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lunedì 26 giugno 2023

OSTRUZIONISMO O DISCRIMINAZIONE (oggi giorno pane quotidiano). Riflessione di Bartolino Ferlazzo

KAPPERIS, CAPPARE(m), SALE

Beh a prima vista, qualcuno potrebbe obiettare che ci sono pazzi in giro liberi e incontrollati, non è così, si tratta semplicemente di far conoscere e comprendere l'etimologia dei termini < capperi e sale > che derivano dal greco “Kapparis e dal latino Cappare(m), un modo per far capire ai tanti che magari, per la prima volta si imbattono in questo prodotto, come sia essenziale da disporre in cucina.-

Questo prodotto era già noto nell'antichità, apprezzato e valutato, prodotto che nobilitavano e nobilitano il sapore, la bellezza dei piatti e li condivano con (sale), rendendoli più che mai prelibati e gustosi, fatto questo che anche ai giorni nostri possiamo apprezzare.-

E' una pianta, mediterranea per antonomasia, si coltiva da tempo immemorabile, troviamo riferimenti nella Bibbia, negli scritti di Ippocrate, Aristotele e Plinio Il Vecchio sia per uso alimentare che per uso medicamentoso; già nel 200 a.C, durante le Guerre Puniche, i romani coltivavano questa meravigliosa pianta.-

Perchè questo preambolo, con cenni storici, perché qualche giorno fa – passeggiando – su internet, mi sono imbattuto nel sito denominato – cibotoday – con il titolo “eccellenze italiane. Il cappero delle Isole Eolie, il territorio vulcanico regala un prodotto versatile come il cappero; un rigido disciplinare ne sottolinea i passaggi di produzione fino alla messa in commercio; ottimo nei dolci e, c'è anche una birra“. E fino a questo punto diciamo che tutto procede secondo una direttrice, che ti fa comprendere come si effettua la coltivazione, quando e come avviene la raccolta, come si deve rispettare il protocollo – ufficiale -, per una giusta e corretta produzione, che dia gusto ed onore ad un prodotto unico nel suo genere.-

Continuando a scorrere, l'articolo, mi rendo conto che non tutta la verità, viene riportata e per sintesi si fa riferimento, ad una fantomatica “guerra del cappero”, di cui nessuno si intesta la dichiarazione bellicosa e parecchi invece, dopo, salgono sul carro del vincitore; ma di tutto questo nelle righe non si trova notizia.-

Precisiamo che non si è mai trattato di una guerra, non ci sono state dichiarazioni belligeranti da Piazza Venezia, non ci sono state bottiglie di ricino e quant'altro, ma semplicemente, una disputa tra due correnti che vedevano il tutto da angolazioni diverse, da diverse prospettive, con risultati diversi naturalmente e con prospettive contrastanti.-

Il prodotto – cappero – è tutelato dal D.L.vo 1308/2013 che, “ obbliga di inserire in etichetta una particolare sigla, i, cui significato però spesso non è del tutto chiaro al consumatore, vuoi per non esere addentro a tali cose, vuoi per la poca disponibilità di chi dovrebbe invece illustrare esattamente tale significato “-

La sigla è composta da tre lettere < D.O.P. > ovvero Denominazione di Origine Protetta, si tratta di un marchio a valenza giuridica, utile ad attestare che le caratteristiche di quel prodotto sono uniche e tipiche di quella determinata zona, dovute a variabili ambientali e ai suoi fattori naturali e umani, le cui fasi di produzioni si svolgono in una zona geografica “delimitata”; forse quest'ultimo termine ha scatenato quella bagarre di qualche anno addietro; dobbiamo far sapere a chi ignora le fasi di coltivazione che, l'ambiente DOP è caratterizzato da fattori naturali come il clima e le risorse del luogo, oppure da fattori umani, come le tecniche di produzione e trasformazione, tramandate nel tempo e si fa riferimento anche ad artigianalità tipica di una determinata area, che consente di ottenere un prodotto – inimitabile – al di fuori della stessa.-

