BUON CAMMINO MONSIGNORE
È giunto il momento, Don Lillo ci lascia. Lascia le comunità di Canneto, Acquacalda, Pirrera, Lami e le comunità Neocatecumenali che in questi anni ha seguito, supportato ed aiutato. Ad attenderlo adesso ci sono le comunità delle parrocchie di S. Maria Annunziata e Assunta in Forza d’Agrò e di S. Maria delle Grazie in Sant’Alessio Siculo che gli sono state affidate.
Durante l’ultima celebrazione eucaristica presieduta come nostro parroco tante sono state le emozioni in gioco, così come tante sono state le parole spese da Don Lillo in ringraziamento: al Signore in primis per quanto donato in questi anni, a tutti coloro che a vario titolo si sono messi a servizio della comunità e a quanti lo hanno sorretto con la presenza, l’affetto e la preghiera. Così come tante sono state le esortazioni fatte ai vari gruppi pastorali e alle comunità affinché proseguano, con rinnovato spirito d’amore e carità, tutte le belle e buone attività intraprese nel corso di questi anni.
Ed era davvero tanta la gente presente, una moltitudine di fedeli compreso le autorità civili e militari. Ma in realtà in tutta questa presenza c’era anche tanta assenza. Ed ho pensato che Don Lillo assomiglia molto al seminatore della parabola di Gesù. Ha sparso semenza dappertutto, sulla strada, fra i sassi, tra le spine e sulla buona terra. Semenza che ha prodotto risultati diversi, perché noi siamo stati terreno diverso: a volte sono spuntati piccoli germogli che però presto sarebbero seccati, in alcuni casi i semi non sono neanche germogliati, ma in altri casi hanno prodotto piante meravigliose.
Caro Don Lillo, siamo chiamati a seminare meglio che possiamo, consapevoli che non spetterà a noi né far germogliare né raccogliere i frutti, ed una è la vocazione a cui siamo invitati, quella di essere “benedizione” per tutti, quindi non si scoraggi mai. Sia sempre umile come la Vergine Maria, affinché la parola di Dio trovi nel suo cuore terreno fertile e possa crescere ogni giorno di più, ma anche ostinato come il seminatore. Si ostini a lanciare semi da tutte le parti, non si lasci frenare né dai fallimenti, né dai terreni aridi, ma continui ad amare sempre con la misura di Dio, perché in Gesù il Signore ci insegna che la misura dell’amore è amare senza misura.
Ed è così che noi la custodiremo nel cuore e nei ricordi, come quell’instancabile seminatore che spargeva semi per amore.