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martedì 18 gennaio 2011

Ginostra liberata dai ferrosi


COMUNICATO STAMPA
Nella mattinata di sabato 15 c.m. l’intera zona portuale (compresa la scogliera limitrofa) di Ginostra è stata ripulita dai materiali ferrosi che da anni vi giacevano sparsi costituendo, oltre che un potenziale pericolo per la pubblica incolumità, un triste benvenuto a chi sbarcava nella piccola frazione eoliana – Patrimonio dell’Umanità.
Gli abitanti hanno potuto smaltire anche una buona parte di altri rifiuti speciali (vecchi frigoriferi a gas, elettrodomestici in genere, lamiere, accumulatori, gruppi elettrogeni ormai in disuso ecc.) che nessuno provvedeva a ritirare dal lontano giugno 2008.
L’operazione è stata possibile grazie al caparbio impegno ed alla tenace determinazione del portavoce della frazione, sig. Mario Lo Schiavo (socio Marevivo), ed alla piena disponibilità dell’Amministratore dell’Ato Eolie, Mimmo Fonti.
Lo stesso Lo Schiavo ha pure coordinato i lavori, eseguiti prevalentemente da residenti –volontari, di raccolta dei ferrosi sparsi sugli scogli, nonché il carico degli altri rifiuti sui mezzi dell’Ato per l’occasione sbarcati sul pontile al m/t GREEN LIPARI.
Un ringraziamento appare opportuno anche nei confronti del Comandante del Circomare Lipari, Giuseppe Donato e di Capo Fabio La Porta, nonché del comandante dei Carabinieri di Stromboli, Riccardo Spanò, che più volte avevano effettuato sopralluoghi nella zona portuale di Ginostra attenzionando la questione alle sedi competenti..
Quella della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti continua ad essere una delle problematiche più gravi della frazione, ma nell’occasione si è avuta ulteriore riprova che quando si opera con onestà intellettuale, senza cercare polemiche e fomentare scontri, i risultati sono possibili non nella fumosa propaganda ma concretamente nei fatti.


                                                                                  Associazione Ambientalista MAREVIVO
prof. Riccardo Lo Schiavo

Di tutto un po (in aggiornamento)

 Pallavolo. Vincono le ragazze del Meligunis- Le ragazze del Club Meligunis di Lipari hanno vinto domenica scorsa per 3 set a 0 in trasferta contro la polisportiva Mevida.

lunedì 17 gennaio 2011

Depuratore. Stralcio dell'intervento del sindaco Bruno in consiglio comunale

Depuratore e consiglio comunale. Per le decisioni maturate dal civico consesso riunito a Canneto vi rinviamo a domani con articoli ed interviste.
Vi proponiamo, intanto, uno stralcio dell'intervento effettuato, in apertura dei lavori del consiglio, dal sindaco Mariano Bruno

Depuratore. E' un consiglio ad alta tensione quello in corso a Canneto. Bruno: "Mai indicato Canneto Dentro. Mi farò portavoce delle decisioni del consiglio"

 E' in corso a Canneto il consiglio comunale sul depuratore che si intende realizzare a monte della frazione . Al momento sono presenti 16 consiglieri ed un centinaio di persone. Presenti anche il sindaco Mariano Bruno, l'assessore Corrado Giannò, il difensore civico Francesco Rizzo.
In apertura dei lavori è intervenuto il sindaco Mariano Bruno che ha detto chiaramente che la sua amministrazione non ha mai ritenuto di dovere collocare l'impianto a Canneto Dentro ma che erano state indicate altre aree, scartate per vari motivi dal commissario.
Il primo cittadino ha anche affermato, durante un lungo intervento, contraddistinto da frequenti alterchi con il consigliere Lauria che ha anche bollato il primo cittadino "bugiardo" (a livello politico), che l'amministrazione si attiverà per cercare di fare valere quello che sarà il deliberato del consiglio sull'argomento. E' stato chiaro sull'area del Lazzaretto-case di fuori. "Lì- ha detto- c'è un problema di natura ambientale che ci è stato evidenziato in più sedi".
Anche i cittadini presenti hanno rumoreggiato non condividendo i battibecchi e le polemiche.
Al momento sta intervenendo il consigliere Lauria che, accusando l'amministrazione di avere avallato l'ubicazione dell'opera, ha anche letto una nota del consigliere Sarino Centorrino che smentisce di aver mai partecipato al comune a riunioni sul depuratore.
Subito dopo è intervenuto il presidente del consiglio Pino Longo il quale ha ribadito l'intenzione di "fare tutto il possibile per modificare la scelta del sito operata dal commissario Pelaggi. Ciò-ha evidenziato- lo faremo con l'approvazione di un documento. Ha anche sottolineato come il consiglio sulla vicenda non è mai stato coinvolto". Sia Biviano (PD) che lo stesso Longo hanno evidenziato come non c'è un documento ufficiale che parla del Lazzaretto come sito ambientale. Tra l'altro è la scelta operata nell'ambito del PRG. Sarebbe solo un problema di costi.
Il consigliere Pietro Lo Cascio (Sinistra, Ecologia e Libertà) ha posto l'accento sulle cifre in ballo (44 milioni di euro), sulla revoca alla società che inizialmente si doveva occupare della progettazione e sul fatto che l'opera non risolverà i problemi fognari delle isole minori"
 Vi proponiamo l' intervista realizzata con lo stesso primo cittadino il quale chiarisce la posizione dell'amministrazione e plaude al presidente Pino Longo per aver portato il consiglio a Canneto per rendere edotta la cittadinanza sull'argomento.




Nelle foto: alcuni consiglieri di maggioranza e indipendenti; il gruppo d'opposizione

Lipari porto. Nota del presidente Corrado: "Ampia disponibilità ad incontrare tutte le associazioni operanti sul territorio"

Riceviamo dal dottor Ferdinando Corrado (presidente del cda della Lipari porto) e pubblichiamo:
 A proposito degli incontri tra la Lipari Porto S.p.a. e le varie Associazioni di categoria operanti sul territorio, si ritiene che sia appena il caso di ribadire la massima disponibilità della Società nei confronti di ciascuna di Esse così come più volte pubblicamente affermato ed auspicato dai suoi rappresentanti.
Si coglie l'occasione per precisare che, in atto, l'unica richiesta di incontro (non ancora concretizzata solo per dettagli organizzativi di ambedue le parti) è quella del Sig. Presidente della Federalberghi Eolie; incontro che, comunque, si terrà a breve.
Oltre i formalismi (spesso inutili) ed oltre alle polemiche (sempre dannose) La Lipari Porto resta a disposizione di chiunque ritenesse utile approfondire un qualsiasi aspetto del progetto di riqualificazione della rada di Lipari.
Ferdinando Corrado - Presidente del C. di A.

Di tutto un po (in aggiornamento)

Consiglio comunale a Canneto - E' prevista per oggi alle 17 a Canneto, nella Sala Parrocchiale, una riunione del consiglio comunale di Lipari avente per oggetto l'impianto di depurazione. Al momento vi sono forti dubbi che possano essere presenti i consiglieri necessari (11) per dare il numero legale alla seduta.
Una importante decisione in tal senso potrebbe scaturire dalla riunione che il gruppo di maggioranza terrà alle dodici. 

Svuotamento vasca di calma - Sono in corso i lavori di svuotamento della vasca di calma posta a monte del torrente Calandra a Canneto. Il materiale pomicifero, sotto il diretto controllo del Circomare che ha dislocato in zona una propria unità, viene riversato sulla spiaggia limitrofa onde consentire il ripascimento della spiaggia

Megaporto. Nota dell'associazione geometri: "Noi parroci della vita tecnica" aspettiamo di conoscere il punto di vista dell'associazione DottEolie".

