Comunicato Stampa
Siamo alle solite. Una maggioranza che si lamenta dell’assenza dell’opposizione in aula per l'approvazione del rendiconto 2023 e un Vicepresidente del Consiglio che dimostra di ignorare non solo la legge, ma anche le stesse regole che lei stessa ha votato. Nel consueto comunicato lamentoso del sindaco e del suo movimento, leggiamo una protesta per l’assenza dei consiglieri di opposizione. Sorvolando sul fatto che è raro sentire una maggioranza lamentarsi dell’assenza dell’opposizione, viene da ridere. Una maggioranza, se tale si considera, deve avere i numeri per governare e approvare gli atti. Questo avviene in tutte le democrazie e in tutti i parlamenti, compreso il nostro. Suggeriamo alla maggioranza di preoccuparsi di approvare il bilancio di previsione 2024-2026. Il rendiconto è importante per vagliare e controllare i conti dell’Ente, ma senza il bilancio di previsione continuerete a fare mancare i servizi essenziali per la spesa corrente, con tutti i disagi che i cittadini stanno vivendo sulla loro pelle. Ma di questi il sindaco e la sua maggioranza claudicante preferiscono non parlarne.
Se una maggioranza non ha i numeri per approvare autonomamente un rendiconto e si lamenta dell'assenza degli avversari, ciò è sintomo di instabilità e di un sindaco che ha perso consensi non solo nella comunità – dove di fatto non li ha mai avuti, nonostante la legge elettorale gli consenta comunque di governare – ma anche all'interno del Consiglio comunale. È deprimente vedere una maggioranza che si lamenta per l’assenza dell’opposizione perché, da sola, non è in grado di mantenere il numero legale. Ancora più preoccupante è che, persino qualora si fosse giunti alla seconda convocazione, non si sarebbe avuta la certezza che questa maggioranza fosse in grado di approvare il rendiconto autonomamente, considerando anche l’assenza della consigliera Tiziana Lauricella e la presenza di soli sei consiglieri di maggioranza, meno del numero necessario per la cosiddetta seduta di prosecuzione. A seguito del grave errore commesso dal Vicepresidente del Consiglio comunale, però, questa possibilità è venuta a mancare.
Il Vicepresidente Antonella Starvaggi, infatti, in spregio alle norme regolamentari e legislative, ha deciso di chiudere definitivamente una seduta che era stata semplicemente aggiornata e per la quale, inizialmente, non era mancato il numero legale. In qualità di presidente di turno, oggi, constatata l’assenza del numero legale, avrebbe dovuto sospendere la seduta per un’ora e, in caso di ulteriore assenza del numero legale alla ripresa, aggiornare la seduta al giorno successivo in prosecuzione, come previsto dal regolamento comunale e dall’articolo 30 della legge regionale n. 9/86, che viene citata, tra l'altro, nell'avviso di convocazione del Consiglio comunale.
Riportiamo, a beneficio della Vicepresidente Starvaggi, il testo della suddetta legge:
1. Il consiglio delibera con l'intervento della maggioranza dei consiglieri in carica.
2. La mancanza del numero legale comporta la sospensione di un'ora della seduta in corso.
3. Qualora dopo la ripresa dei lavori non si raggiunga o venga meno di nuovo il numero legale, la seduta è rinviata al giorno successivo con lo stesso ordine del giorno e senza ulteriore avviso di convocazione.
4. Nella seduta di prosecuzione, per la validità delle deliberazioni è sufficiente l'intervento dei due quinti dei consiglieri in carica. Le eventuali frazioni, ai fini del calcolo dei due quinti, si computano per unità.
5. Nella seduta di cui al comma 4 non possono essere aggiunti argomenti a quelli già iscritti all'ordine del giorno.
Nulla di tutto ciò è stato rispettato, rendendo il Vicepresidente responsabile di un abuso senza precedenti nella storia del Consiglio comunale di Lipari.
A parziale rimedio è intervenuto il Presidente del Consiglio, Nuccio Russo, che, pur essendo oggi indisponibile, è rientrato d’urgenza per convocare il Consiglio per domani alle ore 12.
Purtroppo, oltre al capogruppo Agrip – per il quale avevamo sperato si trattasse di un caso isolato – dobbiamo constatare i limiti della Vicepresidente Starvaggi nel ricoprire il ruolo per cui è stata eletta. Le suggeriamo quindi di rassegnare immediatamente le dimissioni, onde evitare ulteriori abusi.
I Consiglieri comunali di minoranza
Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Ridici, Giorgia Santamaria
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