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mercoledì 3 luglio 2024
Oggi, 3 luglio: San Tommaso
Tommaso, chiamato Didimo che significa gemello, era giudeo: ebbe la fortuna di seguire Gesù che lo chiamò all'apostolato fin dai primi tempi della sua vita pubblica. Supplì al difetto d'istruzione col candore, la semplicità della sua anima e coll'amore al suo Maestro.
Udito che Lazzaro si trovava infermo, « Gesù disse ai suoi discepoli: Torniamo in Giudea. Maestro, gli fecero osservare, or ora i Giudei cercavano di lapidarti, e tu ritorni fra loro? E Gesù rispose: Non è forse di dodici ore la giornata? Se uno cammina di giorno non inciampa, perchè vede la luce di questo mondo; ma se uno cammina di notte inciampa, perchè non ha lume ».
Alcuni discepoli cercarono ancora il modo di dissuaderlo. Tommaso, vistolo irremovibile disse: « Andiamo anche noi a morire con lui ».
Un'altra prova d'amore di questo Apostolo l'abbiamo quando Gesù nell'ultima cena, volendo confortare i discepoli, uscì in queste parole: « Non si turbi il vostro cuore. Credete in Dio ed anche in me. Nella casa del padre mio ci son molte mansioni. Vado a prepararvi un posto; e quando l'avrò preparato verrò di nuovo a prendervi, affinchè dove sono io siate anche voi ».
Tommaso, che bramava ardentemente seguirlo, disse: « Signore, non sappiamo dove vai e come posiamo conoscere la strada? ».
Gesù gli rispose : « Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per me ».
Risorto Gesù dai morti, apparve agli Apostoli ma Tommaso era assente. Gli dissero gli altri discepoli: « Abbiamo veduto il Signore. Ma egli a loro: Se no vedo nelle sue mani i fori dei chiodi, e non metto il mio dito nel posto dei chiodi, e non metto la mia mano nel suo costato, non credo ».
Ma Gesù ricomparve nuovamente in mezzo a loro, e volgendosi all'incredulo discepolo disse: « Guardami e toccami, e non essere incredulo, ma fedele ». Tommaso allora cadde ginocchioni né potè rispondere altro se non : « Signor mio e Dio mio ».
E Gesù: « Perché hai veduto, o Tommaso, hai creduto; beati coloro che non han veduto e crederanno ». Salito Gesù al Cielo e mandato lo Spirito Santo, gli Apostoli si sparsero per il mondo a predicare la buna novella. A Tommaso toccò in sorte di portare il Vagelo tra i Persi e i Medi; evangelizzò pure i Parti, Ircani, i Battriani, gli Etiopici e gli Indiani.
A Calamina, avendo operato molte conversioni, incontrò le ire di quel re idolatra il quale lo perseguitò crudelmente ed in molti modi: alfine comandò che fosse trafitto con la lancia. E Tommaso mori ripetendo : « Signor mio e Dio mio ».
Le sue reliquie per ordine di Giovanni III, re di Portogallo, furono riposte in una chiesa eretta a Melapore in onore del grande Apostolo.
PRATICA Facciamo un profondo atto di fede nella divinità di Gesù Cristo
PREGHIERA Deh! Signore, accordaci di celebrare con gioia la solennità del tuo beato apostolo Tommaso, affinchè siamo sempre assistiti dal tuo patrocinio e possiamo veder accrescere la nostra fede
MARTIROLOGIO ROMANO. Festa di san Tommaso, Apostolo, il quale non credette agli altri discepoli che gli annunciavano la resurrezione di Gesù, ma, quando lui stesso gli mo-strò il costato trafitto, esclamò: «Mio Signore e mio Dio». E con questa stessa fede si ritiene abbia portato la parola del Vangelo tra i popoli dell’India.
martedì 2 luglio 2024
Ricordando... Angelo Macaione
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
Il viaggio di Joshua Santospirito alla scoperta delle sue radici eoliane. Oggi, 2 luglio esce la nuova graphic novel
Manutenzione stradale, siglati accordi di collaborazione tra la Città Metropolitana e i Comuni di Malfa, Santa Marina Salina e Leni
Dopo una proficua interlocuzione con i Comuni di Malfa, Leni e Santa Marina Salina e sulla base di quanto previsto dall'articolo 15 della Legge 241/90, sono stati siglati gli accordi di collaborazione funzionale tra Palazzo dei Leoni e le tre amministrazioni locali dell'isola di Salina, per la gestione delle procedure relative all’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria e di scerbatura lungo le quattro strade provinciali (182 di Valdichiesa, 183 di Pollara, 184 di Malfa, 184/bis di Via Fratelli Mirabito) che si sviluppano per circa 26 chilometri complessivi all’interno dei rispettivi territori comunali.