Il riconoscimento della sigla DOP, è una vittoria perchè da garanzia del prodotto, della sua coltivazione, dell'impiego di mezzi e soprattutto tracciabilità ed ancora la possibilità di aumentare la produzione visto che il mercato, ha una domanda che non riesce a soddisfare tutti le annate; il disciplinare prevede, la possibilità, di poter coltivare capperi su tutto il territorio delle sette Eolie che tra l'altro viene anche tutelato dall' UNESCO..-

L'arrivo della denominazione DOP, ha fatto si che sorgessero diatribe, gelosie, diritti divini, titolarità dei boccioli come lascito divino, solo per i produttori dell'isola di Salina, che hanno tentato di rivendicare il lascito divino, non volendo dividere l'etichetta con le altre isole dell'arcipelago, come se < fossero i creatori della pianta e gli unici depositari della verità >, perché non si vuole accettare una protezione assoluta del prodotto a livello europeo ? Chi ha mai dato l'imprimatur ad una titolarità univoca, fuori luogo e senza prove di fatto ? Perché questo arroccamento a difesa di diritti, mai veramente sanciti (non potrebbe essere diversamente) ?

Interessi, inibizioni, boicottaggio, discriminazione verso tutti coloro che hanno ottenuto risultati più che positivi, difesa ed arroccamento strumentale di una titolarità mai veramente esistita, o magari non si vuole prendere in considerazione, un disciplinare di produzione; le vere rivendicazioni, se ce ne fosse la necessità, dovrebbero essere poste in capo ai vari Aristotele, Ippocrate e Plinio Il Vecchio, anche se, loro, ne hanno solo decantato l'essenza “divina”, ma per loro sfortuna sono morti da millenni e per loro fortuna non hanno assistito ad una diatriba, oggi in modo meno cruento ma sempre subdola, dove l'egoismo, l'egocentrismo, l' io, essere il solo ed unico, l'hanno fatta da padrone, cercando di arrogarsi diritti e/o pretese, senza alcuna base e valenza giuridica.-

La DOP ha messo, invece, del sale in testa (si spera) tempi di intelligenza, di conoscenza, di sapere, di correttezza, di progresso e di onestà, tutto questo assieme ai capperi formano un connubio indissolubile, anche tra idee diverse e divergenti, ma che garantiscono il consumatore, da ogni possibile imbroglio.-

I capperi come la  malvasia, prodotti unici, nettare e cibo degli dei, richiamano subito le Eolie e l'Eolianità, di contro troviamo invece i poco famosi < carduni, rafanieddi, scalieri > diciamo erba, erba di basso e poco interesse anche se non disprezzabile, ma che formano, purtroppo, una maggioranza pericolosa, instabile, dannosa, poco affidabile, come la gramigna che dove arriva tutto brucia, tutto distrugge; ma queste considerazioni vanno e debbano inserite certamente in quell'articolo citato prima, non si danno e non si fanno riferimenti a chi ha combattuto per ottenere questo riconoscimento DOP, l'articolo non fa menzione di quanti hanno portato avanti con enormi sacrifici, una richiesta che travalica l'egoismo e la divinità, senza essere blasfemo, quell'articolo è monco, e mi chiedo, se per sbadataggine o mettendo in atto una discriminazione che sa tanto di ostruzionismo; chi scrive ha l'obbligo, sancito legalmente, di riportare la verità, questa è cronaca e non critica, deve riportare i fatti così come accadono senza nulla tacere o celare e che questi “giornalisti” si mettano in testa che i capperi, sono prodotti che crescono spontaneamente, non hanno avuto bisogno di una coltivazione particolare, i semi sono portati dal vento di Eolo, resistenti ad ogni tipo di intemperie naturali e generate dall'uomo, non passano mai di moda e con una simile denominazione saranno ricordati per sempre, sono sempre al passo con i tempi e chi la pensa in modo diverso se ne faccia una ragione di vita, di scelte, di lavoro e di stile; sono conditi con il sale, quel sale che viene dal mare, da dove sempre è arrivata, arriva e arriverà la civiltà, elemento essenziale e vitale, senza un po' di sale non si condisce il quotidiano della vita.-

