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venerdì 18 gennaio 2019
REGIONE: URBANISTICA, TIROCINI PER LAUREANDI IN ARCHITETTURA
Formazione di alto livello e sul campo: è quella che tre studenti della Facoltà di Architettura di Palermo hanno potuto sperimentare presso il dipartimento regionale Urbanistica dell’assessorato al Territorio. Grazie alla convenzione - della durata di cinque anni - siglata a maggio scorso tra la Regione e l’ateneo del capoluogo siciliano, i tre laureandi, sotto la guida di un tutor, sono stati a contatto diretto con la macchina amministrativa regionale per tutto quello che riguarda la pianificazione urbanistica e territoriale.
«Il modello formativo offerto - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - può senz’altro rappresentare un esempio virtuoso di sinergia tra la Regione e il mondo accademico, a tutto beneficio degli studenti che potranno così arricchire il percorso di studi con un’esperienza professionale».
Il progetto (150 ore complessive), che è stato completato da qualche giorno, ha visto impegnati i tirocinanti nella predisposizione di disegni di legge in materia urbanistica e nell’iter dei vari procedimenti amministrativi, in un rapporto gomito a gomito con i dirigenti della struttura regionale.
«Una esperienza molto positiva - aggiunge l’assessore al Territorio Toto Cordaro - perché ha permesso a futuri professionisti di interagire con i servizi del dipartimento e che per questo vogliamo replicare. Ecco perché adesso al vaglio degli uffici ci sono le richieste per il secondo anno, che, per motivi logistici, non potranno superare il numero di venti».
Le domande di tirocinio possono essere inviate tramite il sito web www.almalaurea.unipa.it. L’iniziativa ha riscosso anche l’interesse dei Poli universitari di Catania e Messina.
«Il modello formativo offerto - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - può senz’altro rappresentare un esempio virtuoso di sinergia tra la Regione e il mondo accademico, a tutto beneficio degli studenti che potranno così arricchire il percorso di studi con un’esperienza professionale».
Il progetto (150 ore complessive), che è stato completato da qualche giorno, ha visto impegnati i tirocinanti nella predisposizione di disegni di legge in materia urbanistica e nell’iter dei vari procedimenti amministrativi, in un rapporto gomito a gomito con i dirigenti della struttura regionale.
«Una esperienza molto positiva - aggiunge l’assessore al Territorio Toto Cordaro - perché ha permesso a futuri professionisti di interagire con i servizi del dipartimento e che per questo vogliamo replicare. Ecco perché adesso al vaglio degli uffici ci sono le richieste per il secondo anno, che, per motivi logistici, non potranno superare il numero di venti».
Le domande di tirocinio possono essere inviate tramite il sito web www.almalaurea.unipa.it. L’iniziativa ha riscosso anche l’interesse dei Poli universitari di Catania e Messina.
Il cordoglio delle famiglie Conti - Zitelli per la dipartita della signora Carnevale.
Carissima Maria e cara Anna,
quando ieri ho sentito che era morta la Signora Carnevale mi è sembrato impossibile.
Pensavamo che potesse vivere chissà per quanto tempo, ci eravamo accomunate a Lei.
Capisco che, anche se molto anziana è sempre un grande dolore, ma pensate che è andata a raggiungere il Vostro carissimo papà, l'indimenticabile Signor Carnevale Tratino, la persona più gentile che ognuno di noi possa avere incontrato e perciò indimenticabile.
Condoglianze anche a tutti i familiari ed a Voi in abbraccio grande grande.
Caterina, Gustavo e famiglie Conti Zitelli
quando ieri ho sentito che era morta la Signora Carnevale mi è sembrato impossibile.
Pensavamo che potesse vivere chissà per quanto tempo, ci eravamo accomunate a Lei.
Capisco che, anche se molto anziana è sempre un grande dolore, ma pensate che è andata a raggiungere il Vostro carissimo papà, l'indimenticabile Signor Carnevale Tratino, la persona più gentile che ognuno di noi possa avere incontrato e perciò indimenticabile.
Condoglianze anche a tutti i familiari ed a Voi in abbraccio grande grande.
Caterina, Gustavo e famiglie Conti Zitelli
MESSINA: IL MINISTRO DELLA DIFESA ELISABETTA TRENTA INAUGURA IL MONUMENTO DEDICATO AI 5 CARABINIERI SICILIANI CADUTI A NASSIRIYA.
Legione Carabinieri Sicilia.
Comando Provinciale di Messina.
COMUNICATO
STAMPA.
Ieri pomeriggio, presso la Caserma “A. Bonsignore” di Messina, sede del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”, il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, ha inaugurato il monumento dedicato ai 5 Carabinieri Siciliani caduti a Nassiriya.
Alla cerimonia hanno partecipato i familiari delle vittime siciliane della strage di Nassiriya, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale Giovanni Nistri, il Comandante Interregionale Generale Luigi Robusto e le massime Autorità civili, militari e religiose della Sicilia, intervenute all’evento.