Le convenzioni avranno una durata triennale e garantiranno una tempistica celere e un controllo più efficace dei lavori con immediata ripercussione sulla sicurezza stradale, sulla prevenzione incendi e sul decoro urbano.
In questo modo si supereranno le difficoltà legate sia all’insularità, che rende più complicata la presenza dei tecnici, sia alla carenza di operatori stradali che impedisce le regolari operazioni di monitoraggio e di intervento.
“Gli atti siglati tra la Città Metropolitana e i tre Comuni di Malfa, Leni e Santa Marina Salina – ha affermato il sindaco Federico Basile – rappresentano un modo dinamico di gestire le procedure esecutive dei lavori di manutenzione stradale. La sinergia tra Enti consentirà un iter più flessibile dei tempi d'intervento e la possibilità di fornire soluzioni adeguate alle necessità delle comunità”.
Festeggiano il compleanno...
... Giuseppe Bertè, Federica De Salvo, Maria Cafarella, Damiano Ziino, Renzo Favaloro, Elena De Gregorio, Marcello Bernardi, Nawal Sammodi, Grazia Riganò, Rosalia Midiri, Alessio Giunta, Giuseppe Lena, Orazio Zagami, Giorgia Parisi, Angelo Sorace, Antonino Barca, Giuditta Famularo, Angela Merlino
Saggio di fine anno: I ringraziamenti dell'ASD TWIRLING LIPARI
COMUNICATO
L' ASD TWIRLING LIPARI nell' augurare una BUONA ESTATE ai propri allievi e alle famiglie. Vuole fare un particolare ringraziamento a:
Salvatore Naso che non ha solo presentato la serata ma è stato PARTE ATTIVA del saggio . Lavorando insieme a noi durante i mesi invernali.
Katia Cortese che ha preso parte alla serata in modo impeccabile e professionale.
Gaetano Saltalamacchia diventato punto di riferimento per l' associazione.
Gmm Service per audio e luci
Blu pixel per il ledwall.
Laura Loricco per i video
Matteo Mezzapica per le musiche
Nino Allegrino per le foto
Bartolino Costa per le riprese .
Parrucchieri Rosa e Katia di LUI E LEI.
I volontari dell' ARE che hanno presidiato la serata .
La croce rossa
Il Sindaco, la responsabile Claudia Schilliro', i carabinieri .
La ditta Alfa&Omega per aver messo a disposizione il proprio mezzo.
Angelo Basile e Pino Scoglio per essersi messi a disposizione con il loro mezzo proprio
Gli sponsor :
Eolian Bunker
A Za Pippa
Ristorante Filippino
Residence Eolie
Ditta Ziino Antonino
Galletta Francesco
Fratelli Cincotta
Bar 17
Angolo del pesce e tutti coloro che hanno contribuito in ogni modo .
Ringraziamo anche l'intero STAFF che ha permesso la riuscita del nostro SAGGIO DI FINE ANNO.
Nella speranza di non aver dimenticato nessuno rinnoviamo il nostro augurio di BUONA ESTATE A TUTTI .
ASD TWIRLING LIPARI
Vulcano: Lavoratori irregolari e senza permesso di soggiorno. Denunciato titolare di una ditta
Comando Provinciale di Messina
Comunicato stampa del 2 luglio 2024
Compagnia Carabinieri Milazzo
Lavoratori
irregolari e senza permesso di soggiorno. Un titolare di una ditta di Vulcano
denunciato dai Carabinieri.
