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lunedì 5 ottobre 2009

Canneto. Via Livorno "Ogni volta che piove, diventa un torrente di acqua e fango"

"Ogni volta che piove la via Livorno di Canneto diventa assolutamente impercorribile e si trasforma in un torrente di acqua e fango". Lo denunciano, e non è la prima volta i residenti nel vicolo che si affaccia, nella parte alta, sulla Cesare Battisti e, nella parte bassa, sulla Marina Garibaldi. Una delle segnalazioni, indirizzate al sindaco di Lipari, risale al 12/11/2004.
I residenti segnalano di " non riuscire ad entrare nelle abitazioni a causa dell'acqua alta che defluisce in detto vicolo".
"Infatti in esso, quando piove- è stato evidenziato- affluisce una enorme quantità di acqua proveniente dalla via Cesare Battisti che lo rende intransitabile anche per il fatto che gli scarichi sono inadeguati e le griglie di raccolta insufficienti e spesso ostruite ed intasate da materiali diversi che non consentono il regolare deflusso delle acque".
I cittadini, oggi, come già dal 2004, chiedono "l'effettuazione di un sopralluogo al fine di individuare la soluzione più adeguata che risolva in modo definitivo l'inconveniente".

Lipari: A Porticello secondo l'imprenditore Schiera bisogna intervenire dentro le ex cave e mette a disposizione i suoi mezzi

Nel corso della riunione di stamani tra abitanti di Acquacalda e amministratori di Lipari l'imprenditore Salvatore Schiera ha evidenziato come, comunque, al di là degli interventi da porre in essere sulla strada, il problema vada risolto a monte e cioè all'interno delle ex cave. Ha dato, quindi, la disponibilità ad intervenire con i suoi mezzi per creare o ricreare le condizioni indispensabili affinchè acqua e detriti possano defluire senza creare danni.
Nel video che segue vi proponiamo la parte focale del suo intervento:

Patrimonio Unesco Gemellaggio tra Eolie e Dolomiti (Dalla Gazzetta del sud di oggi)

(Salvatore Sarpi) Gettate a Lipari le basi per un gemellaggio culturale tra le isole Eolie e le Dolomiti, entrambi siti "Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco". Un gemellaggio, che avrà come cardini l'Istituto Superiore "Isa Conti" di Lipari e il liceo scientifico di Auronzo di Cadore, ma che si svilupperà anche attraverso una cooperazione nel settore turistico-ricettivo e tutta un'altra serie di iniziative che sono allo studio. Artefici di questo progetto, che sicuramente riscontrerà il favore del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in occasione del conferimento del titolo Unesco alle Dolomiti si era soffermato sull'affetto che lo lega alle Eolie e ad Auronzo, sono stati i primi cittadini di Lipari Mariano Bruno e di Auronzo di Cadore Bruno Zandegiacomo Orsolina. Quest'ultimo è sbarcato a Lipari insieme alla moglie e, dopo un primo incontro con gli operatori turistici dell'isola, ha incontrato ieri il dirigente scolastico del Istituto Superiore "Conti" Tommasa Basile. Durante l'incontro, al quale ha presenziato attivamente anche la professoressa Maria Paola Roncaglia che si sta occupando del coordinamento delle iniziative scolastiche, si sono gettate le basi per una serie di iniziative da inquadrarsi anche in quelli che sono i prossimi festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

RISCHIO IDROGEOLOGICO E VULCANOLOGICO di Aldo Natoli

(Aldo Natoli)Quanto si è consumato in questi giorni a Messina e Provincia, secondo le affermazioni dello stesso Direttore della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è “una tragedia annunciata”, dovuta principalmente agli effetti dell’abusivismo edilizio, ed alla mancata prevenzione da parte di coloro che ne hanno specifica competenza. Gli avvenimenti messinesi non possono che far riflettere tutti noi e porre alcune domande: siamo certi che i torrenti esistenti nelle nostre isole siano liberi di svolgere la loro funzione? Che nessun torrente si stato soppresso? Che nessuna abitazione sia stata costruita occupandone la superficie od in prossimità? Nel rilasciare il Nulla Osta Idrogeologico per i fabbricati, soprattutto quelli in sanatoria, viene attenzionato questo aspetto? Ma sulla spinta del monito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ritengo opportuno che il Comune provveda ad effettuare una verifica sullo stato di tutti i torrenti. E mi permetto suggerire che nelle Eolie il problema del rischio idrogeologico non deve disgiungersi da quello vulcanologico. Ed anche sotto questo aspetto sorgono spontanee alcune domande: siamo certi che tutte le case costruite sulle pendici del cratere di Vulcano, e per le quali sono state, o sono in corso di rilascio, le concessioni in sanatoria, non ricadono entro l’area di rischio? Non sarebbe il caso di fare un attento monitoraggio? Sono domande che meritano una risposta dai responsabili locali della Protezione Civile per evitare che un giorno si possa affermare che le morti sono attribuibili ad una “tragedia annunciata”

Lipari: Per la provinciale Porticello- Acquacalda in arrivo l'ordinanza di chiusura. I cittadini di Acquacalda incontrano l'amministrazione

Dovrebbe essere emessa già in mattinata l'ordinanza della Provincia che chiude al traffico la strada provinciale che, attraversando le ex cave di ponice di Porticello, giunge sino ad Acquacalda. Ciò a seguito di quanto verificatosi ieri e del quale potrete leggere fra le notizie di questo giornale.
Intanto una delegazione di cittadini di Acquacalda, fortemente preoccupati sia della situazione di grande precarietà dell'intera area, così come delle conseguenze che comporterebbe la chiusura prolungata dell'arteria con il dirottamento sull'altrettanto pericolosa provinciale per Quattropani-Pianoconte, hanno raggiunto stamani il comune di Lipari. Qui, assente il sindaco che si trova fuori sede (ma che rientrando potrebbe riceverli più tardi), hanno incontrato(nella foto) gli assessori China, Gianno e Sparacino esprimendo tutte le loro preoccupazioni e perplessità.
L'assessore Giannò, dopo essersi messo in contatto con gli uffici della Provincia, ha annunciato che due tecnici di Palazzo dei Leoni sbarcheranno a Lipari già nel pomeriggio, al più tardi domani, per rendersi conto dell'accaduto e programmare un tempestivo intervento