Il monumento inaugurato ieri è stato realizzato dagli alunni dell'istituto artistico “Ernesto Basile” di Messina, ed è costituito da un piano d'Altare in pietra siciliana lavorata a mano, che poggia su 4 gambi di rose, in acciaio, sorretti alla base da 4 pietre, provenienti delle Terre di origine di ciascun caduto siciliano, che circondano una roccia rossa giunta direttamente da Nassiriya. Le quattro pietre italiche abbracciano la pietra irachena e “rappresentano simbolicamente le gocce di sangue, che, sgorgate dal sacrificio dei caduti, hanno fatto fiorire una rosa”. Infatti dalle 4 pietre affiorano 5 rose in ferro battuto, in ricordo di ciascuno dei caduti siciliani, sovrastate da un ripiano in pietra tipica siciliana. Sul piano d’Altare il sacrificio dei Nostri caduti viene ricordato dalla seguente iscrizione:
“La nostra Pietra
Il rosso naturale della dura pietra irachena cela il sangue di un italico martirio e, da cornice i colori della sicula Patria d'origine. Tu che, silenzioso volgi verso di me il tuo sguardo e la tua prece fa di questi sassi un'unica pietra, per schiacciare odi e rancori e, solo allora, da quel sangue potrà sbocciare un fiore.
S. Ten. Giovanni Cavallaro
M.llo A. Alfio Ragazzi
Brig. Giuseppe Coletta
V. Brig. Domenico Intravaia
App. Horacio Maiorana
Terra irachena, 12/XI/2003
Terra di Sicilia 17/I/2019”
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Lorenzo Cafarella, Maria Villanti, Giuseppe de Luca, Bettina Baldanza, Maurizio la Mancusa, Marco Alessi, Domenico Quadara, Alice Persiani, Emilie Di Paola, Francesca Puglisi, Ale Bomber Portelli, Elena Foti, Camilla Spinella, Emanuela Caponetto
Ghost Mission. Lettere al direttore. Ci scrive il dottor Francesco Subba: "Intima soddisfazione ed estrema gratificazione per atteggiamento Procura Generale"
Gentile Direttore
La prego di concedermi l'opportunità di rappresentare la mia più grande soddisfazione per quanto avvenuto nella giornata di ieri, 17/01/2019, nel corso della quale la Corte d'Appello di Messina ha emesso sentenza di assoluzione per gli imputati del procedimento giudiziario connesso alle missioni di amministratori e funzionari del Comune di Lipari. Devo evidenziare che per il sottoscritto quello che ha provocato intima soddisfazione ed estrema gratificazione è stata la posizione assunta dalla Procura Generale, ovvero dall'accusa, che per la mia persona ha richiesto alla Corte l'assoluzione con formula piena, ammettendo, di fatto, la sussistenza di un chiaro errore giudiziario.
La prego di concedermi l'opportunità di rappresentare la mia più grande soddisfazione per quanto avvenuto nella giornata di ieri, 17/01/2019, nel corso della quale la Corte d'Appello di Messina ha emesso sentenza di assoluzione per gli imputati del procedimento giudiziario connesso alle missioni di amministratori e funzionari del Comune di Lipari. Devo evidenziare che per il sottoscritto quello che ha provocato intima soddisfazione ed estrema gratificazione è stata la posizione assunta dalla Procura Generale, ovvero dall'accusa, che per la mia persona ha richiesto alla Corte l'assoluzione con formula piena, ammettendo, di fatto, la sussistenza di un chiaro errore giudiziario.
Mi permetta di ringraziare i tantissimi parenti, amici, colleghi, rappresentanti di cariche istituzionali e delle forze dell'ordine e tanta gente comune che neanche conosco approfonditamente, che dopo aver letto di questa sentenza, che segna la fine di quello che per me è stata una sorta di "incubo", mi hanno manifestato affetto e stima...!!!
Francesco Subba
Francesco Subba
giovedì 17 gennaio 2019
CP - Guardia Costiera di Milazzo sequestra tre serbatoi della Raffineria di Milazzo
Nella giornata di ieri personale della Guardia Costiera di Milazzo ha dato esecuzione al provvedimento di sequestro probatorio dei serbatoi TK 501, TK 507 e TK 508 situati presso l’impianto della Raffineria di Milazzo S.C. p.A., consentendo la facoltà di utilizzo esclusivamente dei primi due.
Il provvedimento adottato dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., guidata dal Dott. Emanuele Crescenti, ha la finalità di effettuare ulteriori accertamenti tecnici ritenuti necessari nell’ambito delle indagini per la compiuta ricostruzione della vicenda verificatasi nei primi mesi del 2018 che portò allo sversamento in mare di prodotto idrocarburico.
A seguito di quel grave episodio di inquinamento la Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo, coordinò una complessa attività operativa di disinquinamento con l’impiego di numerosi mezzi, ed ha espletato una intensa attività di indagine con il costante coordinamento della Procura di Barcellona che portò al sequestro del serbatoio TK 506.
Il nuovo provvedimento cautelare, adottato dal Dott. Matteo De Micheli, ha inoltre la finalità di impedire che possano perdersi elementi utili all’espletamento delle indagini e che interventi sui citati serbatoi possano compromettere i successivi accertamenti.
Il provvedimento adottato dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., guidata dal Dott. Emanuele Crescenti, ha la finalità di effettuare ulteriori accertamenti tecnici ritenuti necessari nell’ambito delle indagini per la compiuta ricostruzione della vicenda verificatasi nei primi mesi del 2018 che portò allo sversamento in mare di prodotto idrocarburico.
A seguito di quel grave episodio di inquinamento la Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo, coordinò una complessa attività operativa di disinquinamento con l’impiego di numerosi mezzi, ed ha espletato una intensa attività di indagine con il costante coordinamento della Procura di Barcellona che portò al sequestro del serbatoio TK 506.