Abbiamo appreso di un incontro tra il progettista del Megaporto, Ing. Giuseppe Rodriquez , la Lipari Porti e l’Associazione DottEolie che raggruppa tecnici laureati (ingegneri,  architetti, geologi, etc.) per valutare la fattibilità della progettazione relativa al  megaporto che Condotte d’Acqua intende realizzare a Lipari. Purtroppo a noi geometri non è stata data la possibilità di visionare in modo dettagliato il progetto, ma non a caso Alcide De Gasperi soleva definire i geometri “i parroci della vita tecnica” per evidenziare che essi sono i divulgatori della scienza applicata nella pratica professionale. Quindi sicuramente non all’altezza di valutare le scelte progettuali ed architettoniche di una struttura che ha tutti gli attributi per essere definita “intorno ottimale” ad accogliere un polo turistico completo ed essere  destinata a trasformare il turismo dell’isola da balneare in  diportistico  in modo da far decollare tutta l’economia. E poi per entrare nel merito di tali opere necessita un’esperienza nel settore della portualità e della nautica a livello internazionale che nessuno di noi  dispone, e che fortunatamente altri hanno o professano di avere.  Noi geometri, legati ad un’architettura tradizionale che nel suo modo di aggregarsi favorisce il dialogo spontaneo con gli elementi salienti dei luoghi per creare il necessario spaesamento, non possiamo certamente confrontarci con tanta selettività. Il rispetto dell’ambiente e dell’originalità locale non produce lavoro e guadagni. Siamo certi che il confronto e la concertazione tra professionisti che parlano lo stesso linguaggio porterà ad una diversa valutazione dell’opera e produrrà forme interessanti di collaborazioni tra i convenuti. Aspettiamo con ansia di conoscere il punto di vista dell’Associazione DottEolie dopo la visione completa del progetto
Associazione Geometri Eoliani

L'MPA messinese si ribella alle vecchie alleanze. E a Lombardo

Lo spunto della riunione dell'Ufficio politico dell'Mpa «è stato offerto dall'estromissione degli assessori Daniela Bruno e Duca». Comincia così il documento firmato dal Movimento per l'Autonomia, al termine del confronto interno presieduto dal commissario Carmelo Lo Monte. Dopo il plauso espresso nei confronti dei due ex assessori della giunta provinciale, per la dedizione e per i risultati raggiunti in questi anni di azione amministrativa, si entra nel merito delle questioni politiche, «nella consapevolezza che s'impone una riflessione che deve essere tanto più onesta quanto la situazione di crisi del nostro territorio è reale e preoccupante». L'analisi dell'Ufficio politico «ha evidenziato che il partito a Messina, ancora una volta, paga direttamente gli scontri a livello regionale tra aree politiche che, nel distinguere i propri percorsi, hanno conservato il timone del governo dei rispettivi livelli alle periferie tutto il peso dell'assenza della politica».
Ed è questo dei punti più significativi della riflessione politica sul piano locale, perché sotto accusa non c'è solo il Pdl ma anche chi a Palermo, pur sbandierando i principi autonomisti, sta mortificando le autonomie dei singoli territori. «Se rispetto alle prepotenze politiche subite dall'Mpa messinese dalla coalizione va espresso un energico e motivato dissenso, lo stesso va manifestato anche rispetto al partito che nelle sue articolazioni regionali si è caratterizzato con il silenzio assoluto nei confronti del territorio», è vero e proprio affondo nei confronti di Raffaele Lombardo. Anche se poi nel documento si precisa che «l'Ufficio politico Mpa di Messina non mette in discussione la forte azione di rinnovamento del governo Lombardo che, tuttavia, va distinta dalla gestione del partito stesso. In particolare le recenti indicazioni di una riorganizzazione del Movimento, che tenesse conto delle capacità politiche offerte dalle varie realtà provinciali, aveva lasciato sperare in una definitiva radicalizzazione di un'idea autonomista rimasta a tutt'oggi movimentista. L'Mpa di Messina rivendica quindi le proprie prerogative e stigmatizza la "compressione" (ormai diventata insostenibile) della propria classe dirigente che potrebbe esprimere azioni politiche utili al rilancio del territorio e che invece troppo spesso soccombe al teatrino delle spartizioni e delle lottizzazioni sull'altare delle alleanze e dei conflitti territoriali. Oggi – è un altro passaggio chiave – la dignità della politica impone che anche a Messina, come a Roma e a Palermo, Fli, Api, Udc e Mpa lavorino in sintonia. Tutto ciò alla luce delle più recenti e passate rinunce che il Movimento di Messina ha dovuto accettare, dalla candidatura di Lo Monte alla Provincia a quella di D'Amore al Comune, a vantaggio di personaggi rispetto ai quali sin da allora l'Mpa aveva espresso profonde perplessità».

domenica 16 gennaio 2011

Megaporto: una proposta alternativa (di Marco Saltalamacchia)

Ho seguito con grande interesse il dibattito che si è scatenato negli ultimi mesi sulla “grande opera” del cosiddetto “megaporto” di Lipari.
Come sempre, quando si tratta di grandi opere (si pensi al ponte sullo stretto) è sempre grande la tentazione di assumere posizioni  “massimaliste” e talvolta anche partigiane. Per questo motivo ho molto esitato ad intervenire sull’argomento, perché avverto nella qualità della discussione qualche volta la perdita di “senso di realtà” e l’assunzione di posizioni dialettiche solo di parte (e poco importa quale). Vorrei qui tentare un contributo di razionalità e forse un poco velleitariamente a ricondurre la discussione nell’ambito della concretezza. In fondo, qualcuno ha detto che la politica deve essere “l’arte del possibile”.
 Partiamo da una  prima domanda. Serve a Lipari un grande porto? La risposta è senza dubbio si. Un’isola, meglio, un sistema di isole la cui economia è oramai esclusivamente basata sul turismo deve  dotarsi delle infrastrutture necessarie a garantirne lo sviluppo.
 Quindi la  buona notizia è che  esiste un investitore (Condotte) che si dichiara disponibile ad effettuare l’investimento per la realizzazione dello stesso.
 A questo punto la domanda successiva da porsi è come (ed anche dove) andrebbe realizzato questo grande porto?
Il progetto che è stato presentato al pubblico presenta diversi lati di dubbia efficacia che sono stati sottolineati da molti ed hanno trovato una qualche “sponda” anche nella Regione Siciliana.
Provo a sintetizzarli :
  1. Sotto il profilo dell’impatto ambientale, la eccessiva cementificazione dello “skyline” di Lipari con la inevitabile deturpazione della rocca del Castello e di Marina Corta. 
  2. Sotto il profilo funzionale, lo sviluppo dell’area portuale di Marina Corta, in una zona che manca completamente delle infrastrutture viarie e degli spazi a terra per servizi dedicati  finirebbe solamente per aumentare solo la congestione in un area che è già naturalmente “compressa”. 
  3. Sotto il profilo tecnico/economico: la situazione dei fondali di Marina Lunga si presenta parecchio complessa, con delle scarpate sottomarine che superato l’attuale braccio di Pignataro discendono per diverse centinaia di metri, il che imporrebbe l’adozione di costose banchine galleggianti (stile Montecarlo)  ancorate attraverso delle catenarie al fondale. 
  4. Come dimostrato dall’esperienza dei vari porti turistici esistenti nel mondo, il ritorno sull’investimento non è, contrariamente a quanto potrebbe credersi, legato alla attività portuale “strictu sensu” ma ai servizi a terra (rimessaggi, carenaggi, tecnici, commerciali) ed alla possibilità di un moderato sviluppo immobiliare legato alla realizzazione delle marine. Si veda per esempio la recente realizzazione della Marina di Varazze da parte del gruppo Azimut-Benetti (http://www.marinadivarazze.it) o le altre recenti realizzazioni di altri porti (http://www.assonat.com/page/porti.php?pagina=porti ).Anche l’area di Marina Lunga, benché manchi del completamento del recupero magari con una passeggiata a mare ed una pista ciclabile che metta al sicuro i diportisti che volessero raggiungere il centro , non appare così idonea ad un espansione complessiva.Naturalmente ai punti precedenti, verrebbe voglia di aggiungere che se non si è riusciti a garantire il buon fine di una semplice opera di protezione marina ad Acquacalda, come una scogliera semiaffiorante di 300 metri, nonostante la presenza di finanziamenti consistenti, è legittimo porsi la domanda sulle capacità di questa Amministrazione di gestire un’opera dalla dimensioni ben più significative.
    A questo punto avrei voglia di “scompigliare” la discussione con un diverso contributo.
    Recentemente abbiamo appreso del concluso processo di concordato preventivo relativo a  Pumex (ed Italpomice) con addirittura la definizione del prezzo di cessione degli ex-impianti e la volontà espressa dall’Amministrazione di conversione della destinazione urbanistica dell’area di Porticello da industriale a turistica.
    Come è noto a tutti, e soprattutto a chi come me rifugiava la barca nottetempo a Porticello quando il Maestrale o il Grecale ci obbligavano notti insonni ad Acquacalda, i fondali sono particolarmente bassi e l’area si presenta ben protetta (da cui il suo nome sicuramente evocativo…). Oltre a ciò, esiste già una discreta viabilità che potrebbe essere solo potenziata. 
    Si potrebbe consentire una concessione di una moderata urbanizzazione finalizzata al recupero della  parte della cava più bassa  in cambio di oneri di urbanizzazione da tradursi in infrastrutture di pubblico utilizzo (sportive, congressuali,…)  e certamente non mancherebbero i volumi da recuperare.
    Si decongestionerebbe il centro di Lipari dal traffico commerciale e si recupererebbe un’area diversamente destinata a divenire una realtà abbandonata, pericolosa e che senza una valorizzazione economica, difficilmente troverebbe le risorse per essere riqualificata.
    Che ne pensate?
    Un caro saluto da Milano. 
    Marco Saltalamacchia.