Lipari: Viaggio fotografico nelle nostre "piccole" emergenze e nell'incuria

Vi proponiamo una breve carrellata fotografica di alcuni episodi verificatisi in questi giorni a Lipari. Carrellata di "Piccole" emergenze e situazioni di incuria" prese così a campione ma che, stando alle segnalazioni, potevano far diventare questo filmato fotografico ben più ampio. Un pro-memoria per chi ha l'obbligo di fare in modo che queste "piccole emergenze" non diventino altro. Un pro-memoria che parte da Lipari centro per arrivare a Canneto, da Lami verso Porticello-Acqucalda.
IL VIDEO:

domenica 4 ottobre 2009

Vicini alle famiglie di Messina. Eolienews sposa l'iniziativa della Fondazione Bonino Pulejo e della Gazzetta del Sud

La Fondazione Bonino Pulejo e la Gazzetta del Sud lanciano una sottoscrizione tra i lettori per le famiglie delle vittime dell'alluvione di Messina.
Conto Corrente n. 600021892 presso Unicredit Private Banking spa filiale 7585 Messina (intestato a FBP e alla GdS);
codice Iban IT 25 F 03223 16500 000600021892

La Fondazione consegnera' un assegno di 5mila euro a ciascuna delle famiglie che, a causa del nubifragio, hanno perso i propri cari.
Eolienews sposa tale iniziativa ed invita i propri lettori, per quanto possibile, a dare il loro contributo. Eventuali donazioni, lo ribadiamo, dovranno essere versate sul conto corrente di cui sopra abbiamo riportato i dati.

Lipari: Provinciale per Porticello-Acquacalda chiusa? Si, ma solo nella cartellonistica

Provinciale per Porticello-Acquacalda chiusa? Si, ma solo nella cartellonistica provvisoria piazzata a Pignataro.
Come è ben evidente dalle foto la strada provinciale che conduce a Porticello ed Acquacalda è chiusa al traffico solo nella cartellonistica posizionata dalla Provincia regionale a Pignataro. Assolutamente diversa la situazione suoi luoghi.
I cumuli di pomice, che erano stati posti stamani sulla strada per evitare il transito dei mezzi in una strada ritenuta a rischio, non occupano più l'intera sede stradale.
Un varco, presumibilmente aperto da chi non condivide di dover transitare sul di per sè altrattanto pericoloso tragitto alternativo di Quattropani, consente il passaggio di un solo mezzo.
Sulle due montagnole di detriti pomiciferi che sono state "accantonate" in una parte della carreggiata è stato anche installato un nastro segnalatore bianco e rosso.

Consigli per gli acquisti (di Aldo Natoli)

(Aldo Natoli) Apprendo dal Consigliere Comunale, geometra Adolfo Sabatini, della difficile ricerca dei collaboratori del Sindaco Bruno per trovare un pavimento da collocare nel Palazzo Comunale di Piazza Mazzini, che sia all’altezza della stanza del Sindaco e che si aggrada all’attuale inquilino. Non conosco il nominativo dell’Architetto che cura la sistemazione interna del palazzo. Ma mi permetto suggerire, da semplice parroco dell’edilizia, che in un edificio storico qual’ è il Monastero dei Frati Minori Osservanti, i cui lavori di costruzione sono stati iniziati nel 1584 e completati nella metà del secolo XVIII, l’unico pavimento che si può collocare è il cotto naturale, da trattare a mano, magari di forma esagonale.

LIPARI, DISAGI NELLE AREE DELLA EX POMICE. LA CISL: “DA ANNI SOLLECITIAMO INTERVENTI CON L’UTILIZZO DEGLI EX LAVORATORI DI PUMEX E ITALPOMICE”


Comunicato stampa“Ancora una volta si registrano gravi disagi per la popolazione di Porticello e Acquacalda a causa della mancata messa in sicurezza e riconversione delle cave di pomice”. A evidenziare il problema sono il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese e il segretario provinciale della Filca Cisl Giuseppe Famiano. “Già dal 2005 – aggiungono - la Cisl aveva chiesto interventi che garantissero e tutelassero l’ambiente e l’occupazione dei 100 lavoratori delle ex Italpomice e Pumex. Ma come sempre la miopia politica e la presunzione hanno prodotto l’abbandono delle cave, con tutto il carico dei rischi che ciò comporta per il territorio abbandonando al destino di precarietà i lavoratori. Si è negato, perdendo l’occasione per utilizzare l’abbandono e la chiusura della escavazione della pomice per definire un possibile sviluppo economico alternativo per le isole Eolie, una ennesima vicenda finita male con gravi sviluppi sociali e caratterizzata e condizionata da presunzioni speculativa prima e da atteggiamenti improntati allo squallore istituzionale tipico di certi settori della politica siciliana. Rilanciamo – concludono Genovese e Famiano – per l’impegno degli organi preposti affinché si proceda alla messa in sicurezza delle cave con gli operai abbandonati come le cave e si rivedano le scelte scellerate operate fin qui”.

Acquacalda: Chiusa la provinciale

Provinciale per Acquacalda chiusa al traffico autoveicolare all'altezza delle ex cave di pomice. La decisione è arrivata per via dei cumuli di pomice e di pietre che si trovano sulla carreggiata e che di fatto impediscono il transito autoveicolare. Per gli abitanti di Acquacalda problemi su problemi, con la rabbia ovviamente alle stelle. Domani i cittadini di Acquacalda, costretti a fare il giro di Quattropani per arrivare a Lipari e Canneto, incontreranno il sindaco Mariano Bruno.
NDD- Questa inevitabile decisione merita da parte nostra solo una considerazione e un richiamo ad un nostro titolo di qualche giorno fà: Qualcuno sta scherzando con il fuoco...anzi con la pomice. A cui possiamo anche aggiungere con grande dispiacere ....e con gli abitanti di Acquacalda

Lettere al direttore. "A Lipari siamo in attesa di una tragedia?" di Laura La Greca

