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venerdì 12 marzo 2010

"Grazie Ustica per aver svuotato Milazzo dagli Eoliani...Consigliere Russo si scusi". La nota del sindaco Lo Schiavo

COMUNICATO STAMPA
Si ringraziano il Comandante e l’equipaggio della Ustica Lines che, ieri pomeriggio, con la partenza delle 16.20 da Milazzo, hanno permesso, non solo agli eoliani ,di far ritorno a casa (vista la sospensione dell’aliscafo della Siremar delle ore 17.00!!!) ma soprattutto di aver cosi’ svuotato la citta’ mamertina da una “servitu’ di passaggio da parte degli abitanti nelle Isole Eolie”……
Inoltre si chiede al consigliere Pippo Russo di scusarsi con tutti gli Eoliani per le assurdita’ scritte nella sua mozione presentata al Consiglio Comunale di Milazzo, e resa nota dai notiziari on line.
Il sindaco di Santa Marina Salina
Massimo Lo Schiavo

Lipari & discariche (di Salvatore Naso)

Riceviamo da Salvatore Naso e pubblichiamo:
Ho trovato l'articolo di Anna Miracula molto interessante, e mi sento di poterlo sottoscrivere in toto, tuttavia volevo intervenire in merito alla sua proposta finale sui comitati a difesa dell'ambiente, per dire che mi pregio e sono orgoglioso di fare parte di un'associazione che si chiama BORGATA LAMI, che già fa questo lavoro sul proprio territorio, che è intervenuta già due volte anche fisicamente, costringendo chi voleva buttare rifiuti nell'area della ex discarica di Malopasso a caricarseli nuovamente invitandoli, non con molta calma per la verità, a smaltire in modo legale tali rifiuti, vi ricorderete anche la situazione dei pneumatici depositati sullo stesso sito da ignoti, ebbene vi rivelo un retroscena, furono prelevati da chi di competenza nel giorno che l'associazione aveva deciso di caricarne uno ciascuno sulle auto per poi depositarle davanti al Comune e all'ATO.
L'associazione BORGATA LAMI non è soltanto feste, sagre, eventi mondani, che certo è stata capace di organizzare al meglio, è vicina ai problemi dei suoi abitanti e viglile nel proprio territorio e chi vuole deturparlo è avvisato.
Cordialmente.
Salvo Naso

giovedì 11 marzo 2010

Ex Pumex. Consiglio approva mozione unitaria. Prosegue lo sciopero della fame e l'occupazione

Un documento atto ad individuare possibili soluzioni definitive per gli ex Pumex nel campo dei servizi di competenza comunale (idrico, fognario, cimiteriale ecc.), e per mettere in mora la Regione che non ha mantenuto quanto sottoscritto in un protocollo d'intesa, è stato approvato alle 21 e 15 all'unanimità dei presenti (12) dal consiglio comunale di Lipari.
Il documento ha come "cuore" quanto proposto dai consiglieri di minoranza, con l'integrazione di due proposte dei consiglieri Megna e Fonti (Il Faro)
Si è chiusa, quindi, dopo circa 4 ore, una discussione che ha avuto momenti di forte tensione e, purtroppo, ha fatto registrare un problema di natura fisica (di lieve entità) per una signora, moglie di uno degli ex Pumex.
Da evidenziare, comunque, che gli ex Pumex vanno avanti nella loro protesta. In tre: Neda Saltalamacchia, Ciccio Carbonaro e Gaetano Saltalamacchia proseguono nello sciopero della fame. Così come si prosegue nell'occupazione della stanza del sindaco
I lavori del consiglio che dovevano poi proseguire con la discussione e l'approvazione dei debiti fuori bilancio sono stati poi aggiornati. Aggiornamento votato solo dal gruppo di maggioranza + Megna dopo che, proprio quest'ultimo, aveva evidenziato come, alla luce di uno "studio" portato avanti da un dirigente, fosse necessario più che mai necessario acquisire idonea documentazione. Il consiglio dovrebbe tornare a riunirsi sull'argomento entro 20 giorni.
Per Eolienews ha tracciato un sunto di quanto votato dal civico consesso liparese il consigliere Gesuele Fonti:

Ticket d'accesso per gli eoliani in transito a Milazzo? Consigliere Russo ha perso una occasione per stare zitto!

Riceviamo un comunicato stampa nel quale viene evidenziata la proposta del consigliere Russo del comune di Milazzo di istituire un ticket per coloro che si "servono" di Milazzo per raggiungere le Eolie.
Il consigliere Russo, forse svegliatosi in concomitanza dell'inizio della campagna elettorale nella città del Capo, giustifica il tutto con la "servitù" a cui è sottoposta Milazzo nei confronti delle Eolie, prende spunto dalla manifestazione degli eoliani bloccati a Milazzo nei giorni scorsi, per le difficoltà di parcheggio che hanno i milazzesi nelle zone del porto.
Al consigliere, al quale sono già state indirizzate le precise e puntuali reazioni degli amministratori di S. Marina Salina e Lipari e che pubblicheremo nelle prossime ore, da parte nostra, impegnati a seguire discorsi ben più importanti(quelli dei nostri concittadini ex lavoratori Pumex), vogliamo fare giungere solo questa considerazione: Consigliere, ha davvero sprecato una grossa occasione per stare zitto!!!

L' appello degli ex lavoratori della pomice durante la seduta del consiglio comunale di Lipari

Come anticipato gli ex lavoratori della pomice, durante i lavori del consiglio comunale di Lipari, hanno chiesto di poter intervenire in aula, attraverso il loro rappresentante Bartolo Natoli per esplicare quella che è la loro posizione e per chiedere al civico consesso e all'amministrazione Bruno l'assunzione di una iniziativa ben precisa.Vi proponiamo il video dell'intervento di Natoli e una parte dell'intervento del consigliere Adolfo Sabatini:

Consiglio comunale a Lipari. Si parla di ex Pumex. Consiglieri "disattenti" e "showman"ed esplode la rabbia

