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domenica 13 ottobre 2024

Eoliani che non ci sono più (riproposizione 9° filmato) (durata 13:07)

 In questo filmato: 1) Mina De Salvo; 2) Tindara Costanzo; 3) Olimpia Marraffa: 4) Giovanni Sarpi; 5) Marisa Natoli; 6) Marilena Puglisi; 7) Angelino Merlino; 8)Emilio Ziino; 9) Bartolo Merrina e Michele La Torre; 10) Cris Merlino; 11) Salvatore Ziino; 12) Franco Carrà; 13) Annunziata Profilio; 14) Alessandro Profilio; 15) Salvatore Mirabito; 16) Lucia D'Albora; 17) Pino Sarpi; 18) Rocco Italiano; 19) Salvatore Di Mauro (Turi Alivu); 20) Luigi Pastore; 21) Angelina Zaia ved. Martinucci; 22) Giuseppe Biviano; 23) ?; 24) Ciccinello Profilio e Pino Gugliotta; 25) ? Pace; 26) ? Mirabito; 27) Salvatore Saltalamacchia; 28) Marianna Giardina; 29) ?; 30) Salvatore Lo Ricco; 31) Giacomo Libro; 32) Rosaria Garito e Gioacchino Mannuccia; 33) Enrico (Eligio) Cannistrà; 34) Lo Schiavo Angelino; 35) Stefano Recupero; 36) Don Pino Raffaele, Giulio China e Mariano Sparacino; 37) Giovanni Narduzzo; 38) Antonino Natoli; 39) Armando Turcarelli; 40) Vittorio D'Ambra; 41) Francesco Barile; 42) Bartolo Cappadona; 43) Andrea Basile; 44) ?; 45) Francesco Bonfante; 46) Giovanni Li Donni; 47) ? Calenda; 48) Saverio Camporeale; 49) Pippo Costa; 50) Carmelo Raccuia; 51) Ciccarelli; 52) Domenica Arrigo; 53) Ciro Iacullo; 54) ? Cullotta; 55) Tanino Taranto; 56) Bartolomeo Taranto; 57) Fabio Brach; 58) Maria Grazia Divola; 59) Domenica Speziale; 60) Domenico Cincotta; 61) Bartolo Falanga; 62) Felice Paino; 63) Gaetano Spinella; 64) Giovanni Mandarano; 65) Gioacchino Mannuccia; 66) Giuseppe Favorito; 67) Giuseppe Maggiore; 68) ?; 69) ?; 70) Filippo China e Mafalda Cutuli; 71) Antonino Giuffrè; 72) Rosaria La Greca; 73) Angelo Luca; 74) Maria Mangano; 75) Mario Lauricella; 76) ?; 78) Giovanni Merlino; 79) ? La Torre; 80) Peppino Cacace; 81) Pia La Greca; 82) Gaetano Trifoglio e Eugenio Sciacchitano; 83) ? Provvidenti; 84) Raimondo Russo; 85) Giulio China; 86) Pietro Saltalamacchia; 87) Salvatore La Greca; 88) Salvatore Pellegrino; 89) Salvatore Profilio e Neva Ambrogetti; 90) Angelino Sardella; 91) Nino Ziino; 92) Lina Scaramozzino; 93) Maria Sciacchitano; 94) ?; 95) Tanino Ruggiero; 96) Ruccio Tauro; 97) Coniugi Travia; 98) Giuseppina Trimboli; 99) Giovanni Mangano; 100) ?; 101) ?; 102) Deli Carbonari; 103) ? Pavone e ? Milano; 104) Angela (Lina) Sciacchitano; 105) Don Alessandro Restuccia; 106) Nino Subba; 107) Rodolfo Mandarano; 108) Carolina Marino; 109) Nunzio Consoli; 110) Ruccio Carbone; 111) Salvatore Isgrò; 112) Angelo Speziale; 113) Anna De Maria; 114) Antonio Scoglio; 115) Vittorio Barile; 116) Bartolo Munafò; 117) Bartolo Valastro; 118) Basilino Sottile; 119) Antonino Cappadona; 120) Bartolo Cincotta; 121) Peppino Scoglio e Giovanna Pavone; 122) Giovanni Silvestro e Giuseppe Biancheri; 123) Damiano Russo; 124) Antonino Di Losa; 125) Edoardo Bongiorno; 126) Elena Vergari e Antonino Tesoriero; 127) Enzo Favata; 128) Eufemia Biviano; 129) Fausto Marmora; 130) Filippo Di Stefano; 131) Domenico Marocchini; 132)?; 133) Gasparino Monteleone, Pino Raffaele, Francesco Broccio, Umberto Mirabito; 134) Giacomo Giampino; 135) Giovanni Saccà; 136) Gilormino Mannello; 137) Giovannino Milano; 138) Francesco Giovenco; 139) Ciccino Giunta; 140) Giuseppe Siracusano; 141) Gaetano Iacono; 142) Cristoforo La Greca; 143) Lucio Costanzo; 144) Lo Surdo Francesca; 145) Mina De Salvo; 146) Pino Natoli; 147) Ninni Megna; 148) Peppino Merlino; 149) Nino Sulfaro; 150) Nino Santamaria; 151) Padre Nino La Rosa; 152) Francesco Cincotta; 153) Pietro Caprara; 154) Pippo Guerrera e Caterina Capone; 155) Salvatore La Greca; 156) Stefano Scibilia; 157) Antonietta Del Gais; 158) Vittorio Vento; 159) Salvatore Giuttari; 160) Bartolino Raffaele; 161) Stefano Mazza; 162) Mons. Salvatore Nicolosi e Francesco Vitale


Guardando...al passato: A varda

Era una rozza sella che, fissata sul dorso del mulo o dell'asino, consentiva il trasporto di carichi di vario genere, oltre che della persona

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Chi hai nel cuore

Buon compleanno a...

Daniela Maggiore, Teresa Frunzo, Andrea Mangano, Antonella Giorgi, Grace Mandanici

LA PAROLA Commento al Vangelo di domenica 13 ottobre 2024

Santo del giorno di oggi, 13 ottobre: San Teofilo di Antiochia


Teofilo governò la chiesa di Antiochia nel II secolo come sesto vescovo dopo l'apostolo S. Pietro che di quella comunità cristiana fu il primo pastore. Teofilo era uomo di grande cultura anche profana e fu uno dei padri della chiesa autore di numerose opere di carattere apologetico in difesa della fede cristiana. Era nato in Mesopotamia nel paganesimo e ricevette una raffinata educazione nell'ambito della corrente ellenistica.
Attento osservatore dei costumi e delle credenze dei cristiani, maturò la conversione alla fede con la lettura delle Sacre Scritture e usò le sue esperienze di convertito per controbattere le argomentazioni dei pagani e dei filosofi. Nel 169 fu eletto vescovo di Antiochia dove è documentato almeno fino al 180 e oltre alla operosità culturale, di lui si ricorda la cura pastorale per il suo gregge formato da cristiani provenienti sia dall'ebraismo che dal paganesimo.

L'unico suo scritto che ci sia pervenuto è l'Apologia ad Autolico ma, secondo quanto ricorda Eusebio di Cesarea, Teofilo scrisse anche un'opera contro i Manichei e il loro capo Marcione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di San Teófilo, vescovo di Antiochia, uomo di grandissima cultura, che tenne, sesto dopo il beato Apostolo Pietro, il pontificato di questa Chiesa e scrisse un’opera contro Marcione per difendere la retta fede.

