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giovedì 5 novembre 2020
Coronavirus: In Sicilia 25 vittime e 1322 nuovi positivi
Lipari, positivi al Covid in aumento
Altri quattro positivi al Coronavirus a Lipari. Salgono così a 22 i cittadini che combattono con il Covid - 19.
Sabato, domenica e lunedì sarà effettuato a Lipari il tampone molecolare alle 190 persone che si trovano in quarantena e che si sono sottoposti al tampone rapido. Così come alle dieci persone che non hanno fatto quest'ultimo esame
Nasce l'orto sociale a Lipari, domenica la presentazione.
Hai sempre voluto curare un orto, ma non hai un lembo di terra dove farlo? Ti piacerebbe mangiare i frutti della terra da te coltivati, ma non sai da dove iniziare? Credi nello sviluppo dell'agricoltura biologica e vuoi sperimentare insieme ad altri tecniche di coltivazioni naturali e sostenibili?
Allora l'orto sociale fa al caso tuo: vieni a scoprirlo questa domenica (9 Novembre), a partire dalle 10:30!
Potrai chiedere gratuitamente un piccolo appezzamento di terra dove impiantare il tuo orto, condividere informazioni ed esperienze, collaborare con altri appassionati e condividere gli strumenti di lavoro.
Il terreno si trova in zona Tufo: per info più dettagliate contattare Marcella Di Marca 3343643980 o Paolo Mezzapica 3406496003.
Ringraziamo infinitamente Nunziatella Paino per la disponibilità del terreno!
PS: la presentazione si farà all'aperto, direttamente nel terreno. Ovviamente verranno garantite le giuste distanze di sicurezza e l'uso di mascherine.
Chiofalo: "Musumeci abbandoni la polemica "furbetta""
Mi si perdoni, ma all’ennesimo lamento di Musumeci verso il governo di Roma che posiziona la Sicilia in “zona arancione” (ingiustamente a suo dire, anche perché sono state “graziate” Campania e Lazio) ho provato sconforto…
É in buona compagnia in questo grottesco scaricabarile all’italiana (già stucchevole in tempi normali, inaccettabile e pericoloso nel dramma che viviamo), ma davvero non se ne può più.
A corrente alternata secondo convenienze contingenti e demagogiche, senti questi presidenti di regione passare da minacce di chiusura autonoma di tutto (se il governo non decide) a proteste per le chiusure (se il governo decide), da richieste di maggiore autonomia e differenziazione e pretesa di decisioni “centrali” e uniformi, ribaltando le accuse mosse al governo con rapidità e incoerenza disarmanti…
La verità che si cela dietro certe grottesche uscite è la “triste” volontà di non assumersi responsabilità sugli esiti di scelte difficili quanto necessarie, provando a scaricare sempre e comunque l’onere e le conseguenze politiche (ricadute e consenso) sul governo centrale.
Musumeci, glielo chiedo da siciliano, abbandoni la polemica politica “furbetta” e si preoccupi di non farci scivolare in zona rossa, mettendo contestualmente il sistema sanitario regionale (le Eolie vivono sul tema un disagio inqualificabile da troppo tempo) in condizione di reggere l’urto della pandemia e di curare meglio possibile tutti i siciliani che ne avranno bisogno.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Coronavirus: Musumeci, Sicilia in zona arancione? Assurdo e irragionevole
Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando l'inserimento dell'Isola nella "zona arancione".
"Un dato per tutti - prosegue - oggi la Campania ha avuto oltre quattromila nuovi positivi; la Sicilia poco più di mille. La Campania ha quasi 55 mila positivi, la Sicilia 18 mila. Vogliamo parlare del Lazio? Ricovera oggi 2.317 positivi a fronte dei 1.100 siciliani, con 217 in terapia intensiva a fronte dei nostri 148. Eppure, Campania e Lazio sono assegnate a "zona gialla". Perchè questa spasmodica voglia di colpire anzitempo centinaia di migliaia di imprese siciliane? Al governo Conte chiediamo di modificare il provvedimento, perchè ingiusto e ingiustificato. Le furbizie non pagano".
mercoledì 4 novembre 2020
Coranavirus in Sicilia. Positivi in salita, così come i decessi
In Sicilia oggi 1155 nuovi positivi. Le vittime, 19 in un giorno. Calano però i ricoveri in intensiva, adesso 148 contro i 150 di ieri.