Consiglio comunale ad "alta tensione" in corso a Lipari.
Sedici i consiglieri presenti in apertura (poi Lauria ha lasciato per divergenze sulla conduzione del consiglio). Si doveva parlare di debiti fuori bilancio ma, come era inevitabile e giusto, si è affrontata la delicata situazione degli ex Pumex.
Dietro le transenne sono presenti una ventina di operai con le loro famiglie che non hanno mancato di fare sentire la loro voce e la loro rabbia.
Dopo la proposta Longo di affrontare la delicata problematica, e la distribuzione da parte degli ex Pumex di un appello a tutte le parti politiche, si sono susseguiti gli interventi e le proposte.
La minoranza, così come la maggioranza e il gruppo del Faro, hanno prodotto delle mozioni.
Antonio Casilli (Pdl) ha proposto di sospendere la seduta, di riunire i capi gruppo e di approvare un odg unitario. La proposta è stata bocciata anche perchè tra la maggioranza si sono astenuti Gugliotta e Longo.
Via libera, quindi, alla proposta della minoranza di fare prima, in aula, il punto della situazione.
Prima di questo gli ex Pumex hanno chiesto ed ottenuto che parlasse il loro rappresentante
Bartolo Natoli chiedendo "azioni concrete e sinergiche".
Di fronte ad interventi, ritenuti veri e propri show, è scattata la contestazione e la situazione si è riscaldata alquanto nel momento in cui alcuni consiglieri hanno cominciato a parlare al telefonino in aula o a leggere il giornale.
Forte è stata la presa di posizione delle mogli dei lavoratori che non hanno certamente lesinato attacchi e critiche. Tra urla, lacrime e tanta rabbia la signora Lucia Cesario, moglie di Maurizio (finito in ospedale stamani) , è stata colta da malore e si è reso necessario l'intervento del 118.
Vi proponiamo due brevi video che mostrano come, giustamente, la tensione sia alle stelle.






Lipari: Ha preso il via il consiglio comunale. Prime "schermaglie" in corso

Hanno preso il via a Lipari i lavori del consiglio comunale. Sedici i consiglieri comunali presenti. Per l'amministrazione in aula il sindaco Mariano Bruno e l'assessore Corrado Giannò. Dietro le transenne gli ex lavoratori della Pumex e i loro congiunti.

Il video della parte iniziale del consiglio:





"Mi vergogno a non poter dare dieci euro a mia figlia". L'intervista a Gaetano Saltalamacchia

Gaetano Saltalamacchia (nella foto) è il primo degli ex Pumex che ha iniziato oggi lo sciopero della fame dopo la forzata rinuncia (per motivi di salute) di Profilio, Cesario e Raffaele. Gli altri due sono Ciccio Carbonaro e Neda Saltalamacchia
Vi proponiamo l'intervista da noi realizzata prima che iniziasse il digiuno:


"Barcolliamo ma non molliamo" Ex Pumex intenzionati ad andare avanti ad ogni costo

"Barcolliamo ma non molliamo" sembra essere questo il leit-motiv che muove e da forza agli ex Pumex impegnati, attraverso una forma di protesta estrema quale lo sciopero della fame, a rivendicare il lavoro, un diritto garantito garantito dalla Costituzione a loro sottratto in nome del titolo di "Patrimonio dell'Umanità".

Dopo la defaince di Cesario e Raffaele, che comunque non avrebbero mollato se non costretti da un certificato medico al quale l'autorità amministrativa e le forze dell'ordine non potevano non ottemperare, altri...ed altri ancora.. sono già pronti a prenderne il posto.
Vi proponiamo l'intervista realizzata con Bartolo Natoli:


"Il padre di famiglia non lascia soli i suoi figli.... la verità è che gli ex Pumex sono un peso". Maurizio Cesario, faccia a faccia, con Bruno

Faccia a faccia tra Maurizio Cesario (qualche ora prima che venisse trasportato al pronto soccorso) e il sindaco di Lipari Mariano Bruno. Ve ne proponiamo un ampio stralcio:

Lipari: Rifiuti, degrado, coscienza civile e pubblica amministrazione (di Anna Miracula)

Riceviamo da Anna Miracula e pubblichiamo:
Caro Direttore,
con piacere noto che la “saga” dei rifiuti a cielo aperto nelle Eolie e in particolare sull’isola di Lipari continua ad appassionare e a far sì che la gente, giorno dopo giorno , prenda coscienza di quanto accade sul nostro territorio.
Ora, volevo far notare un altro degrado fra i tanti, che si aggiunge a quello ormai noto sulla provinciale Canneto Dentro, documentato tante volte e del quale le autorità sono informate.
Non credo ci sia bisogno di documentare con foto in quanto siamo in molti a transitare tutti i santi giorni lungo questa strada.
Per iniziare , scendendo dal sito del dissalatore verso Canneto , dopo il Cimitero ,oltre ai camion del servizio di nettezza urbana che ormai da tanto tempo giacciono proprio sulla prima curva costituendo pericolo; subito dopo, sulla seconda curva , segue lo scheletro di un carro carnevalesco e procedendo ancora carcasse di auto , alcune dotate ancora di targa , alcune no, che stazionano in punti pericolosi , fino ad arrivare al bivio Canneto –Lipari (per la precisione al Crocifisso) dove insistono da tantissimo tempo ,delle vecchie auto targate ma ormai in disuso .
Quello che mi sconvolge, però è il fatto che , oltre ai tanti cittadini che percorrono questa strada, vi sono anche le forze dell’ordine , e più di tutti la Polizia Municipale.
Mi chiedo, allora, ma non è uno dei loro compiti mantenere l’ordine, la disciplina e il rispetto lungo le strade e far sì che noi tutti non incorriamo in pericoli causati appunto dalla noncuranza di chi ha deciso di far di Lipari una pattumiera?
Perché si fa sempre finta di non vedere quello che succede intorno, ci si gira dall’altra parte, aspettando che prima o poi le cose cambino?
Di certo i resti del carro non andranno via da soli se qualcuno non provvede, sicuramente le carcasse d’auto in curva non spariranno se nessuno le fa portare via e prima o poi, Le assicuro caro Direttore, qualcuno si farà male.
Perché ,per quanto riguarda le auto, specie quelle TARGATE , non si iniziano a ricercare chi sono i legittimi proprietari facendo pervenire loro delle sanzioni ,in modo da “rieducare” alla civiltà quanti non intendono farne parte?
Perché dopo un mese ancora un carro di Carnevale rimane parcheggiato su una strada pubblica,come un relitto e le istituzioni alle quali compete l’ordine pubblico non lo vedono?
E ricordo anche che la strada in questione è diventata altrettanto pericolosa quando il tunnel , per il secondo anno consecutivo è stato chiuso per il carnevale, costringendo a far transitare, oltre alle auto, anche autobus e camion , senza effettuare un minimo di pulizia dalle carcasse e da altri depositi abusivi.
Pertanto si deve sempre attendere la disgrazia prima di rendersi conto dei pericoli esistenti?
Pertanto, si invitano le autorità competenti a far un piccolo sopralluogo sul posto , anche solo per rendersi conto che sulle strade vi circolano i cittadini e non le mandrie o i maiali e il fatto che esistano dementi che insistono nel distruggere la dignità di quest’isola, non fa di tutta l’erba un fascio.
Se in molti scriviamo denunciando questi degradi è segno che teniamo al nostro territorio, ma non è il silenzio e la totale assenza da parte degli enti addetti, che farà di quest’isola un gioiello.
Perché, e l’ho imparato a mie spese, chi denuncia un degrado,soprattutto pubblicamente , non viene apprezzato ma bastonato e chi ha provocato il degrado non viene punito ma lasciato libero di agire nuovamente e indisturbato, tanto sa bene che non vi saranno sanzioni.
Mentre una buona abitudine da parte delle istituzioni ed è anche una proposta costruttiva sarebbe quella di ascoltare di più i cittadini che evidenziano dei deturpamenti del paesaggio, significherebbe che il paese ha voglia di crescere e di migliorare.
Perché non costituire un associazione dei cittadini che possa collaborare con il Comune per segnalare i vari degradi e gli abusi sul nostro territorio? Di certo chi si accorge meglio di ciò che succede intorno è il cittadino, di certo non il politico, preso dai suoi impegni, e dunque perché non iniziare con uno –due cittadini per zona che dovranno vigilare e ,all’occorrenza segnalare quello che accade?
Anna Miracula