Riceviamo questa nota da Laura La Greca e pubblichiamo. Le foto sono di Silvia e si riferiscono a cosa è accaduto a Porticello e ad Acquacalda oggi intorno alle dieci: Lungi dal voler strumentalizzare quanto sta succedendo in queste ore a Messina, la domanda che mi pongo è una, forse retorica, ma di certo legittima: è questo che stiamo aspettando a Lipari? Siamo forse in attesa di una tragedia e magari di qualche vittima che scuota le coscienze dei cittadini e di un’amministrazione che non temo di definire inetta? Perché se così fosse il mio buon senso mi suggerisce che non bisognerà aspettare a lungo. E quando qualcosa di grave capiterà, tutti parleremo di tragedia annunciata; tutti sapevamo. E non ci saranno più scuse. Inizieremo a pontificare su quello che si sarebbe dovuto fare e non è stato fatto, ricorderemo quello che ci era stato promesso in campagna elettorale, daremo la responsabilità a qualcuno che a sua volta sarà abilissimo a scaricarla su qualcun’ altro, seguendo un meccanismo che conosciamo fin troppo bene e che ci ha stufati.
Oggi a Porticello abbiamo visto l’ennesima vergogna, causata da una pioggia un po’ più forte del normale, ma pur sempre una pioggia, che non è certo una cosa atipica in autunno. A chi dobbiamo dare la colpa? Qualcuno ci spieghi.
Qualcuno spieghi perché le cave non sono state messe in sicurezza; perché Acquacalda aspetta ancora la protezione dell’abitato e la rimozione del pontile ex Italpomice adesso che l’inverno è alle porte. Qualcuno dica onestamente cosa intende fare e soprattutto con quali risorse.
Mi rivolgo agli amministratori: a chi, a qualunque titolo, ci rappresenta e dovrebbe tutelare i nostri interessi. Mi rivolgo a loro perché li scegliamo in modo che siano la nostra interfaccia e devono essere all’altezza del loro compito, che non è promettere, ma agire.
In autunno piove, spesso anche molto; in inverno il mare capita che si ingrossi: non sono novità, non è roba da geologi di chissà quale caratura; basta un po’ di esperienza e una certa dose di buon senso. È vero che il nostro territorio e il nostro stesso pianeta spesso lo deturpiamo noi con la nostra incuria e con un certo senso di onnipotenza che può essere causa di sciagure; ma è vero d’altra parte che chi ha il potere di fare qualcosa deve farlo.
Su la Repubblicadi ieri ho letto una cosa molto grave: per l’assetto idrogeologico gli stanziamenti nel 2008 erano 510 milioni, nel 2009, 269 e nel 2010 saranno 120. 120 milioni di euro da ripartire su tutto il territorio nazionale. Una cifra ridicola.
E allora non promettete nulla. Non siamo stupidi, apprezzeremo di più. Mettete le carte in tavola, e dite: “spiacenti, non possiamo fare molto per voi; un sistema che ci sovrasta ci lega le mani e ci impedisce di fare bene il nostro lavoro”. Protestate voi per primi; dimostrate tutta la vostra indignazione; gridate la vostra rabbia, se l’avete. E avrete già reso un servizio alla vostra gente.

Messina, Berlusconi: «Bloccheremo tasse e mutui»

(Il sole 24 ore.com) «Bloccheremo le tasse e i mutui ai cittadini delle zone colpite dall'alluvione», ha detto il premier Silvio Berlusconi agli sfollati dell'alluvione che ha colpito il messinese, ora ospitati nel villaggio turistico messinese del "Le Dune". Mentre in prefettura è in corso la riunione dell'Unità di crisi, fuori sono in atto contestazioni degli sfollati e degli attivisti della Rete No Ponte. «Non più vittime, vogliamo sicurezza, no opere faraoniche», si legge su
uno dei numerosi cartelli dei manifestanti. Tra i due gruppi sono state registrate tensioni , perchè alcuni sfollati che protestavano per la sicurezza delle abitazioni non volevano «essere confusi» con la Rete No Ponte.
Fondi per le zone colpite nel prossimo Cdm. Il prossimo Consiglio dei ministri darà il via libera a uno stanziamento a favore delle zone colpite dall'alluvione, a Messina, che andrà ad aggiungersi al fondo già stanziato dalla Regione Sicilia. Il premier ha anche annunciato che è in arrivo uno stanziamento di un miliardo per le zone a rischio idrogeologico. «Dopo l'Aquila - ha detto il premier - abbiamo stanziato un miliardo per interventi urgenti nelle zone a rischio sismico, mi auguro che, interloquendo con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, si possa stanziare una analoga cifra per le zone a rischio idrogeologiche». L'obiettivo, ha spiegato Berlusconi, è quello di partire con gli interventi nelle zone più a rischio, come la provincia di Messina, dove il 63% del territorio è a rischio idrogeologico. Il premier ha anche detto che sarà Raffaele Lombardo il commissario straordinario per il disastro di Messina.
Nuove abitazioni, come all'Aquila. Arriveranno nuove abitazioni sulla scia dell'esperienza dell'Aquila. «La ricostruzione costa troppo e non è sicura. Quindi faremo come all' Aquila: nuove abitazioni in altre zone ma sempre all'interno del tessuto urbano». Questo ha detto il premier Silvio Berlusconi agli sfollati messinesi in uno degli alberghi in cui sono ospitati. Questa mattina il premier ha sorvolato in elicottero - insieme al Capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ai ministri Matteoli e Prestigiacomo e al sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca - le aree del messinese colpite da un tremendo alluvione, da uno tsunami di fango, che con ondate alte tre metri ha spazzato via case, autostrada e ferrovia, seminando morte e disperazione. L'elicottero ha sorvolato anche il crinale della collina da dove si è staccato il costone che ha causato la frana. «Quelle zone - ha detto Berlusconi - non sono più abitabili. Costruiremo nuovi quartieri come quelli fatti a L'Aquila. I soldi non sono un problema, il governo metterà le risorse necessarie. Gli enti locali dovranno occuparsi di individuare le nuove aree edificabili». Berlusconi ha promesso la creazione di «strutture abitative con giardini, ma anche con negozi per far ripartire il piccolo commercio».
Si continua a scavare nel fango. La situazione nel messinese rimane complessa, ma è sotto controllo, ha detto il Capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Si continua a lavorare e a scavare nel fango alla ricerca delle 40 persone che risultano disperse. Il bilancio delle vittime al momento è di 22 morti (di cui per ora solo 13 identificati), mentre sono 95 i feriti e 524 le persone sfollate secondo i dati della Prefettura di Messina. Per le attività di assistenza alla popolazione e ricerca dei dispersi sono all'opera 130 mezzi e più di 1.100 uomini, appartenenti ai Vigili del fuoco, Esercito, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia di Stato, Corpo forestale dello Stato, volontari e Capitaneria di Porto. Si lavora anche sul fronte della viabilità: è stata riaperta una corsia per direzione dell'autostrada A18 Palermo - Catania, mentre per la riapertura della statale 114 che collega Messina a Catania saranno necessari altri 6 giorni.
Ancora frazioni isolate. Le zone più colpite sono Briga Marina, Giampilieri, Molino e Scaletta Marea. La strada per Giampilieri Superiore è rimasta interrotta per molte ore, a causa di una montagna di fango alta 3 metri che si è infilata sotto il cavalcavia della ferrovia. La protezione civile riferisce che nel paesino sommerso dal fango è stata completata l'evacuazione e il trasferimento degli sfollati in alcuni alberghi di Messina. Rimangono isolate le frazioni di Molino, Altilia e Scaletta.