Tirrenia/Siremar. Caronia: "Governo ascolti le ragioni dei lavoratori"

Il Governo ha il dovere di ascoltare le ragioni dei lavoratori della Tirrenia: a chiederlo è il segretario generale della UilTrasporti, Giuseppe Caronia, il quale ricorda che "il 24 gennaio firmeremo al ministero del Lavoro il verbale di accordo che permetterà l'utilizzo della cassa integrazione salariale straordinaria". Tutto cio, aggiunge il sindacalista, "é strettamente subordinato alle assicurazioni del commissario straordinario di

Tirrenia e Siremar, Giancarlo D'Andrea, circa l'assenza di esuberi strutturali dei dipendenti oggi in forza nelle due aziende ai quali verrebbe comunque garantita, a conclusione del processo di privatizzazione in atto, la continuità occupazionale. Ovviamente - conclude Caronia - mi auguro che gli impegni del commissario vengano onorati, come noi onoreremo i nostri e si traducano in fatti concreti, ma desideriamo precisare che nel caso in cui per una qualsiasi ragione dovesse invece presentarsi anche un solo esubero strutturale nei piani industriali dei soggetti che dovessero aggiudicarsi le due distinte gare, non potrà essere trattato con la cigs ma il Governo dovrà mettere in campo gli stessi ammortizzatori sociali utilizzati in analoghe situazioni. La ragionevolezza e il senso di responsabilità che sino a oggi hanno prevalso in questa bistrattata categoria non vengano da nessuno interpretate come segno di debolezza o di rassegnazione. Di fronte alla disperazione e alla perdita di ogni possibilità di poter sopravvivere le reazioni dei lavoratori non potranno che essere esasperate".

Calcio. La Ludica porta a casa un punto

Pari per zero a zero oggi pomeriggio per la Ludica Lipari impegnata sul campo neutro contro il Riviera di Messina.
Per la formazione liparese è il secondo pari consecutivo che, seppure lievemente, serve a muovere la classifica.
Ricordiamo che la Ludica giocava in campo neutro per la squalifica del rettangolo di gioco del Monteleone.

Appena insediato, il nuovo Consiglio Nazionale dei geologi d’Italia organizza il Forum sulle Ntc ’08 le nuove norme tecniche sulle costruzioni

I geologi d’Italia saranno a Firenze venerdì 21 gennaio p.v. per dibattere il delicato tema delle nuove norme tecniche sulle costruzioni alla presenza del capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli. Nuove costruzioni e terremoti, saranno i temi trainanti del II forum che i geologi dello stivale si apprestano a trattare a partire dalle 9:30 presso il Convitto della Calza. “Questo forum –ci spiega Gian Vito Graziano, neopresidente del Consiglio nazionale dei geologi italiani-, nasce dopo un anno di lavoro che ha visto impegnata una commissione interregionale degli Ordini regionali dei geologi della nazione, alla stesura di un documento unitario costituente le linee guida per le nuove norme tecniche sulle costruzioni (Decreto ministeriale 14 gennaio 2008, ndr) destinate a fornire un orientamento ai professionisti geologi nel recepimento, soprattutto concettuale, della nuova normativa”. Il forum ha come obiettivo, tra gli altri, quello di avviare una fase di confronto multidisciplinare con le altre categorie tecniche su tali tematiche, anche a scala locale, affinché le linee guida possano essere applicate, in forma condivisa, con gli stessi soggetti preposti alla validazione degli elaborati progettuali come il Genio civile, e gli enti quali la Provincia e la Regione in tutta Italia. Il documento unitario che sarà presentato esprime, inoltre, uno strumento utile per elevare la professionalità della categoria dei geologi, in tema di prevenzione dal rischio sismico. Un appuntamento importante e prestigioso dunque quello del prossimo 21 gennaio a Firenze per il neoconsiglio nazionale dei geologi che, con la vice presidenza di Vittorio D’Oriano, presidente uscente dell’Ordine dei geologi della Toscana, Pierfederico De Pari, segretario, e Giovanni Calcagnì, tesoriere, ex presidenti, rispettivamente, degli Ordini dei geologi di Molise e Puglia, si prepara ad affrontare un quinquennio dagli obiettivi ambiziosi.

Questi i nomi degli altri consiglieri del Consiglio nazionale: Paride Antolini (Emilia Romagna), Giuliano Antonielli (ex Presidente della Liguria), Domenico Calcaterra (Campania), Paolo Cappadona (ex Presidente della Calabria), Corrado Cencetti (Umbria), Eugenio Di Loreto (ex Presidente del Lazio), Piero Farabollini (Marche), Giuseppina Nocera (Campania), Michele Orifici (Sicilia), Sandro Rota (ex Presidente Friuli Venezia Giulia) e Giorgio Di Bartolomeo (Abruzzo).

sabato 15 gennaio 2011

Del Bono riconfermato presidente della Federalberghi Eolie. Per un ulteriore biennio

Riunione gremita quest’oggi all’Hotel Gattopardo per il rinnovo delle cariche sociali alla Federalberghi delle Eolie.
Nell’ambito di un’assemblea ordinaria unanime Federalberghi Isole Eolie ha riconfermato nella carica di presidente, Christian Del Bono, per un ulteriore biennio.
I presenti, rappresentanti ben 62 voti su un totale di 87 disponibili, hanno quindi eletto all’unanimità, su proposta del presidente, il nuovo consiglio direttivo.
Quattro i rappresentanti dell’isola di Lipari, nelle persone di Augusto D’Albora (Augustus), Mirko Ficarra (Oltremare), Angelo Paino (Bernardi Group) e Anselmo Urso (Arciduca, Villa Fiorentino, Aura e Al Mare); due quelli di Salina con Massimo Lo Schiavo (I Cinque Balconi) che ricoprirà anche la carica di Vicepresidente e Patrizia Lopes (L’Ariana); uno per l’isola di Stromboli, rappresentata da Nino Di Giovanni (Villaggio Stromboli); uno per quella di Vulcano con Edoardo Zitelli (Conti); uno per Panarea con Maria Pia Cappelli (Quartara) e uno per Filicudi, rappresentata da Vincenzo Anastasi (La Canna).
Il presidente Del Bono, nel ringraziare gli associati per la fiducia rinnovatagli, ha espresso tutta la propria soddisfazione per la grande partecipazione e lo spirito di collaborazione e assoluta disponibilità dimostrato dagli associati. Egli ha voluto ringraziare, oltre ai componenti del direttivo anche e soprattutto coloro i quali - Fabrizio Famularo (Gattopardo), Manuela Tiraboschi D’Ambra (Meligunis), Anna Spinella (Cannetomare), Mimmo Fonti (La Villetta) e Giovanna Venuto (Oasi Da Pina) - pur disponibili a ricoprire tale carica hanno ritenuto di fare un passo indietro in favore dei colleghi eletti, senza per questo rinunciare al proprio impegno associativo.
Il nuovo anno, ha concluso il presidente Del Bono, inizia sotto il miglior auspicio e con la consapevolezza di un’associazione sempre più forte e pronta a continuare a dare il proprio fattivo contributo nei processi di sviluppo che interessano l’arcipelago.

Lettere al direttore. "Sul depuratore totale indifferenza della popolazione". Ci scrive Lucio Raffaele

Egregio direttore,
Premettendo subito che le mie osservazione sono fatte dopo aver preso ampia visione del progetto ,Mi  permetta una nota riguardo alla problematica depuratore , verso la quale noto purtroppo con profondo rammarico la totale indifferenza da parte della popolazione liparese…come se il problema nn li riguardasse assolutamente.
Niente di più errato, il problema depuratore riguarda tutta l’isola di Lipari e nn solo Canneto , Serra o Pirrera, forse ai più sfugge che su Marina Lunga andrà ad essere realizzata una vasca di raccolta liquami di circa 300 mc (proprio di fronte alla biglietteria aliscafi),vasca che avrà una condotta di troppo pieno che scarica direttamente in mare di fronte all’attracco degli aliscafi con le conseguenze che lascio immaginare in caso di sversamento dei predetti liquami (bellissimo biglietto da visita per i turisti che ancora avranno la bontà di visitarci) che sicuramente nel periodo estivo sverseranno in mare, in quanto a mio modesto parere la vasca è sottostimata a fronte di un flusso turistico che nel periodo estivo supera le centomila presenze quotidiane.
Passiamo a Canneto dove in zona Unci in prossimità di un cantiere nautico andrà ad essere costruita una seconda vasca (sulla cui alta tecnologia un buon tecnico qualificato avrebbe molto da ridire) con le stesse caratteristiche di quella di marina lunga, anche questa di Canneto con condotta di troppo pieno che sverserà in mare ( sigh!!!,cosa probabile nel periodo estivo per i motivi che ho già scritto ), con notevole rischio di inquinamento per la bellissima baia di Canneto e cosa ancor più grave la condotta di troppo pieno và a correre parallela alla conduttura di adduzione del dissalatore, lascio immaginare cosa potrebbe succedere se la vasca andrebbe a sversare in mare….cosa si manderebbe nelle cisterne di tutti gli eoliani? Se 1 + 1 fa due…si fa presto ad immaginare.
Adesso dico a tutti i Liparesi, nn vi sembra l’ora di svegliarvi un pochino ed andare a vedere cosa a vostra insaputa viene fatto?  Non vi sembra l’ora di essere un po’ più partecipi delle problematiche del vostro paese? Non vi sembra l’ora di partecipare attivamente alla discussione delle scelte che spesso ci vengono propinate dall’alto senza tener conto di chi ci vive in queste isole? Cari amici Eoliani svegliamoci una buona volta togliamoci di dosso questa cappa che ci è stata calata e se è il caso non permettiamo a nessuno di fare delle scelte senza che la popolazione ne venga informata, non permettiamo a nessuno di dirci cosa fare in casa nostra. AUGURI LIPARI .
Ricordo ai liparesi tutti che lunedì  17/01/2011 alle ore 17 si svolgerà a Canneto presso la sala parrocchiale una seduta del consiglio comunale sulla problematica depuratore, problematica  verso cui il consiglio comunale  si è già espresso contrario.-
Lucio Raffaele

