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sabato 21 gennaio 2023
Lipari: i carabinieri arrestano due persone per furto
I Carabinieri della Stazione di Lipari hanno arrestato due persone ritenute responsabili di furto aggravato.
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, i militari dell’Arma hanno sorpreso un uomo e una donna, i quali, tramite un tubo in gomma, stavano asportando del carburante custodito in un serbatoio della locale centrale elettrica, necessario per il funzionamento dei motori endotermici adibiti alla produzione di energia per l’isola.
Nel corso dell’intervento, i Carabinieri hanno accertato che i 2 soggetti, nel momento in cui erano stati bloccati, avevano già riempito 5 taniche per una quantità sottratta di 125 litri. A seguito di un’ispezione in un fondo di proprietà di uno dei due fermati, sono state rinvenute e sequestrate ulteriori 154 taniche, occultate con teli e cartoni, per un totale complessivo di 3700 litri di gasolio circa, ritenuti verosimilmente oggetto di furti commessi in precedenza.
Il materiale asportato è stato sequestrato per la successiva restituzione alla Società Elettrica Liparese che gestisce la centrale.
Ultimate le formalità di rito, gli arrestati, residenti sull’isola, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ricordando... Annuccio Di Mech
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)
Auguri di...
Maltempo: Eolie isolate, Alicudi ancora senza elettricità. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi
Il mare in tempesta ha flagellato i litorali più esposti, trasportando nelle aree portuali e sulle sedi stradali limitrofe, pietre e sabbia. Resta priva di energia elettrica, da ieri pomeriggio, l'isola di Alicudi, a causa di un guasto alla centrale Enel.
A Pirrera, frazione di Lipari, notte al buio, a causa di un albero abbattutosi sui cavi della media tensione. In mattinata, non appena le condizioni meteo hanno concesso una lieve tregua, la Sel, società privata che gestisce il servizio elettrico sull'isola, è intervenuta ripristinando l'erogazione.(ANSA).
WHISKY ‘N’ ROCK quinto singolo in uscita per gli Alcool Etilico
Era l’ottobre del 1996, quando venne fuori questo ruvidissimo brano prettamente di stampo rock.
Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
Nacque a Roma da genitori cristiani, appartenenti ad illustre famiglia patrizia, verso la fine del m secolo.
Giovanetta consacrò al Signore la sua verginità e riuscì a portare il giglio intatto dinanzi al suo Sposo Divino.
Giunta all'età di dodici anni le sue ricchezze e la sua avvenenza indussero molti giovani delle più nobili famiglie romane a domandarla in sposa.
Agnese però, fedele alla sua decisione rifiutò sempre ogni proposta di matrimonio, adducendo che ad un altro Sposo molto più ricco e nobile di loro aveva dato il suo cuore: alludeva a Gesù Cristo. Questi suoi rifiuti però fecero capire che era cristiana e giacché infuriava in quei tempi la persecuzione di Diocleziano, fu accusata ed arrestata. L'umile ma forte vergine in quella tenera età fu condotta al giudice, che, per impressionarla e indurla a rinunciare alla fede di Gesù Cristo, la fece incatenare e le minacciò i più spietati tormenti. Agnese non si scompose.
Dalle minacce dei tormenti il giudice passò alle carezze e alle lusinghe, credendo forse che queste potessero fare qualche breccia nell'animo di quella tenera fanciulla. Riuscito inutile anche questo tentativo, l'inumano giudice ordinò che fosse condotta in un luogo di prostituzione.
Agnese, compresa del pericolo, ma sicura della grazia di Dio, con dolce arguzia, rivolta al giudice, gli disse : « Non è il nostro Cristo sì poco amante dei suoi servi, che sia per dimenticarsi di me e per abbandonarmi in questo cimento. Egli stesso è pronto a soccorrere quelli che amano la pudicizia, nè permetterà che io perda il dono della verginale integrità ». Sperimentò infatti quanto Gesù l'amasse, poichè un giovane che osò imprudentemente guardarla, fu colpito da tale sprazzo di luce che cadde a terra accecato.
Il giudice, avuto notizia del miracolo, la condannò alla iugulazione e fu mandata al rogo, ma la tradizione vuole che le fiamme si divisero sotto il suo corpo senza neppur lambirlo ed i suoi capelli crebbero tanto da coprire la sua nudità.