A conclusione di un’attività
investigativa finalizzata alla verifica del rispetto delle norme in materia di
immigrazione, i Carabinieri della Stazione di Vulcano (ME) hanno deferito
all’Autorità Giudiziaria un cittadino straniero, titolare di una ditta di giardinaggio
e di lavori edili di manutenzione, ritenuto responsabile di aver impiegato lavoratori
stranieri sprovvisti del permesso di soggiorno e pertanto irregolari sul
territorio italiano.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, l’uomo,
in differenti periodi, avrebbe assunto diversi lavoratori stranieri privi di
permesso di soggiorno e del relativo contratto di lavoro. Nell’ambito
dell’indagine tre cittadini extracomunitari sono stati denunciati poiché trattenutisi
nel territorio nazionale nonostante fossero privi del permesso di soggiorno e
del regolare contratto di lavoro.
Sono in corso ulteriori accertamenti per conseguenziali provvedimenti alle irregolarità riscontrate.
Panarea: Violazioni norme sulla pesca, Carabinieri e Capitaneria di porto sanzionano 2 persone. Sequestrate attrezzature e 4 grossi esemplari di tonno rosso
Legione Carabinieri Sicilia
Comando Provinciale di Messina
Comunicato stampa del 2 luglio 2024
Compagnia Carabinieri Milazzo
Violazioni alle
norme sulla pesca, i Carabinieri e la Capitaneria di Porto sanzionano due persone
a Panarea. Sequestrate attrezzature per la pesca e 4 grossi esemplari di tonno
rosso
Nei giorni scorsi i militari del
Posto Fisso Stagionale Carabinieri di Panarea e della Capitaneria di Porto - Ufficio
Circondariale Marittimo di Lipari hanno sanzionato amministrativamente
due persone per violazioni alle norme in materia di pesca e alle ordinanze del
locale Ufficio Circondariale Marittimo. Nel corso di un servizio di controllo
del territorio serale, i militari dell’Arma hanno sorpreso i due, un pescatore
milazzese ed un residente dell’isola, mentre scaricavano
quattro esemplari di tonno rosso interi da un’unità da pesca, ormeggiata alla
banchina del molo di San Pietro, caricandoli sul cassone di un
quadriciclo elettrico.
Pertanto, unitamente a
personale della Capitaneria intervenuto sul
posto, si è proceduto al sequestro amministrativo del
pesce, del peso complessivo di 200 kg, appartenente
alla specie “thunnus thynnus”, catturato in un periodo vietato e dichiarato
non idoneo al consumo umano dalle autorità sanitarie, nonché dell’attrezzatura
utilizzata per la pesca, consistente in un palangaro di mille metri circa.
Nel contesto le due persone sono
state altresì sanzionate amministrativamente per aver violato anche l’ordinanza
dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari che disciplina le operazioni di
sbarco e trasbordo degli esemplari di tonno rosso e pesce spada in giornate ed orari espressamente indicati.
Oggi, 2 luglio: San Bernardino Realino
Nacque a Carpi, ridente cittadina del Modenese, nel 1530 da Francesco Realino e da Elisabetta Bellentoni.
La madre si premurò di dare al suo Bernardino una buona educazione. Gli insegnò a recitare il Rosario quand'era ancora piccolo.
Si rivelò un giovane di vivo ingegno e di cuore caritatevole. Studente a Modena fece la prima triste esperienza della corruttela dell'ambiente studentesco. Corse pericolo di livellarsi alla condotta dei più, ma s'accorse in tempo e seppe vincere. Più tardi da Modena passò alla facoltà di medicina nell'università di Bologna. Per assecondare il desiderio di Cloride, la donna da lui amata, interruppe gli studi di medicina per dedicarsi alla giurisprudenza. Alla fine di questo periodo di studi si deve collocare un triste episodio che il Santo non dimenticherà mai. Incontratosi un giorno con un certo Galli, che aveva commesso una ingiustizia troppo aperta a danno dei Realino, ne nacque una discussione animata. Bernardino si sentì bollire il sangue nelle vene e tratta la spada lo colpì alla fronte, senza però ucciderlo.
Nel mondo dei dotti già fin da giovane era salutato come un umanista di gusto e di gran sapere, da meritarsi l'elogio di « raro ingegno in giovanile etade ». Fu un uomo superiore alle cose umane: ben più alti ideali albergavano nella sua mente. Compiuti gli studi e laureatosi in giurisprudenza, fu podestà prima a Felizzano, poi a Cassine e in seguito a Castelleone, dovunque facendosi amare per la sua onestà e carità, amministrando con equanime e paterna giustizia. Negli anni del breve governo a Cassine, a contatto con le strettezze economiche e miserie morali del popolo, ne fu talmente impressionato che giunse a non mangiare e non dormire, fuggendo gli amici, disgustato della vita. Fu allora che maturò in lui la vocazione religiosa. Gli eterni destini dell'uomo si affacciavano insistentemente alla sua considerazione.