Il sale, per molti oggi, può avere un sapore amaro, può essere anche “dolce” ed anche delicato, ed allora debbo concludere con una frase, che in molti, giornalmente, dovrebbero farne uso come di una preghiera divina, del sommo poeta Dante, che ebbe modo di scrivere < … tu proverai si come sa di sale lo pane altrui … >

Bartolino Ferlazzo

Dal "Conti" invito agli ex studenti a ritirare il diploma conseguito

Risultano giacenti all'Istituto "Isa Conti" di Lipari un considerevole numero di diplomi di maturità, conseguiti nel tempo dagli studenti.

La segreteria dell' Istituto invita gli ex studenti a ritirarli

Le Eolie nelle stampe d'epoca (285° puntata)


Auguri di...

Buon Compleanno a Mattia Puglisi, Salvo Giunta, Rossana Casamento, Angela Cacace, Giovanni Rando, Ornella Cacace, Francesco Delle Donne, Chiara Giorgianni, Jona Favorito, Ornella Cincotta, Carmen Martelli

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: L'esempio è contagioso

Racconti d'estate - Cinema in piazza. Stasera sarà proiettato "Close"


Ci sono opere di fronte alle quali risulta difficile trovare parole adeguate. Come se si rischiasse di fare un giro a vuoto rispetto a ciò che si è visto e che tocca sentimenti così profondi. Come se si fosse sicuri di lasciare qualcosa di inespresso, come nel racconto di un primo bacio o di quando si scopre improvvisamente di essere innamorati. "Close", opera seconda di Lukas Dhont, regista belga di soli trentadue anni, è una di quelle opere.
"Close" ci parla della nascita si un sentimento, dei condizionamenti sociali che subiamo. Forse anche della paura di diventare adulti e di come, inevitabilmente lo si diventa. Un film che non si può non amare, con due interpreti adolescenti che riescono a penetrare a fondo dell’anima con i loro sguardi, i loro silenzi. Con tutto il non detto che diventa vita. "Close" è il cinema come dovrebbe essere ed è probabilmente uno dei titoli più belli e intensi degli ultimi anni.

Kickboxing : Il liparese Andrea Saltalamacchia campione italiano in tre categorie


Alle finali italiane di Kickboxing, tenutesi a Rimini, grande protagonista l'atleta liparese Andrea Saltalamacchia del team Aeolian Gym del maestro Gianluigi Martinucci, accompagnato dall’ istruttore, nonché fratello, Giuseppe Saltalamacchia.
Il giovanissimo atleta liparese è diventato campione italiano in ben 3 categorie: -55 kg kick light; 55 k1 light; boxe light - 60 kg.  . 
Il titolo in boxe light è stato conquistato, dopo un incontro non programmato, con un non programmato incontro contro il finalista nazionale. 
Andrea, che in brevissimo tempo ha messo in mostra le sue qualità, centrando importanti traguardi, è ora attesa da altre sfide e, certamente, ne sentiremo parlare ancora. 

Al giovane atleta, che in precedenza aveva già conquistato un titolo regionale, così come alla società e al fratello istruttore, le nostre congratulazioni e l'augurio di centrare sempre, nuovi, importanti, successi.  

