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domenica 2 febbraio 2020
Regione, Musumeci avvia la rimodulazione dei Programmi di spesa
Al via la rimodulazione dei Programmi di spesa della Regione Siciliana. La decisione è stata presa dal governatore Nello Musumeci che ha riunito, a Palazzo Orleans, i dirigenti generali di tutti i dipartimenti regionali, insieme al referente per la Sicilia dell’Agenzia nazionale per la coesione, Federico Lasco. Una giornata intensa di lavoro che arriva, da un lato, al termine della ricognizione - avviata proprio dalla presidenza due mesi fa - su tutte le varie fonti di finanziamento per investimenti, dall’altro dopo la chiusura, positiva, della certificazione della spesa comunitaria del 2019.
Dopo questa prima riunione “plenaria” seguiranno Tavoli di confronto bilaterali con i singoli dipartimenti, coordinati dagli Uffici della presidenza della Regione. L’obiettivo è duplice: rimodulare i Programmi di spesa relativi al ciclo 2014/2020 verso gli assi e le “misure più performanti”, e recuperare le cosiddette “risorse liberate” che si renderanno disponibili a seguito della definitiva chiusura degli interventi inseriti nelle Programmazioni 2000/2006 e 2007/2013. Sotto la lente di ingrandimento del gruppo di lavoro, condotto direttamente dal governatore, ci sono i singoli interventi programmati e attuati da ogni dipartimento: miliardi di euro di fondi europei, ma anche nazionali.
Nel corso dell’incontro di Palazzo Orleans, è stato già formalmente chiesto ai dirigenti generali di indicare le priorità di spesa, in base ai risultati delle “misure più performanti”. Si procederà, quindi, su due binari: per l’attuale ciclo settennale 2014/2020 verrà avviata, subito, una complessiva riprogrammazione, per quelli precedenti bisognerà prima procedere con la chiusura dei singoli interventi per “liberare” le risorse.
«Si tratta – sottolinea il presidente Musumeci - di alcuni miliardi di euro “dormienti” da anni nelle pieghe dei Programmi di spesa extra bilancio, a causa di un sistema informatico disomogeneo e antiquato. Fondi che potrebbero essere utilizzati in vari settori di investimento per lo sviluppo della nostra Isola. Un’operazione di analisi e monitoraggio, la nostra, mai fatta in maniera così capillare e in sinergia con le autorità nazionali, che si potrà rivelare fondamentale per dare nuova linfa ai progetti di sviluppo della Regione».
Dopo questa prima riunione “plenaria” seguiranno Tavoli di confronto bilaterali con i singoli dipartimenti, coordinati dagli Uffici della presidenza della Regione. L’obiettivo è duplice: rimodulare i Programmi di spesa relativi al ciclo 2014/2020 verso gli assi e le “misure più performanti”, e recuperare le cosiddette “risorse liberate” che si renderanno disponibili a seguito della definitiva chiusura degli interventi inseriti nelle Programmazioni 2000/2006 e 2007/2013. Sotto la lente di ingrandimento del gruppo di lavoro, condotto direttamente dal governatore, ci sono i singoli interventi programmati e attuati da ogni dipartimento: miliardi di euro di fondi europei, ma anche nazionali.
Nel corso dell’incontro di Palazzo Orleans, è stato già formalmente chiesto ai dirigenti generali di indicare le priorità di spesa, in base ai risultati delle “misure più performanti”. Si procederà, quindi, su due binari: per l’attuale ciclo settennale 2014/2020 verrà avviata, subito, una complessiva riprogrammazione, per quelli precedenti bisognerà prima procedere con la chiusura dei singoli interventi per “liberare” le risorse.
«Si tratta – sottolinea il presidente Musumeci - di alcuni miliardi di euro “dormienti” da anni nelle pieghe dei Programmi di spesa extra bilancio, a causa di un sistema informatico disomogeneo e antiquato. Fondi che potrebbero essere utilizzati in vari settori di investimento per lo sviluppo della nostra Isola. Un’operazione di analisi e monitoraggio, la nostra, mai fatta in maniera così capillare e in sinergia con le autorità nazionali, che si potrà rivelare fondamentale per dare nuova linfa ai progetti di sviluppo della Regione».
sabato 1 febbraio 2020
E' deceduto Giuseppe Paino.
Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari.
Eolienews porge sentite condoglianze ai famigliari
Calcio. II° categoria: Prosegue la marcia d'avvicinamento dell'Inter club Lipari ai quartieri alti. Violato il campo di Provinciale.
