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lunedì 5 febbraio 2018
Santo del Giorno: Sant'Agata.
Vergine e martire
Protettrice di:donne affette da patologie al seno, fonditori di campane, vigili del fuoco
Le città di Palermo e Catania si contendono l'onore di aver dato i natali a questo mistico fiore reciso dalla bufera nella persecuzione di Decio nell'anno 251. I documenti che narrano il martirio della tanto amata Santa affermano però con certezza che sia nata a Catania.
Discendente d'illustre famiglia, nel fiore dell'età si era consacrata a Dio col voto di perfetta castità. Ma Quinziano, pretore della Sicilia, conosciutane la bellezza e l'immenso patrimonio, decise di sposarla, e vedendo che non riusciva con le lusinghe, pensò di saziare almeno la sua avarizia valendosi dei decreti imperiali allora pubblicati contro i Cristiani. Agata venne arrestata e per ordine del duce consegnata ad una donna malvagia di nome Afrodisia la quale, colle sue figliuole che menavano pure una vita scandalosa, aveva l'incarico di condurla poco per volta al male.
A nulla giovarono contro la giovane vergine le arti di quella spudorata megera, tanto che dopo un mese abbandonò la scellerata impresa.
Quinziano, informato dell'insuccesso, richiamò Agata al tribunale, e con tono benigno le disse: « Come mai tu che sei nobile ti abbassi alla vita umile e servile dei Cristiani? Perchè, disse ella, sebbene io sia nobile, tuttavia sono schiava di Gesù Cristo. Ed allora, continuò il giudice, in che consiste la vera nobiltà? Nel servire Dio fu la sapiente risposta. Egli irritato dalla fermezza della martire, la fece schiaffeggiare e gettare in carcere.
Il giorno seguente Quinziano trovando in Agata non minore coraggio di prima, la fece stendere sul cavalletto, e più crudele di una belva, comandò che le fossero strappate le mammelle con le tenaglie. Dopo l'esecuzione dell'ordine feroce la fece rimettere in carcere vietando a chiunque di medicarla o di darle da mangiare. Ma Iddio si burla dell'arroganza e dei disegni umani; infatti in una visione apparve ad Agata l'Apostolo S. Pietro il quale, confortatala ricordandole la corona che l'attendeva, fece su di lei il segno della croce e la guarì completamente.
Non si può descrivere la sorpresa e insieme la bile di Quinziano quando, dopo quattro giorni, fatta di nuovo condurre Agata al tribunale, dovette constatare la prodigiosa guarigione. Al colmo della rabbia, preparato un gran braciere, in cui ai carboni ardenti erano mescolati cocci di vasi, vi fece stendere sopra e rigirare la vittima. Ad un tratto, mentre i carnefici compivano quell'orribile ufficio, un terribile terremoto scosse la città, e fra le altre vittime seppellì pure due intimi consiglieri del pretore. Frattanto tutta la città spaventata, cominciò a gridare che quello era un castigo di Dio per la crudeltà usata verso la sua serva e tutti correvano tumultuando verso la casa del pretore, il quale al sentire lo schiamazzo della folla, temendo che gli fosse tolta di mano la preda, nascostamente la rimandò nel carcere. La martire stremata di forze, ma lieta di aver consumato il suo sacrificio, in un supremo sforzo, congiunte le mani, così pregò: « Signore mio Dio, che mi avete protetto fin dall'infanzia ed avete estirpato dal mio cuore ogni affetto mondano e mi avete dato forza nei patimenti, ricevete ora in pace il mio spirito ». Ciò detto chiudeva per sempre gli occhi alla luce del mondo.
PRATICA. È ammirabile in S. Agata la purità dà intenzione con cui santificò l'offerta dei suoi beni e di se stessa cercando, in tutto, solo la gloria e l'onore del suo Dio.
PREGHIERA. O Signore, che fra gli altri prodigi della tua potenza hai dato anche al sesso debole la vittoria del martirio, concedi benigno a noi che celebriamo la festa della beata Agata, vergine e martire tua, di poter giungere a Te seguendo i suoi esempi.
La festa di Sant'Agata
Sant'Agata è la patrona di Catania, nei giorni dal 3 al 6 febbraio i catanesi indossano un tradizionale abito bianco composto da camici e guanti bianchi con in testa una papalina nera. La tradizione vuole che l'abito votivo altro non è che un saio penitenziale, indossata il 17 agosto, quando due soldati riportarono le reliquie a Catania da Costantinopoli.
Il fercolo d'argento con i resti della Santa posto su un carro legato da due cordoni di oltre 100 metri vine sostenuto da centinaia di "Devoti" che fino al 6 febbraio tirano instancabilmente il carro. La Vara viene portata in processione insieme a dodici candelore appartenenti ciascuna alle corporazioni degli artigiani cittadini. Tutto avviene fra ali di folla che agita bianchi fazzoletti e grida Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti. È considerata tra le tre principali feste cattoliche a livello mondiale per affluenza.
Buon Compleanno al piccolo Aldo Locantro Favaloro
Compie oggi 2 anni, Aldo Locantro Favaloro. Auguri da mamma, papà, dal fratellino Jonathan, dal cuginetto Giuseppe, dalla nonna e dagli zii.
Auguri anche da Eolienews
Auguri anche da Eolienews
domenica 4 febbraio 2018
Crisi idrica, a Lipari lo scandalo del dissalatore.
di Lina Bruno (http://www.ilmattinodisicilia.it)
3 febbraio 2018
La soluzione doveva essere il dissalatore. Ma gli abitanti di Lipari sono arrivati a rimpiangere i serbatoi di accumulo collocati a Monte Sant’Angelo che hanno lasciato il posto a circa 4.200 pannelli fotovoltaici installati proprio per il dissalatore ma mai attivati. Un appalto di circa 31 milioni che non ha dato stabilità all’erogazione idrica nell’isola dove le navi cisterna continuano ad intervenire per riempire le vasche comunali, in nome dell’emergenza idrica.
A fare emergere alcune criticità nella gestione dell’Impianto ad osmosi inversa di via Canneto Dentro è stato l’Ispettorato territoriale del lavoro di Messina, partendo da una denuncia fatta da quattro lavoratori dipendenti della Ge Dis scrl, licenziati e non riassunti dalla Sopes srl subentrata nella gestione, in violazione dell’articolo 20 del capitolato d’oneri e del contratto d’appalto.