Coronavirus, in Sicilia 3600posti letto per fronteggiare la pandemia
I posti, individuati in strutture pubbliche e private di tutto il territorio siciliano, comprendono terapie intensive, degenze ordinarie e ricoveri in strutture dedicate alle cure in bassa complessità.
Lo sviluppo del piano, fortemente voluto dal governo Musumeci, ricalca una proiezione dell'andamento epidemiologico per singole aree con una soglia di stress maggiorato rispetto all'attuale situazione pandemica nell'Isola, ma soprattutto tiene conto del mantenimento dell'assistenza sanitaria per le altre patologie non Covid. La Sicilia, infatti, è una delle Regioni che al momento non ha sospeso le cure diverse dal Coronavirus né ha ridotto gli interventi programmati.
Sono previsti due scaglioni temporali, 15 novembre e 30 novembre, entro i quali saranno approntati i posti letto da parte dell’Aziende del sistema sanitario regionale. In particolare le terapie intensive raggiungeranno, all’ultima scadenza, 427 posti dedicati esclusivamente al Covid a cui potranno aggiungersi posti di terapia sub-intensiva convertibili a seconda delle eventuali necessità. Le degenze ordinarie raggiungeranno 2384 ricoveri dedicati, mentre saranno 780 i posti letto a disposizione nelle strutture a bassa complessità.
Nei territori delle Città Metropolitane, particolarmente interessate dal contagio da Covid 19, sono previsti complessivamente 252 posti di terapia intensiva e 1502 per i ricoveri ordinari, la restante dotazione è stata distribuita nelle altre province della Sicilia.
A completare l'offerta sanitaria, anche il contributo delle strutture non ospedaliere dedicate alla pandemia. Sul modello dei Covid hotel, attivati dalla Regione Siciliana già nell'aprile scorso (adoperati da soggetti in quarantena o isolamento, migrati, turisti etc), è particolarmente significativo infatti l'apporto dei Centri per le cure a bassa complessità dedicati a quei pazienti che non necessitano di un ricovero in ospedale pur avendo bisogno di assistenza sanitaria. Tali strutture sono già operative in larga parte del territorio regionale e vanno ad integrare l’intera proposta studiata dalla Regione per fronteggiare l’emergenza.
Di seguito la ripartizione per territorio. Nella prima colonna sono indicate le terapie intensive, a seguire i ricoveri ordinari e le cure a bassa complessità
Ag 30 160 98
Cl 36 140 50
Ct 105 595 120
En 22 140 30
Me 41 236 110
Pa 106 671 280
Rg 33 152 32
Sr 26 170 50
Tp 28 120 10
Incendi di fine agosto: in attesa dello Stato, Regione dichiara stato di crisi
In attesa che dallo Stato arrivi il via libera agli aiuti economici per i danni provocati dagli incendi che hanno devastato la Sicilia dal 29 al 31 agosto scorso - e per i quali è stata trasmessa a Roma una richiesta ufficiale - il governo Musumeci, in forza delle legge regionale numero 13 recentemente approvata, ha provveduto a dichiarare lo stato di crisi e di emergenza che consentirà di intervenire immediatamente per ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza nelle aree maggiormente colpite.
«Da Altofonte a San Vito Lo Capo - spiega il presidente della Regione – i roghi alimentati dal forte vento di scirocco hanno divorato boschi e macchie mediterranee, danneggiando servizi essenziali e innescando una serie di rischi sotto il profilo idrogeologico che vanno rimossi nel più breve tempo possibile. Da qui la decisione di operare subito in autonomia attraverso la nomina di un commissario delegato, al quale affiderò la valutazione delle priorità da affrontare e il coordinamento dei relativi interventi».