Ospedale di Lipari: "Io la penso così" (di Salvatore Naso)

Riceviamo e pubblichiamo:
Dopo aver ascoltato per strada opinioni contrastanti sull'argomento ospedale e sul pericolo che lo stesso possa essere ridotto al rango di puro ambulatorio di pronto soccorso, finalmente ho avuto il tempo di leggere anche le posizioni sui giornali on-line del Vice-Sindaco Giulio China e di Saverio Merlino.
Come fa il vice-sindaco a dire che ci sono una serie così preoccupante di carenze di organico e mezzi e con la stessa tranquillità invitare a non destare inutili allarmismi, anche soltanto nel dubbio che possa essere come asserisce Merlino, tesi che personalmente condivido, come si fa a rimanere tranquilli? Ci sono segnali inconfutabili di qualcosa che si sta muovendo in modo negativo; da semplice cittadino che abita nei pressi dell'ospedale constato che l'eliambulanza che fino a qualche anno fa si utilizzava poche volte al mese e talvolta anche più di rado, oggi si utilizza a frequenza giornaliera; pare che sia già ufficiale o quantomeno ufficioso un' imminente accorpamento di Ostetricia a chirurgia e di Pediatria a Medicina; da tempo non vengono più mandati i necessari primari previsti in pianta organica; per un gesso bisogna raggiungere Milazzo; a questo vanno aggiunte le altre carenze denunciate dal signor Giulio China.
Non basta questo per far sorgere il ragionevole dubbio? Di fronte a questi fatti concreti non è meglio agire immediatamente nelle sedi preposte per farsi mettere nero su bianco gli obbiettivi, e magari, spero la smentita di questo stato di cose con impegno di rilancio di una vitale struttura come quella eoliana? Non vorrei che a partire dal primo aprile, data destinata all'applicazione della riforma sanitaria regionale ci piovesse l'ennesima tegola senza essere stati capaci di prevenirla.
Intanto non sarebbe opportuno informare in modo adeguato la cittadinanza?
Cordialmente.
Salvatore Naso

Facta non verba (fatti non parole) di Marco Saltalamacchia

Riceviamo dal dottor Marco Saltalamacchia e pubblichiamo:
Mi sia consentita una più generale riflessione. Ma non prima di aver dato alcune precisazioni “ en passant”:
del futuro di Lipari e di Acquacalda me ne occupo da sempre ed in modo più attivo almeno dal 2003, attraverso l’attivo supporto alle attività culturali del Centro Studi Eoliano (di cui mi onoro di essere socio onorario) e del Festival del Cinema ed attraverso la costituzione dell’associazione Amici di Acquacalda, che mi onoro di presiedere.
Della falesia che minaccia l’abitato di Acquacalda ho già scritto ripetutamente (ultima volta a Settembre 2009) e disinteressarmi della stessa sarebbe quanto meno “imbecille” (cito dal Garzanti : Dal lat. imbeci°lle(m) ‘debole fisicamente o mentalmente’) da parte mia, visto che comunque da lì devo passare per andare a casa…
Adesso sul merito della questione. Mi si spiega che diligentemente il Comune ha provveduto a reperire fondi per 6 milioni di euro (e che mai una tale cifra era stata raccolta). È del tutto evidente la scarsa abitudine dei nostri Amministratori a confrontarsi con i fatti e soprattutto con la realtà. Probabilmente il fatto di vivere in un mondo virtuale fatto di burocrazia, di ricorsi, di scarico di responsabilità fa sì che il confronto con la realtà che i cittadini devono vivere quotidianamente diventi secondario o irrilevante.
Per questo ritengo che il dovere di una cittadinanza attiva, attraverso le sue forme associative più diverse, sia quello di richiamare i nostri amministratore a questo “principio di realtà”.
Allora confrontiamoci sui fatti:
1) Difesa dell’abitato di Acquacalda: il tema sta sul tavolo da almeno 6 anni. Esiste oggi ad Acquacalda una qualche forma di difesa dell’abitato? No. Come cittadino, le giustificazioni che portano altrove (provincia, regione, protezione civile) non interessano. La forma organizzativa che ci si è dati in Italia pone il Comune ed il suo Sindaco come interlocutore primario della cittadinanza sul territorio e fa sì che egli sia comunque il primo responsabile e che stia dunque a questi la ricerca della soluzione. Il contrario sarebbe inattuabile. Cosa si dovrebbe fare dunque, laddove il livello locale dimostrasse la sua incapacità (a qualsiasi titolo)? Esautorarlo e prendere l’iniziativa come privati cittadini? È evidente che il Comune è e resta l’interlocutore unico dei cittadini preposto alla soluzione dei problemi degli stessi. Non casualmente gode anche delle deleghe che il Governo centrale su temi come la Protezione Civile o l’ordine pubblico. Sul tema specifico, il sapere che esistano dei fondi disponibili e che non possano essere utilizzati fino a che la giustizia compirà il proprio corso è cosa nota ma che avvilisce. Soprattutto, sapendo che i lavori ormai sono stati interrotti da un anno e che del processo in questione si è celebrata una sola udienza. Dovremo attendere altri sei anni, ancora? La vita è troppo breve, caro Sindaco per accettare questi tempi, e non mi risulta che in altri posti d’Italia le cose “fatte”si misurino in decadi (chi ne avesse piacere guardi il piano di intervento delle coste della Regione Liguria per esempio). Il partito che lei rappresenta si fregia spesso di essere un “partito del fare” e gode dell’invidiabile vantaggio di essere maggioranza a tutti i livelli (provincia, regione, stato). Non dovrebbe quindi essere difficile ottenere il necessario supporto per far sì che le cose succedano… Direi che vale la pena di aggiungere che le mareggiate di quest’inverno a Canneto, a Lipari ma anche a Salina, Stromboli o Filicudi abbiamo dimostrato che non esiste un piano organico di protezione delle coste e che la logica di intervento resta sempre quella “emergenziale” per dirla con un termine che ci è tanto caro.
2) Il pontile Italpomice. Mi limito a ricordare che è crollato nell’ottobre 2008 e che sta ancora lì.
3) Strada provinciale: nessuna novità a parte la chiusura (formale) della stessa.
4) Falesia: senza una adeguata protezione della costa sottostante non potremo mai dormire sonni tranquilli. Quali sono i piani in proposito?
Il continuo ribadire che ogni cosa possibile sia stata esperita e che i fondi siano a disposizione è solo irritante ed anche offensivo dell’intelligenza comune se solo ci si voglia confrontare con la realtà che se cambia, ahimè, lo fa solo in peggio (prima “solo” la difesa dell’abitato, poi il pontile ed il divieto di balneazione, poi la falesia ma dovremmo dire le falesie visto che ce n’era già un’altra cento metri prima, ed infine la strada provinciale a Porticello).
Chi amministra ha l’onere di farlo e bene, lo fa per propria scelta e sulla base di un preciso mandato degli elettori. Ha il dovere di rispondere alle istanze legittime dei cittadini, e di battersi per migliorare la qualità di vita della comunità. La realtà dei fatti ci dimostra amaramente il contrario. Ed i fatti sono le sole cose che contano.
Cordialmente.
Marco Saltalamacchia

