Gentile direttore,
Sono una sua lettrice, Le scrivo per tornare a parlare di randagismo.
Ho sperato che questa vicenda si risolvesse presto e positivamente ma ho sollevato l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale a far fronte a un problema che sembra essere irrisolvibile.
Ho denunciato al Comune di Lipari la presenza di un branco di cani randagi in contrada Pulera a Pianoconte chiedendo un intervento URGENTE. Dopo numerose segnalazioni al Sindaco del comune di Lipari, all’ufficio randagismo, alla polizia municipale, all’ASL di Messina, all’Assessorato regionale della salute, ho capito che vi è un’amministrazione che non osa il cambiamento e che è totalmente indifferente al problema nonostante sia stata più volte invitata a intervenire.
Decine e decine di cani che vagano nella frazione di Pianoconte da anni senza nessun controllo, denunce e richieste d’intervento.
Ma che paese è questo?
Il randagismo equivale a DEGRADO e il degrado disincentiva il turismo.
E’ bene che si sappia che il “cane del territorio” è di proprietà del sindaco e che l’art. 14 della Legge Regionale n. 15 del 2000 attribuisce ai Comuni il compito di provvedere alla cattura dei cani vaganti o randagi ed al loro successivo affidamento a rifugi sanitari pubblici o convenzionati.
Il randagismo è dunque un problema del Sindaco che è tenuto ad intervenire. Succede invece che erroneamente tale dovere sia attribuito ai volontari che investono tempo ed energie per recuperare e curare i cani vaganti.
La lotta al randagismo deve essere una priorità in un paese civile.
L’inadeguatezza con cui è gestita l’emergenza randagismo a Lipari è vergognosa.
Elisa Villani
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