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giovedì 23 maggio 2013

ARDIZZONE S’ARRABBIA: “SUBITO PUBBLICI, NOMI E SOLDI A CONSULENTI”

Non ha precedenti l’iniziativa del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone. Ha preso penna e calamaio, virtualmente, e “ordinato” al Segretario generale la pubblicazione dei nomi del consulenti che a qualsiasi titolo prestano la loro opera a Palazzo dei Normanni, gli incarichi attribuiti “dal mio predecessore e ancora in essere”.
Accanto ai nomi, avverte Giovanni Ardizzone, dovranno essere resi pubblici tutte le informazioni utili, e cioè la data di inizio e di fine dell’attività, gli emolumenti percepiti e da percepire, titolo accademico, oggetto dell’incarico.
Ma non è tutto. Il presidente dell’Ars pretende che siano trasmessi “nel più breve tempo possibile”, al suo ufficio “le relazioni rese dai consulenti successivamente al 5 dicembre 2012 ovvero una relazione sulle attività dagli stesi espletate dopo quella data”.
Siamo alla vigilia di un “repulisti” generale? Di sicuro stiamo per assistere a qualcosa di inconsueto per le ovattate mura di Palazzo dei Normanni. La lettera inviata da Ardizzione al Segretario generale, Giovanni Tomasello, non si presta a interpretazioni diverse. Le consulenze richieste dai membri del Consiglio di presidenza ed dai Presidente delle Commissioni saranno rese pubbliche al pari di ciò che avviene alla regione siciliana. E non solo: potrà essere valutata la qualità delle scelte compiute e dell’attività svolta.
La disposizione riguarda anche lo stesso ufficio del Presidente dell’Ars, naturalmente. La decisione allunga lo sguardo al passato. “Dispongo, scrive Ardizzone, che con le stesse modalità, siano pubblicati gli incarichi attribuiti dal mio predecessore e ancora in essere”.
Ed è su questo punto, sugli incarichi attribuiti da Francesco Cascio, che c’è attesa: le scelte politiche di Cascio, infatti, suscitano un interesse particolare perché l’ex Presidente dell’Ars ha annunciato una politica di tagli ai costi, che in verità, non ha potuto avere alcun riscontro nei bilanci del Parlamento regionale.
L’iniziativa di Ardizzone, appena resa nota, ha suscitato reazioni e molte domande. Non essendovi precedenti, ci si chiede perché mai il Presidente dell’Ars abbia assunto decisioni drastiche e “immediate”. Pare che gli abbiano addebitato una consegna del silenzio sulle consulenze del Palazzo e questo lo avrebbe fatto arrabbiare. La sua attenzione alla trasparenza e la parsimonia con la quale ha gestito il suo ufficio, poche unità rispetto alle affollate presenze del passato, avrebbero provocato il bisogno di far sapere subito.
La lettera al segretario generale avrà sicuramente conseguenze. E’ un precedente importante, sarà difficile tornare indietro.
Ecco il testo completo della lettera di Giovanni Ardizzone:
“Ben sapendo che i comportamenti di tutti sono stati improntati al massimo rigore, – si legge nella lettera – vi chiedo di voler aderire all’iniziativa sia per motivi di trasparenza, sia per evitare uno stillicidio di indiscrezioni che nuoce alla serenità degli addetti alle segreterie, al normale dispiegarsi delle consulenze, ma anche ai corretti rapporti fra politica e stampa parlamentare. Vi anticipo comunque che porrò l’argomento all’ordine del giorno di una prossima riunione di consiglio di presidenza perché si assuma una deliberazione di carattere generale”.

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