Porticello: Un fiume di pomice. E la messa in sicurezza delle cave che fine ha fatto?

Un fiume di acqua e pomice ha invaso stamani la strada che porta verso Acquacalda, all'altezza delle ex cave della Pumex. Disagi e non di poco conto per chi doveva raggiungere o lasciare la frazione. I detriti provengono, e non è la prima volta, dalla cava sequestrata ed abbandonata e per la quale si chiede, ormai inutilmente, da quasi due anni, la messa in sicurezza.

Su proposta di Lombardo, dopo le dimissioni di Leanza. L'Mpa regionale affidato alla guida di Enzo Oliva come commissario.

Il senatore Enzo Oliva è il nuovo commissario regionale per la Sicilia del Movimento per le Autonomie. La sua designazione è avvenuta a Palermo al termine di una riunione dell'assemblea dei parlamentari nazionale e regionali eletti in Sicilia, integrata dai vertici istituzionali nei consigli comunali e provinciali dei capoluoghi. A indicare Oliva per il ruolo di guida siciliano del Mpa dell'isola, rimasto vacante dopo le dimissioni di Lino Leanza che ha lasciato l'incarico contestualmente alla sua nomina nel nuovo governo regionale, è stato il leader e fondatore del Movimento per le Autonomie Raffaele Lombardo. «A Enzo Oliva – ha spiegato Lombardo – vanno riconosciute quelle doti di esperienza ed equilibrio necessarie per radicare sempre più e meglio il movimento nell'isola affinchè in tutte le realtà locali si superino situazioni che non aiutano a crescere il movimento. Il movimento autonomista deve rafforzarsi ancor di più nel territorio per aumentare la sua base di consenso tra il popolo siciliano».
Oliva, è stato anche consigliere e assessore provinciale di Catania e sindaco di Militello Val di Catania.
Intanto si va delineando il quadro di forza all'interno del Pd in vista del congresso. «Abbiamo dimostrato che si può ottenere un ottimo risultato anche senza essere collegati ad una mozione nazionale e senza contare sugli apparati e sui signori delle tessere». Con queste parole il senatore Giuseppe Lumia, candidato alla segreteria regionale del Pd, ha aperto la conferenza stampa di stamani a Palermo. «I dati dei circoli - ha aggiunto - evidenziano che dove la partecipazione è libera gli iscritti premiano la bontà del nostro progetto. E' successo a Palermo, a Caltanissetta, a Trapani città, in provincia di Ragusa e Agrigento. Non si può far finta di non notare che in alcune città, come Messina ed Enna, la percentuale dei votanti è doppia del dato medio nazionale». «Adesso – continua il senatore del Pd – ci prepariamo alla fase conclusiva delle primarie, quella aperta a tutti i cittadini. A loro proporremo il nostro modello di cambiamento della politica e della società che si fonda sull'innovazione»: abolire gli Ato e tornare ad una gestione efficiente delle risorse idriche e dello smaltimento dei rifiuti; costruire un tessuto produttivo fatto di aree artigianali e industriali dove la cultura imprenditoriale possa creare ricchezza e lavoro vero; investire sulla green economy; liberare le imprese e gli operatori economici dal racket del pizzo e colpire Cosa nostra negli appalti, nelle collusioni politiche».

Eolie e cultura. "Il mare di pietra" di Francesco Longo

Viaggiare non è solo spostarsi; uscire di casa, muoversi dai posti per noi usuali, quotidiani. Viaggiare è anche - se non soprattutto - vivere alcuni luoghi sconosciuti, abitarli, apprezzarne le atmosfere sottili, quasi impercettibili, gustarne gli odori, i sapori e lasciarsi colpire dalle persone, dagli incontri nuovi, da altri possibili punti di vista, scorci, angoli, visuali. In questa accezione, il viaggio diviene un'esperienza composita; a metà strada tra una immersione in un paesaggio altro e un dialogo con se stessi. Proprio con questa disposizione d'animo Francesco Longo, giovane scrittore e giornalista, ci racconta un luogo particolare e unico: le isole Eolie. L'arcipelago siciliano viene descritto, in questo libro, per assonanze, attraverso il vissuto dell'autore che racconta ogni singola isola, i suoi itinerari, le sue bellezze, il suo mare, e sopratutto i suoi vulcani, come un'esperienza, come veri e propri luoghi dello spirito, come recita anche il sottotitolo.
I sette capitoli del volume sono dedicati alle sette isole: Stromboli, Panarea, Filicudi, Salina, Vulcano, Lipari e Alicudi. Ma non si tratta di una specie di guida, almeno non solo. Appare, piuttosto, il diario dell'esperienza di chi ha attraversato quelle isole; di chi ha sentito la sabbia vulcanica sulla pelle; di chi ha preso mille volte quei traghetti che fanno delle Eolie un corpo unico, per quanto sempre diverso; di chi ha mangiato il pesce appena pescato; bevuto il vino dopo una vera e propria scalata sul ciglio del vulcano; di chi ha affittato una barca a remi dai pescatori; di chi si è immerso in quel mare blu e profondo; e, infine, di chi ha visto massi di lava finire giù nell'acqua.
È il resoconto di un viaggio, dove viaggiare non è solo spostarsi - dicevo - ma anche fare esperienza di sé e dell'altro senza troppa distinzione, senza giudizio, con occhi capaci di farsi finestre, camere fotografiche, fari, sonde puntate su se stessi e sul quel mondo incantato e preistorico che sono le Eolie.
Francesco Longo rende tutto questo leggero, fluido, componendo insieme diversi piani: telefonate, dialoghi, pensieri che fanno da cornice e da sfondo alle descrizioni dell'arcipelago e si uniscono, in una sola trama, alle annotazioni storiche, alle notizie riportate diligentemente su di un taccuino da giornalista in cui sintetizza le molte letture, i numerosi episodi e le infinite storie vissute in quei luoghi dello spirito.
La lettura ci rende il gusto della libertà e della scoperta; il senso stesso del viaggiare.