Buongiorno e buona domenica...così


 

sabato 12 ottobre 2024

A Rimini le isole Eolie in vetrina. Dalla Gazzetta del sud del 12 ottobre 2024

Alicudi, resta irrisolta l'emergenza "capre". Dalla Gazzetta del sud del 12 ottobre 2024

Eoliani che non ci sono più (Riproposizione 8° filmato) (durata 4 minuti circa)

 In questo filmato: 1) Angelino Sardella; 2) Franco Carrà; 3) Maria Sciacchitano; 4) Pietro Saltalamacchia; 5) Olimpia Marraffa; 6) Giovanni Sarpi; 7) Mina De Salvo; 8)Emilio Ziino; 9) Bartolo Merrina e Michele La Torre; 10) Francesco Barile; 11) Pia La Greca; 12) Benito Calenda; 13) ? Cullotta; 14) ? Divola; 15) ? Martello; 16) Rosaria La Greca; 17) ? Spanò; 18) Arrigo Domenica; 19) Tanino Ruggiero; 20) Maria Natoli ved. Giardina ; 21) ?; 22) Salvatore Ziino; 23) Bartolo Cappadona; 24) Rosaria Garito e Gioacchino Mannuccia; 25) Gioacchino Mannuccia; 26) Don Pino Raffaele, Giulio China e Mariano Sparacino; 27) Raimondo Russo; 28) Salvatore Pellegrino; 29) Giovanni Narduzzo; 30) ?; 31) Filippo China e Mafalda Cutuli; 32) Giuseppe "Peppuzzu" Mandile; 33) Salvatore Di Mauro (Turi Alivu); 34) Ruccio Tauro; 35) Annunziata Profilio; 36) Salvatore La Greca; 37) ?; 38) Salvatore Lo Ricco; 39) Luciano Cannistrà; 40) Marianna Giardina; 41) Beppe Lo Cascio; 42) Felice Paino; 43) Antonino Natoli; 44) ? Beninati; 45) Giuseppina Trimboli; 46) Giuseppe Maggiore; 47) Salvatore Profilio e Neva Ambrogetti; 48) Andrea Basile, 49) Carmelo Raccuia; 50) Domenico Cincotta; 51) Angelo Luca; 52) Francesco Bonfante; 53) Giovanni Merlino; 54) Gaetano Trifoglio e Eugenio Sciacchitano

Dalla Gazzetta del sud del 12 ottobre 2021 un articolo di Salvatore Sarpi

Concluso congresso ANSPI a Favignana: rivendicata una migliore sanità per le isole minori. Musumeci " Isolani dei 35 Comuni non sono cittadini di serie B"

FAVIGNANA (TP) 12 ott - In questo momento di grande trasformazione della sanità italiana, se non cambia l’approccio culturale nei confronti delle isole minori e la visione dei bisogni reali dei pazienti e degli operatori sanitari, che ogni giorno affrontano difficoltà di ogni genere e si scontrano con carenze strutturali e gap tecnologici, i territori penalizzati dall’insularità continueranno a lamentare criticità ormai note da anni. Al contrario serve investire in micro sistemi sanitari con peculiarità, specifiche tutele e previsioni normative ed economiche.
“Le isole minori sono un tema molto diffuso ma poco trattato - ha detto il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, intervenuto con un video messaggio al congresso nazionale dell’Anspi, associazione presieduta da Gianni Donigaglia, concluso oggi a Favignana, dove numerosi esperti si sono riuniti per scrivere una “Carta” in cui sintetizzare necessità e richieste da inviare a Parlamento e Governo - gli isolani dei 35 comuni presenti in Italia non devono essere considerati cittadini di serie B; attendiamo i suggerimenti che emergeranno dall’assise per mettere mano a Roma ad una riforma normativa e ad eventuali previsioni finanziarie, che ho già sollecitato al ministro della Salute Schillaci, anche alla luce della più generale carenza di personale sanitario”.
Un esempio di valorizzazione isolana è rappresentato dall’ambizioso progetto sul “turismo sanitario inverso”, lanciato dall’Asp Trapani: “L’idea è proporre l’ospedale di Pantelleria come centro chirurgico e post chirurgico per pazienti provenienti da fuori - spiega il direttore generale Ferdinando Croce - grazie ad un percorso che comprende valutazione della struttura, implementazione della telemedicina, collaborazione con compagnie aeree e strutture ricettive, offrendo pacchetti turistici non impegnativi dal punto di vista economico”. Sul punto anche l’intervento del dirigente medico UOS Chirurgia Generale P.O. di Pantelleria Massimo Chiarot: “L’obiettivo è ridurre lo stress del malato nel pre e post operatorio; è possibile anche prevedere la visita chirurgica e l’intervento ambulatoriale nel medesimo giorno, ma servirà una campagna di comunicazione ad hoc per fare comprendere agli utenti i benefici della scelta di farsi operare a Pantelleria”.
Croce ha poi ribadito l’impegno della Carta di Favignana: “Entro il 31 ottobre trasmetteremo il documento che potrà arricchire e integrare una nuova proposta di legge sulle isole che sono minori, ma non piccole, invitando ad un rinnovamento già nella denominazione”.
Medici e operatori sanitari che scelgono di andare a vivere e lavorare su un’isola
continuano a non essere apprezzati: “Solo 40 centesimi in più all’ora per un medico di famiglia isolano come me - ha ricordato Angelo Casano, medico a Pantelleria e segretario provinciale Fimmg - l’Italia investe appena 7% del PIL in sanità, la Germania ad esempio circa il 12%, quasi il doppio: questo ha una ricaduta enorme nei territori marginalizzati”. Nella proposta dell’Anspi si parlerà però di incentivo non sulla prestazione ma sulla carriera per essere ancora più importante e significativo per il singolo lavoratore.
Il presidente onorario dell’Anspi Antonino Scirè ha poi ricordato la possibilità di ridurre la quota ECM (i crediti dell’aggiornamento medico) per chi lavora nelle isole e ha difficoltà oggettive a seguire corsi di formazione.
Il responsabile Coordinamento Interaziendale Pandemie Mario Minore ha ribadito l’imprescindibilità di un radicale cambio di passo nell’approccio alla sanità isolana: “Non basta prevedere più medici o infermieri, più strumenti o più servizi, bisogna modificare la visuale di tutti gli stakeholder verso una direzione territorio-centrica”.
Per la direttrice segreteria tecnica Ancim, l’associazione nazionale comuni isole minori, Giannina Usai il disegno di legge quadro sulle isole minori “è assolutamente insufficiente. È previsto solo un articolo, noi invece chiediamo una legge approfondita e interamente dedicata alla sanità nelle isole minori e che sia collegata alla finanziaria”.
Infine i sindaci di Lipari Riccardo Gullo e Favignana Francesco Forgione hanno ricordato le numerose “battaglie” portate avanti già dagli anni ‘90 per migliorare la rappresentanza delle isole minori nelle istituzioni nazionali e regionali: una su tutte, la creazione di un ufficio speciale per le isole minori in seno alla Regione Siciliana


Variazioni di bilancio, ok in giunta a manovra da 350 milioni. Schifani: «Fondi per affrontare le emergenze e sostenere l’economia»

«Emergenza siccità con investimenti nelle reti idriche e sostegni alle imprese agricole, iniziative a favore delle aziende e dei sistemi produttivi. E ancora, fondi per il rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori regionali, per le persone con disabilità gravissima, caro voli e comarketing per gli aeroporti minori». Sono queste le principali linee di intervento annunciate dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e contenute nelle variazioni di bilancio deliberate ieri in giunta. La manovra vale complessivamente 350 milioni di euro che dovranno essere spesi dall’amministrazione regionale entro il 2024: la somma di 250 milioni originariamente prevista è lievemente cresciuta passando a 260 milioni, ai quali si aggiungono economie di bilancio per 90 milioni.

«Uno degli obiettivi principali della manovra – dice il presidente Schifani – è quello di destinare risorse per continuare ad affrontare in maniera decisa e con interventi strutturali le emergenze che stanno colpendo la Sicilia come conseguenza della siccità: dal comparto agricolo alle difficoltà di approvvigionamento idrico dei territori. Con questa legge di variazioni di bilancio, però, punteremo a rafforzare anche il sostegno alla crescita economica con provvedimenti in favore del tessuto produttivo, mirando all'aumento dell’occupazione. Abbiamo, inoltre, previsto misure per continuare a contrastare il caro-voli, per supportare i Comuni e per garantire il diritto alla mobilità dei siciliani».