Il nuovo provvedimento cautelare, adottato dal Dott. Matteo De Micheli, ha inoltre la finalità di impedire che possano perdersi elementi utili all’espletamento delle indagini e che interventi sui citati serbatoi possano compromettere i successivi accertamenti.
"Ghost mission" al Comune di Lipari. Assoluzioni e prescrizioni in Corte D'Appello a Messina
Riformata in Corte d'Appello a Messina la sentenza, emessa dal tribunale di Barcellona il 17 novembre scorso, a carico di ex amministratori,consiglieri comunali, funzionari e dipendenti del Comune di Lipari, coinvolti nell'indagine che era stata denominata "Ghost mission (Missioni fantasma), risalente al 2013.
La Corte d'appello, riunitasi oggi, a seguito dell'appello presentato da Mariano Bruno, Franco Rando, Corrado Giannò, Domenico Russo, Anna Maria Paola Spinella, Domenica Sparacino, Gesuele Fonti, Franco Guerrera, Massimo D'Auria, Francesco Subba ha deciso di Assolvere : Corrado Giannò, Domenico Russo, Domenica Sparacino, Gesuele Fonti, Massimo D'Auria, Francesco Subba, dai reati loro ascritti, perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato;
Anna Maria Paola Spinella perchè il fatto non sussiste.
Assolvere Mariano Bruno dal reato ascritto al capo a) perchè il fatto non sussiste, limitamente alle spese di taxi, fatta eccezione per le altre spese di viaggio per le quali dichiara il reato estinto per prescrizione, e del reato ascritto al capo b) perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato;
Assolvere Francesco Rando dai reati ascritti ai capi A, C, E, K, O1, O8 perchè il fatto non costituisce reato e dagli altri reati perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato.
Massimo D'Auria, difeso dall'avvocato Saro Venuto, aveva rinunciato alla prescrizione, davanti alla Corte d'Appello. Lo stesso, dicasi, per Gesuele Fonti.
"Giallo" su un decimo imputato: Francesco Guerrera, dipendente dell’ente, difeso dall’avv. Giuseppe Cincotta, del quale non si fa menzione nel dispositivo di sentenza. Più che probabile un mero errore, nel dispositivo della sentenza, in quanto lo stesso aveva fatto ricorso in appello ed il suo difensore ieri è intervenuto in aula. Lo stesso imputato in primo grado era stato condannato ad otto mesi di reclusione. Per la sua posizione, che appare meno grave degli altri coimputati, è più che probabile l’assoluzione, anche se sarà necessario che i giudici provvedano alla correzione dell’errore materiale.
Le motivazioni saranno depositate entro il termine di 90 giorni.
In primo grado il Tribunale di Barcellona (Presidente: Maria Celi; Giudici: Fabio Processo e Francesco Alligo)aveva condannato: Franco Rando a due anni, con interdizione dai pubblici uffici; Mariano Bruno a un anno e 8 mesi; Corrado Giannò, Domenico Russo, Domenica Sparacino, Anna Maria Paola Spinella, Franco Guerrera, Gesuele Fonti, Massimo D'Auria, Francesco Subba a 8 mesi. Per tutti vi era la sospensione condizionale della pena e la condanna al pagamento delle spese processuali.
Assolti Stefana Salmieri, Pino Longo, Francesco Cataliotti, Aldo Marino, Giacomo Biviano, Ivan Ferlazzo, Giuseppe Finocchiaro.
Ricordiamo che Cataliotti e Marino avevano rinunciato alla prescrizione.
Da sottolineare a proposito di queste "missioni fantasma" che la Corte dei Conti, sezione regionale, a suo tempo, non ha riscontrato alcun danno erariale, ed evidenziando la regolarità delle procedure amministrative, ha archiviato il procedimento.
La Corte d'appello, riunitasi oggi, a seguito dell'appello presentato da Mariano Bruno, Franco Rando, Corrado Giannò, Domenico Russo, Anna Maria Paola Spinella, Domenica Sparacino, Gesuele Fonti, Franco Guerrera, Massimo D'Auria, Francesco Subba ha deciso di Assolvere : Corrado Giannò, Domenico Russo, Domenica Sparacino, Gesuele Fonti, Massimo D'Auria, Francesco Subba, dai reati loro ascritti, perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato;
Anna Maria Paola Spinella perchè il fatto non sussiste.
Assolvere Mariano Bruno dal reato ascritto al capo a) perchè il fatto non sussiste, limitamente alle spese di taxi, fatta eccezione per le altre spese di viaggio per le quali dichiara il reato estinto per prescrizione, e del reato ascritto al capo b) perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato;
Assolvere Francesco Rando dai reati ascritti ai capi A, C, E, K, O1, O8 perchè il fatto non costituisce reato e dagli altri reati perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato.
Massimo D'Auria, difeso dall'avvocato Saro Venuto, aveva rinunciato alla prescrizione, davanti alla Corte d'Appello. Lo stesso, dicasi, per Gesuele Fonti.
"Giallo" su un decimo imputato: Francesco Guerrera, dipendente dell’ente, difeso dall’avv. Giuseppe Cincotta, del quale non si fa menzione nel dispositivo di sentenza. Più che probabile un mero errore, nel dispositivo della sentenza, in quanto lo stesso aveva fatto ricorso in appello ed il suo difensore ieri è intervenuto in aula. Lo stesso imputato in primo grado era stato condannato ad otto mesi di reclusione. Per la sua posizione, che appare meno grave degli altri coimputati, è più che probabile l’assoluzione, anche se sarà necessario che i giudici provvedano alla correzione dell’errore materiale.