Brevi da Lipari e dintorni

Salsicce, dolci e musica stasera a Lami- L' Associazione Borgata Lami nel contesto di "TRADIZIONI D´AUTUNNO- Le nostre piccole sagre per il nostro piccolo territorio" da appuntamento a tutto per oggi domenica 4 ottobre alle ore 20 e 30 a Lami per la "SALSICCIATA & DOLCI". Il tutto "innaffiato" dalla musica degli Oxidia

Ancora fenomeni temporaleschi tra basso Tirreno e nord Sicilia- Groppi temporaleschi, con all'interno rovesci anche intensi e attività elettrica, sono in formazione e rapido movimento nel basso Tirreno, tra le Eolie e la costa tirrenica orientale della Sicilia. SI tratta di fenomeni intermittenti, alternati a fugaci schiarite, ma capaci di scaricare anche quantitativi d'acqua notevoli e in poco tempo

Lipari. "Tempo, miti e catastrofi della natura", mercoledi' conferenza del prof. Luigi Rossi- "Tempo, miti e catastrofi della natura" è il tema della conferenza con foto che mercoledi' alle 18,30 si terrà nella sede del Centro Studi Eoliano. Relatore sarà il professore Luigi Rossi, direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Bologna. Saranno esposti anche gli acquerelli dell'artista "Signora dei vulcani" Loredana Salzano.

Torna "Conosci le tue isole?" di Nesos

L’Associazione Nesos, confidando in un autunno clemente, invita ospiti e isolani a partecipare alla sesta edizione di “Conosci le tue isole?”, un programma di escursioni alla scoperta dei sentieri e della natura delle Eolie.
La manifestazione, che avrà inizio domenica 11 ottobre e si concluderà domenica 13 dicembre, si articola in sette tappe che toccheranno Lipari, Salina, Vulcano, Filicudi e Panarea, alla scoperta dello straordinario patrimonio paesaggistico e naturalistico, lungo le vecchie strade comunali e i sentieri delle riserve; come per le altre edizioni, lo scopo è quello di dare vita a un’occasione di incontro per gli appassionati del trekking e della natura, ma anche di stimolo alla conoscenza, al recupero e alla valorizzazione della rete sentieristica delle isole, che rappresenta una importantissima risorsa per le comunità isolane e per il turismo, purtroppo soggetta da tempo a un generale abbandono e a un profondo degrado. Le escursioni saranno accompagnate da guide AIGAE. Non godendo di alcun finanziamento e/o di alcuna forma di sostegno pubblico, l’Associazione Nesos ha stabilito una quota di iscrizione di 10 euro, che comprende la partecipazione a tutte le attività previste dalla manifestazione e servirà a sostenere i costi di comunicazione; i minori di 14 anni sono ospiti gratuiti, purché accompagnati da un genitore. La quota non comprende il costo delle trasferte (in bus e/o in aliscafo). Il programma dettagliato delle escursioni verrà affisso il sabato precedente presso la bacheca dell’associazione, in via Vittorio Emanuele 24; il calendario potrà subire variazioni a seconda delle condizioni meteo. Si ricorda agli interessati che è necessaria una minima attrezzatura da trekking (scarpe e abbigliamento adeguato, acqua). Per ulteriori informazioni, contattare l’Associazione Nesos al 090 9814838 o con una email da inviare a nesos@nesos.org.conosci le tue isole?

Questo il programma: Domenica 11/10 – Vulcano, il cratere come non l’avete mai visto: fuoripista sulle tracce dell’ultima eruzione della “fossa” del 1888;
Domenica 18/10– Panarea, il sentiero abbandonato del castello fino a costa del capraio e piana milazzese;
Domenica 8/11– Salina, da Pollara a Monte dei Porri con ritorno a Valdichiesa; Domenica 15/11 – Vulcano, i sentieri forestali di Monte Molineddo e Grotte dei rossi;
Domenica 22/11– sulla vetta di Filicudi, fossa felci;
Domenica 29/11– Lipari, da Vallone bianco ad Acquacalda, sulle antiche strade della pomice;
Domenica 13/12– Lipari, da Capistello a San Bartolo al monte, con una puntata a Monte Guardia: un sentiero da salvare.
La quota di iscrizione è 10 euro (gratuita sotto i 14 anni) e comprende la partecipazione a tutte le attività previste; non comprende il costo delle trasferte (in bus e/o in aliscafo). Il programma dettagliato (punto di ritrovo, orario di partenza e orario di rientro previsto) verrà affisso il giorno prima dell’escursione (sabato) presso la bacheca di Nesos. Si richiede una minima attrezzatura da trekking (scarpe e abbigliamento adeguato, acqua); si consiglia la colazione al sacco (a propria discrezione). Le escursioni saranno accompagnate da guide AIGAE. Il calendario potrà subire variazioni a seconda delle condizioni meteo. Per ulteriori informazioni contattare il 347 5768609 o scrivere a: nesos@nesos.org.

sabato 3 ottobre 2009

Pirrera: La frazione di Lipari è tutta un pericolo. Quando piove poi..per molti è un dramma (di Anna Miracula)