Di tutto un po (aggiornamento)

Mercoledì nuova riunione del consiglio comunale di Lipari - Una nuova riunione del consiglio comunale di Lipari ( lunedi' alle 17 nella sala parrocchiale di Canneto vi sarà quella sul depuratore) è stata convocata dal presidente Pino Longo. Si terrà mercoledi' alle 10 al comune di piazza Mazzini.
Cinquantacinque gli argomentiall'ordine del giorno. Tra questi: il riconosicmento del corpo musicale bandistico "Città di Lipari" come gruppo di musica popolare e amatoriale di interesse comunale. Identico riconoscimento per la banda "San Bartolomeo" , la "Compagnia Popolare Liparense" e i "Cantori Popolari delle isole Eolie".

Volley femminile in trasferta- Trascorse le festività riprende domenica il campionato di seconda divisione femminile. Domani le ragazze del Club Meligunis saranno impegnate a Barcellona alle ore 11 contro il Mivida Volley

Gli incontri della Lipari porto- Proseguono gli incontri della Lipari porto sul territorio isolano per presentare il progetto di riqualificazione portuale. Quest'oggi vi è stato l'incontro con tecnici e professionisti eoliani

Il Ristorante Filippino di Lipari con Lucio e Antonio Bernardi alla di cena di gala Chef & Chefs, la Cucina di Charme e Relax - Milano "Sophia's Restaurant "

Apprendiamo che il Ristorante "Filippino" di Lipari è stato invitato, con la partecipazione dello Chef Lucio Bernardi, alla cena di gala Chef & Chefs, la Cucina di Charme e Relax - Milano "Sophia's Restaurant " di Corso Sempione n. 91.
La serata rappresenta un evento di alta enogastronomia e verrà realizzata attraverso la collaborazione di 28 grandi Chef provenienti da diverse regioni dd'Italia.
Alla serata partecipano:
Alberto Massucco - Restaurant Relais - San Francesco al Campo (TO)
Stefano Masanti - Ristorante Il Cantinone - Madesimo (SO)
Mattias Peri - Chalet Mattias - Livigno (SO)
Maurizio Gnocchi - Ristorante La Cinzianella - Corgeno (VA)
Otello Moser - Sophia's Restaurant - Milano
Stefano Perini - Ristorante L'Uliveto - Sale Marasino - Lago d'Iseo (BS)
Massimo Spigaroli - Antica Corte Pallavicina - Polesine Parmense (PR)
Andrea Incerti Vezzani - Ristorante Ca' Matilde - Rubbianino (RE)
Roberto Rossi - Ristorante Locanda del Feudo - Castelvetro (MO)
Filippo Baldassarri - Ristorante Le Volte - Loiano (BO)
Paolo Teverini - Ristorante "Paolo Teverini" - Bagno di Romagna (FC)
Paolo e Luca Raschi - Ristorante Guido - Miramare di Rimini (RN)
Marco Pernati - Ristorante Manuelina - Recco (GE)
Vladimiro Ghio - Ristorante Olimpo - Sestri Levante (GE)
Abramo Prandi - Ristorante dei Poeti - Portovenere (SP)
Ercole Lega - Ristorante Locanda Senio - Palazzuolo sul Senio (FI)
Daniele Moncini - Ristorante Villa de' Fiori - Pistoia
Marco Comitale - Ristorante La Cambusa - Porto S. Stefano - Argentario (GR)
Carlo Grimaldi - Ristorante Fiorfiore - Todi (PG)
Augusto Melappioni - Ristorante Merlin Cocai - Sirolo (AN)
Vittorio Labriola e Venturino Terenzi - Ristorante Sanìo - Silvi Marina (TE)
Roberto Del Duce - Ristorante Alle Tamerici - Marina di Palo (RM)
Lucio e Antonio Bernardi - Ristorante Filippino - Isola di Lipari (ME)
Alberto ed Andrea Rizzo - Osteria dei Vespri - Palermo
Pietro D'Agostino - Ristorante La Capinera - Taormina (ME)
Vincenzo Candiano - Locanda Don Serafino - Ragusa Ibla
Claudio Ruta - Ristorante La Fenice - Ragusa
Pino Cuttaia - Ristorante La Madia - Licata (AG)
Alla serata parteciperanno anche i più importanti giornalisti del mondo dell'enogastronomia Italiana.
Il menù sarà il seguente:
Welcome drink
Varietà di assaggi preparati dai nostri Chef
Antipasto
Carpione di fagiano
Prima portata
Risotto Taleggio e Pere
Pansotti alla salsa di noci
Seconda portata
Ghiotta di baccalà alla messinese con capperi di Salina e olive di Nocellara del Belice
Dessert
Muffin di pere al caramello, cremoso alla cannella, salsa al vin brulé
Cassatieddi ripieni di frutta secca, mosto cotto e gelatina al Malvasia
Piccola pasticceria
Caffè Panama Fuego 5 Estrellas
Torrefazione Lady Caffè - San Secondo Parmense (PR)
La presentazione dei vini sarà coordinata dai Sommelier di Chef & Chefs®:
Maurizio Gnocchi - Ristorante La Cinzianella - Corgeno (VA)
Andrea Rossi - Ristorante Locanda del Feudo - Castelvetro (MO)
Cesare Carbone - Ristorante Manuelina - Recco (GE)
Gaetano Palombella - Ristorante Ca' Matilde - Rubbianino di Quattrocastella (RE)

Commissario Siremar bacchetta Bruno e Lo Schiavo. "Pensino a funzionalità dei porti"

(Peppe Paino) Meno disservizi con porti migliori. Lo scrive, in sintesi e in risposta alla recenti proteste dei sindaci di Lipari e Santa Marina Salina per l’immissione nella linea Milazzo –Eolie della nave veloce “Isola di Stromboli”, il commissario straordinario della Siremar, Giancarlo D’Andrea. Nel confermare “ l’idoneità tecnico-nautica della nave veloce allo svolgimento delle linee del settore eoliano anche nel periodo invernale il commissario della società di stato ha infatti evidenziato come “ la continuità del servizio della corrente stagione potrebbe senz’altro essere migliorata, più che da navi di differenti caratteristiche da strutture portuali più rispondenti”. Com’è noto (l’allarme ,del resto, è stato lanciato alla Regione e alla Protezione civile dallo stesso primo cittadino di Lipari, Mariano Bruno, alcuni giorni fa) il molo di Punta Scaliddi e parte della banchina del porto di Sottomonastero a Lipari, versano in condizioni drammatiche da mesi. Le strutture, che necessitano di urgenti interventi di consolidamento, possibilmente prima di Pasqua, sono interdette alle operazioni di ormeggio, a seguito delle verifiche tecniche post-terremoto del 16 agosto. Anche se il sisma c’entrerebbe in minima parte. A Santa Marina Salina, inoltre, i traghetti continuano ad attraccare in testata al molo , ancora danneggiato, dalle mareggiate degli anni passati. Il commissario D’Andrea ha aggiunto che il rientro della nave “Isola di Stromboli” sulle linee sociali Eolie-Milazzo e quello della motonave “Antonello da Messina” sulla Palermo-Ustica “ non è altro che il ripristino dei collegamenti, così come previsto dall’assetto del servizio dell’anno 2011 condiviso dagli stessi sindaci “ stante i vincoli posti dal bilancio statale” così come risulta dal verbale della conferenza di servizi tenutasi il 17 novembre 2009 all’Assessorato regionale ai trasporti. Intanto il direttore generale per il trasporto marittimo del Ministero, Enrico Maria Puija di fronte alla lamentele della Federalberghi delle Eolie su disservizi e mancanza di programmazione ha laconicamente risposto che “ sono in itinere le procedure di gara” per la privatizzazione di Siremar e che “le ultime disposizioni normative hanno prorogato la convenzione, a tutt’oggi vigente, fino all’espletamento della procedura competitiva”.