Il carnefice che non aveva cuore di eseguire la sentenza, usò tutte le lusinghe possibili per rimuoverla dal suo santo proponimento; ma Agnese generosamente rispondeva che non avrebbe mai tradita la fede che aveva giurata al suo Sposo Celeste. Dopo ciò, si pose per un poco a pregare, indi chinò la testa. Il carnefice trema: tuttavia sguaina la spada, l'abbassa con forza e recide alla casta giovane la testa, mentre l'anima vola agli eterni amplessi del suo Sposo celeste.
Il suo corpo fu sepolto vicino a Roma, sulla via Nomentana. Ai tempi di Costantino il Grande, nel luogo della sepoltura, fu innalzata una basilica che Papa Onorio II fece restaurare nel settimo secolo e che tuttora sussiste, dove innumerevoli turbe si recano ogni anno ad onorare la grande Santa.
PRATICA. Quanto più uno si diletta e gode della castità, tanto più egli è custodito e guardato dagli Angeli, i quali si compiacciono di conversare coi casti, perchè li riconoscono simili ad essi (S. Ambrogio).
PREGHIERA. Dio onnipotente ed eterno che scegli le cose deboli del mondo per abbattere le forti, concedi a noi la grazia di una santa vita quale fu quella della tua martire Agnese, per venire poi un giorno a goderti in Paradiso.
Nel giorno di Sant'Agnese è tradizione in Vaticano fare la benedizione degli agnelli, questi due piccoli bovini vengono ornati con fiori bianchi in onore alla verginità della Santa e poi offerti al Papa per la creazione dei famosi palli (paramenti liturgici usati nella Chiesa cattolica, costituiti da una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle). Dopo la benedizione i due piccoli amici vengono trasportati nel monastero delle benedettine di Santa Cecilia in Trastevere dove ricevono le migliori cure per poter essere poi tosati pochi giorni prima della Pasqua e usati per la tessitura dei palli. Infine il 29 giugno vengono consegnati agli arcivescovi metropoliti il 29 giugno, nella solennità dei santi Pietro e Paolo.
venerdì 20 gennaio 2023
Anche Pirrera al buio. Alberi e rami spezzati anche in pieno centro a Lipari
Il vento sta creando qualche difficoltà nelle zone alte dove si segnalano rami ed alberi spezzati, un poco ovunque, ma anche a Lipari centro si segnalano difficoltà (vedi foto relativa ad un albero sulla Salita Meligunis)
Il post sul blackout di Alicudi a questo link
https://eolienews.blogspot.com/2023/01/maltempo-eolie-isolate-blackout-ad.htmlMaltempo: Eolie isolate, blackout ad Alicudi. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi
I poeti leggono i grandi testimoni della Shoah : Cortese declama i testi di Primo Levi
Edilizia scolastica, dalla Regione 15 milioni agli enti locali per certificazione vulnerabilità sismica. 34mila euro per le Eolie
Dotare tutti i plessi scolastici della Sicilia della certificazione di vulnerabilità sismica, documento necessario per ottenere finanziamenti pubblici, a partire da quelli de Pnrr, per ristrutturazioni e interventi di edilizia e per migliorare la sicurezza delle strutture. Una priorità strategica del governo regionale che ha stanziato 15 milioni a valere su fondi Po Fesr 2014/2020 da ripartire agli enti locali proprietari dei plessi scolastici, fissando tempi certi per l'accettazione del finanziamento e per le indagini necessarie alla classificazione sismica da concludersi entro la fine dell'anno scolastico in corso.
I dettagli dell'investimento in favore di Comuni, Città metropolitane e Liberi consorzi sono stati presentati questa mattina dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e dall'assessore all'Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano; presenti il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro, il presidente della commissione Cultura, formazione e lavoro all'Ars, Fabrizio Ferrara, e il dirigente dell'Ufficio speciale della Regione per l'Edilizia scolastica e universitaria, Michele Lacagnina.
«L'obiettivo è quello di mettere in sicurezza le strutture scolastiche della Sicilia - dichiara il presidente Schifani - Troppo spesso, in ogni parte d'Italia, avvengono disgrazie proprio nei luoghi in cui i nostri ragazzi hanno il diritto di vivere e formarsi in sicurezza. L'azione di prevenzione, dunque, è prioritaria per il nostro governo. Posso assicurare che la Regione sarà vigile e rigorosa nel portare avanti questo progetto e nell'eseguire poi le opere necessarie a garantire la solidità degli edifici e contrastare il rischio sismico».