Il capitolo siccità vale circa 42 milioni di euro stanziati per gli interventi della Protezione civile e per alcune opere di manutenzione straordinaria e ripristino nel settore agricolo. Ulteriori 14,2 milioni, all’interno del capitolo per gli investimenti nelle reti idriche, serviranno per le nuove condotte idriche di Agrigento e Caltanissetta. Collegati alla stessa emergenza anche gli stanziamenti a favore degli agricoltori: 18,9 milioni di euro con i quali si interverrà aumentando le disponibilità di bilancio per il bonus fieno, gli indennizzi per il mancato raccolto del settore cerealicolo, l’abbattimento dei canoni dei consorzi di bonifica e il sostegno agli apicoltori. Previsto anche un fondo di progettazione per i Consorzi di bonifica e la manutenzione del sistema meteorologico regionale.

Prodotti farmaceutici dagli...scarti del pesce: il progetto. Dalla Gazzetta del sud dell'11ottobre 2024

L'articolo si ingrandisce cliccandoci sopra
 

Buon compleanno a...

...Elena Favaloro, Giovanni Biviano, Antonio La Greca, Rosa Famularo, Nunzio Formica, Arianna Martello, Florina Gheata 



Lipari: Morì dopo lunga attesa. Il caso non è chiuso. Dalla Gazzetta del sud del 12 ottobre 2024


 

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Respira e condividi

Cantori Popolari Eolie ad inaugurazione Columbus Day cantano l'inno nazionale, segue alza bandiera (video)

Oggi, 12 ottobre: Beato Carlo Acutis

Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano, milanesi provvisoriamente in città per lavoro. Carlo fin da piccolo manifesta un'indole particolarmente devota tanto che tornati in Italia a soli 7 anni chiese di poter ricevere la Prima Comunione.

Richiesta insolita ma che venne accolta dopo averla sottoposta a Monsignor Pasquale Macchi il quale diede il suo benestare dopo aver interrogato il ragazzo, ritenendolo idoneo. Carlo ricevette così l'Eucaristia il 16 giugno 1998, giovanissimo, e restò un punto fermo nella sua breve vita assieme alla messa quotidiana alla quale assisteva.

La sua esistenza si svolgeva come quella di tutti i ragazzi della sua età, ma sempre caratterizzata dalla sua voglia di aiutare gli altri e dalla sua gioia, diceva infatti “La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La conversione non è altro che spostare lo sguardo dal basso verso l’alto. Basta un semplice movimento degli occhi”. La sua fede fu talmente coinvolgente da spingere il collaboratore domestico di casa, un bramino induista, a convertirsi al cristianesimo, colpito proprio da “la sua profonda fede, la sua carità e la sua purezza”.

Carlo era anche bravo in informatica tantoche è stato proclamato patrono del web, e così dopo aver assistito ad un incontro di presentazione del Piccolo Catechismo eucaristico decise di dare vita ad una mostra sui miracoli eucaristici, per testimoniare la vera presenza di Gesù nell'ostia. Dopo tre anni di ricerche in giro per l'Europa con in genitori la mostra era pronta e talmente ben fatta da essere richiesta dalle diocesi di tutto il mondo.

Il sogno di Carlo era di farsi sacerdote, ma purtroppo all'età di 15 anni fu stroncato da una leucemia fulminante, e dopo aver dedicato la sua vita “al suo amico Gesù” torna alla casa del Padre il 12 ottobre 2006. Venne sepolto ad Assisi e successivamente dal cimitero viene traslato nel Santuario della Spogliazione: attraverso una speciale procedura di imbalsamazione viene esposto alla visita dei pellegrini.

Dichiarato venerabile nel 2008 è stato beatificato il 10 ottobre 2020 dopo averne accertato almeno un miracolo, ovvero la guarigione di un ragazzo brasiliano avvenuta dopo averne toccato le reliquie.

La madre: «Vi racconto il suo miracolo»

Intervista realizzata da Stefano Lorenzetto alla madre di Carlo, Antonia Salzano, e pubblicata dal Corriere

Intercede. Salva. Guarisce. Converte. Appare. I devoti di quello che già viene chiamato il patrono di Internet, almeno 1 milione nei cinque continenti, vedono la sua presenza ovunque. L’ultimo segno, il 15 agosto. Scrivono i fan su Facebook: Questa notte, nella solennità della Santissima Vergine Maria Assunta, Carlo venuto a prendersi la sua cagnolina Briciola di quasi 17 anni. Ora corre e gioca anche lei nei meravigliosi giardini del Paradiso assieme agli altri animali di Carlo che l’hanno preceduta, i cani Poldo, Stellina e Chiara, i gatti Bambi e Cleopatra. Non le pare eccessivo che associno l’Assunzione alla morte di una bestiola? Sorride indulgente Antonia Salzano, mamma di Carlo Acutis, stroncato a 15 anni da una leucemia fulminante nel breve volgere di 72 ore.

Prima che ci lasciasse, gli dissi: se in cielo troverai i nostri amici a quattro zampe, compari con Billy, il cane della mia infanzia. Lui non lo conosceva. Un giorno zia Gioia, ignara del nostro accordo, mi telefonò: “Stanotte in sogno ho visto Carlo. Teneva fra le braccia Billy”.

Ma sono ben altri i segni per cui lo studente milanese, già venerabile dal 2018, verrà proclamato beato dalla Chiesa il 10 ottobre ad Assisi, ultima tappa prima di diventare santo. Quando il 23 gennaio 2019 si eseguì la ricognizione canonica sulle spoglie mortali del giovanissimo servo di Dio, la sua salma fu trovata intatta.

Io stavo lì, mio marito non volle vedere. Era ancora il nostro ragazzone, alto 1,82, solo la pelle un po’ più scura, con tutti i suoi capelli neri e ricci. E lo stesso peso, quello che si era predetto da solo. Pochi giorni dopo il funerale, all’alba fui svegliata da una voce: “Testamento”. Frugai in camera sua, pensavo di trovarvi uno scritto. Nulla. Accesi il pc, lo strumento che preferiva. Sul desktop c’era un filmato brevissimo che si era girato da solo ad Assisi tre mesi prima: “Quando peserò 70 chili, sono destinato a morire”. E guardava spensierato il cielo.

La vita di Carlo durò solo 5.641 giorni.

In realtà 5.640. Entrò in coma alle 14 dell’11 ottobre 2006, con il sorriso sulle labbra. Credevamo che si fosse addormentato. Alle 17 fu dichiarata la morte cerebrale, la mattina del 12 quella legale. Avremmo voluto donare i suoi organi, ma non fu possibile, ci dissero che erano compromessi dalla malattia. Un bel paradosso, perché il cuore, perfetto, ora sarò esposto in un ostensorio nella basilica papale di San Francesco ad Assisi.

Quand’ stato prelevato?

Durante la ricognizione del 2019. Con atto notarile abbiamo voluto donare il corpo al vescovo di Assisi. Era giusto che appartenesse alla Chiesa universale.

In che modo Carlo scoprì la fede?

Non certo per merito di noi genitori, lo scriva pure. In vita mia ero stata in chiesa solo tre volte: prima comunione, cresima, matrimonio. E quando conobbi il mio futuro marito, mentre studiava economia politica a Ginevra, non che la domenica andasse a messa.

Allora come spiega questa religiosità?

Un ruolo lo ebbe Beata, la bambinaia polacca, devota a papa Wojtyla. Ma c’era in lui una predisposizione naturale al sacro. A 3 anni e mezzo mi chiedeva di entrare nelle chiese per salutare Gesù. Nei parchi di Milano raccoglieva fiori da portare alla Madonna. Volle accostarsi all’eucaristia a 7 anni, anziché a 10. Lo lasciammo libero. Ci pareva una cosa bella, perciò chiedemmo una deroga. Per me fu una “Dio-incidenza”. Carlo mi salvò. Ero un’analfabeta della fede. Mi riavvicinai grazie a padre Ilio Carrai, il padre Pio di Bologna, altrimenti mi sarei sentita screditata nella mia autorità genitoriale. un percorso che dura tuttora. Spero almeno di finire in purgatorio.

Carlo fu precoce solo nella preghiera?