Le motivazioni saranno depositate entro il termine di 90 giorni.
In primo grado il Tribunale di Barcellona (Presidente: Maria Celi; Giudici: Fabio Processo e Francesco Alligo)aveva condannato: Franco Rando a due anni, con interdizione dai pubblici uffici; Mariano Bruno a un anno e 8 mesi; Corrado Giannò, Domenico Russo, Domenica Sparacino, Anna Maria Paola Spinella, Franco Guerrera, Gesuele Fonti, Massimo D'Auria, Francesco Subba a 8 mesi. Per tutti vi era la sospensione condizionale della pena e la condanna al pagamento delle spese processuali.
Assolti Stefana Salmieri, Pino Longo, Francesco Cataliotti, Aldo Marino, Giacomo Biviano, Ivan Ferlazzo, Giuseppe Finocchiaro.
Ricordiamo che Cataliotti e Marino avevano rinunciato alla prescrizione.
Da sottolineare a proposito di queste "missioni fantasma" che la Corte dei Conti, sezione regionale, a suo tempo, non ha riscontrato alcun danno erariale, ed evidenziando la regolarità delle procedure amministrative, ha archiviato il procedimento.
Giorgianni: "Abuso d'ufficio?. Ho agito nella massima correttezza. Sono certo che tutto sarà chiarito".
"Sono estremamente sereno ed ho piena fiducia nell'operato della magistratura. Nel ricordare che si tratta di una struttura, atta ad un servizio pubblico, sono , altresì, certo che tutto sarà chiarito, in quanto non ho commesso alcun abuso.
Tutto è stato fatto nella massima correttezza ed anche per quanto riguarda l'aspetto economico (canone di pagamento per l’uso della struttura da parte di società e privati) ci sono le carte che parlano".
Così il sindaco Marco Giorgianni,al quale abbiamo richiesto una dichiarazione a seguito della notizia che lo vede indagato per abuso d'ufficio.
Tutto è stato fatto nella massima correttezza ed anche per quanto riguarda l'aspetto economico (canone di pagamento per l’uso della struttura da parte di società e privati) ci sono le carte che parlano".
Così il sindaco Marco Giorgianni,al quale abbiamo richiesto una dichiarazione a seguito della notizia che lo vede indagato per abuso d'ufficio.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Gesuele Fonti, Paola Ziino, Jessi Scaldati, Yuossef Karuoi, Giovanna Famularo, Fortunato De Mariano, Salvatore Coppolina, Rosaria Profilio, Giovanni Mandanici.
Postepay: Occhio al tentativo di truffa
Nuova tentativo di truffa in corso. L’allarme lo lancia direttamente la Polizia Postale tramite il proprio account Facebook “Commissariato di Ps Online – Italia“: da alcuni giorni molti utenti stanno ricevendo un messaggio di posta elettronica dove si fa riferimento a un accredito bloccato all’ufficio postale che la persona dovrebbe sbloccare premendo su un link e inviando un proprio documento personale.
Si tratta di una truffa già tentata in passata e che di tanto in tanto torna di moda. Gli hacker inviano un messaggio tramite un indirizzo di posta elettronica che sembra essere delle Poste e si invita la persona a cliccare su un link per sbloccare un ipotetico accredito di 134,27 euro. L’accredito è bloccato a causa dell’incongruenza dei dati ed è necessario fornire dei documenti personali. L’obiettivo dei malviventi è entrare in possesso della carta d’identità, del passaporto o della patente in modo da rivendere il documento sul mercato nero. Per difendersi da questi tentativi di attacco phishing basta veramente poco: cestinate il messaggio e segnalate l’indirizzo di posta elettronica alla Polizia Postale che avvierà le indagini per risalire al mittente.
Truffa PostePay, attenzione al messaggio
“Abbiamo ricevuto segnalazione di accredito di Euro 134,27 da UFFICIO POSTALE 47. L’accredito è stato temporaneamente bloccato a causa dell’incongruenza dei suoi dati, potrà ora ricevere i suoi dati e al ricevimento di essi sbloccare l’accredito” Questo il messaggio che in queste ore stanno ricevendo molti utenti sui propri indirizzi di posta elettronica. Il messaggio è seguito da un link che porta l’utente su una pagina dove si invita a caricare il proprio documento d’identità per confermare i dati personali. Si tratta di un tipico caso di attacco phishing, strategia utilizzata quotidianamente dagli hacker per entrare in possesso di dati sensibili che possono essere rivenduti sul dark web.
Si tratta di una truffa già tentata in passata e che di tanto in tanto torna di moda. Gli hacker inviano un messaggio tramite un indirizzo di posta elettronica che sembra essere delle Poste e si invita la persona a cliccare su un link per sbloccare un ipotetico accredito di 134,27 euro. L’accredito è bloccato a causa dell’incongruenza dei dati ed è necessario fornire dei documenti personali. L’obiettivo dei malviventi è entrare in possesso della carta d’identità, del passaporto o della patente in modo da rivendere il documento sul mercato nero. Per difendersi da questi tentativi di attacco phishing basta veramente poco: cestinate il messaggio e segnalate l’indirizzo di posta elettronica alla Polizia Postale che avvierà le indagini per risalire al mittente.