Oggi è il 26 Giugno. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Stromboli - La Sciara del fuoco 

domenica 25 giugno 2023

"Teatro Eco Logico". La festa dell'ambiente, L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 25 giugno 2023

I collegamenti con le Eolie tornano alla normalità. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 25 giugno 2023

 L'articolo diventa leggibile cliccandoci sopra

Processione del CORPUS DOMINI per le vie di Canneto (video)

Si è tenuta domenica scorsa 18 giugno, presieduta dal parroco mons. Letterio Maiorana, coadiuvano nell’organizzazione da don Sergio Trifiletti, la tradizionale processione del CORUS DOMINI per le vie di Canneto, interessando la parte sud (Unci) della frazione. 
 Numerosi gli “altarini” allestiti per le vie del borgo in occasione del passaggio dell’ “Ostia Divina”, tradizione che ha radici molto profonde nel tempo e che rappresenta la particolare devozione dei fedeli, attraverso proprio l’allestimento degli altari lungo le vie interessate dalla processione.

Concluso a Stromboli il campo scuola "Anch'io sono la Protezione civile" organizzato dall'associazione VIS


Scrive su fb Carolina Barnao, delegata municipale per Stromboli:

"Si è concluso a Stromboli, il campo scuola “Anch’io sono la Protezione civile” organizzato dall’associazione VIS - Volontari Isola Stromboli Odv . Cinque intense giornate di formazione, per i ragazzi dell’isola, sui temi della protezione civile: i rischi ai quali l’isola è esposta, le migliori norme di comportamento, i piani di protezione civile per fronteggiare le emergenze, i sistemi di allerta, il ruolo dei volontari e di tutte le forze del sistema.
Nel corso della cerimonia finale, l’associazione VIS ha donato un defibrillatore per la comunità, che è stato posizionato al porto, vicino la biglietteria degli aliscafi.
Un finale, quello di oggi, che per Stromboli segna un nuovo inizio, una ulteriore tappa nel percorso di unione e collaborazione della nostra piccola comunità.
Un cammino, i cui attori principali sono i giovani, i ragazzi, i bambini e tutti i volontari che, con grande generosità e passione, si impegnano ogni giorno a servizio della collettività!"

"Violata la privacy dei residenti eoliani?". L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 25 giugno 2023

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Vita donata

MALFA: CANTIERE CONTROLLATO DAI CARABINIERI. ATTIVITÀ SOSPESA PER GRAVI CARENZE IN MATERIA DI SICUREZZA. DENUNCIATI TITOLARE E COORDINATORE DI CANTIERE. AMMENDE E SANZIONI PER OLTRE 35.000 EURO.

LA PAROLA Commento al Vangelo di domenica 25 giugno 2023

Auguri di...

Buon Compleanno a Mariangela De Mariano, Alessandro Merlino, Marco Basile, Vanessa Giuffrè, Tommaso Riggi, Giovanni Capone, Alessandra Garippa, Catia Fichera, Eva Lombardo. Maria De Salvo, Simone Patti, Giusi Contraffatto, Orazio Morabito, Vittoria Falanga, Fatima Sabihi, Giacomo Macchione, Angela Biviano, Roberta Mollica



La Chiesa venera oggi San Guglielmo

Nel secolo XI nasceva a Vercelli, da nobili genitori, un fanciullo destinato dal Signore a fondare un numeroso ordine religioso. Al fonte battesimale ricevette il nome di Guglielmo.

Ancora fanciullo amava la solitudine e cominciò ad esercitarsi in ogni pratica di pietà. All'età di 14 anni, spinto dal fervore, iniziò un pellegrinaggio. A piedi, vestito di una sola tunica e cinto di cilicio, si recò a Campostela nella Spagna, al celebre santuario di S. Giacomo. Il freddo, la fame, la pioggia, le privazioni e perfino il pericolo della vita non riuscirono a smuoverlo dalla sua santa impresa. Aveva progettato anche un viaggio in Palestina, al S. Sepolcro di Cristo, ma gravissimi ostacoli non gli permisero di adempiere il suo desiderio.

Pertanto, assecondando la sua tendenza alla vita religiosa ed eremitica, salì sul Monte Solicchio. Quivi passò due anni in continua preghiera, digiunando e dormendo sulla nuda terra.

