COMUNICATO STAMPA
Le notizie riportate su alcuni quotidiani online del messinese e della stampa locale in ordine alla posizione assunta dall’Amministrazione Comunale circa presunte trattative bloccate inerenti i lavoratori ex Pumex, inducono a replicare, anche con una voluta nota polemica.
Emerge l’esigenza ed il dovere, anche morale, di ristabilire la verità dei fatti. Se “sforzi” sono stati profusi questi non possono essere vantati da altri se non da questa Amministrazione. Ricostruzioni fattuali affrettate e prive di fondamento, per addebitare “atteggiamenti irresponsabili”- come dichiarato da alcuni sindacalisti - perdono fondamento laddove è manifestamente riscontrabile dai fatti e dagli atti prodotti quale sia stata ed è l’effettiva azione di governo condotta strenuamente per assicurare un futuro occupazionale ai lavoratori in argomento.
La prosecuzione del progetto obiettivo varato dal Comune di Lipari per il corrente anno, è stato frutto di costante e intensa attività di concertazione tra il Sindaco di Lipari e l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, segnatamente nella persona dell’Assessore Patrizia Valenti. Mai questa Amministrazione ha condiviso il percorso seguito, né lo ha considerato definitivo o sufficiente, ma ne ha chiesto ed ottenuto il rinnovo per fronteggiare l’emergenza occupazionale, senza riscontrare, in tale contesto, alcuna utilità o sprono da parte dei sindacati. Non manca da parte del Sindaco l’azione di ricerca di soluzioni definitive, non ancora raggiunte allo stato attuale, per i ben noti limiti di legge. Senza addentrarsi in un lungo excursus della vicenda che interessa i lavoratori in questione, va ancora sottolineato che il raggiungimento di tale obiettivo è stato possibile solo grazie all’azione incisiva della Civica Amministrazione che concretamente ha sortito un decisivo intervento sul fondo perequativo delle autonomie locali a carico del quale, con la previsione di un articolo di legge ad hoc, è stata posta, per l’esercizio 2014, la somma di 600 migliaia di euro per garantire la prosecuzione del progetto di che trattasi.
Nei giorni scorsi l’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ha emanato il decreto che dispone l’impegno delle suddette risorse a favore del Comune di Lipari il quale ha individuato una soluzione per l’anticipazione di quelle necessarie, anche in assenza di bilancio, onde garantire le retribuzioni dovute ai lavoratori. Ad oggi nessuna concreta proposta è stata fatta all’Amministrazione per la stabilizzazione dei lavoratori neanche da parte dell’Assessore ai Beni Culturali, se non attraverso un incontro tenutosi a Lipari (cui, tra l’altro, il Sindaco non era presente, né del quale era stato informato) nel corso del quale sono state ventilate solo“ipotesi” come si evince dalle dichiarazioni fuorvianti dei sindacati, riportate dalla stampa, nella parte in cui si legge “il sindacato è venuto a conoscenza che lo scorso lunedì, durante un incontro tecnico […] è stata valutata l’ipotesi di utilizzare i lavoratori ex Pumex per attività presso l’Assessorato Beni Culturali […]. Inizialmente questa sistemazione sarebbe coperta economicamente dalle risorse del progetto[…] e, successivamente […] con un’ipotesi di inserimento dei lavoratori nel bacino del precariato siciliano”.
Da parte del Sindaco di Lipari non sussiste alcun atteggiamento ostativo al trasferimento di detto personale all’Assessorato Regionale ai BB.CC., purché tale proposta abbia i necessari contenuti di tutela dei lavoratori specie con riferimento alla loro stabilizzazione, posto che ad oggi rispetto a tali esigenze, fortemente sostenute dal Sindaco di Lipari, sono state espresse solo manifestazioni d’intenti.
Ci si chiede quali garanzie possano discendere da ipotesi di utilizzo dei lavoratori in esame presso altra Amministrazione, ma utilizzando “inizialmente” gli stessi fondi destinati al progetto finanziato per lo svolgimento di attività presso il Comune di Lipari. Non si possono che sollevare dubbi e perplessità circa l’attuazione della prima ipotesi, ricorrendo, per una iniziale copertura economica, alle risorse di cui al progetto finanziato dalla Regione Siciliana, trattandosi di risorse del fondo perequativo delle autonomie locali e, in quanto tali, si ribadisce, destinate ad attività presso questo Comune e non presso altri enti; ciò si porrebbe in chiaro dispregio alle disposizioni all’uopo emanate. L’ipotizzato inserimento nel bacino del precariato siciliano vedrebbe il Sindaco di Lipari felice e favorevole all’accoglimento, a condizione che venga chiarito come ciò possano trovare applicazione, conformemente alle norme di legge.
Si ritiene che le perplessità manifestate dal Sindaco non siano assolutamente fuori luogo, anche alla luce dell’esperienza maturata in questi anni che ha visto l’inerzia delle istituzioni riguardo alla vertenza dei lavoratori, perplessità che vanno tradotte in espressione di tutela dei medesimi. Tuttavia, non manca l’interrogativo - vista la nota dei sindacati - su quale sia il grado di interesse degli stessi lavoratori, o parte di essi, a tale azione di tutela.
