- Rifiuti accatastati (archivio) - |
I fatti, oggetto dell’indagine, si sono verificati nel piccolo borgo di Ginostra, nell’isola di Stromboli nel periodo compreso tra il 28 luglio 2017 e il 3 marzo 2021.
Ai tre, in concorso tra loro, viene contestato di “aver realizzato e gestito, su area demaniale, occupata abusivamente, una discarica abusiva in assenza di autorizzazione, posizionando dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, ove abbandonavano, in modo incontrollato, anche accatastandoli alla rinfusa sul terreno circostante (non impermeabilizzato e non recintato) i sacchi neri provenienti dalla raccolta effettuata nel centro abitato della frazione di Ginostra ed altri rifiuti in genere”.
- Rifiuti in mare - (Archivio) |
Oltre ai danni ambientali, di cui sopra, a Giorgianni, Ficarra e Pinto viene contestato, infine, di avere “tramite l’inappropriata scelta del luogo dove posizionare i cassonetti rsu ed evidenti carenze nelle modalità di gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani accumulati nel sito, causato molestie ai residenti ed agli utenti della zona, emettendo in modo intenso e persistente, odori tipici provenienti dai rifiuti accumulati e non smaltiti regolarmente”.
La problematica venne segnalata, a più riprese, ma non si riuscì a trovare una soluzione, generando, di conseguenza, esposti ed iniziative di carattere giudiziario.
Nel procedimento, in questione, parti offese sono i cittadini ginostresi Pasquale e Gianluca Giuffrè ed Erina Lo Schiavo.
Giorgianni e Ficarra saranno difesi dall’avvocato Luca Frontino del Foro di Messina, Pinto, d’ufficio, dall’avvocato Andrea Mostaccio del Foro di Barcellona Pozzo di Gotto.