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venerdì 21 agosto 2020

Stromboli...1 ora fa (post muto)

Ricordando... Franco Donato.

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.

Da Milazzo a Lipari. Caos Pronto soccorso. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 21 agosto 2020

EOLIE, GUARDIA COSTIERA SANZIONA UNITA’ TRASPORTO PASSEGGERI PER MANCATO RISPETTO DEI LIMITI DI VELOCITA’ E DELLE DISTANZE DALLA COSTA.


COMUNICATO
Nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro 2020, La Guardia Costiera di Lipari ha portato avanti una serie di controlli inerenti il rispetto delle norme sulla sicurezza della balneazione e della navigazione, sia in mare con le proprie unità militari e sia da remoto grazie ai sistemi di identificazione automatica delle unità navali che navigano nelle acque dell’Arcipelago eoliano.
L’operazione è scattata proprio nei giorni in cui la sala operativa della Guardia Costiera ha ricevuto parecchie segnalazioni di bagnanti in difficoltà a causa di moti ondosi anomali giunti fino alle spiagge dell’intero litorale di canneto e fino a punta castagna dell’isola di Lipari.
A tal proposito, sono stati rilevati alcuni comportamenti illeciti da parte dei Comandi di bordo delle navi adibite al trasporto passeggeri, i quali non hanno rispettato il limite massimo di velocità di 10 nodi da mantenere entro i 1000 metri dalla costa, violando l’articolo 7 dell’Ordinanza di Sicurezza Balneare n. 10/2020 del 10 giugno 2020 emanata dall’Ufficio circondariale marittimo di Lipari.
Sono stati, pertanto, sanzionati per un importo totale di 15 mila euro i Comandanti di una decina di queste unità e le rispettive Società di navigazione.
La Guardia costiera continua a rammentare a tutti coloro che navigano, sia a scopo privato che per fini commerciali, il puntuale rispetto delle regole di buona condotta in mare al fine di evitare spiacevoli incidenti e di dover incorrere nelle relative sanzioni amministrative.

Panarea: In mare c'è Armani, a terra Maria Elena Boschi (foto di Fatima Azaroual e Gaetano Ninì)



Buon Compleanno!

Auguri a Liliana Di Stefano, Catena Manfré, Valentina Matera, Massimo Marino, Barbara Casamento

Il risultato dei tamponi a Panarea in tempo reale sulla Gazzetta del sud on line a firma del nostro direttore


Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente. 21 Agosto 82 : Si chiude a Lipari la mostra "Immagini devote in Sicilia"

Nella foto da sx: Rino Biancheri, Mariano Bruno e Saverio Merlino

Panarea: Tutti negativi i 73 tamponi effettuati sull'isola

Sono stati processati, risultando tutti negativi i 73 tamponi effettuati sull'isola mercoledì notte.
Decisamente un sospiro di sollievo

E' nata Diana Tripi.

E' venuta alla luce
Diana Tripi,

figlia di Peppe (Bomber) e Iulia Valentina Moldovan.

Auguri da parte della nonna Dana e zia Mimmi.

Ai neo genitori anche i nostri auguri.

giovedì 20 agosto 2020

Riunione del comitato "Amo Stromboli" su turismo "mordi, sporca e fuggi". "E' il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabilità"

Comunicato 
Si è tenuta, oggi pomeriggio, la programmata riunione che ha visto la partecipazione di rappresentanti della comunità di Stromboli sia di residenti che di villeggianti. 
È priorità del comitato "Amo Stromboli l'apertura a ventaglio alle diverse sensibilità circa il turismo occasionale e giornaliero. 
Nel rispetto delle esigenze di tutti, a tutela della sicurezza e del territorio saranno sensibilizzate le autorità competenti affinché Stromboli sia luogo di unità e rispetto. 
Il ventaglio di iniziative è un corpo umano che, a braccia aperte, accoglie e respinge. 
Tutto ciò a salvaguardia di un luogo che è Patrimonio dell'Umanità. 
È giunto il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. 

NELLE FOTO IN BASSO, L'ASSALTO DI OGGI


Coronavirus: oggi 20 agosto, in Sicilia 37 nuovi casi, 7 a Messina e provincia. In Italia: +845 rispetto a ieri.