«Per la prima volta la Regione, con questo intervento finanziario - afferma l'assessore Turano - intende mappare, sotto il profilo della vulnerabilità sismica, tutti gli edifici scolastici dell'Isola, per affrontare un piano ragionato di messa in sicurezza a vantaggio della salvaguardia della salute della nostra popolazione studentesca. Abbiamo individuato le risorse e un meccanismo che responsabilizza i sindaci, affinché ogni edificio scolastico possa essere monitorato, studiato e possa ottenere il certificato di vulnerabilità sismica, requisito essenziale per partecipare ai bandi pubblici per l'esecuzione di qualsiasi intervento sugli edifici».
Il decreto pubblicato sul sito dell'assessorato regionale dell'Istruzione e della formazione professionale destina 15 milioni alle indagini geognostiche e alle verifiche strutturali degli edifici, per ottenere la certificazione di vulnerabilità sismica dei singoli plessi scolastici di proprietà degli enti locali. Un documento che accerta la classe di rischio della struttura, di cui è dotato solo un quarto dei 4.058 plessi presenti in Sicilia.
In particolare, 9.629.818,88 euro sono assegnati a 338 Comuni per le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado; 1.894.637 euro ai sei Liberi consorzi di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani, per le scuole secondarie di secondo grado; 3.475.544,12 euro alle tre Città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, per le scuole secondarie di secondo grado. Nel caso di ulteriori fabbisogni finanziari, si potranno utilizzare le economie derivanti da un precedente bando del 2018, pari a circa 10 milioni.
Gli enti beneficiari sono obbligati a comunicare l'accettazione del finanziamento entro un mese dalla notifica; poi avranno altri 20 giorni per comunicare l'elenco dei plessi selezionati per procedere all'ottenimento della certificazione. Le operazioni di indagine geognostica e strutturale degli edifici dovranno concludersi entro il prossimo 30 giugno.
Giovani eoliani illuminano il monumento ai Caduti di Canneto
Ieri, Giovedì 19 Gennaio 2023 il gruppo Giovani Eoliani con la collaborazione di Giovanni Giardina, Ermanno Ziino e Damiano Ziino hanno installato dei faretti solari nella piazza di S. Cristoforo, per illuminare il Monumento ai Caduti di Canneto. I tre ragazzi menzionati nella nota hanno provveduto ad acquistare i faretti, sempre molto attenti alle iniziative sociali e molto vicini ai ragazzi volenterosi, che vogliono lasciare un segno concreto alla comunità.
Domenico Palamara (rappresentante gruppo Giovani Eoliani)
Stromboli: la colata lavica è in raffreddamento. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi
Lo rende noto l'Ingv - Osservatorio Etneo.
Nell'area craterica nord del vulcano prosegue l'attività stromboliana e di spattering. La stessa è più sporadica in quella di centro - sud.
Nelle ultime 24 ore l'ampiezza media del tremore vulcanico non ha mostrato variazioni significative e si mantiene nell'intervallo dei valori medio-bassi. (ANSA).
Auguri di...
Disagio sociale (incognita per il futuro). La riflessione di Bartolino Ferlazzo
DISAGIO SOCIALE
(incognita per il futuro)
Ma cos’è Lipari, cosa
rappresenta Lipari, cosa sarà Lipari, ci sarà ancora Lipari ?
Cosa rappresenta Lipari, il
posto dove il sole ti dice vivi in una favola..
Cosa sarà Lipari, tentare di
prevedere il futuro di cosa sarà Lipari è come guidare una macchina su una
strada senza luci, ma con lo sguardo fisso nello specchietto retrovisore:
Ci sarà ancora Lipari, puoi
lasciare Lipari, questo si puoi farlo, ma non lasciare che Lipari lasci te.-
Partendo da queste poche
frasi mi chiedo quanto di tutto questo esiste ancora a Lipari ? Perché leggendo
le varie pubblicazioni, nessuna storia parla del tessuto sociale di Lipari.-
Per questo, ho letto e
riletto tante volte, gli articoli di questa testata giornalistica a firma del
Direttore, Salvatore Sarpi, ed ho anche ricevuto delle telefonate da amici di
sempre, che mi chiedevano cosa ne pensassi di tutte queste brutture che si
vanno verificando nelle isole, e più leggevo e più ascoltavo e più mi rendevo
e, mi rendo conto, che tutte quelle previsioni che in molti avevano etichettato
come sciagure, visioni immaginarie, come troppa sfiducia nei giovani eoliani,
adesso sono sempre più attuali.-
Il tutto è diventato realtà,
il tutto ha sopraffatto quanti nelle loro incaute, poco assennate, affermazioni
di ottimismo non sono riusciti a vedere oltre il loro naso.-
Non hanno visto o no hanno
voluto vedere ? Questa domanda nella coscienza di questi soloni sicuramente
martellerà a vita, ma dipende pure, se questi hanno una coscienza.-
Questo andazzo di cose, è
figlio di scelte sbagliate o scelte fatte malissimo, è frutto di una totale
