Cerca nel blog

giovedì 23 maggio 2013

L'amministrazione risponde (di Michele Giacomantonio)

Ho sentito di una polemica su due pontili che sarebbe sorta in Consiglio Comunale e poi ripresa dall’ex Sindaco in una intervista ad un blog. Parrebbe che un pontile mobile di Filicudi della ditta Pippo Santamaria, consulente del Sindaco,  sarebbe stato accolto positivamente dalla Amministrazione Giorgianni mentre una identica richiesta avanzata anni fa dalla ditta Alfonso Stramandino avrebbe visto insorgere l’opposizione dell’epoca e avversare il provvedimento avvalendosi anche del parere contrario della circoscrizione di Filicudi che allora era presieduta da Antonino Santamaria padre di Pippo. Allora la richiesta di Stramandino fu respinta, sarebbe scandaloso – esclamava l’ex sindaco – se oggi quella di Santamaria venisse accolta. Sarebbe la dimostrazione che esistono due categorie di cittadini, una che deve abbassare la testa ed una che ha sempre ragione.
                                                      (email firmata)
Rispondo
 L’11 aprile del 2011, ancora vigente dunque la passata amministrazione  e cioè il Sindaco dott. Bruno,  la ditta Pippo Santamaria rivolge alla Capitaneria di porto di Milazzo la richiesta di un ampliamento per la collocazione di un pontile galleggiante a servizio del campo boe e dell’attività di noleggio esistente in località Filicudi porto.  
“L’area demaniale richiesta in ampliamento, rispetto a quella già in concessione, - si legge nell’istanza – sarà interessata dalla collocazione di un pontile galleggiante di tipo mobile prefabbricato, completamente amovibile ed a servizio del campo boe già in concessione. Il pontile sarà adibito esclusivamente per consentire lo sbarco a terra dei fruitori del campo boe, in considerazione del fatto che l’attracco sulla battigia è impossibile per la naturale presenza di ciottoli. Il pontile sarà adibito esclusivamente per consentire lo sbarco a terra dei fruitori del campo boe, in considerazione del fatto che l’attracco sulla battigia è impossibile per la naturale presenza di ciottoli.
Inoltre poiché la società ha un’attività di noleggio di gommoni, la presenza del pontile permetterebbe le operazioni sbarco e di imbarco al di fuori del porto commerciale garantendo maggiore sicurezza e senza intralcio per i mezzi di linea”.
La Regione Siciliana, dipartimento dell’ambiente, servizio 3, Demanio marittimo il 23 aprile del 2013, chiede al Sindaco di Lipari di esporre all’albo pretorio del Comune per trenta giorni dal 2 maggio al 31 maggio l’autorizzazione alla ditta invitando chi avesse interesse a conoscere gli elaborati ed a presentare osservazioni a tutela di eventuali diritti, di rivolgersi al Dirigente del Servizio 5 dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente.
Fin qui il procedimento Santamaria, facendo presente che l’Amministrazione Giorgianni su tutte le richieste relative al demanio marittimo non ha mai avanzato parere non avendo ancora istituito il PUDM (Piano utilizzo demanio marittimo) ex Piano Spiagge ma ha atteso che si pronunciasse il demanio regionale.
Diverso era il comportamento della Giunta Bruno anche quando è scaduto l’allor Piano Spiagge. L’Amministrazione ha continuato a rilasciare pareri con delibera di Giunta. Quando la ditta Stramandino avanzò richiesta di un pontile a Filicudi porto nel 2006, la Circoscrizione presieduta da Antonino Santamaria non respinse la richiesta come è stato detto, ma non espresse alcun parere giustificando questo comportamento col fatto che non aveva competenze tecniche alla dipendenza della circoscrizione che potessero essere di supporto per esprimere un parere e quindi girò la domanda al Comune di Lipari che diede l’autorizzazione. Autorizzazione confermata poi dal demanio marittimo. Su questa autorizzazione ci fu la petizione di un gruppo di cittadini di Filicudi che la contestò.
Tale autorizzazione, sarebbe ancora oggi in atto solo che lo Stramandino l’avrebbe ceduta a terzi che non hanno cominciato ancora i lavori forse in attesa di finanziamenti. Nel frattempo lo stesso Stramandino avrebbe chiesto una nuova autorizzazione sempre per un pontile mobile ma questa volta collocato a Filicudi Pecorini.
Quindi nessun comportamento disparitario nei confronti dei cittadini, ma solo procedure diverse delle due amministrazioni, quella di ieri e quella di oggi , che rivelano un maggior rispetto per le  competenze da parte dell’Amministrazione Giorgianni.
                                                                              Michele Giacomantonio


Seconda risposta a Sidoti
 
 
Ad Aldo Natoli. La Sovrintendenza e il Mercato del pesce

ARDIZZONE S’ARRABBIA: “SUBITO PUBBLICI, NOMI E SOLDI A CONSULENTI”

Non ha precedenti l’iniziativa del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone. Ha preso penna e calamaio, virtualmente, e “ordinato” al Segretario generale la pubblicazione dei nomi del consulenti che a qualsiasi titolo prestano la loro opera a Palazzo dei Normanni, gli incarichi attribuiti “dal mio predecessore e ancora in essere”.
Accanto ai nomi, avverte Giovanni Ardizzone, dovranno essere resi pubblici tutte le informazioni utili, e cioè la data di inizio e di fine dell’attività, gli emolumenti percepiti e da percepire, titolo accademico, oggetto dell’incarico.
Ma non è tutto. Il presidente dell’Ars pretende che siano trasmessi “nel più breve tempo possibile”, al suo ufficio “le relazioni rese dai consulenti successivamente al 5 dicembre 2012 ovvero una relazione sulle attività dagli stesi espletate dopo quella data”.
Siamo alla vigilia di un “repulisti” generale? Di sicuro stiamo per assistere a qualcosa di inconsueto per le ovattate mura di Palazzo dei Normanni. La lettera inviata da Ardizzione al Segretario generale, Giovanni Tomasello, non si presta a interpretazioni diverse. Le consulenze richieste dai membri del Consiglio di presidenza ed dai Presidente delle Commissioni saranno rese pubbliche al pari di ciò che avviene alla regione siciliana. E non solo: potrà essere valutata la qualità delle scelte compiute e dell’attività svolta.
La disposizione riguarda anche lo stesso ufficio del Presidente dell’Ars, naturalmente. La decisione allunga lo sguardo al passato. “Dispongo, scrive Ardizzone, che con le stesse modalità, siano pubblicati gli incarichi attribuiti dal mio predecessore e ancora in essere”.
Ed è su questo punto, sugli incarichi attribuiti da Francesco Cascio, che c’è attesa: le scelte politiche di Cascio, infatti, suscitano un interesse particolare perché l’ex Presidente dell’Ars ha annunciato una politica di tagli ai costi, che in verità, non ha potuto avere alcun riscontro nei bilanci del Parlamento regionale.
L’iniziativa di Ardizzone, appena resa nota, ha suscitato reazioni e molte domande. Non essendovi precedenti, ci si chiede perché mai il Presidente dell’Ars abbia assunto decisioni drastiche e “immediate”. Pare che gli abbiano addebitato una consegna del silenzio sulle consulenze del Palazzo e questo lo avrebbe fatto arrabbiare. La sua attenzione alla trasparenza e la parsimonia con la quale ha gestito il suo ufficio, poche unità rispetto alle affollate presenze del passato, avrebbero provocato il bisogno di far sapere subito.
La lettera al segretario generale avrà sicuramente conseguenze. E’ un precedente importante, sarà difficile tornare indietro.
Ecco il testo completo della lettera di Giovanni Ardizzone:
“Ben sapendo che i comportamenti di tutti sono stati improntati al massimo rigore, – si legge nella lettera – vi chiedo di voler aderire all’iniziativa sia per motivi di trasparenza, sia per evitare uno stillicidio di indiscrezioni che nuoce alla serenità degli addetti alle segreterie, al normale dispiegarsi delle consulenze, ma anche ai corretti rapporti fra politica e stampa parlamentare. Vi anticipo comunque che porrò l’argomento all’ordine del giorno di una prossima riunione di consiglio di presidenza perché si assuma una deliberazione di carattere generale”.