Truffa PostePay, attenzione al messaggio
“Abbiamo ricevuto segnalazione di accredito di Euro 134,27 da UFFICIO POSTALE 47. L’accredito è stato temporaneamente bloccato a causa dell’incongruenza dei suoi dati, potrà ora ricevere i suoi dati e al ricevimento di essi sbloccare l’accredito” Questo il messaggio che in queste ore stanno ricevendo molti utenti sui propri indirizzi di posta elettronica. Il messaggio è seguito da un link che porta l’utente su una pagina dove si invita a caricare il proprio documento d’identità per confermare i dati personali. Si tratta di un tipico caso di attacco phishing, strategia utilizzata quotidianamente dagli hacker per entrare in possesso di dati sensibili che possono essere rivenduti sul dark web.
Come difendersi dal messaggio truffa
Ci sono diversi indizi che fanno capire che si tratta di un messaggio-truffa, sebbene sia stato costruito a regola d’arte dagli hacker. Partiamo da “Ufficio Postale 47”. Per un utente è impossibile sapere di quale Ufficio Postale si sta parlando. Altro indizio che dovrebbe far drizzare le antenne all’utente e metterlo in guardia dal messaggio è l’indirizzo di posta elettronica. Sembra essere quello ufficiale di Poste Italiane, ma differisce per una lettera o parola. Lo stesso discorso vale per la pagina che si apre quando gli hacker ci invitano a caricare il nostro documento d’identità: controllate l’URL e troverete delle incongruenze. Infine, ricordatevi che le Poste, così come qualsiasi banca, non contatta l’utente tramite e-mail per un accredito bloccato e non richiede l’invio di documenti ufficiali su Internet. Fate sempre attenzione quando ricevete questo tipo di messaggi e se non siete sicuri sull’autenticità di un messaggio chiedete aiuto alle forze dell’ordine.
Ci sono diversi indizi che fanno capire che si tratta di un messaggio-truffa, sebbene sia stato costruito a regola d’arte dagli hacker. Partiamo da “Ufficio Postale 47”. Per un utente è impossibile sapere di quale Ufficio Postale si sta parlando. Altro indizio che dovrebbe far drizzare le antenne all’utente e metterlo in guardia dal messaggio è l’indirizzo di posta elettronica. Sembra essere quello ufficiale di Poste Italiane, ma differisce per una lettera o parola. Lo stesso discorso vale per la pagina che si apre quando gli hacker ci invitano a caricare il nostro documento d’identità: controllate l’URL e troverete delle incongruenze. Infine, ricordatevi che le Poste, così come qualsiasi banca, non contatta l’utente tramite e-mail per un accredito bloccato e non richiede l’invio di documenti ufficiali su Internet. Fate sempre attenzione quando ricevete questo tipo di messaggi e se non siete sicuri sull’autenticità di un messaggio chiedete aiuto alle forze dell’ordine.
mercoledì 16 gennaio 2019
Accordo tra Basalt e Caronte&Tourist , presentato oggi a Palermo. Franza : "Da oggi Caronte&Tourist non è più solo una delle tante aziende locali ma può aspirare a ben altri obiettivi".
Il fondo Basalt Infrastructure Partners rileva il 30% della compagnia di trasporto marittimo Caronte&Tourist ed entra con un valore di circa 130 milioni tra acquisizione di quote e aumento di capitale della società, che oggi vale circa 400 milioni di euro. Nel cda della società entreranno a far parte tre componenti indicati dal fondo, John Hanna, principal di Basalt, Carlo Gallo e Fabrizio Vitiello.
Si tratta di un investimento a lungo termine, complessivamente circa 300 milioni di euro nei prossimi cinque anni, di cui 60 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione siciliana per costruire le prime due navi. Ulteriori 240 milioni di euro di investimenti sempre destinati alla flotta, con ulteriori tre navi da destinare alle isole minori. E altri 20 milioni di euro per le navi esistenti.
L’accordo è stato presentato nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni. A illustrarne i termini gli amministratori delegati della Caronte&Tourist Vincenzo Franza e Calogero Flamiani e lo stesso Hanna. Presente anche il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci.
“Da oggi Caronte&Tourist non è più solo una delle tante aziende locali – ha detto Franza –, ma adesso può legittimamente aspirare a ben altri obiettivi, che saranno non solo nell’interesse proprio ma anche dei territori in cui è nata e cresciuta e a beneficio anche delle parti sociali e dell’ambiente. Abbiamo trovato il partner che cercavamo in Basalt che nella persona di Jon Hanna e del suo team ha duramente lavorato per chiudere questa operazione“, ha dichiarato Franza.
L’altro amministratore delegato della società Calogero Flamiani ha illustrato i termini dell’accordo è intervenuto: “Il risultato di questo piano di investimenti impegnativo è che il nostro gruppo passerà da un fatturato del 2017 di 203 milioni di euro – ha affermato – a un fatturato di 224 milioni di euro con un incremento dell’undici per cento in questi cinque anni. Ma soprattutto migliorerà la sua redditività industriale, significa risorse da destinare agli investimenti e a remunerare il capitale. La redditività industriale passerà da un 23 per cento sul fatturato al 35 per cento del fatturato, quindi una grossa sfida impegnativa per tutti noi che siamo fortemente coinvolti“.
