Continuiamo ad analizzare il contenuto della relazione resa dal Ragioniere Generale sul “controllo degli equilibri finanziari” relativa al III Trimestre del 2016.
L’elemento delle risorse finanziarie oggi rappresenta l’aspetto da tenere più in considerazione in qualsiasi programma futuro.
Il Dott. Subba individua tutti i fattori che incidono negativamente sull’indicatore di criticità degli equilibri del bilancio e della gestione del nostro Comune che di seguito vi elenco:
1. Tempi di incasso della tassa per lo smaltimento: ritardo quantificato in un anno
2. Tempi di incasso dei corrispettivi relativi al servizio idrico: ritardo quantificato in anni e anni (domando: un tempo medio di incasso siamo in grado di attribuirlo a questo servizio?)
3. Tempi di incasso nell’incasso dell’IMU: dopo 6/12 mesi circa dall’inizio dell’anno (i tempi previsti per il pagamento sono quelli previsti dalle leggi vigenti quindi si poteva anche evitare di richiamarlo come anche che il Comune “paga gli stipendi ed emolumenti vari mensilmente”. Mi preoccuperai se avvenisse del contrario)
4. Tempi di incasso dei trasferimenti ordinari regionali: con notevole ritardo rispetto all’inizio dell’esercizio (domando: un tempo medio di incasso possiamo attribuirlo a questo ritardo?
5. Tempi di incasso dei tributi locali in decremento per crisi economica: un ritardo pluriennale (domando: ma siamo in grado di quantificare questo ritardo ed il livello di qualità del servizio prestato dall’Ente delegato alla riscossione? Ad esempio quanti giorni per ogni processo legato all’incasso impiega il concessionario e quali sono le azioni che intraprende nei confronti del contribuente).
Fatta eccezione per i punti 4 e 5 dove i tempi di incasso sono legati a soggetti esterni all’Ente e quindi difficilmente migliorabili (fatta eccezione per il punto 5 per le considerazioni sopraesposte), forse per il punto 1, 2 e 3 si possono ottenere punti percentuali di miglioramento.
Su questa ultima osservazione il Ragioniere Generale propone:
- Immediata forte ed incisiva azione di accertamento dell’evasione dei tributi locali da attuare tramite un sostanziale incremento delle risorse umane e tecniche a disposizione del servizio competente o, in alternativa, tramite affidamento all’esterno dell’azione di accertamento nel rispetto di quanto previsto dalla legge in vigore;
oppure sempre la solita alternativa:
- Massimo incremento di tariffe ed aliquote di tributi locali e di entrate patrimoniali. Misura peraltro vietata per l’anno 2016 come dallo stesso dichiarato.
Mi domando: come mai non si è deciso nulla sull’argomento?
Non vedo percorribile alcun aumento delle risorse umane a disposizione del servizio competente, visto i vincoli dettati dal Patto di Stabilità come anche non praticabile la soluzione indicata dal Ragioniere Generale di attingere alle risorse dei diversi uffici e/o servizi che sono diventati, a suo dire, quasi superflui vista la carenza di risorse finanziarie, in sintesi … visto che ho tagliato tutti i servizi taglio anche le persone e le destino ad altro mestiere. Mi domando: ma di quali servizi stiamo parlando? Ma se i servizi sono sempre esisti perché oggi dobbiamo svuotarli? Quali effetti tali scelte avranno sui cittadini?
In conclusione: non resta che affidare il servizio all’esterno inserendo tutte le garanzie necessarie al fine di evitare di incorrere nei problemi passati ed attribuendo allo stesso concessionario precisi standard qualitativi da rispettare.
Ma questo non tra mesi o anni …