore del clan  e noto come il “padrino” per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in porto abusivo di armi da fuoco, danneggiamento, in carcere.
2.                 Smedile Domenico, classe 1967, di Spadafora, pregiudicato, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in porto abusivo di armi da fuoco, danneggiamento e rapina, in carcere.
3.                 Mavilia Sergio, classe 1986 di Rometta ma di fatto domiciliato in Villafranca Tirrena, pregiudicato, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in porto abusivo di armi da fuoco, danneggiamento, incendio boschivo e furto in abitazione, in carcere.
4.                 Talarico Tindaro, classe 1976 di  Spadafora, pregiudicato, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, già agli arresti domiciliari per reati non connessi, in carcere.
5.                 Corrado Pasquale, di Augusta classe 1976, di fatto domiciliato in Villa San Giovanni, pregiudicato, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in porto abusivo di armi da fuoco, furto, gia’ sottoposto all’obbligo di firma per reati non connessi, in carcere.

6.                 Fassi Elvira, classe 1993, di Villafranca Tirrena, per i reati di incendio e furto, agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Catamarano su uno scoglio a Salina. Soccorsi da Delemare, Circomare e da un privato. Passeggeri incolumi

Disavventura, a lieto fine, per dei diportisti inglesi nel mare di Salina. 
Con il loro catamarano sono finiti su uno scoglio. Lanciato l'allarme sono intervenuti gli uomini di Delemare Salina, al comando di Capo Marco Miuccio, e la motovedetta del Circomare Lipari al comando di Capo Fabio La Porta. 
E' anche intervenuta l'imbarcazione "Corvo" di Angelo Portelli che ha trainato il catamarano sino al porto di Santa Marina Salina (vedi foto).
I diportisti non hanno riportato alcun danno. 

Il Sindaco di Lipari blocca la trattativa per gli ex Pumex, Fp Cgil sul piede di guerra (notizia pubblicata su tempostretto e da noi ripresa)

La Fp Cgil segnala che a fermare l’ormai quasi certa ricollocazione degli ex Pumex presso attività di competenza dell’Assessorato ai Beni Culturali sia stata l’opposizione dell’Amministrazione del Comune eoliano. Crocé e Fucile: “Atteggiamento irresponsabile”.

La vertenza Pumex rischia di rimanere al palo. Proprio nel momento in cui sembrava finalmente vicina la soluzione per gli ex lavoratori delle cave di Pomice di Lipari, la trattativa si è bloccata e a quanto pare per le obiezioni sollevate dal Sindaco di Lipari.
A segnalare per l’ennesima volta la questione è la Fp Cgil, costretta ancora una volta a intervenire sulla piega che sta prendendo la vertenza ex Pumex. Dopo gli sforzi profusi per una soluzione definitiva della vertenza, gli incontri in Prefettura e l’intervento dell’assessore regionale ai beni culturali, Giusy Furnari, il sindacato è venuto a conoscenza che lo scorso lunedì, durante un incontro tecnico tra l’assessore alle autonomia locali Valenti, l’assessore Furnari e i dirigenti tecnici dei due assessorati, è stata valutata l’ipotesi di utilizzare i lavoratori ex Pumex per attività presso l’Assessorato ai Beni Culturali, in particolare per il Museo di Lipari. Inizialmente questa sistemazione sarebbe coperta economicamente dalle risorse del progetto già finanziato dalla Regione Sicilia e, successivamente, con un’ipotesi di inserimento dei lavoratori nel bacino del precariato siciliano. A quanto pare però il sindaco non è d’accordo e la trattativa si è arenata. 

“Riteniamo la situazione fortemente preoccupante – scrivono la segretaria generale Clara Crocè e il segretario provinciale, Francesco Fucile – frutto di scelte che niente hanno a che vedere con il futuro dei lavoratori. Abbiamo per anni tentato di far riconoscere alla Regione Sicilia l’onere della ricollocazione funzionale dei lavoratori Pumex, per precisi impegni assunti in sede Unesco, e quando pare essere sul punto di aver individuato un percorso virtuoso si oppongono ostacoli per non ben chiare prese di posizione del Comune di Lipari. Rammentiamo a tutti – continuano i sindacalisti – che si tratta di lavoratori che non percepiscono retribuzioni da oltre otto mesi e che sono stati utilizzati senza nessuna copertura previdenziale da oltre quattro anni. La situazione è drammatica e si impongono scelte chiare ed inequivocabili che vedano al centro i lavoratori e non certi interessi poco chiari delle Pubbliche amministrazioni”.

Il Sindacato incontrerà a breve i lavoratori e si riserva di proclamare lo stato di agitazione richiedendo l’intervento della Regione Sicilia e del prefetto per una definitiva soluzione della vertenza. 