In tutto. Era un mostro di bravura. A 6 anni già padroneggiava il computer, girava per casa con il camice bianco e il badge “Scienziato informatico”. A 9 scriveva programmi elettronici grazie ai testi acquistati nella libreria del Politecnico.

Non era troppo piccolo per usare il pc?

I promotori della causa di beatificazione hanno analizzato in profondità la memoria del suo computer con le tecniche dell’indagine forense, senza riscontrare la minima traccia di attività sconvenienti. Sognava di adoperare il pc e il web per diffondere il Vangelo. Papa Francesco nella Christus vivit cita Carlo come esempio per i giovani. “Sapeva molto bene”, spiega, “che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati”, ma lui ha saputo uscirne “per comunicare valori e bellezza”. Il suo sguardo spaziava ben oltre Internet. Alle mense dei poveri, quelle delle suore di Madre Teresa di Calcutta a Baggio e dei cappuccini in viale Piave, dove prestava servizio come volontario. La sera partiva da casa con recipienti pieni di cibo e bevande calde. Li portava ai clochard sotto l’Arco della Pace, per i quali con i risparmi delle sue mance comprava anche i sacchi a pelo. Lo accompagnava il nostro cameriere Rajesh Mohur, un bramino della casta sacerdotale indù, che si convertì al cattolicesimo vedendo come Carlo aiutava i diseredati.

Avrebbe mai detto che un giorno sarebbe salito all’onore degli altari?

Ero certa che fosse santo già in vita. Fece guarire una signora da un tumore, supplicando la Madonna di Pompei.

Il miracolo riconosciuto dalla Chiesa?

No, solo uno dei tanti che nemmeno sono entrati nel processo di canonizzazione. Quello che lo far proclamare beato accadde in Brasile nel settimo anniversario della morte, il 12 ottobre 2013, a Campo Grande. Matheus, 6 anni, era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti solidi. Padre Marcelo Tenrio invitò i parrocchiani a una novena e appoggiò un pezzo di una maglia di Carlo sul piccolo paziente, che l’indomani cominci a mangiare. La Tac dimostrò che il suo pancreas era divenuto identico a quello degli individui sani, senza che i chirurghi lo avessero operato. Una guarigione istantanea, completa, duratura e inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche.

Suo figlio come si ammalò?

Sembrava una banale influenza. Dopo alcuni giorni comparvero forte astenia e sangue nelle urine. Lui se ne uscì con una delle sue frasi: “Offro queste sofferenze per il Papa, per la Chiesa e per andare dritto in paradiso senza passare dal purgatorio”, ma in famiglia non vi demmo troppo peso. Chiamai il professor Vittorio Carnelli, che era stato il suo pediatra. Ci consigli l’immediato ricovero nella clinica De Marchi. E l avemmo la diagnosi infausta: leucemia mieloide acuta M3. Carlo ne fu informato dagli ematologi. Reagì con dolcezza e commentò: “Il Signore mi ha dato una bella sveglia”. Fu trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza. Appena giuntovi, scosse la testa: “Da qui non esco vivo”.

Lei invocò un miracolo per suo figlio?

Sì, da Gesù, dalla Madonna e dal venerabile fra Cecilio Maria, al secolo Pietro Cortinovis, il cappuccino fondatore dell’Opera San Francesco per i poveri di Milano. Ma i piani di Dio erano altri. Quelli che avevo proposto a Carlo prima che spirasse: chiedi al Signore di manifestarci un segno della sua presenza.

E suo figlio che cosa le rispose?

“Non preoccuparti, mamma. Ti darò molti segni”. Nove giorni dopo la sua morte, a Tixtla, in Messico, un’ostia si arrossì di sangue. Una commissione composta anche da scienziati non credenti accertò che era del gruppo AB, lo stesso presente nella Sindone e nel miracolo di Lanciano, e che si trattava di cellule del cuore. A distanza di quattro anni, negli strati sottostanti alla coagulazione restava ancora presente del sangue fresco.

Suo figlio aveva allestito Segni, una mostra sui miracoli eucaristici.

Sì, sta girando tutti i santuari del mondo. Negli Stati Uniti l’hanno ospitata 10.000 parrocchie. Sono eventi soprannaturali come quello accaduto il 12 ottobre 2008, nel secondo anniversario della sua morte, a Soklka, in Polonia. Un’ostia caduta a terra durante la comunione, e conservata in cassaforte, una settimana dopo divenne un pezzo di carne di origine miocardica, gruppo sanguigno AB.

Ha avuto solo questi, di segni?

Anche altri. Carlo mi predisse che sarei diventata di nuovo madre, benché stessi per compiere 40 anni. E nel 2010, quando gi ne avevo 43, diedi alla luce due gemelli, Michele e Francesca.

Perché fu sepolto ad Assisi?

Abbiamo una casa in Umbria. Un cartello avvertiva che c’erano in vendita nuovi loculi nel cimitero comunale. Chiesi a Carlo che cosa ne pensasse. “Sarei felicissimo di finire qua”, rispose. Il suo corpo intatto stato poi traslato nel santuario della Spogliazione, dove ora i fedeli potranno venerarlo per sempre.

Che cosa le manca di più di suo figlio?

L’allegria. Appena morì, ricordo d’aver pensato: e ora chi mi far ridere? e chi mi aiuterò con il computer? Mi restano i suoi pensieri, detti e scritti: “Non io, ma Dio!”. “Da qualunque punto di vista la si guardi, la vita sempre fantastica”. “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”.

L’ultimo rende bene l’idea dei social.

Così, gli uomini d’oggi sono ripiegati su sè stessi. La loro felicità fatta solo di like. Ma Carlo l’influencer di Dio.

Non vorrebbe che fosse ancora qui con lei, anziché avere un santo in cielo?

Ho fatto mia l’invocazione di Giobbe: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!”. I figli non ci appartengono, ci sono affidati. Sento Carlo più presente di quando era in vita. Vedo il bene che fa. Mi basta.

E' deceduto Stefano Del Bono

 E' deceduto a Milazzo, Stefano Del Bono: aveva 99 anni. E' stato uno dei promotori del turismo eoliano.

Al figlio Christian e ai familiari tutti le condoglianze di Eolienews

Alla veneranda età di 99 anni, ci ha lasciato Stefano Del Bono. Negli anni '50, dopo una felice esperienza di 11 anni a Sydney, insieme al padre Antonino e ai fratelli fondò l'Hotel Rocce Azzurre e, successivamente, nel 1970, l'Hotel Carasco. I funerali si terranno in forma privata a Milazzo, dove risiedeva nei periodi invernali.

Federalberghi Isole Eolie e il suo Direttivo esprimono profonda vicinanza al suo Presidente e ai familiari.

Buongiorno...così!


 

venerdì 11 ottobre 2024

Cantori popolari al Columbus Day: un breve video dello spettacolo al liceo “Brick Memorial High School” nel New Jersey

 Il video è stato pubblicato da Mariella Greco su fb

A Favignana il congresso dell'ANSPI. Il messaggio del presidente Donigaglia


Le lucertole eoliane in quarantena. Dalla Gazzetta del sud dell'11 ottobre 2024

Alicudi, ma quale eradicazione. Capre più dannose che mai. E a Ginostra non va meglio

Ad oltre sei mesi dall'annunciato piano di eradicazione e di donazione gratuita agli allevatori che ne hanno fatto richiesta le oltre 600 capre di Alicudi continuano a restare sull'isola e cosa, ben più grave, così come denunciano gli esasperati cittadini, continuano a generare danni e non solo sui caratteristici terrazzamenti e sui muri a secco. 

L’appello, diffuso attraverso i social, rende, anche se solo parzialmente, l’idea della situazione che si trovano ad affrontare il centinaio di abitanti della piccola isola eoliana. “Bisogna trovare – viene scritto- una soluzione per gli abitanti e per le capre. Non è possibile che non possiamo più coltivare niente nei nostri orticelli per causa loro che, tra l’altro, invadono, ormai, i centri abitati dell’isola e si spingono, senza alcun timore, sin dentro le abitazioni. In molti casi le persone non possono nemmeno, più, raccogliere l’acqua piovana per l’inquinamento causato da quanto rilasciano le capre sui tetti delle abitazioni. Aiutateci! Non lasciateci soli con questo problema!”. 