IL SINDACOEmerge l’esigenza ed il dovere, anche morale, di ristabilire la verità dei fatti. Se “sforzi” sono stati profusi questi non possono essere vantati da altri se non da questa Amministrazione. Ricostruzioni fattuali affrettate e prive di fondamento, per addebitare “atteggiamenti irresponsabili”- come dichiarato da alcuni sindacalisti - perdono fondamento laddove è manifestamente riscontrabile dai fatti e dagli atti prodotti quale sia stata ed è l’effettiva azione di governo condotta strenuamente per assicurare un futuro occupazionale ai lavoratori in argomento.
La prosecuzione del progetto obiettivo varato dal Comune di Lipari per il corrente anno, è stato frutto di costante e intensa attività di concertazione tra il Sindaco di Lipari e l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, segnatamente nella persona dell’Assessore Patrizia Valenti. Mai questa Amministrazione ha condiviso il percorso seguito, né lo ha considerato definitivo o sufficiente, ma ne ha chiesto ed ottenuto il rinnovo per fronteggiare l’emergenza occupazionale, senza riscontrare, in tale contesto, alcuna utilità o sprono da parte dei sindacati. Non manca da parte del Sindaco l’azione di ricerca di soluzioni definitive, non ancora raggiunte allo stato attuale, per i ben noti limiti di legge. Senza addentrarsi in un lungo excursus della vicenda che interessa i lavoratori in questione, va ancora sottolineato che il raggiungimento di tale obiettivo è stato possibile solo grazie all’azione incisiva della Civica Amministrazione che concretamente ha sortito un decisivo intervento sul fondo perequativo delle autonomie locali a carico del quale, con la previsione di un articolo di legge ad hoc, è stata posta, per l’esercizio 2014, la somma di 600 migliaia di euro per garantire la prosecuzione del progetto di che trattasi.
Nei giorni scorsi l’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ha emanato il decreto che dispone l’impegno delle suddette risorse a favore del Comune di Lipari il quale ha individuato una soluzione per l’anticipazione di quelle necessarie, anche in assenza di bilancio, onde garantire le retribuzioni dovute ai lavoratori. Ad oggi nessuna concreta proposta è stata fatta all’Amministrazione per la stabilizzazione dei lavoratori neanche da parte dell’Assessore ai Beni Culturali, se non attraverso un incontro tenutosi a Lipari (cui, tra l’altro, il Sindaco non era presente, né del quale era stato informato) nel corso del quale sono state ventilate solo“ipotesi” come si evince dalle dichiarazioni fuorvianti dei sindacati, riportate dalla stampa, nella parte in cui si legge “il sindacato è venuto a conoscenza che lo scorso lunedì, durante un incontro tecnico […] è stata valutata l’ipotesi di utilizzare i lavoratori ex Pumex per attività presso l’Assessorato Beni Culturali […]. Inizialmente questa sistemazione sarebbe coperta economicamente dalle risorse del progetto[…] e, successivamente […] con un’ipotesi di inserimento dei lavoratori nel bacino del precariato siciliano”.
Da parte del Sindaco di Lipari non sussiste alcun atteggiamento ostativo al trasferimento di detto personale all’Assessorato Regionale ai BB.CC., purché tale proposta abbia i necessari contenuti di tutela dei lavoratori specie con riferimento alla loro stabilizzazione, posto che ad oggi rispetto a tali esigenze, fortemente sostenute dal Sindaco di Lipari, sono state espresse solo manifestazioni d’intenti.
Ci si chiede quali garanzie possano discendere da ipotesi di utilizzo dei lavoratori in esame presso altra Amministrazione, ma utilizzando “inizialmente” gli stessi fondi destinati al progetto finanziato per lo svolgimento di attività presso il Comune di Lipari. Non si possono che sollevare dubbi e perplessità circa l’attuazione della prima ipotesi, ricorrendo, per una iniziale copertura economica, alle risorse di cui al progetto finanziato dalla Regione Siciliana, trattandosi di risorse del fondo perequativo delle autonomie locali e, in quanto tali, si ribadisce, destinate ad attività presso questo Comune e non presso altri enti; ciò si porrebbe in chiaro dispregio alle disposizioni all’uopo emanate. L’ipotizzato inserimento nel bacino del precariato siciliano vedrebbe il Sindaco di Lipari felice e favorevole all’accoglimento, a condizione che venga chiarito come ciò possano trovare applicazione, conformemente alle norme di legge.
Si ritiene che le perplessità manifestate dal Sindaco non siano assolutamente fuori luogo, anche alla luce dell’esperienza maturata in questi anni che ha visto l’inerzia delle istituzioni riguardo alla vertenza dei lavoratori, perplessità che vanno tradotte in espressione di tutela dei medesimi. Tuttavia, non manca l’interrogativo - vista la nota dei sindacati - su quale sia il grado di interesse degli stessi lavoratori, o parte di essi, a tale azione di tutela.
(Marco Giorgianni)