Ex Pumex: Trasferiti in ospedale Cesario e Raffaele. Lo sciopero della fame non è compatibile con le loro condizioni fisiche

I due ex Pumex, Cesario e Raffaele, non sono nelle condizioni fisiche di continuare lo sciopero della fame.
Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, dopo il rilascio del sottostante certificato medico attestante tutto questo, ha "obbligato" i due a sottoporsi alle necessarie e indispensabili cure.
"Si certifica che in data odierna ho visitato i signori Raffaele Michel e Cesario Maurizio entrambi presentano stato di astenia , vertigini, cefalea, in maggior miseria quest’ultimo poiché è in stato marcato di ipertensione /90/60 e tachicardia /120’/, si consiglia sospensione del digiuno e controllo clinico"
Vi proponiamo le drammatiche immagini (autorizzate dai diretti interessati) del trasferimento di Cesario in ospedale con l'ambulanza del 118.


Le precarie condizioni di salute di Cesareo e Raffaele (preceduti ieri da Profilio in ospedale) non interrompono la protesta degli Ex Pumex. Già altri sono pronti allo sciopero della fame. Lo ha già iniziato Gaetano Saltalamacchia che, nel pomeriggio, sarà affiancato da altri.

"Barcolliamo ma non molliamo" sembra essere diventato lo slogan degli ex Pumex così come sentirete dalle interviste con Bartolo Natoli e Gaetano Saltalamacchi che pubblicheremo a breve.
Non molla neanche Eolienews, trasferitasi ormai quasi in pianta stabile al comune, a seguire e a portare il proprio contributo d'informazione alla causa dei nostri amici e concittadini.

Proprio per questo il direttore di Eolienews ha deciso, ritenendo che questo sia giusto, dare principalmente (se non essenzialmente) spazio agli ex Pumex, alle loro famiglie, piuttosto che ai politici.

Sicilia. Semplificazione amministrativa e burocrazia regionale. Parla l'assessore Venturi

La semplificazione amministrativa e la burocrazia regionale, con i suoi devastanti effetti per lo sviluppo del tessuto economico, sociale e produttivo della Sicilia. Di questo ha parlato l'assessore alle Attivita' produttive Marco Venturi.

