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lunedì 5 ottobre 2009
RISCHIO IDROGEOLOGICO E VULCANOLOGICO di Aldo Natoli
(Aldo Natoli)Quanto si è consumato in questi giorni a Messina e Provincia, secondo le affermazioni dello stesso Direttore della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è “una tragedia annunciata”, dovuta principalmente agli effetti dell’abusivismo edilizio, ed alla mancata prevenzione da parte di coloro che ne hanno specifica competenza. Gli avvenimenti messinesi non possono che far riflettere tutti noi e porre alcune domande: siamo certi che i torrenti esistenti nelle nostre isole siano liberi di svolgere la loro funzione? Che nessun torrente si stato soppresso? Che nessuna abitazione sia stata costruita occupandone la superficie od in prossimità? Nel rilasciare il Nulla Osta Idrogeologico per i fabbricati, soprattutto quelli in sanatoria, viene attenzionato questo aspetto? Ma sulla spinta del monito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ritengo opportuno che il Comune provveda ad effettuare una verifica sullo stato di tutti i torrenti. E mi permetto suggerire che nelle Eolie il problema del rischio idrogeologico non deve disgiungersi da quello vulcanologico. Ed anche sotto questo aspetto sorgono spontanee alcune domande: siamo certi che tutte le case costruite sulle pendici del cratere di Vulcano, e per le quali sono state, o sono in corso di rilascio, le concessioni in sanatoria, non ricadono entro l’area di rischio? Non sarebbe il caso di fare un attento monitoraggio? Sono domande che meritano una risposta dai responsabili locali della Protezione Civile per evitare che un giorno si possa affermare che le morti sono attribuibili ad una “tragedia annunciata”