Ci lascia, e lascia un grande vuoto tra i suoi cari e tra quelli che l'hanno conosciuta e voluta bene,
Tindara Costanzo in Fonti
Dopo una dura battaglia, contro questo maledetto e sempre più frequente male, durante la quale ha sempre avuto accanto il marito Gesuele, i figli e tutti i suoi cari, Tindara si è dovuta arrendere.Tindara aveva 55 anni ed, oltre ad essere una moglie e mamma amorevole ed affettuosa, era anche una donna generosa, dalle grandi dote umane.
Di Tindara questo direttore serba un ricordo particolare legato al giorno del suo matrimonio.
Con una cerimonia per pochi intimi, con Mina ci siamo uniti in matrimonio nella chiesa di Sant'Antonio in piazza Mazzini.
Tindara, che a quel tempo lavorava in quella zona e che conoscevamo solo di vista, si fece trovare all'uscita della chiesa per congratularsi con noi e per distribuire e lanciare il riso ben augurale che noi avevamo dimenticato.
Un piccolo, grande gesto che la dice però lunga sulla generosità, amabilità di questa donna.
Tindara la ricordiamo sempre affettuosa e con il sorriso sulle labbra, ogni qualvolta ci incontrava, anche durante questa terribile malattia.
In un momento tristissimo come questo ci stringiamo attorno a Gesuele che da marito esemplare non l'ha lasciata un solo attimo in questo "calvario", ai figli, ai parenti tutti, consapevoli che niente, nulla e nessuno potrà lenire questo grande, grandissimo dolore.
Ciao Tindara, arrivederci!
Ti sia lieve la terra!