Avendo ridata la vista ad un cieco, si sparse la fama della sua santità, e gran numero di persone andava a trovarlo. Disturbato così nella sua solitudine, pensò di fare un pellegrinaggio a Gerusalemme e tutto contento si mise in viaggio; ma Dio che aveva su di lui altri disegni, gli apparve durante il viaggio e gli manifestò quanto voleva da lui. Permatosi nel regno di Napoli, si nascose in una selva e ricominciò di nuovo la sua vita eremitica. Alcuni boscaioli recandosi a far legna nelle vicinanze della sua grotta, lo trovarono, e di ritorno alle loro abitazioni, avendo raccontate meraviglie di lui, moltissimi accorsero per vederlo e per udirlo.

Importunato da quelle visite, si recò in un luogo aspro e quasi inaccessibile, chiamato Monte Vergine. Anche qui fu di nuovo scoperto e fra i visitatori vi furono anche numerosi giovani, desiderosi di fare vita santa con lui. Spinto dalla necessità, dovette pensare a dar ricovero a tanti postulanti e si pose a tracciar linee, a scavar fondamenta e a portare il materiale. Aiutato da coloro che volevano seguirlo, innalzò il monastero di Monte Vergine. Aumentando sempre più il numero dei postulanti, diede loro mi genere di vita secondo i consigli evangelici, con regole tratte in gran parte da quelle di S. Benedetto. Quindi, con la parola e con gli esempi di una vita santissima, attirò altri giovani, fondando nuovi monasteri.

Numerosi furono i miracoli da lui operati. Per sua intercessione i muti parlavano, i ciechi vedevano, i sordi sentivano e gli ammalati che a lui ricorrevano si vedevano liberati da ogni genere di malattie. Cambiò anche l'acqua in vino, e un giorno che una perfida persona volle tentarlo sulla castità, per vincere la tentazione si ravvoltolò nudo su carboni ardenti. Ruggero, re di Napoli, all'udire le meraviglie operate per mezzo di Guglielmo, concepì una grande venerazione per il Santo e raccomandò se stesso, la sua famiglia e tutto il regno alle sue preghiere.

Dopo aver predetto al re e ad altri il giorno della loro morte, e benedetti i suoi religiosi, si addormentò nel Signore, illustre per virtù e miracoli, il 25 giugno dell'anno 1142.

PRATICA. Fare sempre con giubilo la volontà del Signore, ricorrendo a lui nei pericoli.

PREGHIERA. O Signore, concedi, per intercessione del tuo servo S. Guglielmo, di compiere nella nostra vita la tua santissima e amabilissima volontà, affinchè possiamo riportare vittoria sui nemici della nostra salvezza.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Goleto presso Nusco in Campania, san Guglielmo, abate, che, pellegrino dalla città di Vercelli, fattosi povero per amore di Cristo, fondò su invito di san Giovanni da Matera il monastero di Montevergine, in cui accolse con sé dei compagni che istruì nella sua profonda dottrina spirituale, e aprì molti altri monasteri sia di monaci sia di monache nelle regioni dell’Italia meridionale.

Oggi è il 25 giugno. Buongiorno e buona domenica con questa cartolina da Strombolicchio.


sabato 24 giugno 2023

Collegamenti con le Eolie. La normalità è più vicina. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 24 giugno 2023

"Le rotte dei delfini", tredici nuotatori nel mare di Lipari. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 24 giugno 2023


 

Zimmari e Sabbie nere. Croce chiede progetti per fermare l'erosione. L'articolo della Gazzetta del sud del 24 giugno 2023


 

LE SCUOLE DELLE EOLIE IN FRANCIA CON ERASMUS+

 


COMUNICATO

Grazie al Consorzio delle Scuole Siciliane creato dall'USR SICILIA per il Progetto Erasmus+ KA 121, ragazzi  e docenti dell'IC ISOLE EOLIE hanno avuto l'opportunità del loro primo Gemellaggio Europeo che si è svolto  nella settimana 4-11 giugno  presso il Collège "Victor Hugo" di Gassin, piccolo splendido  borgo medievale arroccato sulle colline del Golfo di Saint Tropez. 