A conclusione dei rilievi e sopralluoghi effettuati dagli ispettori per oltre un anno, è stata inviata alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Barcellona e alla Procura generale della Corte dei Conti, una corposa documentazione dove vengono descritte una serie di irregolarità sul numero delle maestranze occupate, sul loro impiego e criticità nel funzionamento dello stesso impianto. Nella relazione, oltre i presunti responsabili aziendali delle violazione, vengono indicati dirigenti e funzionari regionali che non avrebbero vigilato e contestato le inadempienze.
A novembre 2017, l’Ispettorato aveva invitato l’Assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica Utilità ad intervenire sulla Sopes per accertare eventuali violazioni ed operare una ritenuta dell’importo contrattuale. Il Dipartimento regionale competente ha risposto il 15 gennaio 2018 ammettendo che nella gestione del dissalatore di Lipari esistevano problematiche da risolvere e per questo era stato invitato il Prefetto di Messina ad indire un apposita riunione. A Novembre da Palermo era stato disposto un sopralluogo e a dicembre i funzionari regionali avevano impartito alla ditta precise direttive per sanare le inadempienze, riservandosi di quantificare le penali. Penali che sembra arrivaranno alla Sopes srl nel Sal (stato avanzamento lavori) di marzo 2018, così com’è arrivata dall’azienda, dopo le risultanze dell’Ispettorato, la richiesta di assunzione per uno dei 4 dipendenti esclusi nel 2015 dal cambio contratto. Dal 15 ottobre 2015 e almeno fino a novembre 2017, secondo l’Ispettorato, il Dipartimento regionale acqua e rifiuti non avrebbe effettuato approfonditi controlli sul rispetto delle norme contrattuali se non sopralluoghi superficiali che non hanno consentito l’emersione di inadempienze del capitolato.
La burocrazia fa sempre la sua parte e il periodo è veramente lungo quello intercorso dall’aggiudicazione definitiva del nuovo appalto all’Ati, composta dalla capogruppo mandataria Sopes srl insieme alla Di Vincenzo srl e So Fi P spa, risalente a maggio 2014 e la firma del contratto con la Regione per l’affidamento del servizio che è datato aprile 2015 fino al passaggio di consegne ufficiale tra vecchia e nuova gestione del 15 ottobre 2015. In questi mesi,” per garantire un fondamentale pubblico servizio” si è andati avanti con le proroghe del vecchio appalto e di conseguenza del rapporto di lavoro con i dipendenti che si sono visti recapitare ben 16 comunicazioni in cui si rinviava la cessazione del rapporto di lavoro. Notevole nel frattempo per la Regione il dispendio di risorse visto che con il vecchio contratto la dissalazione veniva pagata euro 4,20 a mc mentre con il nuovo a 1,74. Il 15 ottobre viene riassunto parte del personale ma 4 dipendenti rimangono fuori e iniziano una battaglia legale seguita dalle denunce che hanno mosso l’Ispettorato e la Regione
Secondo il Capitolato d’oneri l’organico minimo addetto al servizio doveva essere composto da 4 operai generici, 2 specializzati, un perito chimico addetto al controllo e un ingegnere chimico responsabile di gestione e del contratto tecnico e operativo; durante le ore notturne e nei giorni festivi si prevedeva una squadra di pronta reperibilità, composta da almeno due unità. Ma l’Ispettorato evidenzia altro. Intanto se di notte l’impianto va in tilt non c’è nessun intervento immediato e dall’elenco ufficiale dell’organico presentato dalla Sopes srl mancano alcune figure tra gli operai e l’ingegnere chimico indicato è risultato assunto nella sede di Palermo e non è mai stato visto prestare attività nel dissalatore di Lipari; un dipendente inoltre, indicato come operaio specializzato, è stato assunto come impiegato con mansione di coordinatore tecnico e il chimico sarebbe presente saltuariamente mentre i prelievi per le analisi li effettua solo mensilmente la Tetralab, e niente analisi “sull’acqua grezza in ingresso, acqua potabile in uscita, effluente concentrato allo scarico..” come previsto. Dall’esame degli ordini d’acquisto della Sopes srl, dalla documentazione della Tetralab srl e dalla dichiarazione dei lavoratori, emergerebbe infatti che nel dissalatore di Lipari non vengono effettuati settimanalmente le analisi di routine (D.Lgs 31/2001), più durezza, cloruri, solfati, residuo fisso in violazione dell’art. 23 capitolato d’oneri, determinando una situazione di rischio per la salute pubblica, oltre il danno per l’erario.
L’importo complessivo annuale dell’appalto è di circa 3milioni 200mila euro con un costo della dissalazione per mc di euro 1,74, di cui 0,24 euro/mc individuati come costo del personale. Una cifra, secondo gli accertamenti dell’Ispettorato, non congrua, perché riferita alla manodopera dichiarata e non a quella realmente impiegata. La Sopes dovrebbe garantire da contratto un milione 850mila mc di acqua trattata l’anno, ma la punta massima che si raggiunge sono i circa settemila mc al giorno di agosto, per il resto dell’anno la quantità si attesta ad una media di 3/4mila mc. Eppure il nuovo impianto di dissalazione era stato progettato per una portata ben più consistente (9mila mc) che avrebbe chiuso il capitolo dell’emergenza e del ricorso all’acqua a 14 euro al metro cubo trasportata dalle navi. Nella relazione che la Sopes srl ha inviato all’Assessorato regionale dell’Energia, che a gennaio 2017 aveva sollecitato chiarimenti dopo l’arrivo della denuncia dei 4 lavoratori esclusi, l’azienda addebita all’organo regionale la responsabilità del mancato funzionamento a pieno regime del dissalatore. Nel documento si evidenziano difformità, inadempienze ed impegni assunti e non mantenuti da parte dell’Amministrazione regionale e legate ad un impianto sostanzialmente mai messo in condizione di raggiungere quelle prestazioni per cui era stato progettato.
Concorso Carabinieri, nuovo bando per 2.300 posti
Nuovo bando di concorso per entrare nelle Forze dell’Ordine. Si tratta di 2300 posti come Carabinieri, dei quali una parte aperta ai civili e una riservata ai volontari in ferma prefissata.
Per accedere al bando sarà necessario essere in possesso del diploma di maturità.
Per accedere al bando sarà necessario essere in possesso del diploma di maturità.
D’ora in poi, infatti, la licenza media non basta più per il concorso per Allievi Carabinieri.
I candidati dovranno avere un’età compresa tra i 18 e i 26 anni (non compiuti) per i civili.