(Anna Miracula)Ieri grande apprensione nella borgata di Pirrera per il grave incidente accaduto a un ragazzo della stessa frazione, fortunatamente rimasto illeso malgrado la sua auto si sia capottata sull’asfalto e abbia riportato gravi danni ..
L’incidente, avvenuto nell’ultimo tratto del rettilineo di Serra –Pirrera, è avvenuto con molta certezza a causa dell’ormai pessimo manto stradale ridotto in brandelli e in più era ricoperto da terriccio fangoso misto ad acqua,insomma un mix perfetto per un vero incidente.
E che dire ormai di tutta la strada provinciale di Pirrera ridotta ad un colabrodo? Si è ormai passato ogni limite di decenza ,le strade in cui si fanno interventi sono altre, non di certo questa qui, che da 50 anni attende e chissà quanto ancora dovrà farlo.
Oggi, gli abitanti della stessa contrada protestano, esattamente nella zona di Collo, a causa di una piena del torrente che dalla zona alta di Pirrera,scende giù ogni volta che vi sono delle piogge abbondanti portandosi dietro detriti, fango e altro materiale. Dalle foto allegate si può notare come anche oggi, come ogni volta, gli abitanti che risiedono in quella zona,sono costretti,per poter uscire di casa, a spalare da sé tutto il materiale che il fiume di detriti lascia.
In quel tratto devono passare, per raggiungere le loro abitazioni i tanti residenti, tra i quali anziani, malati e bambini .
Va segnalato anche che, a ridosso di questa stradina comunale di collegamento, tra la strada provinciale e le abitazioni, vi è un ponte che è giunto ormai all’estremo, fatiscente,pericolante: lo stesso ponte deve sopportare tutti i giorni a tutte le ore , un carico immenso per il via vai di macchine , autobus e altri automezzi pesanti .
Gli abitanti di quella zona hanno più volte,negli anni, segnalato sia la fiumara di detriti portata giù dalle piogge, sia il pericolo che deriverebbe dall’eventuale crollo anche di una piccola parte del ponte, ma fino ad adesso nulla di concreto è stato mai fatto dalle autorità competenti. E se non ci scappa , come si suol dire, il morto
I vigili urbani , che questa mattina si trovavano nella borgata di Pirrera ,e hanno avuto ulteriore modo di tastare con mano la grave situazione, hanno comunque annotato le segnalazioni fatte dai residenti e anche fotografato la situazione reale, e promettendo che la segnalazione giungerà all’organo competente del Comune, dal quale ci aspettiamo un urgente sopralluogo.
Ci auguriamo che al più presto qualcosa si muova, siamo stanchi davvero di promesse, promesse e ancora promesse di interventi che vengono messi nel dimenticatoio.
Altra segnalazione, e non di poco conto, è un parapetto mancante che sempre nella strada provinciale di Pirrera ,costituisce pericolo per chi vi transita. Situazione più volte segnalata dalla sottoscritta.
E in questo caso, dato il mio ormai risaputo e ritrovato senso civico, ci sarà qualcuno che mi correggerà perché “i reati" in questo caso le segnalazioni)a cui si assiste vanno segnalati direttamente alle autorità preposte e ciò al fine di consentire l’espletamento delle indagini (o sopralluoghi) che altrimenti potrebbero essere anche inficiate dalla pubblicizzazione delle notizie”
Sarebbe meglio che gli organi preposti, Provincia e Comune ,constatassero con mano, e una volta per tutte,lo stato reale dei luoghi,dell’incuria in cui versiamo, perché NESSUNO si interessa davvero di questa frazione. Siamo,come dire, inesistenti, cancellati dal resto dell’isola ,e non se ne comprende il motivo. Cosa ha fatto di male Pirrera per essere esclusa da ogni intervento, anche minimo? Si asfaltano strade recenti che servono a pochi e per le quali magari non necessitano interventi urgenti e si tralasciano , anzi nemmeno si prevedono, interventi in zone che ne hanno maggiormente bisogno e attendono da anni che qualcuno, prima o poi si accorga di esse .
Succederà, non succederà? Difficile fare un pronostico, per ora tiriamo tutti a campare,scontrandoci giornalmente con i problemi fino a quando a questi problemi non ci sarà più rimedio. E l’avvertimento lo abbiamo già avuto ieri, prova ne è l’incidente.. ma domani chi altri dovrà farne le spese?

PROVVEDIMENTI DI GIUNTA, 20 MLN DI EURO PER FRONTEGGIARE LE EMERGENZE

Venti milioni di euro per fronteggiare i danni provocati dalle piogge nel Messinese. Istituzione di un fondo per le emergenze e la prevenzione. Solidarietà alle famiglie colpite da lutti, con assunzioni per i disoccupati che hanno perso un familiare che lavorava. Un piano per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nelle zone martoriate dai nubifragi. Un gruppo di lavoro, che vedrà insieme l’assessore ai Lavori pubblici, Nino Beninati, l’assessore alla Presidenza, Gaetano Armao, e l’assessore al Territorio e Ambiente, Mario Milone, per elaborare un piano strategico per la salvaguardia dell’ambiente. E, soprattutto, un profondo ripensamento rispetto a quanto è stato fatto negli ultimi venticinque anni nel territorio siciliano, tra abusivismo edilizio e ‘cementificazione’ dell’ambiente.
Questi, per grandi linee, i provvedimenti adottati oggi dalla giunta regionale, presieduta dal presidente Lombardo. Una riunione straordinaria per fare il punto della situazione sul nubifragio che si è abbattuto sulla Sicilia.
“Abbiamo trovato le risorse - sottolinea il presidente Lombardo - per fronteggiare le emergenze a Giampilieri, a Scaletta Zanclea e a Falcone. Sono venti milioni di euro che sono già disponibili. Con le risorse del vecchio Fas (Fondo aree sottoutilizzate ndr) e del Par-Fas 2007-2013 verrà istituito un fondo per le emergenze e la prevenzione. Ma il problema non sta solo nei soldi. Va ripensata tutta la gestione dell’ambiente”.
“Troppe volte, negli ultimi anni - aggiunto il presidente della Regione Siciliana - il nostro paesaggio è stato violentato. Abusivismo edilizio, cementificazione dei fiumi e del territorio e altri attacchi sconsiderati ai delicati equilibri ecologici. Tutte cose che predispongono l’ambiente al dissesto idrogeologico”.
Lombardo ha citato proprio il caso di Giampilieri. “Lì - dice - ci sono case costruite nel lontano passato. Accanto a queste abitazioni c’era una collina che un tempo era coltivata con opportuni terrazzamenti. Il lavoro certosino degli agricoltori e le presenza degli alberi con le loro radici stabilizzavano il terreno. Poi l’agricoltura di queste zone è entrata in crisi. E il territorio è stato abbandonato. Quindi gli incendi. E adesso le piogge torrenziali. Da qui il disastro”.
“Per evitare che queste tragedie si ripetano - aggiunge il presidente Lombardo - vanno ripensati gli interventi nel territorio. Basta con l’abusivismo edilizio. Il piano casa, ad esempio, non dovrà prevedere interventi nelle abitazioni abusive e in quelle sanate. Queste, almeno, sono le proposte che porteremo in Assemblea regionale. Poi sarà il Parlamento dell’Isola a decidere”.
“Niente più abusi sul territorio - insiste Lombardo - niente più cementificazioni dei corsi d’acqua. Dobbiamo puntare sugli interventi di rinaturalizzazione del nostro ambiente. In questo progetto di salvaguardia del territorio una grande mano potranno darla i forestali. Penso al ruolo insostituibile che le piante e soprattutto gli alberi esercitano in natura. Dove ci sono alberi non ci sono né frane, né smottamenti di terreno”.