Per il Presidente della Regione Nello Musumeci: “Questo accordo è importante – ha affermato – perché si caratterizza come elemento di attrazione per i grandi investimenti e alimenta fiducia e speranza negli imprenditori coraggiosi, arditi ma anche lungimiranti. La seconda ragione è che si consolida un gruppo imprenditoriale altamente specializzato nei trasporti marittimi. Sono convinto che questo nuovo innesto con un fondo internazionale di grande prestigio, come Basalt, possa consentire un ammodernamento della flotta e quindi far accrescere la efficienza del trasporto marittimo tra la Sicilia e le isole minori“.
Si tratta di un investimento a lungo termine, complessivamente circa 300 milioni di euro nei prossimi cinque anni, di cui 60 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione siciliana per costruire le prime due navi. Ulteriori 240 milioni di euro di investimenti sempre destinati alla flotta, con ulteriori tre navi da destinare alle isole minori. E altri 20 milioni di euro per le navi esistenti.
L’accordo è stato presentato nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni. A illustrarne i termini gli amministratori delegati della Caronte&Tourist Vincenzo Franza e Calogero Flamiani e lo stesso Hanna. Presente anche il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci.
“Da oggi Caronte&Tourist non è più solo una delle tante aziende locali – ha detto Franza –, ma adesso può legittimamente aspirare a ben altri obiettivi, che saranno non solo nell’interesse proprio ma anche dei territori in cui è nata e cresciuta e a beneficio anche delle parti sociali e dell’ambiente. Abbiamo trovato il partner che cercavamo in Basalt che nella persona di Jon Hanna e del suo team ha duramente lavorato per chiudere questa operazione“, ha dichiarato Franza.
L’altro amministratore delegato della società Calogero Flamiani ha illustrato i termini dell’accordo è intervenuto: “Il risultato di questo piano di investimenti impegnativo è che il nostro gruppo passerà da un fatturato del 2017 di 203 milioni di euro – ha affermato – a un fatturato di 224 milioni di euro con un incremento dell’undici per cento in questi cinque anni. Ma soprattutto migliorerà la sua redditività industriale, significa risorse da destinare agli investimenti e a remunerare il capitale. La redditività industriale passerà da un 23 per cento sul fatturato al 35 per cento del fatturato, quindi una grossa sfida impegnativa per tutti noi che siamo fortemente coinvolti“.
Per il Presidente della Regione Nello Musumeci: “Questo accordo è importante – ha affermato – perché si caratterizza come elemento di attrazione per i grandi investimenti e alimenta fiducia e speranza negli imprenditori coraggiosi, arditi ma anche lungimiranti. La seconda ragione è che si consolida un gruppo imprenditoriale altamente specializzato nei trasporti marittimi. Sono convinto che questo nuovo innesto con un fondo internazionale di grande prestigio, come Basalt, possa consentire un ammodernamento della flotta e quindi far accrescere la efficienza del trasporto marittimo tra la Sicilia e le isole minori“.
REGIONE: ASILI NIDO, QUATTRO MILIONI PER 31 COMUNI SICILIANI
Oltre quattro milioni di euro a favore degli asili nido di trentuno Comuni dell’Isola. E’ stata pubblicata la graduatoria relativa al bando predisposto dall’assessorato regionale della Famiglia nello scorso settembre.
«E’ una misura - evidenzia il governatore della Sicilia Nello Musumeci - a favore delle famiglie. Le risorse finanziarie messe a disposizione degli Enti locali serviranno, infatti, sia per la riduzione delle rette per i bambini iscritti, sia per l’apertura di nuovi asili o il potenziamento di quelli esistenti».
In particolare, l’Avviso prevedeva infatti due linee di intervento: la prima - dedicata specificatamente ai Comuni in difficoltà finanziarie, come quelli in dissesto o in pre-dissesto - con l’obiettivo di mitigare gli effetti dell’aumento delle rette; la seconda, invece, indirizzata a tutti per l’apertura di nuovi servizi o l’aumento dei posti disponibili.
Per quanto concerne la riduzione delle rette, a beneficiare del contributo saranno i Comuni di: Catania; Barcellona Pozzo di Gotto e Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina; Monreale, nel Palermitano; Monterosso Almo, in provincia di Ragusa. Per un totale di 568mila euro.
Si divideranno, invece, un finanziamento complessivo di 3,5 milioni di euro: Raffadali, Licata e Casteltermini, in provincia di Agrigento; Caltanissetta e Mussomeli, nel Nisseno; Randazzo, Biancavilla e Ragalna, in provincia di Catania; Leonforte, Troina, Aidone e Piazza Armerina, nell’Ennese; San Piero Patti, Capo d’Orlando, Malvagna, Alì, Castelmola, Capri Leone, Santo Stefano di Camastra, Naso, Galati Mamertino, Patti e Graniti, in provincia di Messina; Partinico e Bisacquino, nel Palermitano; Marsala, in provincia di Trapani.
«E’ una misura - evidenzia il governatore della Sicilia Nello Musumeci - a favore delle famiglie. Le risorse finanziarie messe a disposizione degli Enti locali serviranno, infatti, sia per la riduzione delle rette per i bambini iscritti, sia per l’apertura di nuovi asili o il potenziamento di quelli esistenti».