Le studentesse della Scuola media di Malfa e Stromboli sono partite accompagnate dalla referente E-Twuinning/ERASMUS+ Agata Finocchiaro ed hanno trascorso la settimana di studio  ospiti delle famiglie francesi. 

La DS ha partecipato alla mobilità con il compito di job-shadowing (osservatore/visitatore della Scuola gemellata).


Il gruppo siciliano era composto anche da docenti e studenti degli Istituti Comprensivi di Paternò e Fontanarossa (Catania).

L'esperienza di questa settimana all'interno di una Scuola media (Collége) francese è stata entusiasmante per adulti e studenti.

I ragazzi hanno partecipato alle lezioni, docenti e DS sono entrate nelle classi per conoscere dal vivo il sistema scolastico francese  e scambiarsi esperienze e metodologie didattiche. E' stata una grande occasione di pratica della lingua francese, di conoscenza dell'organizzazione scolastica, delle materie di studio, di confronto, di condivisione dei valori di cittadinanza europea  (sostenibilità, inclusione, dialogo). 

L'accoglienza nella Scuola è stata  eccezionale: la Dirigente del "Victor Hugo", prof.ssa Karine Nazury, ha aperto le porte di un edificio bellissimo, moderno ed efficiente.

Sono state condivise riunioni, lezioni, merende e offerti i pranzi alla mensa, con tante attività insieme, perfino l'orto didattico !! 

E poi escursioni nell'ambiente mediterraneo e nella cittadina di Saint Tropez !

Le famiglie hanno dimostrato una ospitalità squisita, con attenzioni costanti per i nostri studenti che hanno stretto un vincolo di vera amicizia con i ragazzi francesi  e i Siciliani tra di loro. Le Scuole e le famiglie delle Eolie sono pronte a ricambiare l'ospitalità e a proseguire il gemellaggio tra i Vulcani (Etna-Stromboli).

L'organizzazione del viaggio e soggiorno è stata curata dal team Internazionalizzazione dell'USR Sicilia che vogliamo ringraziare ancora: 

GRAZIE alla dott.ssa Patrizia Abate, alla prof.ssa Daniela Culò, alla DS Vincenza Mione !!!

LA DIRIGENTE SCOLASTICA 
IC ISOLE EOLIE
prof.ssa Mirella Fanti

Eolie, due pesci "mangiaplastica". L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 24 giugno 2023


 

E' deceduta Laura Iacono ved. Pintus


Alla famiglia le nostre condoglianze 

Lipari, s'indaga su un rogo notturno. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 24 giugno 2023


 

Quattro cartoline di "benvenuto" da Panarea. Spettacolo indecente in area portuale nella bomboniera eoliana





Auguri di...

Buon Compleanno a Ivana Caccetta, Rossella Mirabito, Ella Di Benedetto, Jessica Greco, Giovanna Mandarano, Loredana Natoli, Vincenzo Lo Schiavo


"Ascolta" video musicale ufficiale degli Alcool Etilico

“Nel 1997, nacque ASCOLTA.

Una ballad sentimentale, ispirata dalla “musa”, che al tempo accompagnava

le mie giornate.

Mi trovavo nel terrazzo di casa con la chitarra classica fra le mani e in meno di un niente era già pronta. Stava lì, scritta da qualche parte nella mia testa, aspettando l’esatto momento per venire fuori”.


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Fare casa oggi

La Chiesa venera oggi la Natività di San Giovanni Battista

Il culto e l'alto onore tributato dalla Chiesa al grande Battista col celebrarne la natività è certo un segno della grandezza di questo uomo santificato prima ancora della sua nascita.