L'Mpa sospende dal gruppo il messinese Cateno De Luca

Sempre più difficile. Archiviato il Piano casa, il Governo Lombardo si accinge ora ad affrontare la battaglia per la riforma del sistema di raccolta dei rifiuti, che si profila ancora più aspra per le divisioni che già si delineano all'interno della maggioranza. Tanto che ieri il gruppo del Mpa, con una inusuale nota alla stampa, ha reso di pubblico dominio il provvedimento adottato nei confronti dell'on. Cateno De Luca, «formalmente sospeso» per «e recenti prese di posizione espresse in modo autonomo in merito ai disegni di legge sulla "gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati" e sulle norme di riordino del patrimonio edilizio». D'altronde, De Luca, nella seduta di martedì, nell'annunciare il voto favorevole al Piano casa, pur non condividendone alcune parti, aveva pubblicamente annunciato le dimissioni da vice capogruppo del Mpa, «per avere le mani libere", aveva spiegato, nel corso della trattazione del Piano rifiuti.
Ieri, il gruppo, non solo ha preso atto delle dimissioni, affidando la carica di vice capogruppo all'on. Nicola D'Agostino, ma lo ha anche sospeso, liberandolo da ogni vincolo. A prescindere da De Luca, dichiaratamente sul piede di guerra in difesa dei comuni, la battaglia si profila ancora più dura e i tempi sembrano allungarsi perché ieri in commissione Ambiente nessuno dei deputati dell'opposizione si è dichiarato disposto a ritirare uno solo dei 324 emendamenti presentati. Per cui alla Commissione, che li ha vagliati uno per uno, non è rimasto altro da fare che stralciare quelli impegnativi sul piano economico per rinviarli a dopo l'approvazione del bilancio e della finanziaria.
In atto, infatti, il disegno di legge non ha copertura di spesa. L'esame dei singoli articoli avrà inizio oggi pomeriggio e proseguirà la settimana prossima. Tra gli emendamenti da esaminare anche i 15 di riscrittura del governo che, accogliendo le richieste del Pdl-Sicilia, nel ridurre da 27 a nove gli Ato, sta pensando di affidarne la gestione a delle società consortili, un per provincia e due per le aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Il che dovrebbe consentire di salvare i posti di lavoro.
Con le società consortili, le Srr (società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti), il passaggio del personale dagli attuali Ato sarebbe automatico. Con i consorzi di diritto pubblico, invece, per le assunzioni si dovrebbe procedere tramite concorso pubblico. Quella del personale, però, è una partita tutta da giocare. Per l'assessore all'Energia Pier Carmelo Russo, infatti, sono troppi i dipendenti degli Ato con incarichi amministrativi. Circa il 35% sta dietro una scrivania e solo il 65% è addetto alla raccolta dei rifiuti in strada. Inoltre, si sta cercando il modo di salvare gli Ato virtuosi.
Le annunciate modifiche al testo originario, comunque, hanno fatto tirare un sospiro di sollievo alla capo gruppo del Pdl-Sicilia Giulia Adamo. «Si profila - ha detto - lïaccoglimento della nostra proposta migliorativa al ddl rifiuti per dare maggiore autonomia decisionale e operativa ai Comuni». «L'esperienza degli Ato in Sicilia - ha aggiunto - è stata un vero e proprio fallimento; per i comuni, un doppio disastro, perché da un lato hanno subito una riforma che li ha privati della gestione diretta di un servizio fondamentale per la comunità, dallïaltro le distorsioni economiche e gestionali non possono che essere pagate a caro prezzo dai cittadini. Restituire responsabilità ai comuni - ha aggiunto - significa anche salvaguardare quelle pochissime esperienze di gestione ottimale della raccolta e smaltimento dei rifiuti che hanno dimostrato con i fatti di funzionare».
Intanto l'Ars, ieri, in attesa che la commissione Ambiente completasse l'esame degli emendamenti sul Piano rifiuti, ha esaminato ed approvato definitivamente, con voto unanime (51 si su 51 votanti), il disegno di legge che disciplina la professione di maestro di sci in Sicilia. In particolare, con questa legge vengono istituiti il collegio regionale dei maestri di sci della Sicilia e l'albo regionale della categoria.

Spanò confermato segretario della Filt Cgil siciliana, il sindacato dei trasporti

Franco Spano’ e’ stato confermato segretario generale della Filt Cgil siciliana, sindacato dei lavoratori dei trasporti. Lo ha eletto all’unanimita’ il direttivo della categoria, al termine del congresso regionale, alla presenza del segretario generale nazionale, Franco Nasso. Nei due giorni di congresso hanno tenuto banco i temi della vertenza ferrovie, e del sistema dei trasporti nella regione. Spano’ ha anche sollecitato il varo di un piano regionale dei trasporti e ha auspicato l’acquisizione di Siremar da parte della Regione e la costituzione di una societa’ mista con lo scopo di garantire e rafforzare i collegamenti con le isole minori.

Vicenda Ex Pumex sulla Gazzetta del sud di oggi

Sciopero della fame degli ex Pumex Uno dei tre lavoratori in ospedale
Cisl all'attacco: «È il frutto di anni di inerzia da parte della politica»
Salvatore Sarpi
Finisce in ospedale uno dei tre lavoratori ex Pumex che stanno effettuando da tre giorni lo sciopero della fame al palazzo municipale di Lipari. La tensione, l'astinenza dal cibo, lo stress maturato in questi lunghissimi tempi di "battaglia" per rivendicare un posto di lavoro hanno fatto cedere Tiziano Profilio. L'operaio, uno dei tredici che dopo aver perso il posto di lavoro ha perso anche la mobilità e l'utilizzo in ASU, è stato colto da malore.
È stato richiesto da parte degli ex compagni (che stanno occupando la stanza del sindaco) l'intervento del sanitario della guardia medica e, successivamente, dell'ambulanza del 118 che lo ha trasportato in ospedale per i necessari controlli. I sanitari hanno consigliato a Profilio riposo assoluto e di riprendere immediatamente l'alimentazione. Grande, ovviamente, la preoccupazione tra i suoi familiari e tra i suoi compagni ex Pumex. Ex cavatori che questa volta sono intenzionati ad andare sino in fondo alla protesta e stanno meditando, se non si getteranno basi concrete per un loro ritorno alla vita lavorativa, anche altre forme clamorose di protesta. Una di queste potrebbe interessare direttamente tutte le donne delle famiglie degli ex Pumex. Intanto la Filca-Cisl in una lettera all'assessore regionale al Lavoro evidenzia che «la decisione degli ex lavoratori della Pumex di Lipari di effettuare lo sciopero della fame e di occupare la stanza del sindaco non deve sorprendere perché è il frutto di anni di inerzia da parte della politica».
«Una condizione di precarietà che arriva da lontano – spiegano – i segretari generali di Filca Cisl Sicilia Santino Barbera e della Filca messinese Giuseppe Famiano – e cioè dal rispetto della direttiva Unesco posta dopo l'inserimento delle Eolie nella lista dei Beni Patrimonio dell'umanità. Inserimento – sottolineano – che doveva portare benessere e prosperità, con conseguente ricollocazione dei lavoratori interessati, ma che sinora ha portato solo disagi e miseria».
La Filca Cisl ricorda come della ricollocazione produttiva dei lavoratori in altre attività, alcuni partiti locali, regionali e nazionali ne abbiano fatto un cavallo di battaglia elettorale. «Il risultato – affermano Barbera e Famiano – è sotto gli occhi di tutti: le promesse non sono state mantenute. E adesso, questi lavoratori con famiglia, tutti monoreddito e lontano dalla possibilità di ottenere il trattamento pensionistico, sono rimasti disperati e soli in questa battaglia. L'eclatante gesto dello sciopero della fame rappresenta l'unico modo per riportare l'attenzione sulla loro condizione, per rimettere al centro della discussione politica la prospettiva di un lavoro produttivo».
La Filca Cisl siciliana e messinese hanno chiesto all'Assessore Leanza un incontro urgente per affrontare la vertenza in maniera costruttiva e definitiva, trovando la soluzione finalizzata al reinserimento occupazionale, che riporti serenità a tutti i lavoratori interessati e alle loro famiglie.