Arietta e Cantori Popolari da domani a domenica portano a Lipari 50 ragazzi diversamente abili

COMUNICATO
A distanza di tre anni torna a Lipari la tre giorni dedicata ai diversamente abili ed organizzata dal club “Arietta” di Messina in collaborazione con i “Cantori Popolari delle Isole Eolie”.
         Saranno una cinquantina circa i ragazzi che da domani a Domenica prossima giungeranno nel Capoluogo dell’Arcipelago Eoliano per trascorrere momenti di aggregazione e socializzazione.
         Diverse, al riguardo, le attività che intraprenderanno e che vedranno anche la partecipazione di amici del posto, resisi spontaneamente disponibili per l’occasione.
         Attraverso queste iniziative si intende  giungere ad una sempre più forte integrazione di queste persone meno fortunate di noi con la società, cosicché questo obiettivo non sia più una irraggiungibile chimera ma, piuttosto divenga stimolo per ulteriori quanto mai concreti miglioramenti alla qualità della propria vita, non senza saggiarne gli effetti sulla gente sempre più sensibilizzata ad accorgersi dell’esistenza di questa minoranza capace di stupire con performance sportive, lavori di artigianato e persino attraverso spettacoli di teatro e danza. 
         Durante la permanenza a Lipari i ragazzi del Club “Arietta” avranno modo di visitare il Centro Storico, fare un giro dell’isola in barca, assistere ad uno spettacolo musicale offerto dall’Associazione “Frammenti di Sole” ed in particolare partecipare alla S. Messa della Domenica nella Parrocchia di San Giuseppe.
         In questa sede ci sembra opportuno ringraziare tutti coloro i quali, nelle maniere diverse, hanno voluto dare un contributo all’iniziativa ed in particolare vanno menzionate la “Compagnia delle Isole”, la “Tarnav”, l’Associazione “Frammenti di Sole” , l’hotel “La Zagara”, il ristorante “La Bussola”, il bar “Il Gabbiano”.
Corrado  Giannò

Commemorazione strage di Capaci. Il dirigente Candia incontra le classi del S. Lucia e di Pianoconte

Gentile Direttore, 
oggi è la giornata di commemorazione della strage di Capaci. 
Ho pensato che nella nostra scuola, oltre al lavoro che già autonomamente gli insegnanti fanno sui vari aspetti dell'educazione alla legalità, sarebbe stato importante suggerire un'idea, porre una prospettiva che potesse rinviare all'esperienza umana e professionale di Giovanni Falcone, insistendo sul piano emotivo, sull'identificazione con il nostro quotidiano di oggi di quella stessa esperienza. Così sono riuscito a incontrare le classi della S.Lucia e di Pianoconte, scuola secondaria di 1°, e ho raccontato a loro di quando Falcone, al termine di una intervista sul  suo lavoro, rispose al giornalista che gli chiedeva quale motivazione lo avesse spinto a fare questa sua scelta di vita così difficile, con una semplice frase: lo spirito di servizio. 
Ho chiesto ai ragazzi se avessero capito cosa significasse questa frase, e se erano coscienti di quale fosse  il loro attuale servizio e le responsabilità che esso comportava. In tutte le classi che ho incontrato c'è stato qualcuno che ha risposto, sempre allo stesso modo: siamo studenti, il nostro servizio è essere studenti. Essere studenti non è solo un diritto, implica serio senso di responsabilità: studiare, eseguire le consegne, seguire le proposte didattiche degli  insegnanti, ascoltarne i consigli, saper convivere con i propri compagni, rispettarli, rispettare gli adulti, riconoscere gli sforzi e i tempi di ciascuno, esercitare la propria libertà nel riconoscimento della libertà degli altri, riconoscere regole di convivenza etc.. 
Il nostro spirito di servizio coincide proprio con l'esercizio di quelle responsabilità. Il mondo degli adulti chiede ai giovani di farlo, affinché essi domani diventino adulti migliori di quello che siamo noi oggi. Ho suggerito così ai ragazzi un motivo di riflessione: perché voi possiate oggi vivere questa opportunità educativa Giovanni Falcone ha dato la propria vita, non sprecate questa occasione, fate che ne sia valsa la pena.
Distinti saluti, 

Renato Candia

Michele Giacomantonio interviene sui debiti fuori bilancui

Ho letto una serie di dichiarazioni scandalizzate sui debiti di bilancio in discussione ieri ed oggi in Consiglio comunale e la cosa sinceramente mi sorprende.
Si tratta veramente di debiti eccessivi, assurdi. Incredibili, inverosimili?  C’è spreco di denaro pubblico? Si può parlare di incapacità a gestire i fondi pubblici dei cittadini.
Innanzitutto che cos’è un debito fuori bilancio? Si tratta una obbligazione verso terzi per il pagamento di una determinata somma di denaro assunta in violazione  delle norme contabili degli enti locali e quindi fuori degli stanziamenti previsti nei bilanci di previsione. Quindi debiti contratti senza deliberazione o oltre il limite di spesa autorizzato.
E’ vero che i debiti fuori bilancio non solo espongono l'ente che li contrae a controversie legali ma sconvolgono gli equilibri di bilancio togliendo di fatto significatività e valore alle stesse scritture contabili che possono anche arrivare a evidenziare avanzi di amministrazione di fatto inesistenti o, al contrario, occultare disavanzi sommersi.  Però è anche vero che non sempre è possibile evitare un debito fuori bilancio. Se si guarda con attenzione l’elenco arrivato recentemente in Consiglio Comunale vediamo debiti nati da spese processuali di dipendenti comunali, da sentenze passate in giudicato, da parcelle di avvocati, da atti esecutivi o di precetto.
Se un dipendente comunale è chiamato in giudizio per la propria attività e risulta che non ha responsabilità per ciò che gli viene contestato, è giusto che debba subire danno da questo procedimento e che le spese giudiziarie ( avvocato, ecc.), se non disposto altrimenti, gli venga rimborsato dal Comune. Certo in bilancio ci sarà una voce per spese giudiziarie di amministratori e dipendenti ma qualche volta il tetto può essere sforato e si crea così un debito fuori bilancio.
Così si crea spesso un debito fuori bilancio quando il Comune dà un incarico ad un avvocato per difenderlo in una controversia civile, penale o amministrativa. Al momento dell’incarico è difficile stabilire quale sarà l’onorario dell’avvocato perché bisogna vedere come si sviluppa il procedimento. Per cui al momento dell’incarico si stanzia una cifra simbolica (ai miei tempi era un milione di lire, se ricordo bene) e quando arriverà la parcella finale siccome sarà certamente più elevata della cifra stanziata si crea un debito fuori bilancio.
Poi ci sono le emergenze (una alluvione, una frana, ecc.) per cui l’Amministrazione deve intervenire tempestivamente attraverso ordinanza del Sindaco a prescindere se ci siano o non ci siano stanziate in bilancio somme necessarie all’intervento che è necessitato. Anche in questo caso spesso si crea un debito fuori bilancio e le ditte che hanno fatto l’intervento in emergenza spesso devono farsi riconoscere il credito dal giudice con sentenza ed è il caso di debiti fuori bilancio con sentenze passate in giudicato.
L'articolo 194 del Testo Unico degli Enti locali stabilisce, in sostanza, che è legittimo sanare i debiti fuori bilancio purché l'ente che li ha contratti ne abbia tratto una qualche utilità o arricchimento. Semplificando, si può dunque parlare di debiti fuori bilancio “buoni” e di debiti fuori bilancio “cattivi”. Quelli buoni sono quelli accumulati da un Comune per finanziare opere o servizi di pubblica utilità. Quelli cattivi sono quelli che vengono a crearsi in seguito a una gestione finanziaria inadeguata protrattasi nel tempo.
Si richiama l'attenzione sul fatto che la deliberazione consiliare di riconoscimento dei debiti fuori bilancio deve fornire la concreta prova dell'utilità, congiunta all'arricchimento per l'ente. I due requisiti devono coesistere, cioè il debito fuori bilancio deve essere conseguente a spese effettuate per funzioni di competenza dell’ente, fatto che individua l’utilità, e deve essere derivato all’ente un arricchimento cioè una utilità.
La sentenza del giudice libera il consigliere comunale dall’obbligo di verificare se esiste questa utilità e questo arricchimento perché si suppone che la verifica sia stata fatta dal giudice nel corso del procedimento.
Michele Giacomantonio