A Napoli, la predica di uno zelante gesuita lo colpì profondamente e gli rivelò chiaramente la divina chiamata. Fu la decisione. Chiese di divenire gesuita. L'amor filiale per il vecchio babbo gli fece passare momenti di penosa esitazione. Salì l'altare il 24 maggio del 1567.
Divenuto sacerdote, la fama di santo che andava acquistando a Napoli gli procurava richieste incessanti del ministero sacerdotale che lo teneva occupatissimo. Trasferito a Lecce fu presto riconosciuto dal popolo come sacerdote zelantissimo e pieno di inesauribile carità. Preferiva le classi umili e sofferenti, e si occupò con una estrema pazienza persino degli schiavi turchi addetti alle galere.
Negli anni maturi e nella vecchiaia Bernardino, che fu sempre devotissimo della Madre Divina, conservò nell'amore alla Madonna quell'ingenuità infantile che spiccava come nota particolare della sua pietà. Con Maria e per Maria guadagnò le anime a Dio. Tra i tanti efficaci insegnamenti che dava sulla devozione mariana, diceva che era una vergogna che una donna per bene non trovasse tempo a dire la corona tre volte la settimana ad onore della Madonna. I magistrati di Lecce si recarono un giorno alla Casa dei Gesuiti, per pregare il Santo, ormai vecchio e quasi paralizzato, di accettare l'incarico e l'onore di essere il patrono della loro città in Paradiso. Morì il 2 luglio 1616 alla veneranda età di 86 anni.
PRATICA. - Impariamo a passare per le vicende di questo mondo senza essere vittime del suo spirito.
PHECHIERA. - Concedici, o Dio onnipotente, che dopo aver ammirato i santi esempi di carità, amore e pietà di S. Bernardino, per la sua intercessione siamo vivificati da quella carità, amore e pietà che innalza i cuori fino al cielo, ove speriamo di giungere per la tua misericordia.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Lecce, san Bernardino Realino, sacerdote della Compagnia di Gesù, che rifulse per carità e bontà e, rigettati gli onori mondani, si dedicò alla cura pastorale dei prigionieri e degli infermi e al ministero della parola e della penitenza.
lunedì 1 luglio 2024
Etna e Stromboli, vulcani più esplosivi per composizione magma. Studio Ingv, Cnr, ateneo Roma3: influenzati da titanio e ferro
Lo rivela lo studio "Magma titanium and iron contents dictate crystallization timescales and rheological behaviour in basaltic volcanic systems" pubblicato sulla rivista Nature communications earth & environment e condotto da un team multidisciplinare di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), dell'università Roma Tre e del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).
"Le concentrazioni di elementi chimici come titanio e ferro influenzano il comportamento del vulcano", spiega Fabrizio Di Fiore, ricercatore Ingv e primo autore dello studio.
"Queste variazioni chimiche - aggiunge - determinano la formazione di cristalli nel magma che ne aumentano la viscosità e la capacità di intrappolare le bolle di gas. Se le bolle non riescono a sfuggire, si accumulano nel vulcano aumentando la pressione e favorendo eruzioni esplosive".
"Il nostro studio rappresenta un passo avanti nella comprensione del trasporto del magma, che determina lo stile eruttivo - spiega Alessandro Vona, vulcanologo dell'università Roma Tre - i magmi basaltici, come quelli di Etna e Stromboli, tendono a produrre eruzioni effusive, ma la nostra ricerca spiega perché si verificano eventi esplosivi".
"L'interazione tra vulcanologia e scienza dei materiali - sottolinea Danilo Di Genova, ricercatore dell'Istituto di scienza, tecnologia e sostenibilità per lo sviluppo dei materiali ceramici del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Issmc) - ha permesso di evidenziare che anche piccole variazioni nella concentrazione di ferro e titanio del magma possono influenzare il comportamento dei vulcani. Questo perché alcuni magmi riescono a solubilizzare con grande efficacia questi due elementi, mentre altri magmi tendono a espellerli rapidamente sotto forma di cristalli".