Al Comune di Lipari che, a suo tempo, pubblicò il bando regionale e che comunque, non ha competenza sull’intervento di eradicazione, ricadendo Alicudi in zona di Riserva naturale, sono ben consapevoli della problematica. Assente il sindaco Riccardo Gullo, impegnato a Favignana nel congresso dell’ANSPI sulla sanità nelle isole minori, ha parlato al Giornale di Lipari l’assessore Carolina Barnao che sta seguendo la delicata problematica. “Si farà – dichiara -  un altro tentativo per risolvere il problema capre ad Alicudi. La società che doveva catturare i 600 capi ci riproverà prossimamente, una volta che alla Regione avranno modificato il piano d’intervento per le difficoltà logistiche riscontrate. Queste poi, come previsto, verranno regalate, dopo lo stazionamento nel recinto e i controlli sanitari nei pressi del porticciolo, agli allevatori in regola”

Alicudi non è la sola a soffrire del sovraffollamento di questi ungulati. Analogo allarme è stato lanciato, nei mesi scorsi, dal piccolo borgo di Ginostra. Sulla montagna ne vivrebbero, allo stato brado, diverse centinaia che, sempre più numerose, penetrano nel villaggio, tra le colture e le abitazioni.  

Ttg Rimini, buyer stranieri attratti dalle isole siciliane. L'ANSA DI SALVATORE SARPI DA LIPARI

LIPARI, Ottobre 11 ANSA - Grande interesse da parte dei buyer stranieri per il prodotto turistico Islands of Sicily, proposto anche quest’anno al Ttg di Rimini. Durante il meet & match, numerosi operatori hanno riconosciuto il potenziale unico delle isole siciliane, apprezzandone l'offerta diversificata e sostenibile, sia sul piano culturale che gastronomico.

 All'evento ha partecipato l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, che ha preso parte alla conferenza stampa nello stand della Sicilia. Insieme a lei, il presidente della Dmo Islands of Sicily, Christian Del Bono, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per valorizzare le peculiarità di ciascuna isola, puntando su una promozione che rispetti l’autenticità dei territori e favorisca lo sviluppo di un turismo responsabile e di alta qualità.

 L’incontro ha ulteriormente rafforzato la convinzione che le isole possano affermarsi come una destinazione d’eccellenza, attraendo non solo i mercati tradizionali, ma anche nuovi visitatori attenti alla sostenibilità e all’autenticità dell’esperienza di viaggio. Tra i prossimi obiettivi della Dmo Islands of Sicily, vi è il potenziamento delle attività di destination marketing, in stretta collaborazione con i sindaci delle isole minori e i principali stakeholder del territorio. L’intento è quello di promuovere un’offerta turistica integrata che valorizzi le specificità locali e sostenga una crescita economica sostenibile, rendendo le isole siciliane sempre più competitive nel panorama internazionale. (ANSA)


I Cantori popolari in America al Columbus Day: Primo spettacolo nel New Jersey

Spettacolo dei Cantori popolari delle Eolie nel New Jersey, presso il liceo "Brick Memorial High School", alla presenza di centinaia di studenti.

Grande successo e partecipazione dei ragazzi coinvolti nei balli e nei canti.

I Cantori popolari lo ricordiamo rappresentano l'Italia (oltre che, naturalmente, le Eolie) al Columbus Day

Piano salva-casa, via libera dal governo regionale al ddl di recepimento.

Approvato dal governo Schifani il disegno di legge di recepimento delle “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”, che sarà inviato all'Ars per l'avvio dell'iter parlamentare e consentirà di rendere operativi anche sul territorio siciliano quei punti del “Piano salva-casa” nazionale non immediatamente applicabili. Lo ha deciso oggi la giunta regionale, su proposta dell'assessore al Territorio e all'ambiente Giusi Savarino, ponendo le basi per armonizzare e uniformare l'intera legislazione regionale in materia, eliminando incertezze interpretative.

«Il governo regionale, con il via libera a questo disegno di legge, ha dato rapidamente risposta alla necessità di rendere interamente applicabile la recente legge nazionale in materia di semplificazione edilizia e urbanistica – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – La Sicilia ha potestà legislativa esclusiva in materia di governo del territorio. Confidiamo che anche il Parlamento regionale faccia la propria parte per consentire ai cittadini siciliani di usufruire degli stessi benefici che riguardano il resto d'Italia».

«Lo scorso agosto, con una circolare, avevamo già chiarito quali fossero le norme direttamente applicabili in Sicilia – sottolinea l'assessore Savarino – Oggi, con il recepimento della norma voluta dal governo Meloni, si completa l'iter. Si tratta di disposizioni molto attese che puntano a una maggiore semplificazione relativa agli interventi abitativi maggiormente richiesti e alla possibilità di sanare quei piccoli abusi, che causavano la non commerciabilità delle abitazioni, sbloccando così il mercato immobiliare e rendendolo sicuro. Queste misure daranno anche una boccata d'ossigeno ai Comuni, grazie alle somme che saranno incassate con il Salva-casa e che potranno essere reinvestite nella riqualificazione del territorio».

Le novità col disegno di legge

In particolare, il disegno di legge di iniziativa governativa consente di recepire la norma che prevede gli interventi di realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti (Vepa), logge rientranti all'interno dell'edificio o porticati, opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici come tende da sole o a pergola, purché non determinino la creazione di spazi stabilmente chiusi. Introdotto, inoltre, l'aumento delle sanzioni previste laddove non possano essere eseguite le demolizioni di abusi, perché danneggerebbero anche la parte delle opere eseguite in conformità. In Sicilia troveranno applicazione anche le disposizioni che superano la cosiddetta “doppia conformità” in caso di parziale difformità dal permesso di costruire: saranno cioè consentiti quegli interventi che risultino conformi alla disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda, ma che fossero conformi anche alla disciplina edilizia vigente al momento della realizzazione dell'intervento. Il recepimento della norma nazionale consentirà anche di destinare le entrate derivanti dalle sanzioni, nella misura di un terzo, alle demolizioni delle opere abusive presenti sul territorio comunale, al completamento o alla demolizione delle opere pubbliche comunali incompiute, alla realizzazione di opere e interventi di rigenerazione urbana, anche finalizzati all'incremento dell'offerta abitativa, di riqualificazione di aree urbane degradate, di recupero di immobili e spazi urbani dismessi, per iniziative economiche, sociali, culturali, di valorizzazione ambientale o per il consolidamento di immobili così da prevenire il rischio idrogeologico. Inoltre, nel rispetto degli strumenti urbanistici comunali e delle norme vigenti, sarà consentita la possibilità di mantenere l'installazione delle strutture amovibili realizzate per finalità sanitarie, assistenziali o educative durante lo stato di emergenza Covid; per questo sarà sufficiente che gli interessati presentino una comunicazione di inizio lavori asseverata.

Le norme già recepite in Sicilia
Con una precedente circolare assessoriale dell'8 agosto scorso, invece, erano state definite le norme immediatamente applicabili in Sicilia, grazie a un recepimento dinamico: quella che deroga in materia di limiti di distanza tra fabbricati, quella su “documentazione amministrativa e stato legittimo degli immobili”, su “mutamento d'uso urbanistico rilevante” e su “interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali”, quella sulle tolleranze costruttive e, infine, quella sugli “interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività”.

Ottimi riscontri per il prodotto turistico Islands of Sicily al TTG di Rimini

Grande interesse da parte dei buyer stranieri per il prodotto turistico Islands of Sicily, proposto anche quest’anno al TTG di Rimini. Durante il Meet & Match, numerosi operatori hanno riconosciuto il potenziale unico delle isole siciliane, apprezzandone l'offerta diversificata e sostenibile, sia sul piano culturale che gastronomico.