REGIONE, TROVATO L’ACCORDO: “SÌ AL PATTO DI STABILITÀ”

di C.B. -
Un patto di stabilità più leggero per gli Enti locali, che altrimenti non sarebbero stati in grado di rispettare: è questa la sintesi dell’accordo firmato oggi tra Regione e Anci Sicilia, e che permetterà ai comuni e alle province siciliane di prendere una bella boccata d’aria riducendo, in media dell’80 percento, la partecipazione al bilancio dello Stato.
Con il patto di stabilità verticale passa da 450 a 74 milioni di euro il contributo che i comuni dovranno versare per i saldi di finanza pubblica, e per le Province, invece, è azzerato.
L’intesa, sottoscritta dagli assessori all’Economia e alle Autonomie locali Luca Bianchi e Patrizia Valenti e dal responsabile dell’Anci Sicilia Giacomo Scala, inoltre è particolarmente vantaggiosa per i 201 comuni sotto i 5 mila abitanti, che vedranno azzerato il loro contributo.
Tutto questo grazie alla cessione di spazi finanziari per 192 milioni di euro, presi dal decreto legge 35 per il pagamento dei debiti alle imprese, e al quale si sono aggiunti i contributi del patto di stabilità della Regione siciliana.
Gli Enti locali, poi, potranno utilizzare i fondi per spese di investimento e per pagare i debiti con le imprese. La firma dell’accordo è stata presentata come un passo molto importante, che “colma un vuoto – come spiegato dall’assessore Valenti – in quanto l’anno scorso la mancata adesione al patto di stabilità verticale aveva tagliato fuori i comuni siciliani”. “Con la firma dell’intesa – ha sottolineato Scala – invece vengono salvati i bilanci di molti comuni”.
Ma per la Regione, come detto anche dall’assessore all’Economia Bianchi, non è stato uno sforzo indifferente, perché “ha ridotto la capacità di spesa della Regione, cedendola agli Enti locali”. Ma era necessario. La Sicilia, infatti, era l’unica regione d’Italia a non avere aderito al patto.

Navi ed aliscafi fermi, vigili del fuoco al lavoro e vaporetti privati che viaggiano (con protesta per il costo del biglietto)

Il forte vento, spirato nella notte, oltre ad ingrossare il mare e a bloccare, al momento, tutti i collegamenti da e per le Eolie ha creato anche danni alle colture e alla vegetazione. Alle prime luci dell'alba, a causa del forte vento che ha imperversato su Lipari, i Vigili del Fuoco, del locale Distaccamento, sono dovuti intervenire a Quattropani, lungo la Provinciale, per tagliare diversi rami ed in alcuni casi interi alberi, caduti sulla sede stradale (vedi foto).
Da Lipari per Milazzo è partito un vaporetto privato. I passeggeri (alcuni dei quali ci hanno chiamato) si sono lamentati per l'elevato costo del biglietto.
Ricordiamo che a Milazzo da ieri sono bloccati un centinaio circa di eoliani e che i professori "pendolari" non hanno potuto raggiungere l'arcipelago.

Sidoti: Pubblicare la relazione nella casella trasparenza o nella home page del sito del comune

Michele, grazie per la risposta.
Ti chiedo di pubblicare la relazione dei nove mesi nella casella trasparenza o nella homepage del Comune in quanto non tutti leggono il botta e risposta sul sito del Comune di Lipari (confesso nemmeno io lo avevo fatto). Per quanto riguarda la perentorietà non vorrei perdermi nei meandri del diritto amministrativo ma mi fido della tua spiegazione anche se mi aspetto di vederla rapidamente. Per i cv e la questione Mazziotta attendo fiducioso di un sollecito riscontro!!!
Angelo Sidoti

Assemblea "Frammenti di sole" slitta al 9 giugno

Associazione ONLUS FRAMMENTI DI SOLE
Comunicato Stampa
Si informano tutti i soci dell’Associazione “Frammenti di Sole ONLUS” che l’assemblea fissata per domenica 26 maggio 2013 è posticipata alla domenica 9 giugno 2013 a causa del protrarsi dei lavori di manutenzione dei locali della sala delle Lettere, gentilmente messa a disposizione per lo svolgimento dell’assemblea dal “Circolo Eoliano Pensionati G. Gisabella”.
Pertanto si invitano i soci a partecipare all’assemblea generale dell’Associazione “Frammenti di Sole ONLUS” fissata per il giorno 9 giugno 2013 presso la Sala delle Lettere con ingresso dal corso Vittorio Emanuele, piazzetta della palma, in prima convocazione alle ore 9.30 ed in seconda convocazione alle ore 10.30

Lipari: Consiglio comunale in corso. Su proposta del consigliere Gugliotta ricordati i "caduti" di Capaci

E' in corso a Lipari il consiglio comunale che, tra l'altro, all'ordine del giorno debiti fuori bilancio per circa 230 mila euro. Sono presenti in aula 11 consiglieri, per l'amministrazione è presente l'assessore Gaetano Orto.  
In apertura dei lavori  il consigliere Annarita Gugliotta ha ricordato che oggi ricorre l'anniversario della strage di Capaci dove persero la vitae il giudice Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta. Ha chiesto venissero commemorati con un minuto di silenzio (vedi foto)
Il consigliere Gesuele Fonti (Il Faro) a proposito del primo debito fuori bilancio ( Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio derivati da rimborso spese processuali a dipendenti comunali, dell''importo di € 22.651,28) ha presentato un emendamento (approvato) che prevede "che l'amministrazione proceda a trasmettere gli atti alla procura regionale della Corte dei Conti affinchè, ove ne sussistessero le motivazioni, si intraprendano le azioni di responsabilità nei confronti di chi non rispettando le ordinarie procedure, con dolo o colpa, ha generato il debito creando un danno all'ente". 
Conclusa la fase dell'approvazione dei debiti fuori bilancio previsti nell'elenco della  convocazione (sono passati anche altri emendamenti di Fonti) si è approvato all'unanimità l'ordine del giorno presentato da Giacomo Biviano, per richiedere di inserire nel prossimo consiglio l'istituzione di una commissione speciale per la verifica e il controllo dei debiti fuori bilancio e dello stato del contenzioso (vedi intervista) 
Si è poi passati al piano triennale di prevenzione della corruzione e dell'illegalità.