mercoledì 10 marzo 2010

"Acquacalda...vendesi..." veicolato da internet fa il giro del mondo. Apprezzamento del CASTA per l'intervento del dottor Saltalamacchia

Riceviamo da Enzo Mottola e pubblichiamo:
Non possiamo non esprimere tutto il nostro compiacimento nel leggere la nota di ieri del Dr. Marco Saltalamacchia, divenuto ormai abituale frequentatore dei media eoliani.
Finalmente le disastrose condizioni del vivere quotidiano di chi ad Acquacalda, per necessità o per scelta, spende 365 giorni l’anno, sono state valutate in tutta la loro drammaticità anche al di fuori dell’ambito isolano.
Oltre che in tutta Italia, il messaggio “Acquacalda vendesi…” è rimbalzato, via internet, dall’Australia alla Gran Bretagna, dalla Spagna agli Stati Uniti.
Anche da Monaco di Baviera giunge l’accorato appello perché si faccia qualcosa di concreto per risollevare il nostro borgo da un degrado progressivo, penalizzante e letale. Non a caso il 3 dicembre u.s. ne abbiamo celebrato i funerali.
La nostra caparbietà nel denunciare, quasi giornalmente da circa 2 anni, all’opinione pubblica, i fatti (nulli) e i misfatti (tantissimi) che le Amministrazioni compiono nei nostri confronti, viene sostanzialmente premiata dall’attenzione dei moltissimi personaggi che in precedenza ignoravano Acquacalda.
È auspicabile che la sensibilità riscontrata nello scritto del Dr. Saltalamacchia (degna peraltro di suscitare invidia a tantissimi Amministratori pubblici) nei riguardi di tutti gli abitanti e del territorio, possa indurre altri illustri personaggi a sostenere con forza la battaglia di tutti nei confronti di chi sciaguratamente vuole la fine di Acquacalda.
Acquacalda 10 marzo 2010
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.

Un comune sempre più a fondo, dove ciò che ti è dovuto per diritto lo devi avere, se ti va bene, per cortesia (di Bartolo Favaloro)

Riceviamo dal geometra Bartolo Favaloro e pubblichiamo:
Oramai al limite non c’è più rimedio. Il Comune di Lipari sprofonda sempre più nel baratro. Da oggi chi deve protocollare un documento ed avere il protocollo non può più farlo. Può invece consegnare i documenti, brevi mano, ad un impiegato del Comune nell’ingresso, che poverino riceve la posta con un banchetto, in mezzo al via vai dei cittadini che si recano nei vari uffici (urbanistica, lavori pubblici, sanatoria, protezione civile e persino l’Ufficio dell’Inps) ed in mezzo al vociare generale.
Tra poco troveremo l’impiegato con il banchetto sul marciapiedi di via Garibaldi.
Gli Uffici del Comune vanno progressivamente crollando. I maggiorenti del palazzo sono sempre più convinti che i cittadini eoliani, forse per via dell’isolamento geografico ogni giorno più incalzante, possano essere trattati come gente del terzo mondo, laddove nessuna risposta gli è dovuta nei termini di legge. Ed allora se capita che uno sventurato cittadino ha delle scadenze e deve necessariamente protocollare un atto nello stesso giorno di presentazione, si sente rispondere “passi tra qualche giorno”. La stessa cosa vale per cittadino viaggiatore che viene dalle altre isole o dalla terra ferma e che quindi deve ritornare.
Credo che tutti dobbiamo rispettare le leggi, ma soprattutto il Comune nella sua parte propositiva. E’ sempre la stessa storia: ciò che ti è dovuto per diritto lo devi avere, se ti va bene, per cortesia.
Geom. Bartolo Favaloro

Eolie: Prima demolizione abusiva ad Alicudi. A Pianoconte la GDF sequestra quattro macchinette. A Filicudi tunisino in manette

E' stata demolita nel comune di Lipari la prima delle cinque opere abusive la cui demolizione era stata giudicata prioritaria nell'ambito del protocollo stilato tra i comuni messinesi e la Procura della Repubblica. La prima struttura a cadere è stata una costruzione di circa trenta metri quadri realizzata nell'isola di Alicudi, quale ampliamento di una abitazione già esistente. A demolirla, a proprie spese, ci ha pensato il propietario. Ricordiamo che le abitazioni individuati da demolire in via prioritaria erano cinque.
Sempre in tema di cronaca a Lipari la Guardia di Finanza ha effettuato un blitz sin un locale della frazione di Pianoconte.
I militari hanno sottoposto a sequestro 4 apparecchi-videopoker, in relazione ad illeciti di natura amministrativa e penale. Contestate 8 mila euro di sanzioni.
Un cittadino tunisino è stato arrestato dai carabinieri per non avere ottemperato all’ordine di espulsione. Nel primo pomeriggio di ieri, nell’isola di Filicudi, i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto il 35enne cittadino tunisino HAMDI Imed, poiché inottemperante al decreto di espulsione.
I militari dell’Arma, a seguito di alcuni controlli effettuati sui cittadini extracomunitari presenti sull’isola, hanno accertato che il cittadino tunisino, HAMDI Imed era destinatario di un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale, emesso dal Questore di Siracusa nel marzo del 2004.
Dopo le formalità di rito il cittadino extracomunitario, su disposizione dell’A.G. è stato posto in regime di arresti domiciliari.