L’evento ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale al Turismo, Elvira Amata, che ha preso parte alla conferenza stampa ufficiale presso l’imponente stand della Sicilia. Insieme a lei, il Presidente della DMO Islands of Sicily, Christian Del Bono, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per valorizzare le peculiarità di ciascuna isola, puntando su una promozione che rispetti l’autenticità dei territori e favorisca lo sviluppo di un turismo responsabile e di alta qualità.

La presentazione della DMO è proseguita il giorno successivo con un secondo evento, che ha visto l'intervento del Sindaco di Pantelleria e dell’Accountable Manager dell’Aeroporto di Lampedusa. Entrambi hanno evidenziato il ruolo strategico dei collegamenti aerei e marittimi per garantire un flusso turistico costante e sostenibile verso le isole minori, confermando l’impegno delle amministrazioni locali per il miglioramento delle infrastrutture e il marketing territoriale.

Tra i prossimi obiettivi della DMO Islands of Sicily, vi è il potenziamento delle attività di destination marketing in stretta collaborazione con i sindaci delle isole minori e i principali stakeholder del territorio. L’intento è quello di promuovere un’offerta turistica integrata che valorizzi le specificità locali e sostenga una crescita economica sostenibile, rendendo le isole siciliane sempre più competitive nel panorama internazionale.

L’incontro ha ulteriormente rafforzato la convinzione che le isole siciliane possano affermarsi come una destinazione d’eccellenza, attraendo non solo i mercati tradizionali, ma anche nuovi visitatori attenti alla sostenibilità e all’autenticità dell’esperienza di viaggio.

Arriva l'HSC Hybrid Ferdinando Morace. Sarà impiegato sulla Milazzo - Eolie

Trapani, 11 ottobre 2024 – Liberty Lines comunica che nel primo pomeriggio di ieri, la nave Ferdinando Morace, ha fatto il suo ingresso nel porto di Trapani, dopo un viaggio di 1.800 miglia.

La nave, quarta unità ibrida veloce, destinata all’impiego sulle tratte operate dalla Società per le Isole Eolie, proviene dalla cittadina spagnola di Vigo (affacciata sull’oceano Atlantico). L’imbarcazione ha preso il nome dell’ing. Ferdinando Morace, direttore tecnico di Liberty Lines, che ha contribuito alla realizzazione del progetto.

Ferdinando Morace è la quarta unità della serie di 9 navi ibride veloci che saranno consegnate entro la prima metà del 2026, capaci di navigare in modalità totalmente elettrica ad una velocità di 10 nodi per circa 30 minuti in prossimità della costa e successivamente ricaricare le batterie durante la navigazione in mare aperto quando grazie alla alimentazione proveniente dai motori termici, raggiunge velocità superiori ai 30 nodi.

La nave, come la gemella Gennaro C.G., è stata registrata con la bandiera portoghese, che ne abilita l’utilizzo in modalità ibrida in tutto il territorio europeo fuorché in Italia, dove a causa di un vuoto normativo relativo alla propulsione elettrica, sarà costretta a navigare esclusivamente con i motori termici.

Nonostante questo, dopo una sosta tecnica di pochi giorni, necessaria alle prove delle dotazioni di sicurezza ed all’ottenimento delle ultime autorizzazioni, la nave inizierà il suo impegno operativo tra Milazzo e le isole Eolie.

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Parola di Dio

E' deceduto Bartolo D'Ambra

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Buon compleanno a..

 ...Elvira Ziino, Kawtar Sabihi, Maryna Malyshka, Livio Ranzino, Giuseppe Costanzo, Giuseppe Greco, Ivana Greco, Annalisa Cincotta, Massimo Bonfante, Nunzio Raffaele, Graziella Lo Schiavo, Maria Mirabito, Chandu Dhilum, Veronica Raffaele


Da Cdm ok a manovra finanziaria della Regione, la soddisfazione del presidente Schifani

Soddisfazione del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per il via libera da parte del Consiglio dei ministri alla manovra finanziaria varata dall’Ars lo scorso mese di agosto su proposta del governo regionale. «La decisione di Palazzo Chigi – evidenzia il presidente Schifani - è la conferma che governo e parlamento siciliani hanno lavorato correttamente, senza derogare alle proprie competenze legislative e rispettando i vincoli della finanza pubblica».

Oggi, 11 ottobre: San Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli)

«Figlioli... tornando a casa, troverete i bambini, date loro una carezza e dite: questa è la carezza del papa. Troverete, forse, qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. Dite che il papa è con loro...». 