L'Inter club Lipari prosegue nella sua bella cavalcata verso i quartieri alti del campionato di II° categoria. Quest'oggi è arrivata una preziosa vittoria (3 a 2) in trasferta, sul campo del Provinciale.
A segno per la formazione del presidente Andrea Tesoriero: Mario Puglisi, Domenico Rosi e Tomas Favaloro.
A segno per la formazione del presidente Andrea Tesoriero: Mario Puglisi, Domenico Rosi e Tomas Favaloro.
Calcio a 5 - Serie C2: Sconfitte per Ludica Lipari e Meligunis
Sconfitto con analogo punteggio ma in trasferta, sul campo del Vivi Don Bosco, diretta concorrente per i play- off, il Meligunis.
Papardo sostiene la mobilità sostenibile con il progetto “A scuola e al lavoro con TPL”
L’Azienda Ospedaliera Papardo ha dato il suo assenso per accogliere l’iniziativa denominata “A scuola ed al lavoro con TPL”, progetto promosso dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con il Comune di Messina.
Il progetto riguarda una serie di iniziative promozionali rivolte al sano utilizzo del trasporto pubblico, come ad esempio la convenzione dedicata e la scontistica riservata ai dipendenti del Papardo per gli abbonamenti ai trasporti pubblici locali (TPL). Il progetto è stato presentato mercoledì scorso a Palazzo Zanca.
“Sempre più persone nel mondo adottano sistemi di mobilità sostenibile - dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino - ecco perché la nostra azienda vuole essere un esempio in tal senso. Cogliamo con favore l’iniziativa proposta dal Comune e che ci sentiamo di sostenere attraverso la promozione e la condivisione di buone pratiche che incidono positivamente sulla qualità dell’ambiente e sulla salute in generale.”
Il progetto riguarda una serie di iniziative promozionali rivolte al sano utilizzo del trasporto pubblico, come ad esempio la convenzione dedicata e la scontistica riservata ai dipendenti del Papardo per gli abbonamenti ai trasporti pubblici locali (TPL). Il progetto è stato presentato mercoledì scorso a Palazzo Zanca.
“Sempre più persone nel mondo adottano sistemi di mobilità sostenibile - dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino - ecco perché la nostra azienda vuole essere un esempio in tal senso. Cogliamo con favore l’iniziativa proposta dal Comune e che ci sentiamo di sostenere attraverso la promozione e la condivisione di buone pratiche che incidono positivamente sulla qualità dell’ambiente e sulla salute in generale.”
Buon Compleanno!
Auguri a Giuseppe Pittorino, Caterina Patti, Alexandra Ioana, Mario Marturano, Luca Ares, Agata Hołówka, Daniela Raneri, Veronica Sarpi, Izabela Gabrys, Sonia Favaloro
Beni culturali, domenica ingresso gratuito in oltre settanta siti siciliani.
Anche a febbraio, come ogni prima domenica del mese, l'ingresso ai siti della cultura della Regione Siciliana sarà gratuito. Domenica 2 potranno essere visitati gratuitamente oltre settanta tra Parchi archeologici, musei (anche quello di Lipari) , gallerie, teatri, ville, castelli, conventi e oratori di tutta l'Isola.
Una straordinaria occasione per avvicinarsi agli spazi culturali della regione che, diffusi capillarmente nelle nove province, offrono la possibilità di approfondire la storia della Sicilia e trascorrere una giornata festiva in luoghi di grande bellezza.
Una straordinaria occasione per avvicinarsi agli spazi culturali della regione che, diffusi capillarmente nelle nove province, offrono la possibilità di approfondire la storia della Sicilia e trascorrere una giornata festiva in luoghi di grande bellezza.
Ulteriori informazioni, con luoghi e orari, sul portale istituzionale della Regione Siciliana all’indirizzo (https://urly.it/344bw).
Lettere al direttore. Ci scrive Elisa Villani: "L’inadeguatezza con cui è gestita l’emergenza randagismo a Lipari è vergognosa"
Gentile direttore,
Sono una sua lettrice, Le scrivo per tornare a parlare di randagismo.
Ho sperato che questa vicenda si risolvesse presto e positivamente ma ho sollevato l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale a far fronte a un problema che sembra essere irrisolvibile.