Silvia Carbone ricorda "Ruccio" e "Falcone"

Sono passati ben 21 anni da quella terribile giornata in cui due violenti dolori si intromisero nella mia vita. Mio padre Ruccio venne a mancare poche  ore prima di Giovanni Falcone.
Da allora non dimentico, anzi RICORDO. perché l'unica forma di rispetto possibile è tenere viva la memoria.
Ed a quell giornata dedico questi versi di Ruccio che, scritti molti anni prima, sembrano scritti apposta. (Silvia Carbone)
"Ora morta" di Ruccio Carbone
Come l'aria infuocata
all'ora morta
delle mie spiagge arse
dove il sale
vibra l'aria scaldata
e dove il sole brucia
e perfino il pettirosso muore.
Come un incubo fermo
e ristagnante
nel canto lento
delle nenie antiche
ed il frinire
arso
di cicale
il mio sogno s'arresta
ed ora muore
come chi cede
vinto
alle fatiche.
Come un boato
esploso d un cannone
esplode il cuore mio
e la ragione
ora smarrita
e brancolante al buio
cerc soltanto un punto. Forse un dio.
Guardo smarrito
e vedo tutt'intorno
pezi di corpi
e crani
e denti umani
ricolare di gocce
imputridite
le linde spiagge
della mia ragione.
Tutto è contaminato
e all'ora morta
delle mie spiagge arse
dove il sale
vibra l'aria infuocata
ora muore
persino il mio dolore.
Unico segno
vivo e palpitante
ch'era rimasto in me.
Inutilmente.

Debiti fuori bilancio e contenzioso. Intervista al consigliere Biviano che ha chiesto la costituzione di una commissione speciale

Partylandia augura Buon Compleanno ad Alessia, Giulia e Simone

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Alessia Raffaele che compie 8 anni, a Giulia Iacono che ne compie 10 e a Simone Alessi che ne compie 18
Da Eolienews auguri a Lorenza Merlino, Tania Raffaele e Francesca Monroe

"Ghost mission" a Lipari. Tribunale del riesame deciderà entro 20 giorni

Si pronuncerà entro 20 giorni il tribunale del riesame per quanto riguarda la richiesta del PM Giorgio Nicola di "rivedere" l'ordinanza con il quale lo stesso tribunale aveva concesso ai coinvolti nell'inchiesta "Ghost Mission" (Missioni gonfiate) a Lipari, la revoca dell'obbligo di dimora.
La richiesta è stata discussa dal tribunale del riesame il 20 maggio. 
Il PM Giorgio Nicola ha chiesto che venga applicata una misura restrittiva (ricordiamo che in prima istanza aveva chiesto i domiciliari che il GIP non ha accolto) per cinque persone.
Si tratta di 4 dei 6 destinatari del provvedimento applicato a partire dal 19 marzo. A questi si aggiunge anche un attuale consigliere comunale ed ex amministratore.
Gli unici che restano fuori dalla nuova richiesta avanzata dal PM Nicola sono gli ispettori Cataliotti e Marino della polizia municipale.

A RUCCIU ! di Giovanni Giardina

Gentile  Direttore, oggi ricorre  il ventunesimo ammiversario della scomparsa del caro amico Ruccio. Scriveva: “ Non cercatemi nella piccola cappella del cimitero di Canneto. Non è li che mi troverete. Lì c’è solo il mio corpo mortale , deposto nel 1992 per un’incidente di percorso. Cercatemi nell’aria tiepida che mi avvolge come un’amante, nel caldo brontolìo dello Stromboli, nel bianco abbacinante della pomice, nel largo volo dei gabbiani, in questi miei versi che vi affido, scoprirete che vi voglio ancora bene. “  Io gli dedico questa poesia .Ciao Ruccio, sei sempre qui tra di noi !
                                  Quannu  ti  chiamu,  pari  ca  mi  sienti
                                    pirchì  si  friscu  ancora ‘nta  me  menti
                                    ti  ricuordu  a  scausa  o  Cannitu
                                    cu  cori  allegru  e sempri  spinsieratu.

                                    Impressa  l’orma  tua  a  frajmare
                                   ‘nta  casa  janca  pi  t’arripusari,
                                    vulisti  lassari  l’alitu  du  sciatu
                                    pirchì  da  terra  tua  eri  ammaliatu.

                                    Avì  u  cori  cchiù  riccu  d’un  diamanti
                                    chinu  d’amuri,  forti,  pussidenti
                                    quann’eri  a  mari, ‘un  pinsavi  a  nenti
                                    spittàvi  ca l’alba  si  chiudía  a  punenti.

                                    Bastava  na  petra  janca  o  d’ossidiana
                                    ca  ti  sintívi  u  munnu  ‘nta  na  mani
                                    pi  st’isula  fu  amuri  accussì  ‘ncarnatu
                                    ca  nun  l’abbannunasti,  mancu  malatu.

                                    Prima  di  fari  l’urtimu  viaggiu
                                    lassasti  la  to  varca  ferma  all’ormeggiu
                                    ormai  u sapì  da  tiempu,……..eri  sicuru,
                                    ca  dopu  da  quinta  e  luna, vinìa  u  scuru !

mercoledì 22 maggio 2013

Intervento dei vigili del fuoco

 Stamattina in pieno centro storico, sul corso principale di Lipari, i Vigili del Fuoco, sono intervenuti per eliminare pezzi di intonaci e cornicioni pericolanti dai balconi e sotto balconi di un fabbricato a tre piani. L'intervento ha permesso di mettere in sicurezza temporaneamente l'area sottostante frequentata da moltissimi pedoni. Sul posto, anche Polizia Municipale e Carabinieri. Da quanto trapelato, i Vigili del Fuoco, come da prassi in questi casi, hanno emesso un provvedimento urgente a tutela della pubblica e privata incolumità, inviato agli Enti competenti per il ripristino e consolidamento dei balconi.

Giacomantonio: Riflessione sul porto di Lipari

Ci scrive il dottor Giacomantonio "Non come  “portavoce” ma a titolo personale vi prego di pubblicare questa mia riflessione sul porto di Lipari anche dopo il dibattito odierno in Consiglio Comunale".
IL TESTO:
Vorrei fare un ragionamento pacato sul progetto della Lipari Porto spa anche alla luce del dibattito di oggi in Consiglio comunale. Dirò subito che condivido ampiamente la posizione dell’Amministrazione e non solo per dovere di funzione giacché ne sono il “portavoce”  ma soprattutto perché ritengo che quella avviata sia la strategia più consona – checché ne pensi qualche consigliere comunale - per raggiungere  gli obiettivi che il movimento di sei-sette anni fa, “porti si, ma non così”, si proponeva.
Allora, al di là del fatto che la procedura era stata avviata in maniera quantomeno discutibile giacché l’approvazione in Consiglio comunale del progetto e della decisione di creare una società con i privati per la sua attuazione era stata mascherata nel programma triennale delle opere pubbliche, i rilievi più importanti riguardavano le contrarietà:
-          a che il porto commerciale fosse consegnato a una società al 70% a capitale privato,
-          la cementificazione di Marina lunga con tutta una serie di costruzioni da destinare ad attività commerciali e a quindi il rischio che si creasse una Lipari commerciale del porto contrapposta a quella della città;
-          le perplessità sul progetto di Marina corta e la preoccupazione che venisse compromesso lo skyline (il profilo, l’immagine) di Lipari dal mare;
-          alcuni interrogativi rispetto a Pignataro riguardo alla funzione di porto rifugio ( al di là delle classificazioni formali) e per la sorte dei concessionari dei pontili.  
Personalmente invece non ero mai stato contrario ai porti turistici anche con partecipazione dei privati tanto che avevo manifestato attenzione e interesse quando una società aveva proposto di intervenire su Marina corta, senza grandi stravolgimenti.
Oggi che cosa è rimasto del famoso “megaporto” che fece tanto discutere e creò mobilitazione e raccolta di firme fra i cittadini?
1.      E’ stato cancellato per intervento regionale dal progetto il porto commerciale perché la procedura per opere di questo tipo e completamente diversa dai porti turistici;
2.      Il primo atto dell’Amministrazione è stato quello di dichiarare a Condotte d’Acque spa la contrarietà a quanto previsto a Marina lunga e Bagnamare decisione che è stata accettata dal partner privato. Naturalmente, con questa cancellazione, sono cambiate le convenienze per cui lo stesso socio privato ha chiesto alla Regione di intervenire, con un contributo calcolabile in circa 30 milioni di euro per coprire la perdita di circa il 25% di posti barca. La Regione si è riservata di rispondere perché teme una sanzione europea potendo configurarsi, questa partecipazione, come “aiuto di Stato”. E’ vero che c’è il precedente dell’aeroporto di Trapani il cui ampliamento è stato realizzato con contributo regionale, ma lì si riuscì a dimostrare che l’opera avrebbe portato un grosso incremento del turismo cosa che non è scontata nel nostro caso visto la crisi che sta traversando il diportismo.
3.      Ammesso e non concesso che la Regione decida di intervenire e quindi il partner privato superi le sue remore, il Sindaco ha già dichiarato che subito l’Amministrazione porterà in Consiglio comunale la definizione di un accordo di programma fra i soggetti interessati che a questo punto dovrebbero essere Comune di Lipari, Regione Siciliana e Condotte d’Acque spa. Cioè una realtà completamente capovolta rispetto al passato perché a questo punto, nella Lipari Porto spa, gli entri pubblici potrebbero rappresentare la maggioranza del capitale ed è con questa nuova situazione che si andrebbe a discutere e definire, nell’accordo di programma, gli interventi riguardanti Pignataro e Marina corta.
Se invece la Regione deciderà di non intervenire con ogni probabilità Condotte d’Acque spa recederà dalla società e probabilmente si aprirà un contenzioso sul ripianamento del deficit e le responsabilità per il non raggiungimento dell’obiettivo che la Lipari Porto spa si era proposto.
Una partita aperta e difficile, per quello che possiamo comprendere, ma indubbiamente più agevole per il Comune rispetto alla strada prospettata da molti  di denunziare la società lo scorso anno subito all’insediamento della Giunta Giorgianni. Forse sarebbe stato un atto politico forte ma con quali riflessi sul Comune a cui il partner avrebbe potuto attribuire la responsabilità di una rescissione volontaria e forse anche ingiustificata se vista nella continuità amministrativa?
Un ultima cosa. E’ stato notato da qualche giornalista presente che l’ex sindaco Mariano Bruno, gongolava durante il Consiglio comunale sostenendo che vedeva in aula tanti convertiti alle sue posizioni a cominciare dalla Amministrazione. Se quello che abbiamo detto risponde a verità non mi pare proprio che ci sia una convergenza con i misfatti dell’Amministrazione passata. Quanto a “gongolare” io attenderei per vedere quanto costerà al Comune di Lipari questo tentativo di rimediare ad errori del passato, e se su questi prezzi la Corte dei Conti non avrà nulla da dire.
       Michele Giacomantonio 