Il limite massimo di età per la partecipazione viene invece alzato a 28 anni (da compiere) per coloro che hanno svolto il servizio militare.
REQUISITI – I candidati che intendono presentare domanda per il nuovo Concorso Carabinieri dovranno possedere i seguenti requisiti:
essere in possesso della cittadinanza italiana e godere dei diritti politici;
aver compiuto 17 anni e non aver compiuto 26 anni (per chi partecipa alle aliquote VFP o per chi ha già prestato servizio militare il limite di età è elevato a 28 anni non compiuti);
aver conseguito il diploma di istruzione secondaria di secondo grado (maturità).
REQUISITI – I candidati che intendono presentare domanda per il nuovo Concorso Carabinieri dovranno possedere i seguenti requisiti:
essere in possesso della cittadinanza italiana e godere dei diritti politici;
aver compiuto 17 anni e non aver compiuto 26 anni (per chi partecipa alle aliquote VFP o per chi ha già prestato servizio militare il limite di età è elevato a 28 anni non compiuti);
aver conseguito il diploma di istruzione secondaria di secondo grado (maturità).
Calcio - Seconda Categoria. Ritorno alla vittoria per la Ludica Lipari
La Ludica Lipari interrompe la striscia negativa e nell'incontro casalingo di oggi, che la vedeva opposta alla Saponarese, si è imposta per 2 a 0 e sale a quota 21 in classifica
A segno Marino e Caprara.
A segno Marino e Caprara.
Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi, 4 Febbraio
Buon Compleanno a Cinzia Ficarra, Enzino Sampieri, Margherita Ziino, Chiara Martino, Luciano Mondello, Giusi Portelli, Raffaella Peluso, Marisa Virgona, Imma Cappadona, Sara Lopes, Mario Nicola Potenza, Edoardo Valguarnera, Corrado Ferrara, Clarissa Ficarra
Corte dei Conti e rilievi mossi al Comune di Lipari (di Angelo Sidoti - VII° parte)
Il decimo punto contenuto nella delibera della Corte dei Conti n.298/2016/PRSP è quello che desta più preoccupazioni sulla gestione amministrativa dell’Ente.
Il tema riguarda il riaccertamento dei residui (…..); che per effetto di accantonamenti e vincoli, ha determinato un disavanzo di Euro 2.166.712,32.
Deduzione dei Comune: “il disavanzo emerso dal riaccertamento straordinario è correlato all’accantonamento per il fondo crediti di dubbia esigibilità, quantificato in Euro 7.345.000,71, in assenza del quale l’ente avrebbe registrato un avanzo libero”.
Valutazione del Collegio: “La Corte osserva che l’esito del riaccertamento straordinario dimostra che per anni il Comune ha inserito in bilancio residui corrispondenti a crediti ormai estinti o prescritti, sicché l’applicazione dei nuovi criteri contabili ha portato all’emersione del disavanzo”.
Chiuderei questa analisi di confronto tra deduzione e valutazione del giudice contabile con una frase nota a tutti “meglio tardi che mai”. Di conseguenza l’applicazione di nuovi criteri ha fatto emergere il disavanzo di gestione, quindi la causa è di ben altra natura.
Anche in questo punto rileviamo alla fine il solito richiamo del Collegio a “una sana e attenta gestione finanziaria alla quale devono accompagnarsi sia un’accurata programmazione (elemento indispensabile per la pubblica amministrazione ai giorni d’oggi viste le continue riduzioni di fondi nazionali e regionali) sia una diligente attività di accertamento e riscossione dei tributi”.
Prossima puntata: Osservazioni Organo di Revisione e Gestione delle Partecipate.
Angelo Sidoti
POVERTA’ : MUSUMECI, AVVIATA ‘CURA RICOSTITUENTE’ DA 1 MLD
“In Sicilia abbiamo avviato una manovra anticiclica che rimetta in circolazione, prestissimo, almeno un miliardo di euro, per ridare fiato alle piccole e medie imprese, dall’edilizia all’agricoltura, dall’artigianato alla pesca, dall’innovazione tecnologica al turismo. Una cura ricostituente per riportare in carreggiata la nostra Isola e avviare una seria inclusione socio-lavorativa”.
Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commentando il report sulla povertà nell’Isola diffuso dal Cevas.
“I dati allarmanti resi noti - continua - confermano le nostre denunce sulla incapacità della Regione a gestire, nel passato, una serie politica degli investimenti e a perseguire un chiaro modello di sviluppo. Inoltre, al nuovo governo nazionale chiederemo una sorta di ‘Piamo Marshall’ per le aree interne dell’Isola, travagliate da un profondo degrado e da una desertificazione di risorse umane che, se non arrestate in tempo, potrebbero pregiudicare ogni futura possibile crescita”.
Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commentando il report sulla povertà nell’Isola diffuso dal Cevas.
“I dati allarmanti resi noti - continua - confermano le nostre denunce sulla incapacità della Regione a gestire, nel passato, una serie politica degli investimenti e a perseguire un chiaro modello di sviluppo. Inoltre, al nuovo governo nazionale chiederemo una sorta di ‘Piamo Marshall’ per le aree interne dell’Isola, travagliate da un profondo degrado e da una desertificazione di risorse umane che, se non arrestate in tempo, potrebbero pregiudicare ogni futura possibile crescita”.
Auto sbanda e finisce contro mezzi in sosta. Rocambolesco incidente nella notte a Lipari.
Rocambolesco incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, nella notte appena trascorsa, sulla via Torrente Cappuccini di Lipari, in prossimità dell'area dove sono allocati i capannoni dei carri allegorici.
Intorno all'una una Panda, a bordo della quale si trovavano due liparesi (un ragazzo e una ragazza), è sbandata andando a finire contro delle auto parcheggiate a bordo strada, danneggiandole. Ricordiamo che in quell'arteria vige un divieto di sosta, mai rispettato.
A causare l'incidente, sulle cui cause sono in corso le indagini dei carabinieri, giunti nelle immediatezze del sinistro, potrebbe avere influito, oltre alla probabile alta velocità, un "colpo di sonno" del giovane che si trovava alla guida.
Nell'impatto si sono aperti gli airbag. Per la giovane che si trovava accanto al guidatore si sono resi necessari dei controlli e, proprio per questo, è stata trasferita in ospedale con l'ambulanza del 118.
Nulla di preoccupante, comunque, secondo quanto apprendiamo.
Gli sono state riscontrate solo delle contusioni anche se inizialmente si temeva per la frattura di una costola.
sabato 3 febbraio 2018
Calcio a 5 femminile. Cinquina del Real Taormina.