LIPARI, SVILUPPO&PORTUALITA’ di Aldo Natoli

La politica del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto non è più percorribile, e con i tempi che corrono risalire dal fondo in cui stiamo precipitando sarà sempre più difficile . Oggi il Paese versa in uno stato di abbandono e di crescente degrado culturale e sociale. Vive senza regole e quelle poche che esistono non vengono rispettate, o peggio ancora, non vengono fatte rispettare. S’impone quindi una riflessione generale, dalle Istituzioni ai cittadini, perché tutti ci siamo abituati a “tirare la coperta”. A mio parere bisogna dettare delle regole ben precise che tutti devono rispettare e nel contempo ridisegnare un nuovo modello di sviluppo di vita sociale, culturale ed economico, tenendo presente che il binomio legalità e sviluppo sono inscindibili e che senza legalità non può esistere sviluppo. Oggi possiamo contare su dei giovani meravigliosi preparati ed istruiti che hanno bisogno soltanto di acquisire esperienza. Dobbiamo essere in grado di valutarli, di affiancarli, per preparare la futura classe politica. Bisogna premiare la meritocrazia e la professionalità. I posti di lavoro debbono essere occupati dai più meritevoli e bisogna smetterla di far entrare dalla finestra chi esce dalla porta, con incarichi particolari, o con l’assunzione di figli e nipoti.
L’illusione di un facile benessere derivante dalla sempre più pressante domanda turistica ha incentivato nelle nostre isole lo sfruttamento di una sola risorsa economica con il conseguenziale abbandono di tutte le altre. Il crescere squilibrato dei vari settori ha causato un progressivo degrado dell’ambiente che oggi rischia di provocare una decadenza economica, sociale e demografica con lo sgretolamento della coesione comunitaria della nostra gente e delle nostre tradizioni. Necessita un’immediata inversione degli indirizzi con un programma che ci consenta di costruire un’economia integrata dove allo sviluppo calibrato del settore turistico, che risulta quello più importante, si associ quello coordinato di tutte le risorse.
Una risorsa da integrare a quella turistica è senz’altro quella del mare. La civiltà eoliana fin dalle sue origini si è sempre presentata come una civiltà marinara. Ed è risaputo che la ricchezza di un’isola arriva dal mare: la porta principale dalla quale passa ed affluisce il benessere delle popolazioni isolane. E’ una realtà che non può e non deve sfuggirci se abbiamo a cuore le sorti di una comunità che si ravvisa sul mare e trova in esso il vero polmone della sua esistenza.
Per uscire dal circolo chiuso che soffoca gli operatori turistici, in particolare, e tutta la gamma di lavori che ruotano attorno ad essi abbiamo bisogno di portare avanti un discorso nuovo che, al di là delle solite sterili iniziative, ci conduca ad una visione più realistica ad affrontare il problema con la massima decisione poiché da esso nasce e si sviluppa l’avvenire, il progresso sociale ed economico della nostra gente. Bisogna programmare con risolutezza tutta una serie di iniziative valide a trasformare le risorse del mare che risultano essere di vitale importanza e di sostegno allo stesso sviluppo turistico. Parlando delle attività del mare mi riferisco alle opere portuali, ai servizi marittimi, alla pesca. Quest’ultima se ben articolata, potrebbe essere, dopo quella turistica, la più importante risorsa. Servizi marittimi e progresso socio-economico non possono disgiungersi ma, necessariamente, si caratterizzano e s’identificano in modo da risultare una componente vitale per l’avvenire dell’arcipelago. Il passato ci insegna che le migliori ricchezze si sono avute in quelle isole situate lungo tali rotte solcate da galeoni e legni mercantili, i cui porti hanno dato sbocco a traffici enormi. Non solo, ma i continui scambi commerciali e culturali ne facevano gli avamposti delle civiltà continentali e le potenze più temute, specie nel Mediterraneo.
La comunità eoliana ha sempre sofferto la mancanza o la discontinuità di questi contatti e non ha potuto sfruttare il mare che, con le sue infinite bellezze e la poesia che da esso si sprigiona, è una delle note più irresistibili dell’anima isolana incline per natura all’amore per tutto ciò che la circonda. Ma è ovvio che la regolarizzazione, o addirittura trasformazione, dei servizi marittimi potrà avvenire solo con approdi sicuri e sufficienti, e quindi con la riqualificazione del Porto di Lipari del quale in questi giorni si parla animatamente.
Ritengo che la costruzione di questa struttura portuale, necessaria per garantire i servizi marittimi e sviluppare la diportistica, debba rientrare in un quadro di pianificazione territoriale e di conservazione dell’ambiente in rapporto alle trasformazioni artificiali. Ian Mc Harg nel suo libro “Design with nature” dice che l’uomo dovrebbe disegnare e costruire, formare i propri “envirements”, o condizioni ambientali, solo con la natura. La natura è una costruzione perfetta, cercare di cambiarla o modificarla significa distruggere un’organizzazione, un sistema e pagarne le conseguenze. Riferendoci sempre alla situazione eoliana il futuro disegno dell’ambiente dovrà partire da una forma di gestione del territorio che tenga conto dei vantaggi e dei valori offerti da una determinata scelta e, nello stesso tempo, degli inconvenienti che si verificheranno nel tempo a causa della stessa decisione. La scelta dovrà essere esaminata nel contesto in cui essa verrà ad inserirsi; occorre cioè conoscere il territorio eoliano, lo spazio fisico, l’ambiente particolare in tutti i suoi valori storici, paesistici e socio-economici per arrivare alla soluzione finale. La morfologia delle isole, la loro posizione geografica, la loro estensione, la loro “non importanza economica” all’interno di un discorso generale, sono tutti elementi che possono facilitare la conservazione di queste bellezze, e ci sembra ne valga la pena. Ma non è detto: la vera sorte la decreteranno gli uomini con le loro implicite scelte di qualsiasi ordine, anche se saranno favoriti in questo dal giuoco politico, ed anche pubblicitario.
Dunque per disegnare il Porto di Lipari occorre individuare una condizione necessaria per lo sviluppo economico dell’isola che deve tenere presente il coordinamento dello sviluppo nel rapporto paesaggio-inserimento umano. Bisogna trovare una correlazione tra l’inserimento umano e l’evoluzione delle caratteristiche dell’ambiente, correlazione capace di assicurare alla evoluzione totale del binomio, il mantenimento di base del paesaggio naturale. Una mancanza di controllo potrebbe far perdere all’isola quelle caratteristiche di genuinità che sono alla base della politica turistica delle isole, e nello stesso tempo, concorrerebbero a creare uno squilibrio nel tessuto sociale. Quindi un porto a misura d’isola. Un porto sicuro che non debba far perdere l’identità all’isola. Un porto che si raffronti con i vantaggi e gli svantaggi che ne derivano all’economia dell’isola. A me pare che la progettazione che ci è stata proposta, anche se ancora in fase di definizione, non risponda minimamente a quanto ribadito, e che sia sovradimensionata rispetto alle reali esigenze di sviluppo dell’isola. Personalmente ritengo, facendo proprio lo “Studio delle rade di particolare interesse delle Isole Eolie” redatto dallo Studio Volta di Savona per conto del Comune di Lipari, che l’isola ha bisogno di un adeguato porto peschereccio a Marina Corta, di un porto commerciale a Sottomonastero, di un porto turistico da collocare a Bagnamare o Unci e di un porto rifugio a Pignataro. Strutture che debbono essere compatibili con l’ambiente marinaro delle varie località. E, l’evidenza dei costi e ricavi deve riguardare la popolazione e non la società privata.
L’esigenza di creare bar, ristoranti, boutique, strutture ricettive, piscine, centro massaggi e piazze per l’intrattenimento non esiste dal momento che la zona dispone di tutte queste attività, e che ha già sopportato un rilevante carico urbanistico per consentire la costruzione di strutture ricettive che possono offrire all’ospite ogni tipo di comfort. Ulteriore cementificazione non trova alcuna logica applicazione tenuto anche conto che siamo all’interno della fascia dei 150 mt. dal mare ed in presenza di un nuovo strumento di pianificazione territoriale: il P.R.G.
Debbo ricordare a tale proposito un intervento dell’economista, Prof. Mario Centurrino, oggi Assessore Regionale, che affermava che la spesa turistica ha un effetto moltiplicatore, su un determinato territorio, solo se i turisti acquistano beni o servizi prodotti in quel territorio. Altra iniziativa che a parere del sottoscritto avrebbe un effetto negativo per il settore turistico è l’applicazione di un balzello a tutti i cittadini del Mondo che vogliono recarsi a Lipari utilizzando i mezzi di linea, naturalmente oltre il ticket dovuto al Comune. Questo ci riporta alla memoria la famosa “eccedenza” che era una tangente applicata dalla “Navisarma” quando la gestione dei servizi marittimi passò dall’ambito eoliano ad interessi estranei e perdendo il fascino della sua funzione. Naturalmente per una più attenta valutazione dell’infrastruttura portuale occorre disporre di maggiori informazioni e documenti: l’ubicazione dell’antico porto sommerso; il business-plan relativo alla gestione del porto ed al rientro economico; la reale durata della convenzione,50 anni o più; l’eventale ricorso a finanziamenti regionali; come il Comune intende far fronte agli aumenti di capitale già preannunciati dall’Amministratore delegato Condotte d’Acqua.
Non è condivisibile l’affermazione del Primo Cittadino, che pur in presenza di pareri contrari sulla realizzazione della messa in sicurezza del molo di Sottomonastero da parte di esperti locali, piloti, comandanti di navi ed aliscafi e pescatori, e del mare che inesorabilmente ha già invaso i fabbricati della via Tenente Mariano Amendola, sostiene che l’Amministrazione deve necessariamente accettare quanto deciso dal Genio Civile delle Opere Marittime di Palermo.
Non è vero che il Comune non può e non deve effettuare alcun controllo, trattandosi di lavori sorvegliati e condotti dal Genio Civile Opere Marittime. Perché è bastato l’intervento dell’allora Vice Sindaco Renato De Pasquale ad evitare che a Pignataro si ripetesse l’errore di Marina Corta, con l’improvvisa apparizione di una variante concertata tra la ditta appaltatrice ed il Genio Civile, sconosciuta al Comune. Ma l’intervento immediato fu perché piloti, e pescatori, intravedendo l’errata proiezione del prolungamento del molo sollecitarono l’Amministrazione a prendere una decisa posizione contro l’esecuzione dei lavori. Purtroppo vi è una certa mentalità e costume da parte degli Enti Pubblici ed Imprenditori privati nel campo marittimo che li porta a trascurare l’apporto, anche a livello consultivo, che possono fornire gli esponenti tecnici ed i pratici interessati. Difficilmente avremmo assistito all’errore della costruzione di quella diga di prolungamento del molo di Marina Corta che ha stretto lo spazio e interrato il porticciolo, se si fosse adottato il sistema accennato. Ritengo che sia un preciso dovere dell’Amministrazione, attraverso i propri tecnici, sorvegliare tutto ciò che viene a modificare una data situazione di fatto al fine di migliorarla e renderla utile alla collettività. Ricordo che in un intervento fatto nella seduta del Consiglio Comunale del 26 gennaio del 1976 dal compianto mio fratello, Pino Natoli, pilota del Porto di Lipari, entrambi Consiglieri Comunali, presente anche il progettista del megaporto perchè Assessore comunale, ha affermato che “senza la costruzione di una diga foranea in prosecuzione di Punta Scaliddi, nessuna garanzia si avrà sulla agibilità dello specchio d’acqua di Sottomonastero in casi di tempi del 1° quadrante”. Non mi sembra che il progetto del megaporto e quello della messa in sicurezza di Sottomonastero prevedono tale realizzazione. Ma tornando al tema più generale che riguarda lo sviluppo da assegnare alle Eolie mi sembra ovvio che la strada tracciata è quella della risorsa turismo, ma di sviluppo integrato. Il turismo va visto come superobbiettivo, cui vanno finalizzate politiche di settore, da quello dell’agricoltura, a quello dei trasporti, da quelli del mare, alla valorizzazione dell’ambiente ed alla ricerca scientifica. Le Isole Eolie costituiscono una singolarità geologica – ha scritto Madaleine Cavalier “un vero museo vivente della vulcanologia”. Un museo nel quale quasi tutti i fenomeni vulcanici sono dimostrati. Ma bisogna subito invertire la “rotta” per usare un termine marinaro, operando delle scelte ben precise. La politica del tutto ed il contrario di tutto non giova più a nessuno, se vogliamo salvare l’economia del Paese.
Oggi si stanno affermando velocissimamente nuovi stili di vita in un mondo che cambia con altrettanta velocità. Quindi nuove forme di domanda del prodotto turistico stanno prendendo forma, creando nuove opportunità e coinvolgendo protagonisti che fino ad oggi erano esclusi dal mercato.
L’industria del turismo è oggi “organizzazione del territorio”