Lipari: Forestali, protezione civile e cantonieri provinciali al lavoro nelle zone a rischio

Squadra antincendio della forestale, unitamente alla pala meccanica della Protezione Civile comunale, guidata da Gaetano Iacono, al lavoro per circa tre ore nel cortile delle case popolari di San Vincenzo a Canneto(Lipari).
Hanno dovuto liberare l'accesso ad alcuni degli immobili dal notevole quantitativo di terriccio trascinatovi dalla pioggia. Contestualmente sono stati ripuliti i tombini per il deflusso delle acque.
Il materiale rimosso è stato poi allocato in un terreno limitrofo in modo, comunque, che non possa essere di nuovo trascinato sul sito in caso di intemperie.
Al lavoro anche gli uomini della Provincia che sono intervenuti, già a partire da ieri sera, in diverse zone dell'isola.

MESSINA: BERTOLASO, DOMANI ARRIVA BERLUSCONI. SALE A 21 IL NUMERO DELLE VITTIME. ANCORA UNA TRENTINA I DISPERSI

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sara' domani a Messina per un sopralluogo nelle zone colpite dall'alluvione. Lo ha detto il segretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, in una conferenza stampa in prefettura a Messina. Berlusconi, ha affermato Bertolaso, "aveva manifestato l'intenzione di venire gia' oggi ma gli ho chiesto di rinviare per consentire l'opera di soccorso". Il premier arrivera' domani, e con il capo della Protezione civile, sorvolera' in elicottero l'area del disastro.
Intanto sale a 21 il bilancio ufficiale delle vittime. I dispersi sarebbero una trentina. Si continua a scavare e a perlustrare l'area marina antistante la zona del disastro. Sempre più probabile che il numero delle vittime possa raggiungere la cinquantina.

In un paese senza regole...ognuno fa quello che vuole.

Lo sbocco a mare del torrente Calandra è ostruito da oggi pomeriggio da una montagnola(in crescita, visto che, qualche minuto fa, rispetto alla foto scattata alle 16 il quantitativo di terriccio era più consistente) creata proprio al centro del canale. Trattasi, di questo siamo certi, di terriccio trascinato dalle piogge meteoriche in uno dei torrenti di Canneto.
Al di là del fatto che ci sorge qualche dubbio sul fatto che quella tipologia di terriccio possa essere scaricata sulla spiaggia(per poi finire in mare) ci chiediamo con quale criterio si è deciso di posizionarlo proprio al centro del canale creato appositamente ieri e stamani. Forse per creare in caso di pioggia(specie se lieve) un pantano.
Ma d'altronde in un paese senza regole..ognuno fa quello che vuole.

La palude della Falcone Borsellino (Balestrieri)

Abbiamo ricevuto una mail, con foto allegata, fattaci pervenire da Franco Mandarano che ritrae l'autentica palude che si è formata sulla via Falcone-Borsellino (Balestrieri) in prossimità dei campi da tennis."Io ed altre persone-ci scrive il nostro lettore- abbiamo sfiorato l'incidente su quell'ammasso di fango. Invito i conduttori di mezzi a due ruote a prestare la massima attenzione. Considerando che non è la prima volta che questo accade è così difficile ripulire la grata di scola che sarà sicuramente ostruita ma anche e, principalmente, eliminare la causa di quanto avviene?"

Lettere al direttore. "Gli sciacalli". Dopo l'incidente.. il saccheggio

Riceviamo dall'amico Pino Martinucci e pubblichiamo:
Caro Salvatore,
ogni tanto mi capita di chiederti ospitalità per raccontarti qualcosina del nostro piccolo mondo. Stavolta voglio raccontarti due episodi, legati dal medesimo "fil - rouge".
Il primo è un episodio bellissimo, almeno per me: ieri pomeriggio, nella strada provinciale Serra Pirrera(quella famosa strada di cui ti raccontavamo tempo addietro sia la cara compaesana Anna che il sottoscritto), mio figlio ha avuto un pauroso incidente, perdendo il controllo della macchina, capottando più volte ed uscendo dalla stessa miracolosamente illeso. Ieri sera non riuscivo a stare nei miei panni per la gioia dello scampato pericolo.
Oggi tale gioia (è questo il secondo episodio) è stata mitigata dal constatare che ormai nella nostra ex-bella isola stanno proliferando eserciti di sciacalli che calpestano in qualsiasi modo le normali regole del vivere civile, infischiandosene dei diritti altrui, forti della consapevolezza che nessuno di loro, nell´ipotesi venissero "pizzicati"con le mani nel sacco, verrebbe punito nella maniera adeguata.
Il "relitto" dell´autovettura di mio figlio, nell´attesa di intraprendere le procedure per la rottamazione, è stato fatto oggetto, durante la giornata odierna, in pieno giorno ed alla luce del sole, di molte "attenzioni" da parte di questi individui, che si sono appropriati della batteria, dell´autoradio, di numerose parti di ricambio dell´autovettura ed accrescendo i già considerevoli danni alle portiere.
E´ questa la Lipari attuale, è questa la Lipari in cui viviamo ?
Non ci si preoccupa se il proprietario sta bene, se abbia intenzione di provvedere alla riparazione dell´autovettura o quant´altro. No, si arruffa e basta. D´altronde, nella zona sottostante (quella vicino il cimitero di Canneto) si continuano ad ammassare relitti di auto, ben documentati dalla carissima Anna, mentre nella zona soprastante, alcuni cittadini dallo spiccato senso civico, hanno invece deciso di ripulire la strada dalle carcasse un .... poco per volta.
Sono schifato e nauseato.
Grazie per la tua sempre cortese ospitalità.
Pino Martinucci