Ancora una sonante vittoria del Real Taormina nel campionato di D di calcio.
La formazione toarminese, che schiera diverse eoliane, si è imposta per 5 a 0 al Longi.
A segno Portelli (2), Gatto (2) e Costanzo Zammataro
La formazione toarminese, che schiera diverse eoliane, si è imposta per 5 a 0 al Longi.
A segno Portelli (2), Gatto (2) e Costanzo Zammataro
MESSINA, POLITICHE: PRESENTATI CANDIDATI CIVICA POPOLARE. DOMANI GIORGIANNI PRESENTA A LIPARI LA SUA CANDIDATURA
Sono stati presentati questa mattina nella sala ovale di Palazzo Zanca i candidati alle Politiche di Civica popolare con Beatrice Lorenzin nella provincia di Messina.
Al plurinominale Camera i candidati sono: Liborio Porracciolo, avvocato e attuale sindaco di Mistretta; Carmela Rizzo detta Elina, medico; il coordinatore provinciale dei Centristi per l' Europa, Paolo Alibrandi, ingegnere e la dottoressa Angela Barbera.
Per il Senato, Sicilia occidentale (plurinominale): l'avvocato Mirella Petrisi; Sicilia orientale, il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni.
Al collegio uninominale (Camera) di Barcellona Pozzo di Gotto, l'avvocato Natalia Cimino, consigliere comunale di Patti.
"Civica popolare è un progetto che andrà oltre l'impegno elettorale delle Politiche - spiega Paolo Alibrandi - e vuole riunire tutte quelle persone che credono nei valori popolari e riformisti: vogliamo continuare a dare il nostro contributo di idee e uomini".
All'incontro con la stampa ha partecipato Gianpiero D'Alia
Domani alle 11, all'hotel Gattopardo, il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni presenta la sua candidatura al Senato
Palazzo ex ospedale. Vento Eoliano interroga il sindaco sul suo destino
AL SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI
RAG. MARCO GIORGIANNI
ALL’ASL DI MESSINA
SOVRINTENDENZA UNESCO
Con la presente , i sottoscritti Consiglieri Comunali del Comune di Lipari, gruppo “Vento Eoliano con Rizzo Sindaco” : - Annarita Gugliotta, nella qualità di capo gruppo del “Vento Eoliano con Rizzo Sindaco”
- Francesco Rizzo, Consigliere Comunale e componente della Commissione n. 4
Considerato che
· Al centro del corso Vittorio Emanuele di Lipari è ubicato l’edificio dell’Antico ospedale;
· La struttura de quo riveste un esclusivo e rilevatissimo pregio di carattere storico e architettonico;
· Al momento il predetto si trova in uno stato di totale abbandono e degrado
· L’ubicazione del medesimo potrebbe peraltro , garantire al centro dell’Isola la creazione di un rilevante centro pubblico di aggregazione, cultura, arte, musica lettura, in uno alla riqualificazione della pubblica piazza antistante.
· Tutto ciò è stato ampiamento esaminato nel corso del F.I.R.E organizzato dal Vento eoliano alla data del 19 novembre 2016;
· Nonché inserito nel programma culturale;
· Lo statuto del Comune promuove e tutela la promozione Etc. per la crescita della comune occupazione;
· Lipari e le Eolie devono e possono incrementare il Turismo culturale come avvenuto a Matera.
chiediamo di comprendere se
· l’edificio sia di proprietà comunale
· sussistano contestazioni e quali siano
· di accedere al fascicolo
· di conoscere il nome del responsabile del procedimento
· di conoscere se sono in previsione interventi manutentivi anche per la piazza
· esistano vincoli
· è in previsione l’utilizzo di finanziamenti comunitari per la ristrutturazione- bonifica ed in caso negativo se si ha intenzione di apporre vincoli
- di accedere al palazzo per visitarlo.
Cordialmente
Avv. Francesco Rizzo e D.ssa Annarita Gugliotta
(Consiglieri Comunali del “Vento Eoliano con Rizzo Sindaco”)
RAG. MARCO GIORGIANNI
ALL’ASL DI MESSINA
SOVRINTENDENZA UNESCO
Con la presente , i sottoscritti Consiglieri Comunali del Comune di Lipari, gruppo “Vento Eoliano con Rizzo Sindaco” : - Annarita Gugliotta, nella qualità di capo gruppo del “Vento Eoliano con Rizzo Sindaco”
- Francesco Rizzo, Consigliere Comunale e componente della Commissione n. 4
Considerato che
· Al centro del corso Vittorio Emanuele di Lipari è ubicato l’edificio dell’Antico ospedale;
· La struttura de quo riveste un esclusivo e rilevatissimo pregio di carattere storico e architettonico;
· Al momento il predetto si trova in uno stato di totale abbandono e degrado
· L’ubicazione del medesimo potrebbe peraltro , garantire al centro dell’Isola la creazione di un rilevante centro pubblico di aggregazione, cultura, arte, musica lettura, in uno alla riqualificazione della pubblica piazza antistante.
· Tutto ciò è stato ampiamento esaminato nel corso del F.I.R.E organizzato dal Vento eoliano alla data del 19 novembre 2016;
· Nonché inserito nel programma culturale;
· Lo statuto del Comune promuove e tutela la promozione Etc. per la crescita della comune occupazione;
· Lipari e le Eolie devono e possono incrementare il Turismo culturale come avvenuto a Matera.
chiediamo di comprendere se
· l’edificio sia di proprietà comunale
· sussistano contestazioni e quali siano
· di accedere al fascicolo
· di conoscere il nome del responsabile del procedimento
· di conoscere se sono in previsione interventi manutentivi anche per la piazza
· esistano vincoli
· è in previsione l’utilizzo di finanziamenti comunitari per la ristrutturazione- bonifica ed in caso negativo se si ha intenzione di apporre vincoli
- di accedere al palazzo per visitarlo.
Cordialmente
Avv. Francesco Rizzo e D.ssa Annarita Gugliotta
(Consiglieri Comunali del “Vento Eoliano con Rizzo Sindaco”)
Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi. 3 Febbraio
Buon Compleanno a Loredana Paino, Carmela Nella Sgroi, Giuseppe Schepis, Girolamo Quartuccio, Lorenzo Cafarella, Luca Valenti Palazzotto
Bollo auto 2012: quando scatta la prescrizione
Sono molti gli automobilisti che hanno ricevuto una cartella esattoriale per il mancato pagamento del bollo auto 2012.