"I risultati dimostrano l'importanza degli studi sperimentali in vulcanologia e in petrologia per migliorare la nostra comprensione dei vulcani", conclude Piergiorgio Scarlato, ricercatore dell'Ingv e coordinatore del Progetto Ingv Uno sul vulcanismo esplosivo dello Stromboli, nel cui ambito è stata condotta la ricerca.
La prossima fase dello studio prevede di collegare le osservazioni sperimentali ai processi naturali, con l'obiettivo di sviluppare modelli predittivi delle eruzioni vulcaniche su base probabilistica. Questo lavoro contribuirà a migliorare lo studio delle previsioni delle eruzioni vulcaniche in relazione alla sicurezza delle comunità che vi vivono vicino
Ricordando...Angelo Lo Schiavo
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
Lipari: Tornano dal 5 luglio "Le voci dei dialoghi di Eoliè. amicizia e solitudine, storie da un’isola"
Dal 5 all’8 luglio, riecheggeranno tra le colonne e i capitelli del chiostro normanno benedettino, il Teatro al Castello, gli spazi delle cosiddette “ex-carceri” all’interno del Parco Archeologico Bernabò Brea e le piazze di Lipari, le voci dei Dialoghi di Eoliè. amicizia e solitudine, storie da un’isola, con i grandi protagonisti del pensiero del nostro tempo in un viaggio fra filosofia, nuove tecnologie, storia dell’arte. Sabato 6 luglio alle 19.30 nel Teatro al Castello, grande attesa per un inedito incontro tra i filosofi e scrittori Massimo Cacciari e Marcello Veneziani che converseranno del tema del festival, sui diversi modi di raccontare amicizia e solitudine, sull’attenzione che tutti i maggiori filosofi e pensatori nel corso della storia hanno dato a queste parole, ai loro segni, sulle trasformazioni che hanno subito nel significato e nella pratica delle relazioni umane, ponendo un interrogativo per niente retorico: come sopravvivranno nel mondo accelerato e sempre più globalizzato? Nel secondo appuntamento, lunedì 8 luglio alle 19.30 nella piazza centrale di Lipari, lo storico dell’arte Claudio Strinati e il sociologo Pier Paolo Bellini, si confronteranno su arte e sociologia, un dibattito di strettissima attualità che coinvolge i processi generativi, l’atto creativo umano e che interroga su quale sarà il futuro del rapporto tra reale e artificiale, sul posto che occuperà nella storia dell’arte contemporanea, l’Intelligenza Artificiale, quali limitazioni prevedere e come prevenire il rischio di un forte e devastante impatto sul lavoro degli artisti in termini anche economici.
E ancora il teologo dell’arte e della bellezza, il padre gesuita Jean Paul Hernandez insieme alla curatrice della mostra diffusa di Eoliè24, Roberta Tosi converseranno, venerdì 5 luglio alle 20 nel Chiostro (dopo il vernissage della mostra) sul tema proposto dal punto di vista privilegiato dell’arte: la solitudine può favorire la nascita dell’opera? Una volta gli artisti lavoravano in botteghe, tra committenti e apprendisti, oggi? Qual è il rapporto dell’artista con la propria opera? E, da qui, quanto contano, se contano, i legami che possono nascere?
Il cartellone di Eoliè coinvolgerà in letture sceniche, il poeta e scrittore Davide Rondoni che ha scelto alcuni testi di Gesualdo Bufalino, Eugenio Borgna e poeti della scena letteraria contemporanea. In programma la performance del pianista e compositore Carmelo Travia che presenta, anche quest’anno, in prima esecuzione un tema originale scritto per il Festival. Introduce il presidente e AD di Ales – Arte Lavoro e Servizi spa, Fabio Tagliaferri.
EOLIÈ24, LA MOSTRA DIFFUSA “VERRANNO LE STELLE A TOCCARE LA TERRA”: GLI ARTISTI IN ESPOSIZIONE A LIPARI DAL 5 LUGLIO AL 5 AGOSTO.