assenza di politica sociale, è frutto e conseguenza della mancata
programmazione specialmente verso i giovani, i futuri amministratori di queste
isole.-
Sono trascorsi venticinque
anni, cinque lustri, un quarto di secolo senza che nessuno mai abbia veramente
pianificato qualcosa di serio, di importante, di concreto, di valido per i
giovani e verso un tessuto sociale che, lentamente ma inesorabilmente si andava
disgregando i rapporti cessavano, la comunicazione tra le parti diventava
inesistente; in questo quarto di secolo, se ne sono dette di tutti i colori, si
sono fatte promesse che già la metà erano troppe, hanno illuso famiglie e
ragazzi di avere a portata di mano un futuro migliore.-
Ho avuto modo di scrivere,
più volte, che il degrado sociale trova terreno fertile sui livelli di
schiavitù intellettuale e morale presenti nella nostra moderna comunità e
dunque anche nelle nostre isole, il problema non sono le intimidazioni e la
pura, che comunque destano sempre preoccupazione e non poca, ma la risposta sta
in quanto siamo disposti ad essere sudditi e complici, a seguito della perdente
speranza per il tradimento di tutti coloro che hanno promesso invano; ed in
tutto questo anche politica e chiesa vanno d’accordo, questo porta al “fideismo
e paternalismo” che generano consensi ma, che rende ciechi e con la mente
offuscata ed annebbiata; si deve comprendere che il vero male di una simile
società, con tutti questi risultati, non è la paura, né il plagio, né la
violenza o le minacciose prediche a soggiogare le menti delle persone, ma è la
fiducia cieca e, mal riposta, verso chi non lo merita e che porta a generare
consenso tacito o palese che consente di subire e far credere che tutto questo
non poteva succedere alle Eolie, che era impossibile che succedesse a Lipari.-
I giovani ed anche,
ultimamente, i meno giovani, nella stragrande maggioranza non riescono a
trovare nessun tipo di occupazione decente e duratura, di conseguenza sono
costretti o ad emigrare o a rendersi partecipi di azioni criminali, che
probabilmente non rientravano nelle prerogative iniziali.-
In questi venticinque anni
di oscurantismo morale, abbiamo permesso a chi prometteva cambiamento,
moralizzazione, legalità e pulizia di comportarsi esattamente al contrario, ed
oggi paghiamo ancora a carissimo prezzo quelle illusioni, perché sono venuti a
mancare dei cardini fondamentali della società, la famiglia, fisicamente non è
mai sparita, ma è cambiata in peggio, non si riconosce più l’autorità paterna,
una volta forse troppo esagerata, guai a disobbedire o a non tenere conto,
prima i papà fingevano di non vedere ma al sorgere del conflitto bastava una
parola dello stesso e tutto si risolveva; oggi i padri si comportano come
amici, purtroppo al servizio dei figli, anche quelli già maturi, li difendono
sempre anche in caso di torto talmente evidente da non poter essere ignorato.-
La scuola, quell’istituzione
che si aggiunge, o dovrebbe, in modo concreto alla famiglia, la famiglia ti
educa, ti forma la scuola di istruisce mette in atto e si aggiunge alla tua
formazione, ti forma culturalmente, adesso cos’è la scuola se non un bubbone,
un qualcosa di poco gradevole per molti ragazzi, la scuola dove la tua
educazione diventa cultura, adesso diventa un posto per preparare
incontri/scontri, dove affrontarsi non sui libri ma sulle strade, e questo in
forme ridotte lo troviamo anche nelle nostre scuole, dove circola droga, dove
il sapere passa in secondo piano, le priorità anche se effimere sono di altra
natura.-
Certamente non è facile per nessuno, adesso mettere un freno, arginare una forza devastante che lentamente sta erodendo quella socialità prettamente eoliana, fatta di amicizia, di rispetto, di fiducia, questi termini adesso sono solo vaghi ricordi scritti su un foglio di carta ingiallito.-
A quelli che invocano delle
iniziative che andrebbero per prime attuate verso i genitori, mi piacerebbe,
ancora e per l’ennesima volta, ricordare quanto nel 1985 scrisse un vero Nostradamus
eoliano, il Prof. Pino Paino, illustre e vero storico, nonché sagace politico,
cito testualmente quanto in quella sua disamina che portò all’attenzione del
consiglio comunale <… per venti giorni di bagordi sfrenati ci prostituiamo
ad una qualità mediocre, di quella voce che eufemisticamente definiamo turismo
… ed ancora … tra qualche anno ci
ritroveremo con una classe di giovani che saranno frustrati, alcolizzati e
drogati … > qualcuno di queste menti eccelsi attuali, avrebbe qualcosa da
obiettare a chi ha visto molto lontano ? Avrebbe qualcosa da ridire su una
presunzione che si è rivelata in tutta la sua crudeltà ? Avrebbe qualcosa da
obiettare nei modi e nei termini che il Prof. Paino ha usato ?