Sulla scorta delle segnalazioni pervenute dal Comune di Altofonte - il centro maggiormente devastato dai roghi - dal dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e dal comando del Corpo forestale, il dipartimento della Protezione civile della presidenza della Regione ha effettuato una prima stima complessiva dei danni, quantificandoli in quaranta milioni di euro. E' stato appurato che gli incendi sviluppatisi a fine agosto, e che in totale sono stati 602, hanno distrutto circa 2.198 ettari di aree boschive e circa 1.922 ettari di aree vegetazionali. In particolare, la dichiarazione da parte della Regione dello stato di crisi e di emergenza e la richiesta inoltrata alla presidenza del Consiglio dei ministri riguarda ventitré Comuni, ricadenti nelle province di Palermo, Trapani, Enna e Messina.
Si tratta di: Altofonte, Aliminusa, Misilmeri, Monreale, Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Termini Imerese, Alcamo, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo, Valderice, Aidone, Enna, Piazza Armerina, Gioiosa Marea, Librizzi, Mirto, Mistretta, Rometta, San Piero Patti e Tusa.
Proprio qualche settimana fa si era insediato il Tavolo di crisi voluto da Musumeci e presieduto dall'assessore all'Ambiente Toto Cordaro. Un passaggio, quest'ultimo, propedeutico alla proclamazione dello stato di calamità, da parte del governo regionale, e alla successiva richiesta a Roma della dichiarazione dello stato di emergenza. Proprio il giorno successivo ai roghi, Musumeci e Cordaro si erano recati nel Bosco della Moarda ad Altofonte, per testimoniare la vicinanza dell'amministrazione regionale ai cittadini del territorio. Nel frattempo sono stati completati, da parte della Protezione civile regionale, i sopralluoghi per individuare gli interventi di messa in sicurezza immediata delle zone, prevenendo così eventuali fenomeni di erosione dovuti alle piogge. Nei prossimi giorni, insieme all'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, verranno individuate le priorità sulle quali intervenire.
Sicilia: Unicredit versa 64 mln di imposte nella casse della Regione
Un plauso viene espresso anche dal vicepresidente della Regione e assessore dell'Economia Gaetano Armao, impegnato da tempo in un lungo negoziato con il governo nazionale per il definitivo e completo riconoscimento delle previsioni statutarie in materia fiscale e tributaria.
Lipari: positivo al Covid, in attesa di un posto in un centro attrezzato, resta all'interno dell'ambulanza. E se si doveva effettuare un soccorso?
L'incredibile vicissitudine è accaduta stamane a Lipari ad uno nostro concittadino, uno dei diciotto positivi, che necessitava del ricovero fuori dall'isola
Prelevato alle nove dalla sua abitazione, in attesa che venisse trovato un posto libero, è rimasto in ambulanza sino alle 11 e 50 circa, quando è stato imbarcato, senza la barella di biocontenimento, sull'elicottero che lo ha portato a destinazione.
Perchè il paziente sia dovuto restare in ambulanza, in attesa del reperimento di un posto, resta un mistero. Eppure se non ricordiamo male all'interno dell'ospedale era stata attrezzata una stanza ad hoc in grado di ospitare i positivi al Covid in attesa di essere trasferiti.
Al di là delle vicissitudini di questo paziente vi è da sottolineare che se, in quell'ampio lasso di tempo, fosse stato necessario effettuare un soccorso non si sarebbe potuto effettuare.
La seconda ambulanza, inviata a Lipari dall'ASP di Messina, non sarebbe potuta uscire in quanto non dispone nè di medico nè di altri operatori sanitari.
(La foto è di Controcorrente eoliana)
martedì 3 novembre 2020
Coronavirus: Sicilia ancora sopra i 1000 casi, 14 morti
Sono 1.048 (24 più dei nuovi casi di ieri) i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. I tamponi effettuati sono 8.015, contro gli 8.034 di ieri. È quanto emerge dal bollettino sull'emergenza Coronavirus del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore della Sanità.
Le vittime da inizio pandemia sull'Isola sono 550, 14 in più di ieri. Il totale degli attualmente positivi è di 16.806, dei quali 15.584 sono in isolamento domiciliare. Sono 1.072 le persone ricoverate negli ospedali con sintomi, 47 in più di ieri, mentre le persone in terapia intensiva sono 150 (+8 rispetto a ieri).
Questa la suddivisione per province dei nuovi contagi odierni: 299 a Catania, 258 a Palermo, 133 a Trapani, 96 a Caltanissetta, 83 a Ragusa, 80 a Messina, 71 a Siracusa, 21 ad Agrigento, 7 ad Enna.