Sidoti ringrazia e chiede chiarimenti

Caro Michele e portavoce del Sindaco,
grazie per la risposta e nel contempo mi permetto di farti delle precisazioni e rappresentarti altre richieste di chiarimenti.
Che la relazione del Sindaco non sia perentoria penso sia una tua interpretazione della norma (non vedo richiamo di quanto tu affermi nel testo di legge). Domando: ma qualcuno tempo fa le relazione non li faceva anche semestrali?
Per quanto riguarda i fatti ritenuti rilevanti dal Sindaco spero che almeno corrispondano con quelli "della gente comune".
Infine il mio richiamo alla relazione degli esperti era solo per rappresentare l'opportunità di far confluire tutto in un unico documento. Ma vedo che su questo siamo d'accordo.
A proposito della Dott.ssa Mazziotta mi risulta da un certificato camerale di qualche giorno fa che sia ancora componente del consiglio di amministrazione (consigliere delegato) di una società partecipata del Comune di Lipari che non deposita bilanci da quasi 4 anni. Ma forse i dati sul Cerved non sono ancora aggiornati. Potresti approfondire la questione?
Non ho avuto risposta in merito a:
a) la pubblicazione sul sito del Comune degli atti relativi alla conferenza sui primi nove mesi dell'Amministrazione Giorgianni tenutasi nel mese di marzo;
b) la pubblicazione sul sito del Comune dei curriculum vitae degli esperti e dei componenti la Giunta (in questo caso ti chiedo di verificare con il responsabile della prevenzione della corruzione l'obbligo eventuale previsto nella norma per le tematiche legate alla trasparenza).
Comunque grazie per le risposte in quanto trovo costruttivo il confronto tra amministrazione e cittadino.
Angelo Sidoti

Consiglio comunale di Lipari: Al primo debito fuori bilancio...cade il numero legale

Al primo debito fuori bilancio inserito tra quelli all'ordine del giorno si "blocca" il consiglio comunale di Lipari.  Sono le 16 circa, e dopo 6 ore di riunione di cui circa 5 di discussione dedicata alla portualità, viene a mancare il numero legale.
Per non prestare il fianco ai "soliti puntigliosi" specifichiamo subito che non siamo certo qui a criticare la trattazione di un argomento così importante per la nostra collettività. Però, consentiteci di dire, anche alla luce delle varie posizioni che sono state espresse sull'argomento dai vari consiglieri, che un minimo di documento ce lo saremmo aspettati. E questo al di la di quella che è stata la puntuale e lucida esplicazione dell'argomento da parte del sindaco Marco Giorgianni.
Comunque...è andata così. I debiti anche per oggi restano tali ma se ne riparlerà domani quando basteranno 8 consiglieri in aula. Non possiamo credere non si riescano a mettere insieme!

L’ARS SPENDE A GO-GO E LA REGIONE PIANGE MISERIA


Chiamiamolo pure l’avvento del settimo segretario. Gli avventisti non ce ne vorranno, ma di questo si tratta, di un avvento. Ci sono ben sei segretari in consiglio di presidenza e ci si attrezza ad accoglierne un settimo. Una cosa mai vista.
Il Movimento 5 Stelle ha messo in moto un meccanismoche rischia di fare saltare il piatto, mentre l’Assemblea regionale affronta “il decreto Monti”, la normativa che obbliga i palazzi regionali a tagliare della metà i costi. Scure sugli emolumenti, le indennità, gli stipendi del personale e dei parlamentari. Scure sui vitalizi e tutto il resto. Gli stellati saranno costretti a concentrarsi sui tagli effettivi, piuttosto che sugli accantonamenti e gli scontrini. Non tutti i mali vengono per nuocere. Il problema, infatti, non è la forma, ma la sostanza: risparmiare sulle spese. Lo psicodramma degli scontrini, infatti, non produce, per come stanno le cose, nessun risparmio. Una bella bandiera e basta.
È dunque una vigilia assai impegnativa – recepimento decreto Monti – quella sulla quale rotola l’avvento del settimo segretario. Un giallo, che pareva risolto, ma che propone risvolti sorprendenti.
Ricapitoliamo. Tutto comincia con Antonio Venturino, vice presidente dell’Ars, messo fuori dal partito perché non si è spogliato delle risorse non spese, assegnandole al fondo istituito per le piccole imprese dal Movimento 5 Stelle. Venturino sostiene di essere stato “cacciato” perché dissente dalle strategie di Grillo, cui addebita la resurrezione di Berlusconi; Cancelleri, e gli stellati con lui, sostengono che è un alibi e che loro non l’hanno cacciato, perché è Venturino che si è messo fuori dal Movimento non versando i denari, come pattuito.
Comunque sia, siccome il M5S non è più rappresentato nel consiglio di presidenza, luogo dove si decide come spendere i quattrini dell’Ars, bisogna ripristinare la rappresentanza. Come? Modificando il regolamento, non c’è altro verso. È vero che sono rappresentati due gruppi istituiti in deroga, in consiglio di presidenza, ma è altrettanto vero che questa rappresentanza è stata concessa, perché la deroga era prevista. Sbagliato, in controtendenza rispetto alla volontà di risparmio (ogni componente in più costa un sacco di soldi), ma pur sempre “normale”. Per potere rendere giustizia al Movimento 5 Stelle, defraudato della sua rappresentanza a causa dell’espulsione dal gruppo, occorre allargare le maglie e prevedere un’altra deroga. Se il gruppo parlamentare perde la sua componente, il reset deve avvenire automaticamente, o qualcosa di simile.
I deputati Trizzino e Vinciullo hanno chiesto la convocazione della commissione Regolamento per sanare l’anomalia, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha annunciato che la convocherà presto.
Fin qui tutto chiaro. Ma c’è un dettaglio. Se si stabilisce questo principio, il numero dei componenti del consiglio di presidenza potrebbe lievitare all’infinito. Basterà un divorzio fra il gruppo di appartenenza ed il membro del consiglio di presidenza, inamovibile, ed il gioco è fatto. Un escamotage per i furbi, com’è avvenuto con il fisico, che suggerì il divorzio come rimedio, per impedire l’accumulo.
Un contenzioso finto, l’allontanamento dal gruppo (ma non dal consiglio), e il reset è servito a puntino.
Ci sono alternative? Nemmeno per idea. I membri del consiglio sono eletti dall’Assemblea e non possono essere disarcionati per l’intera durata della legislatura. Dando il potere al gruppo parlamentare di appartenenza di decidere della loro appartenenza al consiglio, si violerebbe perfino un principio costituzionale, l’assenza di vincolo del mandato parlamentare. Impossibile.
L’Assemblea si trova in un cul de sac, a quanto pare. Dal quale può uscire con il buonsenso. Magari, cancellando le deroghe, con valore retroattivo. Se ciò non avverrà, la mazzata dei tagli per fare rientrare i conti e rispettare il decreto Monti sarà ancora più pesante.