Strade abbandonate..pioggia di risarcimento danni verso il comune. Il consigliere Biviano interroga il sindaco di Lipari

"Sinistri stradali: risarcimento e copertura assicurativa" è l'oggetto dell'interrogazione che il consigliere comunale Giacomo Biviano ha inviato al sindaco del comune di Lipari e per conoscenza al segretario e direttore generale e all'assessore alla viabilità.
IL TESTO:
Egr. sig. Sindaco,
mi dispiace dover prendere atto ogni giorno del verificarsi di sinistri stradali per la scarsa manutenzione delle nostre strade. Le assicuro che tra le tante lamentele raccolte nella qualità di consigliere comunale quella “dei fossi” ha il triste primato di essere puntualmente reiterata.
Purtroppo, non posso dissentire da chi giustamente contesta lo stato di abbandono delle pubbliche vie, anzi devo ammettere l’inerzia dell’Ente nell’adoperarsi per la manutenzione.
Più volte il sottoscritto ha sottoposto alla Sua attenzione situazioni insidiose per gli utenti (vedi interrogazioni in merito alla Via Sparanello, Via Stradale Pianoconte, Via I. Conti, Via Marina Garibaldi…..) al fine di adottare le opportune cautele utili a scongiurare sinistri stradali. Tuttavia, la ormai consolidata prassi degli interventi di emergenza (che contraddistingue la Sua amministrazione) fa si che si proceda di volta in volta a “tappare i fossi”. Anche quando apparentemente ci si appresta ad effettuare un lifting generale delle nostre strade, come nel caso della via I. V. Conti, ben presto si scopre che gli interventi sono di facciata e non idonei a scongiurare il verificarsi di pericoli. In tal senso mi chiedo come mai nessuno ha vigilato nel corso dell’esecuzione dei lavori. Lo stesso asfalto, ultimamente, a detta di molti tecnici, è stato passato in un periodo non idoneo ad una perfetta aderenza al manto stradale, oltre ai criteri, alquanto discutibili, di scelta delle strade da asfaltare, a discapito di altre che necessitavano maggiormente.
Ieri, volutamente, ho effettuato un giro dell’isola e sono veramente sconcertato dello stato di abbandono delle nostre strade. Arrivato all’altezza degli stabilimenti delle ex cave di pomice mi sono ritrovato davanti una transenna riversata per terra e un “pilastrone” di cemento, fortunatamente procedevo a bassa velocità altrimenti, stante l’assenza di illuminazione, avrei sicuramente subito un incidente. Forse il Comune di Lipari e la Provincia Regionale di Messina dimenticano che vi sono indagini in corso da parte della magistratura anche per casi di morte proprio per la mancata manutenzione delle strade e per la posa irregolare della segnaletica stradale. Mi riferisco al caso del sinistro occorso al sig. Saltalamacchia Vincenzo, in località Acquacalda, se ben ricordo, lo scorso ottobre.
Per fonte certa, so che vengono inoltrate al Comune di Lipari numerose richieste di risarcimento danni per sinistri avvenuti sulle strade, riscontrati con l’indicazione di accertamenti sui luoghi compiuti dal Corpo di Polizia Municipale.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi si tratta di danni di poche centinaia di euro per il quale basterebbe che il Comune di Lipari si dotasse di assicurazione per garantire all’incolpevole utente della strada il risarcimento del danno patito.
Orbene, nel nostro Comune invece si è optato per una strada diversa, che danneggia chi ha subito il danno e sicuramente lo stesso Ente che subisce l’incremento del contenzioso giudiziario (con spese per i difensori) e rischia di dover affrontare condanne gravose nell’ipotesi di soccombenza. Infatti, il nostro Ente ha stipulato una polizza assicurativa con la compagnia Generali Assicurazioni, per l’importo annuo di circa € 50.000,00, tuttavia, con l’applicazione di una franchigia di € 2.000,00. In pratica, per i danni pari o inferiore ad € 2.000,00 risponde direttamente il Comune di Lipari, l’assicurazione opera esclusivamente per quelli di importo superiore agli € 2.000,00.
Ho sottoposto la questione a dei legali che mi hanno spiegato il meccanismo che applicano in casi in cui il danno è inferiore agli € 2.000,00. E’ necessario intentare sempre azione diretta nei confronti del Comune di Lipari con citazione davanti al Giudice di Pace. Naturalmente, il cittadino deve anticipare le spese per intentare l’azione giudiziaria, con tutti i rischi che comporta un giudizio e con i tempi lunghi (molto) della giustizia.
Alla luce di quanto sopra, non riesco a comprendere come mai deve sempre pagare il cittadino che subisce il danno e che deve attendere anni per ottenere il giusto risarcimento.
Inoltre, mi risulta che anche nei casi in cui la responsabilità del Comune emerge in modo netto non si opta mai per risoluzioni bonarie che eviterebbero, sicuramente, dispendiosi giudizi.
Basterebbe, Sindaco, intervenire prima di tutto per prevenire i sinistri stradali avendo cura di compiere i necessari interventi manutentivi e, successivamente, sarebbe giusto stipulare una polizza assicurativa che copra anche i danni inferiori ad euro 2000,00 e che abbia quale obiettivo quella di ristorare l’utente dal danno patito in tempi celeri.
Oltretutto, la interrogo per sapere:
Se tale procedura non comporta, di volta in volta, il generare di debiti fuori bilancio, visto che le suddette spese, derivanti dai sinistri stradali, non vengono mai previste nel Bilancio di Previsione.
Se è prevista nel nostro Comune la figura di un perito per accertare i sinistri in cui il risarcimento è imputato direttamente al nostro Comune.
Se esiste un ufficio per la concertazione dei suddetti sinistri, evitando, di fatto, che il cittadino sia ogni volta obbligato, anche nei casi in cui la responsabilità appare netta, ad intraprendere un'azione giudiziaria nei confronti del nostro Comune, con l'anticipazione di tutte le spese, con tutti i rischi che comporta un giudizio, con i tempi (molto) lunghi della giustizia e con un notevole incremento delle spese nel caso venga accertata la responsabilità del nostro Ente.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)

EX PUMEX. FILCA CISL SCRIVE ALL´ASSESSORE AL LAVORO: DISPERATA PROTESTA E SCIOPERO DELLA FAME CONSEGUENZE DELLE PROMESSE NON MANTENUTE DALLA POLITICA