Tampone molecolare sabato, domenica e lunedì
I cittadini che oggi hanno effettuato il tampone veloce saranno sottoposti sabato, domenica e lunedì al tampone molecolare. Solo dopo il risultato (negativo) di questo potrà cessare la quarantena. Lo ha affermato, durante la diretta fb di oggi, il sindaco Marco Giorgianni.
Il primo cittadino ha anche confermato che tra coloro che sono stati stati sottoposti oggi al test è stato riscontrato un solo positivo.
C'è anche un ulteriore positivo, emerso dall'esame effettuato in un laboratorio privato.
ASP Messina, formazione oggi a Lipari per gli operatori ospedalieri sul rischio biologico e corretto utilizzo dei DPI
Continua l’attività di addestramento sul campo degli operatori sanitari dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, voluta dalla direzione generale, con l'implementazione di buone pratiche per il contenimento del rischio biologico e corretto utilizzo dei dispositivi individuali di protezione per gli operatori sanitari ospedalieri.
L’attività di apprendimento tecnico-pratico il 2 novembre u.s. ha interessato Medici, Infermieri, Tecnici e Operatori di supporto del Presidio Ospedaliero di Lipari; alla sessione di lavoro hanno partecipato molti operatori i quali hanno apprezzato l’iniziativa anche per i risvolti pratici delle tecniche apprese.
L'ASP di Messina comunica che l‘attività di addestramento continuerà per offrire le medesime opportunità di apprendimento agli operatori di tutti gli altri Presidi Ospedalieri.
Coronavirus: medici specializzandi, intesa tra Regione Siciliana e Università
Per la prima volta il percorso formativo e professionale dei medici specializzandi viene regolamentato grazie a un'intesa sottoscritta dalla Regione con le tre Università siciliane, sedi di facoltà di Medicina e chirurgia. L'accordo, approvato da una delibera del governo Musumeci, disciplina infatti le modalità di svolgimento della formazione per l'assunzione a tempo determinato dei medici specializzandi che, ormai, sono chiamati a pieno titolo ad affrontare le piccole e grandi emergenze sanitarie.
Come è noto, la crisi innescata soprattutto dalla pandemia sta facendo emergere ulteriormente la mancanza di medici specialisti in ogni ambito, così la Sicilia - grazie alla fattiva collaborazione dei rettori degli atenei di Palermo, Catania e Messina - è corsa ai ripari velocizzando le procedure che consentono ai giovani professionisti di prestare servizio in corsia, mantenendo contemporaneamente gli standard formativi.Tra gli elementi di maggiore innovazione contenuti nel documento, il riconoscimento dell’esperienza professionale acquisita dagli specializzandi proprio durante l'emergenza Covid-19, con la possibilità di recupero del percorso formativo attraverso appositi piani integrativi e il recepimento delle norme di maggior favore, anche economiche, per consentire il prosieguo delle attività negli ospedali siciliani.
“Grazie a questa intesa - commenta il presidente della Regione Nello Musumeci - stiamo assicurando al nostro sistema sanitario un'iniezione di nuove energie professionali, tanto utili per fronteggiare meglio la pandemia. Ma c'è di più: superata l’emergenza Coronavirus, i giovani medici specializzandi, a partire dal penultimo anno di specializzazione, potranno fare accesso in corsia con più facilità. Ciò consentirà alla sanità siciliana di tenere stabilmente in considerazione queste professionalità e di evitare anche di disperdere altrove quel patrimonio di cervelli che si è formato nei nostri atenei”.
I rettori siciliani hanno sottolineato l'importanza del percorso di specializzazione anche in relazione al livello di qualità formativa che devono possedere i nuovi contrattualizzati.
“Esprimiamo soddisfazione – evidenzia il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari – per questo accordo tra Atenei e Regione. A maggiore ragione, in un momento come questo, drammaticamente segnato dalla pandemia, è fondamentale la collaborazione tra istituzioni per rafforzare e sostenere il sistema sanitario e per porre grande attenzione alla formazione dei nostri specializzandi, che contribuiranno con impegno e preparazione a tutelare la salute di tutti”.