Ho denunciato al Comune di Lipari la presenza di un branco di cani randagi in contrada Pulera a Pianoconte chiedendo un intervento URGENTE. Dopo numerose segnalazioni al Sindaco del comune di Lipari, all’ufficio randagismo, alla polizia municipale, all’ASL di Messina, all’Assessorato regionale della salute, ho capito che vi è un’amministrazione che non osa il cambiamento e che è totalmente indifferente al problema nonostante sia stata più volte invitata a intervenire.
Decine e decine di cani che vagano nella frazione di Pianoconte da anni senza nessun controllo, denunce e richieste d’intervento.
Ma che paese è questo?
Il randagismo equivale a DEGRADO e il degrado disincentiva il turismo.
E’ bene che si sappia che il “cane del territorio” è di proprietà del sindaco e che l’art. 14 della Legge Regionale n. 15 del 2000 attribuisce ai Comuni il compito di provvedere alla cattura dei cani vaganti o randagi ed al loro successivo affidamento a rifugi sanitari pubblici o convenzionati.
Il randagismo è dunque un problema del Sindaco che è tenuto ad intervenire. Succede invece che erroneamente tale dovere sia attribuito ai volontari che investono tempo ed energie per recuperare e curare i cani vaganti.
La lotta al randagismo deve essere una priorità in un paese civile.
L’inadeguatezza con cui è gestita l’emergenza randagismo a Lipari è vergognosa.
Elisa Villani
Sono una sua lettrice, Le scrivo per tornare a parlare di randagismo.
Ho sperato che questa vicenda si risolvesse presto e positivamente ma ho sollevato l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale a far fronte a un problema che sembra essere irrisolvibile.
Ho denunciato al Comune di Lipari la presenza di un branco di cani randagi in contrada Pulera a Pianoconte chiedendo un intervento URGENTE. Dopo numerose segnalazioni al Sindaco del comune di Lipari, all’ufficio randagismo, alla polizia municipale, all’ASL di Messina, all’Assessorato regionale della salute, ho capito che vi è un’amministrazione che non osa il cambiamento e che è totalmente indifferente al problema nonostante sia stata più volte invitata a intervenire.
Decine e decine di cani che vagano nella frazione di Pianoconte da anni senza nessun controllo, denunce e richieste d’intervento.
Ma che paese è questo?
Il randagismo equivale a DEGRADO e il degrado disincentiva il turismo.
E’ bene che si sappia che il “cane del territorio” è di proprietà del sindaco e che l’art. 14 della Legge Regionale n. 15 del 2000 attribuisce ai Comuni il compito di provvedere alla cattura dei cani vaganti o randagi ed al loro successivo affidamento a rifugi sanitari pubblici o convenzionati.
Il randagismo è dunque un problema del Sindaco che è tenuto ad intervenire. Succede invece che erroneamente tale dovere sia attribuito ai volontari che investono tempo ed energie per recuperare e curare i cani vaganti.
La lotta al randagismo deve essere una priorità in un paese civile.
L’inadeguatezza con cui è gestita l’emergenza randagismo a Lipari è vergognosa.
Elisa Villani
venerdì 31 gennaio 2020
Palazzo dei Leoni, presentato stamane il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile
E’ stato presentato stamane, a Palazzo dei Leoni, il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile, redatto dal gruppo di lavoro formato da tecnici della Città Metropolitana e del Dipartimento Regionale di Protezione Civile Ufficio di Messina, con il coordinamento della Prefettura di Messina.
Al meeting, programmato e promosso dalla Prefettura di Messina, sono intervenuti Sindaci, Autorità ed Istituzioni, nonché altre componenti locali di protezione civile
Ad aprire l’incontro è stato il Sindaco Metropolitano, dott. Cateno de Luca, che ha sottolineato l’importanza di individuare preventivamente le procedure operative necessarie per il coordinamento dei soccorsi ed il superamento di un'emergenza in atto ai fini di una rapida ed ordinata evacuazione che salvaguardi i cittadini soprattutto in un territorio a rischio sismico, idrogeologico ed industriale come quello della provincia di Messina.
“Il mio ruolo di Sindaco – ha dichiarato il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca - implica la delicata funzione di informare la popolazione su situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile, il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e l’adozione dei relativi provvedimenti, oltre al compito più generale di direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio. La presentazione del Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile rappresenta un passo importante in un sistema organizzativo che, troppo spesso, non fornisce risposte temporalmente adeguate alle necessità delle urgenze. Non è pensabile che davanti ad emergenze ci si debba fermare davanti a lungaggini burocratiche; cito il caso della frana che ha interessato la strada di comunicazione con il villaggio di Castanea dove in tre mesi abbiamo destinato i fondi e realizzato la parte progettuale e poi siamo rimasti bloccati per ben otto mesi in attesa della valutazione di impatto ambientale”.
Sulla stessa linea di pensiero si è sviluppato l’intervento del Prefetto di Messina, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, che ha esposto gli aspetti normativi ed i livelli di responsabilità di un piano che prevede una procedura complessa in cui Istituzioni diverse sono coinvolte in relazione alle loro competenze.
“Nell’attuale quadro ordinamentale – ha affermato il Prefetto Maria Carmela Librizzi - la Prefettura assume il ruolo di attivazione e di coordinamento dell’intervento della componente costituita dalle risorse umane e materiali dello Stato in caso di eventi per i quali sia necessario l’intervento nelle operazioni di soccorso e salvaguardia dell’incolumità e della sicurezza delle popolazioni colpite. Il nostro territorio presenta una serie di criticità, da quello sismico a quello vulcanico ed idrogeologico; il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile è un Piano di Protezione Civile Provinciale che ha l'effetto di creare una cornice che poi deve essere integrata dai Piani Comunali di Protezione Civile. Un altro aspetto importante è la comunicazione, è importante che la popolazione sia informata per sapere esattamente come comportarsi in determinate circostanze”.
Le relazioni sugli aspetti organizzativi ed i contenuti del Piano sono state svolte dal Responsabile Servizio Protezione Civile Città Metropolitana, geologo Biagio Privitera, e dal Dirigente Responsabile Unità Meteo D.R.P.C. Sicilia, ing. Bruno Manfrè che hanno evidenziato come la pianificazione si è ispirata a criteri di semplicità e flessibilità attraverso l’adozione di linee guida ispirate al metodo “Augustus”; si tratta di un procedimento che rappresenta una sintesi coordinata degli indirizzi di settore in funzione dei rischi specifici e che ha consentito di superare il precedente approccio basato sul sistema "Mercurio", realizzato sul semplice censimento.
Infatti “Augustus” prevede l’utilizzo del criterio di disponibilità e condivisione delle risorse, secondo il principio di sussidiarietà, tramite l’introduzione delle funzioni di supporto.
L'elaborato, che rappresenta una prima risposta alle indicazioni di pianificazione previste dagli artt. 9 e 18 del D. Lgs. n. 1/2018, codice della protezione civile, definite secondo quanto indicato all’art. 11, c. 1, lettera o), punto 2), d’intesa con la Città Metropolitana e con il DRPC Sicilia, sulla base di documenti e linee guida emanati dalla Regione, costituisce lo strumento di base per le successive attività di pianificazione di protezione civile specifiche sui singoli rischi cui è esposto il territorio provinciale, elaborando i relativi scenari di danno.
Le funzioni della Città Metropolitana di Messina sono estremamente articolate e si esplicano in vari settori: dall’assistenza alla popolazione (raccolta di informazioni relative alle necessità ed assistenza in base alle esigenze della popolazione colpita) alla logistica (censimento delle risorse logistiche disponibili e loro modalità di impiego, aggiornamento costante delle risorse impiegate, attivate e disponibili), dai servizi essenziali (sintesi della funzionalità dei servizi essenziali sul territorio colpito in raccordo con i rappresentanti degli enti gestori nazionali e territoriali, la stima delle disalimentazioni e dei conseguenti disservizi sul territorio e dei tempi di ripristino ed individuazione degli interventi di massima priorità) alle funzioni tecniche, di valutazione e di continuità amministrativa (compiti legati al rischio connesso all’emergenza e i relativi effetti indotti, raccolta e valutazione delle informazioni sull’evento in atto, fornitura del supporto tecnico, gestione dei rapporti con gli ordini professionali e i centri di ricerca scientifica per rafforzare la presenza sul territorio di tecnici professionisti per le attività di competenza della funzione stessa, valutazione delle necessità organizzative ed amministrative residue dell’Amministrazione locale e rimodulazione dell’assetto organizzativo, al fine di garantire la regolarità e la continuità dell’azione amministrativa e dei pubblici servizi).
Al meeting, programmato e promosso dalla Prefettura di Messina, sono intervenuti Sindaci, Autorità ed Istituzioni, nonché altre componenti locali di protezione civile
Ad aprire l’incontro è stato il Sindaco Metropolitano, dott. Cateno de Luca, che ha sottolineato l’importanza di individuare preventivamente le procedure operative necessarie per il coordinamento dei soccorsi ed il superamento di un'emergenza in atto ai fini di una rapida ed ordinata evacuazione che salvaguardi i cittadini soprattutto in un territorio a rischio sismico, idrogeologico ed industriale come quello della provincia di Messina.
“Il mio ruolo di Sindaco – ha dichiarato il Sindaco Metropolitano Cateno De Luca - implica la delicata funzione di informare la popolazione su situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile, il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e l’adozione dei relativi provvedimenti, oltre al compito più generale di direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio. La presentazione del Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile rappresenta un passo importante in un sistema organizzativo che, troppo spesso, non fornisce risposte temporalmente adeguate alle necessità delle urgenze. Non è pensabile che davanti ad emergenze ci si debba fermare davanti a lungaggini burocratiche; cito il caso della frana che ha interessato la strada di comunicazione con il villaggio di Castanea dove in tre mesi abbiamo destinato i fondi e realizzato la parte progettuale e poi siamo rimasti bloccati per ben otto mesi in attesa della valutazione di impatto ambientale”.
Sulla stessa linea di pensiero si è sviluppato l’intervento del Prefetto di Messina, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, che ha esposto gli aspetti normativi ed i livelli di responsabilità di un piano che prevede una procedura complessa in cui Istituzioni diverse sono coinvolte in relazione alle loro competenze.
“Nell’attuale quadro ordinamentale – ha affermato il Prefetto Maria Carmela Librizzi - la Prefettura assume il ruolo di attivazione e di coordinamento dell’intervento della componente costituita dalle risorse umane e materiali dello Stato in caso di eventi per i quali sia necessario l’intervento nelle operazioni di soccorso e salvaguardia dell’incolumità e della sicurezza delle popolazioni colpite. Il nostro territorio presenta una serie di criticità, da quello sismico a quello vulcanico ed idrogeologico; il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile è un Piano di Protezione Civile Provinciale che ha l'effetto di creare una cornice che poi deve essere integrata dai Piani Comunali di Protezione Civile. Un altro aspetto importante è la comunicazione, è importante che la popolazione sia informata per sapere esattamente come comportarsi in determinate circostanze”.
Le relazioni sugli aspetti organizzativi ed i contenuti del Piano sono state svolte dal Responsabile Servizio Protezione Civile Città Metropolitana, geologo Biagio Privitera, e dal Dirigente Responsabile Unità Meteo D.R.P.C. Sicilia, ing. Bruno Manfrè che hanno evidenziato come la pianificazione si è ispirata a criteri di semplicità e flessibilità attraverso l’adozione di linee guida ispirate al metodo “Augustus”; si tratta di un procedimento che rappresenta una sintesi coordinata degli indirizzi di settore in funzione dei rischi specifici e che ha consentito di superare il precedente approccio basato sul sistema "Mercurio", realizzato sul semplice censimento.
Infatti “Augustus” prevede l’utilizzo del criterio di disponibilità e condivisione delle risorse, secondo il principio di sussidiarietà, tramite l’introduzione delle funzioni di supporto.
L'elaborato, che rappresenta una prima risposta alle indicazioni di pianificazione previste dagli artt. 9 e 18 del D. Lgs. n. 1/2018, codice della protezione civile, definite secondo quanto indicato all’art. 11, c. 1, lettera o), punto 2), d’intesa con la Città Metropolitana e con il DRPC Sicilia, sulla base di documenti e linee guida emanati dalla Regione, costituisce lo strumento di base per le successive attività di pianificazione di protezione civile specifiche sui singoli rischi cui è esposto il territorio provinciale, elaborando i relativi scenari di danno.
Le funzioni della Città Metropolitana di Messina sono estremamente articolate e si esplicano in vari settori: dall’assistenza alla popolazione (raccolta di informazioni relative alle necessità ed assistenza in base alle esigenze della popolazione colpita) alla logistica (censimento delle risorse logistiche disponibili e loro modalità di impiego, aggiornamento costante delle risorse impiegate, attivate e disponibili), dai servizi essenziali (sintesi della funzionalità dei servizi essenziali sul territorio colpito in raccordo con i rappresentanti degli enti gestori nazionali e territoriali, la stima delle disalimentazioni e dei conseguenti disservizi sul territorio e dei tempi di ripristino ed individuazione degli interventi di massima priorità) alle funzioni tecniche, di valutazione e di continuità amministrativa (compiti legati al rischio connesso all’emergenza e i relativi effetti indotti, raccolta e valutazione delle informazioni sull’evento in atto, fornitura del supporto tecnico, gestione dei rapporti con gli ordini professionali e i centri di ricerca scientifica per rafforzare la presenza sul territorio di tecnici professionisti per le attività di competenza della funzione stessa, valutazione delle necessità organizzative ed amministrative residue dell’Amministrazione locale e rimodulazione dell’assetto organizzativo, al fine di garantire la regolarità e la continuità dell’azione amministrativa e dei pubblici servizi).
I siti culturali siciliani tra i più visitati d’Italia.
La Valle dei Templi di Agrigento e il Teatro Antico di Taormina figurano fra i primi sette siti più visitati d’Italia. Prima ancora del Museo Egizio e della Venaria Reale di Torino, della Reggia di Caserta e di Villa Adriana e Villa D'Este a Tivoli. Al top anche Siracusa, la Villa del Casale di Piazza Armerina, i Parchi di Segesta e Selinunte e il Chiostro di Monreale. I dati sono stati diffusi dal dipartimento regionale dei Beni culturali, guidato da Sergio Alessandro, dopo che il ministero dei Beni culturali, nei giorni scorsi, nello stilare la graduatoria nazionale non aveva inserito gli analoghi luoghi siciliani della cultura. Una “dimenticanza” dovuta all’autonomia che la Regione ha in materia.
Sono ben sette i siti dell’Isola che si collocano nei primi trentasette posti delle destinazioni più frequentate da visitatori e turisti in Italia. Ad esempio, il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, che nel 2019 ha superato i 940mila visitatori, e il Teatro Antico di Taormina, di poco sotto agli 890mila ingressi, risultano a ridosso del Colosseo a Roma, degli Uffizi a Firenze e del Parco a Pompei. Anche il Parco archeologico della Neapolis di Siracusa, che si colloca con quasi 700mila visitatori prima del Museo archeologico di Napoli, della Galleria Borghese di Roma, del Parco archeologico di Paestum, della Pinacoteca di Brera e dei Musei Reali di Torino, vede un suo momento di grande rinascita grazie anche ai recenti provvedimenti messi in atto dal governo regionale che ha riordinato il sistema dei Parchi archeologici.
«I beni culturali siciliani e i luoghi di fruizione come i Parchi archeologici, i musei, le Gallerie, le biblioteche - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - costituiscono un bene comune da preservare e valorizzare. Certamente sono luoghi che devono attrarre turismo e creare un circuito produttivo e occupazionale, ma nel contempo devono essere parte integrante del territorio, della sua identità e generare crescita civile della nostra comunità. Lo sforzo che il mio governo sta compiendo, con attenzione, investimenti, eventi di valorizzazione, va in questa direzione. I primi risultati ci sono, ma debbono moltiplicarsi anche in termini di visitatori. Gli incassi ottenuti nell’ultimo anno mi fanno ben sperare e non appena i Parchi entreranno a regime e avremo fatto un restyling dei musei, che stiamo programmando, si vedranno gli effetti».
Nella classifica figura anche il Parco della Villa del Casale di Piazza Armerina che, nonostante le difficoltà dovute alla viabilità per i mezzi turistici che devono raggiungere il sito, sta mettendo in atto una serie di eventi per l’incremento delle visite. La Villa romana tardo-imperiale sarà visitabile, ad esempio, in notturno a partire dalla prossima primavera con iniziative collaterali che arricchiranno l’offerta turistica. Il Parco di Segesta e il Chiostro di Santa Maria La Nuova di Monreale seguono con circa 300mila visitatori attestandosi in una posizione di rilievo nella classifica davanti al Palazzo Reale di Napoli, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e le Terme di Caracalla a Roma. Anche il Parco archeologico di Selinunte, anch’esso inserito nel nuovo sistema dei Parchi regionali, con 230mila visitatori, è nel gruppo dei siti più visitati d’Italia. La Sicilia quindi si inserisce a buon diritto nel novero dei siti della cultura italiani, contribuendo al processo di sviluppo della Nazione che certamente deve passare attraverso la crescita legata alla bellezza e al pregio delle nostre testimonianze storico-artistiche.
«Sarà anche decisiva – aggiunge il governatore - un’estensione dei servizi aggiuntivi e integrati (caffetterie, ristoranti, bookshop, biglietterie online) perché ritengo la partnership con i privati qualificati un carta vincente nella sfida alta che stiamo affrontando. Intanto, una migliore comunicazione renderà giustizia a qualità e anche ai numeri dei beni culturali siciliani che, come si può notare nel raffronto con quelli del resto d’Italia, non sfigurano e anzi conquistano le prime posizioni nel contesto nazionale».
Sono ben sette i siti dell’Isola che si collocano nei primi trentasette posti delle destinazioni più frequentate da visitatori e turisti in Italia. Ad esempio, il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, che nel 2019 ha superato i 940mila visitatori, e il Teatro Antico di Taormina, di poco sotto agli 890mila ingressi, risultano a ridosso del Colosseo a Roma, degli Uffizi a Firenze e del Parco a Pompei. Anche il Parco archeologico della Neapolis di Siracusa, che si colloca con quasi 700mila visitatori prima del Museo archeologico di Napoli, della Galleria Borghese di Roma, del Parco archeologico di Paestum, della Pinacoteca di Brera e dei Musei Reali di Torino, vede un suo momento di grande rinascita grazie anche ai recenti provvedimenti messi in atto dal governo regionale che ha riordinato il sistema dei Parchi archeologici.
«I beni culturali siciliani e i luoghi di fruizione come i Parchi archeologici, i musei, le Gallerie, le biblioteche - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - costituiscono un bene comune da preservare e valorizzare. Certamente sono luoghi che devono attrarre turismo e creare un circuito produttivo e occupazionale, ma nel contempo devono essere parte integrante del territorio, della sua identità e generare crescita civile della nostra comunità. Lo sforzo che il mio governo sta compiendo, con attenzione, investimenti, eventi di valorizzazione, va in questa direzione. I primi risultati ci sono, ma debbono moltiplicarsi anche in termini di visitatori. Gli incassi ottenuti nell’ultimo anno mi fanno ben sperare e non appena i Parchi entreranno a regime e avremo fatto un restyling dei musei, che stiamo programmando, si vedranno gli effetti».
Nella classifica figura anche il Parco della Villa del Casale di Piazza Armerina che, nonostante le difficoltà dovute alla viabilità per i mezzi turistici che devono raggiungere il sito, sta mettendo in atto una serie di eventi per l’incremento delle visite. La Villa romana tardo-imperiale sarà visitabile, ad esempio, in notturno a partire dalla prossima primavera con iniziative collaterali che arricchiranno l’offerta turistica. Il Parco di Segesta e il Chiostro di Santa Maria La Nuova di Monreale seguono con circa 300mila visitatori attestandosi in una posizione di rilievo nella classifica davanti al Palazzo Reale di Napoli, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e le Terme di Caracalla a Roma. Anche il Parco archeologico di Selinunte, anch’esso inserito nel nuovo sistema dei Parchi regionali, con 230mila visitatori, è nel gruppo dei siti più visitati d’Italia. La Sicilia quindi si inserisce a buon diritto nel novero dei siti della cultura italiani, contribuendo al processo di sviluppo della Nazione che certamente deve passare attraverso la crescita legata alla bellezza e al pregio delle nostre testimonianze storico-artistiche.
«Sarà anche decisiva – aggiunge il governatore - un’estensione dei servizi aggiuntivi e integrati (caffetterie, ristoranti, bookshop, biglietterie online) perché ritengo la partnership con i privati qualificati un carta vincente nella sfida alta che stiamo affrontando. Intanto, una migliore comunicazione renderà giustizia a qualità e anche ai numeri dei beni culturali siciliani che, come si può notare nel raffronto con quelli del resto d’Italia, non sfigurano e anzi conquistano le prime posizioni nel contesto nazionale».
Federalberghi Isole Eolie e Confesercenti Messina dopo l'incontro con Giorgianni guardano al bicchiere mezzo pieno
Federalberghi Isole Eolie e Confesercenti Messina dopo l’incontro pubblico tra il Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, e le attività produttive, guardano al bicchiere mezzo pieno. L’incontro scaturiva dal documento congiunto sottoscritto in dicembre dalle due associazioni, perfezionato nell’ambito di un’assemblea pubblica che aveva visto coinvolta un importante platea di imprese eoliane.
In materia di gestione del servizio rifiuti, il Sindaco ha annunciato l’imminente avvio delle azioni che ci porteranno alla raccolta porta a porta. Questo, assieme ad alcuni interventi strutturali come le aree di trasferenza, accompagnato da un’azione di informazione e monitoraggio, consentirà di aumentare i livelli di differenziata e passare alla tariffa puntuale che permetterà di pagare in base alla quantità e alla qualità dei rifiuti prodotti.
Per quel che concerne il servizio idrico, il Sindaco si è detto fiducioso del fatto che attraverso l’affidamento al gestore unico del servizio si possa nel medio periodo arrivare alla determinazione di una tariffa più bassa per le utenze. L’affidamento al gestore unico non farà comunque venir meno il rapporto con l’utenza, visto che ci sarà un apposito ufficio e un numero disponibile 7 giorni su 7. Allo stesso tempo ha chiarito le problematiche tecniche del dissalatore di Lipari, in via di risoluzione vista la conferenza di servizi che ha preceduto l’affidamento dei lavori per il nuovo “appresamento” in mare della condotta a 700 mt dalla costa. Nelle more si è proceduto con una delibera sindacale per permettere al dissalatore di riprendere l’attività e produrre i quantitativi attesi. Giorgianni ha individuato nel dissalatore di Vulcano un importante strumento per aumentare i quantitativi idrici disponibili in modo da mettere quelli in esubero a disposizione delle altre isole.
Sul versante del suolo pubblico, in Sindaco si è detto favorevole a lavorare ad una nuova proposta di regolamento, coinvolgendo anche le associazioni di categoria. Pur consapevole delle difficoltà delle aziende, ha illustrato l’attuale impossibilità economico-finanziaria di poter attuare una riduzione della tariffa.
Relativamente alle istanze avanzate in materia di viabilità, il Sindaco ha annunciato la prossima adozione di un piano dei parcheggi e l’estensione della ZTL che ultimamente ha consentito di meglio regolamentare l’accesso al centro dell’isola.
Sul versante della portualità, proseguono, i lavori di banchinamento del porto di Sottomonastero a Lipari ai quali seguirà la collocazione dei cinque cassoni poco più in là in prossimità del pontile aliscafi. Affidata, inoltre, la progettazione esecutiva e definitiva del molo del pescato nell’area dove in atto sono collocati i massi frangiflutti. Affidata anche la progettazione esecutiva e definitiva per il molo alternativo a Stromboli. Anche a Vulcano sono stati affidati i lavori alla ditta per ottenere l’ultimo parere necessario e entro la primavera si avrà il progetto esecutivo che permetterà quindi di procedere all’affidamento dei lavori. L’unica isola sulla quale siamo in difficoltà, ha dichiarato il primo cittadino eoliano, con i lavori di sistemazione del molo, rimane Filicudi dove c’è un contenzioso con la ditta esecutrice dei lavori.
Il sindaco ha infine confermato l’impegno a contribuire al progetto di promozione turistica delle Isole Minori della Sicilia.
Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Eolie e Isole Minori Sicilia e Dominga Monte, membro di Giunta di Confesercenti Messina, presente anche nella persona del Direttore, Daniele Andronaco, hanno ringraziato il Sindaco per la disponibilità ad aggiornare la platea e chiarire alcune procedure e scelte politico-amministrative. Si sono detti soddisfatti per la prevista riduzione delle tariffe idriche nel medio periodo e per la prossima adozione della tanto agognata tariffa puntuale sui rifiuti in luogo di quella iniqua che tassava le utenze in funzione delle superfici. Nell’apprezzare l’attenzione dedicata al vitale tema della portualità e alla sempre più impegnativa viabilità, auspicano che tali progetti possano concretizzarsi in tempi ragionevolmente brevi. Rimangono i grossi gravami in materia di suolo pubblico, parte integrante e imprescindibile del ciclo produttivo di diverse aziende e la frustrazione legata alla lentezza della pubblica amministrazione.
Le due associazioni hanno comunque chiesto un coinvolgimento più frequente nelle scelte dell’ente e auspicano incontri pubblici con cadenza più regolare, nella convinzione che un approccio partecipato dal basso possa facilitare l’emersione di soluzioni aderenti alle reali esigenze delle imprese e della cittadinanza.
Federalberghi Isole Eolie e Confesercenti Messina
Buon Compleanno!
Auguri a Andrea Licciardo, Fulvio Pellegrino, Riccardo Mollica, Maria Mandarano, Antonino Aquilone, Maria Loschiavo, Rosaria Favorito, Cinzia Parisi, Matilde Cannistrà, Fabrizio Ficarra, Bruna Venturi, Carlo Lanza, Sergio Natoli, Dafne Esposito, Concetta Ziino.
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