In particolare, l’Avviso prevedeva infatti due linee di intervento: la prima - dedicata specificatamente ai Comuni in difficoltà finanziarie, come quelli in dissesto o in pre-dissesto - con l’obiettivo di mitigare gli effetti dell’aumento delle rette; la seconda, invece, indirizzata a tutti per l’apertura di nuovi servizi o l’aumento dei posti disponibili.
Per quanto concerne la riduzione delle rette, a beneficiare del contributo saranno i Comuni di: Catania; Barcellona Pozzo di Gotto e Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina; Monreale, nel Palermitano; Monterosso Almo, in provincia di Ragusa. Per un totale di 568mila euro.
Si divideranno, invece, un finanziamento complessivo di 3,5 milioni di euro: Raffadali, Licata e Casteltermini, in provincia di Agrigento; Caltanissetta e Mussomeli, nel Nisseno; Randazzo, Biancavilla e Ragalna, in provincia di Catania; Leonforte, Troina, Aidone e Piazza Armerina, nell’Ennese; San Piero Patti, Capo d’Orlando, Malvagna, Alì, Castelmola, Capri Leone, Santo Stefano di Camastra, Naso, Galati Mamertino, Patti e Graniti, in provincia di Messina; Partinico e Bisacquino, nel Palermitano; Marsala, in provincia di Trapani.
Come eravamo. Classe II° C (Anno scolastico 2004/5 - I. C. Lipari 1)
La classe era così composta: Alessandra Andaloro, Sonia Bertè, Elena Casamento, Rosaria Chiudano, Salvatore Tindaro Costanzo, Sarah De Gregorio, Fabio Famularo, Giuseppe Giorgio Farchica, Francesco Favaloro, Marco Greco, Morena Greco, Roberto Greco, Vittoria Greco, Martina Gugliotta, Antonino Li Donni, Mattia Morales, Tatiana Pisagatti, Danilo Portelli, Andrea Puglisi.
Ins. Concetta Saltalamacchia - Giovanna Zaia - Bartolo Pavone
Ins. Concetta Saltalamacchia - Giovanna Zaia - Bartolo Pavone
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Don Gino Profilio, Maria Lauricella, Angelo Groppo, Dario Guarnuto, Maurizio Di Pietro, Tatiana Pisagatti, Generosa Cafarella
Biglietteria di Sottomonastero : 5 indagati. Al sindaco Giorgianni contestato l’abuso d’ufficio, ai rappresentanti di 4 società l’occupazione.
(Leonardo Orlando - Gazzetta del sud)
La Procura di Barcellona, a conclusione delle indagini preliminari, ha fatto notificare al sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, e ad altri quattro rappresentati legali di società che in forza di un mandato gestiscono le biglietterie dei maggiori vettori che garantiscono i collegamenti navali dalle Isole Eolie ai porti di Milazzo e Napoli, l’avviso di chiusura delle indagini avviate dall’ufficio Circondariale marittimo di Lipari che fa capo alla Capitaneia di Porto di Milazzo sulla struttura prefabbricata realizzata dal Comune di Lipari nella zona portuale di Sottomonastero e data in uso illegittimamente alle società di navigazione per collocarvi le proprie biglietterie e le sale d’attesa riservate ai viaggiatori.
Secondo le ipotesi di accusa formulate dalla Procura retta dal dott. Emanuele Crescenti, coadiuvato dal sostituto Rita Barbieri, il sindaco di Lipari attualmente in carica, Marco Giorgianni, è indagato per il reato di abuso di ufficio, in quanto avrebbe concesso in godimento la struttura attraverso una mera delibera di Giunta adottata nel 2014 e ciò nonostante il Comune di Lipari non avesse ancora ottenuto la relativa concessione demaniale dalla Regione. Inoltre, il Comune di Lipari, così come accertato dalla Guardia costiera e GDF, non ha neppure richiesto alle società mandatarie e alle corrispettive società di navigazione per le quali veniva svolto il servizio alcun canone di pagamento per l’uso della struttura realizzata a Sottomonastero. Fra l’altro, il Comune di Lipari in questi anni si è accollato il pagamento dei consumi di energia elettrica ed i costi delle linee telefoniche installate dalle società utilizzatrici del manufatto che ricade in area di proprietà demaniale.
Gli altri quattro indagati, invece, ai quali si contesta l’occupazione abusiva di area demaniale, sono: Massimo La Cava, 56 anni, legale rappresentante della società “Sgm” srl; Alessandro Seminara, 52 anni, e Giuseppe Insana, 30 anni, entrambi legali rappresentanti che si sono succeduti alla direzione della Davimar Eolia Navigazione srl; Donatella De Pasquale, 54 anni, legale rappresentante della Eoltravel Viaggi e Turismo snc, tutti indagati per occupazione illegale di bene demaniale, in quanto titolari delle concessionarie delle società di navigazione che avrebbero occupato abusivamente la struttura realizzata dal Comune di Lipari sul territorio di proprietà del demanio marittimo e ciò in quanto la stessa struttura costruita dal Comune è risultata priva di concessione demaniale e quindi le stesse società non avrebbero avuto alcun titolo per utilizzare le aree destinate a biglietteria e la sala di attesa riservata ai viaggiatori. Sindaco e rappresentanti legali delle società hanno adesso 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati dalla polizia giudiziaria.