Trentasette casi di coronavirus in più in Sicilia, dove attualmente i contagiati sono 790: 41 ricoverati con sintomi, 8 in terapia intensiva e 741 in isolamento domiciliari. Ieri l’aumento era stato di 45 unità. Sono 3.785 i casi totali, 2.799 i dimessi guariti. Restano 286 i deceduti. Registrato un incremento dei tamponi pari a 2.982.
Si tratta di 10 casi a Palermo 10, a Ragusa 9, a Catania e Messina 7, a Siracusa 4.
Prosegue l’impennata di contagi per il Covid in Italia. Sono 845 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore

Ricordando... Don Pino Raffaele, Giulio China e Mariano Sparacino.

Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.

Filicudi. Festa senza regole. Denunciati due giovani. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 20 agosto 2020

Personaggi sotto il sole delle Eolie. A Filicudi c'è Ghali, nella foto con Valeria Virgona


Residui oleosi o altro liquido sulla strada del palazzo vescovile. Giovane cade e viene portato in ospedale. Urge intervento di bonifica

Un incidente si è verificato pochi minuti fa, lungo la via Mons. Bernardino Re (Palazzo vescovile), in prossimità dei cassonetti dei rifiuti. 
Per via di residui oleosi o di altro materiale, (probabilmente frutto del lavaggio dei cassonetti) depositato in abbondanza sulla strada, Bartolo Mandarano di Lipari, che si trovava a transitare con la sua vespetta è caduto. E' intervenuta l'ambulanza che lo ha trasferito in ospedale.
Occorre con una certa urgenza la bonifica dell'area per il permanere di questi liquidi che mettono, ancora, a repentaglio altri scooteristi.
Nel frattempo, invitiamo tutti alla massima attenzione  N.B. Pubblichiamo foto e nome, dopo che un nostro collaboratore ha avuto l'okay dalla sorella

Pronto Soccorso Ospedale di Lipari, l'A.S.P. di Messina coprirà i turni con prestazioni aggiuntive

COMUNICATO
Tutti i pronto soccorso dell'A.S.P. di Messina hanno attualmente carenze di organico per le assenze di personale dovute ai necessari periodi di riposo feriale e per le difficoltà a reclutare medici per i posti vacanti; la direzione generale, dopo avere attivato nuovi bandi costituendo le relative commissioni di esame, nelle more ha anche attivato l'istituto contrattuale delle prestazioni aggiuntive per coprire i turni.
Molti medici in servizio presso i reparti degli ospedali aziendali hanno già volontariamente aderito all'istituto contrattuale ed effettueranno servizio al pronto soccorso dell'Ospedale di Lipari, che in questo momento di grande afflusso turistico necessita di essere potenziato e deve funzionare a pieno regime.
La Direzione Generale ringrazia i medici dell'ospedale di Milazzo e dello stesso Ospedale di Lipari che con grande spirito di attaccamento all'azienda sanitaria, rinunciando a ferie e tempo libero, dalle 17.00 di oggi giovedì 20 agosto lavoreranno al pronto soccorso per assicurare tutti i turni di servizio.

Milazzo, c'è un positivo al Coronavirus. E' rientrato dalla Spagna.

Un milazzese di trentasette anni rientrato dalla Spagna è risultato positivo al Covid 19 dopo essersi sottoposto al tampone così come previsto dalle disposizioni nazionali che impongono l’esame per coloro che rientrano da paesi a rischio. Non è dato a sapere se il milazzese ha avuto contatti con altre persone prima di conoscere l’esito dell’esame.

Festeggiamenti in onore di San Bartolomeo. Il programma religioso e la presentazione del Museo Diocesano


Buone notizie dall'ospedale di Milazzo.

Una bella notizia, finalmente.
Il meccanico della Loveral, Giuseppe Barcellona, rimasto coinvolto nell'incidente del giorno di Ferragosto a Lipari è in decisa ripresa. 
Da oggi non è più collegato al ventilatore ed è stato stubato.
Gli auguriamo di riprendersi, nel miglior modo e nel più breve tempo possibile, per tornare a casa dai suoi cari.

Cartolina "muta" e...inodore (per fortuna) da Canneto - San Vincenzo. Ed è così da tre giorni.

Buon Compleanno!