Amicizia, solitudine: le domande aperte della vita si svelano nell’arte, ovvero tolgono il velo che le ammanta per giungere a ridefinirne il senso, il significato e invitare a una nuova e differente riflessione. Anche quest’anno Eolié affronta con la mostra diffusa “Verranno le stelle a toccare la terra”, ispirata ai versi del grande poeta del Novecento Cesare Pavese, una questione affatto banale ma colma di luci, ombre, asperità. Ecco perché, come da tradizione, diventa importante anche lasciarsi provocare da sguardi capaci di coglierne la profondità, le imprevedibili altezze. Cinque gli artisti di fama internazionale saranno i protagonisti di un percorso disseminato nella splendida Lipari e porteranno all’evidenza questa tematica, invadendo con le loro opere il Chiostro normanno benedettino dell’Acropoli, gli spazi delle ‘ex carceri’ del Museo Archeologico, la Chiesa della Maddalena e i fondali marini della secca di Capistello. Venerdì 5 luglio, ore 19, il vernissage e visita guidata della mostra che resterà aperta fino al 5 agosto.
Emilia Kabakov, è un’artista americana nata a Dnepropetrovisk, URSS (ora Dnipro, Ucraina), la cui opera è strettamente associato al concettualismo e all’arte installativa. Dal 1988 ha collaborato spesso con il marito Ilya Kabakov ed è stata definita, insieme a lui (scomparso lo scorso anno) come la più importante artista russa del XX secolo. Ad eccezione della pittura, Emilia ha condiviso il merito di tutti i progetti di Ilya dal 1997. La sua arte è stata esposta alla Tate Modern, alla Biennale di Venezia, all’Hirshhorn Museum, all’Irish Museum of Modern Art, e in molte altre prestigiose sedi museali. La Kabakov che si muove tra istallazioni, pittura e opere concettuali, a Eolié sarà presente con un’installazione composta da due elementi che riflette il tema proposto cogliendone una riflessione quanto mai profonda sull’essere umano.
Joan Crous, artista di origine catalana, vive e lavora da oltre trent’anni tra Barcellona e Bologna. La sua formazione pluridisciplinare ben presto lo vede interessarsi al mondo del vetro dove, con una maestria d’eccezione, mette a punto una tecnica di lavorazione del tutto personale. Realizza quindi opere e progetti artistici esposti in varie parti del mondo da Montreal a Strasburgo, da Rouen a Parigi, dagli States alla Biennale di Venezia. Nel 2014 riceve il prestigioso Premio Internazionale Glass in Venice dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti in collaborazione con la Fondazione Musei civici di Venezia. Il suo intimo rapporto con l’arte si sviluppa infatti tra luci, acqua, sale, polvere finissima e vetro eternato, cristallizzato dalla sua maestria. A Lipari sarà presente con un’opera appositamente ideata per il Festival.
Alessandro La Motta è un artista che indaga da anni i temi del mito facendosi custode della bellezza, attraverso un lavoro di riscrittura del mondo classico. Riminese d’origine, espone con mostre personali in Italia e in ambito internazionale, da Barcellona a New York; dal Parlamento Europeo a Bruxelles alla Tongji University di Shangai in Cina; nel 2011 ha partecipato alla 54^ Biennale di Venezia. Da anni collabora con poeti e scrittori con i quali ha realizzato numerosi libri d’artista. Ha firmato le scenografie per spettacoli teatrali ed è stato premiato alla IIIa edizione del Premio Comunicare l’antico per Naxoslegge. Ha esposto in Parchi archeologici e Musei. Per Eolié presenterà una particolare installazione site specific “Là dove Zefiro soffia”, per tutti gli appassionati di snorkeling, adagiata sul fondale marino della Secca di Capistello: sette opere come le sette sorelle eoliane.
Paolo Maggis: provocatorio pittore di corpi ed emozioni scolpite, milanese d’origine, spagnolo d’adozione, a Eolié stupirà per l’appassionata visione delle sue opere mosse da un ritmo mai quieto. Innumerevoli le mostre di Maggis che lo vedono alla 50^ Biennale di Venezia e poi tra Italia, Spagna, Inghilterra, States, Germania… Fondamentale per lo sviluppo del suo lavoro l’amicizia con l’artista e cineasta Bigas Luna. Musicista e scrittore, Maggis ha scritto di arte e cultura per vari blog e giornali. Nel 2018 viene pubblicato il suo libro di poesie Il nome di Dio. Dal 2023 collabora con la compagnia di danza OrmarsLab di Milano.