venerdì 14 gennaio 2011

Nuove considerazioni sul depuratore (di Gianfranco Guarino)

Riceviamo dal consigliere comunale Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
Dopo un primo momento di attenzione, sembra che il “problema depuratore”, dopo gli sfoghi iniziali sia caduto nel dimenticatoio (forse è una tecnica ben precisa?), certo è che se Canneto piange, Lipari non ha di che ridere, per tentare di essere ancora più esplicito ho provato a fare delle simulazioni del manufatto che verrà realizzato davanti all'imbarcadero degli aliscafi, certamente non è tecnicamente preciso, non possedendo il progetto in formato vettoriale e per la sua collocazione planimetrica ho usato una diapositiva ricavata dalla presentazione dei nuovi approdi da parte della Lipari porto s.p.a.
 Tutte le simulazioni sono allegate alla presente, lascio a chi le guarda, tutte le considerazioni.
La ciliegina sulla torta arriva, quando ho provato a collocarlo in planimetria sovrapponendolo alla realizzazione del nuovo porto (foto a fianco a sinistra).
Appare anche a voi che i progettisti del depuratore non conoscono i colleghi che lavorano al nuovo porto e che non si siano mai confrontati? Se si, ogni ulteriore considerazione è inutile.
            Ed ancora, non è che così facendo di fatto non si vuole realizzare la nuova area portuale?
Certo è che il nuovo simbolo che rappresenterà Lipari per tutti sarà una vasca di decantazione per i liquami, posta a dare il benvenuto ai vacanzieri.

Continuando, che fine fa la zona destinata attualmente all'impianto di pretrattamento, nella progettazione non mi è parso di vedere nessuna previsione d'intervento per la bonifica o il riutilizzo, forse si potrebbe togliere quello scempio che si vuole realizzare e collocarlo all'interno dell'impianto esistente  
In ultimo, una delle foto allegate (l'ultima in basso), mostra dove era stato collocato il depuratore all'interno del Piano Regolatore Generale.
Il consigliere comunale
Gianfranco Guarino

                                                                                            
     

Depuratore...consiglio comunale e.....assenteismo? L'editoriale

Per lunedì prossimo (come già riportato) è stato convocato a Canneto, dal presidente Pino Longo, un consiglio comunale avente come tema il depuratore che si intende realizzare a Canneto Dentro e quanto ad esso connesso.
Un argomento di sicura rilevanza viste le perplessità che sono state sollevate. Ma siamo davvero certi che questo consiglio sarà celebrato?
Da parte nostra non ne siamo molto convinti. Ovviamente speriamo di sbagliarci ma i "rumors" fanno propendere per una non effettuazione del consiglio. Quasi scontata la non effettuazione in prima convocazione....sembra essere in dubbio anche in seconda convocazione.
Possibile? Sembrerebbe proprio di si. Seppure per motivi diversi i consiglieri di maggioranza e opposizione (la maggior parte di essi) non sarebbero intenzionati a garantire il numero legale.
Staremo a vedere se sarà un buco nell'acqua (meglio dire nella melma) o se si ritroverà il coraggio di mettere da parte le contrapposizioni personali....l'allineamento a chi Canneto dentro ha detto e.... Canneto Dentro deve essere.

A.A.A. Cercasi spiaggia per i bagnanti a Lipari (di Aldo Natoli)

(Aldo Natoli) Secondo i propositi del Primo Cittadino, Mariano Bruno, Marina Lunga dovrebbe venire totalmente sommersa dal megaporto; Porticello dovrebbe ospitare la nave della spazzatura ed il suo stoccaggio; Canneto un oasi per collocare il depuratore dei liquami; Portinenti un ricordo per amatori di vecchie cartoline.
Dinanzi a questo programma sorge spontanea una domanda che ritengo dovrebbero porsi tutti gli albergatori : dove dovranno andare a farsi il bagno gli abitanti dell’isola ed i turisti?
Inoltre, come regalo di Natale, ci è giunta la notizia dal Consigliere Comunale Adolfo Sabatini di un progetto che prevede la collocazione davanti al pontile degli aliscafi di una struttura per contenere la pompa di sollevamento dei liquami a servizio del depuratore. Evidentemente i problemi dell’ambiente, della tutela del paesaggio, dell’arredo urbano e dello sviluppo turistico non interessano minimamente ai nostri Amministratori

giovedì 13 gennaio 2011

BENI DEMANIALI MILITARI: ARMAO SCRIVE A MINISTRO LA RUSSA

L'assessore per l'Economia, Gaetano Armao, ha inviato una lettera al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per opporsi al trasferimento al patrimonio dello Stato di numerosi beni demaniali militari che si trovano in Sicilia e che, in virtu' dell'art. 32 dello Statuto siciliano, devono, invece, essere acquisiti al patrimonio immobiliare della Regione. Si tratta di immobili che lo Stato potrebbe in tal modo acquisire per poi venderli successivamente, oppure darli in gestione o essere valorizzati dagli enti locali.
Nella lettera si chiede la modifica del provvedimento stante la sua illegittimita' ed il grave danno che ne deriva alla Regione Siciliana.