L'amministrazione risponde su spiagge, transenne e parcheggi, sui fratelli Biviano, sulla sua attività

Per visualizzare le domande e le risposte fornite cliccare sui rispettivi link
Su spiagge, transenne e parcheggi
 Ancora sui fratelli BIviano
 La relazione sull’attività dell’Amministrazione

Lipari. Consiglio in corso. Portelli e Sgroi surrogano Sardella e Orto

Hanno preso il via alle dieci nell'aula consiliare del comune di Lipari i lavori del consiglio comunale, convocato dal presidente Adolfo Sabatini con dodici punti all'ordine. In apertura si è proceduta alla surroga dei consiglieri comunali dimissionari Giovanni Sardella e Gaetano Orto (oggi assessori) con i primi dei non eletti rispettivamente nelle liste dell'UDC e del PD ovvero: Giovanni Portelli(foto a sinistra) e Claudio Sgro(foto a destra). Dopo il giuramento dei consiglieri la seduta è stata sospesa per quindici minuti per consentire ai capigruppo di discutere dell'inserimento all'odg (e  in che  punto) di un ulteriore argomento strettamente legato ai debiti fuori bilancio (primo firmatario Giacomo Biviano).
Al momento sta intervenendo il sindaco Giorgianni sulla portualità essendo stata votata l'anticipazione del punto in questione. Sulla portualità si è sviluppato un confronto tutt'ora in corso
 Vi ricordiamo che grazie agli amici del Movimento 5 stelle di Lipari è possibile seguire la diretta streaming del civico consesso cliccando su questo link http://www.ustream.tv/channel/movimento-5-stelle-lipari
Intanto vi proponiamo il video con la fase del giuramento dei neo consiglieri Sgroi e Portelli

Eliporti d'emergenza di Vulcano utilizzati da privati? (di Giuseppe Alessandro D'Angelo)

Mi giungono sovente segnalazioni “maggiormente con l’avvento della stagione estiva” di elicotteri appartenenti a privati, che, senza alcuna autorizzazione da parte degli organi competenti, usufruiscono dei due Eliporti di emergenza siti sull’Isola di Vulcano. Se vero, è doveroso informare i pochi che ancora non sanno, che gli stessi debbono essere di utilizzo esclusivo dei mezzi di emergenza, che anche il solo accesso da parte di personale non autorizzato è severamente vietato e che l’utilizzo improprio dell’area in questione, oltre ad essere pericolosissimo, è penalmente perseguibile. La responsabilità, la gestione e la competenza dei siti di cui sopra, spetta per cascata, passando dal Capo della Protezione Civile Nazionale, Prefetto, Questore, al Sindaco pro tempore “massima autorità in loco” del Comune di appartenenza, tramite degli appositi uffici con personale qualificato per l’espletamento di tali mansioni. Per i motivi di cui sopra sarebbe doveroso informare che le associazioni di volontariato, non dispongono, ne delle competenze, ne dell’autorità necessarie al fine di autorizzare decolli ed atterraggi da parte di mezzi civili e non, in un’area dedicata esclusivamente all’emergenza, anche questo comportamento è penalmente perseguibile. E’ altresì doveroso sottolineare che i “Volontari” a qualunque categoria essi appartengano, debbono essere attivati in base a delle procedure prestabilite e che la loro opera allorquando espressamente richiesta, è comunque scrupolosamente subordinata alle direttive insindacabili impartite dagli organi preposti, ed è obbligatoriamente limitata alla temporanea mansione “di volontario”, senza intraprendere ALCUNA iniziativa personale che potrebbe risultare pericolosa per se e per gli altri.
N.B: pur comprendendo i non pochi disagi da parte di aziende e privati che effettuano trasporti e spostamenti con mezzo elicottero, legati all’assenza di idonei Eliporti ad uso civile, sarebbe cosa opportuna affrontare il problema con i preposti organi competenti, al fine di una soluzione adeguata “ove possibile” senza nulla chiedere ha chi non ha le competenze per dare.
Giuseppe Alessandro D’Angelo.

A S. Calogero nei giorni 1 e 2 giugno: 1° Mostra mercato delle Eolie


Nei giorni 1 e 2 Giugno 2013 dalle ore 10:00 alle ore 20:00 alle Terme di San Calogero si svolgerà la I° Mostra Mercato delle Isole Eolie, un nuovo appuntamento per condividere e scoprire insieme il fascino dei prodotti MADE IN LIPARI!!! Artisti, artigiani, ditte locali promuoveranno "le loro arti" accompagnati da Musica, Arte, Cultura, Storia e Tradizioni tipiche del territorio eoliano: il visitatore sarà avvolto in una atmosfera tipica di festa alla riscoperta di antichi arti e mestieri sapientemente uniti all'innovazione contemporanea!!! Due giorni con un ricco programma, con diversi stand che ospiteranno antichi mestieri ormai in via di estinzione con la possibilità di ammirare, nelle due mattinate, il lavoro di scultori, falegnami, intrecciatori di ceste e di nasse, lavoratori del ferro, ricamatrici, lavori all’uncinetto, tutto all’insegna dell’artigianato locale.
Il visitatore attratto dalla gastronomia potrà, all’ora di pranzo, degustare alcuni dei prodotti tipici eoliani: capperi, cucunci, pomodori secchi, formaggio di vulcano, “pani ed alivi”, insalata eoliana, dolci tipici oltre che l’immancabile malvasia di Salina la faranno da padroni!
All’interno dell’antico stabilimento termale poi si avrà la possibilità di conoscere gli artisti eoliani in mostra con diverse forme di arte: dalla pittura, ai video, alla scrittura di testi e poesie! Sempre nello stabilimento, al II piano, si potrà, volendolo, anche accedere al “Museo della Memoria” che ricorda, illustra e valorizza due storie fondamentali per le Isole Eolie: le cave di pomice di Lipari e le terme di San Calogero. Queste due tematiche sono accomunate dall'importanza che hanno rivestito per la popolazione eoliana sin da epoche antiche: la vicenda delle terme di San Calogero risale al II millennio a.C., mentre la storia delle cave di pomice affonda le sue radici addirittura nel Neolitico (V millennio a.C.). Attraverso l’esposizione di fotografie antiche, testimonianze storiche e ricostruzioni di ambienti di lavoro con attrezzi d’epoca, il visitatore viene immerso in un album in bianco e nero alla scoperta della cultura e dell’identità eoliana. Un tuffo nel passato che si colora con la visione del documentario di Lionetto Fabbri (1957), suggestiva testimonianza del duro lavoro dei cavatori della pomice. Il percorso si conclude con il racconto della storia delle terme: sfruttate sin da epoca micenea, raggiungono il loro massimo splendore in età romana, per poi essere riscoperte nel medioevo da San Calogero e giungere sino a noi con le loro vasche irrorate di acqua terapeutica a 50-60°.
Durante il pomeriggio, sino alle ore 20, si esibiranno diversi gruppi con spettacoli di varie forme: dalla musica al teatro alla danza, sia moderna che folkloristica!
Inoltre l’associazione ludico ricreativa “L’isola c’è” ha anche organizzato un piccolo programma per i più piccoli che verranno impegnati nell’arte della creta.
Infine domenica sera verranno estratti dei premi messi in palio da tutti coloro che hanno voluto sostenere questa manifestazione i cui proventi saranno utilizzati per la copertura  delle spese di realizzazione dell’evento stesso!
Il tutto naturalmente contornato dal magnifico paesaggio delle Terme di San Calogero dove si assisterà anche a dei tramonti magnifici.
Si ringraziano gli artisti, gli artigiani, le ditte, gli enti, le associazioni e tutti coloro che volontariamente hanno collaborato alla riuscita della I° Mostra Mercato delle Isole Eolie e, naturalmente, vi aspettiamo numerosi!
Pro Loco Isole Eolie Lipari
(NB. LA LOCANDINA SI INGRANDISCE CLICCANDOCI SOPRA)