Auguri a Rita Pergolizzi, Maria Saltalamacchia, Chiara Di Stefano, Giovanni Saltalamacchia, Brunella de Luca, Romina Ziino, Cristian Acquaro

Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. Oggi: Eolo Boccato

Eolo Boccato
Quella di Eolo Boccato, della sua famiglia e dell’omonima banda partigiana attiva nel Polesine è una storia tragica, come tragica fu la guerra di liberazione combattuta tra il 1943 e il ‘45 in conseguenza della rinascita del fascismo nella sua variante repubblicana.
Eolo era nato durante il confino del padre Americo, a Lipari, il 20 agosto 1918.
Ad Adria, cittadina nel Polesine teatro di aspre lotte sociali, la famiglia Boccato, di cui Eolo era il secondogenito, rappresentava anche una micro-comunità che sotto il fascismo non faceva mistero della sua avversione al regime, testimoniata anche dai nomi scelti per i 14 figli: Euterpe, Eolo, Esperina, Espero, Elio, Anita, Nirvana, Proteo, Fiamma, Mirta, Sergio, Katia, Miki, Ili. Una famiglia che, così come fu per quella dei sette fratelli Cervi, con l’inizio della lotta armata clandestina sarebbe divenuta anche un nucleo di resistenza che avrebbe alla fine contato ben tre fratelli caduti nel corso della guerra partigiana.
Il padre Amerigo era un militante anarchico così come lo era stato il padre Angelo, emigrato in Brasile nel 1885 in conseguenza della repressione seguita alla Boje, il grande sciopero dei braccianti del 1882. E fu in Brasile, a Picacicaba, che era nato Amerigo il 16 luglio del 1892. Operaio “meccanico”, ricco di interessi e autodidatta tanto che nella sua scheda personale i questurini annotarono che «Non difetta di intelligenza », gli organi di polizia avevano cominciato ad occuparsi di Amerigo nel 1917, dopo la rotta di Caporetto, per aver svolto «opera disfattista attuata inviando fogli e volantini di contenuto anarchico ai soldati combattenti». Conseguentemente Amerigo «per il suo grado di pericolosità e per ragioni di sicurezza» il 24 dicembre 1917 venne assegnato al confino coatto presso l’isola di Lipari assieme alla moglie alla primogenita Euterpe ancora neonata.
La carriera di “sovversivo” di Eolo, per la legge ebbe inizio nel novembre del ‘37 quando si rese contravventore al foglio di via obbligatorio emanato il 24 dello stesso mese dal Commissario di P.S. di Adria; costretto ad abbandonare la sua città natale, nel dicembre dello stesso anno venne fermato e denunciato per tentato espatrio clandestino al valico di Resia all’Adige, e stavolta nei suoi confronti venne disposto il rimpatrio ad Adria con foglio di via obbligatorio. Dopo pochi mesi, lasciò nuovamente Adria ma, nell’agosto del ’38, incappò in un nuovo arresto a Chioggia. Arrivò quindi la guerra, ed Eolo venne arruolato nel 56° Rgt. Fanteria “Mestre” e, nell’autunno del ‘40, inviato in Istria, a Fiume, e da qui nell’aprile ‘41 fu mandato in Croazia a combattere la spietata guerra antipartigiana. Nel maggio, per gravi motivi di salute, Eolo riuscì a farsi rinviare a casa e successivamente congedare, riprendendo il suo lavoro di fotografo col padre ed il fratello Espero, il quale però alla fine dell’anno fu a sua volta costretto a partire militare per il fronte jugoslavo.
Nel novembre ‘42 Eolo venne nuovamente arrestato per una serie di scritte murali, firmate con falce e martello, apparse nottetempo ad Adria il 2 ottobre precedente, anche sulla sede del Fascio. Nonostante l’inesistenza di prove a carico – anche una perquisizione risultò negativa – la Questura rodigina apparve intenzionata ad incolpare Eolo, definito «figlio di un pericoloso sovversivo e cresciuto in un clima politicamente malsano», osservando che «negli attuali momenti, sarebbe opportuno eliminarlo da Adria mercé un rigoroso provvedimento di polizia che valga d’esempio».
Confinato alle isole Tremiti e successivamente, per motivi di salute, in Abruzzo a Castelvecchio Subequo, venne liberato il primo agosto ‘43; un’ulteriore condanna a 5 anni di confino di polizia alle Tremiti venne spiccata contro di lui nel dicembre, ma nel frattempo Eolo si era dato alla macchia, unendosi a un gruppo di una ventina di giovani sbandati, renitenti alla leva della RSI o disertori dell’esercito, che avrebbero dato vita alla Brigata garibaldina Canton Basso, dal luogo della costituzione.
