Mi giungono sovente segnalazioni “maggiormente con l’avvento della stagione estiva” di elicotteri appartenenti a privati, che, senza alcuna autorizzazione da parte degli organi competenti, usufruiscono dei due Eliporti di emergenza siti sull’Isola di Vulcano. Se vero, è doveroso informare i pochi che ancora non sanno, che gli stessi debbono essere di utilizzo esclusivo dei mezzi di emergenza, che anche il solo accesso da parte di personale non autorizzato è severamente vietato e che l’utilizzo improprio dell’area in questione, oltre ad essere pericolosissimo, è penalmente perseguibile. La responsabilità, la gestione e la competenza dei siti di cui sopra, spetta per cascata, passando dal Capo della Protezione Civile Nazionale, Prefetto, Questore, al Sindaco pro tempore “massima autorità in loco” del Comune di appartenenza, tramite degli appositi uffici con personale qualificato per l’espletamento di tali mansioni. Per i motivi di cui sopra sarebbe doveroso informare che le associazioni di volontariato, non dispongono, ne delle competenze, ne dell’autorità necessarie al fine di autorizzare decolli ed atterraggi da parte di mezzi civili e non, in un’area dedicata esclusivamente all’emergenza, anche questo comportamento è penalmente perseguibile. E’ altresì doveroso sottolineare che i “Volontari” a qualunque categoria essi appartengano, debbono essere attivati in base a delle procedure prestabilite e che la loro opera allorquando espressamente richiesta, è comunque scrupolosamente subordinata alle direttive insindacabili impartite dagli organi preposti, ed è obbligatoriamente limitata alla temporanea mansione “di volontario”, senza intraprendere ALCUNA iniziativa personale che potrebbe risultare pericolosa per se e per gli altri.
N.B: pur comprendendo i non pochi disagi da parte di aziende e privati che effettuano trasporti e spostamenti con mezzo elicottero, legati all’assenza di idonei Eliporti ad uso civile, sarebbe cosa opportuna affrontare il problema con i preposti organi competenti, al fine di una soluzione adeguata “ove possibile” senza nulla chiedere ha chi non ha le competenze per dare.
Giuseppe Alessandro D’Angelo.
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