Anatocismo: sentenza della Cassazione a sezioni Unite. Comunicato dell'Associazioni consumatori eoliani


COMUNICATO
L’Associazione Consumatori Eoliani comunica che la Cassazione a sezioni Unite ha depositato un’importantissima sentenza che riguarda molti correntisti delle isole eolie confermando un un importantissimo principio di diritto: dopo la chiusura di un contratto di conto corrente bancario, l'ex correntista può agire nei confronti dell'istituto di credito per far dichiarare la nullità della clausola contrattuale che prevedeva la corresponsione di interessi anatocistici e per la ripetizione di quanto pagato a tale titolo.
In questo caso, il termine di prescrizione decorre, se i versamenti eseguiti dal correntista - in costanza del rapporto - hanno avuto la funzione di ripristinare la provvista, dal giorno in cui è stato estinto il  saldo di chiusura del conto, ed interessa tutte le operazioni effettuate dal correntista, sin dal giorno di apertura del conto stesso. Non solo.
Dichiarata la nullità della surriferita clausola, gli interessi a debito del correntista debbono essere calcolati senza alcuna capitalizzazione, nemmeno annua. Il correntista può, quindi, recuperare le sopra indicate somme, purché il conto non sia chiuso da oltre dieci anni.

Di tutto un po

 Una "foresta" in pieno centro a Lipari . Auspicabile intervento- Panchine "sommerse" dalla vegetazione (vedi foto) nel largo Padre Pio in pieno centro storico a Lipari. Oltre all'impossibilità di utilizzare le panchine, l'area-così come ci segnalano in molti- è infestata da tutta una serie di animaletti, topi compresi. Sarebbe auspicabile un immediato intervento, quantomeno di decespugliamento.


Nuovo dirigente all'ex AAST delle Eolie - Il dottor Gioacchino Barbera, è il nuovo dirigente del'Unità operativa di base S 16.03 (ex Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo delle Eolie). E' stato nominato dall'assessorato regionale al turismo.

Pesca: Misure della Regione Sicilia contro il caro-gasolio - Contro il caro-gasolio la Regione destina oltre 1,5 milioni agli operatori del settore della pesca. Il dirigente del dipartimento pesca della Regione, Salvatore Barbagallo, ha firmato due decreti: il primo prevede un contributo pari al 5% del costo complessivo sostenuto per l'acquisto dle gasolio per lo svolgimento dell'attività di pesca nel biennio 2009/2010 per un impegno totale di 1,5 milioni; il secondo provvedimento assegna un contributo a fondo perduto a carattere socio-economico agli operatori delle isole minori - Egadi, Eolie, Pelagie, Pantelleria e Ustica - e iscritti nei compartimenti di Trapani, Milazzo, Porto Empedocle e Palermo.

SANITA': QUALITA' E SICUREZZA DELLE ANALISI, RUSSO FIRMA DECRETO

L'assessorato regionale della Salute imprime una svolta nel governo e nella regolamentazione delle attivita' dei laboratori sia pubblici che privati con una serie di provvedimenti che mirano all'adozione di innovativi standard internazionali di qualita' e di sicurezza.
Le novita' sono contenute in un decreto firmato dall'assessore Massimo Russo con il quale viene istituito un Centro Regionale di controllo e promozione della Qualita' (CRQ) che  coordinera' le attivita' laboratoristiche pubbliche e private puntando a ottenere la standardizzazione, la confrontabilita' e l'omogeneita' di tutti i risultati di laboratorio. Nel decreto, che tiene conto delle indicazioni della Conferenza Stato - Regioni, viene inoltre prevista la reiterazione dell'obbligo dei controlli di qualita' interni e della tracciabilita' dei dati, l'obbligo per tutte le strutture di laboratorio pubbliche e private, dal prossimo 1 maggio, di partecipare a programmi di valutazione esterna di qualita' (VEQ) per tutte le prestazioni di laboratorio, ampliando di fatto gli obblighi gia' previsti in un decreto di nove anni fa.
Viene anche deciso l'avvio di due centri regionali dedicati sia alla gestione della strumentazione di laboratorio (compresi gli aspetti metrologici), sia allo sviluppo di programmi regionali per la verifica esterna della qualita' (VEQ). Sara' ampliata la rete dei controlli con l'obbligo per i laboratori di tracciare i processi inerenti le attivita' laboratoristiche, di definire specifici programmi di controllo di qualita' interno (QI) e di partecipare a schemi di valutazione esterna di qualita' (VEQ) gestiti da enti terzi e non da aziende produttrici o distributrici di prodotti e servizi della diagnostica di laboratorio.
"Questo - spiega l'assessore Massimo Russo - e' uno di quei provvedimenti che servira' a far crescere la qualita' del sistema sanitario in un settore fondamentale come quello delle analisi di laboratorio. Il percorso sanitario di un paziente comincia quasi sempre dalle opportune indagini di laboratorio e la qualita' dell'assistenza complessiva erogata al malato dipende sostanzialmente dalla certezza del dato analitico e dalla congruita' del referto: quando il dato iniziale e' sbagliato si rischia di sbagliare anche la diagnosi o di ripetere gli esami di laboratorio con perdite di tempo e costi aggiuntivi per il sistema perche' anche la mancanza di qualita' ha un costo. Ora puntiamo a formare nuove professionalita' e a creare sinergie con centri specializzati di altre regioni che gestiscono programmi per il controllo della qualita'. L'obiettivo e' anche quello di implementare attivita' innovative soprattutto anche nel campo della metrologia, da mettere a disposizione di altre aziende sanitarie sul territorio nazionale, ponendo la Sicilia in posizione di rilevanza tecnica e scientifica in campo laboratoristico".
Un centro regionale accreditato SIT (servizio italiano taratura) verifichera' per esempio lo stato di taratura delle migliaia di pipette e bilance in uso nei laboratori ed il monitoraggio delle temperature, con un notevole aumento della qualita' del dato finale attraverso il rispetto della catena della riferibilita' delle misure

mercoledì 12 gennaio 2011

Tirrenia. Accordo per la Cigs per un massimo di 100 lavoratori. Senza la firma della Filt-Cgil

E' stato raggiunto l'accordo, senza la firma della Filt Cgil, sulla cassa integrazione straordinaria (cigs) per i lavoratori di Tirrenia. Questo l'esito dell'incontro che si è svolto oggi tra Tirrenia, Federlinea, l'associazione imprenditoriale dell'armamento di linea, e i rappresentanti sindacali. La cigs - si legge nell'accordo - coinvolgerà un numero massimo di 100 lavoratori marittimi, compresi i lavoratori del turno particolare, per i quali le organizzazioni sindacali avevano chiesto l'estensione del sostegno al reddito. La cigs partirà una volta sottoscritto il verbale d'accordo in sede ministeriale, che le parti si sono impegnate a firmare entro il 24 gennaio.

Grazie Mamma...grazie Papà. Lettera ai genitori lontani

Grazie Mamma perchè mi hai dato la tenerezza delle tue carezze, il bacio della buona notte, il tuo sorriso premuroso, la tua mano che mi dava sicurezza, hai asciugato le mie lacrime, hai seguito i miei passi, hai corretto i miei errori, hai protetto il mio cammino e con amore mi hai portato alla vita. Due volte grazie. Adesso un grazie di cuore anche a papà perchè lui mi ha fatto vivere.
La lontananza mi uccide perchè non sono vicino a voi cari. Ora capisco che cos'è la famiglia e vivo solo per i miei figli. Avevate ragione di lottare per noi. Un grazie di cuore.
Un bacio mamma e papà e a tutti da parte di Orazio, Mery, Carmelo, Syria e Romeo. Grazie.