Partylandia augura Buon Compleanno a Giuseppe

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Giuseppe Acquaro che compie 40 anni

Partylandia augura Buon Compleanno a Giulia

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Giulia Lo Schiavo che oggi compie 18 anni

“SUI TAGLI AI COSTI DEL PALAZZO, CANCELLERI MI HA FERMATO”

Antonio Venturino tira fuori le unghie. E attacca a tutto campo, rivendicando primogeniture e denunciando ostacoli, che avrebbero impedito a lui e al Movimento 5 Stelle, di portare a casa qualcosa di concreto invece che confrontarsi sugli scontrini del rimborso spese.
Il vicepresidente dell’Ars se la prende con il capogruppo di M5S, cui addebita un atteggiamento contraddittorio, due pesi e due misure per l’esattezza, e gli ricorda che “stando al regolamento avrebbe dovuto passare la mano a qualcun altro alla scadenza del semestre. Invece è rimasto dov’era, coordinatore del gruppo. Ed ha fatto bene, non si sarebbe potuto fare altrimenti”.
Stando agli annunci del Movimento, in verità, la scadenza del semestre avrebbe dovuto essere preceduta da un tour di tutti i deputati regionali nelle varie circoscrizioni elettorali siciliane per un confronto con i “cittadini del Movimento”. Non avrebbe dovuto essere una gita di piacere; tutt’altro, i deputati regionale dovrebbero ricevere il consenso al proseguimento dell’attività parlamentare o essere avvicendati in caso di pollice verso. Regole macchinose e di impossibile applicazione, ma leggibili a chiare lettere.
Venturino condivide la scelta del capogruppo Cancelleri di soprassedere anche sul suo avvicendamento, motivata dalle difficoltà burocratiche che tale decisione avrebbe causato, essendo Giancarlo Cancelleri il datore di lavoro del personale addetto al gruppo parlamentare. “Se la motivazione è corretta, e lo è sicuramente, significa che la regola è sbagliata”, ragiona Venturino, “perché sul mio conto è stata adottato un criterio di valutazione diversa”.Il patibolo per me, il buonsenso per lui: questa, più o meno, la rivendicazione di Venturino, il quale – com’è noto – fa ricadere sul movente politico  l’espulsione subita e gli insulti ricevuti da Beppe Grillo (“E’ un pezzo di m…”).
Il contenzioso non si ferma a Giancarlo Cancelleri ed ai due pesi e due misure. Il vicepresidente dell’Arsaffronta anche un argomento sensibile, i costi della politica, addebitando ancora una volta alla gestione del gruppo errori a suo avviso, gravi.
“Io volevo recepire per primo il ‘decreto Monti’ all’Assemblea regionale siciliana, saremmo stati il primo partito in Sicilia a farlo, invece di aspettare un altro anno. Si poteva risparmiare sulle indennità dalla fonte, ma il mio capogruppo Giancarlo Cancelleri mi bocciò la proposta. Ecco perché ci troviamo adesso in questa situazione. Rendicontare parte della diaria è impossibile”.
“Mi fu detto che io dovevo rispettare il regolamento firmato all’inizio della campagna elettorale – spiega ancora Venturino – ma se ci siamo accorti soltanto con il passare del tempo che lavorare in questo modo è impossibile? Ecco perché avevo proposto una modifica del regolamento”.
Ed in effetti, durante la riunione del Consiglio di presidenza, il 31 dicembre dello scorso anno, si legge che “l’on. Venturino propone di creare un apposito articolo in entrata ed uscita del bilancio interno dell’Assemblea in modo che una parte della indennità parlamentare sia restituita e riversata nel bilancio della Regione, e ricevere i versamenti volontari dei deputati da destinare ad interventi per il microcredito…. Tale fondo potrebbe essere istituito con la prossima legge finanziaria per il 2013”.
Da Eolienews auguri ad Annarita Gugliotta e a Luis Horacio Podetti

Il contributo della Soprintendenza di Messina all’agricoltura di Filicudi.

La vicenda della cisterna di Filo di Braccio a Filicudi, approdata agli onori della cronaca nei giorni scorsi grazie all’intervento del Circolo Legambiente delle Eolie, suscita un indubbio fascino, anche se certamente è  delle difficoltà dei tempi che stiamo vivendo. Ai margini dell’abitato, vicino ai recenti scavi archeologici di un villaggio dell’età del Bronzo, c’è un terreno incolto da tempo immemorabile, forse perché pietroso o flagellato dalla salsedine. Ne è proprietaria una società immobiliare di Gravina di Catania, che probabilmente medita di riconvertire le proprie attività in forme più sostenibili. Non potendovi edificare una palazzina, infatti, la società presenta un progetto per realizzare una cisterna interrata di cinquanta metri quadrati, che servirà – secondo la relazione tecnica – come riserva idrica per le colture di olivi e capperi che vorrebbe impiantare. Una stradina permetterà di accedere dal confine del fondo alla cisterna; è naturale che, dopo aver realizzato l’opera, si voglia andare lì di tanto in tanto, magari a controllare se è troppo piena, o se la riserva basterà per irrigare le colture. Fin qui, dunque, nulla di strano: memento audere semper.
Ciò che affascina, però, è la risposta della severissima Soprintendenza di Messina – proprio lei, il flagello dei proprietari di vetrine, la tomba dei pannelli solari sul tetto. Il fondo ricade in area archeologica, ed è classificato come TI (tutela integrale) nel Piano Territoriale Paesistico; ma l’eco lontana dei colpi di vanga, l’immagine dell’ombra degli ulivi che torna a proiettarsi sul suolo dell’arido incolto, le erbacce estirpate per far posto ai piedi di cappero, esercitano evidentemente un richiamo irresistibile sul funzionario della Soprintendenza, che infatti non resiste e concede l’autorizzazione paesaggistica, con un colpo da maestro.
Malpensanti e delatori credano ciò che vogliono. Io invece preferisco pensare che in questo gesto si celi un momento di nostalgia, di affinità bucolica, un’inconfessabile, languida passione per l’aratro che lunghi anni di studio e di carriera e una vita cittadina in mezzo al traffico hanno represso nel funzionario. Peccato.
 Pietro Lo Cascio

martedì 21 maggio 2013

Partecipate del Comune di Lipari: nel 2011 in perdita, complessivamente, per circa Euro 700 mila (Angelo Sidoti)