NDD- Caro Pino permettimi di essere felice per te e per tuo figlio (per lo scampato pericolo) e di unirmi a te nel "ribrezzo" per atti che, purtroppo, per noi che abbiamo qualche anno in più sulle spalle, non rientravano in quella che era la vita CIVILE di questa nostra isola.
Condivido la tua tesi. L'impunità..in questo, come in altri campi, purtroppo sta portando la nostra comunità a perdere(o forse li ha già persi) determinati valori. Lasciando spazio solo agli sciacalli e alle belve

Lipari: A Calandra, due pale meccaniche per una montagna di detriti pomiciferi

Anche stamani "solito intasamento" del torrente Calandra e della strada limitrofa per via delle abbondanti piogge che hanno portato a valle un ulteriore, enorme, quantitativo di materiale pomicifero. In attesa di trovare i fondi per ripulire la vasca di calma si è reso necessario il ricorso a due mezzi privati. Nel video: I mezzi al lavoro e il considerevole quantitativo di pomice spalata e da spalare.

Pianificazione e Dissesto Idrogeologico. Le riflessioni del dottor Pino La Greca

(Pino La Greca) Le notizie ed i fatti che ancora oggi si susseguono sulle condizioni di Messina e dei paesi della costa ionica sono costante oggetto di commenti e riflessioni da parte di tanta parte della nostra comunità, sia in giro, sia sul web.
Le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, pesano come macigni: "O c'è un piano serio che, piuttosto che in opere faraoniche, investa sulla sicurezza in questo Paese o si potranno avere altre sciagure". Le parole del Presidente concordavano con quanto affermato dal capo della protezione civile, Bertolaso sull'esistenza di "un diffuso dissesto idrogeologico in gran parte causato da abusivismo in tante altre parte d'Italia".
Naturalmente il mio pensiero e la mia riflessione sono corse a tante situazioni critiche che viviamo quotidianamente nel nostro territorio, dai torrenti che attraversano Lipari e Canneto, alla difesa degli abitanti e delle coste (Acquacalda, Canneto, Portinente) a tutta una serie di situazioni a rischio, come la provinciale Canneto-Acquacalda, le aree percorse dal fuoco nel corso degli ultimi incendi e pronte a franare alle prime piogge per riversarsi lungo le strade. Nel nostro caso, inoltre, i problemi sono ampliati dalla insularità, i rischi, infatti, non sono concentrati soltanto su Lipari ma investono anche le altre isole che compongono il nostro Comune.
La mancanza di programmazione, di pianificazione, di trasparenza nelle decisioni, è la questione principale, drammatica, con la quale deve confrontarsi il nostro territorio e la nostra comunità.
Solo attraverso una adeguata programmazione è possibile adottare misure durevoli che garantiscano una protezione integrate delle risorse suolo, acqua e aria e nello stesso tempo consentano e favoriscano uno sviluppo delle attività socio-economiche compatibili con la protezione dell'ambiente, rigettando i troppi tentativi da parte di alcuni di “forzare” le norme, di progettare opere faraoniche senza tenere in debito conto la fragilità del territorio ed il suo equilibrio ecologico.

La costruzione di grandi opere, che contemplano l’abbassamento altimetrico di colline sino a 50 metri di livello, la ricolmatura di letti di torrenti da sostituire con viadotti autostradali per realizzare opere fortemente impattanti; la realizzazione di megaporti e strutture portuali che finiranno fatalmente per compromettere l’assetto costiero e le correnti marine (ostruzioni ed insabbiamenti), rischiano di provocare dissesti non più rimediabili ed impongono alla nostra comunità una cautela estrema. Proprio in questi giorni si sente parlare di una variante ai lavori di messa in sicurezza del Porto di Marina Corta con l’aggiunta di un cassone in testata e l’ulteriore allungamento verso sud. Corrisponde al vero? È stata discussa in consiglio comunale? La variante è stata regolarmente approvata?
La lezione che ci viene dai fatti di Messina è chiara: qualsiasi grande opera deve essere accompagnata da una adeguata programmazione, adeguandosi agli strumenti urbanistici previsti dallo Stato e dalla Regione, nel rispetto delle leggi e delle norme sulla valutazione di Impatto Ambientale, senza ricercare facili scorciatoie o sotterfugi in nome di uno “sviluppo” selvaggio e devastante per il nostro territorio.
L’iter di approvazione di questi mega progetti deve essere sottoposto all’attento vaglio dell’intera comunità, supportati da esperti seri e competenti e non dalle affermazioni dei progettisti incaricati, avendo la massima attenzione al territorio coinvolto e nella ricerca del miglior risultato possibile sia per il presente, ma ancor più, per le future generazioni.
Lipari 3 ottobre 2009
Nella foto in alto: La pala meccanica in azione stamani a Canneto e una parte del materiale asportato dal letto del torrente

La foto-denuncia: A Lipari si continua a scherzare!

Vi mostriamo due foto che dimostrano in modo chiaro come a Lipari, in questo caso nella frazione di Canneto, si continui a non tenere conto, a "scherzare" sulla gestione dei siti, del territorio, delle aree dove scorrono i torrenti.
Una responsabilità, in questo caso, che non è solo della pubblica amministrazione (omissiva nei controlli e negli interventi) ma anche e sopratutto dell'incoscienza dei cittadini.
La prima foto è stata scattata nella parte superiore del Torrente Aurora dove una coltre di fango, anche per l'ostruzione di un tombino, ha impedito ai residenti di uscire di casa con i propri mezzi.
La seconda sotto il ponte del Torrente Aurora da dove dovrebbe defluire verso il mare l'acqua e il materiale che essa trascina. "Dovrebbe" perchè di fatto il ponte è "area di parcheggio" di due piccole imbarcazioni!