Zaccaria, suo padre, era della classe di Abia, e come sacerdote attendeva agli uffici del tempio. Elisabetta, sua consorte, era sterile e avanzata negli anni: ambedue però camminavano irreprensibili nella legge del Signore.
Or avvenne che mentre il bianco vegliardo Zaccaria, entrato nel tempio, vi offriva l'incenso, gli apparve l'Angelo del Signore. Egli si turbò alla vista del celeste messaggero, ma questi con voce dolce e soave: « Non temere, gli disse, o Zaccaria, perché le tue preghiere sono state esaudite e la tua moglie Elisabetta darà alla luce un figliuolo a cui porrai nome Giovanni. Egli sarà per te di allegrezza e di giubilo, e molti per la sua nascita si rallegreranno poichè sarà grande al cospetto dell'Altissimo... sarà ripieno dello Spirito Santo e precederà dinanzi al Signore con lo spirito e la potenza di Elia ». « Ma come avverrà questo, rispose tremante Zaccaria, se io e la mia moglie siamo vecchi? ». A cui l'inviato misterioso: « Io sono Gabriele chè sto al cospetto di Dio, e sono stato inviato ad annunciarti questa bella notizia, ma giacché hai esitato, rimarrai muto fino a tanto non sia compiuto quello che ti ho detto ».

Così dicendo l'Angelo scomparve.

Quando furono compiti i giorni del suo ministero se ne tornò a casa. Allora si compì la parola del Signore;

Un altro spettacolo ci si presenta. Gabriele lascia nuovamente il cielo; sorvola le montagne della Giudea e si porta a Nazareth ad una verginella in dolce contemplazione.

Ave grazia piena! A questo saluto Maria si turba ma rassicurata dall'Angelo, crede e diviene all'istante madre di Dio. Saputo poi che la cugina Elisabetta deve partorire, Maria si dirige frettolosa verso la città. L'abbraccio colla cugina, la purificazione di Giovanni, le parole ispirate di Elisabetta fanno proromper Maria in quel cantico di lode e di benedizione a Dio che è la più bella e la più sublime di tutte le poesie, il più dolce di tutti i canti: il Magnificat. Ecco i prodigi coi quali fu circondata la Natività del Battista, il Precursore di Cristo, l'ultimo e il più insigne tra i personaggi che nel corso di quaranta secoli preannunziarono il Salvatore. La sua vita mortificatissima trascorsa quasi tutta nel deserto e nella predicazione del regno messianico, fanno di S. Giovanni uno dei santi più grandi.

San Giovanni Battista
autore Tiziano anno 1540 circa
titolo San Giovanni Battista



Le sue relazioni con il Salvatore sono intime. È Giovanni che lo battezza nel Giordano: ancora lui che lo mostra ai discepoli con quelle parole: « ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati dal mondo ». E a chi, stupito della sua vita e della sua predicazione, domandava: « Sei tu il Messia? » rispondeva: « Io sono la voce di colui che grida nel deserto: raddrizzate le vie del Signore. Io non sono il Cristo: ma fui mandato innanzi a lui. Bisogna che Egli cresca e che io diminuisca ».

Battesimo di Gesù
autore Bartolomé Esteban Murillo
anno 1655 circa titolo Battesimo di Cristo



E Giovanni diminuì veramente. Dopo aver additato il Messia, insegnato ad ogni ceto di persone il modo di ricevere il Salvatore, è preso e decapitato in odio alla verità. Più splendido coronamento alla sua missione non poteva desiderare.

PRATICA. Impariamo dal Battista la fermezza nella fede, l'amore alla mortificazione e alla penitenza.

PREGHIERA. O Giovanni, che preparasti i sentieri, deh! fa che noi possiamo percorrere speditamente la via che ci separa dal cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità della Natività di san Giovanni Battista, precursore del Signore: già nel grembo della madre, ricolma di Spirito Santo, esultò di gioia alla venuta dell’umana salvezza; la sua stessa nascita fu profezia di Cristo Signore; in lui tanta grazia rifulse, che il Signore stesso disse a suo riguardo che nessuno dei nati da donna era più grande di Giovanni Battista.