Diversi gli automobilisti che si sono rivolti presso gli uffici delle associazioni che operano in difesa dei consumatori.
La legge dice che le tasse automobilistiche si prescrivono in tre anni. I tempi della prescrizione devono essere contati a partire dall’anno dopo la scadenze del bollo. Nel caso della tassa del 2012, la prescrizione si conta dall’1 gennaio 2013 e scatta, dunque, il 31 dicembre 2015.
La prescrizione può essere interrotta anche dalla notifica della cartella di pagamento di Equitalia. Tuttavia, questa deve arrivare prima che scatti la prescrizione del bollo, altrimenti è illegittima.
Oltre alla prescrizione, il fisco deve rispettare anche un termine di decadenza che è di 2 anni.
Ad esempio, se il bollo auto dovuto per l’anno 2012, viene iscritto a ruolo dalla Regione nel 2013 ed Equitalia, nel 2016 non ha ancora inviato la cartella esattoriale, il termine decade e la cartella, se notificata, è nulla.
Diversi gli automobilisti che si sono rivolti presso gli uffici delle associazioni che operano in difesa dei consumatori.
La legge dice che le tasse automobilistiche si prescrivono in tre anni. I tempi della prescrizione devono essere contati a partire dall’anno dopo la scadenze del bollo. Nel caso della tassa del 2012, la prescrizione si conta dall’1 gennaio 2013 e scatta, dunque, il 31 dicembre 2015.
La prescrizione può essere interrotta anche dalla notifica della cartella di pagamento di Equitalia. Tuttavia, questa deve arrivare prima che scatti la prescrizione del bollo, altrimenti è illegittima.
Oltre alla prescrizione, il fisco deve rispettare anche un termine di decadenza che è di 2 anni.
Ad esempio, se il bollo auto dovuto per l’anno 2012, viene iscritto a ruolo dalla Regione nel 2013 ed Equitalia, nel 2016 non ha ancora inviato la cartella esattoriale, il termine decade e la cartella, se notificata, è nulla.
Istanze per partecipare al corso di studio e salvaguardia dei cetacei e delle tartarughe marine nell'area che va dallo Stretto di Messina alle Isole Eolie
STUDIARE CETACEI E TARTARUGHE MARINE NEL LORO AMBIENTE NATURALE
Da oggi sono aperte le iscrizioni per partecipare ai corsi sui cetacei e sulle tartarughe marine. I corsi sono direttamente legati ai due progetti denominati rispettivamente Studio dei Cetacei dello Stretto ed Mediterranean Sea Turtles Project. Si tratta degli unici progetti a lungo termine su cetacei e tartarughe marine, portati avanti nell’area dello Stretto di Messina e nel basso Tirreno. Entrambe i progetti sono nati nel 2000 e proseguono ininterrottamente sia d’estate che d’inverno. Il primo studia la condizione, lo stato di salute, l’interazione con le attività antropiche ed il numero di cetacei stanziali o di passaggio nell’area dello Stretto di Messina. Il secondo è indirizzato a conoscere le lo stato di salute, le dinamiche e la genetica di popolazione delle tartarughe Caretta caretta in diverse aree del Mediterraneo, ed in questo caso si estende dalle acque dell’Arcipelago delle Isole Eolie alla costa Calabra per ciò che riguarda il Tirreno, ma prosegue attraversando lo Stretto di Messina, fino allo Ionio settentrionale, fino al Golfo di Catania.
L’ORGANIZZAZIONE
La Necton è la titolare dei due progetti, si tratta di una società di ricerca che opera da 18 anni in tutto il Mediterraneo, occupandosi di progetti legati allo studio ed alla salvaguardia di cetacei, tartarughe marine, elasmobranchi piccoli,medi e grandi pelagici, con particolare riferimento a tonni e pesci spada. Opera sia per conto proprio che su incarichi di privati ed enti pubblici Nazionali ed Internazionali. Ad esempio,nel caso delle ricerche su medi e grandi pelagici, il maggiore committente è ICCAT. Nel caso dei progetti in oggetto, la Necton si avvale del supporto e della collaborazione del Dipartimento di Scienze Chimiche,Biologiche,Farmaceutiche ed Ambientali dell’Università di Messina, della Città Metropolitana di Messina e di AGCI Agrital.
LE AREE DI STUDIO
Il Mediterranean Sea Turtle Project e lo Studio dei Cetacei dello Stretto vengono svolti in aree estese e di fondamentale importanza per la biologia delle specie oggetto delle ricerche. Il primo ha un’areale estremamente vasto che va dal Tirreno Meridionale allo Ionio Settentrionale, e comprende le profonde acque dell’Arcipelago delle isole Eolie e la scarpata che inizia nella parte Sud dello Stretto di Messina e prosegue nel Golfo di Catania. Il secondo copre tutto lo Stretto di Messina da Nord a Sud, area che com’è noto rappresenta il “gate” migratorio più importante dell’intero bacino Mediterraneo.
FINALITA’ ED OBIETTIVI DEI CORSI
Finalità ed obiettivi dei corsi sono: permettere ai partecipanti un’esperienza diretta sul campo della ricerca,dare loro l’esperienza e gli strumenti per scoprire i delicati equilibri che legano i cetacei all’ambiente,fornire conoscenze di base sulla biologia e l’ecologia dei cetacei e delle tartarughe marine, sul riconoscimento delle specie, le basi fondamentali sulla loro salvaguardia e conservazione, comprendere in che modo interagiscono con le attività antropiche e quali siano le conseguenze di queste interazioni,conoscere le attività umane che maggiormente minacciano i mammiferi marini,quali sono le specie più minacciate nel Mediterraneo ma anche in che misura questi animali possono creare problemi alle attività di pesca. Tutti i partecipanti saranno coinvolti nelle uscite in mare e ad ognuno verrà assegnato un compito diretto nella raccolta dati ed nella loro successiva analisi, in modo da consentire a tutti dipartecipare attivamente ad ogni fase della ricerca. Inoltre,a fine corso i partecipanti dovranno essere in grado di utilizzare autonomamente tutti gli strumenti necessari alla ricerca quali SCHEDE DI RACCOLTA DATI, PROTOCOLLI DI CAMPIONAMENTO, BINOCOLI, GPS, DAT, IDROFONI, SONDE DI TEMPERATURA, ECC...
Destinatari dei corsi
Tutte le persone interessate alla ricerca dei cetacei e delle tartarughe marine nell’ambiente naturale, con particolare riferimento agli studenti delle Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di tutti gli Atenei Nazionali ed Europei. Gli unici requisiti richiesti sono tanta passione, tanto amore per il mare ed un minimo di spirito di adattamento.
Organizzazione e programma*
All’arrivo di tutti i partecipanti si terrà un briefing di presentazione delle attività. A partire dal 2° giorno, l’attività verrà organizzata in funzione delle condizioni meteo marine tra lezioni teoriche, visioni di filmati ed attività pratica. Gli argomenti trattati nel corso delle lezioni saranno: Riconoscimento delle specie, metodologie di campionamento, raccolta dati, le specie di cetacei con particolare riferimento a capodoglio, balenottera comune, tursiope, stenella, il comportamento da tenere a bordo e suddivisione dei compiti nel corso delle uscite in mare, biologia ed ecologia dei mammiferi marini, l’attività di pesca nell’area dello Stretto di Messina, foto identificazione ed analisi dati, bioacustica, gli attrezzi da pesca, protezione, conservazione ed impatto antropico.
I filmati riguarderanno: l’attività di pesca, l’interazione tra cetacei e mondo della pesca, la foca monaca.
Attività pratica
Osservazioni da terra,uscite di monitoraggio(Survey),osservazioni dell’attività di pesca,raccolta immagini per la foto identificazione,organizzazione dell’assetto dell’imbarcazione,osservazione e riconoscimento delle attrezzature da pesca,raccolta dati ed organizzazione in database dei dati raccolti
Inoltre, con alcune particolari condizioni meteo marine e di corrente, verrà svolto il campionamento di pesci abissali e mesopelagici, infatti, lo Stretto di Messina proprio per le sue caratteristiche oceanografiche è l’unico luogo dell’intero bacino del Mediterraneo, nel quale è possibile osservare e raccogliere in superficie, specie che altrimenti richiederebbero l’uso di navi oceanografiche.
*Il programma potrà subire variazioni in funzione delle condizioni meteo-marine.
Attività e vita di campo
I partecipanti vengono coinvolti in tutte le attività di ricerca,dalla raccolta dei dati all'inserimento di questi nel database,all’analisi delle foto raccolte nel corso dei monitoraggi al fine di arricchire il catalogo di individui fotoidentificati. Partecipano alle lezioni ed ai turni di avvistamento in mare e/o da terra, collaborano attivamente alla raccolta dei pesci mesopelagici. Quando tempo ed attività di ricerca lo consentono,i partecipanti hanno la possibilità di visitare le località vicine,il centro di recupero della fauna selvatica “Stretto di Messina”,i Laghi di Ganzirri ricchissimi di flora e fauna, partecipare ad escursioni sulle alte montagne dei monti Peloritani. In tal modo condividono un'esperienza unica ed eccezionale a diretto contatto con l'ambiente marino e i suoi affascinanti abitanti, insieme a persone con le quali hanno in comune passione per il mare e per i cetacei, provenienti da diverse realtà,città e da altre culture.
Alloggio
I partecipanti verranno alloggiati in una graziosa abitazione costituita da camera da letto, soggiorno, bagno, cucina, tv a parete, lavatrice, forno, frigorifero. La casa dispone di un balcone ampio e di un terrazzino da 30 mq attrezzato con tavolo, sedie, barbecue completo di piano di lavoro e lavabo, doccia esterna, amaca etc… La casa si trova a pochi passi dalla spiaggia, alla quale si arriva percorrendo un viottolo pedonale. Inoltre, pur trovandosi in una zona tranquilla,lontana dal caos e dallo smog cittadino, è posizionata nel raggio di 300 mt da pub,cinema,lago,ristoranti, pizzerie,panificio,banca,farmacia,bar,pasticcerie,tabacchi,market,macelleria etc… pertanto è tutto raggiungibile a piedi.
Durata
Ciascun turno ha durata settimanale, ma i partecipanti, in funzione della disponibilità di alloggio hanno la possibilità di prolungare per più turni
Come partecipare
Gli interessati potranno inviare una mail all’indirizzo info@necton.it o telefonare al numero 3391249021 e scegliere una settimana, ciascun turno è aperto ad un massimo di 3 persone. Maggiori informazioni ed il programma integrale basta visitare il sitowww.necton.it
Da oggi sono aperte le iscrizioni per partecipare ai corsi sui cetacei e sulle tartarughe marine. I corsi sono direttamente legati ai due progetti denominati rispettivamente Studio dei Cetacei dello Stretto ed Mediterranean Sea Turtles Project. Si tratta degli unici progetti a lungo termine su cetacei e tartarughe marine, portati avanti nell’area dello Stretto di Messina e nel basso Tirreno. Entrambe i progetti sono nati nel 2000 e proseguono ininterrottamente sia d’estate che d’inverno. Il primo studia la condizione, lo stato di salute, l’interazione con le attività antropiche ed il numero di cetacei stanziali o di passaggio nell’area dello Stretto di Messina. Il secondo è indirizzato a conoscere le lo stato di salute, le dinamiche e la genetica di popolazione delle tartarughe Caretta caretta in diverse aree del Mediterraneo, ed in questo caso si estende dalle acque dell’Arcipelago delle Isole Eolie alla costa Calabra per ciò che riguarda il Tirreno, ma prosegue attraversando lo Stretto di Messina, fino allo Ionio settentrionale, fino al Golfo di Catania.
L’ORGANIZZAZIONE
La Necton è la titolare dei due progetti, si tratta di una società di ricerca che opera da 18 anni in tutto il Mediterraneo, occupandosi di progetti legati allo studio ed alla salvaguardia di cetacei, tartarughe marine, elasmobranchi piccoli,medi e grandi pelagici, con particolare riferimento a tonni e pesci spada. Opera sia per conto proprio che su incarichi di privati ed enti pubblici Nazionali ed Internazionali. Ad esempio,nel caso delle ricerche su medi e grandi pelagici, il maggiore committente è ICCAT. Nel caso dei progetti in oggetto, la Necton si avvale del supporto e della collaborazione del Dipartimento di Scienze Chimiche,Biologiche,Farmaceutiche ed Ambientali dell’Università di Messina, della Città Metropolitana di Messina e di AGCI Agrital.