La dura realtà è sotto gli
occhi di tutti.-
Catastrofismo ?
Assolutamente no, ma presa di coscienza di un a realtà che non si può più
ignorare, sono giuste le battaglie per la salvaguardia dell’ospedale, del
tribunale, dei servizi marittimi, di un turismo che dia respiro all’economia
eoliana, ma bisogna prevedere che, fortunatamente, nessuno è eterno e domani
distruggere quando faticosamente costruito, ci vuole ben poco.-
Si potrebbe scrivere ad oltranza, ma non credo sia
possibile più di tanto, una volta ho definito Lipari il <paese perduto> poi ripensandoci ho
ritenuto che la vera definizione possa essere <il paese non c’è più>.-
Concludo con una frase che
per me è sempre attuale, che è stata scritta dal grandissimo Victor Hugo a
proposito del suo inestimabile libro “ I Miserabili “ < … fino a quando si
avranno sulla terra ignoranza e miseria di spirito, di comportamento e di
moralità, i libri del genere di questo potranno non essere inutili … >-
Bartolino Ferlazzo
Oggi è Venerdì 20 Gennaio. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno
Non poteva essere più manifesta la volontà di Dio, e poche altre volte lo Spirito Santo è intervenuto così visibilmente nella elezione del Sommo Pontefice. Unanimi i fedeli elessero Fabiano a loro pastore.
Ferveva allora la persecuzione contro i Cristiani, e contro Fabiano specialmente volgevano i Gentili il loro odio, perché credevano che, tolto il padre, i figli cedessero. Lo catturarono infatti, e gli diedero la morte l'anno 250, soffrendo egli gloriosamente per Gesù Cristo; ma i fedeli rimasero saldi nella fede e tanti diedero il loro sangue dietro al suo esempio, piuttosto che cedere alle vane pretese dei loro persecutori.
San Sebastiano. Nacque a Narbona (Francia), ma fu educato a Milano, ricevendo una buona cultura. Egli apparteneva all'armata dell'imperatore, godeva uno dei primi posti ed era caro a tutti per le sue belle qualità;
lo stesso imperatore l'aveva in grande stima, e tanto l'amava che lo fece capitano dei pretoriani. Ma egli ben comprese che tutti quei sorrisi, quelle ricchezze, quelle dignità erano lacci che il demonio gli tendeva, ed in cui cercava di prenderlo, e, fedele a Gesù Cristo, non si lasciò adescare. Avrebbe però lasciato al più presto ogni cosa, se non fosse stato mosso dal desiderio di arrecare aiuto, conforto ed incitamento ai Cristiani perseguitati. Conservò quindi sotto la veste militare un ardente spirito di fede, speranza e carità, convertendo molti alla religione di Cristo ed aiutando i Martiri in tutti i modi. Per questo il Signore volle dare il premio al suo servo, e fece sì che i pagani si accorgessero dello spirito di Sebastiano. Avvisarono l'imperatore, il quale, chiamato Sebastiano a sé, si lamentò con lui perché così male corrispondesse ai favori ricevuti, Ma il santo gli rispose che gli era sempre rimasto fedelissimo, non solo, ma che più di ogni altro gli sembrava di aver corrisposto ai suoi favori, perché egli nor pregava per l'imperatore gli &i falsi e bugiardi, ma pregava l'unico vero Dio, che solo e veramente poteva fare del bene alla sua angusta persona.
Ciononostante, Diocleziano lo fece legare ad un palo, ordinando che fosse ucciso a colpi di frecce e Sebastiano, che aveva incoraggiati tanti alla morte per Cristo, seppe egli stesso sopportarla gloriosamente.
PRATICA. Non lasciamoci mai allontanare dal ben per rispetto umano.
PREGHIERA. Riguarda, o Dio onnipotente, la nostra debolezza, e perché siamo aggravati dal peso delle nostre colpe, ci protegga la gloriosa intercessione de tuoi beati martiri Fabiano e Sebastiano.