"La decisione degli ex lavoratori della Pumex di Lipari di effettuare lo sciopero della fame e di occupare il Consiglio Comunale non deve sorprendere perché è il frutto di anni di inerzia da parte della politica".
I segretari generali di Filca Cisl Sicilia Santino Barbera e della Filca messinese Giuseppe Famiano scrivono così all´assessore regionale al Lavoro, Politiche Sociali e Famiglia on. Nicola Leanza sulla vertenza che coinvolge i lavoratori della pomice di Lipari.
"Una condizione di precarietà che arriva da lontano - spiegano nella missiva - dalla decisione di chiudere la società in cui erano impegnati produttivamente per rispettare la direttiva per la salvaguardia paesaggistica delle Eolie imposta dall´Unesco dopo l´inserimento dell´arcipelago delle Eolie nella lista dei beni paesaggistici dell´umanità. Inserimento - lamentano i rappresentanti sindacali regionali e messinesi - che doveva portare a Lipari benessere e prosperità, con conseguente ricollocazione dei lavoratori interessati, ma che sinora ha portato solo disagi e miseria".
La Filca Cisl ricorda come per anni si è parlato della ricollocazione produttiva dei lavoratori in questione in altre attività e come alcuni partiti politici locali, regionali e nazionali ne abbiano fatto un cavallo di battaglia nelle loro corse elettorali. "Ma il risultato - affermano Barbera e Famiano - è sotto gli occhi di tutti: le promesse non sono state mantenute. E adesso, questi lavoratori con famiglia, tutti monoreddito e lontano dalla possibilità di ottenere il trattamento pensionistico, sono rimasti disperati e soli in questa battaglia. L´eclatante gesto dello sciopero della fame era rimasto l´unico modo per riportare l´attenzione sulla loro condizione, per rimettere al centro della discussione politica la loro prospettiva di un lavoro produttivo, più volte promesso da diversi interlocutori politici".
La Filca Cisl siciliana e messinese hanno chiesto all´Assessore Leanza un incontro urgente per affrontare la vertenza in maniera costruttiva e definitiva, trovando - attraverso l´istituzione di un tavolo specifico - la soluzione finalizzata al reinserimento occupazionale e soprattutto riporti serenità a tutti i lavoratori interessati e alle loro famiglie.

Lo Schiavo (S. Marina Salina) richiede tavolo tecnico all'Autorità portuale

Una richiesta di istituzione di un tavolo tecnico di confronto e proposte per le aree portuali di Milazzo e Messina è stata inoltrata dal sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo all'Autorità portuale di Messina.
IL TESTO:
Si apprende dai mezzi di stampa che è in atto, nell’ambito portuale di Milazzo, lo spostamento delle biglietterie navi ed aliscafi dalla cortina del porto alla via Tonnara, da realizzarsi entro l’estate.
Se ciò costituisce un vantaggio per le problematiche della città di Milazzo, così come dichiarato dal vice Sindaco Franco Cusumano, è indubbio che i disagi per chi quotidianamente viaggia da e per le Eolie aumenteranno. Infatti la nuova previsione delle biglietterie sulla via Tonnara, in luogo dell’attuale cortina del porto, comporterà enormi peripezie per i viaggiatori non muniti di auto al seguito, che dovranno recarsi alle Eolie. Tale situazione di disagio, addirittura, aumenterà nel momento in cui sarà realizzato e reso funzionale il nuovo pontile aliscafi nella banchina L. Rizzo: i passeggeri dovranno munirsi di biglietto in via Tonnara e recarsi poi a piedi agli imbarcaderi degli aliscafi, percorrendo quasi un chilometro a piedi.
Il traffico passeggeri e veicolare del porto di Milazzo oggi è indirizzato totalmente verso le Isole Eolie, per cui è necessario tenere conto nelle programmazioni e decisioni dell’ambito portuale di Milazzo, anche, e soprattutto, delle esigenze di tutti i viaggiatori diretti alle Isole( residenti, pendolari e turisti), come ad esempio la futura ubicazione delle biglietterie navi ed aliscafi.
A riguardo, lo scrivente sposa in pieno i contenuti della nota inviataLe dal Presidente di Federalberghi Eolie, Dr. Cristian Del Bono, qualche giorno addietro,con la quale si chiede l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto per superare alcune difficoltà che già oggi, chi è diretto alle Eolie deve affrontare.
Pertanto si chiede alla S.S. di voler considerare il coinvolgimento delle Amministrazioni Eoliane, all’interno del tavolo tecnico di confronto, prima di prendere decisioni che potrebbero compromettere la funzionalità stessa del porto di Milazzo per quanto concerne il trasporto passeggeri e automezzi diretti alle Eolie, e tutto ciò al fine di non arrecare ulteriori disagi ai pendolari, ai residenti e all’economia eoliana in generale, con scelte che svantaggino la nostra Comunità.
Certi di un Suo fattivo riscontro, si porgono cordiali saluti.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo

Santa Marina Salina. Lo Schiavo chiede la limitazione allo sbarco degli autoveicoli dal 1 luglio al 31 agosto

COMUNICATO STAMPA
La Giunta Comunale di Santa Marina Salina con Deliberazione n. 10 dell’08/03/2010 ha approvato la “Richiesta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’emissione di un Decreto inteso a vietare e limitare lo sbarco di determinati autoveicoli nel Comune di Santa Marina Salina per l’estate 2010”.
“Il provvedimento si è reso necessario”, spiega il Sindaco Massimo Lo Schiavo, “per limitare lo sbarco nel periodo di maggiore affluenza dal 01 luglio al 31 agosto, di automezzi nel territorio di Santa Marina Salina, considerando che Salina in estate è l’unica isola in cui è ammesso lo sbarco illimitato, che crea non pochi problemi alla viabilità”. La limitazione allo sbarco, prevederà alcune deroghe, come ad esempio i veicoli dei residenti nei tre comuni isolani, quelli di coloro che sono iscritti nei ruoli comunali della TARSU per l’anno 2009, i veicoli per trasporto merci fino a 7.500 Kg, autoambulanze e carri funebri, autoveicoli per trasporti invalidi regolarmente muniti dell’apposito contrassegno e autoveicoli appartenenti a persone che dimostrino di essere in possesso di prenotazioni alberghiere o extra –alberghiere di almeno sette giorni.

Stromboli: Tre forti esplosioni. Dalla Protezione civile "Nessun rischio per la popolazione"

"Non ci sono rischi per la popolazione" di Stromboli, dopo le tre esplosioni maggiori che si sono verificate stamani, alle 5, alle 6 e alle 7, seguite da un trabocco lavico.
Lo riferisce la Protezione civile nazionale che sta monitorando attentamente il trabocco lavico fuoriuscito, probabilmente, dalla zona nord est verso la sciara del fuoco.
Il magma, osservato dalle apposite telecamere che sorvegliano il vulcano, "non ha raggiunto il mare", si sottolinea, ma si è fermato a circa 70 metri dalla zona dell'esplosione ed è rimasto "in quota".
Per la popolazione non ci sono pericoli. Sono in corso i rilievi tecnici e controlli più accurati da parte della protezione civile e dei tecnici Ingv.