Dario Tironi, bergamasco d’origine è scultore d’imprevedibili assemblaggi e visioni. Si muove tra simbolismi e reminiscenze colte nei materiali di scarto, cogliendo appieno l’alienazione dell’essere umano, ma donando loro una nuova vita, un’altra luce. Tra premi e riconoscimenti ha all’attivo numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero tra cui “Open 13”, Venezia – “Ho cercato l’armonia”, Vittoriale degli Italiani – “Superfuture”, MAD Museum, Singapore – “Figure furìturibili”, Coll. Cattaneo, BO – “Contemporary trasformations”, Duke Contemporary, Bangkok – “Il dialogo dei contrapposti”, Reggia di Caserta – “Scrapart” Doha, Qatar – “Natura umana”, Part, Rimini – Premio Vaf, Kiel – “Valuable scrap, CSO Ankara. Ha collaborato nella realizzazione di campagne ed eventi di sensibilizzazione legati alle tematiche ambientali con numerose associazioni, enti pubblici e aziende.
La mostra diffusa “Verranno le stelle a toccare la terra” di Eoliè 24 è visitabile dal 5 luglio al 5 agosto, tutti i giorni fino alle 22.30. Ingresso libero. Per informazioni scrivere a unsanpietrino@gmail.com. Gli artisti saranno presenti dal 5 all’8 luglio. Le opere di Alessandro La Motta dell’installazione site specific “Là dove Zefiro soffia” sono liberamente visitabili nei fondali marini della secca di Capistello, Lipari.
La 4^ edizione di Eoliè24 Amicizia e Solitudine, con la direzione artistica di Francesco Malfitano, è promossa e organizzata dall’Associazione culturale “Un Sanpietrino”, con il patrocinio della Commissione Europea, il Ministero della Cultura e il Ministero del Turismo, dell’ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, della Regione Siciliana – Assessorato dei Beni culturali e dell’identità̀ siciliana, del Comune di Lipari, del Parco Archeologico Isole Eolie Luigi Bernabò Brea, dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela, Italia Nostra.
Con la media partnership di Rai Radio3 e TGR.
Ennesimo cadavere nel mare eoliano. Recuperato dalla Guardia Costiera tra Salina e Filicudi
Un cadavere è stato recuperato oggi in mare, tra le isole di Salina e Filicudi, dai marinai del Circomare – Guardia Costiera di Lipari.
Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato segnalato alla sala operativa dell’Autorità marittima liparese da un diportista, in transito nella zona e, immediatamente, il comandante, tenente di vascello Fabio Cicero ha disposto l’invio, in zona di due unità che hanno recuperato il corpo dello sfortunato, trasportandolo sino al porto di Pignataro. Da qui è stato trasferito presso l’obitorio del cimitero di Lipari centro, dove resta a disposizione delle determinazioni dell’Autorità giudiziaria.
Stante le condizioni in cui è stato recuperato, al momento non è stato possibile accertarne il sesso e l’etnia: tutto questo è demandato ad una probabile autopsia.
Si tratta del quarto cadavere ritrovato, in poco meno di quattro mesi, nel mare dell’arcipelago. Gli altri tre, tutti uomini, vennero ritrovati al largo di Vulcano Gelso, tra Vulcano e Capo Milazzo, al largo di Filicudi. Come si ricorderà del cadavere, ritrovato tra Vulcano e Capo Milazzo, la Procura della Repubblica di Barcellona diffuse la foto del tatuaggio, a forma di dragone, che era sul suo corpo. A seguito della diffusione, un tunisino, riconoscendo il tatuaggio, si mise in contatto con la Capitaneria di porto di Milazzo, sostenendo che si trattava del fratello.
Al via lavori bitumazione della Marina Garibaldi di Canneto
COMUNICATO - Sono iniziati i lavori di bitumazione della via Marina Garibaldi a Canneto, nel tratto compreso tra la Bretella Unci e la via Risorgimento.
I lavori, disposti dall’Amministrazione Gullo, sono eseguiti dall’impresa Venumer s.r.l e saranno completati entro il 6 luglio.
Festeggiano il compleanno...