LE AREE DI STUDIO
Il Mediterranean Sea Turtle Project e lo Studio dei Cetacei dello Stretto vengono svolti in aree estese e di fondamentale importanza per la biologia delle specie oggetto delle ricerche. Il primo ha un’areale estremamente vasto che va dal Tirreno Meridionale allo Ionio Settentrionale, e comprende le profonde acque dell’Arcipelago delle isole Eolie e la scarpata che inizia nella parte Sud dello Stretto di Messina e prosegue nel Golfo di Catania. Il secondo copre tutto lo Stretto di Messina da Nord a Sud, area che com’è noto rappresenta il “gate” migratorio più importante dell’intero bacino Mediterraneo.
FINALITA’ ED OBIETTIVI DEI CORSI
Finalità ed obiettivi dei corsi sono: permettere ai partecipanti un’esperienza diretta sul campo della ricerca,dare loro l’esperienza e gli strumenti per scoprire i delicati equilibri che legano i cetacei all’ambiente,fornire conoscenze di base sulla biologia e l’ecologia dei cetacei e delle tartarughe marine, sul riconoscimento delle specie, le basi fondamentali sulla loro salvaguardia e conservazione, comprendere in che modo interagiscono con le attività antropiche e quali siano le conseguenze di queste interazioni,conoscere le attività umane che maggiormente minacciano i mammiferi marini,quali sono le specie più minacciate nel Mediterraneo ma anche in che misura questi animali possono creare problemi alle attività di pesca. Tutti i partecipanti saranno coinvolti nelle uscite in mare e ad ognuno verrà assegnato un compito diretto nella raccolta dati ed nella loro successiva analisi, in modo da consentire a tutti dipartecipare attivamente ad ogni fase della ricerca. Inoltre,a fine corso i partecipanti dovranno essere in grado di utilizzare autonomamente tutti gli strumenti necessari alla ricerca quali SCHEDE DI RACCOLTA DATI, PROTOCOLLI DI CAMPIONAMENTO, BINOCOLI, GPS, DAT, IDROFONI, SONDE DI TEMPERATURA, ECC...
Destinatari dei corsi
Tutte le persone interessate alla ricerca dei cetacei e delle tartarughe marine nell’ambiente naturale, con particolare riferimento agli studenti delle Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di tutti gli Atenei Nazionali ed Europei. Gli unici requisiti richiesti sono tanta passione, tanto amore per il mare ed un minimo di spirito di adattamento.
Organizzazione e programma*
All’arrivo di tutti i partecipanti si terrà un briefing di presentazione delle attività. A partire dal 2° giorno, l’attività verrà organizzata in funzione delle condizioni meteo marine tra lezioni teoriche, visioni di filmati ed attività pratica. Gli argomenti trattati nel corso delle lezioni saranno: Riconoscimento delle specie, metodologie di campionamento, raccolta dati, le specie di cetacei con particolare riferimento a capodoglio, balenottera comune, tursiope, stenella, il comportamento da tenere a bordo e suddivisione dei compiti nel corso delle uscite in mare, biologia ed ecologia dei mammiferi marini, l’attività di pesca nell’area dello Stretto di Messina, foto identificazione ed analisi dati, bioacustica, gli attrezzi da pesca, protezione, conservazione ed impatto antropico.
I filmati riguarderanno: l’attività di pesca, l’interazione tra cetacei e mondo della pesca, la foca monaca.
Attività pratica
Osservazioni da terra,uscite di monitoraggio(Survey),osservazioni dell’attività di pesca,raccolta immagini per la foto identificazione,organizzazione dell’assetto dell’imbarcazione,osservazione e riconoscimento delle attrezzature da pesca,raccolta dati ed organizzazione in database dei dati raccolti
Inoltre, con alcune particolari condizioni meteo marine e di corrente, verrà svolto il campionamento di pesci abissali e mesopelagici, infatti, lo Stretto di Messina proprio per le sue caratteristiche oceanografiche è l’unico luogo dell’intero bacino del Mediterraneo, nel quale è possibile osservare e raccogliere in superficie, specie che altrimenti richiederebbero l’uso di navi oceanografiche.
*Il programma potrà subire variazioni in funzione delle condizioni meteo-marine.
Attività e vita di campo
I partecipanti vengono coinvolti in tutte le attività di ricerca,dalla raccolta dei dati all'inserimento di questi nel database,all’analisi delle foto raccolte nel corso dei monitoraggi al fine di arricchire il catalogo di individui fotoidentificati. Partecipano alle lezioni ed ai turni di avvistamento in mare e/o da terra, collaborano attivamente alla raccolta dei pesci mesopelagici. Quando tempo ed attività di ricerca lo consentono,i partecipanti hanno la possibilità di visitare le località vicine,il centro di recupero della fauna selvatica “Stretto di Messina”,i Laghi di Ganzirri ricchissimi di flora e fauna, partecipare ad escursioni sulle alte montagne dei monti Peloritani. In tal modo condividono un'esperienza unica ed eccezionale a diretto contatto con l'ambiente marino e i suoi affascinanti abitanti, insieme a persone con le quali hanno in comune passione per il mare e per i cetacei, provenienti da diverse realtà,città e da altre culture.
Alloggio
I partecipanti verranno alloggiati in una graziosa abitazione costituita da camera da letto, soggiorno, bagno, cucina, tv a parete, lavatrice, forno, frigorifero. La casa dispone di un balcone ampio e di un terrazzino da 30 mq attrezzato con tavolo, sedie, barbecue completo di piano di lavoro e lavabo, doccia esterna, amaca etc… La casa si trova a pochi passi dalla spiaggia, alla quale si arriva percorrendo un viottolo pedonale. Inoltre, pur trovandosi in una zona tranquilla,lontana dal caos e dallo smog cittadino, è posizionata nel raggio di 300 mt da pub,cinema,lago,ristoranti, pizzerie,panificio,banca,farmacia,bar,pasticcerie,tabacchi,market,macelleria etc… pertanto è tutto raggiungibile a piedi.
Durata
Ciascun turno ha durata settimanale, ma i partecipanti, in funzione della disponibilità di alloggio hanno la possibilità di prolungare per più turni
Come partecipare
Gli interessati potranno inviare una mail all’indirizzo info@necton.it o telefonare al numero 3391249021 e scegliere una settimana, ciascun turno è aperto ad un massimo di 3 persone. Maggiori informazioni ed il programma integrale basta visitare il sitowww.necton.it
Previsioni meteo marine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Forti marosi in arrivo
Dalla tarda mattinata di oggi, Sabato 3 si prevede l'intensificazione dei venti che spireranno tesi da libeccio con mare che si presenterà molto mosso sul settore occidentale e settentrionale dell'arcipelago permettendo i collegamenti fino a metà mattinata solo tra il porto di Milazzo e Vulcano e Lipari.