NOTA DEL DIRETTORE DI EOLIENEWS - Le dichiarazioni del sindacato riferite alla posizione assunta dal sindaco di Lipari, e riprese in questo articolo, sono davvero pesanti. 
Questo direttore, nel pubblicare questo articolo di tempostretto.it, ritiene che quanto evidenziato dal sindacato non può essere la posizione del sindaco Marco Giogianni che altro non può volere che il "benessere" per questi ex lavoratori della pomice. Penso, e ne sono fermamente convinto, che alla base ci sia quantomeno un equivoco.
Sarebbe bene, comunque, che il primo cittadino chiarisse agli ex Pumex (in primis) e alla stampa cosa è realmente accaduto

Manca il numero legale. Slitta a domani il consiglio comunale di Lipari

Manca il numero legale, in entrambe le chiamate, al consiglio comunale di Lipari, convocato per stamani alle ore 9 e 30. Se ne riparlerà domani

E' nato David, figlio di Cosmin e Mihaela Pisleag

E' venuto alla luce a Milazzo
David 
Il bimbo è figlio di Cosmin e Mihaela Pisleag.
Al bimbo e ai genitori gli auguri della cugina Mihaela Gabriela Cristea

Auguri anche da Eolienews

Raffineria di Milazzo. Le foto di Antonio Favaloro scattate ieri pomeriggio nelle immediatezze del serbatoio

In ricordo di Giulio China, l'antiquario

Un caro ricordo per l' antiquario eoliano China Giulio per il suo primo anno in cielo.

In corso operazione "Il Padrino" da parte dei carabinieri della Compagnia di Milazzo

LEGIONE CARABINIERI SICILIA
Comando Provinciale di Messina
________
OPERAZIONE “IL PADRINO

È IN CORSO NELLA PROVINCIA DI MESSINA UN’OPERAZIONE DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI MILAZZO PER L’ESECUZIONE DI UN’ ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE EMESSA DAL G.I.P. DEL LOCALE TRIBUNALE, SU RICHIESTA AVANZATA DALLA LOCALE DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA, NEI CONFRONTI DI 6 PERSONE(5 IN CARCERE ED 1 AI DOMICILIARI), INDAGATE PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA, ESTORSIONE, RAPINA, FURTO IN ABITAZIONE, INCENDIO BOSCHIVO, DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI ED ALTRI DELITTI AGGRAVATI DALLE MODALITA’ MAFIOSE.
LE COMPLESSE INDAGINI HANNO PERMESSO DI DISARTICOLARE UN NUOVO ED EMERGENTE CLAN MAFIOSO CHE, ATTRAVERSO DIVERSI ATTI INTIMIDATORI, RAPINE E FURTI, TENTAVA DI IMPORRE IL PROPRIO PREDOMINIO NELLA FASCIA TIRRENICA A RIDOSSO DI MESSINA.

I PARTICOLARI DELL’OPERAZIONE SARANNO RESI NOTI NEL CORSO DI UNA CONFERENZA STAMPA CHE SARA’ TENUTA PRESSO IL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI  ALLE ORE 11,30 ODIERNE.

mercoledì 1 ottobre 2014

Marco Manni: "Rete 4G-LTE crea problemi a Canneto" . Oltre ad illustrare la problematica propone: "Chi produce elettrosmog paghi di più"