“L’Università di Catania – sottolinea il rettore Francesco Priolo – si è mostrata subito disponibile a collaborare con la Regione Siciliana e in particolare con l’assessorato alla Salute, specie in questo momento di grande difficoltà per la Sicilia e il Paese. In questo modo, i nostri giovani medici possono mettersi a disposizione e fornire un contributo fattivo nella lotta al Covid-19, come già fanno tanti nostri colleghi medici impegnati in prima linea, che desidero sempre ringraziare. L’accordo raggiunto permette, inoltre, a tutti loro di proseguire la propria formazione sul campo e di entrare subito in contatto con il sistema sanitario”.
“Prosegue – afferma il rettore Salvatore Cuzzocrea – l'intensa collaborazione tra la Regione Siciliana e l'università di Messina. Grazie alla sinergia con l’sssessorato alla Salute, gli atenei siciliani sigleranno un accordo che permetterà di raggiungere ancora una volta importanti obiettivi. Con l'approvazione dell'intesa che regola le modalità di formazione e agevola l'accesso nei reparti degli specializzandi delle Università della nostra Regione saremo in grado di colmare la richiesta di un numero maggiore di medici in ogni settore ospedaliero. Una necessità che si è acuita a causa dell’emergenza che stiamo affrontando. Come sempre siamo pronti a dare il nostro apporto al territorio e lo facciamo consapevoli della qualità dei nostri specializzandi”.
Lipari: Sui 200 sottoposti a tampone rapido solo 1 positivo.
L'isolamento domiciliare dei 200 permane, comunque, sino all'esito del tampone molecolare che sarà effettuato nei giorni di sabato, domenica e lunedì.
Oltre al personale Usca hanno presenziato, collaborando fattivamente, la Polizia municipale, la Protezione civile e il gruppo liparese delle Misericordie.
Lettere al direttore. Rifiuti abbandonati sul ciglio stradale e sparsi dai cani sulla spiaggia
Riceviamo da Giuseppe Portelli e pubblichiamo:Buongiorno Direttore!
Storia eoliana - Conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. Oggi: 3/11/2007 - L'incidente al "Gigliola M."
3 novembre 2007
L’incidente al “Gigliola M”
Quattro marittimi feriti, uno dei quali in maniera grave e lievi contusioni per i passeggeri e per l'equipaggio dell'aliscafo "Gigliola M" finito, nel tardo pomeriggio del 3 novembre 2007, incredibilmente, in una scogliera nelle vicinanze del laghetto di Lingua.
Il mezzo era partito intorno alle 18,00 da Santa Marina con destinazione Rinella con quattro pendolari a bordo. Una decina di minuti più tardi, superato il laghetto di Lingua e la località Grottazze, il mezzo, un nuovissimo aliscafo di ultima generazione, al comando dell'esperto Nunzio Stornante, si ritrovava improvvisamente sulla scogliera prospiciente la spiaggia del Brigantino. L'aliscafo ci arrivava a velocità e sulle ali, spezzandole una e piegando l’altra, per il conseguente tremendo "atterraggio" sugli scogli. A bordo tra le urla dei passeggeri increduli e dell'equipaggio sballottato dall'urto, si avvertivano anche momenti di panico, fino a quando il comandante, dopo aver superato lo stato di shock iniziale, non lanciava l'allarme.
Immediatamente su disposizione del comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo a Capitaneria di porto di Lipari partivano alla volta della località del sinistro, un gommone e una motovedetta per portare i primi soccorsi. Il marinaio Domenico Burrascano, gravemente ferito al capo e sanguinante veniva visitato dal medico di guardia che ne consigliava l'immediato trasferimento in elicottero a Messina. Gli altri tre dell'equipaggio, invece, venivano trasbordati sui mezzi della Guardia Costiera e trasportati a Lipari per il trasferimento in ambulanza al Pronto Soccorso dell'Ospedale civile.
Il processo a carico del comandante si concluse con un patteggiamento, avanzato dal comandante Nunzio Stornante, 48 anni, di Messina che ha avuto applicata la pena di 1 anno, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, col beneficio della sospensione condizionale.
Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, che all'epoca si sono avvalsi di un consulente tecnico, Nunzio Stornante al comando dell'aliscafo "Gigliola M" in navigazione dal porto di Santa Marina Salina al porto di Rinella, «ometteva di esplorare a lunga portata la zona di navigazione per mezzo del radar di bordo, nonché del sistema automatico di allarme di rischio, ciò al fine di ottenere quanto prima indicazioni sul rischio di abbordaggio o di altri pericoli per la navigazione».
Gli inquirenti stabilirono che il comandante del mezzo navale, tra i più moderni della flotta, «seppur navigando in orario notturno ometteva di procedere a velocità di sicurezza in modo da poter agire in maniera appropriata ad efficiente per evitare pericoli ed arrestare l'imbarcazione entro distanza adeguata alle condizioni del momento». I comportamenti assunti durante la navigazione provocavano di fatto il naufragio del natante che si incagliava su alcuni scogli semi sommersi e il ferimento di ben sette persone a bordo.
Ingenti i danni riportati dall'aliscafo, che subì nell'impatto lo schiacciamento della prua e l'apertura di due squarci in corrispondenza delle ali di prora; mentre le ali di poppa rimasero incastrate tra gli scogli. Sempre nella zona di prua, all'interno della cabina passeggeri, furono divelte intere file di sedili. In frantumi i vetri dei finestrini e danni generalizzati alla carena dello scafo.
Covid - 19: Tutti in fila al Monteleone da stamane
Tutti in fila da stamane al Monteleone dove, dalle 9 e 30, si stanno effettuando i previsti 200 tamponi rapidi per il Covid - 19.
Oltre al personale Usca, sono presenti l'assessore Tiziana De Luca, la Polizia municipale e la Protezione civile
lunedì 2 novembre 2020
Tamponi rapidi a Ginostra e Panarea slittano a venerdì
Ginostra: dalle ore 10:15 alle ore 11:45 nell’area antistante la Guardia Medica;
Panarea: dalle ore 13:00 alle ore 16:15 presso la Guardia Medica.
Coronavirus: In Sicilia +1.024 e 18 decessi
Ginostra, Lo Schiavo: "Incapaci di custodire dignitosamente la memoria dei nostri defunti".
Nel giorno della Commemorazione dei defunti, rivolgo una preghiera a tutti i GINOSTRESI che sono passati a miglior vita e chiedo loro di perdonare: ci hanno lasciato in eredità un " paradiso " da difendere e tutelare.... noi non siamo riusciti neppure a custodire dignitosamente la loro memoria!
Riccardo Lo Schiavo
Scuole del Comune di Lipari verso la chiusura per dieci giorni?
Non si conoscono ancora i dettagli ma le indiscrezioni che trapelano fanno propendere per una chiusura delle scuole nel Comune di Lipari per una decina di giorni, anche alla luce degli ultimi contagi.
A questo starebbe lavorando, in questi minuti, il sindaco Marco Giorgianni
Ricordiamo che gli istituti superiori già attuano la didattica a distanza.
Ripetiamo si tratta di indiscrezioni, comunque abbastanza attendibili
Commerazione defunti. Riproposizione video "Eoliani che non ci sono più" - 2° Filmato (durata 8 minuti circa)
Coscione: "Questa società ormai, ormai senza speranza, di cosa ha bisogno per capire? "
Riceviamo e pubblichiamo:
Qualche giorno fa ho parlato con una persona che è stata un paio di settimane negli ospedali di Bergamo nel periodo tragico della prima ondata. Gli ho chiesto se quello che si vedeva in televisione era la realtà. Era un tipo gioviale e simpatico ma si è fatto subito serio e mi ha detto che non facevano in tempo a liberare stanze per mettere i morti e che, per passare da una camera all'altra, erano costretti a scavalcare i sacchi neri con i cadaveri. Non si è ammalato ma, dopo questa esperienza, lui e i colleghi sono stati due settimane in terapia psicologica per superare il trauma.
Del Bono (Federalberghi): Rammarico per le motivazioni che hanno indotto Mottola "a mollare"
Riceviamo e pubblichiamo:
Ho letto delle pubbliche dimissioni di Enzo Mottola da Presidente del Comitato C.A.S.T.A. Non volendo entrare nel merito delle questioni che affliggono l’associazionismo nelle nostre isole, sulle quali sarebbe comunque opportuno soffermarsi e approfondire, manifesto il mio rammarico per le motivazioni che lo hanno indotto “a mollare”.