Nel pomeriggio i venti ruoteranno a ponente spirando con raffiche di burrasca forza 7 che causeranno un ulteriore rinforzo del moto ondoso in serata intorno a Filicudi-Alicudi-Panarea -Salina e Stromboli fino ad agitato con marosi che raggiungeranno in nottata i 2,7 m di altezza.
Da segnalare inoltre che tra la mattinata e il pomeriggio si prevede il passaggio di piovaschi.
Il moto ondoso nella mattinata di Domenica sarà ancora molto mosso per onde di mare lungo ma tenderà a diventare mosso in serata con il contestuale indebolimento dei venti.
PER INFORMAZIONI VISITA LA PAGINA FACEBOOK www.facebook.com/meteoeolie
( previsioni elaborate Venerdi 2 Febbraio )
( previsioni elaborate Venerdi 2 Febbraio )
venerdì 2 febbraio 2018
Sversamento idrocarburi in mare a Bagnamare. Esposto di Legambiente
All’Ufficio Circondariale Marittimo
di Lipari
e p.c. alla Segreteria Regionale Legambiente Sicilia
agli organi di stampa
ESPOSTO SVERSAMENTO IDROCARBURI, LOCALITA’ BAGNAMARE LIPARI.
Riceviamo da alcuni cittadini e inoltriamo all’Autorità Marittima competente la segnalazione di ripetuti sversamenti in mare di idrocarburi (probabilmente nafta) di provenienza ignota che si sono verificati in data 31/01 e 01/02 c.a. in località Bagnamare, isola di Lipari. In entrambi i casi, gli sversamenti sono avvenuti nelle prime ore diurne.
Si chiede all’Autorità competente di intervenire con urgenza onde scongiurare il ripetersi del fenomeno, la cui causa – stante anche il modesto traffico nautico attuale – non dovrebbe risultare difficile da individuare.
In attesa di un adeguato intervento da parte dell’Autorità competente, si segnalano gli episodi per conoscenza anche alla Segreteria regionale della nostra Associazione.
Si ringraziano i cittadini che hanno fatto pervenire le segnalazioni e le fotografie.
CIRCOLO LEGAMBIENTE LIPARI
di Lipari
e p.c. alla Segreteria Regionale Legambiente Sicilia
agli organi di stampa
ESPOSTO SVERSAMENTO IDROCARBURI, LOCALITA’ BAGNAMARE LIPARI.
Riceviamo da alcuni cittadini e inoltriamo all’Autorità Marittima competente la segnalazione di ripetuti sversamenti in mare di idrocarburi (probabilmente nafta) di provenienza ignota che si sono verificati in data 31/01 e 01/02 c.a. in località Bagnamare, isola di Lipari. In entrambi i casi, gli sversamenti sono avvenuti nelle prime ore diurne.
Si chiede all’Autorità competente di intervenire con urgenza onde scongiurare il ripetersi del fenomeno, la cui causa – stante anche il modesto traffico nautico attuale – non dovrebbe risultare difficile da individuare.
In attesa di un adeguato intervento da parte dell’Autorità competente, si segnalano gli episodi per conoscenza anche alla Segreteria regionale della nostra Associazione.
Si ringraziano i cittadini che hanno fatto pervenire le segnalazioni e le fotografie.
CIRCOLO LEGAMBIENTE LIPARI
REGIONE, MUSUMECI: NIENTE NOMINE DI SOTTOGOVERNO IN CAMPAGNA ELETTORALE
“Ho deciso: niente nomine nel sottogoverno regionale in campagna elettorale. Voglio evitare qualsiasi tentativo di speculazione. La legge mi impone, com'è noto, l'esercizio della facoltà di sostituire i vertici di tutte le società partecipate entro novanta giorni dal mio insediamento. Poiché la scadenza coincide con la campagna elettorale, ho dato disposizione, d'accordo con la Giunta, di procedere alla nomina "transitoria" tra il personale degli uffici di diretta collaborazione, rimandando al dopo 4 marzo le scelte definitive, sulla base di oggettive valutazioni di competenze ed esperienze di ognuno”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a proposito dell'avvio dello spoil system nelle Società partecipate della Regione.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a proposito dell'avvio dello spoil system nelle Società partecipate della Regione.
Civica popolare presenta domani i candidati messinesi
Si svolgerà domani mattina alle 10, nella sala ovale del Comune di Messina, la conferenza stampa di presentazione dei candidati messinesi alla Camera dei deputati e al Senato della lista Civica popolare con Beatrice Lorenzin.
Parteciperà Gianpiero D'Alia.
Parteciperà Gianpiero D'Alia.
Legambiente Lipari denuncia sversamenti in mare di ingenti quantitativi di sabbia intrisa di liquami
COMUNICATO STAMPA
Lipari, 1 febbraio 2018
Per l’ennesima volta, come ci
segnalano numerosi testimoni – esercenti commerciali, pescatori, cittadini –
anche stamattina gli operai comunali intenti a ripulire via Roma dai residui
portati dalle ultime piogge hanno scaricato in mare ingenti quantitativi di
sabbia, peraltro intrisa dei liquami che sgorgano frequentemente dai tombini
della stessa strada.
Scaricare terra, sabbia o
altro materiale in mare costituisce un REATO AMBIENTALE.
Ci chiediamo dunque se si
tratti di una scelta autonoma da parte del personale del Comune di Lipari o – più
probabilmente – se qualche funzionario o dirigente responsabile che coordina
questo genere di interventi abbia impartito loro tale direttiva, e in questo
caso come intenderebbe giustificarla.
Ci chiediamo altresì cosa
faccia l’UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO di fronte a questa pratica consueta e
diffusa: intende intervenire e reprimerla o lasciare che abusi del genere si
ripetano indisturbati, con l’aggravante di venire compiuti nel corso attività
pertinenti ai compiti dell’ente municipale?
Tramite l’ufficio legale
regionale, il Circolo di Legambiente intende inoltrare un esposto alla Procura
della Repubblica in merito all’episodio, ma anche a quelli che lo hanno
preceduto. Si ringraziano i cittadini che hanno fatto pervenire la segnalazione
e le fotografie.
CIRCOLO LEGAMBIENTE LIPARI
NDD di Eolienews - Sin qui la nota pervenutaci da Legambiente, attraverso la mail del suo presidente, mettiamo a disposizione dell'amministrazione, di chi è coinvolto e/o ne ha titolo, identico spazio per una replica.
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