Maggiorazione dell’IMU e  dei tributi locali a chi produce inquinamento elettromagnetico , affittando il proprio tetto alle compagnie telefoniche (MARCO MANNI)
Lettera aperta al Gestore TIM e all’amministrazione Comunale di Lipari
Gli abitanti di Canneto centro si mobilitano a causa delle interferenze nella ricezione tv indotte dalla stazione radio base di TIM. Continue segnalazioni  sono state inviate al Gestore TIM-Telecom Italia, e, vista la mancata risposta a breve alla RAI e  al Comune di Lipari,  a causa dei disagi provocati dalla stazione radio base (SRB)  di Canneto centro dopo  l’ ennesima installazione in data 10/9/2014 del nuovo sistema 4G-LTE finalizzato all’ultra internet sui telefonini. La mancata adozione da parte delle amministrazioni passate e presenti  di un “piano delle antenne” che individui  località per località siti idonei alle radiotrasmissioni, espone dunque  i cittadini alle seguenti gravi problematiche, che per la complessità affronteremo un po’ per volta:
  1. Interferenze radioelettriche che ostacolano la ricezione TV e quindi il diritto all’informazione.
  2. Mancata tutela salute umana
  3. Svalutazione delle proprietà vicine ai ripetitori
In questa occasione parliamo del punto 1: Le Interferenze
Quest’ aspetto scuote maggiormente le coscienze  per  il disagio evidente  che cagiona e che costringe i concittadini della zona a  mettere mano al proprio portafoglio, per svelare  il misterioso fenomeno che ha portato nel raggio di alcune centinaia di metri dal centro piazza di Canneto, all’oscuramento dei canali tv dal 11/9/2014. Il fenomeno, in realtà prevedibile,  è in espansione dal momento in cui le nuove installazioni 4G-LTE per raggiungere connessioni cellulari fino a 40Mb/s, occupano  l’alta banda televisiva a partire dal canale 60 ( e dal ch 57 dal 2016)ora sottratti appunto alla ricezione TV,  nell’ambito della riassegnazione delle frequenze stabilita dallo stato. E’  ovvio che tali frequenze che fino all’anno scorso trasmettevano programmi tv, oggi vengano captate dalle stesse antenne televisive, determinando “mancanza di segnale” negli schermi dei televisori  più prossimi alla sorgente di disturbo, o nella migliore delle ipotesi ricezione affetta da alto tasso di errori che determina immagini intermittenti. A Canneto centro  è  stato appurato strumentalmente  che nell’intorno della SRB la potenza dei segnali 4G e GSM ( quelli ricevuti dalle antenne tv) emessa dall’antenna TIM supera  di gran lunga i 25 dBm ( corrispondenti a 316,23 mW cioè a 1V/m stabiliti dal DM 22/1/2013) rispetto ai segnali televisivi (un forte segnale del DTT è di 1 dBm) , scarto  invece indispensabile  al buon funzionamento degli impianti di ricezione.
I segnali passivamente captati da un’ antenna UHF a 20 m dal ripetitore(propria abitazione) si attestano invece attorno ai: 30 dBm = 1000 mW/ 377 = 2.7 V/m .
Valore che supera quasi del triplo il livello di immunità radiolettrica prescritto dalla norma EN50083-2 aggiornata il 21 gigno 2013 ( cioè 1V/m).
Attenzione , nessun superamento però del limite fissato dalla legge, che fissa il valore delle emissioni al tetto  di 6V/m (riscontrati a pochi metri dall’ antenna cellulare)  livello che come abbiamo visto nostro malgrado impedisce il funzionamento dei televisori , ma che purtroppo non da rassicurazioni sugli effetti a lungo termine sull’organismo, dovuti proprio ad  esposizioni costanti EM.
Pur essendo noto che le nuove installazioni di impianti di ricezione tv, devono prevedere idonea  schermatura  contro le frequenze superiori agli 800MHz con spese a carico dell’utente, al contrario secondo il DM 22/1/2013 gli operatori telefonici dovrebbero  farsi carico totalmente della spesa a favore degli utenti già dotati di impianto di ricezione DTT . Ciò  fino al 31/12/2016. Purtroppo nessuna verifica e nessun intervento sono  stati  effettuati  da parte di TIM contestualmente, né successivamente all’installazione del 10/9/2014 di Canneto ( ma il problema investe ogni nuova installazione LTE dei gestori telefonici), ma aspetto ancor più grave né TIM né  nessun altro operatore sembra aver predisposto adeguato  servizio di segnalazione guasti da interferenze  4G-LTE. Questa carenza non risparmia la RAI ben pronta a gennaio ad incassare il canone. O per lo meno tali contatti  non sono in evidenza  se a distanza di oltre 20 giorni non siamo stati ascoltati.  Le uniche segnalazioni contemplate  nei sistemi automatici e con operatore, di Telecom Tim riguardano guasti e servizi delle linee telefoniche fisse e mobili. Non agli impianti TV dei sfortunati  cittadini che, come il sottoscritto, si son visti installare nelle vicinanze simili ripetitori da 20W. Quindi nessuna possibilità di segnalare, con garanzia di intervento da parte del gestore,  il danno subito dalle loro emissioni a RF.
Considerata la vastità della materia, ci riproponiamo di affrontare gli ulteriori spetti  in una prossima occasione.
Rimango personalmente e gratuitamente a disposizione per ogni ulteriore delucidazione tecnica facendomi promotore di una raccolta firme per contrastare il fenomeno delle immissioni in zona Marina Garibaldi di Canneto.  Invito nel contempo  l’amministrazione a voler considerare di  applicare ai gestori telefonici i massimi oneri di concessione e  le massime aliquote  tributarie possibili a chi ospita sui propri tetti simili fonti di elettrosmog, con notevole vantaggio per le proprie tasche e solo spese e rischi di salute per i vicini che ne subiscono gli effetti .
marcomanni@alice.it Cellulare 333 5960410