Va dato atto al Sig. Mottola - e per questo lo ringrazio - di aver profuso dedizione e passione nel portare avanti l’impegno dell’associazione da lui presieduta in favore del nostro territorio ed in particolare di una frazione impegnativa come quella di Acquacalda sulla quale occorre mantenere alta l’attenzione.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia e delle Eolie
domenica 1 novembre 2020
Coronavirus, bollettino dell'1 novembre: in Sicilia superati i 1000 contagi giornalieri, 16 morti
Situazione non buona anche sul fronte ospedaliero, aumentano infatti di 37 unità ricoveri in regime ordinario che ora sono 999. In terapia intensiva invece 132 pazienti, 10 in più rispetto a ieri. I guariti sono 7.011 (+197), il totale degli attuali positivi è di 14.193.
Questa la suddivisione per province dei nuovi contagi: 316 a Catania, 277 a Palermo, 110 ad Agrigento, 106 a Messina, 100 a Siracusa, 82 a Ragusa, 49 a Enna, 45 a Caltanissetta, 10 a Trapani. Per Catania, Messina, Siracusa e Agrigento si tratta di un nuovo record.
sabato 31 ottobre 2020
Affittasi a Lipari centro.
L'appartamento è dotato di tutti gli accessori e comfort. Non necessita di nulla, wi-fi incluso.
Affitto ad uso transitorio da OTTOBRE a MAGGIO.
Coronavirus: n Sicilia 18 vittime in un giorno, mai così tante
Sono 21.758 i casi di Covid-19 sull'isola da inizio pandemia. Aumentano di 56 unità i guariti arrivando così a quota 6.814. Gli attuali positivi sono 14.442: 962 ricoverati in regime ordinario (+67), 122 in terapia intensiva (+5) e 13.358 in isolamento domiciliare.
I nuovi casi registrati oggi sono così suddivisi: 347 a Palermo, 115 a Ragusa, 108 a Catania, 102 a Trapani, 101 a Messina (nuovo record), 66 ad Enna, 54 a Caltanissetta, 44 ad Agrigento e 15 a Siracusa.
Coronavirus: Sicilia tra le regioni ad alto rischio
Delle 11 regioni, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale ma il dato non è attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione. Altre 8 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese.
Quelle a rischio alto sono l'Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d'Aosta e il Veneto.
Sospesi i vespri a Pirrera per il 115° anniversario della fondazione dell'Istituto delle suore francescane.
Per gli studenti della scuola media di Vulcano incontro formativo su tutela e salvaguardia delle Caretta caretta
Riceviamo dal professoressa Domenica Iannello e pubblichiamo:
Quest’anno scolastico si presenta, probabilmente, tra i più complicati degli ultimi anni.
Purtroppo la pandemia non rallenta, ma loro, i nostri ragazzi, sono sempre più entusiasti di condividere esperienze educative e didattiche, il loro spirito vivace contagia i docenti e chi lavora nella scuola donando fiducia e incoraggiando tutti ad affrontare ogni giornata scolastica con rinnovata motivazione e professionalità.
I ragazzi della scuola media di Vulcano, dell’Istituto Comprensivo Lipari Santa Lucia, hanno partecipato con modalità a distanza ad un incontro formativo che rientra nel progetto più ampio di “Tartanet Eolie”.
Le relatrici, due biologhe marine della Filicudi Wild Life Conservation, hanno tenuto un incontro a distanza che ha avuto come tematica la tutela e salvaguardia della specie Caretta Caretta, come comportarsi in caso di avvistamento, la procedura da seguire e i servizi da allertare in caso di animale ferito o in difficoltà.
La classe, guidata dalla Prof.ssa Alessandra La Camera, ha seguito con molta attenzione la lezione mostrando interesse e curiosità verso le tematiche proposte.
Un grazie al Preside Candia che, come sempre, ha accolto con disponibilità la proposta progettuale.
L’educazione e la formazione delle nuove generazioni è la più grande fonte di speranza per il mondo odierno.