Il loro primo impegno fu la diffusione clandestina della stampa antifascista, tanto da impensierire il Prefetto di Rovigo che nell’aprile ‘44 segnalava l’intensificarsi della «propaganda sovversiva e antimilitare » nei comuni di Bottrighe, Adria, Ariano, Taglio di Po. Il passaggio per tale gruppo dalla propaganda alla lotta armata fu reso possibile dalla diserzione di massa avvenuta il 7 aprile ‘44 di centinaia di soldati e ufficiali del CXX Battaglione Genio Costruttori di stanza ad Arquà Polesine.
Da quel momento in poi iniziò una spietata guerra senza quartiere tra i partigiani da una parte, ed i fascisti della Brigate Nere e della famigerata 2ª Compagnia, detta di Ordine Pubblico, della GNR di Adria, composta soprattutto da fascisti ripiegati dalla Toscana e dall’Umbria, tanto che diventeranno tristemente famosi come i “Pisani”.
Una guerra fatta di agguati, fughe, tradimenti, espropri, rastrellamenti, deportazioni e rappresaglie, con centinaia di morti da entrambe le parti, segnata da orrende esecuzioni di massa compiute dai fascisti repubblicani, come quelle di Villamarzana, di Cavarzere e di Cavanella d’Adige. Ma, nonostante le difficoltà connesse alla guerriglia, la Banda Boccato dette più volte prova della sua identità politico-sociale attraverso azioni a sostegno della popolazione, come in occasione di quella che poi la stampa avrebbe definito la “beffa di corte Bonaccorsi”, quando s’impadronì di 600 quintali di grano di proprietà del latifondista Bonaccorsi destinati ad essere inviati in Germania, e li distribuì agli abitanti delle frazioni di Valliera, Baricetta e Canton Basso.
Eolo ed Elio assistettero, nascosti ed impotenti, alle torture e all’esecuzione del fratello Espero per mano fascista. i fascisti lo avevano catturato in seguito ad una delazione
All’alba del primo ottobre 1944, i fascisti della compagnia O.P. circondarono il fienile, poi dato alle fiamme, dove erano rifugiati Espero e Silvano Bardella, un giovane sbandato del luogo, e li fecero prigionieri assieme a un ragazzo di 16 anni Luigi Visentin. Per Espero, oltre alle percosse, ci furono le torture prolungatesi per ore, per ottenere informazioni sui fratelli, terminate solo con la sua uccisione a colpi di moschetto. Dopo morto il suo cadavere fu pugnalato dall’ausiliaria fascista Anna Maria Cattani, conosciuta come donna Paola o la donna nera, che aveva partecipato in prima persona alle sevizie.
A notte fonda, si narra che Eolo ed Elio e gli altri compagni penetrarono nel cimitero di Adria per un estremo saluto ad Espero. Da quel momento, i fascisti della zona non avrebbero potuto più sentirsi sicuri, perché solo indossare un’uniforme repubblichina poteva significare la condanna a morte. In particolare Eolo, sulla sua bicicletta e il giubbetto rosso indosso, divenne il loro incubo e – per cercare di fermarne le azioni e la leggenda – fu usato ogni mezzo.
Una taglia di 100mila lire spiccata sulla testa di Eolo porto alla sua morte il 4 febbraio 1945 – a seguito della delazione da parte di una persona ritenuta affidabile.
a colpo sicuro, i militi dell’O.P. circondarono in località Piantamelon la fattoria presso cui Eolo e un compagno avevano trovato riparo e gettarono, dilaniandoli, una carica esplosiva nel tubo di aerazione del piccolo rifugio interrato dove si erano nascosti.
Non contenti di ciò, con l’ausilio di un medico, decapitarono i due corpi ed esposero le teste dei due “banditi” nella vetrina del Consorzio Agrario nel centro di Adria.
Ma i cittadini ebbero a mormorare: «La testa è in vetrina, ma Boccato cammina».

Alla sua memoria è stata assegnata una medaglia d’argento per meriti partigiani.

Piccola frana dal costone sovrastante la spiaggia di Pollara. (foto in tempo reale)

Da quanto apprendiamo non c'erano persone sulla spiaggia.

Giorgianni conferma positività ragazza napoletana che è stata in vacanza a Panarea. "Già ieri sera effettuati 60 tamponi sull'isola"

Il live con le dichiarazioni di Giorgianni