Filicudi insorge contro il parroco

(Peppe Paino - Gazzetta del sud) L'isola insorge contro il parroco don Lorenzo Bianco. In una petizione, corredata da oltre 150 firme (prima firmataria la professoressa Floriana Lopes) è stato chiesto all'arcivescovo mons. Calogero La Piana di far continuare a svolgere «tutte le domeniche e nei giorni festivi una messa nella chiesa di Santo Stefano e una nella chiesa di San Giuseppe», come da tradizione.
«Chiediamo di poterla incontrare – hanno scritto gli isolani a monsignor La Piana – per avere il conforto del suo discernimento nell'affrontare i cambiamenti che il nostro parroco ci obbliga ad accettare, riguardanti la vita e le tradizioni di questa comunità. Ci sentiamo un po' scoraggiati da alcune vicende che ci stanno accadendo e che turbano la semplicità del nostro modo di vivere la fede».
Ed ancora, hanno evidenziato gli isolani di Filicudi, «sembra a volte che la voce di Dio non ci arrivi in maniera forte, come se il canale di trasmissione si fosse interrotto. Noi, tuttavia, crediamo nella forza e nell'amore di Dio e la sentiamo dentro pur con tutti i nostri limiti».
La questione si trascina dallo scorso primo gennaio: don Lorenzo Bianco aveva avvisato giorni prima la comunità che per Capodanno si sarebbe svolta una sola celebrazione liturgica, alle 16,30 nella chiesa di San Giuseppe, a Pecorini alto. Ciò, ha anche motivato il prete di recente, per raccogliere i fedeli in un solo appuntamento e per renderlo, quindi, più partecipato dal momento che d'inverno i residenti sono pochi. Ma i fedeli, di fronte alla decisione di padre Bianco, ci sono rimasti male. Quella di Santo Stefano, in località Valdichiesa, è la chiesa "madre" per eccellenza e la messa per il primo dell'anno, alle 9,30, si sarebbe dovuta svolgere a prescindere dalle presenze. Insomma, parafrasando lo slogan di un noto spot pubblicitario, toccateci tutto ma non le due messe per una ribellione che probabilmente parte da lontano e che, non è da escludere, trae fondamento da altre ragioni.
Eppure nell'isola di Filicudi ci sarebbe da protestare contro tante altre cose a partire dalle difficoltà provocate dall'insularità con problemi, di sicuro, non meno importanti di quelli di Stromboli giunti alla ribalta nazionale. E invece si assiste a questo braccio di ferro tra i fedeli di Filicudi e il parroco, con l'arcivescovo chiamato a una mediazione

LIPARI&DEPURATORE. RISPOSTA AL DOTT. DOMENICO RUSSO di Aldo Natoli

(Aldo Natoli) Avendo scritto al Ministro dell’Ambiente ritengo opportuno, attendere risposte dall’On. Prestigiacomo. e non dal Dott. Russo, Responsabile Unico del Procedimento. Voler relegare la protesta ad una lettera di chiarimenti, definendola di “inusuale veemenza e pretestuose motivazioni”, offende 350 cittadini che con responsabilità difendono le loro case e la loro salute. Prendo comunque atto che anche il Dott. Russo, in linea con il Commissario Delegato Dott. Pelaggi, ama paventare gravose sanzioni per il Comune in caso di ostacoli all’iniziativa intrapresa.
Nessuno ha mai affermato che il depuratore ed il dissalatore siano inutili e non necessari per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. Non comprendo quindi l’amarezza del Responsabile Unico del Procedimento. Ho soltanto chiesto al Ministro se rientra nei compiti del Commissario Delegato operare in violazione della normativa vigente atteso che, come evidenziato dal Presidente del Consiglio Comunale, la localizzazione dell’impianto non rispetta il vigente Piano Regolatore Generale, la norma sanitaria per quanto riguarda la distanza dai fabbricati e quindi la salute dei cittadini, la compatibilità con i siti SIC e ZPS. E poiché viviamo, fortunatamente, in uno stato di diritto ove le regole vanno rispettate, sorprende apprendere della mediazione fatta con i rappresentanti degli artigiani per una localizzazione dell’impianto che non risponde a quanto evidenziato. Sorprende anche il parere favorevole reso dai tecnici comunali nella Conferenza dei Servizi pur in presenza di evidenti violazioni alle citate normative. Ma dal momento che il Dott. Russo intende operare “alla luce del sole” sarebbe opportuno che mi spiegasse da tecnico, i motivi tecnici per i quali la zona precedentemente scelta, credo addirittura su Sua determinazione, hanno comportato la modifica della ubicazione, soprattutto dopo le motivazioni riferite dall’ex Sindaco Michele Giacomantonio.

Prorogato lo stato d'emergenza per i fenomeni vulcanici nelle Eolie

Il consiglio dei Ministri, riunitosi ieri sotto la presidenza del Ministro Altero Matteoli, ha prorogato lo stato d'emergenza in alcuni territori della nazione. Tra le proroghe anche lo stato d'emergenza per i fenomeni vulcanici nelle Eolie.
A seguire, come da prassi, sarà nominato il funzionario delegato per l'emergenza. Scontata la conferma del sindaco Mariano Bruno

martedì 11 gennaio 2011

Lipari. Molo delle navi e Punta Scaliddi sempre più a rischio. Nuovo sollecito del sindaco Bruno

Questo il testo della lettera che il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ha inviato a: ASSESSORATO ALLE INFRASTRUTTURE ED ALLA MOBILITA’ Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti Servizio VIII Infrastrutture Marittime e Portuali REGIONE SICILIA C.A. Arch. Carmen Lo Monaco e, p.c. PRESIDENTE DELLA REGIONE On. Raffaele LOMBARDO, ASSESSORE  ALLE INFRASTRUTTURE ED ALLA MOBILITA’- REGIONE SICILIA Dott. Pietro Carmelo RUSSO, DIRETTORE GENERALE Dott. Vincenzo FALGARES Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Dott. Franco GABRIELLI Presidenza Consiglio dei Ministri, DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE  REGIONE SICILIA Ing. Pietro LO MONACO,  DIRIGENTE DEL SERVIZIO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER LA PROVINCIA DI MESSINA Ing. Bruno MANFRE’.
OGGETTO: Drammatica situazione portualità principale dell’isola di Lipari – Banchina Punta Scaliddi e porzione Banchina Commerciale Porto di Sottomonastero dell’isola di Lipari. Stato di Calamità Naturale e Imperiosa Urgenza.
Si fa riferimento e seguito al riscontro formulato da codesto Servizio VIII in relazione alla precorsa corrispondenza con la quale questo Ente ha rappresentato e più volte ribadito lo stato d’urgenza connesso agli interventi di consolidamento ritenuti necessari ed indifferibili, mediante ricorso all’istituto della imperiosa urgenza a fronte delle criticità, i pericoli e gli ostacoli che hanno interessato e continuano ad interessare la portualità principale dell’isola di Lipari.
Pur prendendo buona nota di quanto comunicato con la missiva segnata a margine, appare opportuno, a tal proposito, evidenziare che la situazione di grave rischio segnalata va assumendo, giorno dopo giorno, un portata maggiore di preoccupazione e di allarme per la precaria funzionalità di quell’area portuale a cagione dei già riferiti provvedimenti interdittivi dell’autorità marittima che vietano di fatto le operazioni commerciali nella banchina di Punta Scaliddi e porzione di banchina commerciale del Porto di Sottomonastero. L’unico scalo in atto disponibile, in rada aperta ed esposta ai venti, limita pesantemente le operazioni medesime e l’ormeggio in sicurezza delle unità navali, non consentendo, a ragion veduta, alle società di linea di garantire con regolarità i collegamenti, troppo spesso precludendo la sosta notturna e la conseguente partenza verso la terraferma a fronte dei marosi e delle intemperie. Non appare superfluo ribadire che le condizioni strutturali della zona portuale in esame evidenziano un peggioramento verificabile dalle autorità in indirizzo anche mediante mezzi e personale propri, ed inoltre affermare che, pur non trascurando di esprimere gratitudine per l’attenzione manifestata dalla Regione attraverso il Servizio Infrastrutture Marittime e Portuali, certamente lo status quo denunciato ed ampiamente documentato circa le condizioni di assoluta criticità, non giustifica, al pari di tutte le calamità naturali, iter burocratici che caratterizzano percorsi amministrativi ordinari, ma impone riposte immediate, concrete e mirate, anche per motivi legati alla protezione civile e dunque alla incolumità pubblica. Non si vuole assistere a morti annunciate ma legittimamente si invocano rimedi per la salvezza e la rinascita sul piano sociale, civile ed economico delle comunità eoliane.
Si chiede, ancora, agli organismi interessati ed in particolare a quelli di Protezione Civile di concerto con l’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Mobilità, voler dare cortese assicurazione riguardo alle iniziative ed ai provvedimenti necessari ed indifferibili la cui assunzione non più essere tardiva o trovare rallentamenti a causa di cavilli burocratici che negativamente interferirebbero con lo stato d’imperiosa urgenza e con la messa in sicurezza delle strutture portuali in argomento.
Distinti saluti.
IL SINDACO
(dott. Mariano Bruno)