Era una tiepida serata d'autunno e Giovanni XXIII congedava così la gente accorsa in piazza San Pietro per celebrare l'avvio del concilio Vaticano II (1 l ottobre 1962). Quelle parole, intrise di umanità e di poesia, commossero il mondo e furono il miglior preludio della grande assise ecumenica destinata a rinnovare profondamente la chiesa e che fece di Giovanni XXIII, come scrisse Frainois Mauriac, il papa che ha gettato «un ponte sui nove secoli che ci dividono dai cristiani dell'oriente c sui quattro che ci separano dai fratelli dell'occidente». Insomma: il papa del dialogo, delle aperture, delle audaci novità che in pochi anni servirono ad avvicinare la chiesa al mondo moderno. Quando lo elessero, ormai prossimo agli ottant'anni, tutti pensarono che sarebbe stato un papa di transizione, per consentire alla chiesa di riordinare le idee di fronte alle sfide che la società le stava imperiosamente ponendo. Invece il suo pontificato fu sì di breve durata, ma come pochi altri significativo e incidente. 
L'idea di finire lui stesso sul soglio di Pietro non l'aveva neppure sfiorato quando, il 12 ottobre 1958, lasciava Venezia per andare a Roma a eleggere il successore di Pio XII. Era certo che a Venezia, la città del santo papa Pio X di cui si sentiva onorato di continuare l'opera, si sarebbe conclusa la parabola della sua vita. 
La domenica 15 marzo 1953 si era presentato ai veneziani con semplicità, e con stile confidenziale aveva fatto il punto della sua vita: «Desidero parlarvi con la più grande apertura di cuore e con molta franchezza di parola — aveva detto —. Sono state dette e scritte cose che sorpassano di molto i miei meriti. Mi presento umilmente io stesso. Vengo dall'umiltà e fui educato a una povertà contenta e benedetta. Da quando nacqui io non ho mai pensato che a essere prete. Da giovane prete non aspiravo che a diventare curato di campagna nella mia diocesi, ma la Provvidenza ha voluto avviarmi per altre strade prima di giungere qui. Mi trasse dal mio villaggio natio e mi rete percorrere le vie del mondo in Oriente e in Occidente. Fui sempre preoccupato più di ciò che unisce che di quello che separa e suscita contrasti. Non guardate dunque al vostro patriarca come a un uomo politico, a un diplomatico: cercate il sacerdote, il pastore d'anime che esercita tra voi il suo ufficio nel nome di Dio». 
Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli, era nato a Sotto il Monte, piccolo paese del bergamasco, il 25 novembre 1881. Alla povertà contenta e benedetta lo ha educato la sua patriarcale famiglia contadina che viveva nella cascina «La Colombera», alternando lavoro e preghiera, sotto la guida saggia dello zio Saverio.
Di indole buona e sensibile, sentì presto il desiderio di consacrare la propria vita a Dio per poter servire meglio gli altri nella carità. Nel seminario di Bergamo iniziò la lunga strada di preparazione al sacerdozio, che si concluse a Roma il 10 agosto 1904. 
Pretino novello, invece che nella desiderata parrocchietta di campagna, fu mandato a fare il segretario del nuovo vescovo di Bergamo, monsignor Radini Tedeschi, al fianco del quale rimase dieci anni, imparando che un uomo di chiesa deve essere soprattutto buono e caritatevole. Una lezione, accompagnata dall'esempio, che non scorderà mai più. Intanto viveva la terribile esperienza della prima guerra mondiale, alla quale partecipò come sergente di sanità e cappellano militare. 
Neppure alla morte del monsignore si aprirono per don Angelo le porte di una canonica. Lo vollero a Roma, all'Opera della propagazione della fede, diretta dal cardinale von Rossum, il quale vide nell'intelligente e saggio prete bergamasco l'uomo giusto da inviare nelle capitali del mondo a intessere rapporti con le chiese e con gli stati. «Dovrete viaggiare, viaggiare molto. Sarete il viaggiatore di Dio», gli disse papa Benedetto XV nell'affidargli l'incarico. 
Consacrato vescovo il 15 marzo 1925, cominciò il suo lungo viaggio che lo porterà in missione come visitatore apostolico in Bulgaria, poi delegato apostolico in Turchia e in Grecia e poi nunzio apostolico a Parigi, ultima tappa prima dell'approdo a Venezia. 
Partendo per la Bulgaria, annotava nel diario (Giornale dell'anima): «La chiesa mi vuole vescovo per mandarmi in Bulgaria, a esercitare un ministero di pace. Forse nella mia vita mi attendono molte tribolazioni. Con l'aiuto del Signore mi sento pronto a tutto». E con l'aiuto del Signore invocato nella preghiera, e con le sue doti di pazienza, di bontà, di tenacia, di rispetto delle posizioni degli altri, ottenne in Bulgaria, dove i rapporti con la chiesa ortodossa non erano dei migliori, ottimi risultati. Come avvenne poi anche in Grecia e in Turchia. 
Il suo spirito ecumenico si formò da quelle parti, sul campo: certi pregiudizi incrostatisi nel tempo cominciarono qua e là a sciogliersi al calore della bontà e della carità di questo insolito rappresentante della chiesa di Roma. Spesso, tra la sorpresa e l'ammirazione dei presenti, gli incontri di monsignor Angelo Roncalli con i vescovi ortodossi si concludevano con un abbraccio, a suggellare un'amicizia che cancellava, nei loro rapporti, secoli di divisioni e di incomprensioni. Fu per questo il primo dignitario della chiesa cattolica a visitare il celebre, e inavvicinabile per i cattolici, monastero del monte Athos in Grecia. E l'ecumenismo sarà un punto forte del suo programma pastorale anche a Venezia, città da sempre considerata ponte tra occidente e oriente. 
Eletto papa, al cardinale Tisserant che gli chiedeva con quale nome volesse essere chiamato, disse: «Mi chiamerò Giovanni, un nome dolce e nello stesso tempo solenne». Il 28 ottobre 1958, l'umile figlio della terra bergamasca, a settantasette anni, cominciava il servizio che la provvidenza gli aveva assegnato; lo svolgerà con il suo stile accattivante di bontà, di umiltà, di comprensione che faranno di lui il «papa buono». Una bontà sempre condita dal buon umore, dall'ottimismo della fede. 
Monsignor Loris Capovilla, segretario personale, racconta: «Don Gelmo, amico da settant'anni, visita papa Giovanni in Vaticano, s'inchina per baciargli i piedi. Il vecchio amico papa lo richiama, guardandolo negli occhi: "Don Gelmo che cosa fai? Siamo pur sempre gli stessi figlioli delle nostre buone mamme". Don Gelmo si giustifica: "Ma voi siete il vicario di Cristo". E papa Giovanni, abbracciandolo: "Sono però, ancora, il tuo antico compagno di scuola e amico. Ricordati che dal Vaticano e da Seriate [paese di don Gelmo] la strada per giungere al paradiso è la stessa"». 
Ad attirare la simpatia della gente, la devozione, l' ammirazione per papa Giovanni, è soprattutto la sua umiltà: «Il Signore mi ha fatto nascere da povera gente e ha pensato a tutto. Io l'ho lasciato fare. Mi sono lasciato condurre in perfetta conformità alle disposizioni della provvidenza, veramente: Voluntas Dei pax nostra (nella volontà di Dio sta la nostra pace)». 
A monsignor Giovan Battista Montini (il futuro Paolo VI), che nel novembre del 1952 dalla Segreteria di stato gli comunicava l'intenzione di Pio XII di trasferirlo da Parigi alla sede patriarcale di Venezia, scriveva: «Assicuri Sua Santità che io ho pochissima stima di me stesso: per me tutto è superiore al mio merito; ma avendo da tempo rinunziato a tutto quel che riguarda la mia persona, ciò mi rende tutto più facile e tranquillo, e mi assicura in ogni evento una grande pace». 
Riusciva a unire la pazienza al coraggio: «Il coraggio si esercita quando sono in pericolo i supremi interessi dell'anima e non meschine rivalità di casta o il desiderio, sia pur legittimo, di personale soddisfazione». L:anziano papa è stato una primavera per la chiesa e, per il mondo intero, una porta aperta alla speranza. Non hanno avuto ragione quanti avevano ravvisato nelle sue aperture la rovina della chiesa. 
Il 3 giugno 1963, alle ore 19.45, in Vaticano, si spegneva una grande luce sul mondo. Il suo nome era Giovanni. 
Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato il 3 settembre 2000 ed è stato canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco.

Buongiorno...così!


 

Progetto Life Eolizard, iniziato il periodo di quarantena a Roma per le Podarcis raffonei giunte dalle Eolie

E' ufficialmente iniziato il periodo di quarantena per le lucertole delle Eolie, giunte qualche settimana fa al centro di riproduzione al Bioparco di Roma. Questa fase rappresenta un passo fondamentale nel progetto Life Eolizard, dedicato alla salvaguardia di questa specie a rischio di estinzione. Originari dell'isolotto di Scoglio Faraglione (isola di Salina) e del promontorio di Capo Grosso (isola di Vulcano), questi individui saranno sottoposti ad un accurato screening sanitario.

Durante questo periodo, il personale specializzato del Bioparco effettuerà un monitoraggio costante della loro salute. Le lucertole verranno alimentate con una dieta ricca di artropodi, tra cui grilli e larve di coleotteri, e frutta fondamentale per il loro fabbisogno nutrizionale. Questo regime alimentare, insieme alle cure meticolose del personale del Bioparco, garantirà la massima salute e benessere delle lucertole.

"La quarantena è una fase essenziale per garantire che gli individui siano in ottime condizioni di salute prima di iniziare il programma di riproduzione" ha dichiarato Daniele Macale Operatore presso la Fondazione Bioparco di Roma. "Riproduttori in buone condizioni di salute e selezionati sulla base di analisi genomiche genereranno una popolazione sana e con elevata variabilità genetica, fondamentale per il successo della reintroduzione nel loro habitat naturale". Il progetto Life Eolizard mira a tutelare la lucertola delle Eolie, Podarcis raffonei, uno dei rettili a più alto rischio di estinzione del vecchio continente.

Endemica dell'omonimo arcipelago, la lucertola delle Eolie è fortemente minacciata dalla frammentazione e dal degrado del suo habitat e dall'arrivo della più competitiva lucertola campestre (Podarcis siculus). Attualmente confinata in pochi isolotti, Podarcis raffonei si distingue per le variazioni cromatiche tra le sue popolazioni e il disegno dorsale unico a Vulcano che le conferisce una personalità distintiva. Si alimenta principalmente di artropodi, ma occasionalmente consuma anche frutta e materiali vegetali. La creazione tempestiva di un Santuario dove la specie possa prosperare al sicuro da competitori e da altre minacce, che attualmente gravano sulle poche popolazioni rimanenti, è cruciale e urgente.

giovedì 10 ottobre 2024

Imprese, da domani via alle domande contro il caro mutui. Schifani: «Sostegno concreto al mondo produttivo»

Sarà pubblicato domani, venerdì 11 ottobre, sul sito web di Irfis FinSicilia, l’avviso che regolamenta la richiesta di agevolazioni contro il caro mutui per le imprese. L'avvio dell'iter arriva dopo la firma da parte dell’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino del decreto con cui si attiva la misura, voluta dal governo Schifani, del valore di 45 milioni di euro.

Le aziende potranno presentare le domande, a partire dal 12 novembre, sull’apposita piattaforma messa a punto dalla finanziaria regionale. Un mese il tempo per raccogliere le istanze. Non si tratta di un click day: la piattaforma chiuderà il 12 dicembre, poi sarà il momento della valutazione delle istanze. L'erogazione delle risorse agli aventi diritto è prevista entro il primo trimestre del 2025.