... Luigi Rizzo, Tommaso Sapienza, Fabiana D'Ambra, Salvatore Belardo, Francesco Berenati, Bartolo Ficarra, Mariella Piluso, Luca Sgroi, Elodia sabatini, Matteo Mangano, Noemi Spadaro, Pietro Braì
Oggi 1° luglio: Sant'Aronne
Sant'Aronne il fratello maggiore di Mosè e Maria nacque in Egitto dal levita Amram, figlio di Caath, e da lochabed. Sposò Elisabetta, sorella di Naasson, che era capo della tribù di Giuda. Ebbe quattro figli: Nadab e Abiu che morirono senza prole; Eleazaro e Ithamar invece perpetuarono il sacerdozio fino alla venuta di Cristo (il quale fu sacerdote secondo l'ordine molto più antico di Melchisedec, non di Aronne).
Col fratello minore (Dio nella Bibbia non sceglie mai i primogeniti) guidò gli ebrei dall'Egitto alla Terra Promessa. Aveva ottantatré anni quando il Signore nel roveto ardente lo designò quale interprete di Mosè (il quale aveva difficoltà a esprimersi). Sempre con Mose si recò dal faraone Ramses 11 a chiedere il permesso per gli ebrei di recarsi a tre giorni di cammino nel deserto per celebrare una festa in della Concezione di Maria.
onore del loro Dio. Il faraone non solo rifiutò ma obbligò gli ebrei a procurarsi da soli la paglia per la fabbricazione dei mattoni (attività cui erano adibiti in condizione di semischiavitù dagli egizi).
La cosa provocò il malumore degli ebrei contro i due profeti. Tornati dal faraone, venne loro chiesto di provare la loro autorità. Aronne trasformò in serpente la verga data da Dio a Mosè nel roveto. Ma anche i maghi egizi fecero lo stesso con le loro. Solo che il serpente di Aronne uccise e divorò gli altri. La verga di Aronne cambiò l'acqua egiziana in sangue e provocò le altre piaghe: rane, zanzare, mosche, grandine, locuste, tenebre, morte dei primogeniti.
Fu Aronne a raccogliere un po' di manna da custodire nel Tabernacolo. Fu lui con Hur a sostenere le braccia di Mosè levate in preghiera nel corso della battaglia contro gli Amaleciti (gli ebrei perdevano quando Mosè, stanco, le abbassava). Sostituì Mosè salito sul Sinai (a ricevere i Comandamenti), ma cedette alle pressioni del popolo e permise la costruzione del vitello d'oro (e dire che poco prima aveva avuto una meravigliosa visione sulle pendici del monte GebelMusa: per gli arabi, "Monte di Mosè"). Dopo i rimproveri del fratello, fu perdonato da Dio e consacrato sommo sacerdote con i figli (ma nello stesso giorno i primi due di essi perirono nelle fiamme sprigionatesi dall'altare: non avevano osservato le prescrizioni divine).
In seguito Aronne e la sorella Maria cercarono di svincolarsi dalla leadership di Mosè, ma Dio li rampognò e punì lei con la lebbra (poi guarita da Mosè). In realtà il sacerdozio sarebbe spettato al primogenito, cioè alla tribù di Ruben; ma Dio volle premiare la tribù di Levi per la fedeltà dimostrata nel fatto del vitello d'oro. La cosa provocò la rivolta del cugino Core, ma i ribelli furono inghiottiti dalla terra. La folla accusò Mosè e Aronne di questa strage, e venne dispersa dal fuoco divino. Dio ordinò poi che nel Tabernacolo venissero poste le verghe delle dodici tribù e quella di Aronne. Solo questa si trovò fiorita. Dopo la morte di Maria a Cades, tale verga colpì la roccia e ne fece scaturire acqua.
Ma i due fratelli non entrarono nella Terra Promessa. Aronne morì sul monte Hor e gli succedette Eleazaro. Aveva centoventitré anni. Dalla sua discendenza nacque il Battista. Il monte l lor, vicino a Petra, è venerato dagli islamici come Gebel Nebi Harún (Monte di Aronne). La protezione dei fabbricanti di bottoni forse proviene dalle gemme che portava sul pettorale da sommo sacerdote.
MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di sant’Aronne, della tribù di Levi, da suo fratello Mosè unto con l’olio sacro sacerdote dell’Antico Testamento e sepolto sul monte Hor.
domenica 30 giugno 2024
Ricordando...Angelo D'Anieri
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento