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lunedì 21 gennaio 2013

PROPOSTA SHOCK DI MUSUMECI: “TAGLIO INDENNITÀ A CHI CAMBIA CASACCA”

di Giuseppe Bianca -
Parte come una provocazione, ma finirà con una proposta di legge all’Ars.
Nello Musumeci, all’indomani dei primi consistenti, ripetuti e non isolati cambi di casacca, di gruppo e di schieramento, lancia una proposta quasi “shock”. Il deterrente invocato, per una volta non proviene dall’ antipolitica o dai “grillini” .
Musumeci è stato uomo delle isituzioni, da Presidente della Provincia di Catania e da sottosegretario di Berlusconi, eppure al suo esordio all’Ars, registra la prosecuzione di un fenomeno che, uscendo da un binario fisologico, potrebbe assumere proporzioni preoccupanti.
“Questo eccesso di mobilità e di spostamenti da gruppi e schieramenti, va oltre la crisi di idee ed i normali, comuni e leciti ripensamenti. E’ dettato da fattori contingenti, di calcolo, di sedia e di opportunità. Si tratta di stabilire dei paletti. Anzi, proprio per rafforzare il valore di un dubbio e di un cambiamento, noi proponiamo la riduzione , da stabilire nei termini, dell’indennità di carica per chi lascia il gruppo originario di appartenenza”.
Non pensa Onorevole che questo vada a ledere con il dettato costituzionale del vincolo di mandato, a cui nessun eletto può essere sottoposto?
“No. Nessuno vuole ledere questi principi. Però l’Ars in piena autonomia può individuare dei criteri per procedere ad una limitazione o comunque ad una razionalizzazione con dei contrappesi sostanziali e reali per scoraggiare il fenomeno”
Al di là di volere ridurre le “ folgorazioni” e le crisi mistiche”, non vale la pena distinguere e precisare?
“Anche io in passato ho lasciato il gruppo di Alleanza Nazionale. Qui non si dice che è vietato avere ripensamenti, né si pesa la consistenza di ogni fatto di coscienza. Però non si può neanche mancare di rispetto platealmente alle scelte di coalizione che l’elettore esprime. Sul dettaglio della proposta lavoreremo, ma la strada del cambiamento passa anche da questo”.

Auguri a....Marta

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Marta Merlino
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

CERIMONIA PER RICORDARE BORSELLINO E CHINNICI. CANCELLIERI E SEVERINO A PALERMO CROCETTA: “IN SICILIA NUOVA PAGINA”

I ministri dell’Interno Anna Maria Cancellieri e della Giustizia Paola Severino sono arrivate a Palermo per partecipare a una cerimonia per ricordare i giudici Paolo Bersellino e Rocco Chinnici uccisi da Cosa nostra.
A dare il benvenuto ai ministri, il presidente della Regione, Rosario Crocetta. ”Il valore dell’antimafia spesso e’ stato dimenticato nelle nostre istituzioni, – ha detto il governatore – se oggi siamo arrivati a questa situazione e’ perche’ abbiamo considerata la battaglia alla mafia. Oggi e’ iniziata una nuova pagina di una Sicilia che si ribella, benvenuti ministri Cancellieri e Severino”.
“I giovani non vogliono piu’ sentire le stanche parole della retorica - ha proseguito – ma contribuire al  cambiamento. Se c’e’ una cosa che non mi piace e’ la retorica. Il modo migliore per onorare figure come Chinnici e Borsellino e’ quello di  seguirne l’esempio, delle proprie scelte di vita come fanno oggi tanti imprenditori che denunciano il racket o tanti poliziotti che rischiano la vita”.
“Abbiamo il dovere della memoria,  - ha detto, invece, il ministro dell’Interno, Cancellieri, intervenendo al Liceo Meli di Palermo - dobbiamo assolutamente continuare a ricordare Paolo  Borsellino e Rocco Chinnici, intanto per ricordare quello che hanno  fatto. In trent’anni la lotta alla mafia ha fatto tanti progressi,  trent’anni fa non si contrastava Cosa nostra. La guerra non e’ finita  ancora ma i risultati ci sono stati, soprattutto e’ cambiato qualcosa  nello spirito della gente. Sono degli eroi perche’  sapevano benissimo quello che facevano e che ogni giorno poteva essere il loro ultimo giorno eppure hanno continuato”.
“Voglio ricordare – ha dichiarato, quindi, il ministro Severino – alcune parole  rivolte ai giovani dal giudice Rocco Chinnici: ‘senza voi non ce la  faremo mai’. Questo ci da’ l’idea per capire se oggi siamo qui a  parlare di lotta alla mafia e’ anche grazie a igiudici come Chinnici.  E Paolo Borsellino dieva che la lotta alla mafia ‘non deve essere solo repressione ma un movimento culturale. E’ facile dire bisogna combattere la legalita’, ma si comincia dal basso, dal rifiuto del compromesso, dell’ottenimento del successo facile senza sacrificio bisogna cominciare dalle famiglie”.

domenica 20 gennaio 2013

Emergenza idrica. Saverio Merlino ci invia il testo dell'emendamento che l'on. Siragusa presenterà alla Camera per bloccare il "colpo di mano" del Senato

QUESTO IL TESTO  DELL'EMENDAMENTO INVIATOMI DALL'AMICA ON. ALESSANDRA SIRAGUSA  CHE DOMANI PRESENTERA' ALLA CAMERA DEI DUPUTATI A PROPOSITO DELL'EMERGENZA IDRICA NELLE ISOLE EOLIE.
PURTROPPO ANCHE L'ON. SIRAGUSA MI  HA RAPPRESENTATO LE DIFFICOLTA'  SULLA PROCEDURA DI ABROGAZIONE.
Caro Saverio,
 ti invio di seguito l'emendamento come da te richiesto e che domani presenteremo.
Un abbraccio
Alessandra

AC. 5714
Art. 2
Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: «14 giugno 2012» sopprimere le seguenti parole: «, nonché le disposizioni di cui all'articolo 17 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3738 del 5 febbraio 2009, pubblicata nella Gazzetta Ufficialen. 39 del 17 febbraio 2009, e successive modificazioni.».
 Di seguito l'articolo dell'Ordinanza Presidente Consiglio Ministri n. 3738/2009.
Art. 17.
     1. Al fine di assicurare la risoluzione del contesto emergenziale in atto nel territorio delle isole Eolie, limitatamente all'emergenza idrica, l'Avvocato Luigi Pelaggi è nominato Commissario delegato in sostituzione del Prefetto di Messina nominato con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 gennaio 2008, n. 3646 ed esercita le funzioni di cui all'ordinanza n. 3225/2002, articoli 1 e 4 anche mediante l'esercizio dei poteri derogatori di cui all'art. 6 della medesima ordinanza e dell'art. 17 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, n. 3266. Il medesimo Commissario delegato si avvale della struttura e dei poteri di cui alle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri emanate per fronteggiare il contesto emergenziale in rassegna.
     2. [I riferimenti al Commissario delegato - Prefetto di Messina richiamati nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3691 del 2008 si intendono effettuati al Commissario delegato di cui al comma 1] [10].
     3. Entro dieci giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, il Prefetto di Messina provvede al passaggio delle consegne trasmettendo tutta la pertinente documentazione al Commissario delegato di cui al comma 1.
     4. Il Commissario delegato di cui al comma 1 è autorizzato ad avvalersi di un Comitato di indirizzo e controllo sulla programmazione e realizzazione degli interventi. Detto Comitato è composto da un rappresentante designato dal Dipartimento regionale della protezione civile della Regione Siciliana uno designato dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed uno designato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Con separato atto il Commissario delegato determina il compenso dei componenti del Comitato, sulla base di criteri di rigorosa perequazione connessi alla specifica professionalità posseduta, con oneri a carico dei fondi commissariali.
     5. Il Commissario delegato di cui al comma 1 può utilizzare le risorse finanziarie disponibili sulla contabilità speciale limitatamente a quelle assegnate per fronteggiare l'emergenza idrica. All'uopo è autorizzata l'apertura di apposita contabilità speciale intestata al predetto Commissario [11].
     6. [I commi 2, 15 e 16 dell'art. 1 dell'ordinanza di protezione civile n. 3691 del 2008 sono soppressi] [12].

L'impressionante forza della natura

Maurizio Mondello a Lipari: Motor Bike and scooter rent

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Judo. Gli impegni degli atleti eoliani nel prossimo fine settimana

 In attesa della Finale nazionale del Campionato Italiano Cadetti ( 9 e 10 febbraio) Francesca Russo parteciperà al Trofeo Alpe Adria - Gran Prix Italia Cadetti che si svolgerà  sabato e domenica prossimi a Lignano Sabbiadoro. Nella stessa data altri tre atleti,  delle classi "preagonisti",  dello Sporting Club Judo Lipari,  saranno a Taranto per partecipare alla gara denominata " Trofeo Intermazionale Città di Taranto " i tre atleti sono: Enya Livoti, Andrea De Salvo e Ugo Oliveri

È "SCELTA CIVICA CON MONTI" LA PRIMA LISTA PRESENTATA IN SICILIA

Palermo, 20 gennaio 2013 - È stata la lista di Scelta Civica con Monti presidente, per la circoscrizione Sicilia 1, la prima ad essere presentata questa mattina, alle ore 8.10, alla Cancelleria della Corte di Appello di Palermo. A consegnarla il direttore di Italia Futura Sicilia, Fulvio Manno.
A supporto della lista, il doppio delle firme necessarie, raccolte con cinque giorni d’anticipo rispetto alla scadenza grazie alla rete Puoicontarci.org, una sottoscrizione di aderenti e simpatizzanti che hanno dato la loro disponibilità a firmare. Secondo le direttive del leader Mario Monti, i cittadini per una scelta di correttezza hanno firmato sui moduli dove erano stati già scritti i nomi degli effettivi candidati senza lasciare margini di manovre dell’ultim’ora.
Tra i candidati nessun deputato nazionale o regionale uscente, il 40% di donne e una ampia quota di giovani. Tra le professioni medici, operatori finanziari, alti esponenti del mondo dell’impresa tra cui un’importante famiglia del vino siciliana, con la capolista Gea SchiròPlaneta. Rappresentato ai suoi massimi vertici anche il sindacato confederale Cisl ed il mondo cattolico, del volontariato e la comunità Arbreshe, gli albanesi di Sicilia. Tra le donne una precaria ed un ex ballerina del teatro Massimo.
 « E' stata una scelta precisa del presidente Monti quella di candidare persone che non hanno una storia partitica alle spalle, e quindi liberi da bagagli di clientele. La lista è portatrice delle esperienze del mondo del lavoro e del volontariato, per rimettere in moto la Sicilia, e rispondere alla grande esigenza di dare ai tanti giovani e ai meno giovani il diritto di essere parte produttiva del sistema Sicilia e Italia, con adeguate retribuzioni» ha affermato Massimo Plescia portavoce regionale di Italia Futura Sicilia.
La lista sarà presentata alla presenza di tutti i candidati mercoledì 23 gennaio presso la sedete del comitato elettorale di Scelta civica con Monti, in Piazza Crispi, 2 alle ore 10.30. Sono graditi i pre-accrediti in risposta a questa mail.
 Ufficio stampa:
Milvia Averna

Amaro Eolie....un amore di amaro !

Per informazioni e/o prenotazioni 090 9811035

Calcio. Terza Categoria. Il Malfa batte la capolista

Malfa-Pompei = 3 - 2
Eoliana - Ramet = 0 - 1
Sacro Cuore - Scirocco = 3 - 0
S. Pietro - Filicudi = 2 - 2

Calcio a 5. Sconfitta la formazione femminile della Ludica

Battuta d'arresto per la formazione femminile di calcio a 5 della Ludica Lipari. Sono state superate per 7 a 0 sul campo della formazione messinese dell'Atena, una delle candidate alla vittoria finale nel girone

INGROIA CHIUDE AL PD: “STOP AL DIALOGO”

Nessun dialogo fra ‘Rivoluzione Civile’ e il Pd mentre Vendola apre a un accordo con Monti. Il centrosinistra deve fare i conti con la decisione di Antonio Ingroia che ha ufficializzato il suo no ad accordi di desistenza. “Da questo momento Rivoluzione civile chiude la porta al dialogo con il Pd, che forse abbiamo lasciato aperta troppo a lungo, al di fuori dei calcoli elettoralistici. Ci rivediamo in Parlamento”. “L’unico voto utile -insiste l’ex pm di Palermo- e’ quello a Rivoluzione civile”, perche’ “se avremo una presenza in Parlamento il centrosinistra dovra’ fare i conti con noi e abbandonare le politiche liberiste del governo Monti”. Infatti “Berlusconi e’ politicamente finito, gli italiani sono vaccinati nei confronti di Berlusconi, il vero pericolo e’ Monti, piu’ pericolo ed insidioso” dell’ex premier.
Una proposta per una cosiddettta desistenza al Senato, sottolinea ancora Ingroia, “dal leader del centrosinistra non l’ho mai ricevuta, abbiamo ricevutio proposte dietro le quinte, attraverso interlocutori seppure autorevoli”. Cosi’ “mentre aspettavo di vedere Bersani ho saputo che incontrava Monti e non si e’ degnato nemmeno di una risposta” alle richieste di incontro sollecitate dopo il rientro del magistrato dal Guatemala e anche in tempi piu’ recenti.
 Ma il no alla desistenza si basa anche su questioni di merito, come ad esempio quella patrimoniale proposta da Rivoluzione civile mentre contemporaneamente “Bersani diceva no alla patrimoniale”. Quindi ognuno per la sua strada, anche perche’, e’ la convinzione di Ingroia l’accordo tra Pd e Monti “dietro le quinte e’ gia’ fatto”.
Non si fa attendere la replica di Bersani, secondo cui ”posizioni di radicalizzazione e di riduzione del tema della legalita’ su posizioni forzose non favoriscono il cambiamento”. ”C’e’ in Italia e in Lombardia la possibilita’ di portare il cambiamento – ha sottolineato Bersani – siamo davanti ad un appuntamento storico”. Bersani ha poi tenuto a precisare come ”noi non prendiamo lezioni da nessuno”, spiegando che da parte di Ingroia ”un gesto di considerazione della situazione sarebbe stato apprezzato. Non c’e’ bisogno di patti, se ciascuno si prende la propria responsabilita’, il mio apprezzamento non manca di certo. Non c’e’ mai stata un’ipotesi di desistenza – ha concluso – siamo dei riformisti”.
Ma per una porta che si chiude, ce n’è un’altra che si apre, con il leader di Sel Nichi Vendola, che apre a Monti. “Se fa autocritica e corregge alcune delle sue controriforme e’ un fatto positivo. Con Monti si puo’ costruire un compromesso importante”. “Noi -osserva Vendola- non siamo di fronte a giuramenti davanti a Dio e dobbiamo dare delle risposte in un momento drammatico, a fronte di un’Italia che non solo paga il prezzo dell’ubricatura berlusconiana ma anche dei provvedimentidel governo Monti”.
Dalla Lega arriva il commento di Roberto Maroni, secondo cui “Vendola piega la testa all’inciucio con Monti. Grande ammucchiata, no grazie. Motivo in piu’ per vincere in Lombardia” scrive su Twitter il segretario della Lega nord.
Il segretario dei Pd, Pier Luigi Bersani, a Milano per aprire la campagna elettorale, difende la decisione presa dal Comitato dei Garanti del partito di escludere dalla prossima tornata elettorale i tre esponenti del partito, Mirello Crisafulli, Antonio Papania e Nicola Caputo perche’ inquisiti. ”Cerchiamo di dare l’esempio a prescindere dal tornaconto elettorale e ho fiducia che questa nostra posizione sia compresa sia in Sicilia che in Italia”.
”Spero che si cominci a capire che quello che diciamo facciamo – ha proseguito Bersani – e abbiamo regole molto, molto severe che applichiamo. Sia chiaro – ha tenuto a precisare – che restiamo garantisti e siamo per la presunzione di innocenza e che non stiamo parlando ne’ di condannati ne’ di colpevoli. Tuttavia, a questo punto, c’e’ un bene da tutelare che e’ la credibilita’ della politica, finita sotto i piedi in questi anni”.
Per Bersani “i voti sono tutti utili”. “Ci sono voti utili per segnalare una protesta o eprimere una adesione, poi ci sono voti utili per battere la destra e vincere le elezioni. Qui vince chi arriva prima”.
Ingroia però non accetta “lezioni di antiberlusconismo” dal leader del Pd. “Vedo Bersani in difficolta’. Evidentemente ci aveva sottovalutati e sta scoprendo ora dai sondaggi che tanto piccoli non siamo”. Igroia ricorda a Bersani “che se gli italiani hanno dovuto subire per 20 anni l’incubo berlusconiano e’ anche grazie al Pd e alla sua opposizione inesistente, a cominciare dalla legge sul conflitto di interessi che e’ la nostra priorità”, aggiunge il leader di Rivoluzione civica. “Il Pd, dopo anni di desistenza parlamentare nei confronti di Berlusconi, ora inciucia con Monti, dopo averne sostenuto il governo fino a qualche settimana fa insieme al Cavaliere e noi in questa compagnia non vogliamo stare. Ora Bersani finge di non capire e gioca sull’equivoco. Certo che Berlusconi resta un avversario ma non costituisce piu’ un pericolo, le sue chance di governare oggi sono nulle”, conclude Ingroia.

Vergogna! Furto-sacrilego nella chiesetta di S. Margherita a Lipari

Furto e sacrilegio nella piccola chiesetta della frazione di Santa Margherita a Lipari. Ignoti, penetrando in chiesa dopo aver forzato la porta della sacrestia si sono impossessati di un paio d'orecchini e di una spilla in oro antico (risalenti al '700 circa) che indossava la Santa. Hanno portato via anche qualche candelabro,ampolline per la celebrazione della Santa Messa e alcune tovaglie per l'altare.
I ladri hanno anche staccato la lingua del drago che si trova ai piedi della Santa, ne hanno lacerato in parte la tunica e hanno messo attorno al collo della statua di Santa Margherita un rosario che, in precedenza, la stessa teneva tra le mani. Ad accorgersi del furto è stata la signora Fiorella Restuccia che, ormai da qualche anno, si occupa della chiesetta per farla tornare al suo antico splendore.
A Natale scorso, per la prima volta nella storia, un sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, aveva preso parte alla solenne celebrazione tenutasi nella frazione.
Di quanto accaduto sono stati informati il parroco Don Gaetano Sardella e i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo sul sito ed avviato le  indagini. Don Gaetano - da noi contattato - oltre a stigmatizzare quanto accaduto si è dichiarato convinto che le forze dell'ordine sapranno assicurare alla giustizia i responsabili. Come si ricorderà il mese scorso ladruncoli avevano preso di mira il Santuario della Madonna della Catena a Quattropani ma avevano portato via solo pochi spiccioli dalla cassetta che si trova alla base del portacandele.
Il continuo perpetrarsi di furti, il recente incendio dei mezzi del tecnico comunale Placido Sulfaro e tutta un'altra serie di episodi di microcriminalità creano preoccupazione tra i cittadini e , ovviamente, tra gli amministratori locali che- attraverso il sindaco Giorgianni- hanno mosso i dovuti passi affinchè si arrivi a debellare questo fenomeno sempre più crescente. 

Cani randagi e/o vaganti sbranano un gatto a Pianoconte

Ancora "cani randagi e/o vaganti" in azione a Pianoconte. Questa volta hanno "colpito" in una abitazione ubicata in via Quattropani. A farne le spese un povero gatto domestico che è stato letteralmente sbranato. Il tutto si è verificato intorno alle 23 di ieri. Non è la prima volta che  i cani "colpiscono" in quella zona, in quella casa in particolare. Recentemente ne hanno fatto le spese alcuni animali da cortile.
Questi randagi, o presunti tali, si muovono in branco e costituiscono un pericolo anche per le persone.
Recentemente nell'isola è stata portata a compimento una parte della campagna di sterilizzazione di cani e gatti ma resta il problema di questi animali vaganti che incutono timore e continuano a fare razzia di tutto ciò che capita  loro a tiro.

Malfa. Ladri "visitano" il bar "Malvasia"

Ladri in azione a Malfa, nell'isola di Salina. Sono penetrati sono all’interno del bar “Malvasia”, attività  ubicata nel centro e gestita dalla famiglia Rando. 
I ladri sono entrati nel locale dalla  porta d'ingresso, dopo aver asportato senza romperlo uno dei vetri che faceva parte della porta. 
Stando alla stima del titolare sarebbero stati asportati 5 mazzetti  di “Gratta e vinci”, per un totale complessivo di 1.500 euro.Si sarebbero impossessati altri altri 300 € in monetine e di 110 € in banconote. 
Il bottino è stato completato dal furto di  alcune bottiglie di alcolici. che si trovavano a portata di mano. Ad accorgersi dell'accaduto all'apertura, intorno alle 6 del mattino, i gestori che hanno trovato il vetro appoggiato alla porta e la cassa bloccata dopo un evidente tentativo di forzarla.
Dell'accaduto sono stati informati i carabinieri dell'isola presso i quali è stata presentata la relativa denuncia.

ORA BERLUSCONI VUOLE LOMBARDO, NON SOLO IL SUO PARTITO

Era il 18 luglio del 2012. Una giornata come le altre. L’Assemblea regionale siciliana, in testa i deputati del Pdl,  ribolliva di rabbia e indignazione per la permanenza di Raffaele Lombardo a Palazzo d’Orleans a causa dell’inchiesta della Procura di Catania a carico del governatore e, ancor di più, a causa dei conti in rosso. Nelle prime ore del mattino esplode il finimondo, la Regione si è estinta, non può pagare più niente. Il Giornale di Silvio Berlusconi, in paranza con Libero, comunicano la ferale notizia a caratteri cubitali, in prima pagina. Più spazio delle Torri Gemelle. La Grecia dell’Italia, addita Il Giornale. Poi l’annuncio: “La Sicilia è fallita”. Nel sommario l’elenco delle nefandezze compiute da Raffaele Lombardo: “Un debito  da 5 miliardi, scandali, assunzioni con gli amici e fondi Ue mal gestiti”. Infine, la fucilata: “Monti licenzia Lombardo”.
Silvio Berlusconi corteggia il Professore a quel tempo e spara su Lombardo attraverso i suoi potenti mezzi, dando ad Alessandro Sallusti, la sua ammiraglia, il compito di distruggere le linee nemiche, rappresentate da Lombardo e i suoi alleati. Delenda Cartagho.
La notizia fa il giro del mondo. Una Regione con il sedere a terra, irreversibilmente, non s’è mai vista. Colpa del traditore, Lombardo, con la complicità di Gianfranco Miccichè, ex delfino del Cavaliere. Finalmente, pan per focaccia. Si muovono le agenzie di rating, il mondo politico è in subbuglio e Mario Monti viene indicato, nientemeno, come il “killer” politico del Cavaliere per via della lettera, anch’essa irrituale, con la quale il Presidente del consiglio chiede informazioni sullo stato delle finanze regionali. Arrivano pure la sospensione del  rating di Fitch, e l’anticipazione dell’ormai prossimo declassamento di Moody’s a pochi giorni di distanza dal giudizio “tranquillo” della stessa agenzia di rating. .Circolano inoltre strane storie, fantafinanza, La Grecia alla miseria e la “Sicilia come la Grecia” guadagnono spazio perfino sul New York Times .
La botta è violenta, Lombardo è fuori dalla grazia di Dio. Smentisce, urla, strepita, convoca conferenze stampa, ma non serve a niente, il danno è fatto. La prima pagina del Giornale di Berlusconi – la Sicilia è fallita – non è facile da smontare. Il Presidente della Regione fa i conti dei danni che la notizia  provocherà alle casse dela Regione a causa del feed back dei mercati. I tassi d’interesse cresceranno e la crisi di liquidità, che pure c’è, si aggraverà.
L’annuncio del fallimento, pur fasullo,  dunque mette in moto il meccanismo dello spread a danno della Regione. Ed è a quel punto che Raffaele Lombardo, alle corde,  annuncia a sua volta, una contromossa, anch’essa senza precedente. Dice di avere affidato ai legali della Regione l’incarico di chiedere il risarcimento per il danno d’immagine. Il Giornale e Libero, a suo avviso, hanno riferito notizie allarmistiche con conseguenze gravi. La Regione ha perso risorse, chi ha sbagliato deve pagare. Si parla di un miliardo di euro di risarcimento.
Nei giorni successivi Moody’s propone una classifica delle regioni italiane indebitate e si scopre che la Sicilia si trova nel gruppo centro ed in testa c’è invece il Piemonte, gestito dal  leghista Cota. E c’è chi fa notare che appena un mese prima del default la Corte dei Conti aveva firmato la parificazione del bilancio della Regione siciliana.
Tutto questo è avvenuto circa 180 giorni or sono, ma è come se fossero passati dei secoli. Ieri Berlusconi con Il Giornale stava da una parte, Raffaele Lombardo con il governo siciliano dall’altra, in trincea. A questo punto occorre una dissolvenza per ricominciare.
Silvio Berlusconi ha convinto il Partito dei siciliani di Raffaele Lombardo a intrupparsi nel centrodestra e ora vuole che lo stesso Lombardo si spenda in prima persona, dovrà capeggiare la lista al Senato per irrobustire la coalizione e permettere così la conquista del premio di maggioranza nell’Isola, impedendo il successo del Pd (ex alleato di governo). Un giro di valzer da provocare vertigini.
La politica abitua a tutto, non bisogna sorprendersi di nulla. Il limite dell’audacia viene aggiornato di volta in volta, come nel caso presente. E’ un’asticella che si abbassa continuamente . Lombardo ha abbandonato la campagna, alla quale avrebbe dovuto dedicare i suoi giorni dopo l’esperienza di governo, e guida una delle legioni di Silvio Berlusconi, a braccetto con Roberto Maroni e Gianfranco Miccichè.
Se la Sicilia fosse “capottata”, come Il Giornale di Berlusconi aveva annunciato, Lombardo si troverebbe in campagna, ma non di sua volontà. E la Sicilia starebbe peggio della Grecia.
Ci rimane una curiosità da soddisfare, dato che da luglio del scorso anno ad oggi è cambiato proprio tutto. Il Giornale, edito da Pier Silvio Berlusconi, che anniunciò il fallimento della Sicilia, fa parte della galassia Fininvest, posseduta dal Cavaliere. Il Partito dei siciliani, messo in piedi da Raffaele Lombardo, che chiese il risarcimento per la notizia falsa, fa parte della galassia del centrodestra (nove liste al Senato in Sicilia), posseduto dal Cavaliere.
Fu avviata l’azione di risarcimento  o si è trattato di un annuncio e basta? E nel caso, assai improbabile, che gli avvocati abbiano fatto quel che dovevano, stando alla volontà del governatore, a che punto sono le cose?

Judo. Primo posto per Francesca Russo alla fase regionale del campionato italiano cadetti

Ieri, sabato 19 gennaio, l'atleta delle Sporting Club Judo Lipari ,Francesca Russo, ha partecipato alla Fase Regionale di Qualificazione del Campionato Italiano Cadetti, classificandosi al primo posto. 
La gara si è disputata a Catania al Pala Livatino.  La finale Nazionale sarà nei giorni 9 e 10 febbraio a Pala FIJLKAM di
Ostia Lido.  L'atleta in queste 2 settimane che anticipano la gara si allenerà intensamente per affrontare l'importante appuntamento che potrebbe valere la conquista della Cintura Nera. Ci auguriamo che Francesca tiri fuori un po di grinta e più convinzione perchè tecnicamente è un'atleta valida  ma spesso pecca di insicurezza.
Adalgisa Ferlazzo

Lipari: Questa sera a teatro

Questa sera, il Piccolo Borgo Antico,  al Palazzo dei Congressi alle ore 20.30, presenterà una commedia brillante dal titolo “Il Boss…olo di Casa Nostra”. Una commedia veloce e divertente. Un’ ora e mezza di puro divertimento. Per favorire i molti giovani, sempre più vicini al teatro, ma anche alle innumerevoli famiglie sempre presenti, ha adottato la formula della vendita dei biglietti in prevendita, dando a quanti ne fossero interessati, la possibilità di acquistare il biglietto anticipatamente, presso “Linea Verde” in via S. Lucia, al solo costo di 5 €. La Compagnia ricorda che è  possibile munirsi di biglietto anche questa sera all’ingresso al costo di 8 €.
Luana Spanò

I ricordi du zu Tanu ! di Giovanni Giardina 16-05-2012


Mi ricordu  di proverbi du zu Tanu !

Ogni malannu annichilisci, c’è cu è  ca s’arricchisci !.
Cu avi dinari campa felici, cu havi diebiti, perdi l’amici .
Amara a piecura c’avi a dari a lana..
Ci dissi u voi o mulu, simu nati pi dari u culu. ecc…ecc…!.

‘Un’eranu  studi  fatti dalla scienza
eranu fruttu  di anni  d’esperienza
si tramandavanu sempri di patri in figghiu,
ca poi sirvianu ‘nta vita cumu  cusigghiu.

Ahhhh!!!Sempri  ssi babbarì  iti cuntannu ?
I tiempi su moderni vannu canciannu;
Oggi simu tutti quasi   diplomati !
ormai, cu ci cridi cchiù  a ssi minchiati !

 E già ! Cumu  u sig. Monti, ch’è  prufissuri !
Dui su i cuosi:
1) O si scurdò  u  passatu, 
2) O puru, fami ‘nta vita sua, ‘unn’ha mai  pruvatu,
Apposta, ‘un’havi   pietà  du disgraziatu.

O cumu l’autru….u prufissuri  Prodi :
Va ricurdati cchiù  dda  bedda  lira?
Ca dopu chi cummattù  cu gran  valori…
ci livò  a  nazionalità, a  dignità e puru l’onori..

Nni missi l’euru , appostu di la  lira
e cu n’euru ,‘un s’accatta cchiù ,mancu na pira,
ca  lira, si fascia  a spisa  e nni  ristàva
e c’un  ticchiu di  pinsioni  si campàva .

Unni su , prufissura, duttura ,o l’ avvocatu,
anutili ca vu cuntu……… ci  atu   statu !
S’ha sordi ‘nta sacchetta, hannu a ricetta,
so nn’ha…. ti ritrovi ca balata ‘nta cuccetta.

Però u sig.Monti, pi siciliani havi  rispiettu,
pi chistu s’imparò prestu  u dialettu,
a tassa supa a casa  a chiamò…....IMU
spirannu ca cchiù  prestu, ni nni  IMU !

E vuliti ca mi scuordu  du zu Tanu ?
(‘un’era  un  prufissuri, era un viddanu)
Discia  sempri: “ Ca quannu  scappa  lu scitruolu…
ci vasci  sempri ‘nculu  all’urtulanu!”

QUOTE ROSA E SOCIETÀ CIVILE MEGAFONO, LISTA QUASI PRONTA

di GB -
Ancora in fase di allestimento e rifinitura la lista al Senato preparata dal Movimento che fa capo a Rosario Crocetta del Megafono. Il governatore ha atteso di ricevere la disponibilità ad una candidatura forte nel territorio ragusano. Gli occhi erano puntati sul deputato regionale Nello Dipasquale che, a quanto risulta, ha declinato l’invito, ribadendo pieno appoggio al progetto di governo ed alla lista.
Il movimento ha incassato intanto la disponibilità ad andare in lista di due professionisti nel Nisseno. Si tratta di Giuseppe Di Martino e Lillo Salvaggio. I collaboratori del presidente che stanno imbastendo la listaannunciano ormai come imminente la presentazione. La indiscrezione che trapela, meno contenuta di altre, ha per oggetto la presenza di un consistente numero di donne, ben al di là delle ormai obbligatorie e famose “quote rosa”.
Crocetta punta ad un rafforzamento della sua azione di governo, da consolidare attraverso un risultato elettorale soddisfacente, da portare a testimonianza del lavoro svolto. Oltre a mandare in Senato Beppe Lumia, capolista e interlocutore privilegiato del governatore un numero di voti compreso tra il 7 e il 10 per cento, e l’obiettivo minimo da conseguire.

IL PUZZLE DELLE LISTE. FRATELLI D’ITALIA, C’È UN EX CARABINIERE PDL, “SALVAGENTE” PRESTIGIACOMO

di Chiara Billitteri -
Il Generale dei Carabinieri, ormai in pensione, Leonardo Leso, sarà candidato alla Camera dei Deputati con il nuovo partito di Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Crosetto, Fratelli d’Italia.
Leso sarà capolista in Calabria, e terzo, invece, nella lista della Sicilia occidentale. A guidare la lista, come già annunciato qualche giorno fa, sarà Giampiero Cannella, deputato nazionale uscente e uomo vicino a La Russa. Seconda Carolina Varchi, ex vicepresidente nazionali di Giovane Italia.
“La candidatura di Leonardo Leso – ha dichiarato Cannella – , è la testimonianza che Fratelli d’Italia è un partito aperto ai contributi della migliore società civile”. La carriera dell’ex Generale si è chiusa poco tempo fa, il suo ultimo incarico è stato quello di comandante interregionale dei Carabinieri di Messina, ma per anni Leso è stato soprattutto addetto alla difesa della rappresentanza d’Italia alle Nazioni Unite di New York, e in passato ha partecipato a molte missioni internazionali.
Intanto si continuano a delineare le candidature nelle liste del resto della coalizione di centrodestra, e soprattutto nel Pdl, che in questi giorni sta cercando di sciogliere il nodo delle deroghe. La linea del partito di Silvio Berlusconi, con ogni probabilità, sarà quella di escludere dalle liste i parlamentari con più di quattro mandati alle spalle, fatta esclusione per gli ex ministri Stefania Prestigiacomo e Antonio Martino, che nella lista della Sicilia Orientale saranno rispettivamente capolista (la Prestigiacomo) e terzo (Martino). Al secondo posto il coordinatore regionale del Pdl Giuseppe Castigione, che fino all’ultimo momento si è conteso il ruolo di capolista con la siracusana Prestigiacomo.
La lista della Sicilia occidentale, invece, sarà guidata dal segretario Angelino Alfano. Il secondo ed il terzo posto se lo giocano Dore Misuraca e Saverio Romano, leader del Cantiere Popolare, che potrebbe, però, essere piazzato subito dietro ad Alfano per ‘sancire’ l’alleanza tra i due partiti.

Auguri a...Diego, Ester, Raimondo, Georgia e Maria

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Diego La Greca, Ester Isaja, Raimondo Alduina, Georgia Angeleri e Maria Ziino
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

sabato 19 gennaio 2013

Il sindaco Giorgianni fa il punto a Teleisole sulla riunione di Roma. Argomenti: PC, Emergenza idrica e sicurezza

Un grazie per il filmato al collega Peppe Paino

Leni: una persona denunciata dai Carabinieri

Nell’ambito delle attività volte alla prevenzione ed al contrasto dell’abusivismo edilizio, effettuate nel territorio del Comune di Leni (ME), i militari della Stazione Carabinieri di Santa Marina Salina hanno segnalato all’A.G. di Messina una persona di 47 anni, ritenuta responsabile di abuso edilizio.
In particolare, nell’ambito di una specifica attività volta alla prevenzione e repressione della particolare fattispecie di reato, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 47enne del luogo, poiché ritenuto responsabile, di avere realizzato, in assenza delle prescritte autorizzazioni un centro di recupero e riutilizzo di materiali inerti e di scarto di lavorazioni edili, in un area di circa 5.000 mq.. L’intera area è stata sottoposta a sequestro.

Dimensionamento scolastico in Sicilia. Ci scrive Bartolo Pavone

Caro Direttore,
con la lentezza serafica che caratterizza noi siciliani, anche nell’isola si avvieranno la prossima settimana le procedure per il dimensionamento / razionalizzazione della rete scolastica.
Era ora. L’Assessorato Regionale all’Istruzione ha annunciato una riunione tecnica per i prossimi giorni per fare il punto della situazione che è presto detto: bisogna mettere in discussione – tranne rare eccezioni – tutto quello che si è fatto durante l’anno scolastico e tutto quello che è rimasto in sospeso.
In ogni caso bisognerà fare i conti con il Miur che ha fatto sapere chiaramente il suo pensiero attraverso i Direttori Generali Regionali, convocati, a tal uopo, a Viale Trastevere.
La mancata Intesa Miur-Conferenza delle Regioni sul dimensionamento implica il mantenimento a regime dell’art. 19 della legge n. 111/2011 come modificata dalla legge n. 183/2011 e quindi, per il prossimo anno scolastico, si potrebbe arrivare ad adottare il parametro medio di 900 alunni per istituto.
Tanto basta perché la Sicilia rimetta in discussione quasi tutto quello che è stato deciso per quest’anno, tenendo presente che, in applicazione delle norme citate sopra, se la scuola non raggiunge i 600 alunni o i 400, in casi particolari, non si prevede l’assegnazione del Ds e del Dsga titolare!
Poiché in Sicilia quest’anno, grazie agli interventi scriteriati consumati dalla Regione, operano ben 171 scuole sottodimensionate e si finiscono – anzi è auspicabile che si finiscano! – ben due concorsi per Dirigenti Scolastici sono bene assicurare non solo stabilità istituzionale alle scuole, ma anche il massimo di posti certi al neo Dirigenti Scolastici e, di conseguenza, ai Dsga. 

Bartolo Pavone

Calcio a 5. Per la Ludica Lipari vittoria "pesante" in trasferta

Vittoria pesante, ai fini della classifica per i ragazzi della Ludica Lipari di calcio a 5 impegnati nel campionato di C2.  Si sono imposti per 8 a 7 in trasferta sul campo dell'A.S.C. La Madonnina di Belpasso. La vittoria preziosissima è maturata nei minuti finali.  Le reti sono state messe a segno da Pellegrino Daniele (6), Rosi e Sturniolo.
Le ragazze di calcio a 5 della Ludica, dopo il vittorioso esordio di domenica scorsa, domani giocheranno a  Messina. 

"Colpo di mano" sull'emergenza idrica nelle Eolie. L'on. Bratti risponde a Merlino

Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo una nota inviatagli dall'on. Alessandro Bratti a proposito del "colpo di mano" al Senato inerente l'emergenza idrica e alla richiesta dello stesso Merlino di presentare alla Camera un emendamento che blocchi il tutto. 
Caro Saverio,
Sapevo il tutto. Il problema è che il nostro margine di manovra alla Camera è assolutamente limitato perchè è difficile per non dire impossibile che se modifichiamo il provvedimento questo ritorni al Senato data la situazione...Ti assicuro che faremo il possibile per contrastare questa scelta.
Saluti
Alessandro Bratti

Spazio ai Lettori: "C’era una volta un valore chiamato libertà". Ci scrive il signor D'Angelo


Gentile Direttore, se ritiene opportuno, desidererei fosse pubblicata questa lettera, non è un articolo mirato, ne informativo, sono soltanto delle  considerazioni sul Nostro stato sociale con l'approssimarsi delle elezioni. 
Le scrivo perchè mi  sembra di aver capito che abbia inserito nel Suo giornale uno spazio dedicato 
ai lettori apposito, anticipatamente ringrazio. 
Giuseppe Alessandro D'Angelo
Egregio Direttore, sfogliando sui quotidiani sia Nazionali che locali, noto con rammarico che più il tempo passa più la Nostra società “per così dire civile” invece di emanciparsi imparando e traendo insegnamento dai nostri stessi errori che hanno segnato la storia di questo paese, sta via via regredendo, tutto ciò che ci circonda, dai rapporti interpersonali di carattere sociale, civile, al modo di vivere la Nostra quotidianità, sembra mutarsi drasticamente ed in peggio. Tutti quei valori, per i quali si sono sacrificati ed hanno lottato scendendo in piazza i Nostri padri, le nostre Madri basati su principi di uguaglianza, di libertà e di democrazia, si stanno sempre più rendendo vani usando una antica e blanda scusa “è per il Vostro bene e per il pubblico interesse” strano, questa frase la disse zio Adolfo e sappiamo tutti come andò a finire, siamo passati dalla legge sulla privacy a SERPICO che ci passa al setaccio la Nostra situazione economico finanziaria, lasciando a Noi cittadini l’onere di dimostrare la Nostra innocenza fino a prova contraria. Siamo passati dalla libertà, uguaglianza e parità dei diritti, a “è meglio che le donne per il loro bene non escano di casa dopo il tramonto” frase citata dal Prefetto di Bergamo, per non finire alle telecamere di sorveglianza dei cittadini che debbono essere messe in ogni vicolo delle strade per riprendere tutto tutti e chiunque, all’obbligo di usare bancomat e carte di credito a chiunque anche alle persone anziane che hanno poca manualità con la tecnologia per tenere sotto costante controllo e rintracciabilità le nostre “ormai ridotte all’osso” spese, senza contare l’ argomento Giustizia, tutti vengono spiati controllati ed intercettati da tutti, per poi essere messi alla pubblica gogna in prima pagina sui giornali ancor prima che l’interessato sia stato messo al corrente delle accuse, una volta il codice citava “tutti sono innocenti fino a prova contraria” adesso invece intanto sei colpevole, poi si vedrà. 
Concludendo, paragonando la società odierna a quella di trent’anni fa “visto che il suo giornale ha un angolo che si intitola come eravamo” adesso siamo: più poveri, più disoccupati, meno tutelati, più tartassati, più spiati e più sfruttati, tenendo conto che almeno, se volevi, potevi nascere Liparoto. 
Ma il Popolo una volta non era SOVRANO??? Viva la Democrazia.
Giuseppe Alessandro D’Angelo

"Non dia al cittadino eoliano dell'omertoso". Il signor Turcarelli replica al dottor Giacomantonio


 Egregio Direttore,
Seguo sempre il suo notiziario, da un po di tempo e noto una costante rubrica del Dott. Giacomantonio dove ricorda l'inciviltà diffusa nel comprensorio locale, dove haimè anche il Dott. Giacomantonio ne è stato a suo malcapitato protagonista.
 Mi permetta Dott. Giacomantonio ma Lei non può permettersi di dare al cittadino Eoliano dell' OMERTOSO.
Lei che proprio sotto la sua abitazione evidentemente non distingue giovani che fumano una sigaretta da uno SPINELLO (credo ancora sia proibito dalla legge).
Lei che se non ricordo male pose dei cancelli all'ingresso del palazzo comunale,
Lei che in occasione dell'incendio dello studio della Sig. Salmieri/Lagreca non scrisse due righe,
Lei che in occassione del tentato incendio all'abitazione della consorte dell'attuale Presidente del Consiglio forse non era a Lipari.
Lei che in occassione dell'aggressione al Sig. Agrip nel marzo 2008 forse non ebbe tempo di invocare controlli e dispensare suggerimenti.
Lei che in occasione dell'incendio doloso della mia autovettura nuova nel gennaio 2009 forse pensò IMPARERA' A FARSI I FATTI SUOI.
Mi permetta Lei a me in quanto cittadino Liparoto non può e non si deve permettere a darmi dell'OMERTOSO.
Piuttosto prenda la busta di spazzatura e la depositi Lei al cassonetto piu vicino, stia tranquillo che il proprietario la vedrà e si sentirà molto più in imbarazzo dal'esempio di un cittadino modello e civile come è Lei.
Mi scusi Dott. Giacomantonio io la stimo come uomo e come ex amministratore ma OMERTA' è una parola che va bene "pi puddaciari" sicuramente non per chi come me è Eoliano dalla nascita.
Mi permetta infine una piccola punta politica, ma Lei come esponente ed ex Sindaco di un partito (oggi) al governo del Comune possibile non riesca a farsi portavoce di tutte le Sue condivisibili osservazioni ?.
CON LA STIMA E L'AMMIRAZIONE CHE SERBO PER LEI CORDIALMENTE
                                                                                    MAURIZIO TURCARELLI


NOTA DEL DIRETTORE: Caro Maurizio, solo una precisazione. Non si tratta di una costante rubrica che il dottor Giacomantonio tiene su questo. Ma gli scritti ai quali fai riferimento sono delle riflessioni/considerazioni che l'ex sindaco scrive (come può fare ogni altro cittadino che si firma) su questo sito e credo, contemporaneamente, sugli altri siti.

Vigili del fuoco "infermieri" a Lipari. Intervenuti per una segnalazione di pericolo, portano una anziana in ospedale

Erano intervenuti in località Tufo-Pianogreca di Lipari a seguito di una segnalazione verbale che, in mattinata, era stata fatto loro dalla 83enne M.V.. Segnalazione che riguardava la potenziale pericolosità di un palo Telecom parzialmente divelto. Ma, una volta giunti sul posto e recatisi nell'abitazione della donna, i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari (caposquadra Salvatore Pannuccio, vigili Nicola Bombaci, Gennaro Biviano, Puccio D'Angelo, Masino Spanò, Davide Favaloro e Nunzio Giuffrè, il vigile discontinuo Massimo Libro) hanno trovato l'anziana in non perfette condizioni di salute. Per  la precisione con alcune ferite lacero-contuse al viso che la poveretta aveva provveduto a medicare alla meno peggio. Ai vigili ha raccontato che, nel tornare a casa, era stata urtata da un'auto ed era finita a terra.  Alle sollecitazioni dei pompieri di farsi trasportare in ospedale, con l'ambulanza  del 118 che loro stessi avrebbero provveduto a chiamare, la donna ha opposto un fermo diniego. Solo dopo insistenti pressioni dei vigili la signora ha acconsentito a farsi accompagnare in ospedale ma ad una condizione: che la trasportassero i pompieri sulla loro "campagnola". 
L'anziana è stata così accompagnata in ospedale, medicata e riportata a casa. 

Lo Stromboli si "quieta". La nota della Protezione civile

Dopo giorni di intensa attivita', si quieta lo Stromboli.
Dall'analisi dei dati acquisiti dalle reti di monitoraggio, negli ultimi due giorni il flusso lavico lungo la Sciara del fuoco, spiega il Dipartimento nazionale della Protezione civile e' apparso non piu' alimentato e in continuo raffreddamento.
Anche i parametri dell'attivita' esplosiva sono rientrati sui valori tipici della normale attivita' stromboliana. "Nonostante la costante attivita' di monitoraggio - viene spiegato - lo Stromboli e' caratterizzato da attivita' continua e persistente che puo' dar luogo a variazioni repentine non prevedibili". Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, non si registrano variazioni significative a livello di edificio vulcanico, ne' della Sciara del fuoco, ma permane una velocita' di deformazione alta della zona craterica sommitale, sebbene in netta diminuzione rispetto ai giorni scorsi. Sono proseguite sull'isola le attivita' di manutenzione delle stazioni di monitoraggio e dei sistemi di allertamento, nonche' le attivita' previste dal Piano d'emergenza. Il Centro funzionale rischio vulcanico del dipartimento continua nell'attivita' di sorveglianza, sia attraverso i centri di competenza (Ingv e universita' di Firenze), sia attraverso proprio personale presente sull'isola.

Videosorveglianza? Giacomantonio propone di "risparmiare sui vigili urbani"

Riceviamo dal dottor Michele Giacomantonio e pubblichiamo:
Il controllo del territorio a Lipari è un’emergenza. Certo anche sulle strade esterne all’abitato come ha dimostrato il danneggiamento delle macchine del geom. Sulfaro, ma anche ed in particolare nei centri urbani dell’isola a cominciare da Lipari. Rispetto a questa emergenza il servizio di prevenzione e repressione è inadeguato: sia quello dei carabinieri sia quello della polizia municipale. Questa emergenza viene da lontano ed in particolare hanno influito dieci anni di latitanza dell’amministrazione comunale. Per questo credo che non abbia diritto il sig. Giulio China di alzare la voce e quando lo fa mi ricorda tanto quel vecchietto che la sera sulle tv spolvera le sedie, dice barzellette, e se la prende con Monti e con i giudici.Ma restiamo a noi. Proprio perchè l’emergenza viene da lontano non si può trascurare. Avevo salutato con grande interesse il progetto di istituire un servizio di videosorveglienza, ma pare che non se ne farà niente perchè non ci sono, mi si dice, le risorse. Non vorrei apparire polemico ma forse si potrebbe risparmiare sui vigili...per quello che servono. Avevo segnalato due giorni fa un materasso in un vicolo ed una borsa di rifiuti in un’aiuola. Sono ancora lì. Voi credete che qualcuno sia venuto a vedere? Nemmeno per sogno. Un primo materasso era comparso nello tesso posto un mese fa, ci vollero dieci giorni per portarlo via. 
Avreste creduto che qualche vigile abbia fatto una piccola indagine per sapere chi era l’incivile che se n’era liberato in maniera così poco urbana. Ma nemmeno per sogno. Mi si dice che i vigili hanno tanto da fare a controllare le strade... Voi dite? C’è una curva a Lipari molto pericolosa proprio in pieno centro storico: è quella che immette da via Umberto I in corso vittorio Emanuele danti alla pescheria. A dire il vero è divenuta pericolosa da quando si è permesso al bar di realizzare una copertura che prende tutto il marciapiede confinante con l’ultimo tratto di via Umberto I; anzi siccome erano rimasti trenta centimetri liberi si è pensato bene di occuparli con una fila di piante. Ora proprio in quel tratto di strada,. tutte le mattine parcheggiano una o due e persino tre macchine. 
Il malcapitato cittadino che, magari con la pioggia, deve imboccare il vicolo a fianco alla pescheria, deve affidarsi l’anima a Dio e sperare quando supera a destra ( a sinistra non c’è spazio sufficiente)le macchine parcheggiate, non giunga da via Umberto I una macchina o peggio una moto a tutto gas. E se il cittadino ha un bambino per mano o una carrozzella? Ebbene si è mai visto un vigile che faccia spostare le macchine, o dia una multa, o si accerti che si renda libero (come il codice della strada prescrive) un pezzo di marciapiede per non dovere traversare nel centro della strada? 

Per questo dico polemicamente che se bisogna trovare i soldi per istituire un servizio di videosorveglianza forse si potrebbero tagliare i costi della polizia municipale. Con un servizio di questo tipo forse si scoprirebbero gli incivili che gettano materassi ed altro nei vicoli, che si ubbriacano e la notte distruggono le macchine, che per gioco strappano alle macchine specchietti e tergicristalli, che soprattutto il sabato notte orinano per le strade, urlano, si azzuffano. Forse si riuscirebbe a spiegare a tanti ragazzi che divertirsi non vuol dire danneggiare e disturbare il prossimo. 
La sera del 6 gennaio, quella della Befana, quando danneggiarono la mia macchina a villa Mazzini, ne danneggiarono gravemente anche altre due. Si è detto che erano quattro o cinque ragazzini fra i 14 ed i 16 anni ubriachi fradici che avevano una Jeep forse presa ad un parente e guidando all’impazzata fecero quel “popò” di danno. Poi, si dice, che si pestarono fra di loro. Ma di tutto questo ufficialmente non si sa niente. Eppure quella jeep deve essere finita da un carrozziere con una grossa ammaccatura e forse qualche ragazzo deve essere andato a farsi medicare. Ma a Lipari l’omertà regna sovrana.
Michele Giacomantonio 

DESISTENZA NELLE REGIONI IN BILICO, INGROIA CI PROVA

Antonio Ingroia ha annunciato che il suo Movimento, Rivoluzione civile, riflettere sull’opportunità di una desistenza nelle regioni “a rischio”, dove il centrodestra potrebbe guadagnare il premio di maggioranza. Sarà tuttavia determinante un’altra circostanza, che Rivoluzione civile abbia modeste possibilità di ottenere un seggio.
Il Movimento potrebbe non presentare una propria lista nel caso in cui queste due condizioni si verifichino. Si tratterà, però, di una valutazione “unilaterale”. Nessuna trattativa, nessuno scambio con chicchessia, cioè con il Partito democratico o il centrosinistra.
Ingroia ha annunciato questa “svolta” – finora l’idea era stata respinta pregiudizialmente – nel corso di una trasmissione radiofonica. E’ difficile che la coalizione di Ingroia – Idv, Fds, arancioni e Verdi – sposi l’idea della desistenza, stando a quanto finora è stato detto da alcuni autorevoli leader, come Leoluca Orlando. Il sindaco di Palermo proprio nei giorni scorsi ha detto ai quattro venti, per esempio, di avere ricevuto una proposta da parte di Dario Franceschini nel corso di una conversazione telefonica, sulla desistenza nelle Regioni a rischio. Il sindaco ha riferito di avere respinto la proposta, commentando che essa sarebbe testimonianza della debolezza, spaventato dai passi avanti che Rivoluzione civile sta facendo ai danni del centrosinistra.
La dichiarazione che non ha certo fatto felice Dario Franceschini, costretto a spiegare  l’inspiegabile.Non era nelle sue intenzioni proporre un patto, ha detto , ma segnalare quanto fosse svantaggioso per la sinistra, e vantaggioso per Berlusconi, frammentare un’area politica che può aspirare al successo, impedendo al centrodestra di tornare al governo. L’inghippo, comunque, è un altro: le Regioni in bilico, Sicilia e Campania, potrebbero dare dei seggi a Rivoluzione civile e quindi non possono essere un territorio di desistenza. Restano la Lombardia e il Veneto.
Anche Luigi De Magistris, come Orlando, è sembrato intenzionato a non fare passare alcun patto di desistenza. Se stanno così le cose, l’auspicio di Antonio Ingroia, non può che essere solo un auspicio, è destinato a rimanere tale, a meno che dalla valutazione unilaterale non si vada al tavolo della trattativa “sommersa”.
Siccome le primarie non consentono liberalità al Partito democratico sulle composizioni delle liste, restano due possibilità: candidature ben piazzate nelle liste di sostegno o un entante cordiale all’indomani del voto, in sede di formazione del governo.
Ma queste eventualità, allo stato, sono da scartare, visto che Ingroia ha fatto cenno unicamente ad una valutazione unilaterale da parte di Rivoluzione civile. Allo sportello dei bookmakers, la desistenza allo stato verrebbe data una a cinquanta. Come vincere la lotteria di Natale.

IN FUGA DA GRANDE SUD: IL PD APRE LE PORTE AI RIBELLI

“Esprimiamo apprezzamento per la scelta compiuta oggi dagli onorevoli Michele Cimino, Riccardo Savona, Edy Tamajo e Titti Bufardeci, i quali hanno deciso di uscire dal Grande Sud per poter aprire un dialogo con il centrosinistra, in particolare con il Partito Democratico, a partire dalla prossime elezioni politiche nazionali. E’ un atto forte e coraggioso: denota fiducia nei nostri confronti, per cui li ringraziamo, e tale atto merita la massima attenzione”. Così in una nota Giuseppe Lupo, segretario regionale Pd della Sicilia, e Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Partito Democratico.
Il Pd dialoghera’ con gli esponenti di Grande Sud Michele Cimino, Riccardo Savona, Edy Tamajo e Titti Bufardeci, in rotta con Gianfranco Micciche’ dopo l’alleanza elettorale siglata dall’ex sottosegretario con Silvio Berlusconi e la Lega. “Si tratta di un fatto importante nel panorama politico e per le sorti della Sicilia. E non solo in quanto avvenuto del tutto al riparo da logiche e ombre di opportunismi e convenienze ma anche, e soprattutto, perche’ si fonda su un programma serio e interessante di rilancio dell’economia e della societa’ siciliana – dicono – Dall’incontro tra le idee e il patrimonio di esperienze dei deputati Cimino, Savona, Tamajo, Titti Bufardeci e il centrosinistra puo’ infatti nascere una sinergia capace di risollevare la Sicilia dal ristagno politico e dall’abbandono a cui il centrodestra, nonostante innumerevoli proclami, l’ha condannata per favorire gli interessi dell’alleato leghista. La Sicilia ha invece tutte le potenzialita’ per poter diventare, da problema, un punto di forza e di riferimento non solo a livello nazionale ma anche continentale. Non si tratta di obiettivi irrealizzabili.
“Come indicato da Michele Cimino, Riccardo Savona, Edy Tamajo e Titti Bufardeci – conclude la nota – con i necessari investimenti infrastrutturali, efficaci interventi in materia occupazionale, il rilancio dell’agricoltura, attenzione al sociale, tutto questo, unito ovviamente alla lotta alla criminalita’ organizzata, puo’ diventare possibile. Su misure di questo genere intendiamo per questo lavorare per la costruzione di un futuro rapporto con Michele Cimino, Riccardo Savona, Edy Tamajo e Titti Bufardeci non solo per rafforzare il governo nazionale ma anche quello regionale di Rosario Crocetta”.

Auguri a..Peppe, Anna e Laura

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Peppe Paino, Anna Merlino e Laura Mandarano
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

Pd: no a Crisafulli, Caputo e Papania nelle liste

corriere.itLa Commissione nazionale di garanzia del Partito Democratico, presieduta da Luigi Berlinguer, in base a un criterio di opportunità ha deciso di non includere nelle liste elettorali le candidature di Mirello Crisafulli (di Enna), su cui pesa un rinvio a giudizio per abuso d'ufficio; di Antonio Papania (di Trapani), che ha patteggiato davanti al gip di Palermo una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d'ufficio, quando ricopriva l'incarico di assessore al lavoro presso la Regione Siciliana; e di Nicola Caputo (di Caserta), indagato per rimborsi falsi come consigliere regionale.
RINUNCE VOLONTARIE - I garanti del Pd hanno emesso il loro «verdetto» per alcune candidature giudicate inopportune e in contrasto con i principi del codice etico. Per Nicola Caputo la Commissione ha considerata decaduta la deroga concessa dal Comitato elettorale nazionale. La Commissione di garanzia ha inoltre preso atto di due rinunce volontarie alla candidatura da parte di Bruna Brembilla (candidata in Lombardia) e Antonio Luongo (in Basilicata).
LA DECISIONE - C'era attesa per la decisione della Commissione: si trattava di sciogliere un nodo non facile, quello delle candidature di «pezzi grossi» come Angelo Capodicasa, Vladimiro Crisafulli, Giovanni Papania e Francantonio Genovese che, insieme, raccolgono oltre 40 mila preferenze. Sull'opportunità politica di candidarli, c'è ora la pronuncia ufficiale.
«GIACOBINISMO E GIUSTIZIALISMO» - Non si è fatta attendere la reazione del senatore Crisafulli: «È giacobinismo allo stato puro. Un errore e una scorrettezza clamorosa». Intervenendo alla Zanzara, trasmissione di Radio 24, Crisafulli ha anche parlato di «posizione giustizialista», ricordando che però «c'è sempre uno più puro che ti epura». Il senatore aveva dominato le primarie nella sua Enna, doppiando largamente il secondo candidato, Maria Gaetana Greco. Anche Papania («Preferisco non parlare») aveva superato con ampio margine Pamela Orrù. Stessi toni anche per il campano Caputo, che si dichiara «esterrefatto» perché «basta un solo un avviso di garanzia per mettere uno fuori gioco».
«IMMAGINE E ONORABILITÀ» - Il presidente della Commissione, Luigi Berlinguer, ha commentato: «La Commissione nazionale di garanzia del Partito democratico ha voluto mantenere fermi due principi tra di loro in difficile equilibrio: da un lato quello costituzionale che si fonda sulla presunzione di innocenza del singolo e, dall'altro, quello che impone alla commissione che presiede la tutela dell'immagine e della stessa onorabilità di quel grande corpo collettivo che è un partito di massa come il Pd». «Di fronte a polveroni mediatici e a sommari processi di piazza (magari via web) che creano un irrespirabile clima di intolleranza e di generiche accuse all'intero sistema democratico - ha spiegato Berlinguer -, la Commissione ha scelto sulla base dell'interpretazione severa di codice etico, statuto, leggi dello Stato. Questo ci ha portato a ottenere due rinunce volontarie e a deliberare l'esclusione, con motivazioni tra loro diverse, di tre candidati dalle liste del partito».