La firma del decreto, frutto della condivisione con l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, arriva dopo l’apprezzamento della giunta regionale e il parere positivo della commissione Bilancio dell’Ars.

«Sostenere il mondo produttivo è una priorità del nostro governo - afferma il presidente della Regione Renato Schifani - e per queste ragioni abbiamo messo in campo un provvedimento che punta ad abbattere l'aumento degli interessi dei mutui a tasso variabile sùbito dagli imprenditori siciliani. Il successo della misura contro il caro mutui delle famiglie ha già confermato nei mesi scorsi che siamo sulla strada giusta per mitigare gli effetti dell'inflazione e dell'aumento del costo della vita».

«La misura - afferma Dagnino - rientra nel più ampio quadro di interventi del governo regionale a favore delle imprese, che includono sia aiuti per compensare la congiuntura economica negativa degli scorsi anni, sia incentivi, di prossima adozione, per rafforzare il sistema produttivo regionale».

«Irfis è pronta a intervenire al fianco del sistema produttivo dell'Isola per contribuire a realizzare questa misura voluta dal governo e votata dall'Ars», aggiunge Iolanda Riolo, presidente di Irfis FinSicilia.

I DETTAGLI

Possono accedere alle agevolazioni tutte le imprese in possesso di almeno una unità operativa nel territorio siciliano. Le aziende dovranno avere pagato, entro il 31 marzo 2024, le rate scadute nel corso del 2023 per finanziamenti, per investimenti o fabbisogno di capitale circolante, erogati da banche o intermediari finanziari e in essere al primo gennaio 2024. L’aiuto sarà calcolato nella misura del 30 per cento dell’ammontare degli interessi pagati dalle imprese e comunque entro il limite complessivo massimo di 10 mila euro.

Nella valutazione delle istanze saranno presi in considerazione il valore del tasso nominale applicato sull’ultima rata del finanziamento scaduta nel 2023 e l’ammontare degli interessi oggetto di richiesta di contributo. Sarà data priorità alle imprese con sede legale in Sicilia.

Le aziende che faranno domanda, inoltre, devono non aver omesso di denunciare alle autorità richieste estorsive ovvero richieste di tassi usurari su prestiti da parte di organizzazioni o soggetti criminali nell’ultimo triennio prima dell’istanza.

Lipari, grido di dolore sull'ufficio Urbanistica. Dalla Gazzetta del sud del 10 ottobre 2024

Accadde alle Eolie. Dieci ottobre 2014: Violenta scossa di terremoto scuote le Eolie

 

Biodiversità di Salina. Vera crociata ambientale. Dalla Gazzetta del sud del 10 ottobre 2024

Eoliani che non ci sono più (Riproposizione 7° filmato) durata 5:37

Cessata attività effusiva dal cratere dello Stromboli. L'Ansa da Lipari di Salvatore Sarpi

LIPARI, Ottobre 10 ANSA - Si è esaurita sullo Stromboli l'attività effusiva da tracimazione lavica che aveva avuto inizio ieri.
Persiste - come evidenzia l'INGV - Osservatorio Etneo l'attività di spattering con un regime ed intensità variabile.
Intanto il vulcano, anche oggi, è meta di gruppi di escursionisti in prevalenza stranieri. (ANSA)


Progetto Bythos con partner il Comune di Lipari vince premio europeo RegioStars Award 2024

 Fondi Ue: RegioStars Award 2024, vince il progetto Bythos

Schifani: «La Regione sostiene l’innovazione, complimenti ai vincitori»

Primo in Europa su oltre 260 candidati. Il progetto cofinanziato dal programma Italia-Malta,
gestito dalla Regione Siciliana, si è aggiudicato il concorso della Commissione Ue che premia
gli interventi più innovativi sostenuti con i fondi comunitari. Conquistati il “Public Choice Award” per avere ottenuto il maggior numero di voti on line e il primo posto nella categoria “Smart Europe”

 


Primo in Europa. Il progetto Bythos vince il RegioStars Awards 2024, il prestigioso concorso della Commissione Ue che premia gli interventi più innovativi sostenuti con i fondi comunitari a livello regionale. Si aggiudica infatti il “Public Choice Award”, il riconoscimento per avere ottenuto il maggior numero di voti on line in tutta l’Unione Europea, e ottiene anche il primo posto nella categoria “Un’Europa competitiva e intelligente”.

Unico progetto italiano a essere arrivato tra i 25 finalisti di Regiostars, su oltre 260 le candidature pervenute da tutta Europa, Bythos permette di trasformare gli scarti della lavorazione del pesce in molecole bioattive, utilizzabili per la realizzazione di prodotti farmaceutici, nutraceutici e cosmetici.

L’intervento, dal costo totale di 2,37 milioni di euro, è stato cofinanziato con 1,83 milioni di fondi Ue nell’ambito del Programma Interreg Italia-Malta, di cui la Regione Siciliana è Autorità di gestione. Il progetto è stato realizzato dall’Università di Palermo (dipartimento Tecnologie e Scienze biologiche, chimiche e farmaceutiche), assieme a diversi partner, tra cui il Comune di Lipari, il Distretto turistico Pescaturismo e Cultura del mare, l’Università di Malta (Faculty of Science/Department of Geosciences), il Ministero per lo Sviluppo sostenibile di Malta, e la società maltese AquaBioTech Limited. Si tratta di un approccio innovativo ai processi di smaltimento dei rifiuti, che riduce la quantità di scarti organici e contribuisce allo sviluppo di soluzioni per la cura e il benessere umano e animale, nell’ottica dell’economia circolare.

«Per l'Europa insulare, per la Sicilia e per Malta che sono i territori ad avere dato vita a una partnership vincente - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani - il riconoscimento ottenuto significa molto: da un lato è la dimostrazione che insieme, atenei, istituzioni e imprenditoria, riescono a produrre vera innovazione, dall'altro che la ricerca applicata consente di trovare soluzioni che possono avere un impatto sia verso il mercato produttivo sia, in meglio, sulla vita delle persone. La Regione Siciliana si dimostra capace di individuare le eccellenze e di sostenere le spinte innovative che vengono dal mondo della scienza e da quello dell'impresa. Complimenti ai vincitori e auguri di un successo ulteriore nelle applicazioni future di questo progetto».

Bythos ha registrato in assoluto il maggior numero di preferenze nelle votazioni on line relative a tutti i 25 progetti finalisti, che si erano aperte a settembre in tutta Europa, conquistando così il premio Public Choice Award (con oltre 3mila e 200 voti sui circa 20mila complessivi espressi fino a ieri). L’intervento si è inoltre aggiudicato il gradino più alto del podio della categoria “A Competitive and Smart Europe”, ricevendo l'etichetta di “eccellenza” assieme ad altri quattro interventi vincitori nelle altre categorie del concorso.

La cerimonia di premiazione si è svolta ieri alle 19 all’Autoworld di Bruxelles, nell’ambito delle iniziative della EuRegionsWeek, in corso nella capitale belga. A consegnare i riconoscimenti, la commissaria Ue per la Coesione e le riforme, Elisa Ferreira, e il presidente del Comitato europeo delle Regioni, Vasco Alves Cordeiro.

“Le mie più sentite congratulazioni ai vincitori - ha detto la commissaria Ue per la Coesione, Elisa Ferreira - per essere stati un brillante esempio di come la politica di coesione mette le persone al primo posto e risponde alle esigenze dei cittadini a livello nazionale, regionale e locale. Questi progetti hanno la capacità di avere un impatto positivo sulla vita quotidiana e di garantire che l’Ue diventi il ​​posto migliore in cui vivere”.

RegioStars Awards è organizzato dalla Dg Regio della Commissione Ue dal 2008. Nel corso degli anni è diventato il marchio d’eccellenza europeo per i migliori progetti cofinanziati con le risorse comunitarie. Si tratta di un ambito riconoscimento per le regioni dell’Ue, che permette di dare visibilità e condividere interventi significativi che possono essere d’esempio per tutti i territori europei.