La Procura di Barcellona, a conclusione delle indagini preliminari, ha fatto notificare al sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, e ad altri quattro rappresentati legali di società che in forza di un mandato gestiscono le biglietterie dei maggiori vettori che garantiscono i collegamenti navali dalle Isole Eolie ai porti di Milazzo e Napoli, l’avviso di chiusura delle indagini avviate dall’ufficio Circondariale marittimo di Lipari che fa capo alla Capitaneia di Porto di Milazzo sulla struttura prefabbricata realizzata dal Comune di Lipari nella zona portuale di Sottomonastero e data in uso illegittimamente alle società di navigazione per collocarvi le proprie biglietterie e le sale d’attesa riservate ai viaggiatori.
Secondo le ipotesi di accusa formulate dalla Procura retta dal dott. Emanuele Crescenti, coadiuvato dal sostituto Rita Barbieri, il sindaco di Lipari attualmente in carica, Marco Giorgianni, è indagato per il reato di abuso di ufficio, in quanto avrebbe concesso in godimento la struttura attraverso una mera delibera di Giunta adottata nel 2014 e ciò nonostante il Comune di Lipari non avesse ancora ottenuto la relativa concessione demaniale dalla Regione. Inoltre, il Comune di Lipari, così come accertato dalla Guardia costiera e GDF, non ha neppure richiesto alle società mandatarie e alle corrispettive società di navigazione per le quali veniva svolto il servizio alcun canone di pagamento per l’uso della struttura realizzata a Sottomonastero. Fra l’altro, il Comune di Lipari in questi anni si è accollato il pagamento dei consumi di energia elettrica ed i costi delle linee telefoniche installate dalle società utilizzatrici del manufatto che ricade in area di proprietà demaniale.
Gli altri quattro indagati, invece, ai quali si contesta l’occupazione abusiva di area demaniale, sono: Massimo La Cava, 56 anni, legale rappresentante della società “Sgm” srl; Alessandro Seminara, 52 anni, e Giuseppe Insana, 30 anni, entrambi legali rappresentanti che si sono succeduti alla direzione della Davimar Eolia Navigazione srl; Donatella De Pasquale, 54 anni, legale rappresentante della Eoltravel Viaggi e Turismo snc, tutti indagati per occupazione illegale di bene demaniale, in quanto titolari delle concessionarie delle società di navigazione che avrebbero occupato abusivamente la struttura realizzata dal Comune di Lipari sul territorio di proprietà del demanio marittimo e ciò in quanto la stessa struttura costruita dal Comune è risultata priva di concessione demaniale e quindi le stesse società non avrebbero avuto alcun titolo per utilizzare le aree destinate a biglietteria e la sala di attesa riservata ai viaggiatori. Sindaco e rappresentanti legali delle società hanno adesso 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati dalla polizia giudiziaria.
martedì 15 gennaio 2019
REGIONE: PRECARI, OLTRE OTTOMILA STABILIZZAZIONI IN 263 COMUNI
«L’impegno è stato mantenuto. In meno di un anno sono stati definiti i percorsi e avviate le stabilizzazioni, che in alcuni casi si sono anche concluse, per oltre ottomila precari in 263 Comuni dell’Isola. Lo abbiamo fatto perché riteniamo inderogabile, nelle forme e nei modi possibili, la trasformazione a tempo indeterminato del rapporto per tutti quei lavoratori che da anni prestano servizio nei ranghi della Pubblica amministrazione. La Sicilia è stata tra le prime Regioni ad avere applicato la Legge Madia. Dal nostro insediamento, si è proceduto, nei vari comparti, a dare certezza e tranquillità a migliaia di dipendenti».
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci commenta così il risultato dell’attuazione di una norma voluta dal governo e inserita nella Legge di stabilità del 2018. In particolare, in 47 Comuni le procedure di stabilizzazione sono già concluse e hanno coinvolto 693 persone. In altri 74 Enti l’iter è in fase inoltrata e riguarda 2.385 lavoratori, mentre in altri 142 il percorso appena avviato interessa 4.984 dipendenti.
«La mia soddisfazione - evidenzia l’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso - è giustificata dal presupposto che in meno di un anno abbiamo posto fine al precariato. Il mio impegno coincide con quello del presidente Musumeci, per contribuire in maniera determinante a offrire le dovute garanzie alle migliaia di precari, che da anni con il loro lavoro assicurano un indispensabile supporto alle attività delle amministrazioni locali. Il riconoscimento del lavoro dei precari è ancor più rilevante se pensiamo che in Sicilia, solo 49 Comuni non hanno in organico dipendenti non stabilizzati».
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci commenta così il risultato dell’attuazione di una norma voluta dal governo e inserita nella Legge di stabilità del 2018. In particolare, in 47 Comuni le procedure di stabilizzazione sono già concluse e hanno coinvolto 693 persone. In altri 74 Enti l’iter è in fase inoltrata e riguarda 2.385 lavoratori, mentre in altri 142 il percorso appena avviato interessa 4.984 dipendenti.
«La mia soddisfazione - evidenzia l’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso - è giustificata dal presupposto che in meno di un anno abbiamo posto fine al precariato. Il mio impegno coincide con quello del presidente Musumeci, per contribuire in maniera determinante a offrire le dovute garanzie alle migliaia di precari, che da anni con il loro lavoro assicurano un indispensabile supporto alle attività delle amministrazioni locali. Il riconoscimento del lavoro dei precari è ancor più rilevante se pensiamo che in Sicilia, solo 49 Comuni non hanno in organico dipendenti non stabilizzati».
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