In modo elementare vi espongo i risultati dell'esercizio 2011, utili o (perdite), delle nostre partecipate:
1) Eolie Servizi S.p.A. in liquidazione Perdita Euro (151.754)
2) Lipari Porto S.p.A. Perdita Euro (150.283)
3) Eolie per l'Ambiente S.r.l. il liquidazione Utile 72.040
4) Sviluppo Eolie S.r.l. in liquidazione Perdita Euro (107.576)
5) Leader II Eolie Scarl in liquidazione Perdita Euro (12.651)
 nota
(non ci sono dati aggiornati dell'Ecosviluppo Eolie Scarl ultimo bilancio approvato disponibile del 2008 e SAE S.p.A. Società per la costruzione e per la gestione dell'Areoporto delle Eolie)
Il totale delle perdite iscritte in bilancio e non ancora ripianate ammontano complessivamente ad Euro (1.647.434) e quelle di pertinenza del Comune di Lipari sono di Euro (705.350).
In considerazione dello stato di liquidazione o di inattività  di quasi tutte le partecipate possiamo ipotizzare che nel 2012 sfioreremo la soglia di 1 milione di perdite di pertinenza del nostro Comune.
In testa Eolie Servizi S.p.A. in liquidazione dal lontano 2003 (da circa 10 anni insomma) con perdite da ripianare per Euro (843.838).
I debiti complessivi di tutte le partecipate risultanti dall'ultimo bilancio pubblicato (2011) a circa 3 milioni (di questi 2 milioni sono dell'ATO 5). I crediti invece restano materia dei liquidatori.
Unica eccezione Ato 5 Servizi per l'Ambiente S.r.l. in liquidazione che ha maturato un utile nel 2011 di Euro 72.040.
Una mio pensiero su una notizia letta sui giornali on line di oggi. Ritengo che le relazioni scritte dai Revisori del Comune siano documenti "riservati",  la cui pubblicità viene regolata dalla legge.
Angelo Sidoti

I fratelli Biviano a Pomeriggio 5 . Il professor Vannoni pronto ad aiutarli ma l'emendamento passato alla Camera demanda tutto alla decisione di un giudice

“Faremo di tutto per aiutare i quattro fratelli Biviano ma con l’emendamento approvato oggi dalla Camera  (al decreto che dovrà essere licenziato dal Senato) potranno essere curati solo se lo stabilirà un giudice”. Lo ha dichiarato alla trasmissione Pomeriggio 5 , condotta da Barbara D’Urso , il prof. Davide Vannoni promotore del metodo Stamina per la cura delle malattie degenerative.“ I nostri pazienti non sono cavie ma persone che decidono liberamente di curarsi, gratuitamente, con il nostro metodo che non ha effetti collaterali", ha puntualizzato Vannoni in merito alla accuse dei detrattori. E ricorda: " abbiamo trattato in passato alcuni pazienti con con distrofia ; ricordo una ragazzina di 16 anni che ha recuperato più del 50% della mobilità e che oggi a sei anni di distanza dall'iniezione non ha avuto segni di peggioramento. Spero di dare ai fratelli Biviano risultati simili se non più importanti". Cresce l’attenzione, insomma, e crescono inevitabilmente, le speranze. Il decreto approvato dalla Camera però consente solo a chi ha gia' iniziato le cure con il metodo Stamina di continuarle, prevedendo al contempo l'avvio di una sperimentazione della stessa terapia, in deroga alle norme ma con la tutela per la sicurezza dei pazienti e sotto il controllo di Aifa, Istituto superiore di sanita' e centro nazionale trapianti. 
Loro, Palmina, Elena, Sandro e Marco Biviano , i 4 fratelli di Lipari, rispettivamente 41, 36, 35 e 31 anni, frattanto non demordono e non intendono farlo. “ O il metodo Stamina- ha detto Sandro in collegamento con Barbara D’Urso unitamente a Palmina , Elena e alla mamma Provvidenza- o l’eutanasia. Chiediamo soltanto- ha continuato Sandro- che ci venga data la possibilita' di curarci. Non vogliamo morire come mio papa' e mio zio. Io non mi fermo e, sappiano i deputati che andrò, in assenza di riscontri, a legarmi ai cancelli del Ministero e dovranno portarmi loro a Lipari. Sono una vergogna. Ci mantengono con 288 euro di pensione al mese e decidono sulla nostra vita".
I fratelli Biviano affetti da distrofia facio-scapolo-omerale vivono su una sedia a rotelle, Elena e' anche attaccata a un respiratore. Era il 1980 quando, prima a Genova e poi a Milano, viene loro diagnosticata la malattia. Poco dopo nasce Marco, il piu' piccolo dei fratelli, che da poco ha scoperto di avere il destino segnato. Navigando su Internet Sandro viene a conoscenza del metodo Stamina. Ad occuparsi di loro e' la madre, Provvidenza, che ha assistito per anni anche il marito. 

Intanto - attraverso l'Ansa - Don Lio Raffaele ha reso noto che "i fratelli Biviano affetti da distrofia muscolare, potranno accedere nella chiesa di Santa Croce a Pianoconte. Ho già dato mandato a dei professionisti – ha puntualizzato - d'istruire l'iter per la costruzione di una rampa in cemento, che sarà realizzata appena l'iter sarà completato. Sono parroco della comunità di Pianoconte da solo cinque mesi, sin dal mio arrivo ho sempre cercato di essere vicino a tutti andando incontro alle sofferenze ed alle difficoltà che la gente ha nella vita e nel cuore. Nella parrocchia di Santa Croce, inoltre, da quasi 10 anni esiste e viene usata una rampa in legno per i diversamente abili che ogni domenica viene utilizzata”. Don Lio Raffaele ha anche aggiunto che ”la parrocchia è presente nella vita della famiglia Biviano, e lì dove c'è bisogno di aiuto, sostegno, amicizia e vicinanza a tutti coloro che sono meno fortunati di noi”. 

S.O.S. INQUINAMENTO : un' opportunità unica per aiutare sorella Terra (di Gianluca Veneroso)

Oggi pomeriggio, la sala parrocchiale di Canneto si é trasformata in un palcoscenico d'eccezione. Eh già, un palcoscenico sul quale fantasia e realtà sì sono presi a braccetto e abbandonati ad una danza farcita di note, gesti,parole. Una danza arcana e sopraffina che siamo soliti definire "teatro".
Spettatori: gli alunni della scuola primaria!
Attori: i bambini partecipanti al laboratorio di arte scenica coordinato dalla regista TINDARA FALANGA, anima creativa della compagnia locale PICCOLO BORGO ANTICO. 

Un' oretta di spettacolo per una favola il cui titolo ( S.O.S. INQUINAMENTO) rinvia all'attualissima tematica della tutela ambientale. Piccoli interpreti camuffati da alberi, animaletti del bosco, funghi e consimili hanno dato vita ed evidenza - grazie all' alchimia che il teatro serba nelle sue corde - a situazioni di forte sensibilizzazione ecologica: la lotta allo sciacallaggio del disboscamento, il gravoso pericolo dell' estinzione, la spinosa questione dei rifiuti ...
Frasi importanti e messaggi d' urto affidati a pesciolini in cerca di un blu più sano, a sacchetti plastificati che il nemico-uomo tende ad ammassare ... a un albero stanco delle irresponsabilita del bipede distruttore. Un carillon di colori abbaglianti che evocano il meglio del mondo. Un carillon bloccato nei suoi ingranaggi dai tanti errori che noi "animali" senza anima tendiamo a ripetere ai danni della nostra grande casa Terra . Molto emozioni, una domanda: possiamo migliorare il mondo che ci appartiene? Si, è una certezza, non finzione scenica .

Gianluca Veneroso